ADEGUAMENTO DELLA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA

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1 ADEGUAMENTO DELLA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA ELABORATO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA ALL. 1 DATA: marzo 2008 GRUPPO DI LAVORO IL DIRIGENTE ing. Monica Zicca ing. Luciano Loi dott.ssa Carla Fabbri geom. Marcella Tronci

2 Indice PREMESSA... 3 Qualità dell Aria a Cagliari... 3 Rete di Monitoraggio dell Aria a Cagliari... 4 DESCRIZIONE DELLA ATTUALE RETE DI MONITORAGGIO... 6 DESCRIZIONE DELLA RETE DI MONITORAGGIO AGGIORNATA... 8 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO... 9 Aggiornamento della struttura della rete... 9 Aggiornamento della strumentazione analitica Analizzatori di BTEX...10 Campionatori di particolato sospeso...10 Misuratore di PM 10 con determinazione delle frazioni granulomentriche...11 Aggiornamento del sistema di trasmissione ed elaborazione dati Sistemi periferici di acquisizione e trasmissione dati...12 Centro di raccolta, elaborazione dati e supervisione della rete...13 Sistema di modellistica ambientale MANUTENZIONE DEL SISTEMA Manutenzione Preventiva...18 Manutenzione Correttiva...19 Sostituzione Temporanea Strumentazione...20 Attrezzi, materiali, macchinari, materiali di consumo e parti di ricambio...21 Certificazione Qualità dei Dati...21 Riserva di Irreparabilità...22

3 PREMESSA La Rete Monitoraggio dell Aria del Comune di Cagliari è stata installata nel periodo Ottobre Settembre 2001 ed è entrata ufficialmente in servizio il 1 Gennaio La rete è stata progettata e realizzata in accordo a quanto previsto dal Decreto Ministeriale 20 maggio 1991 Criteri per la raccolta dei dati inerenti la qualità dell aria. Conseguentemente alle successive modifiche normative introdotte dai seguenti provvedimenti: Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 351 Attuazione della direttiva 1996/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell aria ambiente, Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60 Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio, Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 183 Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all ozono nell aria, la rete risulta essere non più adeguata per: ubicazione e numero delle stazioni; tipologia di parametri rilevati; obsolescenza e/o non conformità delle apparecchiature analitiche e degli strumenti informatici; inadeguatezza dei modelli di simulazione. La necessità di riqualificare la R.M.A. del Comune di Cagliari, sia sotto il profilo strumentale che della collocazione sul territorio, risulta anche dalle valutazioni espresse dalla Regione Autonoma della Sardegna nel settembre 2005 nell Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione, Valutazione della Qualità dell Aria ambiente in Sardegna, Zonizzazione definitiva, Piani di Risanamento e Mantenimento, di cui al D.Lgs n. 351/99, del quale il Comune di Cagliari ha preso atto con Del.G.C. n. 642 del Qualità dell Aria a Cagliari Lo studio della R.A.S. pone in confronto la qualità dell aria a Cagliari valutata attraverso modelli di simulazione e quella misurata mediante la rete di monitoraggio del Comune. Per quanto riguarda il benzene la stazione CAG01-tuv registra concentrazioni ben al di sotto del limite di legge, mentre le altre stazioni o hanno serie storiche con quantità di dati insufficiente o registrano una media annua solo di poco superiore al limite di legge. Lo studio della R.A.S. attribuisce questi superamenti alla scarsa rappresentatività delle posizione delle stazioni, che sono disposte in maniera tale da registrare i valori massimi dovuti al traffico. Nell area urbana di Cagliari l unica stazione sufficientemente lontana dal traffico veicolare rileva infatti valori di tutta tranquillità; le altre stazioni, pur non essendo sufficientemente rappresentative perché mal posizionate, mostrano valori vicini al limite di legge, inducendo a credere che un posizionamento ottimale avrebbe permesso di riscontrare valori al di sotto dei limiti di legge. Per quanto concerne il monossido di carbonio, i dati del monitoraggio confermano le stime della modellistica; lo stato di qualità dell aria per il CO è del tutto nei limiti. Le massime medie di 8 ore registrate a Cagliari sono paragonabili a quelle misurate in altre città dalle caratteristiche assimilabili. Per il biossido d azoto sono stati registrati dei superamenti dei limiti di legge unicamente nella 3 / 22

4 stazione di CAG03-ciu. Questi superamenti vengono attribuiti alla scarsa attendibilità di questi dati come rappresentativi della situazione globale della città, a causa del mal posizionamento della stazione di misura in un punto di elevato traffico. Per l ozono i dati di monitoraggio mettono in evidenza l assenza di superamenti dei valori limite in area urbana. I valori medi orari si mantengono generalmente al di sotto dei 120 g/m3 anche nel periodo estivo quindi abbondantemente al di sotto della soglia di informazione (180 g/m3) e di allarme (240 g/m3). L assenza di superamenti in area urbana è dovuta tra l altro alla presenza di ossidi di azoto, di origine veicolare, che abbattono le concentrazioni di ozono. Per le polveri sottili a Cagliari le emissioni di questi inquinanti sono principalmente attribuite ai trasporti stradali e in misura inferiore al riscaldamento degli edifici e al traffico portuale e ferroviario; è anche evidente l incidenza delle emissioni di NOx rispetto a quelle di SO2 e NH3, che risultano meno importanti. Per la città di Cagliari, solo per la stazione di viale CAG03-ciu si riscontra il superamento del valore limite sulla media annuale, mentre in due stazioni (CAG03-ciu e CAG05-ita) si riscontra il superamento del limite sulla media giornaliera. Considerando che in 4 stazioni su 6, pur sempre posizionate in siti ad elevato traffico, non viene superato il limite sulla media giornaliera e che in 5 su 6 non viene superato il limite per la media annuale, e che la stazione più rappresentativa mostra valori ampiamente nei limiti, viene ipotizzato che la situazione media a Cagliari viene ritenuta in genere soddisfacente anche per le polveri sottili. I dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell aria sui valori di biossido di zolfo, mostrano livelli abbondantemente al di sotto dei valori limite fissati dalla legge. Nella città di Cagliari l SO2 non costituisce un problema, come del resto indicato dai modelli. Rete di Monitoraggio dell Aria a Cagliari Riepilogando, tutte le stazioni della rete comunale di Cagliari, tranne la CAG01-tuv, sono posizionate lungo strade di elevato traffico, generalmente nelle immediate vicinanze di incroci e/o semafori; la stazione CAG03-ciu addirittura nella piazzola spartitraffico del relativo incrocio, particolarmente interessato dal traffico veicolare e dotato peraltro di regolazione semaforica. Ai sensi della normativa vigente (D.M. 60/02) tutte queste stazioni non possono essere considerate rappresentative della qualità dell aria in città poiché forniscono informazioni valide in un intorno molto circoscritto, probabilmente di poche centinaia di metri quadri; al più possono essere considerate rappresentative dei picchi di concentrazione. Il documento R.A.S. ha predisposto una zonizzazione dell intero territorio regionale, prevedendo per la Città di Cagliari, la definizione di un agglomerato costituito dai Comune di Cagliari, Monserrato, Quartucciu, Quartu Sant Elena e Selargius. I comuni dell agglomerato costituiscono un tessuto continuo densamente abitato in cui la principale fonte di inquinamento è il traffico autoveicolare, quindi gli inquinanti di maggiore interesse sono CO, C6H6, Pb, PM10, e NOx. Inoltre: i Comuni limitrofi a Cagliari hanno un contesto assimilabile a quello del Capoluogo; in tale agglomerato si concentra una importante percentuale della popolazione della Sardegna (quasi il 18%); 4 / 22

5 l agglomerato così descritto supera i abitanti. Per quanto riguarda la rete di monitoraggio minima prevista per l agglomerato urbano di Cagliari, nello studio della R.A.S. vengono date le seguenti indicazioni: zona inquinanti tipo stazione Agglomerato di Cagliari SO 2, NO X, PM10, O 3, C 6 H 6 NO 2, NO X, PM10, BTEX, CO, Pb urbana di fondo traffico Le stazioni dovrebbero essere dotate dei principali strumenti meteorologici. Tutta la strumentazione installata nelle stazioni deve essere conforme agli standard previsti dalla normativa vigente. L intero sistema di monitoraggio deve essere strutturato secondo i criteri di Assicurazione Qualità e Controllo Qualità. 5 / 22

6 DESCRIZIONE DELLA ATTUALE RETE DI MONITORAGGIO L attuale rete comunale di monitoraggio della qualità dell aria è costituita da n 7 (sette) stazioni di misura la cui classificazione è riportata nella tabella seguente. denominazione stazione collocazione informazioni generali zona tipo stazione classe caratteristica zona CAG01-tuv colle Tuvixeddu suburbana fondo A naturale CAG02-ave piazza Sant Avendrace urbana traffico B - C residenziale CAG03-ciu viale Ciusa urbana traffico C residenziale CAG04-dia viale Diaz urbana traffico D residenziale CAG05-ita via Italia Pirri urbana traffico B residenziale CAG06-rep piazza Repubblica urbana traffico B - C residenziale CAG07-itt mercato Ittico urbana traffico B - C residenziale Tab.1 Ubicazione e classificazione delle stazioni della R.M.A. del Comune di Cagliari La dotazione strumentale delle 7 stazioni e riportata in tab. 2. denominazione stazione SO2 µg/mc NO- NO2- NOx µg/mc O3 µg/mc analizzatori e sensori presenti PM10 µg/mc CO mg/mc CH4- NMHC- THC ppm BTEX µg/mc IPA ng/mc CAG01-tuv CAG02-ave CAG03-ciu CAG04-dia CAG05-ita CAG06-rep CAG07-itt Meteo Tab.2 Parametri rilevati in ciascuna stazione Le specifiche modalità di funzionamento degli analizzatori installati sono indicate in tab. 3 e sono validi per tutti gli strumenti di ciascuna stazione. 6 / 22

7 apparecchio anno di fabbricazione produttore modello principio analitico metodo di calibrazione Analizzatore SO Environnement s.a. AF 21 M fluorescenza UV Tubo a permeazione Analizzatore NO - NO2 - NOx Environnement s.a. AC 31 M chemiluminescenza Bombola Analizzatore O Environnement s.a. O3 41 M spettrofotometria UV Generatore interno Analizzatore PM Environnement s.a. MP 101 M β - assorbimento Filtro di riferimento Analizzatore CO Environnement s.a. CO 11 M spettrofotometria IR Bombola Analizzatore CH4-NMHC-THC Environnement s.a. HC 51 M gascromatografia FID Bombola Analizzatore BTEX Environnement s.a. BTX 61 M gascromatografia FID Bombola Analizzatore IPA EcoChem PAS 2000 ionizzazione fotometrica UV Elettrica non eseguibile in sito Temperatura Micros STEP 0/2 - Elettrica Radiazione solare Micros PIR - Elettrica Umidità relativa Micros SRH - Elettrica Pioggia Micros PLUV - Elettrica Velocità vento Micros SVVR 0/2 - Elettrica Direzione vento Micros SDVR Elettrica Pressione atmosferica Micros BAR 1 - Elettrica Tab. 3 Caratteristiche degli analizzatori installati nella R.M.A. del Comune di Cagliari

8 DESCRIZIONE DELLA RETE DI MONITORAGGIO AGGIORNATA La nuova rete di monitoraggio della qualità dell aria sarà costituita da n 3 (tre) stazioni di misura. Nelle tabelle di seguito illustrate sono descritti la classificazione e la dotazione strumentale delle stazioni costituenti la nuova rete a di monitoraggio della qualità dell aria. denominazione stazione collocazione informazioni generali zona tipo stazione classe caratteristica zona CAG01-tuv colle Tuvixeddu suburbana fondo BS naturale CAG02-xxx da definire urbana fondo BU residenziale CAG03-yyy da definire urbana traffico TU residenziale Tab.4 - Classificazione delle stazioni della nuova R.M.A. del Comune di Cagliari denominazione stazione SO2 µg/mc NO- NO2- NOx µg/mc O3 µg/mc PM10 µg/mc analizzatori e sensori presenti PM10/ PM2,5 camp. PM10 fraz. CO mg/mc BTEX µg/mc IPA ng/mc CAG01-tuv CAG02-xxx CAG03-yyy Meteo Tab.5 Composizione strumentale della nuova R.M.A. del Comune di Cagliari 8 / 22

9 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO In base alle considerazioni della R.A.S. ed alla attuale consistenza della R.M.A. di Cagliari, si intende provvedere all aggiornamento della rete di monitoraggio della qualità dell aria del Comune di Cagliari. La rete di monitoraggio della qualità dell aria della città di Cagliari sarà pianificata su tre stazioni, ed il progetto di adeguamento comporterà le seguenti attività: aggiornamento della struttura della rete in termini di numero ed ubicazione delle stazioni di misura; aggiornamento della strumentazione analitica in dotazione alle stazioni; aggiornamento del sistema di trasmissione ed elaborazione dati. Aggiornamento della struttura della rete I criteri da adottare per l aggiornamento della struttura della rete di monitoraggio saranno: le indicazioni fornite dalle più recenti normative europee e nazionali in materia ed in particolare quanto previsto dal D.M. 60/2002 e dal D.Lgs. 183/2004 in relazione all ubicazione ed al numero minimo di punti di campionamento per misurazioni in siti fissi; le indicazione espresse dalla Regione Autonoma della Sardegna nell Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione, Valutazione della Qualità dell Aria ambiente in Sardegna, Zonizzazione definitiva, Piani di Risanamento e Mantenimento, di cui al D.Lgs n. 351/99 del Settembre 2005 e del quale il Comune di Cagliari ha preso atto con Del.G.C. n. 642 del le specifiche caratteristiche dell area da sottoporre a controllo in termini di numero di abitanti, densità di popolazione, fonti di emissione; la rappresentatività, riferita ai siti di installazione delle stazioni di misura, della qualità dell aria nell intero territorio comunale. La rete di monitoraggio della qualità dell aria della città di Cagliari sarà pianificata su tre stazioni, classificabili in base a quanto stabilito dalla Decisione della Commissione 2001/752/CE come: stazione di background urbano (BU); stazione di background suburbano (BS); stazione di traffico urbano (TU). A tale scopo saranno utilizzate le tre attuali stazioni denominate CAG04-ciu, CAG01-tuv e CAG02-ave, riconducibili, rispettivamente, a stazione di tipo BU, stazione di tipo BS e stazione di tipo TU. Le stazioni CAG04-ciu e CAG02-ave saranno quindi opportunamente ricollocate in posizione diversa dall attuale e rispondente ai criteri ed alle classificazioni sopra indicati. L aggiornamento della rete dovrà pertanto includere le attività di spostamento delle stazioni in oggetto e la realizzazione delle opere civili necessarie alla loro corretta installazione. I nuovi posizionamenti saranno individuati da questa Amministrazione unitamente alla Aggiudicataria sulla base delle caratteristiche dei nuovi siti, della classificazione che deve assumere la stazione e degli altri vincoli sia di natura ambientale che legati alla disponibilità di alimentazione elettrica e linea telefonica. 9 / 22

10 Aggiornamento della strumentazione analitica L aggiornamento della strumentazione analitica in dotazione alle stazioni di misura selezionate nell ambito dell aggiornamento della rete riguarderà sia i parametri rilevati sia le apparecchiature utilizzate per la loro determinazione, in maniera tale da garantire la completa rispondenza del sistema di monitoraggio alle normative in vigore. In particolare, il progetto di adeguamento comporterà i seguenti interventi: a) sostituzione degli analizzatori di BTEX installati nelle tre stazioni costituenti la nuova rete; b) installazione di due campionatori di PM 10 e PM 2,5 in due delle stazioni costituenti la nuova rete; c) installazione di un misuratore di PM 10 integrato con un sistema per eseguire la valutazione delle frazioni granulomentriche di particolato in una delle stazioni costituenti la nuova rete. Gli interventi relativi agli analizzatori di BTEX e di PM10, sono determinati dal fatto che nessuno degli attuali strumenti è dotato della necessaria certificazione di equivalenza, così come richiesta ai sensi del D.M. 60/ Allegato XI Metodi di riferimento per valutare i livelli di biossido di zolfo, biossido di azoto, ossidi di azoto, materiale particolato (PM 10 e PM 2,5 ), benzene e monossido di carbonio - Sezione 2 Equivalenza. Tutti gli strumenti dovranno essere coperti da garanzia on-site della durata di 24 mesi. Analizzatori di BTEX Gli analizzatori di BTEX, da installare nelle tre stazioni di misura selezionate nell ambito dell aggiornamento della rete, dovranno rispondere ai seguenti requisiti minimi: determinazione di benzene, toluene, etilbenzene e o-m-p-xileni; principio analitico basato sulla separazione gascromatografica dei composti in esame e loro successiva analisi con rivelatore a fotoionizzazione (PID), così da non richiedere la presenza di generatori di idrogeno con conseguenti vantaggi in termini di sicurezza e di costi di manutenzione; opzione interna, per eseguire controllo taratura con tubo a permeazione. Gli analizzatori dovranno essere certificati da un Laboratorio Primario di Riferimento per l'inquinamento atmosferico, come equivalenti al metodo di riferimento per il campionamento e l analisi del benzene indicato nell allegato XI, paragrafo 1, sezione VI del D.M Campionatori di particolato sospeso Gli strumenti per il campionamento contemporaneo del PM 10 e PM 2,5 da installare nelle stazioni dovranno rispondere ai seguenti requisiti minimi: capacità di poter operare con qualunque testa di prelievo (PM10, PM2.5) e a portata volumetrica costante nella zona di prelievo; il campionamento automatico e sequenziale del particolato dovrà avvenire su filtri singoli con diametro standard di 47 mm, di materiale vario (fibra di vetro, teflon, quarzo, ecc.); sistema automatico di gestione dei controlli di qualità, come definito dal D.M. 60/02. Sui filtri di deposito del particolato dovrà inoltre essere possibile eseguire il controllo della misura di massa del particolato per via gravimetrica, nonché analisi chimiche per la determinazione delle concentrazioni di metalli pesanti (ad esempio Pb, As, Cd, Ni e Hg), di specifici componenti della 10 / 22

11 classe degli idrocarburi policiclici aromatici (ad esempio benzo(a)pirene), ioni idrosolubili, ecc.. Lo strumento dovrà essere dotato di due linee di prelievo indipendenti così da consentire, tra le possibili applicazioni, il campionamento contemporaneo della frazione PM10 e della frazione PM2,5. Lo strumento di analisi dovrà essere completo delle teste di prelievo per la determinazione di PM10 e PM 2,5. Il campionamento dovrà inoltre avvenire alla portata volumetrica costante di 2,3 m 3 /h, così da soddisfare le specifiche richieste per un sistema di riferimento per PM10 secondo le caratteristiche riportate nel D.M. 60/2002 Allegato XI - Appendice Procedure operative ai fini della certificazione di equivalenza dei metodi e dei sistemi per il campionamento e la misura del PM 10 da parte dei Laboratori Primari di Riferimento. Misuratore di PM 10 con determinazione delle frazioni granulomentriche Lo strumento per la determinazione delle frazioni granulometriche del PM 10, dovrà essere integrato con un contatore di particelle di tipo ottico a 2 canali, per eseguire una valutazione delle frazioni granulometriche di particolato denominate fine e coarse. Lo strumento dovrà rispondere ai seguenti requisiti minimi: principio di misura dovrà essere basato sull assorbimento della radiazione β; capacità di poter operare con qualunque testa di prelievo (PM10, PM2.5, PM1) e a portata volumetrica costante nel zona di prelievo; il campionamento automatico e sequenziale del particolato dovrà avvenire su filtri singoli con diametro standard di 47 mm, di materiale vario (fibra di vetro, teflon, quarzo, ecc.); sistema automatico di gestione dei controlli di qualità, come definito dal D.M. 60/02. L analizzatore deve essere certificato da un Laboratorio Primario di Riferimento per l'inquinamento atmosferico, come equivalente al metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione del PM 10 indicato nell Allegato XI, paragrafo 1, sezione IV del D.M. 2 aprile 2002, n. 60. Il campionamento dovrà inoltre avvenire alla portata volumetrica costante di 2,3 m 3 /h, così da soddisfare le specifiche richieste per un sistema di riferimento per PM10 secondo le caratteristiche riportate nel D.M. 60/2002 Allegato XI - Appendice Procedure operative ai fini della certificazione di equivalenza dei metodi e dei sistemi per il campionamento e la misura del PM 10 da parte dei Laboratori Primari di Riferimento. Lo strumento di analisi dovrà essere completo della testa di prelievo per taglio PM10. Sui filtri di deposito del particolato dovrà inoltre essere possibile eseguire il controllo della misura di massa del particolato per via gravimetrica, nonché analisi chimiche per la determinazione delle concentrazioni di metalli pesanti (ad esempio Pb, As, Cd, Ni e Hg), di specifici componenti della classe degli idrocarburi policiclici aromatici (ad esempio benzo(a)pirene), ioni idrosolubili, ecc.. Il misuratore dovrà inoltre essere equipaggiato con un contatore di particelle di tipo ottico a 2 canali, per eseguire una misura in tempo reale ed in continuo delle seguenti frazioni granulometriche: la frazione coarse, costituita prevalentemente da particelle minerali di diametro compreso tra 2,5 e 10 m, di origine naturale (processi d erosione del suolo e delle rocce) che presenta composizione variabile a seconda della geologia del luogo; la frazione fine, composta da una miscela di particelle carboniose derivanti da processi di combustione (principalmente da emissioni di motori diesel) e di sali generati da reazioni fotochimiche in atmosfera (solfati e nitrati parzialmente neutralizzati) aventi diametro inferiore a 2,5 m. 11 / 22

12 Gli analizzatori dovranno essere coperti da garanzia on-site della durata di 24 mesi dalla data di avvenuto collaudo positivo. Aggiornamento del sistema di trasmissione ed elaborazione dati I principali elementi costituenti il sistema di trasmissione ed elaborazione dati dell attuale rete di monitoraggio della qualità dell aria della città di Cagliari sono: a) Sistemi periferici di acquisizione e trasmissione dati, installati in ciascuna stazione di misura. b) Centro di raccolta ed elaborazione dei dati rilevati dalle stazioni di misura periferiche e di supervisione dell intera rete. Entrambe le tipologie di sistemi, periferici e centrale, risultano inadeguati sia all attuale stato dell arte del settore informatico sia alle esigenze derivanti dalle vigenti normative in materia di monitoraggio della qualità dell aria. In particolare, si evidenzia che: dal punto di vista della piattaforma hardware, software di base e software di ambiente, sia i sistemi periferici sia il sistema centrale sono tecnologicamente obsoleti; dal punto di vista funzionale ed applicativo, i sistemi periferici si sono dimostrati non sufficientemente affidabili, mentre il sistema centrale non consente di verificare il rispetto dei valori limite, valori bersaglio, obiettivi a lungo termine, soglie di allarme e soglie di informazione stabiliti dal D.M. 60/2002 e dal D.Lgs. 183/2004. Il progetto di adeguamento della rete dovrà pertanto includere la sostituzione degli attuali sistemi periferici di acquisizione e trasmissione dati delle tre stazioni di misura selezionate e dell attuale Centro di raccolta, elaborazione dati e supervisione della rete. Tutti i sistemi hardware e software forniti dovranno essere coperti da garanzia on-site della durata di 24 mesi dalla data di avvenuto collaudo positivo. Sistemi periferici di acquisizione e trasmissione dati La piattaforma hardware e software di base dei nuovi sistemi dovrà essere costituita al minimo da: personal computer in esecuzione industriale, selezionato sulla base degli standard tecnologici e di mercato correnti, comprensivo di monitor, tastiera e mouse; moduli di I/O, dedicati alla gestione degli ingressi/uscite analogici/digitali; modem dedicato alla gestione della comunicazione con il Centro Operativo Comunale; sistema operativo a 32 bit, real-time, multitasking; ogni altro elemento necessario a rendere il sistema completamente funzionante. A livello applicativo, i sistemi dovranno rendere disponibili le seguenti funzionalità minime: completa gestione dei parametri operativi di ogni singola apparecchiatura, delle condizioni di allarme e delle modalità di trasmissione dati; semplicità di configurazione/riconfigurazione del sistema da parte dell utente; facilità di integrazione di strumenti che potranno essere in futuro installati; acquisizione dei valori di misura da analizzatori e sensori; validazione e linearizzazione dei valori acquisiti, calcolo e validazione di valori medi; acquisizione e gestione di segnali diagnostici e di allarme specifici degli strumenti di misura o generali della stazione; 12 / 22

13 attivazione e gestione della calibrazione degli analizzatori di inquinanti gassosi; archiviazione locale di parametri di configurazione, risultati di taratura ed allarmi; comunicazione con il Centro Operativo Comunale, elaborazione dati e supervisione della rete; interfaccia operatore locale per le attività di impostazione/modifica dei parametri di configurazione del sistema, visualizzazione di dati, allarmi e configurazioni, importazione/esportazione di dati e configurazioni, avvio/arresto di calibrazioni. Il colloquio tra i sistemi periferici di acquisizione e trasmissione dati ed il Centro Operativo Comunale, elaborazione dati e supervisione della rete dovrà poter essere realizzato utilizzando la rete telefonica commutata (analogica o digitale) o, in alternativa, la rete comunale a fibra ottica. Il software di comunicazione implementato dovrà consentire le funzioni di: trasmissione al C.O.C. di valori di misura, risultati delle calibrazioni, segnalazioni di stato e allarmi, parametri di configurazione; esecuzione di comandi inviati dal C.O.C., quali impostazione/modifica dei parametri di configurazione, avvio/arresto di una calibrazione. Dovrà, inoltre, essere prevista la possibilità di chiamata automatica del C.O.C. da parte del sistema periferico, in caso di anomalie e/o allarmi nella stazione di rilevamento in cui è installato. Centro di raccolta, elaborazione dati e supervisione della rete Il supporto hardware, software di base e software applicativo del nuovo Centro Operativo Comunale dovrà essere costituita da: workstation di fascia alta, selezionata sulla base degli standard tecnologici e di mercato correnti, comprensiva di monitor, tastiera e mouse, ed ogni altro elemento necessario al suo completo funzionamento; stampante laser formato A4; gruppo statico di continuità, completo di software di controllo dello stato dell UPS e di gestione degli shutdown; dispositivi per la gestione delle linee di comunicazione, sistema operativo a 32 bit, real-time, multitasking; sistema di gestione del database di tipo relazionale. Il sistema dovrà rendere disponibili le seguenti funzionalità: acquisizione automatica di dati e allarmi dalle stazioni di misura e validazione automatica dei dati acquisiti; esecuzione automatica di elaborazioni statistiche e di consuntivazione periodica dei dati acquisiti, esecuzione automatica di controlli sui dati acquisiti ed elaborati per la individuazione di superamenti di valori limite, valori di soglia di allerta, valori di soglia di allarme; archiviazione automatica dei dati acquisiti ed elaborati, e degli allarmi; visualizzazione e gestione dei dati rilevati e/o elaborati, validazione, inserimento e modifica dati da operatore, visualizzazione, riconoscimento e cancellazione degli allarmi. colloquio on-line con le stazioni di misura per l acquisizione di dati, allarmi e configurazioni e per l invio di comandi; aggiunta/modifica/eliminazione di stazioni e strumenti di misura; definizione dei parametri di configurazione della rete, delle stazioni, degli strumenti di misura e degli allarmi; 13 / 22

14 definizione delle modalità e delle tempistiche delle operazioni automatiche di acquisizione dati, definizione delle elaborazioni e dei controlli da eseguire sui dati; acquisizione/invio dalle/alle stazioni dei parametri di configurazione di stazione, strumenti di misura e allarmi; definizione degli utenti e dei relativi profili in termini di visibilità su stazioni, strumenti e dati e di accesso alle funzionalità del sistema; Il sistema dovrà essere in grado di compiere analisi sia numeriche che grafiche dei dati rilevati e elaborati e di produrre report. La reportistica prodotta dovrà essere aderenti alle indicazioni, dove applicabili, dei seguenti dispositivi normativi: o D.P.C.M. 30/1983; o Rapporto ISTISAN 87/6 Appendice B e Appendice C; o D.P.R. 203/1988; o Rapporto ISTISAN 89/10; o D.M. 25 novembre 1994; o D.M. 60/2002; o D.Lgs. 183/2004. Il Centro Operativo Comunale dovrà essere dotato di opportuno software per la creazione e l esportazione automatica di file nel formato previsto dalla Regione Autonoma della Sardegna, così da realizzare la trasmissione dei dati verso altri sistemi remoti di monitoraggio della qualità dell aria, ed in particolare verso il Centro Operativo Regionale ed il Centro Operativo Provinciale. Tali file dovranno prevedere, relativamente ai dati presenti nel database di sistema, la gestione dell intervallo temporaneo, del numero delle stazioni e dei parametri monitorati. Ogni file in formato ASCII dovrà essere costituito da un insieme di record aventi i seguenti campi aaabbb ;gg/mm/aa;hh;v.vv; F ; che assumono i seguenti valori numerici o testo: aaa = indicativo postazione, in formato testo; bbb = indicativo parametro monitorato, in formato testo; gg/mm/aa = data, in formato numerico; hh = ora, in formato numerico; V.vv = valore rilevato, precisione doppia cifra decimale in formato numerico; F = indicatore di validazione che può assumere le seguenti impostazioni A = Assente, I = Incerto, N = Nullo, V = Valido. In aggiunta alle funzionalità sopra individuate, il Centro Operativo Comunale dovrà includere uno specifico software applicativo dedicato alla realizzazione delle funzioni di: validazione dei dati, automatica e/o manuale, basata sull esecuzione di test e procedure numerico - statistiche; visualizzazione, controllo ed eventuale modifica della validità dei dati; configurazione dei criteri di validazione da applicare, su quali parametri rilevati, con quali frequenze, ecc.; presentazione dei dati di misura con informazioni relative alla validità dei dati stessi e generazione report. Sistema di modellistica ambientale Il Centro Operativo Comunale dovrà essere infine interfacciato con un sistema completo di modellistica ambientale (software ed hardware) per il calcolo della dispersione di inquinanti in atmosfera, in grado di supportare i gestori della rete nella esecuzione di studi e verifiche sulle 14 / 22

15 emissioni presenti nel territorio e come tecnica integrativa per completare il contenuto informativo delle misure dirette. Come previsto dalle più recenti normative in materia il sistema di modellistica avrà lo scopo di completare il rilevamento della qualità dell aria, realizzato tramite le stazioni di misura, con la simulazione dinamica del trasporto e della diffusione degli inquinanti in atmosfera, realizzata tramite l elaborazione modellistica dei dati. L utilizzo di modelli in grado di produrre mappe di concentrazione su tutto il territorio e per i diversi inquinanti consentirà inoltre di superare il limite dell informazione nel singolo punto fornita dalle misure della sola rete, migliorando in tal modo le possibilità di controllo. La struttura del sistema di modellistica offerto deve essere adeguata ai fenomeni che deve descrivere, ovvero un area urbana di dimensioni non molto estese, di discreta complessità orografica, dove la qualità dell aria risulta determinata principalmente dalle fonti di emissione vicine. Il sistema di modellistica deve essere idoneo al trattamento di inquinanti primari sottoposti ai processi fisici di trasporto e diffusione. Eventualmente potranno essere trattati anche fenomeni più complessi (inquinanti secondari, processi di deposizione, ecc.). Per rispondere a tali obiettivi, il sistema di modellistica dovrà: essere implementato su Personal Computer dedicato, collegato in rete locale con il Centro Operativo Comunale; utilizzare modelli matematici di tipo tridimensionale in grado di tenere conto in modo realistico della caratteristiche del territorio (complessità orografica e diversi tipi di suolo urbano/rurale, terra/mare) e di simulare situazioni meteorologiche non uniformi nello spazio e non stazionarie nel tempo (variazioni del campo di vento, ricircolo, inversioni termiche, condizione di vento debole e stagnazione, ecc.); consentire di effettuare simulazioni con diversi tipi di sorgenti e per diverse specie di inquinanti contemporaneamente. La risoluzione spaziale deve essere idonea agli studi su scala locale (per studi su aree urbane) ed eventualmente microscala (per valutazioni di impatto). Il sistema dovrà essere in grado di trattare emissioni di inquinanti provenienti da sorgenti lineari (strade), puntuali (industrie), e areali (civili diffuse), in numero di almeno Il sistema di modellistica proposto deve essere formulato con un livello di dettaglio tale da consentire l effettivo impiego delle tecniche di modellizzazione da parte della Stazione Appaltante per la simulazione a lungo ed a breve periodo per tutti gli inquinanti previsti dalle norme (SO2, CO, NO2, Benzene, Pb, frazione primaria di PM10, O3). Le simulazioni a lungo periodo (scenari, 6-12 mesi) deve consentire la valutazione dei livelli di protezione della salute e della vegetazione e quindi la valutazione degli impatti e la predisposizione dei piani e programmi di gestione della qualità dell aria. L esecuzione di simulazioni di breve periodo (quotidiana ad intervalli temporali di 1 ora) deve consentire la valutazione dei singoli episodi acuti. Il sistema di modellistica proposto deve assicurare la tracciabilità dell utilizzo fatto del modello in modo che possano essere ricostruiti tutti i passi che hanno portato a certe conclusioni. In relazione al livello di complessità delle simulazioni proposte, le informazioni prodotte devono essere facilmente comprensibili e fruibili anche da non addetti ai lavori, al fine di facilitare le decisioni da parte dei diversi soggetti coinvolti nel processo. Il sistema dovrà comprendere i modelli e i software per effettuare: previsione meteorologica; pre-processamento di dati meteorologici, derivanti dalla previsione o dalla rete; 15 / 22

16 pre-processamento di dati inerenti le emissioni in atmosfera; pre-processamento di dati orografici acquisiti; diffusione e trasporto degli inquinanti in atmosfera; post-processamento dei dati di concentrazione. Il sistema di modellistica proposto deve essere aderente agli obiettivi di qualità dei dati dettati dall allegato X del DM 2 aprile 2002 n. 60 Il supporto hardware del sistema di modellistica ambientale dovrà essere costituita da: Workstation di fascia alta, selezionata sulla base degli standard tecnologici e di mercato correnti, comprensiva di monitor, tastiera e mouse, ed ogni altro elemento necessario al suo completo funzionamento; gruppo statico di continuità, completo di software di controllo dello stato dell UPS e di gestione degli shutdown; dispositivi per la gestione delle linee di comunicazione, sistema operativo a 32 bit, real-time, multitasking; Il sistema di modellistica proposto, deve essere perfettamente compatibile con il sistema meteo e con il sistema di qualità dell aria e viceversa. 16 / 22

17 MANUTENZIONE DEL SISTEMA La realizzazione del progetto di adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell aria della città di Cagliari dovrà includere il servizio di manutenzione preventiva e correttiva, per la durata di quattro anni, della strumentazione, degli impianti, delle attrezzature, dei sistemi hardware e software e di tutte le dotazioni accessorie installate. Sono da intendersi oggetto di manutenzione tutte le apparecchiature costituenti la nuova rete di Monitoraggio della Qualità dell Aria del Comune di Cagliari, così come illustrata nella tab. 5, ovvero tutte le apparecchiature oggetto di fornitura del presente del presente appalto nonché tutte le apparecchiature di proprietà del Comune di Cagliari già installate nelle tre stazioni che costituiranno la nuova Rete (con esclusione di quelle che verranno rimosse o sostituite nell ambito delle attività del presente appalto). L Aggiudicataria dovrà svolgere tutte le attività di manutenzione che si rendano necessarie a garantire il corretto funzionamento della rete di rilevamento e la sua massima efficienza intesa come quantità e di qualità dei dati di monitoraggio dell aria. Nel servizio di manutenzione del sistema sono comprese le attività di: manutenzione preventiva manutenzione correttiva sostituzione temporanea della strumentazione fornitura di materiali di consumo e di ricambio; controllo e certificazione della qualità dei dati Tutti gli oneri relativi all esecuzione delle suddette attività (materiali di consumo e di ricambio, smaltimento dei rifiuti, impiego di mezzi e attrezzature, ecc.) sono a carico dell Aggiudicataria. Tutte le attività di manutenzione devono essere svolte da tecnici specializzati, muniti delle necessarie attrezzature e secondo le indicazioni minime fornite di seguito. L Aggiudicataria dovrà eseguire le operazioni di manutenzione in modo autonomo, con propri automezzi, strumenti, attrezzature e quant altro occorrente per la buona esecuzione del servizio, garantendo un adeguato impiego di risorse umane, tecnico-strumentali e logistiche, per garantire il servizio richiesto nei tempi e modi prescritti. Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti conformemente alle procedure e indicazioni tecniche definite nella documentazione a corredo di ciascuna apparecchiatura ed dovranno essere integrati da quanto è comunemente suggerito dall esperienza nel caso in cui i manuali non riportino informazioni al riguardo. Tutte le operazioni di manutenzione dovranno essere preventivamente concordate con il Responsabile della R.M.A. del Comune di Cagliari. La Stazione Appaltante potrà effettuare, anche con personale e strumenti messi a disposizione dall Aggiudicataria, verifiche, misure e prove che riterrà opportune al fine di verificare la rispondenza dell attività eseguita alle condizioni contrattuali, alla normativa in vigore e allo stato dell arte, nonché verificare la funzionalità e la sicurezza delle apparecchiature. Qualora dovessero emergere motivi di non conformità sarà diritto della Stazione Appaltante richiedere un ulteriore intervento correttivo fino al ripristino del funzionamento dell apparecchiatura nei limiti della normativa in vigore al momento dell intervento, il tutto a completo onere, cura e spese della Impresa Aggiudicataria. L Aggiudicataria dovrà predisporre per ogni stazione della R.M.A. un quaderno di stazione, o un analogo sistema di registrazione degli interventi, dove verrà annotata qualsiasi operazione effettuata, anche solo di controllo. Il quaderno di stazione dovrà, salvo diversi accordi con il Responsabile comunale della R.M.A., essere disponibile presso la stazione di monitoraggio e dovrà comunque essere consegnato alla Stazione Appaltante, debitamente compilato, a conclusione del 17 / 22

18 periodo di manutenzione. Dovranno inoltre essere eseguite, con frequenza adeguata, le operazioni di pulizia interna ed esterna delle stazioni di monitoraggio e lo sfalcio dell erba nell intorno delle stesse. Entro il giorno 10 di ogni mese l Aggiudicataria dovrà inviare il rapporto mensile di manutenzione relativo al mese precedente. Durante le operazioni di manutenzione, l Aggiudicataria dovrà fare in modo di limitare al minimo indispensabile i tempi di indisponibilità delle apparecchiature. Manutenzione Preventiva Per manutenzione preventiva si intende ogni intervento di manutenzione eseguito a intervalli predeterminati e volti a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento degli strumenti e/o apparecchiature. Gli interventi di manutenzione preventiva, pertanto hanno lo scopo di: verificare e mantenere apparecchiature e/o strumenti in condizioni di corretto funzionamento; prevenire il verificarsi dei guasti connessi all utilizzo di apparecchiature e/o strumenti e all usura delle parti componenti; garantire la qualità e l affidabilità delle prestazioni di ciascuna apparecchiatura e/o strumento; garantire il mantenimento delle condizioni e dei parametri di sicurezza operativa; evidenziare particolari situazioni di obsolescenza e degrado delle prestazioni di tutte le apparecchiature e/o strumenti che costituiscono la R.M.A.; tarare e calibrare attrezzature e/o strumenti che ne necessitano. Sono quindi comprese nella manutenzione preventiva le procedure periodiche di verifica della rispondenza dell apparecchiatura alle specifiche di funzionamento previste dal costruttore, la taratura, la calibrazione, il controllo, la messa a punto, la pulizia e lubrificazione delle parti meccaniche mobili, il controllo dei circuiti idraulici e pneumatici con verifica della tenuta dei medesimi, la sostituzione di parti di ricambio e parti soggette a consumo o usura. Tali attività riguarderanno ciascuna apparecchiatura e/o strumento, i sistemi di analisi chimicofisica, i sistemi di acquisizione, trasmissione, elaborazione dati, hardware e software di base e applicativo dei centri di elaborazione dati e delle singole postazioni periferiche di misura, i serramenti, gli impianti elettrico, pneumatico, telefonico (a valle del punto finale di competenza dell ente fornitore) compresi i modem, i sistemi antincendio, antintrusione e di condizionamento, La manutenzione preventiva potrà quindi comportare la sostituzione di parti critiche indipendentemente dal loro stato d'uso. In ogni caso i ricambi, i materiali e gli accessori di sostituzione dovranno essere originali e di prima fornitura. I costi per i ricambi saranno a carico dell Aggiudicataria. Fa altresì parte della manutenzione preventiva la verifica del riempimento ed eventuale integrazione o sostituzione delle bombole di taratura-calibrazione e delle bombole di gas ausiliario così come dei tubi a permeazione, e di quanto necessario per il funzionamento degli strumenti. Tutti gli interventi di manutenzione preventiva dovranno essere svolti durante il normale orario di lavoro, dal lunedì al venerdì, concordando il calendario con il Responsabile della R.M.A. del Comune di Cagliari. 18 / 22

19 Manutenzione Correttiva Per manutenzione correttiva si intende ogni intervento di manutenzione eseguito a seguito della rilevazione di avaria o anomalia e volto a riportare lo strumento e/o apparecchiatura nello stato in cui essa possa eseguire la funzione richiesta. Nella manutenzione correttiva sono comprese tutte quelle procedure atte a: accertare la presenza di guasto o di malfunzionamento di una apparecchiatura; individuarne la causa; adottare tutte le misure per garantire il ripristino delle normali condizioni di funzionamento; eseguire una verifica finale della funzionalità e, se del caso, della sicurezza dell apparecchiatura. La manutenzione correttiva dovrà interessare ciascuno strumento e/o apparecchiatura, i sistemi di analisi chimico-fisica, il sistema di acquisizione, trasmissione, elaborazione dati, hardware e software di base e applicativo dei centri di elaborazione dati e delle singole postazioni periferiche di misura, i serramenti, gli impianti elettrico, pneumatico, telefonico (a valle del punto finale di competenza dell ente fornitore) compresi i modem, i sistemi antincendio, antintrusione e di condizionamento. La manutenzione correttiva potrà comportare la sostituzione di parti o pezzi; in ogni caso i ricambi, i materiali e gli accessori di sostituzione dovranno essere originali e di prima fornitura. I costi per i ricambi saranno a carico dell Aggiudicataria. Alla fine di ogni intervento di manutenzione correttiva dovrà essere effettuato un controllo di funzionalità e dovrà essere eseguire una taratura, con gas standard primari certificati SIT, attivata e registrata dall acquisitore locale. Al termine di ogni intervento effettuato, il personale dell Aggiudicataria ha il compito di redigere apposito rapporto di intervento sul quaderno di stazione e darne comunicazione al responsabile della rete, entro le 9.00 del giorno successivo all intervento. Non potendo preventivare a priori le apparecchiature sottoposte a guasto, sono da intendersi oggetto di manutenzione correttiva tutte le apparecchiature oggetto di fornitura del presente del presente appalto nonché quelle gia in possesso della Stazione Appaltante e che costituiranno la nuova Rete di Monitoraggio dell Aria del Comune di Cagliari. Gli interventi di manutenzione correttiva inclusi nel presente servizio sono da intendersi in numero illimitato. Tutti i costi diretti e indiretti riconducibili ad un intervento di manutenzione correttiva saranno a totale carico dell Aggiudicataria. Le modalità di attivazione delle procedure di manutenzione correttiva saranno le seguenti: la Stazione Appaltante richiede via fax l intervento di manutenzione correttiva; l Aggiudicataria a seguito di sopralluogo accerta la necessità di intervenire. I tempi di intervento dovranno essere compresi entro 72 ore (tre giorni naturali e consecutivi) dalla segnalazione via fax da parte della Stazione Appaltante o dall accertamento da parte dell Aggiudicataria. Entro questo intervallo di tempo l Aggiudicataria dovrà segnalare per iscritto al Centro Operativo Comunale la natura del malfunzionamento, indicare il tempo previsto per il ripristino della funzionalità e procedere con l intervento di manutenzione correttiva. La rimessa in servizio delle apparecchiature interessate dall anomalia o l eventuale temporanea sostituzione della stessa deve avvenire entro 96 ore (quattro giorni naturali e consecutivi) dal momento del primo intervento del personale tecnico sul posto. Il periodo massimo di indisponibilità di una qualsiasi apparecchiatura è quindi fissato in 168 ore (sette giorni naturali e consecutivi) dal momento dalla segnalazione del fuori servizio. 19 / 22

20 Nel caso che entro i limiti temporali previsti, non sia possibile ripristinare la corretta funzionalità della R.M.A., l Aggiudicataria deve sostituire lo strumento e/o apparecchiatura, come specificato successivamente. Qualora l Aggiudicataria non fosse in grado di risolvere l intervento entro le condizioni temporali e operative richieste, questa potrà ricorrere ad altra ditta. Tale affidamento non costituisce in ogni caso elemento di subappalto, restando comunque l Aggiudicataria unica responsabile sotto qualsiasi aspetto. In qualsiasi caso, gli oneri economici conseguenti (manodopera, trasferta, ricambi, ecc.) saranno a totale carico dell Aggiudicataria. Nell ambito della manutenzione correttiva, in particolare, sarà a carico dell Aggiudicataria compilare per ogni apparecchiatura, con precisione e completezza, una scheda riassuntiva. Come certificato di idonea esecuzione dei lavori tale scheda dovrà essere firmata, al momento della consegna dell apparecchiatura il cui corretto funzionamento è stato opportunamente ripristinato. Se durante le operazioni di manutenzione correttiva, l Aggiudicataria dovesse riscontrare un apparecchiatura non più riparabile, dovrà avanzare riserva di irreparabilità, secondo la procedura indicata successivamente. Sostituzione Temporanea Strumentazione Fatto salvo quanto disposto nei precedenti paragrafi qualora non sia possibile, nei tempi previsti, la riparazione di un guasto che pregiudica il corretto funzionamento dell apparecchiatura e, di conseguenza, la corretta acquisizione dei dati, l Aggiudicataria deve mettere a disposizione, senza limiti numerici, apparecchiature in sostituzione. Tale condizione si considera rispettata quando l Aggiudicataria rende disponibile apparecchiature dei tipi sottoelencati: analizzatori per il rilevamento dei seguenti parametri: PM10, PM 2,5, BTX, SO2; NO-NO2- NOx, O3; sensori meteo per il rilevamento di temperatura, radiazione solare, umidità relativa, pioggia, velocità vento, direzione vento, pressione atmosferica; sistemi di acquisizione, gestione e trasmissione dati locali (hardware e software); centro di acquisizione ed elaborazione dati centrale (hardware e software); stabilizzatori di tensione, gruppi di continuità, condizionatori, e di quant altro sia necessario per il corretto funzionamento della rete. Le apparecchiature sostitutive dovranno essere installate, configurate e calibrate in modo da assicurare un periodo massimo di indisponibilità di dati validi inferiore a 168 ore (sette giorni naturali e consecutivi) dal momento dalla segnalazione del fuori servizio. Le apparecchiature sostitutive dovranno essere a disposizione fino al ripristino della funzionalità delle apparecchiature originali e dovranno avere le stesse caratteristiche tecniche di quelle in riparazione, adeguatamente dichiarate. Le strumentazione sostitutive dovranno essere installate a cura e spese dell Aggiudicataria e dovranno rimanere a disposizione, senza oneri per la Stazione Appaltante, fino al ripristino della funzionalità della strumentazione originale e comunque per un periodo massimo di quatto mesi. Qualora a seguito della sostituzione si renda necessaria la riconfigurazione della rete, questa dovrà essere effettuata in modo tale da assicurare la corretta acquisizione dei dati. In caso di guasto al server di acquisizione o ai modem e/o qualora fosse necessario reinstallare il sistema operativo e tutte le applicazioni, l Aggiudicataria è tenuta alla reinstallazione di tutte le 20 / 22

21 funzionalità software. Tutti gli interventi di sostituzione temporanea della strumentazione dovranno essere riportati nel registro di cabina. Attrezzi, materiali, macchinari, materiali di consumo e parti di ricambio Per lo svolgimento della manutenzione, l Aggiudicataria dovrà fornire a suo carico, cura e spese, secondo le necessità e per tutta la durata del contratto, tutte quelle parti soggette a consumo o esaurimento, ovvero tutte quelle parti che sono necessarie ed indispensabile per: il normale funzionamento delle apparecchiature della R.M.A.; la completa funzionalità delle attrezzature. Dette parti dovranno risultare originali e di prima fornitura. I materiali forniti in sostituzione definitiva si intendono permutati con le parti sostituite e diventano proprietà del Comune di Cagliari. L Aggiudicataria si farà carico del magazzino ricambi e della sua gestione. Sono altresì da considerarsi a carico dell Aggiudicataria: le spese di trasporto di consegna, di personale, materiali e quant altro necessario per la fornitura e manutenzione; le spese di viaggio e diaria connesse alla prestazione del servizio di fornitura e di assistenza tecnica; le spese per i reagenti, carta, sorgenti a raggi beta, miscele campione, bombole per le calibrazione degli strumenti, cartucce e toner per stampanti e qualsiasi altro materiale di consumo utilizzati per l attività di manutenzione preventiva e correttiva; ogni altra spesa che si renderà necessaria all espletamento delle attività di cui all art. 1 del Capitolato d Oneri. Certificazione Qualità dei Dati Per certificazione della qualità dei dati si intende l esecuzione di tutte quelle operazioni, comprese che consentono di valutare l attendibilità dei dati forniti dalla R.M.A.. Un piano di certificazione della qualità dei dati si compone al minimo delle seguenti attività: 1 verifica automatica della condizione di zero e di fondo scala di ciascun strumento; 2 calibrazione multipunto eseguite controllando rispettivamente il 20%, 40%, 60% e 80% della scala di ogni analizzatore tramite l utilizzo di miscele di gas standard primari a concentrazione certificata (certificati SIT); 3 prove di intercomparazione tra gli analizzatori presenti nelle tre stazioni della R.M.A. del Comune di Cagliari e Unità Mobile equipaggiata con strumentazioni di caratteristiche conformi alla normativa. Tutti gli oneri relativi all esecuzione delle suddette attività sono a carico dell Aggiudicataria. Le procedure di calibrazione e taratura, dovranno essere effettuate comunque, tenendo conto delle indicazioni che il costruttore dà per ciascuno strumento. L esecuzione di ciascuna delle suddette attività dovrà essere adeguatamente documentata e/o registrata. In particolare per le attività indicate ai punti 2. e 3. l Aggiudicataria dovrà rilasciare la documentazione attestante l avvenuta taratura della strumentazione controllata (incluse registrazioni grafiche delle tarature) e dovrà presentare una relazione che riassuma il lavoro svolto al fine di individuare quali siano le eventuali fonti di errore più frequenti nella strumentazione onde 21 / 22

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