LA RELAZIONE CON IL SOGGETTO NEL REATO DELLO STALKING

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1 LA RELAZIONE CON IL SOGGETTO NEL REATO DELLO STALKING Dott.ssa Claudia Cazzaniga, Psicologa Psicoterapeuta C.A.DO.M. 25 novembre 2010 Palazzo delle Stelline, Milano

2 IL CADOM Un associazione di donne che opera a Monza e sul territorio della Brianza dal 1994 allo scopo di: offrire aiuto alle donne maltrattate, garantendone l anonimato, nel pieno rispetto della loro cultura, etnia, religione; prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne sia in ambito familiare che sociale; sviluppare una forte solidarietàcontro la violenza di ogni tipo, sostenendo e partecipando alla Rete delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza esistenti in Italia. promuovere la ricerca, il dibattito e la diffusione di conoscenze sul tema della violenza alle donne stimolando in tal senso anche gli organismi istituzionali (Regione, Provincia, Commissioni Pari Opportunità, ecc.); Sviluppare iniziative di prevenzione del fenomeno della violenza. stabilire costruttivi rapporti con le istituzioni (Comuni, ASL, Forze dell Ordine, Tribunali, Scuole) che operano sul territorio della Brianza.

3 22 ottobre 2010 FIRMA DEL PROTOCOLLO D INTESA traiservizi sociali, le forze dell ordine, il sistema giudiziario, l assistenza sanitaria della provincia Monza e Brianza 1) stabilisce modalitàe procedure con cui la donna vittima di violenza potràtrovare interlocutori affidabili e distribuiti sul territorio; 2) garantisce, da parte di tutti gli operatori del settore, un approccio al problema condiviso ed omogeneo; 3) favorisce l emersione del fenomeno attraverso l offerta di servizi utilizzabili su tutto il territorio indipendentemente dal luogo di residenza della vittima.

4 STALKING E VIOLENZA IN FAMIGLIA Il 55% dei casi si manifesta nel contesto di coppia, nella quasi totalità da uomini versus donne. E un espressione di violenza psicologica, in quanto lede la libertàaltrui e si fonda su una modalitàinterpersonale di controllo e sopraffazione. Lo stalker, come ogni maltrattatore, non entra in empatia con la partner, non considera i suoi desideri néla sua volontà, non condivide intenti e progetti. Lo stalker, come il maltrattatore, minimizza il danno, nega la responsabilità, colpevolizza la vittima.

5 Lo stalkingrappresenta, piùradicalmente della violenza intra-famigliare, il fallimento della relazione. Mentre in una coppia maltrattante permane il legame basato su necessitàsocio-economiche, famigliari e/o inconsce, nella dinamica di stalkingla relazione èesplicitamente conclusa o mai iniziata, ma non importa per lo stalker: l altro viene negato sia sul piano affettivo che su quello reale. Le conseguenze di questa assenza di significato condiviso sono gravi per la vita mentale e relazionale di entrambi i soggetti coinvolti.

6 Lo stalking è: lettere e fiori 60% appostamenti vari 40% telefonate 78% minacce di violenza 76% pedinamento 75% violenza a terzi 6% sorveglianza sotto casa 35% violenza fisica di diversa entità 37% danno alla proprietà 35% violenza sessuale 10% violazione di domicilio 26% tentato omicidio 3% visita sul luogo di lavoro 40% omicidio/omicidio familiare 5% omicidio/suicidio 5%

7 IN EUROPA...la violenza rappresenta la prima causa di morte delle donne nella fascia di etàfra i 16 ed i 50 anni. IN ITALIA..19 donne in soli 26 giorni sono state uccise da partner o ex-partner

8 Lo stalker allo scoperto.. Lo stalkerèprevalentemente partner o ex-partner di sesso maschile (in Italia il 70% degli stalkers è uomo), con un età compresa tra i 18 ed i 25 anni (il 55% dei casi) quando la causa èdi abbandono o di amore respinto, superiore ai 55 anni quando ci si trova di fronte ad una separazione o ad un divorzio. Solo il 10% presenta quadro psicopatologico. Un terzo delle vittime denuncia lo stalking, quando vi sono le forme piùgravi di violenza. Le forze dell ordine vengono a conoscenza dei casi piùgravi, attraverso la denuncia di vittima o parente o amico, oppure in conseguenza di un proprio intervento, in rari casi lo stalkerpresenta se stesso come vittima, per creare confusione, ritardare le indagini e perché è convinto di essere la vittima.

9 Tipi di stalker Ex-partnerrespinto. La vittima e lo stalkerhanno avuto in passato una relazione sentimentale che si èconclusa, ma questo fallimento rappresenta un dolore intollerabile, come se fosse la perdita di una parte di sé. Bisognoso d affetto. Ci sono stati contatti amicali che lo stalker, piuttosto solo e senza precedenti relazioni, idealizza come la relazione giusta, che trasformeràla sua esperienza. Sono convinti che la relazione nasceràe reinterpretano le risposte negative della vittima. Corteggiatore incompetente. Personalitànarcisistiche, con scarsa capacitàempatiche e relazionali, che non concepiscono un rifiuto.

10 Tipi di stalker Risentito. Lo stalkerèmosso dal desiderio di vendetta, percependosi vittima di un ingiustizia, commessa da presunti persecutori. Spesso la vittima scelta casualmente rappresenta un simbolo di un esperienza passata subita. Predatore. Lo stalkerpersegue la soddisfazione attraverso l aggressione sessuale, preceduto da lunghi e silenziosi pedinamenti.

11 L INCONTRO CON LO STALKER-l avvio di un cambiamento Incontrarlo separatamente dalla vittima Sostenere il coinvolgimento emotivo (sconcerto, incredulità, pena, rabbia, paura). Ascoltare per capire, ascoltare per contenere, rendendo l angoscia affrontabile Mostrare rispetto per i suoi pensieri e i suoi sentimenti, ma promuovere il riconoscimento della non reciprocitàdi sentimenti e di intenti con la vittima Evidenziare l assenza sul piano reale della relazione di coppia Favorire l assunzione di responsabilitàverso un comportamento violento, riconoscibile come reato. Comunicare la necessitàdi protezione della vittima da parte del territorio

12 OPPORTUNITA DI CAMBIAMENTO L INCONTRO CON GLI ENTI TERRITORIALI RAFFORZA L ESAME DIREALTA, CONTRO IDEALIZZAZIONI, FANTASIE, DELIRI. ATTRAVERSO LA RELAZIONE CON L OPERATORE, CHE ASCOLTA, CONTIENE E DEFINISCE, RISULTANO EVIDENTI L ASSENZA DEI PRESUPPOSTI RELAZIONALI CON LA VITTIMA. IL PROCESSO DICAMBIAMENTO PRENDE AVVIO DALLA CONSAPEVOLEZZA, CIOE DALLA DEFINIZIONE DIUN PROPRIO SIGNIFICATO DELL ACCADUTO, IN RELAZIONE AL SIGNIFICATO SOCIALE.

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