PERIODICO INFORMAZIONE BIMESTRALE
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- Monica Marino
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1 Coordinamento Femminile Sanità Roma Anno 0 n. 2 Mese Settembre 2012 PERIODICO INFORMAZIONE BIMESTRALE INFORMARE AL FEMMINILE Non daremo niente per scontato, ma, in maniera semplice, cercheremo di informarvi.
2 Il Coordinamento Femminile CISL Sanità Roma Perché un Coordinamento Femminile? Il Coordinamento Femminile CISL Sanità Roma nasce dall esigenza di rafforzare la tutela dei diritti delle donne nel mondo del lavoro in ambito sanitario. Dove siamo? Il Coordinamento Femminile è presente in tutte le Aziende Sanitarie Locali ed Aziende Ospedaliere di Roma e Provincia. Attività Si occupa delle politiche di conciliazione e delle pari opportunità. Favorisce la formazione e l informazione delle donne su argomenti inerenti l attività lavorativa e si allarga ad esplorare tutta la sfera femminile garantendo, in questo modo, la tutela delle donne. Quali obiettivi? Creare una rete di comunicazione fra donne a sostegno delle donne. Come contattarci e come partecipare alle nostre iniziative - Consultare il sito della CISL FP Roma/Sanità - Contatti: Marisa Bloise Coordinatrice Femminile CISL Fp Roma e.mail: marisa.bloise@fpsroma.cisl.it tel Marisa Bloise Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/A Patrizia Proietti Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/B Norma Carapellotti Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/C Vanessa Tagliaferri Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/D Eleonora Bittoni Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/E Elisa Susini Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/G Debora Gislao Coordinatrice Femminile CISL Sanità RM/H Valentina Cuomo Coordinatrice Femminile CISL Sanità A.O. Sant Andrea Buracchini Luisa Coordinatrice Femminile CISL Sanità A.O. San Camillo Forlanini Stefania Perrocchi Coordinatrice Femminile CISL Sanità A.O. San Filippo Neri Sabrina Pierini Coordinatrice Femminile CISL Sanità A.O. San Giovanni Addolorata Andreina Petruccioli Coordinatrice Femminile CISL Sanità Policlinico Umberto I Cinzia Vanzo Coordinatrice Femminile CISL Sanità ARES 118 Simona Rinaudo Coordinatrice Femminile CISL Sanità Privata (ADM) Lorena Usai Coordinatrice Femminile CISL Sanità Policlinico A. Gemelli A partire da questo mese, saranno distribuiti, a mesi alterni, in tutte le aziende sanitarie locali ed aziende ospedaliere del circuito sanità di roma e provincia, dei mini opuscoli informativi.
3 SALUTE PER LA DONNA E LA SUA FAMIGLIA: I CONSULTORI FAMILIARI I Consultori Familiari sono delle strutture socio sanitarie, pubbliche o private convenzionate dell Azienda Sanitaria Locale, nate per rispondere ai vari bisogni della famiglia, della donna, della coppia, dell infanzia e dell adolescenza. E un luogo aperto a tutti dove si può parlare, chiedere e essere ascoltati. NORMATIVA: Legge del 29 luglio 1975, n (Istituzione dei consultori familiari.) (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 agosto 1975, n. 227.) 1. Il servizio di assistenza alla famiglia e alla maternità ha come scopi: a) l'assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità ed alla paternità responsabile e per i problemi della coppia e della famiglia, anche in ordine alla problematica minorile; b) la somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e da singolo in ordine alla procreazione responsabile nel rispetto delle convinzioni etiche e dell'integrità fisica degli utenti; c) la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento; d) la divulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza consigliando i metodi ed i farmaci adatti a ciascun caso. 2. La regione fissa con proprie norme legislative i criteri per la programmazione, il funzionamento, la gestione e il controllo del servizio di cui all'articolo 1 in conformità ai seguenti principi: a) sono istituiti da parte dei comuni o di loro consorzi i consultori di assistenza alla famiglia e alla maternità quali organismi operativi delle unità sanitarie locali, quando queste saranno istituite; b) i consultori possono essere istituiti anche da istituzioni o da enti pubblici e privati che abbiano
4 finalità sociali, sanitarie e assistenziali senza scopo di lucro quali presidi di gestione diretta o convenzionata dalle unità sanitarie locali, quando queste saranno istituite; c) i consultori pubblici ai fini della assistenza ambulatoriale e domiciliare, degli opportuni interventi e della somministrazione dei mezzi necessari si avvalgono del personale dei distretti sanitari, degli uffici sanitari comunali e consorziali, delle condotte mediche e ostetriche e delle altre strutture di base sociali, psicologiche e sanitarie. I consultori di cui alla precedente lettera b) adempiono alle funzioni di cui sopra mediante convenzioni con le unità sanitarie locali. Fino all'entrata in vigore della riforma sanitaria, i consultori di cui alla lettera b) possono stipulare convenzioni con gli enti d) sanitari operanti nel territorio, in base ai programmi annuali regionali di cui all'articolo 6 e secondo i criteri stabiliti dalle regioni. I consultori pubblici e privati per gli esami di laboratorio e radiologici ed ogni altra ricerca strumentale possono avvalersi degli ospedali e dei presidi specialistici degli enti di assistenza sanitaria. 3. Il personale di consulenza e di assistenza addetto ai consultori deve essere in possesso di titoli specifici in una delle seguenti discipline: medicina, psicologia, pedagogia ed assistenza sociale, nonché' nell'abitazione, ove prescritta, all'esercizio professionale. 4. L'onere delle prescrizioni di prodotti farmaceutici va a carico dell'ente o del servizio cui compete l'assistenza sanitaria. Le altre prestazioni previste dal servizio istituito con la presente legge sono gratuite per tutti i cittadini italiani e per gli stranieri residenti o che soggiorninoanche temporaneamente, su territorio italiano. 5. La regione, tenuto conto delle proposte dei comuni e dei loro consorzi nonché' delle esigenze di una articolazione territoriale del servizio, redige un programma annuale, approvato dal consiglio regionale, per finanziare i consultori di cui all'articolo 2, sempre che si riscontrino le finalità indicate all'articolo 1 della presente legge. Legge del 22 maggio 1978, n. 194 (Norme per la tutela della maternità e sull interruzione volontaria della gravidanza): stabilisce che i consultori, oltre ai compiti istituzionali, assistono la donna in stato di gravidanza: - informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio; - informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante; - attuando direttamente o proponendo all'ente locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi, quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi consultivi; - contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza. La legge 194/78 (Le norme sulla tutela della maternità e dell I.V.G.) La legge 184/83 (Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori)
5 Legge del 19 febbraio 2004, n. 40 in materia di procreazione medicalmente assistita, ha aggiunto come scopi: - l'informazione e l'assistenza riguardo ai problemi della sterilità e della infertilità umana, nonché alle tecniche di procreazione medicalmente assistita; - l'informazione sulle procedure per l'adozione e l'affidamento familiare. COME SI ACCEDE AL CONSULTORIO FAMILIARE: Per accedere ai Consultori non è necessaria l impegnativa del medico curante, tranne per eseguire il pap-test per prevenzione. L accesso è gratuito. Si richiede il pagamento del ticket solo per alcune prestazioni secondo le normativa vigente. Sono richiesti il codice fiscale e la tessera sanitaria. CHI PUÒ RIVOLGERSI AL CONSULTORIO Il consultorio è aperto a tutti/e: donne, persone singole, coppie, minori, adolescenti, madri nubili, genitori e famiglie in difficoltà. Vi possono accedere anche gli stranieri residenti o che soggiornino, anche temporaneamente in Italia, e quindi non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. -Le cittadine straniere in possesso di tessera sanitaria possono accedere alle prestazioni consultoriali come previsto per i cittadini italiani. - Le cittadine prive di permesso di soggiorno possono accedere alle prestazioni consultoriali urgenti ed essenziali, anche continuative, in particolare alle prestazioni necessarie alla tutela della gravidanza e della maternità. -Le prestazioni urgenti ed essenziali rese agli stranieri irregolarmente presenti sul territorio italiano sono a pagamento; per lo stato di gravidanza (limitatamente alle prestazioni di cui al D.M ) la cittadina straniera è esonerata dal pagamento del ticket a parità di condizione con le cittadine italiane. - Ed e' garantita la privacy anche per i minorenni
6 DI COSA SI OCCUPA IL CONSULTORIO FAMILIARE: I consultori sono servizi socio-sanitari integrati di base, con competenze multidisciplinari, determinanti per la promozione e la prevenzione nell ambito della salute della donna e dell età evolutiva offrendo le seguenti prestazioni: Informazioni e consulenze per la procreazione responsabile; Prescrizione contraccettivi orali e applicazione contraccettivi meccanici; Consulenza psico-sessuale; Informazione per la prevenzione dei rischi genetici e per il controllo della gravidanza a rischio; Informazioni sulla sterilità della coppia; Procedure per l interruzione volontaria di gravidanza (I.V.G.), supporto medico e psicosociale (anche per i minorenni); Prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile (visite, pap-test, esame del seno e tecniche dell autoesame); Monitoraggio della gravidanza e corsi di preparazione alla nascita; Ecografia ostetrico ginecologica; Cardiotocografia; Colposcopia; Consulenza psicologica con sostegno psico-terapeutico; Psico-diagnostica per l età evolutiva, Consulenze sociali Procedure per l espletamento delle pratiche di adozione (nazionali e internazionali) Affidamento familiare dei minori; Interventi sociali sul territorio per la prevenzione del disagio giovanile, della coppia e della famiglia. Sostegno alla genitorialità; Mediazione Familiare: Prevenzione dei fenomeni di maltrattamento e abuso sessuale a danno dei minori; Richiesta dei test HIV secondo le procedure dettate dalle vigenti normative in materia.
7 DA CHI È COMPOSTA L EQUIPE: In Consultorio opera un equipe di professionisti con approccio interdisciplinare e multiculturale. Assistente sociale, Consulenti legali specializzati in diritto di famiglia, mediatori familiari Ginecologi Ostetriche Mediatrici linguistico-culturali Infermiere e/o Assistente Sanitario; Psicologo; SPAZIO GIOVANI Lo Spazio Giovani è dedicato alle ragazze e ai ragazzi dai 14 ai 19 anni. dai 20 ai 24 anni si accede con appuntamento cup ed è previsto il pagamento di un ticket sanitario. I minori possono accedere anche non accompagnati dai genitori. Lo Spazio Giovani garantisce le cure primarie nell area della salute sessuale, e per i giovani, con equipe costituite da ostetriche, medici, psicologi che offrono percorsi preventivi e diagnostico terapeutici integrati con le strutture presenti nel territorio di riferimento. In base alla esigenze, gli operatori di Spazio Giovani sono a disposizione per: - Visite mediche e ginecologiche. - Consulenza sessuologica. - Prevenzione e cura delle malattie sessualmente trasmesse. - Irregolarità del ciclo mestruale. - Assistenza in gravidanza. - Problemi legati ai comportamenti alimentari (obesità, anoressia, bulimia). - Consulenza psicologica. - Sostegno psicologico strutturato individuale, di gruppo e familiare. - Psicoterapia breve. - Consulenza e supporto educativo individuale, familiare e di gruppo. - Gruppi di informazione.
8 Ci si può rivolgere al consultorio con urgenza e senza appuntamento: - quando si ha un disagio e si vuole prendere un primo contatto con il consultorio - quando si ha un ritardo mestruale (è meglio se ci si rivolge al consultorio entro dieci giorni) - quando si ha avuto un rapporto a rischio di gravidanza - quando il metodo contraccettivo non ha funzionato (preservativo che si rompe, che si sfila, pillola che si dimentica) - contraccezione d'emergenza: si può richiedere la pillola del giorno dopo che va presa entro 72 ore dal rapporto a rischio (meglio entro 24/48 ore CONSULTORI DI ROMA R E PROVINCIA Per consultare l elenco integrale dei consultori che incidono sul territorio di Roma e Provincia visitate il sito: Coordinamento Femminile Sanità Roma
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