Progetto di ricerca PIL. Fase 2: Metodologia
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- Mariangela Stella
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1 Progetto di ricerca PIL Per l inserimento lavorativo. Per una valutazione dei modelli in uso nei DSM per l inserimento lavorativo dell utenza Fase 2: Metodologia Progetto di ricerca finalizzata Per l inserimento lavorativo. Per una valutazione dei modelli in uso nei DSM per l inserimento lavorativo dell utenza ammesso per il finanziamento statale per l anno 2005, affidato alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (convenzione n. 14 dd. 28/02/2006 tra Regione e Ministero della Salute) e con decreto regionale (decreto regionale 706/PREN., prot. N. 108/2006, dd. 22/09/2006) all Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina per la sua gestione (deliberazione ASS n. 1 Triestina n. 256 del 27/04/2007). ASS n. 1 Triestina DSM Trieste
2 PIL - Fase 2: Metodologia Introduzione Il progetto di ricerca finalizzata PIL ha le seguenti finalità: raccogliere un ampia e dettagliata serie di informazioni sulle modalità con cui il DSM promuove l inserimento lavorativo dell utenza, in particolare relativamente a: (a) strutture (servizi, risorse umane e finanziarie, partner coinvolti, strumenti gestionali ed operativi), (b) processi (metodologia del processo di formazione e inserimento, della partnership, dei progetti, fasi di svolgimento e relativi obiettivi, monitoraggio e indicatori di processo), (c) esiti (individuali, di salute e di inclusione sociale, produttivi ed economici); predisporre un confronto con gli stakeholder (campione stratificato per tipologia e provenienza geografica: operatori del DSM, del privato sociale, rappresentati del volontariato, dell associazionismo dei famigliari e degli utenti, delle agenzie che accolgono gli inserimenti lavorativi) per la valutazione delle prassi in uso; stilare, in base alle evidenze raccolte, l elenco delle buone prassi e delle raccomandazioni, di concerto con le rappresentanze nazionali delle associazioni dei familiari, di utenti e dei datori di lavoro ed in rapporto alle organizzazioni nazionali ed internazionali, da diffondere alle regioni e da divulgare agli operatori dei DSM ai fini di promuovere la trasformazione culturale di servizi di salute mentale in direzione di una maggiore consapevolezza della centralità dell inserimento lavorativo e delle modalità più efficaci per realizzarlo. Per rispondere a queste esigenze, il progetto si articola in due fasi. La Fase 1 è dedicata all elaborazione del protocollo operativo e degli strumenti di rilevazione e all analisi nell ambito del gruppo di lavoro nazionale, al testing degli strumenti, alla raccolta dati in tutte le Unità Operative coinvolte con la scheda appositamente elaborata (Scheda PIL 4 sezioni) e contemporaneamente all individuazione dei requisiti di buona pratica. La Fase 2 è dedicata all identificazione delle esperienze d eccellenza nell ambito dei PilDSM e al confronto con gli stakeholder sulle evidenze raccolte per stilare un glossario comune e le linee guida da diffondere al territorio e alla comunità, alle regioni e al personale dei DSM. In questo documento è descritta sinteticamente la metodologia elaborata per lo svolgimento della Fase 2. Definizione Nell ambito del progetto di ricerca PIL con inserimento lavorativo si indica l inserimento in percorsi formativi e/o lavorativi delle persone con disturbo psichico ed in contatto con i servizi di salute mentale. Si utilizza l acronimo PILDSM per indicare complessivamente i Programmi per l Inserimento Lavorativo promossi dai Dipartimenti di Salute Mentale. Per identificare i partecipanti al progetto di ricerca si utilizzano i seguenti acronimi: UO Unità Operative (le Regioni e Province Autonome italiane) ROR Responsabile Operativo Regionale AR Assistente di Ricerca Periodo di raccolta dati La Fase 2 inizia indipendentemente in ogni Regione o Provincia Autonoma (UO) quando è stata completata la raccolta dati di Fase 1 per tutti i DSM della UO con le 4 schede PIL. La Fase 2 si conclude entro il 26/2/2010. stampa 09/11/ di 7
3 Attività di ricerca La Fase 2 del progetto di ricerca PIL è focalizzata su: rilevazione delle esperienze esemplari, attraverso la compilazione della relativa Scheda PIL (effettuata per ogni DSM già nella Fase 1, in parallelo alle altre schede PIL); individuazione dei criteri per l identificazione delle buone pratiche di PILDSM, tramite: (1) analisi della letteratura, (2) esercizio Delphi sui requisiti di buona pratica (prima sessione svolta a gennaio 2009, all avvio della Fase 1), (3) organizzazione di 1 o 2 focus group per UO (Regione o Provincia Autonoma) sull esperienza esemplare (scelta dal ROR) con i relativi stakeholder. La Fase 2 inizia autonomamente in ogni Regione o Provincia Autonoma (UO) quando è stata completata la raccolta dati di Fase 1 per tutti i DSM della UO con le schede PIL Normative Regionali, PILDSM, Risorse Generali DSM ed in particolare Esperienze esemplari. Man mano che riceve le Schede PIL compilate, il Coordinamento Scientifico provvede ad elaborare per ogni UO un set minimo di dati da fornire al ROR per l avvio della Fase 2 e l organizzazione del focus group. Mentre le UO proseguono con la Fase 2, il Coordinamento Scientifico si occupa dell analisi ed elaborazione dei dati di Fase 1. La data di scadenza ultima per il completamento della Fase 2 è il 26 febbraio In sintesi, la Fase 2 si articola nelle attività descritte nello schema alla pagina seguente.» Cronogramma, attività e strumenti di Fase 2 (pag. 3) stampa 09/11/ di 7
4 Cronogramma, attività e strumenti di Fase 2 Coordinamento Scientifico UO/ROR Tempistica Attività Strumenti Tempistica Attività Strumenti 1 mese Il Coordinamento Scientifico elabora - in base all analisi della letteratura e all esercizio Delphi sui requisiti di buona pratica - la griglia dei criteri che il ROR deve prendere in considerazione per la scelta dell esperienza esemplare. v. Allegato 1: Risultati dell esercizio Delphi Il ROR si occupa di elaborare il quadro sintetico (max. 5 pagine) sulle normative regionali. 1 mese Il ROR rivede le schede sulle esperienze esemplari raccolte e sceglie, in base alla griglia elaborata dal Coordinamento Scientifico e alle descrizioni fornite, 1 o 2 esperienze per l intera UO. Scheda PIL/Fase2/A Scelta dell Esperienza Esemplare 1-2 mese Man mano che riceve le Schede PIL compilate, il Coordinamento Scientifico provvede ad elaborare per ogni UO un set minimo di dati regionali da fornire al ROR per l avvio della Fase 2 e l organizzazione del focus group. 2-3 mese Il ROR raccoglie informazioni di approfondimento sugli aspetti quantitativi/organizzativi sulla/e esperienza/e scelta/e con un/a rappresentante della stessa. I dati così raccolti e quelli rilevati con la Scheda PIL/Esperienze esemplari vengono usati per presentare l esperienza nel focus group, insieme ad una breve presentazione dei dati raccolti con Fase 1. Intervista semistrutturata Scheda PIL/Fase2/B Approfondimento sull Esperienza Esemplare 3-5 mese In parallelo allo svolgimento di Fase 2 da parte delle UO, il Coordinamento Scientifico procede all elaborazione dei dati di Fase 1 provvedendo a controllo di qualità, eventuale aggiornamento, inserimento ed analisi dei dati ricevuti. 4-5 mese Il ROR insieme all AR organizza il focus group sulla/e esperienza/e scelta/e con i relativi stakeholder (1 focus group per ogni esperienza). Il ROR coordina il Focus Group con l obiettivo di enucleare i criteri di buona pratica rilevanti per i PILDSM approfondendo il punto di vista dei diversi soggetti dell esperienza. Al termine del Focus Group i partecipanti compilano una scheda che riprende i criteri di buona pratica per dare la propria valutazione della rilevanza di ognuno secondo il proprio punto di vista. Focus Group v. Allegato 2: Istruzioni per la realizzazione del Focus Group Scheda PIL/Fase2/C Criteri di buona pratica Entro 26/2/2010 Il ROR invia al Coordinamento Scientifico i risultati del focus group, le schede compilate sui criteri di buona pratica, le schede di approfondimento relative all esperienza esemplare ed un report riassuntivo. Entro 26/4/2010 Il Coordinamento Scientifico collabora alla messa a punto dei materiali ricevuti e si occupa di rilasciare ad ogni UO i dati tabulati completi regionali e di stilare il report nazionale. Entro 26/04/2010 Il ROR insieme all AR attiva il Gruppo Regionale PIL per la discussione critica dei dati di Fase 1 e 2 e produce le considerazioni scritte a commento degli stessi. Gruppo di discussione Aprile 2010 CONVEGNO NAZIONALE PIL Aprile 2010 CONVEGNO NAZIONALE PIL stampa 09/11/ di 7
5 Soggetti Il Coordinamento Scientifico (board) è costituito dal Responsabile Scientifico e dal gruppo di lavoro del DSM di Trieste integrato da esperti in ambito operativo e di ricerca. Le UO - Unità Operative partecipanti sono le Regioni e Province Autonome italiane, con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia come capofila. Le singole UO sono rappresentate dal ROR - Responsabile Operativo Regionale che coordina lo svolgimento del progetto e l attività dell AR - Assistente di Ricerca. Il Coordinamento Scientifico ed i ROR compongono il gruppo di lavoro nazionale che costituisce la rete collaborativa per la ricerca epidemiologica in ambito psichiatrico, base del presente progetto di ricerca. I compiti del ROR nella Fase 2 sono: elaborare il quadro sulle normative regionali per la propria UO; rivedere le schede raccolte sulle esperienze esemplari e sceglierne 1 o 2 per l intera UO, in base alla griglia riportata nella Scheda PIL/Fase 2/Scelta dell esperienza e alle descrizioni raccolte precedentemente con la Scheda PIL/Esperienze Esemplari ; raccogliere i dati organizzativi / quantitativi sull esperienza scelta tramite intervista semistrutturata utilizzando la Scheda PIL/Fase 2/Approfondimento sull esperienza ; organizzare il focus group sulla/e esperienza/e scelta/e con i relativi stakeholder; coordinare il focus group sulla/e esperienza/e scelta/e secondo le indicazioni fornite dal Coordinamento Scientifico (v. allegato 2: Istruzioni per la realizzazione del Focus Group ); al termine del focus group, raccogliere, tramite la Scheda PIL/Fase 2/Criteri di buona pratica, le valutazioni dei singoli partecipanti sulla rilevanza dei requisiti di buona pratica; inviare al Coordinamento Scientifico i risultati del focus group, le schede compilate sui requisiti o criteri di buona pratica, la scheda di approfondimento sull esperienza discussa; attivare il Gruppo Regionale PIL per la discussione critica dei dati di Fase 1 e 2 e produrre le considerazioni scritte a commento degli stessi. Durante la Fase 2 è previsto il coinvolgimento degli stakeholder: associazioni di familiari e utenti, cooperative sociali accreditate ed altri attori che a diverso titolo si occupano dell inserimento lavorativo di persone con disturbo mentale. In particolare, ogni focus group comprende almeno: 1 familiare, 1 socio svantaggiato, 1 datore di lavoro, 1 operatore di riferimento dell inserimento lavorativo, 1 rappresentante di associazioni di volontariato di utenti, famigliari e altre associazioni collaboranti, 1 esponente della società civile o 1 amministratore coinvolto nella tematica, 1 giornalista. Strumenti Lo strumento principale della Fase 2 è il Focus Group. Il Focus Group ha l obiettivo di identificare i criteri di buona pratica rilevanti per i PILDSM dal punto di vista dei diversi stakeholder. Nel corso del Focus Group, l esperienza esemplare viene presentata con alcuni dati organizzativi / quantitativi e discussa rispetto ad alcune domande predefinite. Il metodo è descritto dettagliatamente nel documento elaborato dal Coordinamento Scientifico in allegato (v. allegato 2: Istruzioni per la realizzazione del Focus Group ). Altri strumenti adottati per lo svolgimento della Fase 2 sono le 3 Schede PIL/Fase2: stampa 09/11/ di 7
6 Scheda PIL/Fase2/A Scelta dell Esperienza Esemplare Scheda PIL/Fase2/B Approfondimento sull Esperienza Esemplare Scheda PIL/Fase2/C Criteri di buona pratica La Scheda PIL/Fase2/A Scelta dell Esperienza Esemplare è costituita da una griglia elaborata dal Coordinamento Scientifico - in base all analisi della letteratura e all esercizio Delphi sui requisiti di buona pratica con i criteri che il ROR deve prendere in considerazione per la scelta dell esperienza esemplare per il focus group. La Scheda PIL/Fase2/B Approfondimento sull Esperienza Esemplare viene usata dal ROR per raccogliere informazioni di approfondimento su aspetti quantitativi/organizzativi della/e esperienza/e scelta/e per il focus group. Viene somministrata dal ROR e/o dall AR al rappresentante dell esperienza in questione tramite intervista semi-strutturata. La Scheda PIL/Fase2/C Criteri di buona pratica viene compilata al termine del Focus Group da tutti i partecipanti. La scheda riprende i requisiti di buona pratica già individuati. I soggetti esprimono la propria valutazione sulla rilevanza di ognuno secondo il proprio punto di vista. La scheda è anonima. Il ROR elabora un report sulle informazioni rilevate con tali strumenti (focus group, schede PIL/Fase 2) da inviare al Coordinamento Scientifico. Infine, il ROR insieme l AR attiva il Gruppo Regionale PIL come gruppo di discussione per la revisione critica dei dati. Analisi dei dati Per quanto riguarda la Fase 2, si parte dall analisi dei dati ottenuti con la Fase 1, con la Scheda PIL Esperienze Esemplari ed il relativo approfondimento con la Scheda PIL/Fase2/B per coinvolgere gli stakeholder nel focus group sull esperienza esemplare prescelta. In secondo luogo, si procede con l analisi dei contenuti emersi dal focus group e dei dati raccolti con la Scheda PIL/Fase 2/C per individuare le prassi d eccellenza e stilare le linee guida sull oggetto del progetto di ricerca. Infine, i dati raccolti nelle due fasi del progetto di ricerca vengono usati per elaborare un report nazionale e un report regionale, per ogni singola UO. Esiti Gli esiti previsti dell attività di ricerca svolta nella Fase 2 sono: Valutazione dei dati raccolti nella Fase 1 con gli stakeholder per la diffusione delle buone pratiche e dei modelli efficaci di PILDSM. Stesura di un glossario nazionale sull inserimento lavorativo. Diffusione dei principali risultati del progetto tramite pubblicazioni. Organizzazione di una conferenza nazionale sul problema dell inserimento lavorativo e sulle strategie per implementare questo tipo di intervento. Diffusione dei risultati Al termine del progetto di ricerca viene elaborato il report nazionale ed un report sui dati raccolti per ogni UO. Inoltre, si organizza un meeting nazionale per presentare i risultati del progetto di ricerca (aprile 2010). Infine, sono previste pubblicazioni a carattere scientifico sul tema. REPORT REGIONALE Al termine del progetto di ricerca per ogni UO viene elaborato un report sui dati raccolti. Il report conterrà: Quadro sintetico delle normative regionali e locali sul tema dell inserimento lavorativo; stampa 09/11/ di 7
7 Presentazione e commento dei dati raccolti con la Fase 1 (dati quantitativi raccolti con la Scheda PILDSM e la Scheda DSM Risorse Generali); Presentazione e commento dei dati raccolti con la Fase 2 (dati raccolti con la Scheda Esperienze Esemplari e risultati dei focus group con gli stakeholder). REPORT NAZIONALE Al termine del progetto di ricerca viene elaborato il report nazionale, contenente: 1. Presentazione del progetto di ricerca e della metodologia adottata 2. Analisi della letteratura sul tema 3. Presentazione e analisi dei dati raccolti, ovvero: a. Riepilogo delle normative regionali e locali sul tema dell inserimento lavorativo; b. Dati raccolti per Fase 1 di tutti i DSM censiti; c. Esperienze esemplari proposte da tutti i DSM censiti; d. Requisiti più rappresentati per il successo delle esperienze esemplari e. Risultati dei focus group regionali con gli stakeholder; 4. Commento sulle evidenze raccolte 5. Proposte (output) a. Albo delle esperienze esemplari raccolte b. Glossario c. Elenco delle buone prassi e delle raccomandazioni Il coordinamento scientifico si occupa di rilasciare ad ogni UO il report nazionale. Inoltre organizza il meeting nazionale per presentare i risultati del Progetto di ricerca (aprile 2010). PRODUZIONI SCIENTIFICHE La conclusione del progetto di ricerca condurrà alla produzione di lavori scientifici: 1. un articolo su protocollo, metodologia e strumenti dello studio 2. un articolo sui dati di Fase 1 relativi ai DSM italiani nell insieme 3. un articolo sui dati di Fase 2 sugli aspetti qualitativi della ricerca 4. un articolo riepilogativo della legislazione vigente 5. una monografia complessiva (report nazionale) 6. singoli articoli per ogni UO (report regionali) Si valuta che i lavori proposti ai primi 4 punti siano d interesse internazionale. stampa 09/11/ di 7
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