Deliberazione n.107/2007/contr

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1 Deliberazione n.107/2007/contr CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER LA REGIONE SICILIANA nell adunanza del 24 ottobre 2007 composta dai seguenti magistrati: Dott. Maurizio MELONI Presidente Dott. Ignazio FASO Consigliere Dott. Antonio D AGNINO Consigliere D.ssa Licia CENTRO Referendario Dott. Stefano CASTIGLIONE Referendario (relatore) * * * * * * Visto l art. 23 del R.D. Lgs. 15 maggio 1946, n. 455 (Approvazione dello Statuto della regione siciliana). Visto il decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655 (Istituzione di sezioni della Corte dei Conti per la regione siciliana). Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 (Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti). Visto il decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200 (Norme di attuazione dello statuto speciale della regione siciliana recante integrazioni e modifiche al decreto legislativo n. 655/1948). Visto il D.R.G. n. 995 del 30 luglio 2007 con il quale l Assessorato Bilancio e Finanze, Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro, approva il contratto stipulato in data 9 luglio 2007 con la ditta D.B.I. S.r.l. con sede legale in Bagheria. Visto il foglio di osservazione n. 1 del 21 settembre 2007 dell Ufficio di controllo sugli atti della Regione Siciliana avente ad oggetto il D.R.G. n. 995 del 30 luglio Vista la risposta fornita dall Amministrazione in data 22 ottobre Vista la relazione del 22 ottobre 2007 con la quale l Ufficio di controllo sugli atti della Regione siciliana chiede al Presidente della Sezione che il provvedimento in oggetto sia sottoposto alla pronuncia collegiale della Sezione di controllo. Vista l ordinanza n. 76 del 22 ottobre 2007 con la quale il Presidente della Sezione di controllo per la Regione Siciliana deferisce alla Sezione la pronuncia sul visto e sulla registrazione del decreto sopraindicato, nominando, quale relatore, il Referendario Dott. Stefano CASTIGLIONE. Uditi, nell adunanza pubblica, il relatore, Dott. Stefano Castiglione e, per l Amministrazione, la D.ssa Gloria GIGLIO, Dirigente responsabile dell Unità di staff 001 del Dipartimento Bilancio e Tesoro su delega del Ragioniere Generale, Dr. Vincenzo EMANUELE. 1

2 *********** FATTO In data 31 luglio 2007 la Sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana riceveva, per la prescritta registrazione, il Decreto n. 995 del 30 luglio 2007 con il quale il Dipartimento regionale Bilancio e Finanze approvava il contratto stipulato in data 9 luglio 2007 tra il medesimo Dipartimento e la Ditta DBI s.r.l. per l acquisto del quotidiano di informazione giuridica denominato DBInforma e per la fornitura dei servizi connessi, per un costo complessivo pari a euro ,00. L Ufficio di controllo di legittimità sugli atti della Regione siciliana, in data 21 settembre 2007, restituiva all Assessorato il provvedimento con alcune osservazioni. In particolare venivano evidenziati dubbi di legittimità in ordine ai criteri utilizzati dall amministrazione relativamente alla stima dell importo contrattuale. Il valore di ,00 euro, stimato sulla base delle spese sostenute negli anni passati dalla Società, risultava, ad avviso dell Ufficio di controllo, palesemente sproporzionato rispetto all entità del servizio reso dalla società come risultante dal contratto. L Ufficio della Corte, in sostanza, rilevava come mancasse una stima precisa del valore della società, sia sul piano dei materiali informatici (software e hardware), sia sul fronte organizzativo-redazionale, ed evidenziava, inoltre, come i costi presumibilmente sostenuti in passato dal soggetto cedente non potessero costituire un necessario parametro di valutazione per definire il valore attuale di cessione. Successivamente perveniva la risposta dell Amministrazione in cui si evidenziava come l acquisto del quotidiano giuridico fosse avvenuto mediante trattativa privata senza preliminare pubblicazione di bando di gara. L amministrazione, in merito alla legittimità della procedura adottata, veniva supportata dal parere dell Ufficio legislativo e legale della Presidenza. Con specifico riferimento al valore di cessione, l amministrazione evidenziava come il prodotto in questione fosse caratterizzato da unicità e originalità editoriale, tale da renderlo non comparabile con altri prodotti. Pertanto, alla luce di un asserita unicità, l amministrazione riteneva necessario acquistare la rivista in argomento e corretto determinarne il valore di cessione in funzione dei costi sostenuti precedentemente dal soggetto venditore. A tal riguardo veniva allegato un prospetto con il totale, suddiviso in maniera analitica, delle spese di gestione sostenute negli anni 2005, 2006, 2007 e da sostenere per l anno 2008, anno di vigenza del contratto. In aggiunta alle suddette considerazioni in materia di congruità economica del bene acquistato, l amministrazione avanzava ulteriori riflessioni con riferimento alla peculiarità del prodotto ed alla sua complementarietà rispetto alla banca dati LRS: una complementarietà evidente e tale da rendere complessa qualsiasi analisi comparativa con prodotti similari. 2

3 Le citate argomentazioni non venivano ritenute idonee a fugare le eccezioni di legittimità sollevate dall Ufficio di controllo della Corte il quale, in data 22 ottobre 2007, proponeva al Presidente della Sezione di controllo di deferire la questione prospettata alla medesima Sezione per la pronuncia collegiale. DIRITTO Il Collegio condivide le argomentazioni sollevate dal relatore per i motivi di seguito specificati. Occorre premettere che l oggetto del decreto in questione, come indicato all art. 2, attiene all approvazione del contratto stipulato tra il Dipartimento e la Ditta D.B.I. S.r.l., volto all acquisto di un quotidiano giuridico, comprensivo dei suoi archivi e diritti di autore. Lo stesso articolo, nel definire il trasferimento del quotidiano nella disponibilità del Dipartimento, prevede anche una durata contrattuale pari ad un anno. In sostanza, in ordine all identità del bene oggetto di procedura di alienazione, occorre riferirsi all archivio del sito giuridico unitamente al servizio che l impresa cedente si impegna a realizzare per un anno per la gestione del quotidiano. Ciò emerge chiaramente dalla lettura dell articolo 4 del medesimo contratto in cui vengono elencati gli obblighi dell impresa cedente, tra i quali si indica il mantenimento del periodico on-line, l aggiornamento del quotidiano, la presentazione di un progetto grafico e la pubblicazione della nuova veste grafica, ed altro ancora. Una serie di servizi che, limitatamente ad un anno di durata, costituiscono il vero oggetto del contratto ma che non sono in grado, da soli, di giustificare l importo contrattuale fissato. Al riguardo non è stata effettuata dall amministrazione alcuna indagine di mercato avente ad oggetto analoghi siti giuridici che potesse, anche sommariamente, fornire un supporto alla determinazione dell importo e maggiori garanzie sulla sua congruità. Né d altro canto il ricorso alla trattativa privata esonera l amministrazione da qualsiasi verifica in tal senso. Se l amministrazione ha ritenuto che vi fossero gli estremi previsti dalle norme di settore per l affidamento del servizio mediante il ricorso alla trattativa privata, è pur vero che il ricorso ad una procedura per certi versi eccezionale, quale è la trattativa privata, imporrebbe alla amministrazione procedente di giustificare, in maniera più significativa, la congruità dell importo fissato, evidenziando meglio le modalità che hanno portato alla sua determinazione. Nulla viene indicato nel decreto in esame a conforto della congruità economica del prodotto, e solo con la risposta al rilievo resa dall amministrazione la stessa effettua un analisi comparativa con altri quotidiani giuridici. Tale analisi, tuttavia, accentua ulteriormente i dubbi espressi in sede istruttoria in quanto si tratta di quotidiani giuridici consultabili su internet, oggetto di vasta consultazione da parte dei visitatori della rete, ed anche per questo alcuni di essi sono soggetti ad abbonamento. Proprio il costo di abbonamento previsto per la 3

4 consultazione dei suddetti siti giuridici conferma l antieconomicità dell acquisto di cui oggi si discute. Ritiene infatti il Collegio che l importo del contratto pari a ,00 euro avente ad oggetto una banca dati triennale e la gestione del servizio per un anno, avrebbe dovuto indurre l amministrazione ad esaminare differenti opportunità, come, per esempio, una forma di abbonamento collettivo a riviste già esistenti sul mercato. Invero la significativa differenza economica non risulta giustificata da un diverso e più articolato servizio offerto dal sito D.B.I. ma, al riguardo, il Collegio non può non constatare un evidente differenza tra l archivio della D.B.I. e quello offerto dalle altre testate indicate dalla stessa amministrazione nella risposta al rilievo. Basti citare alcuni archivi delle riviste giuridiche operanti su internet che, al riguardo, vantano banche dati di dieci anni contro i tre forniti dalla D.B.I. Si tratta, comunque, di semplici valutazioni di natura economica e commerciale con le quali il Collegio non intende, né gli compete, indirizzare l'amministrazione verso precise scelte. Tali valutazioni, tuttavia, confermano le eccezioni già rappresentate e, allo stato degli atti, non consentono di ritenere legittima la scelta operata dal Dipartimento. Ritiene, inoltre, il Collegio che nell acquisto di un prodotto comunque rinvenibile nel mercato l amministrazione, come qualsiasi privato, deve individuare primariamente il valore che quel prodotto ha sul mercato. La scelta in questione, per definirsi legittima, deve rispondere a precisi parametri di economicità ed efficacia del prodotto: un presupposto questo che deve comunque essere alla base di qualsiasi procedura posta in essere dal soggetto pubblico. Sarebbe risultato certamente utile, in ogni caso, allegare alla procedura di acquisto in esame una relazione che potesse confrontare i risultati economici tra un ipotetico abbonamento al servizio fornito da una delle diverse riviste giuridiche, rispetto all odierna decisione di acquistare la rivista stessa. Una relazione che potesse confrontare la qualità del servizio erogato, il diverso grado di efficienza come scaturente da un analitico calcolo dei costibenefici di ciascuna opzione. In definitiva non c è stata, nella sostanza, alcuna valutazione di natura finanziaria o commerciale volta a valutare l economicità del prodotto offerto. Vi è stata, piuttosto, da parte del Dipartimento, una diretta correlazione all importo contrattuale richiesto dalla D.B.I. basato esclusivamente sui costi di gestione sostenuti e da sostenere dall azienda: una metodologia che il Collegio non condivide in quanto contraria ai principi di economicità della spesa. Difatti, anche a voler considerare legittima tale metodologia, concentrata sui costi di produzione, il Collegio non coglie la ratio in base alla quale i suddetti costi siano calcolati con riferimento al quadriennio Viene in estrema sintesi calcolato quanto speso nel passato e quanto si prevede di spendere nel 2008: il totale così delineato configurerebbe il valore del prodotto da acquistare. Una logica di mercato che conduce a domandarsi quanto avrebbe dovuto spendere l amministrazione se la rivista giuridica avesse operato da più anni rispetto ai tre effettivi. Inoltre il Collegio esprime le sue riserve sul contenuto del prospetto allegato dall amministrazione a giustificazione di quei costi sostenuti in passato dalla privata D.B.I., 4

5 rilevando che per le prestazioni professionali l amministrazione effettua un mero riferimento alle tariffe 2006 dell ordine dei giornalisti e alle tariffe previste per le prestazioni di docenza, senza peraltro fornire documenti giustificativi. Conclusivamente va posto in luce che il mancato rispetto dei principi dianzi esposti ha contribuito a rendere l azione amministrativa in argomento viziata per eccesso di potere; conseguentemente, il Collegio, condividendo le osservazioni avanzate dall Ufficio di controllo, delibera il rifiuto del visto al provvedimento in esame. P.Q.M. il Collegio ricusa il visto e la conseguente registrazione del Decreto n. 995 del 30 luglio Il Presidente (Maurizio Meloni) Il Relatore (Stefano Castiglione) Depositata in segreteria il 16 novembre 2007 Il Direttore della segreteria (dott. Laura Suriano) 5