QUADRO DI RIFERIMENTO «GRANDI PREDATORI, UNGULATI SELVATICI E SOCIETÀ» (FAUNA SELVATICA E SOCIETÀ - WISO)
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- Guido Martino
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1 REALIZZATO DALLA PIATTAFORMA WISO (LARGE CARIVORES, WILD UNGULATES AND SOCIETY) DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI ADOTTATO DALLA XI CONFERENZA DELLE ALPI, BRDO - SLOVENIA, MARZO 2011 Karl-Heinz Volkmar; Uwe Anders; WWF Svizzera; Corpo Forestale del Land Tirolo; Associazione Allevamento ovino del Tirolo 1
2 In conformità al mandato adottato dalla X Conferenza delle Alpi in Evian nel 2009, la Piattaforma deve affrontare questioni riguardanti la conservazione, la protezione e l'utilizzo dei grandi predatori e degli ungulati selvatici e proporre soluzioni atte a conciliare le diverse esigenze di utilizzo e i molteplici interessi, soprattutto per quanto riguarda il coordinamento tra pianificazione territoriale, agricoltura e silvicoltura, protezione della natura e caccia. A tale scopo essa deve occuparsi di temi trasversali che interessano diversi Protocolli della Convenzione delle Alpi, cercando pertanto il dialogo e la collaborazione con i rappresentanti delle istituzioni statali e non e sviluppando strategie e progetti coordinati, nel rispetto delle condizioni ecologiche, economiche e socioculturali. La Piattaforma «Grandi predatori e ungulati selvatici» si è dunque posta l'obiettivo di concordare entro l'xi Conferenza delle Alpi: un sistema equilibrato di obiettivi che funga da quadro di orientamento per il lavoro futuro e strategie d'intervento che forniscano idee di progetto per una futura collaborazione sulla base di un approccio globale. Il presente quadro di riferimento che è stato adottato dalla XI Conferenza delle Alpi (vedasi pag. 10) e realizzato attraverso il contributo di rilevanti stakeholder, rappresenta il principale risultato delle precedenti attività della Piattaforma. Informazioni sui partecipanti alle attività della Piattaforma, sui contributi nazionali e degli stakeholder sono disponibili al seguente link: 2
3 OBIETTIVO PRINCIPALE ORIENTAMENTO GENERALE I grandi mammiferi carnivori e gli ungulati selvatici sono tutelati in coesistenza con il loro habitat, le altre specie selvatiche e gli interessi umani. Si prende atto dei conflitti con gli interessi umani e gli effetti negativi vengono controbilanciati. 3
4 OBIETTIVI 1 Dialogo: informiamo, sensibilizziamo e promuoviamo il dialogo in merito alle relazioni tra animali selvatici, habitat e società; 2 - Popolazioni di animali selvatici: Rispettiamo il valore intrinseco delle nostre specie selvatiche come un'importante componente del nostro ambiente e gestiamo lo sviluppo delle popolazioni autoctone in armonia con il loro habitat e con gli interessi umani, con l'obiettivo di garantire popolazioni vitali; 3 - Habitat naturale: supportiamo forme di utilizzo del territorio naturali nell alpicoltura, agricoltura e selvicoltura ed aspiriamo ad una conservazione degli habitat naturali in termini di superficie e di qualità; 4 Uso sostenibile integrativo: sfruttiamo la fauna selvatica in maniera sostenibile ed in armonia con, riconoscendole, le varie forme antropiche in materia di protezione e sfruttamento del territorio, e sviluppiamo forme equilibrate di utilizzo dello stesso; 5 - Cooperazione: cooperiamo in maniera transfrontaliera ed interdisciplinare e armonizziamo, laddove necessarie, misure di attuazione degli obiettivi condivisi come il miglioramento delle condizioni vitali delle specie selvatiche o la prevenzione dei conflitti nonché la compensazione dei danni provocati dalla fauna. 4
5 Opzioni 1 - Dialogo: informiamo, sensibilizziamo e promuoviamo il dialogo in merito alle relazioni tra animali selvatici, habitat e società. 1-1) Difendiamo la ragion d essere di tutte le specie selvatiche e autoctone, riconoscendone il valore intrinseco; 1-2) Promuoviamo la ricerca e la conoscenza sulle specie faunistiche, i loro habitat, le loro interazioni e gli impatti ambientali; 1-3) Sensibilizziamo attivamente la popolazione e promuoviamo un dialogo obiettivo e intersettoriale; 1-4) Coinvolgiamo le parti interessate nella discussione sui potenziali conflitti e sulle possibilità di coesistenza, cerchiamo di individuare soluzioni consensuali ai problemi e alle decisioni gestionali, garantendo una comunicazione trasparente. 5
6 2 - Popolazioni di animali selvatici: Rispettiamo il valore intrinseco delle nostre specie selvatiche come un'importante componente del nostro ambiente e gestiamo lo sviluppo delle popolazioni autoctone in armonia con il loro habitat e con gli interessi umani, con l'obiettivo di garantire popolazioni vitali. 2-1) Vogliamo salvaguardare la fauna nella sua condizione selvatica e ristabilire le popolazioni selvatiche garantendo la libera circolazione nello spazio e nel tempo; 2-2) Miriamo a garantire popolazioni vitali di specie autoctone in tutta la regione alpina, considerando la loro distribuzione bio-geografica, le popolazioni delle aree contigue e le possibili migrazioni sulla lunga distanza; 2-3) Miriamo a raggiungere popolazioni di dimensioni tali da permettere, laddove appropriato, un uso sostenibile delle stesse; 2-4) Nell interesse della gestione delle popolazioni e fatta salva la sopravvivenza delle specie, consentiamo interventi anche tra quelle protette, intesi come misure gestionali laddove vi sia pericolo per l incolumità umana e per prevenire gravi danni; 2-5) Monitoriamo la fauna per quanto riguarda le eventuali malattie trasmissibili tra animali selvatici, domestici e l uomo, prendendo le opportune misure di prevenzione e di contenimento; 2-6) Siamo consapevoli dei conflitti che le specie selvatiche possono causare e nella ricarca delle soluzioni miriamo ad un processo solidale tra la cittadinanza complessiva e le singole persone colpite. 6
7 3 - Habitat naturale: supportiamo forme di utilizzo del territorio naturali nell alpicoltura, agricoltura e selvicoltura ed aspiriamo ad una conservazione degli habitat naturali in termini di superficie e di qualità. 3-1) Vogliamo garantire che gli habitat faunistici possano soddisfare le esigenze delle specie selvatiche in concordanza con le forme di sfruttamento naturale del territorio nell intero arco alpino; 3-2) Preserviamo e connettiamo gli habitat faunistici e garantiamo la permeabilità del territorio; 3-3) Indirizziamo il turismo e le attività del tempo libero in maniera tale da salvaguardare aree importanti per la fauna selvatica e preservandole nella miglior maniera possibile da ogni forma di disturbo; 3-4) Integriamo gli obiettivi per la conservazione ed il miglioramento degli habitat faunistici nei processi di pianificazione e di gestione degli operatori pubblici e privati; 3-5) Nei nostri piani di gestione, teniamo conto dei possibili impatti sulle specie selvatiche e sui loro habitat, in particolare di quelli provocati dai cambiamenti climatici. 7
8 4 Uso sostenibile integrativo: sfruttiamo la fauna selvatica in maniera sostenibile ed in armonia con, riconoscendole, le varie forme antropiche in materia di protezione e sfruttamento del territorio, e sviluppiamo forme equilibrate di utilizzo dello stesso; 4-1) Riconosciamo i benefici offerti dall'agricoltura e dalla selvicoltura agli habitat faunistici e promuoviamo un mosaico di foreste, aree aperte e le sue forme di transizione; 4-2) Sosteniamo uno sfruttamento sostenibile degli alpeggi ed un allevamento del bestiame adeguato, che assicurino i redditi agricoli e nel contempo contribuiscano a preservare e migliorare gli habitat nonché a facilitare la coesistenza con la fauna selvatica; 4-3) Promuoviamo un attività venatoria sostenibile che tenga conto della naturale diversità delle specie, della piramide di età e della struttura sociale delle popolazioni selvatiche e della soddisfazione delle loro esigenze senza mettere a repentaglio la rinnovazione naturale delle foreste, le funzioni primarie del bosco e gli altri interessi antropici; 4-4) Sosteniamo un'economia forestale che salvaguardi e migliori in maniera sostenibile l'ecosistema forestale come spazio vitale e la qualità degli habitat per la fauna selvatica; 4-5) Sosteniamo l'impegno per la salvaguardia della biodiversità, soprattutto nell'ottica della tutela delle specie e degli habitat a rischio. 8
9 5 Cooperazione: cooperiamo in maniera transfrontaliera ed interdisciplinare e armonizziamo, laddove necessarie, misure di attuazione degli obiettivi condivisi come il miglioramento delle condizioni vitali delle specie selvatiche o la prevenzione dei conflitti nonché la compensazione dei danni provocati dalla fauna. 5-1) Promuoviamo un'armonizzazione concettuale al fine di ottenere una comprensione condivisa delle terminologie utilizzate e delle misure da adottare; 5-2) Promuoviamo uno scambio d'informazioni attuale, aperto e basato su conoscenze oggettive a tutti i livelli; 5-3) Nel quadro della responsabilità congiunta per le popolazioni di animali selvatici, per le nostre misure di gestione teniamo conto degli sviluppi avvenuti nelle regioni contermini e promuoviamo la cooperazione transfrontaliera; 5-4) Coinvolgiamo le parti interessate nell'ideazione di strategie di gestione e avviamo misure basate su conoscenze oggettive e adeguate alle condizioni locali; 5-5) Promuoviamo una cooperazione interdisciplinare e intersettoriale nonché transfrontaliera, riduciamo i conflitti e ci avvaliamo delle sinergie. 9
10 La decisione della XI Conferenza delle Alpi relativa all adozione del quadro di riferimento è disponibile al seguente indirizzo internet: La Conferenza delle Alpi 1 1. prende atto della relazione sulle attività della Presidenza della Piattaforma «Grandi predatori e ungulati selvatici», 2. sostiene un approccio multisettoriale, globale e transfrontaliero per quanto riguarda la fauna selvatica e la società e decide di cambiare il nome della Piattaforma da «Grandi predatori e ungulati selvatici» in «Grandi predatori, ungulati selvatici e società» (fauna selvatica e società - WISO), 3. prende atto del quadro di riferimento elaborato dalla Piattaforma quale base per lo sviluppo di progetti transfrontalieri, 4. affida alla Svizzera la Presidenza della Piattaforma sino alla XII Conferenza delle Alpi, 5. incarica la Piattaforma di approfondire in particolare i seguenti campi d'azione: - sviluppo di un programma di monitoraggio alpino dei grandi predatori, - censimento delle popolazioni e della diffusione degli stambecchi; - scambio di programmi per la trasmissione delle informazioni e delle conoscenze, nonché per il miglioramento delle conoscenze nell ambito dei rapporti tra fauna selvatica e società. 1 La Germania e l Italia, in relazione al loro assenso per questa decisione, rinviano alla dichiarazione allegata al processo verbale del 45o Comitato permanente relativa a questa questione. 10
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