COMUNE DI SALSOMAGGIORE Rapporto Ambientale VARIANTE 3_2017 POC

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI SALSOMAGGIORE Rapporto Ambientale VARIANTE 3_2017 POC"

Transcript

1 57 28/12/2017

2

3 0. Premessa Il Comune di Salsomaggiore Terme è dotato di un Piano Strutturale Comunale, Regolamento Urbanistico Edilizio e Piano Operativo Comunale vigenti, ai sensi della LR 20/2000. Il percorso di formazione, di aggiornamento e di perfezionamento della strumentazione urbanistica comunale si è sviluppato, negli ultimi quindici anni, in attuazione della citata LR 20/2000 e delle sue successive modifiche ed integrazioni, come segue: o Il Piano Strutturale Comunale (PSC) viene approvato con atto CC n 31 del 2 ottobre 2003 o Il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) è approvato con atto CC n 31 del 1 luglio 2005 o Con l approvazione del PSC e del RUE perde completamente efficacia il vecchio PRG e pertanto, dal 1 luglio 2005, il governo del territorio comunale, oltreché dalla pianificazione e dai vincoli sovraordinati, è affidata al PSC ed al RUE o Il 1 Piano Operativo Comunale è approvato con atto CC n 5 del 5 maggio La pianificazione urbanistica comunale entra così nella sua compiuta efficacia o Dopo il quinquennio di validità, il 1 POC decade il 5 maggio 2014 e, nel novembre successivo il C.C. approva il 2 POC con atto n 55. I tre strumenti della pianificazione urbanistica comunale seguono il normale processo di perfezionamento, attraverso una serie di modifiche ed integrazioni, di varia consistenza, che si consolidano nelle approvazioni delle Varianti al PSC del 14 aprile 2016 (CC n 10) e al RUE del 16 luglio 2016 (CC n 32). La variante al RUE ha poi avuto una rettifica alla tav. 3.C con delibera CC n 46 del Aspetti metodologici generali e organizzazione del documento Il presente è finalizzato alla descrizione delle caratteristiche del Piano e delle azioni da esso previste e alla valutazione dei potenziali impatti indotti, proponendo, se del caso, opportune misure di o di compensazione per garantirne il contenimento e, ove possibile, l eliminazione, oltre a definire le attività di monitoraggio degli effetti ambientali indotti dalle previsioni di Piano. Si deve considerare in termini di premessa concettuale alla struttura metodologica del presente procedimento che la Variante al POC attua le disposizioni del PSC in vigore redatti ai sensi delle recenti normative ed oggetto di condivisione da parte degli enti sovraordinati e di conseguente approvazione (Variante2015). Il presente documento si pone in piena continuità con il della Val.S.A.T. del PSC Variante2015, acquisendo tutte le informazioni e le valutazioni in esso contenute, specificandole e approfondendole in relazione agli ambiti in attuazione con il presente POC, nonché in linea con il del POC attualmente vigente. 2. La Valutazione 2.1 La descrizione delle azioni di Piano Questa variante che si propone al POC ha contenuti abbastanza modesti e in alcuni casi anche di scarsa urgenza. Essi sono stimolati però, oltreché dalla necessità di rafforzare il dialogo con i cittadini e gli operatori della città, anche dal fatto che l imminente approvazione della nuova LUR da parte del Consiglio Regionale stabilisce norme transitorie che prevedono i tempi e i modi attraverso i quali il Comune passerà dagli attuali PSC, RUE, POC al nuovo strumento della pianificazione comunale: il PUG. Questi tempi, che saranno affatto ragionevoli per PSC e RUE sono invece più accelerati per il POC che non potrà essere rinnovato o variato dopo la sua scadenza. Quindi, il POC su cui stiamo lavorando sparisce come strumento della pianificazione comunale tra un paio di anni. Queste ultime varianti sono quindi sull orlo di una svolta e dovranno essere gestite con la consapevolezza del nuovo modello di governo del territorio. Alla luce di quanto premesso al paragrafo precedente in merito alla metodologia da applicare alla presente valutazione, si propone di seguito una breve sintesi dei punti affrontati dalla Variante POC, argomentando la necessità o meno di un approfondimento ValSAT ed evidenziando quelle oggetto di valutazione. 1

4 Nello specifico, le modifiche introdotte le modifiche riguardano sia aspetti normativi, in aggiornamento a nuove disposizioni o in soluzione di problemi intervenuti negli ultimi anni e possono essere così sintetizzati: Ambito interessato F2 Salsoacropoli Porte della città H5 N1 S1 B1 N7 Modifica Cambio d uso (da commerciale a residenziale) Riduzione dotazioni territoriali previste per i distributori di carburante. Perfezionamento della Su ammessa e del numero di alloggi realizzabili. Si tratta di un intervento che ha già completato e ceduto le opere di urbanizzazione. Decremento della capacità edificatoria (420mq di Su) da rilocalizzare in aree urbane libere a riordino e rifunzionalizzazione previsto ad intervento diretto Riduzione delle dotazioni territoriali previste in relazione all effettivo stato di fatto. Nuova scheda, che ammette incrementi edilizi eccedenti i limiti della normativa del RUE in caso di riqualificazione di strutture ricettive e terziarie, (viene consentito un incremento di 50 mq di Su ad un edificio in corso di ristrutturazione ad usi terziari) Incremento delle possibilità ammesse attraverso la potenziale introduzione di usi residenziali-turistici volta ad incentivare la fruizione del borgo di Tabiano Castello (contestuale incremento di dotazioni di verde pubblico attrezzato di Tabiano Bagni) Note per la valutazione degli effetti indotti Modifica ammessa dalle norme di PSC, analoga ad altre già effettuate nel corso degli anni e per le quali non è mai stata ritenuta opportuna una valutazione circa gli effetti indotti sulle componenti ambientali. La modifica è orientata all adeguamento a quanto ammesso, e già valutato, dalla Variante 2015 al PSC. L intervento dovrà pertanto assumerne le indicazioni emerse. La modifica è gi stata oggetto di specifica valutazione in sede di Variante 2015 al PSC. L intervento dovrà pertanto assumerne le indicazioni emerse. L area di di atterraggio è un area disciplinata dal RUE e già prevista, e valutata, dal previgente strumento urbanistico (Piano Caire). L intervento dovrà pertanto assumerne le indicazioni emerse. Modifica di adeguamento allo stato di fatto, non oggetto di valutazione. L entità della modifica (50mq) porta a ritenere non necessaria la valutazione La modifica è gi stata oggetto di specifica valutazione in sede di Variante 2015 al PSC. L intervento dovrà pertanto assumerne le indicazioni emerse. Ulteriori perfezionamenti vengono proposti relativamente ai Centri Abitati minori, che presentano una configurazione un po' dispersa e frastagliata, e per i quali nel primo POC è stata fatta una scelta importante: quella di far assumere al POC l effetto di PUA, con l eccezione di un area complessa a Scipione Ponte, dove il POC si limita all inserimento e all assoggettamento a PUA. Erano coinvolte le frazioni di Cangelasio, Longone, Marzano, Montauro, Piè di Via, Salsominore, Scipione Ponte, per le quali era previsto uno schema di assetto del quale il PUA specificava le parti da attuare. Ambito Modifica Note per la valutazione degli interessato effetti indotti Fr1-Cangelasio La modifica è già stata oggetto di specifica Introduzione di 3 interventi diretti valutazione in sede di I POC e di Variante 2015 (IEU), coerenti con lo schema di al PSC. assetto della frazione valutato nel I Oggetto di valutazione, in special modo relativamente alle tematiche delle Infrastrutture POC. per gli insediamenti. Fr2-Longone Introduzione di 5 interventi diretti La modifica è già stata oggetto di specifica 2

5 Fr5-Piè di Via Fr8-San Nicomede Fr9-Stivalini (IEU), coerenti con lo schema di assetto della frazione valutato nel I POC. Introduzione di 1 intervento diretto (IEU), coerente con lo schema di assetto della frazione valutato nel I POC e in ampliamento ad un intervento in corso previsto dal piano operativo vigente.. Introduzione, in coerenza con le modifiche introdotte dalla Variante PSC 2015, del Centro Abitato minore di San Nicomende e del relativo schema di assetto. Introduzione, in coerenza con le modifiche introdotte dalla Variante PSC 2015, del Centro Abitato minore di Stivalini e del relativo schema di assetto. valutazione in sede di I POC di Variante 2015 al PSC. Oggetto di valutazione, in special modo relativamente alle tematiche delle Infrastrutture per gli insediamenti. La modifica è già stata oggetto di specifica valutazione in sede di Variante 2015 al PSC. Oggetto di valutazione, in special modo relativamente alle tematiche delle Infrastrutture per gli insediamenti. L area era già prevista nel previgente strumento urbanistico (CAIRE) Oggetto di valutazione, in special modo relativamente alle tematiche delle Infrastrutture per gli insediamenti. L area era già prevista nel previgente strumento urbanistico (CAIRE) Oggetto di valutazione, in special modo relativamente alle tematiche delle Infrastrutture per gli insediamenti. 2.2 Lo stato di fatto in relazione alle componenti ambientali, valutazione degli impatti e misure di Descritte le proposte di Variante, l analisi delle caratteristiche dell aree interessata dalle modifiche e gli effetti che tali azioni potrebbero avere sulle componenti ambientali del Piano, viene affrontata attraverso una quadro di sintesi che evidenzia le seguenti informazioni: - stato di fatto in relazione alla componenti ambientali - valutazione impatti - misure di 3

6 CANGELASIO Inquadramento territoriale La frazione in cui sono situate le aree è posta in zona collinare a prevalente media acclività. La frazione è dotata di attrezzature e spazi pubblici costituiti dalla chiesa e dall area parrocchiale. Stralcio PSC Individuazione area su ortofoto - Fonte Bing Maps

7 Individuazione area su RUE Vigente (nei centri minori il PSC affida al RUE la specificazione degli ambiti esistenti e di quelli da assoggettare a POC) Verifica di conformità a Vincoli e prescrizioni Vincoli e tutele interessati Stralcio Tavola dei Vincoli Due delle tre aree inserite nel POC non sono soggette a vincoli. La restante (14 var) ricade nel vincolo paesaggistico di cui all art. 142 del D.Lgs. 42/2004 relativo a fiumi, torrenti e corsi d acqua. 5

8 Disposizioni del POC Modalità di intervento, usi e parametri Intervento diretto (IEU o permesso di costruire convenzionato), sulla base di quanto disciplinato all art delle NdiA del PSC. Uso : residenza N unità abitative: 3 Nel POC vigente non sono previsti interventi Estratto POC Vigente Estratto Variante 6

9 Aria Stato di fatto Il Comune di Salsomaggiore non rientra nella rete locale di monitoraggio della qualità dell aria predisposta da ARPAe. Non sono disponibili dati specifici sulla qualità dell aria nella frazione La realizzazione di nuovi ambiti a destinazione residenziale determina un incremento delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti derivanti dai processi di combustione (riscaldamento degli ambienti e produzione di acqua calda igienico-sanitaria), oltre che dal traffico potenzialmente indotto. Gli impatti attesi saranno quindi: - aumento delle emissioni dei riscaldamenti domestici - aumento delle emissioni veicolari in relazione al flusso dei mezzi Misure di Gli interventi dovranno assumere esplicitamente le Misure per la sostenibilità ambientale degli insediamenti urbani previste dall art.24 delle Norme Tecniche di attuazione del PAIR2020 (Piano Aria Integrato Regionale 2020). Per limitare le emissioni correlate ai sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria potranno essere previsti sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili (quali il solare termico). Ad integrazione dei sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili citati, dovranno essere previste caldaie ad alto rendimento alimentate con gas naturale o con combustibile meno inquinante, dotate di sistemi di regolazione termica locale e contabilizzazione del calore e preferenzialmente centralizzate. Per contenere i consumi di calore dovranno essere previste soluzioni progettuali idonee per gli involucri degli edifici, per le superfici trasparenti, l incentivazione dell impiego del solare passivo e una particolare attenzione per la localizzazione e l orientamento degli edifici. 7

10 Rumore Stato di fatto Dal punto di vista della Zonizzazione acustica del Comune di Salsomaggiore, le aree di intervento sono ricomprese all interno della Classe III (territorio rurale), ai margine della Classe II relativa al tessuto insediativo esistente Non si rilevano criticità per accostamento, né relativamente alla situazione esistente, né a quella futura. I nuovi interventi non determinano situazioni di conflitto rispetto alle situazioni in essere. Misure di In fase di intervento, come previsto dalle norme di settore, dovrà essere predisposta una valutazione previsionale di clima acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti di zona. Gli esiti della valutazione potranno proporre specifica modifica della Classificazione Acustica. 8

11 Risorse idriche Stato di fatto Il reticolo idrografico non presenta elementi di rilievo nei pressi delle aree di intervento. Il bacino delle acque superficiali recapita nel torrente Citronia. Il PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) non evidenzia scenari di rischio e/o pericolosità idraulica. Le aree sono servite dalla rete acquedottistica comunale e dal gasdotto. Le aree sono servite dalla rete fognaria comunale. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - aumento dei consumi di acqua potabile - aumento degli scarichi fognari - aumento degli scarichi delle acque bianche nel reticolo superficiale Misure di L intervento dovrà assicurare: - la realizzazione di impianti separati tra la rete di canalizzazione delle acque meteoriche (rete acque bianche) e la rete fognaria (rete acque nere); - l allacciamento al sistema di depurazione comunale previa verifica della capacità depurativa della rete fognaria e del depuratore medesimo, che nel caso non risultassero sufficienti, dovranno essere opportunamente adeguate. Nel caso l allaccio alla rete fognaria comunale non fosse possibile per assenza rispetto all area di intervento, le acque nere potranno essere trattate attraverso impianti singoli, nel rispetto della DGR.1053/2003, con impegno sottoscritto (specificatamente indicato nell Atto Unilaterale d Obbligo allegato al titolo abilitativo), ad allacciarsi alla fognatura comunale entro tre anni dalla realizzazione della rete fognaria a servizio della viabilità pubblica di accesso alla proprietà. - l allaccio alla rete acquedottistica esistente; - sistemi di riutilizzo delle acque meteoriche 9

12 Suolo Sottosuolo Stato di fatto Le aree non si collocano, rispetto alla Carta del dissesto del PTCP (Tav. C2), all interno di Aree a pericolosità geomorfologica. Relativamente agli aspetti sismici, il Comune di Salsomaggiore è stato dichiarato sismico in seguito alla emanazione dell Ordinanza 3274/2003 ed appartiene alla zona sismica 3 (pericolosità sismica bassa, che può esser soggetta a scuotimenti modesti). Il Comune di Salsomaggiore ha provveduto ad elaborare la Microzonazione sismica di I e II livello ai sensi della LR.19/2008. Rispetto alla Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica: - le aree 10var e 14var, si collocano in Zona 3 (Aree caratterizzate da substrato geologico coesivo sovra consolidato stratificato con velocità delle onde di taglio in repentino aumento oltre i 9-20 m. dal piano campagna; - l area 16var, si colloca in Zona 2 (Aree caratterizzate da substrato geologico lapideo stratificato con velocità delle onde di taglio in repentino aumento oltre i m. dal piano campagna. I versanti presentano inclinazioni superiori a 15 ). Le aree 14var e 16var, erano ricomprese nel previgente I POC (con effetto di PUA) e come tali erano corredate da specifica relazione geologica. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - consumo di inerti e consumo di suolo libero - incremento di aree impermeabilizzate Misure di L intervento dovrà prevedere: - un approfondimento di dettaglio della situazione locale rispetto alla situazione geologica ed al rischio sismico, preliminare all intervento, ai fini della verifica delle eventuali misure specifiche da assumere in sede progettuale. - per la realizzazione dei parcheggi e della viabilità di accesso la valutazione della possibilità di utilizzare materiali di recupero da demolizione in sostituzione degli inerti di cava, e favorendo la realizzazione di superfici non completamente impermeabilizzate (uso di pavimentazioni drenanti, ad inerbimento elevato). 1

13 Paesaggio Biodiversità Stato fatto di Le aree sono attualmente libere dall edificazione ed utilizzate ad uso rurale. La pianificazione provinciale non evidenzia elementi di tutela ambientale, paesistica e storico-culturale (Tavola C 1.5 del PTCP). L area 14var è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi del DLgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del Paesaggio (Parte Terza, Titolo I, art.142, comma 1, lett.c), relativamente al rispetto dalle sponde del Torrente Citronia. Impatti attesi La realizzazione dell area comporta l inserimento nel paesaggio di elementi estranei, che possono determinare effetti di intrusione, alterando seppure solo localmente i caratteri del paesaggio. Effetti quindi che, benché riguardino un contesto parzialmente urbanizzato, attengono principalmente al sistema di relazioni e sulla continuità dell ecosistema agricolo e sulla percezione dello stesso dal fronte urbano. Misure di L intervento dovrà: - assicurare un elevato standard di qualità urbana, sia a livello architettonicoprogettuale, sia in relazione all inserimento nella morfologia insediativa del contesto; - provvedere alla sistemazione delle aree private non coperte dalla edificazione nel rispetto delle disposizioni di RUE (art delle NdiA), con almeno due alberi di essenza autoctona di alto fusto ogni 100mq di Sf non coperta ed almeno un essenza arbustiva autoctona ogni 10mq di Sf non coperta dall edificazione. - gli impianti di illuminazione privata e pubblica (area per la sosta), dovranno prevedere sistemi di riduzione di flusso, funzionali a ridurre i consumi energetici sulla base della variabilità delle condizioni ambientali evitando la propagazione dei raggi verso l alto e dovranno essere localizzati in modo da minimizzare il numero ottimizzandone l efficienza(dgr n.2263/2005). Vista l interferenza con un area a vincolo paesaggistico ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., in fase attuativa (Area 14var) dovrà essere redatta apposita Relazione paesaggistica, al fine di valutare le alterazioni generate dal progetto nei confronti degli elementi di rilievo paesaggistico presenti nell area di intervento. 1

14 Consumi Rifiuti Stato di fatto Relativamente ai consumi energetici, il Comune di Salsomaggiore ha approvato il proprio Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES), che si pone l obbiettivo di riduzione, al 2020, del 23,23% delle emissioni totali di Co2 che, nel 2005 (anno di riferimento) ammontavano a tonnellate. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, il Comune si pone tra i comuni provinciali maggiormente virtuosi. La realizzazione dell ambito a destinazione residenziale comporta un potenziale incremento: - della produzione di rifiuti - dei consumi energetici, correlati principalmente agli impianti di riscaldamento e condizionamento, oltre che ai sistemi di illuminazione Misure di L intervento dovrà: - prevedere la raccolta, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque piovane delle coperture (i consumi potranno essere limitati facendo ricorso a sistemi di accumulo delle acque piovane che, impedendone il rapido allontanamento, consentiranno di sfruttare in loco risorse idriche che altrimenti non servirebbero al riequilibrio ambientale). - incentivare, in sede di progettazione, l orientamento, il disegno e l insediamento delle nuove edificazioni tali da minimizzare le dispersioni termiche e massimizzare l impiego di solare passivo, oltre che incentivare l utilizzo di fonti di energia alternativa, con particolare riferimento al solare fotovoltaico (le nuove costruzioni dovranno soddisfare la normativa sul risparmio energetico che prevede la realizzazione di edifici a basso consumo energetico o a energia quasi zero, e quindi quasi autosufficienti dal punto di vista energetico, con ricorso alle fonti rinnovabili); 1

15 Mobilità Stato di fatto Il sistema della rete veicolare non rileva particolari situazioni di criticità nel contesto in cui si collocano le aree di intervento. La realizzazione di nuovi interventi a carattere residenziale comporta un potenziale incremento degli spostamenti veicolari e delle condizioni di eventuale inadeguatezza della rete esistente. Misure di Gli interventi dovranno assicurare l adeguatezza degli accessi alla rete esistente. 1

16 LONGONE Inquadramento territoriale La frazione in cui è situata l area è posta nell ambito di fondovalle del T. Rovacchia, lungo la strada che collega Tabiano Bagni alla via Emilia Stralcio PSC Individuazione area su ortofoto - Fonte Bing Maps

17 Individuazione area su RUE Vigente (nei centri minori il PSC affida al RUE la specificazione degli ambiti esistenti e di quelli da assoggettare a POC) Verifica di conformità a Vincoli e prescrizioni Vincoli e tutele interessati Stralcio Tavola dei Vincoli L intero nucleo abitato ricade nell area di ricarica della falda e in aree di ricarica degli acquiferi, settore B. Parte delle aree inserite nel POC ricadono nel vincolo paesaggistico di cui all art. 142 del D.Lgs. 42/2004 relativo a fiumi, torrenti e corsi d acqua e nelle aree di inondazione per piena catastrofica. 1

18 Disposizioni del POC Modalità di intervento, usi e parametri Intervento diretto (IEU o permesso di costruire convenzionato), sulla base di quanto disciplinato all art delle NdiA del PSC. Uso : residenza N unità abitative: 10 Estratto POC Vigente Estratto Variante 1

19 Aria Stato di fatto Il Comune di Salsomaggiore non rientra nella rete locale di monitoraggio della qualità dell aria predisposta da ARPAe. Non sono disponibili dati specifici sulla qualità dell aria nella frazione La realizzazione di nuovi ambiti a destinazione residenziale determina un incremento delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti derivanti dai processi di combustione (riscaldamento degli ambienti e produzione di acqua calda igienico-sanitaria), oltre che dal traffico potenzialmente indotto. Gli impatti attesi saranno quindi: - aumento delle emissioni dei riscaldamenti domestici - aumento delle emissioni veicolari in relazione al flusso dei mezzi Misure di Gli interventi dovranno assumere esplicitamente le Misure per la sostenibilità ambientale degli insediamenti urbani previste dall art.24 delle Norme Tecniche di attuazione del PAIR2020 (Piano Aria Integrato Regionale 2020). Per limitare le emissioni correlate ai sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria potranno essere previsti sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili (quali il solare termico). Ad integrazione dei sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili citati, dovranno essere previste caldaie ad alto rendimento alimentate con gas naturale o con combustibile meno inquinante, dotate di sistemi di regolazione termica locale e contabilizzazione del calore e preferenzialmente centralizzate. Per contenere i consumi di calore dovranno essere previste soluzioni progettuali idonee per gli involucri degli edifici, per le superfici trasparenti, l incentivazione dell impiego del solare passivo e una particolare attenzione per la localizzazione e l orientamento degli edifici. 1

20 Rumore Stato di fatto Dal punto di vista della Zonizzazione acustica del Comune di Salsomaggiore, le aree di intervento sono ricomprese all interno della Classe III (territorio rurale), ai margine della Classe II relativa al tessuto insediativo esistente Non si rilevano criticità per accostamento, né relativamente alla situazione esistente, né a quella futura. I nuovi interventi non determinano situazioni di conflitto rispetto alle situazioni in essere. Misure di In fase di intervento, come previsto dalle norme di settore, dovrà essere predisposta una valutazione previsionale di clima acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti di zona. Gli esiti della valutazione potranno proporre specifica modifica della Classificazione Acustica. 1

21 Risorse idriche Stato di fatto Il reticolo idrografico non presenta elementi di rilievo nei pressi delle aree di intervento. Il bacino delle acque superficiali recapita nel Torrente Rovacchia. Dal punto di vista del rischio/pericolosità idraulica relativi al Reticolo naturale principale e secondario e definiti dal PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, si evidenzia: - le aree ad ovest della SP di Tabiano (Aree 7 e 19var), non sono soggette ad alcun tipo di rischio; - le altre, verso il Torrente Rovacchia, si trovano in un classe di rischio R1 (rischio moderato o nullo). Le aree sono servite dalla rete acquedottistica comunale e dal gasdotto. Le aree non sono servite dalla rete fognaria comunale. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - aumento dei consumi di acqua potabile - aumento degli scarichi fognari - aumento degli scarichi delle acque bianche nel reticolo superficiale Misure di L intervento dovrà assicurare: - la realizzazione di impianti separati tra la rete di canalizzazione delle acque meteoriche (rete acque bianche) e la rete fognaria (rete acque nere); - l allacciamento al sistema di depurazione comunale previa verifica della capacità depurativa della rete fognaria e del depuratore medesimo, che nel caso non risultassero sufficienti, dovranno essere opportunamente adeguate. Nel caso l allaccio alla rete fognaria comunale non fosse possibile per assenza rispetto all area di intervento, le acquue nere potranno essere trattate attraverso impianti singoli, nel rispetto della DGR.1053/2003, con impegno sottoscritto (specificatamente indicato nell Atto Unilaterale d Obbligo allegato al titolo abilitativo), ad allacciarsi alla fognatura comunale entro tre anni dalla realizzazione della rete fognaria a servizio della viabilità pubblica di accesso alla proprietà. - l allaccio alla rete acquedottistica esistente; - sistemi di riutilizzo delle acque meteoriche 1

22 Suolo Sottosuolo Stato di fatto Le aree non si collocano, rispetto alla Carta del dissesto del PTCP (Tav. C2), all interno di Aree a pericolosità geomorfologica. Relativamente agli aspetti sismici, il Comune di Salsomaggiore è stato dichiarato sismico in seguito alla emanazione dell Ordinanza 3274/2003 ed appartiene alla zona sismica 3 (pericolosità sismica bassa, che può esser soggetta a scuotimenti modesti). Il Comune di Salsomaggiore ha provveduto ad elaborare la Microzonazione sismica di I e II livello ai sensi della LR.19/2008. Rispetto alla Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica: - le aree 7var e 19var, si collocano in Zona 6 (Aree caratterizzate da substrato geologico granulare cementato con velocità delle onde di taglio in repentino aumento oltre i m. dal piano campagna, fino ad oltre 40 m verso nord); - le aree 18var e 19, si collocano in Zona 8 (Aree caratterizzate da substrato geologico granulare cementato con velocità delle onde di taglio in repentino aumento oltre i m. dal piano campagna, fino ad oltre 40 m verso nord e copertura mista di origine fluviale: alternanza di strati ghiaiosi e strati argillosi con rapporto di ghiaia/argilla pari a circa l unità); - l area 13var, non è stata oggetto di indagine Le aree 18var, 19 e 19var, erano ricomprese nel previgente I POC (con effetto di PUA) e come tali erano corredate da specifica relazione geologica. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - consumo di inerti e consumo di suolo libero - incremento di aree impermeabilizzate Misure di L intervento dovrà prevedere: - un approfondimento di dettaglio della situazione locale rispetto alla situazione geologica ed al rischio sismico, preliminare all intervento, ai fini della verifica delle eventuali misure specifiche da assumere in sede progettuale. - per la realizzazione dei parcheggi e della viabilità di accesso la valutazione della possibilità di utilizzare materiali di recupero da demolizione in sostituzione degli inerti di cava, e favorendo la realizzazione di superfici non completamente impermeabilizzate (uso di pavimentazioni drenanti, ad inerbimento elevato). 2

23 Paesaggio Biodiversità Stato fatto di Le aree sono attualmente libere dall edificazione ed utilizzate ad uso rurale. La pianificazione provinciale non evidenzia elementi di tutela ambientale, paesistica e storico-culturale (Tavola C 1.5 del PTCP). Le aree 13var e 19var sono soggette a vincolo paesaggistico ai sensi del DLgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del Paesaggio (Parte Terza, Titolo I, art.142, comma 1, lett.c), relativamente al rispetto dalle sponde del Torrente Rovacchia. Impatti attesi La realizzazione dell area comporta l inserimento nel paesaggio di elementi estranei, che possono determinare effetti di intrusione, alterando seppure solo localmente i caratteri del paesaggio. Effetti quindi che, benché riguardino un contesto parzialmente urbanizzato, attengono principalmente al sistema di relazioni e sulla continuità dell ecosistema agricolo e sulla percezione dello stesso dal fronte urbano. Misure di L intervento dovrà: - assicurare un elevato standard di qualità urbana, sia a livello architettonicoprogettuale, sia in relazione all inserimento nella morfologia insediativa del contesto; - provvedere alla sistemazione delle aree private non coperte dalla edificazione nel rispetto delle disposizioni di RUE (art delle NdiA), con almeno due alberi di essenza autoctona di alto fusto ogni 100mq di Sf non coperta ed almeno un essenza arbustiva autoctona ogni 10mq di Sf non coperta dall edificazione. - gli impianti di illuminazione privata e pubblica (area per la sosta), dovranno prevedere sistemi di riduzione di flusso, funzionali a ridurre i consumi energetici sulla base della variabilità delle condizioni ambientali evitando la propagazione dei raggi verso l alto e dovranno essere localizzati in modo da minimizzare il numero ottimizzandone l efficienza(dgr n.2263/2005). Vista l interferenza con un area a vincolo paesaggistico ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., in fase attuativa (Aree 13var e 19var) dovrà essere redatta apposita Relazione paesaggistica, al fine di valutare le alterazioni generate dal progetto nei confronti degli elementi di rilievo paesaggistico presenti nell area di intervento. 2

24 Consumi Rifiuti Stato di fatto Relativamente ai consumi energetici, il Comune di Salsomaggiore ha approvato il proprio Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES), che si pone l obbiettivo di riduzione, al 2020, del 23,23% delle emissioni totali di Co2 che, nel 2005 (anno di riferimento) ammontavano a tonnellate. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, il Comune si pone tra i comuni provinciali maggiormente virtuosi. La realizzazione dell ambito a destinazione residenziale comporta un potenziale incremento: - della produzione di rifiuti - dei consumi energetici, correlati principalmente agli impianti di riscaldamento e condizionamento, oltre che ai sistemi di illuminazione Misure di L intervento dovrà: - prevedere la raccolta, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque piovane delle coperture (i consumi potranno essere limitati facendo ricorso a sistemi di accumulo delle acque piovane che, impedendone il rapido allontanamento, consentiranno di sfruttare in loco risorse idriche che altrimenti non servirebbero al riequilibrio ambientale). - incentivare, in sede di progettazione, l orientamento, il disegno e l insediamento delle nuove edificazioni tali da minimizzare le dispersioni termiche e massimizzare l impiego di solare passivo, oltre che incentivare l utilizzo di fonti di energia alternativa, con particolare riferimento al solare fotovoltaico (le nuove costruzioni dovranno soddisfare la normativa sul risparmio energetico che prevede la realizzazione di edifici a basso consumo energetico o a energia quasi zero, e quindi quasi autosufficienti dal punto di vista energetico, con ricorso alle fonti rinnovabili); 2

25 Mobilità Stato di fatto Il sistema della rete veicolare non rileva particolari situazioni di criticità nel contesto in cui si collocano le aree di intervento. La realizzazione di nuovi interventi a carattere residenziale comporta un potenziale incremento degli spostamenti veicolari e delle condizioni di eventuale inadeguatezza della rete esistente. Misure di Gli interventi dovranno assicurare l adeguatezza degli accessi alla rete esistente. 2

26 PIE DI VIA Inquadramento territoriale La frazione in cui è situata l area, è posta nell ambito di fondovalle del T. Ghiara, lungo la strada che collega il capoluogo con Pellegrino Parmense Stralcio PSC Individuazione area su ortofoto - Fonte Bing Maps

27 Individuazione area su RUE Vigente (nei centri minori il PSC affida al RUE la specificazione degli ambiti esistenti e di quelli da assoggettare a POC) Verifica di conformità a Vincoli e prescrizioni Vincoli e tutele interessati Stralcio Tavola dei Vincoli L area ricade parzialmente nel vincolo paesaggistico di cui all art. 142 del D.Lgs. 42/2004, relativo a fiumi, torrenti e corsi d acqua e, sempre parzialmente, nelle Zone a pericolosità geologica moderata. 2

28 Disposizioni del POC Modalità di intervento, usi e parametri Intervento diretto (IEU o permesso di costruire convenzionato), sulla base di quanto disciplinato all art delle NdiA del PSC. Uso : residenza N unità abitative: 4 Estratto POC Vigente Estratto Variante 2

29 Aria Stato di fatto Il Comune di Salsomaggiore non rientra nella rete locale di monitoraggio della qualità dell aria predisposta da ARPAe. Non sono disponibili dati specifici sulla qualità dell aria nella frazione La realizzazione di nuovi ambiti a destinazione residenziale determina un incremento delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti derivanti dai processi di combustione (riscaldamento degli ambienti e produzione di acqua calda igienico-sanitaria), oltre che dal traffico potenzialmente indotto. Gli impatti attesi saranno quindi: - aumento delle emissioni dei riscaldamenti domestici - aumento delle emissioni veicolari in relazione al flusso dei mezzi Misure di Gli interventi dovranno assumere esplicitamente le Misure per la sostenibilità ambientale degli insediamenti urbani previste dall art.24 delle Norme Tecniche di attuazione del PAIR2020 (Piano Aria Integrato Regionale 2020). Per limitare le emissioni correlate ai sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria potranno essere previsti sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili (quali il solare termico). Ad integrazione dei sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili citati, dovranno essere previste caldaie ad alto rendimento alimentate con gas naturale o con combustibile meno inquinante, dotate di sistemi di regolazione termica locale e contabilizzazione del calore e preferenzialmente centralizzate. Per contenere i consumi di calore dovranno essere previste soluzioni progettuali idonee per gli involucri degli edifici, per le superfici trasparenti, l incentivazione dell impiego del solare passivo e una particolare attenzione per la localizzazione e l orientamento degli edifici. 2

30 Rumore Stato di fatto Dal punto di vista della Zonizzazione acustica del Comune di Salsomaggiore, le aree di intervento sono ricomprese in parte all interno della Classe III (territorio rurale), ai margine della Classe II relativa al tessuto insediativo esistente, e in parte in classe II di progetto. Non si rilevano criticità per accostamento, né relativamente alla situazione esistente, né a quella futura. I nuovi interventi non determinano situazioni di conflitto rispetto alle situazioni in essere. Misure di In fase di intervento, come previsto dalle norme di settore, dovrà essere predisposta una valutazione previsionale di clima acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti di zona. Gli esiti della valutazione potranno proporre specifica modifica della Classificazione Acustica. 2

31 Risorse idriche Stato di fatto Il reticolo idrografico non presenta elementi di rilievo nei pressi delle aree di intervento. Il bacino delle acque superficiali recapita nel Torrente Ghiara. Il PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) non evidenzia scenari di rischio e/o pericolosità idraulica. Le aree sono servite dalla rete acquedottistica comunale e dal gasdotto. Le aree non sono direttamente servite dalla rete fognaria comunale. Misure di La realizzazione dell area potrà ingenerare: - aumento dei consumi di acqua potabile - aumento degli scarichi fognari - aumento degli scarichi delle acque bianche nel reticolo superficiale L intervento dovrà assicurare: - la realizzazione di impianti separati tra la rete di canalizzazione delle acque meteoriche (rete acque bianche) e la rete fognaria (rete acque nere); - l allacciamento al sistema di depurazione comunale previa verifica della capacità depurativa della rete fognaria e del depuratore medesimo, che nel caso non risultassero sufficienti, dovranno essere opportunamente adeguate. Nel caso l allaccio alla rete fognaria comunale non fosse possibile per assenza rispetto all area di intervento, le acquue nere potranno essere trattate attraverso impianti singoli, nel rispetto della DGR.1053/2003, con impegno sottoscritto (specificatamente indicato nell Atto Unilaterale d Obbligo allegato al titolo abilitativo), ad allacciarsi alla fognatura comunale entro tre anni dalla realizzazione della rete fognaria a servizio della viabilità pubblica di accesso alla proprietà. - l allaccio alla rete acquedottistica esistente; - sistemi di riutilizzo delle acque meteoriche 2

32 Suolo Sottosuolo Stato di fatto L area 5var si colloca, rispetto alla Carta del dissesto del PTCP (Tav. C2), all interno di Aree a pericolosità geomorfologica moderata (Art. 22 bis delle NTA del PTCP) in quanto caratterizzata da depositi alluvionali soggetti a possibili scivolamenti planari o rotazionali (aree all interno delle quali ogni intervento deve quindi essere soggetto a verifica di compatibilità idrogeologica e di stabilità dei versanti). L area 10 non presenta invece situazioni di pericolosità geomorfologica. Relativamente agli aspetti sismici, il Comune di Salsomaggiore è stato dichiarato sismico in seguito alla emanazione dell Ordinanza 3274/2003 ed appartiene alla zona sismica 3 (pericolosità sismica bassa, che può esser soggetta a scuotimenti modesti). Il Comune di Salsomaggiore ha provveduto ad elaborare la Microzonazione sismica di I e II livello ai sensi della LR.19/2008. Rispetto alla Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica, l area non è stata oggetto di indagine L area 10, era ricompresa nel previgente I POC (con effetto di PUA) e come tale era correda da specifica relazione geologica. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - consumo di inerti e consumo di suolo libero - incremento di aree impermeabilizzate Misure di L intervento dovrà prevedere: - un approfondimento di dettaglio della situazione locale rispetto alla situazione geologica ed al rischio sismico, preliminare all intervento, ai fini della verifica delle eventuali misure specifiche da assumere in sede progettuale. - per la realizzazione dei parcheggi e della viabilità di accesso la valutazione della possibilità di utilizzare materiali di recupero da demolizione in sostituzione degli inerti di cava, e favorendo la realizzazione di superfici non completamente impermeabilizzate (uso di pavimentazioni drenanti, ad inerbimento elevato). 3

33 Paesaggio Biodiversità Stato fatto di Le aree sono attualmente libere dall edificazione ed utilizzate ad uso rurale. La pianificazione provinciale non evidenzia elementi di tutela ambientale, paesistica e storico-culturale (Tavola C 1.5 del PTCP). Le aree 10 e 5var sono soggette a vincolo paesaggistico ai sensi del DLgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del Paesaggio (Parte Terza, Titolo I, art.142, comma 1, lett.c), relativamente al rispetto dalle sponde del Torrente Ghiara. Impatti attesi La realizzazione dell area comporta l inserimento nel paesaggio di elementi estranei, che possono determinare effetti di intrusione, alterando seppure solo localmente i caratteri del paesaggio. Effetti quindi che, benché riguardino un contesto parzialmente urbanizzato, attengono principalmente al sistema di relazioni e sulla continuità dell ecosistema agricolo e sulla percezione dello stesso dal fronte urbano. Misure di L intervento dovrà: - assicurare un elevato standard di qualità urbana, sia a livello architettonicoprogettuale, sia in relazione all inserimento nella morfologia insediativa del contesto; - provvedere alla sistemazione delle aree private non coperte dalla edificazione nel rispetto delle disposizioni di RUE (art delle NdiA), con almeno due alberi di essenza autoctona di alto fusto ogni 100mq di Sf non coperta ed almeno un essenza arbustiva autoctona ogni 10mq di Sf non coperta dall edificazione. - gli impianti di illuminazione privata e pubblica (area per la sosta), dovranno prevedere sistemi di riduzione di flusso, funzionali a ridurre i consumi energetici sulla base della variabilità delle condizioni ambientali evitando la propagazione dei raggi verso l alto e dovranno essere localizzati in modo da minimizzare il numero ottimizzandone l efficienza(dgr n.2263/2005). Vista l interferenza con un area a vincolo paesaggistico ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., in fase attuativa dovrà essere redatta apposita Relazione paesaggistica, al fine di valutare le alterazioni generate dal progetto nei confronti degli elementi di rilievo paesaggistico presenti nell area di intervento. 3

34 Consumi Rifiuti Stato di fatto Relativamente ai consumi energetici, il Comune di Salsomaggiore ha approvato il proprio Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES), che si pone l obbiettivo di riduzione, al 2020, del 23,23% delle emissioni totali di Co2 che, nel 2005 (anno di riferimento) ammontavano a tonnellate. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, il Comune si pone tra i comuni provinciali maggiormente virtuosi. La realizzazione dell ambito a destinazione residenziale comporta un potenziale incremento: - della produzione di rifiuti - dei consumi energetici, correlati principalmente agli impianti di riscaldamento e condizionamento, oltre che ai sistemi di illuminazione Misure di L intervento dovrà: - prevedere la raccolta, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque piovane delle coperture (i consumi potranno essere limitati facendo ricorso a sistemi di accumulo delle acque piovane che, impedendone il rapido allontanamento, consentiranno di sfruttare in loco risorse idriche che altrimenti non servirebbero al riequilibrio ambientale). - incentivare, in sede di progettazione, l orientamento, il disegno e l insediamento delle nuove edificazioni tali da minimizzare le dispersioni termiche e massimizzare l impiego di solare passivo, oltre che incentivare l utilizzo di fonti di energia alternativa, con particolare riferimento al solare fotovoltaico (le nuove costruzioni dovranno soddisfare la normativa sul risparmio energetico che prevede la realizzazione di edifici a basso consumo energetico o a energia quasi zero, e quindi quasi autosufficienti dal punto di vista energetico, con ricorso alle fonti rinnovabili); 3

35 Mobilità Stato di fatto Il sistema della rete veicolare non rileva particolari situazioni di criticità nel contesto in cui si collocano le aree di intervento. La realizzazione di nuovi interventi a carattere residenziale comporta un potenziale incremento degli spostamenti veicolari e delle condizioni di eventuale inadeguatezza della rete esistente. Misure di Gli interventi dovranno assicurare l adeguatezza degli accessi alla rete esistente. 3

36 SAN NICOMEDE Inquadramento territoriale La frazione in cui è situata l area, è posta ai margini del Parco dello Stirone, nei pressi del complesso della Pieve di San Nicomede, in area ad acclività molto bassa. Stralcio PSC PP Individuazione area su ortofoto - Fonte Bing Maps

37 Individuazione area su RUE Vigente (nei centri minori il PSC affida al RUE la specificazione degli ambiti esistenti e di quelli da assoggettare a POC) Verifica di conformità a Vincoli e prescrizioni Vincoli e tutele interessati Stralcio Tavola dei Vincoli L area ricade nelle fasce di visuale panoramica, nell area di ricarica della falda, settore B ed è interessata dalle aree di ricarica degli acquiferi. 3

38 Disposizioni del POC Modalità di intervento, usi e parametri Intervento diretto (IEU o permesso di costruire convenzionato), sulla base di quanto disciplinato all art delle NdiA del PSC. Uso : residenza N unità abitative: 3 Nel POC vigente non sono previsti interventi Estratto POC Vigente Estratto Variante 3

39 Aria Stato di fatto Il Comune di Salsomaggiore non rientra nella rete locale di monitoraggio della qualità dell aria predisposta da ARPAe. Non sono disponibili dati specifici sulla qualità dell aria nella frazione La realizzazione di nuovi ambiti a destinazione residenziale determina un incremento delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti derivanti dai processi di combustione (riscaldamento degli ambienti e produzione di acqua calda igienico-sanitaria), oltre che dal traffico potenzialmente indotto. Gli impatti attesi saranno quindi: - aumento delle emissioni dei riscaldamenti domestici - aumento delle emissioni veicolari in relazione al flusso dei mezzi Misure di Gli interventi dovranno assumere esplicitamente le Misure per la sostenibilità ambientale degli insediamenti urbani previste dall art.24 delle Norme Tecniche di attuazione del PAIR2020 (Piano Aria Integrato Regionale 2020). Per limitare le emissioni correlate ai sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria potranno essere previsti sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili (quali il solare termico). Ad integrazione dei sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili citati, dovranno essere previste caldaie ad alto rendimento alimentate con gas naturale o con combustibile meno inquinante, dotate di sistemi di regolazione termica locale e contabilizzazione del calore e preferenzialmente centralizzate. Per contenere i consumi di calore dovranno essere previste soluzioni progettuali idonee per gli involucri degli edifici, per le superfici trasparenti, l incentivazione dell impiego del solare passivo e una particolare attenzione per la localizzazione e l orientamento degli edifici. 3

40 Rumore Stato di fatto Dal punto di vista della Zonizzazione acustica del Comune di Salsomaggiore, le aree di intervento sono ricomprese all interno della Classe III (territorio rurale), ai margine della Classe II relativa al tessuto insediativo esistente. Non si rilevano criticità per accostamento, né relativamente alla situazione esistente, né a quella futura. I nuovi interventi non determinano situazioni di conflitto rispetto alle situazioni in essere. Misure di In fase di intervento, come previsto dalle norme di settore, dovrà essere predisposta una valutazione previsionale di clima acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti di zona. Gli esiti della valutazione potranno proporre specifica modifica della Classificazione Acustica. 3

41 Risorse idriche Stato di fatto Il reticolo idrografico non presenta elementi di rilievo nei pressi delle aree di intervento. Il bacino delle acque superficiali recapita nel Torrente Stirone. Il PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) non evidenzia scenari di rischio e/o pericolosità idraulica. Le aree sono servite dalla rete acquedottistica comunale e dal gasdotto. Le aree non sono servite dalla rete fognaria comunale. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - aumento dei consumi di acqua potabile - aumento degli scarichi fognari - aumento degli scarichi delle acque bianche nel reticolo superficiale Misure di L intervento dovrà assicurare: - la realizzazione di impianti separati tra la rete di canalizzazione delle acque meteoriche (rete acque bianche) e la rete fognaria (rete acque nere); - l allacciamento al sistema di depurazione comunale previa verifica della capacità depurativa della rete fognaria e del depuratore medesimo, che nel caso non risultassero sufficienti, dovranno essere opportunamente adeguate. Nel caso l allaccio alla rete fognaria comunale non fosse possibile per assenza rispetto all area di intervento, le acquue nere potranno essere trattate attraverso impianti singoli, nel rispetto della DGR.1053/2003, con impegno sottoscritto (specificatamente indicato nell Atto Unilaterale d Obbligo allegato al titolo abilitativo), ad allacciarsi alla fognatura comunale entro tre anni dalla realizzazione della rete fognaria a servizio della viabilità pubblica di accesso alla proprietà. - l allaccio alla rete acquedottistica esistente; - sistemi di riutilizzo delle acque meteoriche 3

42 Suolo Sottosuolo Stato di fatto L area non si colloca, rispetto alla Carta del dissesto del PTCP (Tav. C2), all interno di Aree a pericolosità geomorfologica. Relativamente agli aspetti sismici, il Comune di Salsomaggiore è stato dichiarato sismico in seguito alla emanazione dell Ordinanza 3274/2003 ed appartiene alla zona sismica 3 (pericolosità sismica bassa, che può esser soggetta a scuotimenti modesti). Il Comune di Salsomaggiore ha provveduto ad elaborare la Microzonazione sismica di I e II livello ai sensi della LR.19/2008. Rispetto alla Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica, l area non è stata oggetto di indagine La realizzazione dell area potrà ingenerare: - consumo di inerti e consumo di suolo libero - incremento di aree impermeabilizzate Misure di L intervento dovrà prevedere: - un approfondimento di dettaglio della situazione locale rispetto alla situazione geologica ed al rischio sismico, preliminare all intervento, ai fini della verifica delle eventuali misure specifiche da assumere in sede progettuale. - per la realizzazione dei parcheggi e della viabilità di accesso la valutazione della possibilità di utilizzare materiali di recupero da demolizione in sostituzione degli inerti di cava, e favorendo la realizzazione di superfici non completamente impermeabilizzate (uso di pavimentazioni drenanti, ad inerbimento elevato). 4

43 Paesaggio Biodiversità Stato fatto di Le aree sono attualmente libere dall edificazione ed utilizzate ad uso rurale. La pianificazione provinciale non evidenzia elementi di tutela ambientale, paesistica e storico-culturale (Tavola C 1.5 del PTCP). La strada della Farfanara è indicata come Viabilità panoramica dal PTCP, per la quale il RUE individua specifiche fasce di visuale, caratterizzati da un ampia e continua visibilità dei caratteri paesaggistici del territorio circostante. L area di intervento ricade all interno di tale fascia. Impatti attesi La realizzazione dell area comporta l inserimento nel paesaggio di elementi estranei, che possono determinare effetti di intrusione, alterando seppure solo localmente i caratteri del paesaggio. Effetti quindi che, benché riguardino un contesto parzialmente urbanizzato, attengono principalmente al sistema di relazioni e sulla continuità dell ecosistema agricolo e sulla percezione dello stesso dal fronte urbano. Misure di L intervento dovrà: - assicurare un elevato standard di qualità urbana, sia a livello architettonicoprogettuale, sia in relazione all inserimento nella morfologia insediativa del contesto; - provvedere alla sistemazione delle aree private non coperte dalla edificazione nel rispetto delle disposizioni di RUE (art delle NdiA), con almeno due alberi di essenza autoctona di alto fusto ogni 100mq di Sf non coperta ed almeno un essenza arbustiva autoctona ogni 10mq di Sf non coperta dall edificazione. - gli impianti di illuminazione privata e pubblica (area per la sosta), dovranno prevedere sistemi di riduzione di flusso, funzionali a ridurre i consumi energetici sulla base della variabilità delle condizioni ambientali evitando la propagazione dei raggi verso l alto e dovranno essere localizzati in modo da minimizzare il numero ottimizzandone l efficienza(dgr n.2263/2005). - assicurare il rispetto delle disposizioni di cui all art delle NdiA del PSC/RUE, relativamente alla tutela delle visuali dai tratti di viabilità panoramica. 4

44 Consumi Rifiuti Stato di fatto Relativamente ai consumi energetici, il Comune di Salsomaggiore ha approvato il proprio Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES), che si pone l obbiettivo di riduzione, al 2020, del 23,23% delle emissioni totali di Co2 che, nel 2005 (anno di riferimento) ammontavano a tonnellate. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, il Comune si pone tra i comuni provinciali maggiormente virtuosi. La realizzazione dell ambito a destinazione residenziale comporta un potenziale incremento: - della produzione di rifiuti - dei consumi energetici, correlati principalmente agli impianti di riscaldamento e condizionamento, oltre che ai sistemi di illuminazione Misure di L intervento dovrà: - prevedere la raccolta, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque piovane delle coperture (i consumi potranno essere limitati facendo ricorso a sistemi di accumulo delle acque piovane che, impedendone il rapido allontanamento, consentiranno di sfruttare in loco risorse idriche che altrimenti non servirebbero al riequilibrio ambientale). - incentivare, in sede di progettazione, l orientamento, il disegno e l insediamento delle nuove edificazioni tali da minimizzare le dispersioni termiche e massimizzare l impiego di solare passivo, oltre che incentivare l utilizzo di fonti di energia alternativa, con particolare riferimento al solare fotovoltaico (le nuove costruzioni dovranno soddisfare la normativa sul risparmio energetico che prevede la realizzazione di edifici a basso consumo energetico o a energia quasi zero, e quindi quasi autosufficienti dal punto di vista energetico, con ricorso alle fonti rinnovabili); 4

45 Mobilità Stato di fatto Il sistema della rete veicolare non rileva particolari situazioni di criticità nel contesto in cui si collocano le aree di intervento. La realizzazione di nuovi interventi a carattere residenziale comporta un potenziale incremento degli spostamenti veicolari e delle condizioni di eventuale inadeguatezza della rete esistente. Misure di Gli interventi dovranno assicurare l adeguatezza degli accessi alla rete esistente. 4

46 STIVALINI Inquadramento territoriale La frazione di Stivalini, in cui è situata l area, si trova a poca distanza dal capoluogo, in zona collinare a media acclività. Nella frazione non sono presenti spazi ed attrezzature pubbliche. Stralcio PSC Individuazione area su ortofoto - Fonte Bing Maps

47 Individuazione area su RUE Vigente (nei centri minori il PSC affida al RUE la specificazione degli ambiti esistenti e di quelli da assoggettare a POC) Verifica di conformità a Vincoli e prescrizioni Vincoli e tutele interessati L area ricade nell area di ricarica della falda, settore C Stralcio Tavola dei Vincoli 4

48 Disposizioni del POC Modalità di intervento, usi e parametri Intervento diretto (IEU o permesso di costruire convenzionato), sulla base di quanto disciplinato all art delle NdiA del PSC. Uso : residenza N unità abitative: 1 Nel POC vigente non sono previsti interventi Estratto POC Vigente Estratto Variante 4

49 Aria Stato di fatto Il Comune di Salsomaggiore non rientra nella rete locale di monitoraggio della qualità dell aria predisposta da ARPAe. Non sono disponibili dati specifici sulla qualità dell aria nella frazione La realizzazione di nuovi ambiti a destinazione residenziale determina un incremento delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti derivanti dai processi di combustione (riscaldamento degli ambienti e produzione di acqua calda igienico-sanitaria), oltre che dal traffico potenzialmente indotto. Gli impatti attesi saranno quindi: - aumento delle emissioni dei riscaldamenti domestici - aumento delle emissioni veicolari in relazione al flusso dei mezzi Misure di Gli interventi dovranno assumere esplicitamente le Misure per la sostenibilità ambientale degli insediamenti urbani previste dall art.24 delle Norme Tecniche di attuazione del PAIR2020 (Piano Aria Integrato Regionale 2020). Per limitare le emissioni correlate ai sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria potranno essere previsti sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili (quali il solare termico). Ad integrazione dei sistemi di produzione di calore da fonti rinnovabili citati, dovranno essere previste caldaie ad alto rendimento alimentate con gas naturale o con combustibile meno inquinante, dotate di sistemi di regolazione termica locale e contabilizzazione del calore e preferenzialmente centralizzate. Per contenere i consumi di calore dovranno essere previste soluzioni progettuali idonee per gli involucri degli edifici, per le superfici trasparenti, l incentivazione dell impiego del solare passivo e una particolare attenzione per la localizzazione e l orientamento degli edifici. 4

50 Rumore Stato di fatto Dal punto di vista della Zonizzazione acustica del Comune di Salsomaggiore, le aree di intervento sono ricomprese in parte all interno della Classe III (territorio rurale), ai margine della Classe II relativa al tessuto insediativo esistente, e in parte in classe II. Non si rilevano criticità per accostamento, né relativamente alla situazione esistente, né a quella futura. I nuovi interventi non determinano situazioni di conflitto rispetto alle situazioni in essere. Misure di In fase di intervento, come previsto dalle norme di settore, dovrà essere predisposta una valutazione previsionale di clima acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti di zona. Gli esiti della valutazione potranno proporre specifica modifica della Classificazione Acustica. 4

51 Risorse idriche Stato di fatto Il reticolo idrografico non presenta elementi di rilievo nei pressi delle aree di intervento. Il bacino delle acque superficiali recapita nel Torrente Citronia. Il PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) non evidenzia scenari di rischio e/o pericolosità idraulica. Le aree sono servite dalla rete acquedottistica comunale e dal gasdotto. Le aree non sono servite dalla rete fognaria comunale. La realizzazione dell area potrà ingenerare: - aumento dei consumi di acqua potabile - aumento degli scarichi fognari - aumento degli scarichi delle acque bianche nel reticolo superficiale Misure di L intervento dovrà assicurare: - la realizzazione di impianti separati tra la rete di canalizzazione delle acque meteoriche (rete acque bianche) e la rete fognaria (rete acque nere); - l allacciamento al sistema di depurazione comunale previa verifica della capacità depurativa della rete fognaria e del depuratore medesimo, che nel caso non risultassero sufficienti, dovranno essere opportunamente adeguate. Nel caso l allaccio alla rete fognaria comunale non fosse possibile per assenza rispetto all area di intervento, le acquue nere potranno essere trattate attraverso impianti singoli, nel rispetto della DGR.1053/2003, con impegno sottoscritto (specificatamente indicato nell Atto Unilaterale d Obbligo allegato al titolo abilitativo), ad allacciarsi alla fognatura comunale entro tre anni dalla realizzazione della rete fognaria a servizio della viabilità pubblica di accesso alla proprietà. - l allaccio alla rete acquedottistica esistente; - sistemi di riutilizzo delle acque meteoriche 4

ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE VAS Rapporto Ambientale Allegato 1 Schede di valutazione ambientale ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE D.R.E.Am. Italia 2014 LE PREVISIONI NEL SISTEMA INSEDIATIVO Centro abitato San Martino 1

Dettagli

abitanti min 1.155 1.466 max 1.950 Superficie utile per tipologia commerciale attrezzature collettive St (COL) 71.932 94.186

abitanti min 1.155 1.466 max 1.950 Superficie utile per tipologia commerciale attrezzature collettive St (COL) 71.932 94.186 codice struttura insediativa denominazione struttura insediativa descrizione 16 struttura insediativa Porporana, Ravalle, Casaglia struttura insediativa costituita da insediamenti sviluppati in adiacenza

Dettagli

PROGETTO DI AREA ARTIGIANALE IN COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (PV)

PROGETTO DI AREA ARTIGIANALE IN COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (PV) Variante di PRG Redatta ai sensi del DPR 447/98 S.U.A.P. Sportello Unico Attività Produttive PROGETTO DI AREA ARTIGIANALE IN COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (PV) Luglio 2009 VIA SCOPOLI, 12 27100 PAVIA

Dettagli

2010-2015. Piano Operativo Comunale POCRUE PSC. Comune di Ravenna Area Pianificazione Territoriale

2010-2015. Piano Operativo Comunale POCRUE PSC. Comune di Ravenna Area Pianificazione Territoriale Elaborato prescrittivo POC.4c 2010-2015 PRG 2003 PSC POC POCRUE POC.4c Città di nuovo impianto Integrazione alla Scheda M02 relativa all Avamporto di Porto Corsini per la realizzazione di servizi alla

Dettagli

TITOLO I - NORME GENERALI

TITOLO I - NORME GENERALI TITOLO I - NORME GENERALI - CAPO I - GENERALITÀ Art. 1 - Natura, scopi, contenuti e riferimenti del PRG pag. 1 Art. 2 - Modalità generali di attuazione, piani attuativi pag. 1 Art. 3 - Effetti e cogenza

Dettagli

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016 Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione

Dettagli

Comune di Fonte (TV) Piano di lottizzazione

Comune di Fonte (TV) Piano di lottizzazione Comune di Fonte (TV) Piano di lottizzazione RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA 1. Introduzione Il Comune di Fonte è dotato di: - P.A.T.I. approvato dalla Giunta Regionale del Veneto con deliberazione n.1790

Dettagli

Obiettivi e pubbliche amministrazioni nel settore energetico

Obiettivi e pubbliche amministrazioni nel settore energetico Obiettivi e pubbliche amministrazioni nel settore energetico Il Piano UE del 2007 Una politica energetica per l Europa indica 3 obiettivi al 2020: migliorare l efficienza l energetica del 20% incrementare

Dettagli

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno AREA 1 - UFFICIO TECNICO TABELLE RELATIVE AL CALCOLO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E DEL COSTO DI COSTRUZIONE (Titolo VII - Capo I - Legge regionale n.65/2014) Regolamentazione approvata con delibera Consiglio

Dettagli

COMUNE di Laterina Località

COMUNE di Laterina Località COMUNE di Laterina Località Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell art. 156 del D.Lgs. 42/2004, come modificato dal D.Lgs. 157/2006 relativa al Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI. CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl

REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI. CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI COMMITTENTE CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UNA CAVA DI CARBONATO DI CALCIO CON LA COLTIVAZIONE,

Dettagli

Comune di Bruino (Torino) Proroga termini e aggiornamento allegato energetico-ambientale al regolamento edilizio.

Comune di Bruino (Torino) Proroga termini e aggiornamento allegato energetico-ambientale al regolamento edilizio. REGIONE PIEMONTE BU15 14/04/2016 Comune di Bruino (Torino) Proroga termini e aggiornamento allegato energetico-ambientale al regolamento edilizio. IL CONSIGLIO COMUNALE.omissis. DELIBERA 1) Di prendere

Dettagli

VAS relazione di progetto verifica previsioni PGT

VAS relazione di progetto verifica previsioni PGT alla c.a. Al Comune di Paderno Dugnano (MI) Settore Gestione Territorio dottoressa Guglielmina Casciano architetto Alessandra Fini Via Grandi, 15 20037 Paderno Dugnano (MI) oggetto: AT6 progetto nuovo

Dettagli

Codice Operazione 3.2 Efficientamento energetico scuola media. Tipologia del soggetto beneficiario

Codice Operazione 3.2 Efficientamento energetico scuola media. Tipologia del soggetto beneficiario Codice Operazione 3.2 Titolo Operazione Efficientamento energetico scuola media Soggetto beneficiario/attuatore Comune di Bormio Tipologia del soggetto beneficiario Pubblico Tipologia dell operazione infrastruttura

Dettagli

al Regolamento Edilizio

al Regolamento Edilizio APPENDICE all ALLEGATO ENERGETICO AMBIENTALE al Regolamento Edilizio SISTEMI DI INCENTIVAZIONE Gli incentivi risultano applicabili salvo l introduzione di norme sovraordinate, che rendano obbligatori i

Dettagli

SCHEDA TECNICA FOGNATURE

SCHEDA TECNICA FOGNATURE Dipartimento Provinciale di Milano Sede di Melegnano 20077 (MI) - v. Maestri 2 Tel. 02.98115388 Fax 02.98115367 Unità Organizzativa Territorio e Attività Integrate SCHEDA TECNICA FOGNATURE Le indicazioni

Dettagli

Sup. Utile Sup. Edilizia Totale Abitazioni 1.050 mq 1.800 mq. Altezze massime m Piani fuori terra - edifici di base residenziale 10,50 m 3

Sup. Utile Sup. Edilizia Totale Abitazioni 1.050 mq 1.800 mq. Altezze massime m Piani fuori terra - edifici di base residenziale 10,50 m 3 N 101: EX SCUOLA SAN PROSPERO (ADOTTATA) Strumento di attuazione: Permesso di costruire Descrizione e obiettivi delle trasformazioni PARTE I - DISPOSIZIONI GENERALI Realizzare una nuova zona Bc, completando

Dettagli

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio

Dettagli

TABELLE ONERI E CONTRIBUTI. aggiornamento Maggio 2010

TABELLE ONERI E CONTRIBUTI. aggiornamento Maggio 2010 Legge Regionale 03 Gennaio 2005 n 1 - Norme per il governo del territorio art. 120 e seguenti TABELLE ONERI E CONTRIBUTI allegate alla deliberazione del C.C. n 25 del 31/03/2005 aggiornamento Maggio 2010

Dettagli

Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio

Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 15/04/2013, esecutiva ai sensi dell art. 134 comma 3^ del D.Lgv. n. 267/2000. Pubblicato all Albo

Dettagli

Lo sviluppo della geotermia in Lombardia

Lo sviluppo della geotermia in Lombardia Lo sviluppo della geotermia in Lombardia 30 ottobre 2012 - Milano 20 CO 2 Stefania Ghidorzi 20 RE 20 FER IL CONTESTO DI RIFERIMENTO: L AZIONE CLIMA EUROPEA RINNOVABILI 17% DEI CONSUMI ENERGETICI AL 2020

Dettagli

P.R.C. - P.I. Variante 2/2014 (art. 17, L.r. 11/2004)

P.R.C. - P.I. Variante 2/2014 (art. 17, L.r. 11/2004) COMUNE DI GAMBELLARA PROVINCIA DI VICENZA P.R.C. - P.I. NORME Variante 2/2014 (art. 17, L.r. 11/2004) N T O All. D Allegato D-Realizzazione di impianti di distribuzione dei carburanti IL SINDACO Michela

Dettagli

Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5.

Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5. Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5.000 abitanti opere di urbanizzazione primaria sistema viario pedonale e

Dettagli

FAQ PIANO CASA 1. Quali sono gli interventi promossi dalla Regione Veneto con il Piano casa. per il sostegno del settore edilizio?

FAQ PIANO CASA 1. Quali sono gli interventi promossi dalla Regione Veneto con il Piano casa. per il sostegno del settore edilizio? FAQ PIANO CASA 1. Quali sono gli interventi promossi dalla Regione Veneto con il Piano casa. per il sostegno del settore edilizio? Il Piano casa ammette i seguenti interventi di ampliamento: - Ampliamento

Dettagli

Pianificazione dei parchi

Pianificazione dei parchi Pianificazione dei parchi PIANO DEL PARCO Legislazione nazionale Funzioni (L. 394/91): organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree o parti caratterizzate da forme differenziate di

Dettagli

RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001)

RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001) RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001) Bollo Comune di Positano Alla c.a. del Responsabile del Servizio 84017- Positano (SA) Riservato all Ufficio ESTREMI DI

Dettagli

Workshop H Impianti fotovoltaici: opportunità e strategie di sviluppo (Ravenna Provincia del Sole) Ravenna, 29 settembre 2010

Workshop H Impianti fotovoltaici: opportunità e strategie di sviluppo (Ravenna Provincia del Sole) Ravenna, 29 settembre 2010 Workshop Workshop H Impianti fotovoltaici: opportunità e strategie di sviluppo (Ravenna Provincia del Sole) Ravenna, 29 settembre 2010 Il fotovoltaico nel nuovo piano triennale di attuazione del Piano

Dettagli

M A S T E RP L A N 2 0 1 4-2 0 2 9 RELAZIONE TECNICA GENERALE

M A S T E RP L A N 2 0 1 4-2 0 2 9 RELAZIONE TECNICA GENERALE 11. IL QUADRO ECONOMICO E LE FASI DI ATTUAZIONE 11.1 LE FASI DI ATTUAZIONE DEL PIANO Il nuovo piano definisce i caratteri generali del futuro assetto aeroportuale, le principali opere che lo compongono

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente:

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: Il territorio, la sua gestione e la sua valorizzazione agricola e forestale UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI \ PIANO DI LAVORO Scheda per la certificazione delle competenze

Dettagli

VOL - Analisi Documentale CITTA' METROPOLITANA DI BOLOGNA

VOL - Analisi Documentale CITTA' METROPOLITANA DI BOLOGNA VOL - Analisi Documentale CITTA' METROPOLITANA DI BOLOGNA Codice ISTAT Codice Ente Codice Catastale Codice VOL Provincia Comune 006 006LIBI043 A944 A944002T Bologna Bologna Indirizzo principale Via Libia,

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo

Dettagli

Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003

Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE AUTORITA D AMBITO LOMBARDE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI REDAZIONE DEL PIANO D AMBITO E AGGIORNAMENTO

Dettagli

PROCEDIMENTI EDILIZI DA APPLICARE ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI INTERVENTI

PROCEDIMENTI EDILIZI DA APPLICARE ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI INTERVENTI DIREZIONE URBANISTICA SERVIZIO Edilizia Privata Scheda SUE P01 PROCEDIMENTI EDILIZI DA APPLICARE ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI INTERVENTI con riferimento al ed alla aggiornamento Agosto 2015 Note di metodo

Dettagli

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DEGLI ONERI TABELLARI, DEL CONTRIBUTO PER IL COSTO DI COSTRUZIONE E DELLE MONETIZZAZIONI AGGIORNAMENTO 2016

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DEGLI ONERI TABELLARI, DEL CONTRIBUTO PER IL COSTO DI COSTRUZIONE E DELLE MONETIZZAZIONI AGGIORNAMENTO 2016 COMUNE DI PREGNANA MILANESE (Città Metropolitana di Milano) SETTORE ASSETTO ED USO DEL TERRITORIO UFFICIO URBANISTICA REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DEGLI ONERI TABELLARI, DEL CONTRIBUTO PER IL COSTO DI COSTRUZIONE

Dettagli

SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 5. Val Sabbia

SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 5. Val Sabbia SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE 5. Val Sabbia Agnosine Quadro sintetico del sistema insediativo ed ambientale comunale Comune Agnosine Viabilità Il comune è raggiunto dalla S.P. 79 a est da via Valle Sabbia

Dettagli

Dimensioni Scala File Tav.n Misure in

Dimensioni Scala File Tav.n Misure in Dimensioni Scala File Tav.n Misure in 1 - FINALITA 1.1 PREMESSA...2 1.2 ASPETTI TECNICO-NORMATIVI 2 2 CRITERI PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA 2.1 LO STATO ATTUALE DEL BENE PAESAGGISTICO

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART.1 VALIDITAʼ DELLE NORME La porzione di territorio del Comune di Ceggia, situata tra via Roma e via Foscolo, che insiste sui mappali 92, 94, 824, 756, 1639, 1641, del Foglio

Dettagli

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R.

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. 20/2000 1 I IL PATRIMONIO Capo A-II Sistema insediativo storico dell Allegato

Dettagli

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della

Dettagli

PIANO DI LOTTIZZAZIONE PERLA

PIANO DI LOTTIZZAZIONE PERLA studio di architettura candiani PIANO DI LOTTIZZAZIONE PERLA MAGNAGO (MI) VIA MAMELI - VIA PIER DELLE VIGNE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI PIANO N.T.A. IMPALA S.p.a. C.so Buenos Aires, 54 Milano Busto

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 24 LUGLIO 2013. Presidenza del Presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci. Deliberazione 24 luglio 2013, n. 74: Adozione dell

Dettagli

25 SETTEMBRE 2009 SALA CONFERENZE PIAZZA DEL MERCATO ROSIGNANO SOLVAY

25 SETTEMBRE 2009 SALA CONFERENZE PIAZZA DEL MERCATO ROSIGNANO SOLVAY COMUNE ROSIGNANO MARITTIMO SEMINARIO TECNICO INFORMATIVO La disciplina degli scarichi delle acque reflue 25 SETTEMBRE 2009 SALA CONFERENZE PIAZZA DEL MERCATO ROSIGNANO SOLVAY 1 COMUNE ROSIGNANO MARITTIMO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELL'INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE in attuazione del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380

REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELL'INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE in attuazione del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELL'INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE in attuazione del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Art. 1 - Determinazione del costo base di urbanizzazione Ai sensi degli artt.

Dettagli

D6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D

D6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI MALO SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D Aprile 2015 Il richiedente:

Dettagli

Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA

Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA 3. 1 Il deposito e il nuovo PRG La figura seguente mostra la tavola del PRG (sistemi e regole) dove sono riportati il sistema insediativo,

Dettagli

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia

Dettagli

Generalità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio.

Generalità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio. Sede e Amm.ne: Generalità. La direttiva 2002/91/CE, adottata dalla Comunità Europea sul rendimento energetico nell edilizia, è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005

Dettagli

MONTEBONELLO. Funzione prevalente

MONTEBONELLO. Funzione prevalente MONTEBONELLO Funzione prevalente residenziale (a) Superficie territoriale 22,95 [ha] (b) Abitanti censimento 2001 1.578 (c) Addetti - censimento 2001 207 (d) Densità territoriale abitativa 69 [ab/ha] (e)

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Il Piano Urbanistico di Attuazione inoltrato è relativo alla piccola Area di Trasformazione Tipo AT3 n. 12/17 sita in località Case Gentili di Cesena, lungo la via Passo Corelli,

Dettagli

COMUNE DI BARDONECCHIA Provincia di Torino CAP. 10052 UFFICIO TECNICO EDILIZIA PRIVATA UFFICIO ATTIVITA PRODUTTIVE

COMUNE DI BARDONECCHIA Provincia di Torino CAP. 10052 UFFICIO TECNICO EDILIZIA PRIVATA UFFICIO ATTIVITA PRODUTTIVE COMUNE DI BARDONECCHIA Provincia di Torino CAP. 10052 UFFICIO TECNICO EDILIZIA PRIVATA UFFICIO ATTIVITA PRODUTTIVE Allegato A CRITERI COMUNALI PER L INSEDIAMENTO DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO

Dettagli

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009 ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009 1- DETERMINAZIONE DEL COSTO DI COSTRUZIONE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE 1.1- Per i nuovi edifici il costo di costruzione al mq di superficie

Dettagli

Amministratore di Condomini eco-sostenibili

Amministratore di Condomini eco-sostenibili identificativo scheda: 31-012 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L amministratore di Condomini eco-sostenibili è una figura professionale che unisce alle competenze tradizionali (ai sensi del

Dettagli

COMUNE DI MONTECATINI TERME

COMUNE DI MONTECATINI TERME COMUNE DI MONTECATINI TERME DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 328 C O P I A DEL 28/12/2015. OGGETTO: ADEGUAMENTO ISTAT PER L'ANNO 2016 SULLA DETERMINAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA,

Dettagli

SCHEMA PROGRAMMA DEI LAVORI PUBBLICI E OPERE PUBBLICHE. Piano Triennale 2013 2015. Elenco annuale 2013 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

SCHEMA PROGRAMMA DEI LAVORI PUBBLICI E OPERE PUBBLICHE. Piano Triennale 2013 2015. Elenco annuale 2013 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Comune di Roccastrada Settore n. 4 Lavori Pubblici SCHEMA PROGRAMMA DEI LAVORI PUBBLICI E OPERE PUBBLICHE Piano Triennale 2013 2015 Elenco annuale 2013 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Ottobre 2012 Il Funzionario

Dettagli

COMUNE DI POLIGNANO A MARE VARIANTE URBANISTICA IN ATTUAZIONE DEGLI INDIRIZZI PROGRAMMATICI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 59 U.C.

COMUNE DI POLIGNANO A MARE VARIANTE URBANISTICA IN ATTUAZIONE DEGLI INDIRIZZI PROGRAMMATICI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 59 U.C. COMUNE DI POLIGNANO A MARE VARIANTE URBANISTICA IN ATTUAZIONE DEGLI INDIRIZZI PROGRAMMATICI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 59 U.C. DELLE NTA SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

Dettagli

3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico.

3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico. RELAZIONE TECNICA Il linguaggio pubblicitario e commerciale legato alla cartellonistica, se da una parte è da considerare come necessario e indiscusso veicolo di crescita aziendale e di promozione commerciale,

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE N 7 OGGETTO: ADOZIONE, AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DELLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N. 12 E S.M.I., DELLA VARIANTE DI AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DI FATTIBILITÀ DELLA COMPONENTE GEOLOGICA DI PIANO (PGT),

Dettagli

La certificazione ClimaHotel per il risanamento Il potenziale di miglioramento e il piano di intervento Martina Demattio ClimaHotel Certificazione di sostenibilità CasaClima Nature Certificazione energetica

Dettagli

ELABORATI PROGETTUALI MINIMI A CORREDO DELLE ISTANZE DI PERMESSO DI COSTRUTIRE E SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA

ELABORATI PROGETTUALI MINIMI A CORREDO DELLE ISTANZE DI PERMESSO DI COSTRUTIRE E SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA ELABORATI PROGETTUALI MINIMI A CORREDO DELLE ISTANZE DI PERMESSO DI COSTRUTIRE E SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA (Artt. 17 e 21 l.r. 1/2004) L elencazione degli elaborati è applicabile

Dettagli

I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento.

I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 L Unione Europea nel 2008 ha fissato, con il pacchetto 20-20-20, degli obiettivi

Dettagli

TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO

TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 e s.m.i. normative tecniche di cui alla delibera del Comitato Interministeriale 04/02/77) Apporre n. 1 marca da bollo 16,00

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DI DISTRETTO IDROGRAFICO NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO

LA PIANIFICAZIONE DI DISTRETTO IDROGRAFICO NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO Continuing Education Seminars LA PIANIFICAZIONE DI DISTRETTO IDROGRAFICO NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO 15 e 22 Maggio - 12 e 19 Giugno 2015, ore 14.00-18.00 Aula A Ingegneria sede didattica - Campus

Dettagli

I PORTI COME OPPORTUNITA PER RIDISEGNARE IL WATERFRONT URBANO FRA ISTANZE AMBIENTALI E INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Selicato Sergio, Palladino Teresa

I PORTI COME OPPORTUNITA PER RIDISEGNARE IL WATERFRONT URBANO FRA ISTANZE AMBIENTALI E INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Selicato Sergio, Palladino Teresa I PORTI COME OPPORTUNITA PER RIDISEGNARE IL WATERFRONT URBANO FRA ISTANZE AMBIENTALI E INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Selicato Sergio, Palladino Teresa Introduzione Il concetto di smart city declinato per le

Dettagli

Relatore: Luca Berra ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO SECEM Settore Civile Matricola 2-2011-SC/023. Diagnosi Energetica nel civile

Relatore: Luca Berra ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO SECEM Settore Civile Matricola 2-2011-SC/023. Diagnosi Energetica nel civile Diagnosi Energetiche nel civile Relatore: Luca Berra ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO SECEM Settore Civile Matricola 2-2011-SC/023 1 INTERVENTO 1 EDIFICIO RESIDENZIALE Condominio composto da:

Dettagli

La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni

La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni Provincia di Piacenza Settore Sviluppo Economico. Pianificazione e Programmazione Territoriale. Ambiente. Urbanistica La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni 1 REPORT MONITORAGGIO

Dettagli

COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015. ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA ADOTTATA

COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015. ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA ADOTTATA REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA P.R.G. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015 ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA

Dettagli

IL VETRO PER L EFFICIENZA ENERGETICA NELL EDILIZIA

IL VETRO PER L EFFICIENZA ENERGETICA NELL EDILIZIA IL VETRO PER L EFFICIENZA ENERGETICA NELL EDILIZIA Linee Guida per l introduzione nei Regolamenti edilizi comunali di elementi per la piena attuazione della normativa vigente e delle misure finalizzate

Dettagli

COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO. Provincia di Firenze

COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO. Provincia di Firenze COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO Provincia di Firenze TABELLE PARAMETRICHE RELATIVE AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA, AL CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE ED ONERI VERDI PER INTERVENTI

Dettagli

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO Via Emilia Est n.575, 41122 Modena (MO) - Tel./Fax 059/364477 - Cell. 335/5241284 Mail: studio.panini@gmail.com - Pec: giuliano.panini@pec.eppi.it - www.studiopanini.it

Dettagli

AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.)

AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.) PRATICA EDILIZIA INT. / AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.) l sottoscritt iscritt all Albo della Provincia di con studio

Dettagli

Articolo 1 Finalità. Articolo 2 Interventi regionali

Articolo 1 Finalità. Articolo 2 Interventi regionali Legge Regionale 5 febbraio 2010, n. 12 Istituzione del Parco Urbano delle Cantine di interesse regionale ( B.U. REGIONE BASILICATA n.7 del 05 febbraio 2010 ) Articolo 1 Finalità 1. La Regione, al fine

Dettagli

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi

Dettagli

Il Progetto GreenBike

Il Progetto GreenBike AEREL CIRPS UNITÀ DI RICERCA APPLICAZIONI ENERGETICHE RINNOVABILI PER GLI EE.LL. SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Il CIRPS - Direzione e Amministrazione Piazza San Pietro in Vincoli, 10-00184 Roma - Italy Unità

Dettagli

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 14 FEBBRAIO 2005 N. 286 (BUR Parte seconda n.49 del 15 marzo 2005)

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 14 FEBBRAIO 2005 N. 286 (BUR Parte seconda n.49 del 15 marzo 2005) DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 14 FEBBRAIO 2005 N. 286 (BUR Parte seconda n.49 del 15 marzo 2005) Direttiva concernente indirizzi per la gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne

Dettagli

Garante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005

Garante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005 Garante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005 RAPPORTO ATTIVITA DEL GARANTE PER ADOZIONE NELLA PROSSIMA SEDUTA CONSILIARE del 30 settembre 2013 DELLE SEGUENTI VARIANTI: - scheda norma 5-iru2,

Dettagli

Diritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento

Diritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento Diritto dell ambiente Tutela delle acque dall inquinamento D. Lgs. 152/2006 Parte Terza: Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di

Dettagli

CAPO I NATURA E FINALITA ART. 1 FINALITA

CAPO I NATURA E FINALITA ART. 1 FINALITA CAPO I NATURA E FINALITA ART. 1 FINALITA CAPO II PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO ART. 2 - ORIENTAMENTO DEGLI EDIFICI ART. 3 PROTEZIONE DAL SOLE ART. 4 ISOLAMENTO TERMICO DELL INVOLUCRO DEGLI EDIFICI ART. 5

Dettagli

RELAZIONE SULLE FOGNATURE

RELAZIONE SULLE FOGNATURE RELAZIONE SULLE FOGNATURE La lottizzazione in oggetto, sita a Milano Marittima, si sviluppa in un area posta al termine di Via del Giorgione, racchiusa fra l abitato esistente posto sul confine est del

Dettagli

ACCORDO CON I PRIVATI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 20/2000 E DELL ART.11 L. 241/1990

ACCORDO CON I PRIVATI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 20/2000 E DELL ART.11 L. 241/1990 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI G.C. N. 113 DEL 18/10/2012 ACCORDO CON I PRIVATI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 20/2000 E DELL ART.11 L. 241/1990 DEI COMUNI DI CASTELLO DI SERRAVALLE E CRESPELLANO PER LA RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

EPBD recast ed il nuovo quadro normativo nazionale: nuovi requisiti minimi e linee guida APE

EPBD recast ed il nuovo quadro normativo nazionale: nuovi requisiti minimi e linee guida APE : nuovi requisiti minimi e linee guida APE LA FASE ATTUATIVA DELLA LEGGE 90/2013 SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Roma, 13 novembre 2015 Enrico Bonacci Agenda Quadro legislativo di riferimento

Dettagli

REPORT SCATTO. Agenda 21. Workshop Paesaggio e Agricoltura. 15 novembre 2007. Martignacco. www.comune.tavagnacco.ud.it AGENDA 21 LOCALE.

REPORT SCATTO. Agenda 21. Workshop Paesaggio e Agricoltura. 15 novembre 2007. Martignacco. www.comune.tavagnacco.ud.it AGENDA 21 LOCALE. Tavagnacco SCATTO 21 AGENDA 21 LOCALE Martignacco Agenda 21 REPORT Tricesimo Reana del Rojale Workshop Paesaggio e Agricoltura 15 novembre 2007 Martignacco 1 www.comune.tavagnacco.ud.it Indice I partecipanti

Dettagli

COMUNE DI MUGGIA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. P.R.G.C. Variante non sostanziale n.32. Maggio 2015.

COMUNE DI MUGGIA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. P.R.G.C. Variante non sostanziale n.32. Maggio 2015. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Trieste COMUNE DI MUGGIA P.R.G.C. Variante non sostanziale n.32 Maggio 2015 Il Sindaco: dott. Nerio Nesladek Il Responsabile del Servizio Pianificazione

Dettagli

COMUNE DI RUINAS AREA TECNICA SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA, URBANISTICA, GESTIONE DEL TERRITORIO, MANUTENTIVO E GESTIONE PATRIMONIO

COMUNE DI RUINAS AREA TECNICA SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA, URBANISTICA, GESTIONE DEL TERRITORIO, MANUTENTIVO E GESTIONE PATRIMONIO Ruinas 07.04.2016 Reg. Gen. Pub. Albo Pretorio On-Line n. 250 del 18.04.2016 Oggetto: PIANO URBANISTICO COMUNALE - Procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell articolo 13, comma 1, del

Dettagli

SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale

SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale IMPIANTO/COMPLESSO IPPC Realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio dell'impianto di Trattamento di Coldianu COMUNE DI OZIERI SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo

Dettagli

TORINO SOSTENIBILE: DAL PATTO DEI SINDACI A SMART CITY. Torino, 11 marzo 2011

TORINO SOSTENIBILE: DAL PATTO DEI SINDACI A SMART CITY. Torino, 11 marzo 2011 TORINO SOSTENIBILE: DAL PATTO DEI SINDACI A SMART CITY Torino, 11 marzo 2011 PATTO DEI SINDACI Iniziativa lanciata dalla Commissione Europea il 29 gennaio 2008 a Bruxelles. Il Patto dei Sindaci impegna

Dettagli

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Regione Lombardia comune Lonate Ceppino PGT PIANO di GOVERNO del TERRITORIO adottato in data 15 novembre 2012 approvato in data 10 giugno 2013 Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. ALLEGATO A MODALITA DI

Dettagli

LE NUOVE REGOLE SU EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA: DISPOSIZIONI E MISURE DI INCENTIVAZIONE

LE NUOVE REGOLE SU EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA: DISPOSIZIONI E MISURE DI INCENTIVAZIONE LE NUOVE REGOLE SU EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA: DISPOSIZIONI E MISURE DI INCENTIVAZIONE Alice Tura - UO Energia e Reti Tecnologiche DG Ambiente, Energia e

Dettagli

Sub ambito di Trasformazione 02 SN1

Sub ambito di Trasformazione 02 SN1 Var. 24 Var. 58 Var.168 D.D. 53 Scheda norma D/1 Ex scalo merci V.le Fratti (Tav. P.R.G.23) Sub ambito di Trasformazione 02 SN1 PARTE I STATO DI FATTO 1. DESCRIZIONI DELLE CONDIZIONI ATTUALI DELL AREA

Dettagli

RISPOSTE AI PARERI ARPA E AUSL

RISPOSTE AI PARERI ARPA E AUSL COMUNE DI MARANO SUL PANARO PROVINCIA DI MODENA RISPOSTE AI PARERI ARPA E AUSL ADOZIONE: Del. C.C. n. 27 del 07/04/2014 APPROVAZIONE: Del. C.C. n. del../../. Assessore all'urbanistica Rita ZANANTONI Sindaco

Dettagli

ZONA URBANISTICA. Caratteri generali: La zona è interessata da aree a servizi ed attrezzature di livello comunale e sovracomunale e zone agricole.

ZONA URBANISTICA. Caratteri generali: La zona è interessata da aree a servizi ed attrezzature di livello comunale e sovracomunale e zone agricole. ZONA URBANISTICA Z13 Caratteri generali: La zona è interessata da aree a servizi ed attrezzature di livello comunale e sovracomunale e zone agricole. Superficie territoriale m² 2.680.200 La zona è interessata

Dettagli

Energia in Provincia di Pavia

Energia in Provincia di Pavia Assessorato Tutela Ambientale e Politiche Energetiche Energia in Provincia di Pavia Linee Guida Provinciali per i Regolamenti Edilizi Sostenibili Le esperienze della Provincia di Milano e di Pavia Prof.

Dettagli

SERVIZIO ENERGIA. da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA.

SERVIZIO ENERGIA. da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA. SERVIZIO ENERGIA da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA. Tutela dell ambiente Per Carbotermo l esigenza di contribuire al risparmio energetico e alla tutela dell ambiente deve

Dettagli

Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica

Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica ENERGIA, INNOVAZIONE ed EFFICIENZA ENERGETICA 3 dicembre 2015 Vercelli Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica 1 Ing. Mauro Bertolino Settore Sviluppo Energetico

Dettagli

Auchan S.p.A - Gallerie Commerciali Italia S.p.A. Estensione localizzaione L2 C.so Romania Torino AUCHAN S.P.A. - GALLERIE COMMERCIALI ITALIA S.P.A.

Auchan S.p.A - Gallerie Commerciali Italia S.p.A. Estensione localizzaione L2 C.so Romania Torino AUCHAN S.P.A. - GALLERIE COMMERCIALI ITALIA S.P.A. Auchan S.p.A - Gallerie Commerciali Italia S.p.A. Estensione localizzaione L2 C.so Romania Torino AUCHAN S.P.A. - GALLERIE COMMERCIALI ITALIA S.P.A. ZONA URBANA DI TRASFORMAZIONE 2.8 AMBITO ROMANIA VARIANTE

Dettagli

Premessa...3 1 - LA SOSTENIBILITA NELLA LEGGE 20/2000... 6 2 - LA CIRCOLARE N. 173 DEL 2001... 7 3 LE SCELTE DI SVILUPPO IN FORMA ASSOCIATA...

Premessa...3 1 - LA SOSTENIBILITA NELLA LEGGE 20/2000... 6 2 - LA CIRCOLARE N. 173 DEL 2001... 7 3 LE SCELTE DI SVILUPPO IN FORMA ASSOCIATA... Premessa...3 1 - LA SOSTENIBILITA NELLA LEGGE 20/2000... 6 2 - LA CIRCOLARE N. 173 DEL 2001... 7 3 LE SCELTE DI SVILUPPO IN FORMA ASSOCIATA... 8 4 LE SCELTE DEL PSC DI BENTIVOGLIO... 10 5. INDIVIDUAZIONE

Dettagli

COMUNE DI COMO IL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI COMO IL CONSIGLIO COMUNALE COMUNE DI COMO Rif. P.G. N... PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DA SOTTOPORRE ALL ESAME DEL CONSIGLIO COMUNALE PRESENTATA DALLA GIUNTA COMUNALE ED ISTRUITA DAL SETTORE URBANISTICA EDILIZIA PRIVATA SUAP OGGETTO:

Dettagli

Milano 13 maggio 2013. Criticità e aspettative delle filiere per le FER termiche

Milano 13 maggio 2013. Criticità e aspettative delle filiere per le FER termiche Milano 13 maggio 2013 Criticità e aspettative delle filiere per le FER termiche Francesco Maria Ciancaleoni Le potenzialità dell agricoltura in campo energetico SCENARIO STIMATO AL 2020 SUPERFICI POTENZIALMENTE

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO CITTA' DI PALAZZOLO SULL' OGLIO Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Documento Piano delle di Regole Piano Valutazione Ambientale Strategica Oggetto tavola: RAPPORTO AMBIENTALE con monitoraggio

Dettagli

le implicazioni sul territorio

le implicazioni sul territorio Napoli, 08 11 settembre 2010 l hinterland milanese tra sregolazione e illegalità la mafia le implicazioni sul territorio Intenso sviluppo edilizio svincolato dall andamento demografico che genera offerta

Dettagli