COMUNE DI ROURE. QUINTA VARIANTE PARZIALE (ex articolo 17, L.R. 56/77 e s.m.i.) RELAZIONE. Premessa
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2 COMUNITÀ MONTANA DEL PINEROLESE COMUNE DI ROURE QUINTA VARIANTE PARZIALE (ex articolo 17, L.R. 56/77 e s.m.i.) RELAZIONE Premessa Il Comune di Roure è dotato di Piano Regolatore Generale Intercomunale redatto dalla Comunità Montana per la sub-area del Centro Val Chisone, comprendente i comuni di Perosa Argentina, Pomaretto, Roure e Fenestrelle. Il P.R.G.C.M. è stato approvato dalla Regione con D.G.R. n del 20/12/93. Il Comune ha approvato quattro Varianti parziali ex art. 17, 7 comma, L.R. 56/77, con deliberazione di C.C. n. 34 del 5/10/1998, n. 44 del 27/10/1999, n. 11 del 16/3/2004 e n. 23 del 31/07/2009. In relazione alle opere previste nel quadro dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 è stata approvata la variazione urbanistica relativa al progetto delle opere inerenti gli Interventi di ammodernamento e messa in sicurezza della sede viaria della S.S. 23 del Sestriere da Perosa Argentina a Cesana Torinese e predisposta una successiva variazione inerente il progetto delle opere di compensazione. In relazione al progetto delle opere inerenti il Collettamento fognario e depurazione delle acque reflue Valli Chisone e Germanasca Collettore di Valle Collegamento tratte esistenti 5 stralcio Interventi n. 57, 58, 59 e 60 previsto dalle opere connesse dei servizi idrici integrati nel quadro dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, è stata recepita all interno dello strumento urbanistico, secondo le procedure normate dalla L. 285/2000, la nuova perimetrazione delle aree di salvaguardia dei pozzi idropotabili ubicati in località Balma. Utilizzando le opportunità offerte dalla L.R. 1/2007 è stata redatta la Variante Strutturale zona IN1, approvata con deliberazione di C.C. n. 2 in data 27/2/2008.
3 Il Comune di Roure, in ottemperanza alla vigente legislazione in merito di commercio, ha approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del i Criteri per il rilascio delle autorizzazioni di medie strutture. Riconoscimento di addensamenti e localizzazioni. Conseguentemente con D.C.C. n. 36 in data è stata approvata la variante parziale di adeguamento al PRG ai criteri sopracitati. E in fase di redazione la variante strutturale di esclusivo adeguamento al PAI: il Documento Programmatico è stato approvato dal Consiglio di Comunità Montana con Delibera n. 17 del 17/05/2010. In seguito alla convocazione delle previste Conferenze di Pianificazione ed in relazione ai rilievi ed alle proposte presentate in tale sede dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino, è stato possibile avviare la fase di specificazione prevista dalla normativa vigente, e provvedere all elaborazione del Progetto Preliminare di Variante Strutturale al PRGCM - sub-area Centro Val Chisone. La bozza di Progetto Preliminare è stata trasmessa con nota prot. n in data 31/05/2012, successivamente integrata con nota prot. n in data 23/10/2012, alle Direzioni Regionali della Difesa del Suolo e delle Opere Pubbliche Servizio Sismico di Pinerolo, per l acquisizione del parere di competenza; tale parere, nel quale si esprime una valutazione favorevole ai sensi dell art. 31ter, comma 9 della L.R. 56/77come modificato adalla l.r. 1/2007, ed un parere favorevole ai sensi dell art. 89 del DPR 380/2001 (art. 6 della L.R. 19/85) subordinatamente al recepimento delle osservazioni e prescrizioni di seguito riportate, è stato trasmesso alla Comunità Montana con nota prot in data 12/07/2013; sono attualmente in corso di redazione gli elaborati integrati a seguito del suddetto parere, che permetteranno l adozione del Progetto Preliminare di adeguamento al PAI. L amministrazione comunale ha, quindi, ritenuto di incaricare l Ufficio di Piano della Comunità Montana per la redazione della presente quinta variante parziale. Gli obiettivi e i contenuti della variante parziale L'Amministrazione di Roure intende, con la presente variante parziale: 1) procedere alla ridefinizione del confine tra le zone ZC1 e ZS1, affinché il mappale censito al Fg. 73 n. 618, attualmente diviso tra le due zone urbanistiche sopra citate, sia inserito interamente nella zona di completamento (ZC1), così da avere una uniforme normativa urbanistica;
4 2) procedere alla ridefinizione dei confini della zona IR1, mediante lo stralcio di alcuni lotti verso il torrente Chisone (che presentano un alto rischio dal punto di vista del dissesto idrogeologico - classe IIIa), e l ampliamento del perimetro dell area produttiva, mediante l inclusione dei lotti in proprietà dell attività artigianale esistente, compresi in zona ZS1, attualmente destinati a verde privato e censiti al Fg. 72 n. 46 (parte) e n. 52; tale ridefinizione comporta, nel complesso, una riduzione della superficie a destinazione produttiva, pari a 67 mq. La tabella seguente illustra le variazioni previste con la presente variante parziale. Zona Strumento urbanistico vigente superf. territoriale mq superf. fondiaria libera mq Quinta variante parziale superf. territoriale mq superf. fondiaria libera mq Variazioni mq ZC ZS IR Verifica ai sensi dell articolo 17, L.R. 56/77 e s.m. e i. La presente modifica allo strumento urbanistico si configura quale variante parziale al Piano Regolatore secondo quanto previsto dall art. 17 della L.R. 56/77 e s.m. e i. In particolare: a) non modifica l'impianto strutturale del PRG vigente, con particolare riferimento alle modificazioni introdotte in sede di approvazione; b) non modifica la funzionalità di infrastrutture a rilevanza sovracomunale e non genera statuizioni normative o tecniche a rilevanza sovracomunale; c) non riduce la quantità globale delle aree per servizi di cui all'articolo 21 e 22 della L.R. 56/77 per più di 0,5 metri quadrati per abitante, nel rispetto dei valori minimi di cui alla stessa legge; d) non aumenta la quantità globale delle aree per servizi di cui all'articolo 21 e 22 della L.R. 56/77 per più di 0,5 metri quadrati per abitante, oltre i valori minimi previsti dalla stessa legge; e) non incrementa la capacità insediativa residenziale prevista all'atto dell'approvazione del PRG vigente;
5 f) non incrementa le superfici territoriali o gli indici di edificabilità previsti dal PRG vigente, relativi alle attività produttive, direzionali, commerciali, turistico-ricettive, g) non incide sull'individuazione di aree caratterizzate da dissesto attivo e non modifica la classificazione dell'idoneità geologica all'utilizzo urbanistico recata dal PRG vigente; h) non modifica gli ambiti individuati ai sensi dell'articolo 24, nonché le norme di tutela e salvaguardia ad essi afferenti. Si sottolinea inoltre che, così come indicato al 6 comma dell art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i., le modifiche oggetto della presente variante parziale: 1) interessano aree interne e contigue al nucleo abitato di Castel del Bosco, 2) risultano dotate di opere di urbanizzazione primaria funzionalmente collegate con quelle comunali, così come risultata dall elaborato Schema urbanizzazioni primarie 3) risultano compatibili con la destinazioni d uso esistenti. Con riferimento ai dati citati al 6 comma dell art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i., il presente documento riporta prospetto e verifica dei parametri richiesti; tali elementi verranno, in ogni caso, riportati, come prescritto, nella delibera di adozione. Prospetto numerico inerente la capacità insediativa residenziale del P.R.G. vigente Zone di piano sup. fondiaria libera mq volume resid. esistente mc volume resid. residuo mc volume resid. massimo mc teorici esistenti abitanti teorici insediabili Borgate minori BA/BB/BC/BD Zone sature ZS Zone di recupero ZR Zone di completamento ZC Zone di nuovo impianto ZN Zone produttive IR Totale totali Variazioni introdotte con la presente Quinta Variante Parziale
6 Rispetto dei parametri di cui al 5 comma lettere c), d), e) ed f), riferito al complesso delle varianti parziali approvate e ad eventuali aumenti di volumetrie o di superfici assentite in deroga. Lettera c) riduzione della quantità globale di servizi (art. 21 e 22 L.R. 56/77 e s.m.i.) inferiore/uguale a 0,5 mq/abitante (3.795 ab. x 0,5 mq/ab. = 1.897,5 mq) Lettera d) incremento della quantità globale di servizi (art. 21 e 22 L.R. 56/77 e s.m.i.) inferiore/uguale a 0,5 mq/abitante (3.795 ab. x 0,5 mq/ab. = 1.897,5 mq) Abitanti resid. turisti totali istruzione Aree a servizi previste mq attrezz. interesse comune parco, gioco, sport parcheggio Piano approvato a Var. Parz a Var. Parz a Var. Parz a Var. Parz. 5a Var. Parz. Riepilogo variazioni Riduzione / incremento ammesso mq -/ ,5 Lettera e) incremento della capacità insediativa residenziale in misura inferiore/uguale al 4% (49.461mq x 4% = 1.976,64 mq, ovvero mc x 4% = 2.232,4 mc, ovvero 495 ab. x 4% = 19,8 ab), consentiti ad avvenuta attuazione di almeno il 70% delle previsioni di P.R.G. vigente relative ad aree di nuovo impianto e completamento a destinazione residenziale. Sup. fondiaria libera mq Volume residenziale residuo mc Abitanti insediabili Piano approvato a Var. Parz. 2a Var. Parz. 3a Var. Parz ,08 4a Var. Parz. 5a Var. Parz. Riepilogo variazioni ,08 Incrementi eventualmente ammessi 1.976,64 mq 2.232,4 mc 19,8 ab. Lettera f) incremento delle superfici territoriali o degli indici di edificabilità previsti dal P.R.G. vigente, relativi alle attività produttive, direzionali, commerciali, turistico ricettive, in misura inferiore al 6% ( mq x 6% = 1228,5 mq)
7 Sup. territoriale prevista mq Indici di edificabilità Incrementi ammessi Piano approvato % 1a Var. Parz. 2a Var. Parz. 3a Var. Parz a Var. Parz. 5a Var. Parz ,5 Riepilogo variazioni Esclusione dal processo di valutazione ambientale Così come indicato al comma 8, dell art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i., la presente variante è stata sottoposta a verifica preventiva di assoggettabilità alla VAS. In data 18/12/2013, con nota prot. n. 4975, il Comune di Roure ha attivato le procedure inerenti la Verifica di Assoggettabilità a VAS della Quinta Variante Parziale al P.R.G. vigente. Il Documento Tecnico di Verifica di Assoggettabilità a VAS è stato inviato, così come previsto all art. 9 della L.R. 40/1998, ai seguenti Enti: - Provincia di Torino, Area Sviluppo Sostenibile e Pianificazione Ambientale - A.R.P.A. Dipartimento Provinciale di Torino - ASL TO3 Igiene e sanità Pubblica - Comunità Montana del Pinerolese Le comunicazioni pervenute (Provincia di Torino, ARPA e ASL TO3) esprimono parere favorevole all esclusione dal processo di valutazione ambientale della presente variante. Successivamente alla fase di consultazione è stata avviata la procedura in carico all Organo Tecnico per la Valutazione Ambientale, costituito presso la Comunità Montana del Pinerolese con D.G.E. n. 106 in data 19/09/2011; a seguito dell istruttoria e dei pareri pervenuti, così come contenuto nella determinazione n. 50 in data ed allegata Relazione istruttoria, il predetto Organo tecnico ritiene che non sussistano criticità ambientali tali da prevedere l assoggettabilità obbligatoria della Variante al Processo di VAS.
8 Verifica di compatibilità acustica Il Piano di Classificazione Acustica, adottato dal Comune di Roure con D.C.C. n. 11 del 23/05/2005, classifica nel seguente modo le aree in variante: - Zone ZC1 ZS1 (obiettivo variante n. 2): la modifica di perimetro proposta non determina alcuna variazione nelle destinazioni urbanistiche dei lotti, che sono classificati da un punto di vista acustico in classe III (aree di tipo misto) e sono, a livello urbanistico, inseriti in zone a destinazione residenziale. - Zone IR1 ZS1 (obiettivo variante n. 2): a) la porzione per la quale è previsto il cambio di destinazione urbanistica da produttiva ad agricola è distinta dalla classe IV (aree di intensa attività umana); la destinazione agricola in tale ambito appare, pertanto compatibile con le limitazioni della classe; b) i lotti che verranno destinati ad uso produttivo, sono inseriti in classe III (aree di tipo misto); la nuova destinazione risulta compatibile con le attribuzioni di questa classe, nella quale sono ammesse, fra l altro, le attività artigianali di mediopiccola dimensione. Obiettivo variante n. 1 Obiettivo variante n. 2 figura 5 Estratto Piano di Classificazione Acustica - Carta dell azzonamento acustico con evidenziate le aree oggetto di variante
9 Gli allegati tecnici Al fine di semplificare il compito di verifica dei dati e dei contenuti e per il raffronto tra le previsioni del P.R.G. vigente e della variante, si precisa che fanno parte integrante della presente relazione i seguenti elaborati: 1) Inquadramento fotografico delle aree oggetto di variante; 2) Stralci dell Azzonamento 1:2000 Strumento urbanistico vigente con evidenziazione delle variazioni; 3) Schema urbanizzazioni primarie; 4) Schede di zona - P.R.G.C.M. vigente; 5) Schede di zona 5a VARIANTE PARZIALE; 6) Tabelle riassuntive - P.R.G.C.M. vigente; 7) Tabelle riassuntive 5a VARIANTE PARZIALE; 8) Stralci Indagini geologico tecniche. E inoltre parte integrante della Variante parziale l elaborato Stralcio azzonamento tavola 80a scala 1:2.000 di Quinta Variante Parziale ; in fase di stesura del Progetto Definitivo verrà prodotta l intera tavola di Azzonamento, al momento non riproducibile per motivi tecnici legati alla vetustà dell originale. Ad avvenuta approvazione assumeranno valore prescrittivo tutti gli elaborati propri della Variante Parziale sopra riportati; gli altri elaborati hanno valore semplicemente documentario. L Ufficio di Piano della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca è a disposizione degli Uffici Provinciali e Comunali preposti alla verifica degli atti per ogni chiarimento in merito.
10 INQUADRAMENTO FOTOGRAFICO DELLE AREE OGGETTO DI VARIANTE Zone ZC1 ZS1 (riferimento obiettivo variante punto 1) foto 2 area oggetto di modifica foto 3 foto 1 foto 1
11 foto 2 foto 3
12 Zone IR1 ZS1 (riferimento obiettivo variante punto 2) foto 3 foto 2 aree oggetto di modifica foto 1 foto 1
13 foto 2 foto 3
14 STRALCI AZZONAMENTO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE (con evidenziazione delle variazioni previste) Zone ZC1 ZS1 (riferimento obiettivo variante punto 1) confine zona vigente Zone IR1 ZS1 (riferimento obiettivo variante punto 2) lotti stralciati dalla zona IR1 lotti inclusi in zona IR1
15 SCHEMA URBANIZZAZIONI PRIMARIE (con evidenziazione degli ambiti oggetto di variante) LEGENDA: rete idrica rete fognaria Obiettivo variante n. 1 Obiettivo variante n. 2
16 SCHEDE DI ZONA STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE
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19 comune di ROURE zona IR1 Castel del Bosco destinazione produttiva superficie territoriale mq indici urbanistici indice fondiario 0,20 mc/mq max 500 mc indice territoriale indici edilizi altezza max/piani fuori terra mt 8,50-2 p.f.t. art. 20 N.di A. rapporto di copertura 50% artt. 11.5, 20 N.di A. distanza dai confini 5 mt min. art. 20 N.di A. distanza dalle strade 10 mt min. art. 20 N.di A confrontanza art. 20 N.di A. norme generali ed ammissibilità riferimenti normativi E zona per impianti produttivi, vale la normativa di cui all art. 20 delle N. di A. e all art. 26 delle L.R. 56/77 con intervento diretto Ristrutturazione edilizia, restauro, risanamento, ampliamento, demolizione e ricostruzione (art. 20 delle N. di A.), nuovo impianto con strumento urbanistico esecutivo Ristrutturazione urbanistica, demolizione e ricostruzione (art. 20 N. di A.) con piano particolareggiato norme specifiche Tenuto conto che l ampliamento in previsione ricade in aree classificate in classe IIIb2 dalla Carta di Sintesi, secondo quanto specificato al p.to 7.10 delle N.T.E./99 alla Circ.P.G.R. n. 7/LAP, interventi di nuova edificazione potranno essere avviati solo quando l Amministrazione Comunale o altri enti competenti avranno completato l iter necessario alla messa in sicurezza dell area. In base a quanto sopra specificato, spetterà all Amministrazione Comunale verificare che le opere di riassetto abbiano raggiunto l obiettivo di minimizzazione del rischio ai fini della fruibilità urbanistica dell area interessata.
20 SCHEDE DI ZONA VARIANTE PARZIALE
21 comune di ROURE zona ZS1 Castel del Bosco destinazione residenziale superficie territoriale mq indici urbanistici indice fondiario 1,46 mc/mq indice territoriale 1,06 mc/mq indici edilizi altezza max/piani fuori terra art. 16 N.di A. rapporto di copertura distanza dai confini art. 16 N.di A. distanza dalle strade art. 16 N.di A. confrontanza art. 16 N.di A. norme generali ed ammissibilità riferimenti normativi E zona satura, vale la normativa di cui all art. 16 delle N. di A. con intervento diretto Ordinaria e straordinaria manutenzione, mutamento di destinazione d uso, ristrutturazione edilizia, risanamento, restauro filologico e conservativo, incrementi di cubatura, demolizione e ricostruzione (art. 16 delle N. di A.) con strumento urbanistico esecutivo Ristrutturazione urbanistica, demolizione e ricostruzione (art. 16 delle N. di A.) con piano particolareggiato norme specifiche
22 comune di ROURE zona ZC1 Castel del Bosco destinazione residenziale superficie territoriale mq indici urbanistici indice fondiario 1 mc/mq art N.di A. indice territoriale 0,39 mc/mq art N.di A. indici edilizi altezza max/piani fuori terra mt 8,50-3 p.f.t. art. 18 N.di A. rapporto di copertura 30% art N.di A. distanza dai confini 5 mt min. art. 18 N.di A. distanza dalle strade 6 mt min. art. 18 N.di A. confrontanza art. 18 N.di A. norme generali ed ammissibilità riferimenti normativi E zona di completamento, vale la normativa di cui all art. 18 delle N. di A. con intervento diretto Ordinaria e straordinaria manutenzione, ampliamento, mutamento di destinazione d uso, restauro filologico e conservativo, risanamento, ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione, nuovo impianto con strumento urbanistico esecutivo Ristrutturazione urbanistica, riutilizzo edifici rurali con piano particolareggiato norme specifiche
23 comune di ROURE zona IR1 Castel del Bosco destinazione produttiva superficie territoriale mq indici urbanistici indice fondiario 0,20 mc/mq max 500 mc indice territoriale indici edilizi altezza max/piani fuori terra mt 8,50-2 p.f.t. art. 20 N.di A. rapporto di copertura 50% artt. 11.5, 20 N.di A. distanza dai confini 5 mt min. art. 20 N.di A. distanza dalle strade 10 mt min. art. 20 N.di A. confrontanza art. 20 N.di A. norme generali ed ammissibilità riferimenti normativi E zona per impianti produttivi, vale la normativa di cui all art. 20 delle N. di A. e all art. 26 delle L.R. 56/77 con intervento diretto Ristrutturazione edilizia, restauro, risanamento, ampliamento, demolizione e ricostruzione (art. 20 delle N. di A.), nuovo impianto con strumento urbanistico esecutivo Ristrutturazione urbanistica, demolizione e ricostruzione (art. 20 N. di A.) con piano particolareggiato norme specifiche Tenuto conto che l ampliamento in previsione ricade in aree classificate in classe IIIb2 dalla Carta di Sintesi, secondo quanto specificato al p.to 7.10 delle N.T.E./99 alla Circ.P.G.R. n. 7/LAP, interventi di nuova edificazione potranno essere avviati solo quando l Amministrazione Comunale o altri enti competenti avranno completato l iter necessario alla messa in sicurezza dell area. In base a quanto sopra specificato, spetterà all Amministrazione Comunale verificare che le opere di riassetto abbiano raggiunto l obiettivo di minimizzazione del rischio ai fini della fruibilità urbanistica dell area interessata.
24 STRALCIO TABELLE RIASSUNTIVE STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE
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27 STRALCIO TABELLE RIASSUNTIVE VARIANTE PARZIALE
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30 STRALCI INDAGINI GEOLOGICO TECNICHE PIANO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) - Carta di delimitazione delle aree in dissesto (con evidenziazione degli ambiti oggetto di variante)
31 ATLANTE DEI RISCHI IDRAULICI E IDROGEOLOGICI Delimitazione delle aree in dissesto Aree oggetto di variante
32 STUDI PER LA CONDIVISIONE DEL QUADRO DEL DISSESTO (in itinere) (come da allegati al documento programmatico della variante strutturale di esclusivo adeguamento al P.A.I. del P.R.G.C.M. relativo alla sub-area del Centro Val Chisone, approvato con deliberazione di Consiglio di Comunità Montana n. 17 del ) I documenti allegati, di carattere puramente indicativo, non hanno valore prescrittivo in quanto non risultano né in salvaguardia né allegati a varianti approvate - Carta geomorfologica e dei dissesti (con evidenziazione degli ambiti oggetto di variante) Obiettivo variante n. 2 Obiettivo variante n. 1 Dall analisi della carta dei dissesti si evince chiaramente che le perimetrazioni dei conoidi individuati dal PAI (triangolo rosso) e dal quadro di condivisione del dissesto (perimetro verde) non interessano la zona oggetto degli interventi previsti dalla presente variante parziale.
33 LEGENDA CARTA GEOMORFOLOGICA E DEI DISSESTI
34 - Carta di sintesi dell idoneità all utilizzazione urbanistica (con evidenziazione degli ambiti oggetto di variante) Obiettivo variante n. 2 Obiettivo variante n. 1 Dall analisi della carta di sintesi si nota che l area oggetto del primo punto della variante (zona ZC1 ZS1) risulta interamente in classe II, quindi non presenta particolari problemi dal punto di vista idrogeologico. L area su cui insiste il secondo obiettivo, invece, è compresa in classe IIIb3 per quanto riguarda la parte edificata, mentre la zona non edificata è interessata da dissesto derivante dalla possibile esondazione del torrente Chisone, perciò è inserita in classe IIIa e risulta inedificabile. Questa motivazione è alla base dello stralcio di parte della zona IR1, come precedentemente indicato nel paragrafo Obiettivi e contenuti della variante parziale.
35 LEGENDA CARTA DI SINTESI DELL IDONEITÀ ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA
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