Anno Scolastico DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE

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1 ISTITUTO TECNICO "LEONARDO DA VINCI" AD INDIRIZZO TECNOLOGICO ED ECONOMICO BORGOMANERO (NO) Anno Scolastico DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Classe: 5 Grafici A Prof. BARATTI GIANFRANCO Premessa Il presente documento contiene il piano di lavoro, finalità, obiettivi, argomenti e contenuti della materia. Testi Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti, Giuseppe Zaccaria, LA LETTERATURA IERI, OGGI, DOMANI, volume 3.1 Dall età postunitaria al primo Novecento, e volume 3.2 Dal periodo tra le due guerra ai giorni nostri, Paravia, Tempistica Il presente Anno Scolastico sarà suddiviso in due periodi: il primo dal 11 settembre 2018 al 21 dicembre 2018 il secondo dal 07 gennaio 2019 al 07 giugno 2019 Nel primo periodo sono previste un minimo di 2 valutazioni valide per l orale, di cui una obbligatoriamente nella forma dell interrogazione orale tradizionale; l altra valutazione (o le altre se sarà possibile) potrà essere effettuata in forma scritta (secondo la tipologia A o B o C). Se lo svolgimento della Programmazione lo renderà possibile si cercherà di effettuare più delle due prove previste. Nel primo periodo sono previste 2 prove valide per lo scritto. Si tratterà di temi scritti da svolgere in classe. Nel secondo periodo occorrerà tener conto del tempo da dedicare ai corsi di recupero. Si prevede comunque come minimo di effettuare 2 prove valide per l orale, di cui una obbligatoriamente nella forma dell interrogazione orale tradizionale; l altra valutazione (o le altre se sarà possibile) potrà essere effettuata in forma scritta (secondo la tipologia A o B o C). Se lo svolgimento della Programmazione lo renderà possibile si cercherà di effettuare più delle due prove previste. Nel secondo periodo sono previste 3 prove valide per lo scritto. Si tratterà di temi scritti da svolgere in classe. Contenuti Gli Argomenti e i Contenuti qui proposti e indicati vanno intesi con una certa flessibilità. Le situazioni contingenti potranno portare a modifiche, integrazioni e/o approfondimenti. Sarà pertanto importante il Documento finale sugli Argomenti e i Contenuti realmente svolti. Borgomanero, ottobre 2018 Il Docente Prof. Baratti Gianfranco 1

2 PROFILO: GRAFICA E COMUNICAZIONE Il Diplomato in Grafica e Comunicazione : Ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa, con particolare riferimento all uso delle tecnologie per produrla; Interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell editoria, della stampa e i servizi ad esso collegati, curando la progettazione e la pianificazione dell intero ciclo di lavorazione dei prodotti. È in grado di: Intervenire in aree tecnologicamente avanzate e utilizzare materiali e supporti differenti in relazione ai contesti e ai servizi richiesti; Integrare conoscenze di informatica di base e dedicata, di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; Interviene nella progettazione e realizzazione di prodotti di carta e cartone; Utilizzare competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi: Alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e organizzazione delle operazioni di stampa e post- stampa, Alla realizzazione di prodotti multimediali, Alla realizzazione fotografica e audiovisiva, Alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione di rete, Alla produzione di carta e di oggetti di carta e cartone (cartotecnica); Gestire progetti aziendali, rispettando le norme sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell ambiente; Descrivere e documentare il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti e redigere relazioni tecniche. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Grafica e Comunicazione consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d uso e alle tecniche di produzione. 2. Utilizzare pacchetti informatici dedicati. 3. Progettare e gestire la comunicazione grafica e multimediale attraverso l uso di diversi supporti. 4. Programmare ed eseguire le operazioni inerenti le diverse fasi dei processi produttivi. 5. Realizzare i supporti cartacei necessari alle diverse forme di comunicazione. 6. Realizzare prodotti multimediali. 7. Progettare, realizzare e pubblicare contenuti per il web. 8. Gestire progetti e processi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 9. Analizzare e monitorare le esigenze del mercato dei settori di riferimento. 2

3 PROFILO D USCITA Al termine del percorso quinquennale lo studente è in grado di: Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative dei vari contesti (sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici); Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura. Delle arti e orientarsi fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; Stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione di rete. PREMESSA Ferme restando le finalità e gli obiettivi indicati nei Programmi ministeriali, si produce una propria particolare programmazione che tiene conto della tipologia di alunni e del corso di studi, della tipologia di scuola in cui si esercita l insegnamento, delle competenze e abilità del docente. Questa programmazione rappresenta un lavoro di base, da realizzare non ogni anno, ma come fondamenta del proprio lavoro nel corso degli anni. Occorrerà verificare e/o modificare solo le parti che l esperienza e la pratica annuale di insegnamento suggeriranno. FINALITÀ DISCIPLINARI La finalità dello studio della Lingua e Letteratura italiana è, sostanzialmente, formativa; nel senso di consentire al discente, attraverso la conoscenza e la riflessione, la formazione e la maturazione cosciente e responsabile di un proprio bagaglio di idee, valori civili, etici e morali necessari alla strutturazione di una propria personalità, di una propria cultura, di un più chiaro concetto di sé. Sul versante strettamente linguistico la finalità generale riguarda l acquisizione di abilità e soprattutto competenze nella composizione scritta, sapendo rispettare modelli e forme richieste, oltre che abilità e competenze nell esposizione orale in relazione alle diverse situazioni proposte. FINALITÀ DISCIPLINARI SPECIFICHE L insegnamento della Letteratura italiana si propone due finalità disciplinari specifiche: La formazione del buon lettore L educazione al senso della storia e della complessità FORMAZIONE DEL BUON LETTORE L educazione letteraria ha lo scopo di formare la psicologia del buon lettore, cioè dell individuo che continuerà a leggere fuori dalla scuola, e non solo strumentalmente ma per gusto personale. L incontro con la Letteratura deve portare ad un allargamento del campo dei testi fruibili, ampliando anche la gamma dei modi di fruizione. L educazione letteraria deve configurarsi come educazione dell immaginario, dove la Letteratura diviene il luogo in cui si può sperimentare l infinita varietà dell esperienza umana, delle situazioni e dei modi di viverle, con implicazioni: Cognitive (formazione del «senso del possibile»). Etiche (disponibilità a riconoscere la diversità dei punti di vista, apertura al dialogo, tolleranza). Estetiche. 3

4 Le competenze che il discente dovrà acquisire gli potranno permettere di fruire del testo a diversi livelli, di penetrare (più o meno in profondità) nella molteplicità delle dimensioni e dei significati del testo stesso. L addestramento alle tecniche di analisi va inteso e sfruttato in senso strumentale, in vista di un arricchimento dell esperienza di lettura, più che come un fine in sé. Nell attività di educazione letteraria non occorrerà mai dimenticare la distinzione tra l atteggiamento: del lettore comune, che partecipa al gioco letterario da quello dello specialista, che invece analizza il funzionamento del gioco letterario. EDUCAZIONE AL SENSO DELLA STORIA E DELLA COMPLESSITÀ Finalità importante resta la capacità del lettore di storicizzare ciò che legge: il testo letterario non lo si apprezza se non lo si mette in relazione (anche sommariamente): col suo contesto culturale col suo passato e il suo futuro col suo tempo e col nostro. L approccio alla Letteratura deve essere anche storico, cosicché la Letteratura stessa può contribuire a formare il senso storico che a sua volta può contribuire: a sviluppare un apertura culturale a riconoscere la «diversità» delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo ad acquisire la capacità di riconoscere la «durata» (continuità e trasformazione) dei fenomeni a potenziare la capacità di riconoscere l «attualità» dei prodotti culturali del passato, lo spessore storico dei fenomeni culturali presenti ad accentuare sensibilità e rispetto dei beni culturali, la loro conservazione e fruizione. Occorre trasmettere il senso di una storia che «si costruisce» a partire dai testi; di una Letteratura che può essere una via d accesso privilegiata al senso della «complessità» dei fenomeni culturali (pluralità delle prospettive, variabilità dell oggetto di conoscenza a seconda delle angolazioni, provvisorietà di ogni spiegazione), che appare un carattere essenziale della cultura contemporanea. Fondamentale nell esperienza di educazione letteraria è la necessaria influenza reciproca tra l osservatore e il fenomeno osservato; questo significa che il passato da scoprire nei testi e attraverso i testi non deve restare un inerte oggetto di conoscenza, ma deve essere il «termine» di un dialogo: nel momento in cui si scopre la diversità del mondo espresso da un opera del passato, ci si deve chiedere che cosa quella diversità significhi «per me». COMPETENZE DI BASE L insegnamento di Lingua e letteratura italiana, che si articola in conoscenze e abilità, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento (o competenze di base). SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working (lavoro di gruppo) più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. 4

5 RISULTATI DI APPRENDIMENTO QUINTO ANNO CONOSCENZE Lingua Processo storico e tendenze evolutive della lingua italiana dall Unità nazionale ad oggi. Caratteristiche dei linguaggi specialistici e del lessico tecnico-scientifico. Strumenti e metodi di documentazione per approfondimenti letterari e tecnici. Tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta. Repertori dei termini tecnici e scientifici relativi al settore d indirizzo anche in lingua straniera. Software dedicati per la comunicazione professionale. Social network e new media come fenomeno comunicativo. Struttura di un curriculum vitae e modalità di compilazione del CV europeo. Letteratura Elementi e principali movimenti culturali della tradizione letteraria dall Unità d Italia ad oggi con riferimenti alle letterature di altri paesi. Autori e testi significativi della tradizione culturale italiana e di altri popoli. Modalità di integrazione delle diverse forme di espressione artistica e letteraria. Metodi e strumenti per l analisi e l interpretazione dei testi letterari. Altre espressioni artistiche Arti visive nella cultura del Novecento. Criteri per la lettura di un opera d arte. Beni artistici ed istituzioni culturali del territorio. ABILITÀ Lingua Identificare momenti e fasi evolutive della lingua italiana con particolare riferimento al Novecento. Individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali dei / nei testi letterari più rappresentativi. Individuare le correlazioni tra le innovazioni scientifiche e tecnologiche e le trasformazioni linguistiche. Produrre relazioni, sintesi, commenti ed altri testi di ambito professionale con linguaggio specifico. Utilizzare termini tecnici e scientifici anche in lingue diverse dall italiano. Interagire con interlocutori esperti del settore di riferimento anche per negoziare in contesti professionali. Scegliere la forma multimediale più adatta alla comunicazione nel settore professionale di riferimento in relazione agli interlocutori e agli scopi. Elaborare il proprio curriculum vitae in formato europeo. Letteratura Contestualizzare l evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall Unità d Italia ad oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento. Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori della letteratura italiana e di altre letterature. Cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi. Collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari. Interpretare testi letterari con opportuni metodi e strumenti d analisi al fine di formulare un motivato giudizio critico. Altre espressioni artistiche Leggere ed interpretare un opera d arte visiva e cinematografica con riferimento all ultimo secolo. Identificare e contestualizzare le problematiche connesse alla conservazione e tutela dei beni culturali del territorio. IL PROCESSO DI LAVORO DISCIPLINARE Si tratta dei momenti specifici in cui si articola lo studio della disciplina. Lettura del testo (richiede soprattutto una buona abilità di base nella lettura specifica); Analisi, individuazione e comprensione dei significati espliciti del testo; Analisi, individuazione e comprensione dei significati impliciti del testo; 5

6 Deduzione di idee e concetti; Sintesi conclusiva; Confronto con: altri testi e/o idee dello stesso autore, altri autori, opere, movimenti; Valutazione e giudizio personale, da rapportarsi con le proprie esperienze. CRITERI PER L ANALISI DEL TESTO L analisi del testo è certamente il momento più importante e significativo del lavoro disciplinare. Questo può riassumersi in quattro fasi: 1. Ricerca del valore intenzionale del testo: le intenzioni dell autore Le coordinate spazio/temporali (storico/geografiche) Il contesto socioculturale Le condizioni psicologiche (cultura personale, biografia, ) Esempi operativi Chi ha scritto il testo? Come e quando? Con quali motivazioni? Con quali fini? 2. Ricerca del valore esplicito del testo (il significante) I contenuti per quello che sono Il patrimonio semantico e lessicale La struttura sintattica e l ordine del discorso Esempi operativi Come è fatto il testo? Che cosa dice? 3. Ricerca del valore implicito del testo (il significato) I concetti chiave (il topic) Le finalità oggettive del testo (il point) Esempi operativi Che cosa significa il testo? A che cosa serve? Quale messaggio contiene? 4. Manifestazione, da parte del fruitore, del valore comunicativo del testo (il senso) La reazione (mediata o immediata) del fruitore L uso che il fruitore fa del testo L interrogazione mossa dal fruitore al testo La manipolazione del testo da parte del fruitore La critica al testo da parte del fruitore La riproduzione del testo in un altro oggetto Esempi operativi Che cosa pensi del testo? Quale giudizio ne dai? A che cosa serve? Che cosa modificheresti? Come lo rifaresti? 6

7 LE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE LA COMPETENZA LETTERARIA CONOSCENZA Poesia a) significato delle parole; b) struttura logica del periodo; c) forme ritmico-metriche; d) figure retoriche; e) attori della scena (chi parla, cosa dice e/o fa); f) argomento (tema); g) coordinate spazio-temporali interne e situazione; h) collocazione del testo nell opera di appartenenzanenza. Attività e compiti In questo aspetto della competenza letteraria, in continuità con la competenza di lettura e da graduare secondo i destinatari, gli studenti devono: a) situare il testo nell opera e nel tempo in cui è stato scritto (informazioni essenziali); b) riconoscere gli aspetti linguistici, lessicali, logico-sintattici e/o metrico-retorici; c) individuare argomenti, temi, ambienti; d) identificare personaggi e azioni. I compiti connessi a questo aspetto - corrispondente in ogni classe alla fase di primo accesso a un opera letteraria nuova - richiedono la capacità di orientarsi tra i significati letterari del testo e l abitudine a collocare il testo nel suo contesto storico-letterario. Prosa a) significato delle parole; b) struttura logica del periodo; c) figure retoriche; d) attori della scena e azione (chi parla, cosa dice e/o fa); e) argomento (tema); f) coordinate spazio-temporali interne e situazione; g) collocazione del testo nell opera di apparte- Descrittori graduati Lo studente sa: a) riconoscere il significato delle parole chiave e di quelle non note di un testo; b) riconoscere il genere letterario; c) ricostruire la struttura formale del testo; d) riconoscere le principali forme metriche e/o figure retoriche in rapporto al significato complessivo dell opera e al suo genere; e) individuare personaggi, azioni, temi, ambienti del testo e collegarli all opera; f) collocare il testo, l opera e il suo autore nel tempo. COMPRENSIONE Poesia Prosa a) scarto del significato nell uso delle parole nel testo e nella lingua corrente (storia della lingua); b) significati denotativi/connotativi del testo; c) principali figure retoriche funzionali al significato del testo; d) rinvii all extra-testo (fatti biografici dell autore e/o storici); e) relazione tra il testo e la struttura complessiva dell opera di appartenenza. dell opera di appartenenza. Attività e compiti Descrittori graduati In questo aspetto della competenza letteraria, da graduare secondo la classe di riferimento, gli studenti devono: a) orientarsi tra gli scarti semantici delle parole in una prospettiva storico-linguistica e socio linguistica; b) cogliere la polisemia del linguaggio letterario a) scarto del significato nell uso delle parole nel testo e nella lingua corrente (storia della lingua); b) livelli e forme della narrazione; c) varietà dei registri comunicativi; d) principali figure retoriche in funzione del significato del testo; e) rinvii all extra-testo (fatti biografici dell autore e/o storici, poetiche); f) relazione tra il testo e la struttura complessiva Lo studente sa: a) analizzare gli aspetti semantico-lessicali di un testo e/o di un opera in una prospettiva storico-socio-psico-linguistica; b) cogliere la polisemia del linguaggio letterario attraverso i registri stilistici e i meccanismi espressivi e comunicativi; 7

8 attraverso i meccanismi espressivi, comunicativi e testuali; c) distinguere tra i significati denotativi e connotativi; d) ricostruire le connessioni esplicite e implicite tra testo e fatti biografici dell autore; tra testo e contesto storico, estetico-letterario; e) riassumere e/o parafrasare con puntualità il testo; f) indagare il testo per rispondere sinteticamente, in forma orale, scritta e/o multimediale, a domande di comprensione che implichino anche nozioni extratestuali (di critica e di storia letteraria). I compiti connessi a questo aspetto investono la capacità di ricercare le informazioni testuali e di connetterle a quelle extratestuali di diversa provenienza (disciplinare e pluridisciplinare), di mobilitare le informazioni storiche, retoriche e letterarie per dare spessore semantico al testo e comprenderne il valore nella globalità dell opera di appartenenza. RIAPPROPRIAZIONE Poesia a) ipotesi sui significati del testo; b) relazione fra elementi intratestuali (tematici, strutturali, formali, lessicali) ed extratestuali (movimenti, epoche, poetiche); c) intenzionalità dell autore e scelta del genere; d) analogie e differenze fra testi dello stesso autore, di autori diversi o di linguaggi differenti; e) confronto interculturale fra testi della letteratura mondiale. Attività e compiti In questo aspetto specifico della competenza letteraria, da graduare secondo la classe di riferimento, gli studenti devono: a) indagare e manipolare il testo al fine di comprenderne il significato alla luce delle scelte strutturali e formali dell autore; b) riconoscere i nessi tra forma, contenuti e genere; c) mettere in relazione gli elementi testuali e contestuali per interpretare il testo in chiave sia storica sia attualizzante; d) mobilitare l enciclopedia personale per riappropriarsi del testo attraverso confronti tematici, intersemiotici, interdisciplinari e/o interculturali fra testi dello stesso autore o di autori diversi; c) analizzare le figure retoriche in relazione ai significati del testo, dell opera e del genere; d) cogliere i significati letterali estetici e culturali di un opera; e) riconoscere la ricorrenza di temi e stilemi nelle opere di uno stesso autore e di autori diversi; f) collegare il testo e/o l opera alla biografia, alla poetica dell autore e al contesto storicoculturale; g) collegare testi e opere alla tradizione letteraria e al genere; h) utilizzare contributi critici per chiarire aspetti del testo e/o dell opera nonché della loro ricezione; i) riassumere e/o parafrasare il testo; j) indagare il testo per rispondere sinteticamente, in forma orale, scritta e/o multimediale, a domande di comprensione che implichino anche nozioni extratestuali (di critica e di storia letteraria). Prosa a) rapporto fra realtà e immaginazione; b) ipotesi sui significati della vicenda; c) relazione fra elementi intratestuali (tematici, strutturali, formali, lessicali) ed extratestuali (movimenti, epoche, poetiche); d) intenzionalità dell autore e scelta del genere; e) analogia e differenze fra testi dello stesso autore, di autori diversi, o di linguaggi differenti; f) confronto interculturale fra testi della letteratura mondiale. Descrittori graduati Lo studente sa: a) interrogarsi sui testi letterari in rapporto alla struttura dell opera di appartenenza, all intenzionalità dell autore e al contesto storico-culturale; b) interpretare la figuralità di contenuti e forme di un opera anche in rapporto alla propria esperienza culturale ed emotiva; c) storicizzare differenze e affinità di contenuto, di forma e di significato ricavate dalle interpretazioni di opere e autori; d) comparare un opera con le sue trasposizioni intersemiotiche (teatro, cinema, pittura, fotografia ); e) motivare le letture personali di un opera alla luce dell extratesto (storicizzazione); 8

9 e) produrre risposte sintetiche e testi argomentativi (saggi brevi) in grado di motivare interpretazioni personali fondate sulla datità testuale, sul dialogo con il lettore situato e/o su confronti intratestuali e pluridisciplinari; f) produrre riscritture vincolate e/o creative e rielaborazioni multimediali e intersemiotiche. I compiti connessi a questo aspetto investono la capacità interpretativa dello studente, che diventa protagonista nel ricostruire il significato profondo del testo e nel ricondurre a sé al suo immaginario e ai suoi stili comunicativi il senso della lettura individuale e sociale di un opera letteraria. f) motivare le letture personali di un opera alla luce delle proprie domande di senso (attualizzazione); g) proporre in modo autonomo confronti pertinenti tra testi, opere e autori (interdisciplinarità e interculturalità); h) interrogare testi, opere e autori non noti, mobilitando risorse e enciclopedia personali; i) argomentare fondate interpretazioni in forma di risposte sintetiche e/o di saggio breve; j) produrre ipertesti e webquest su temi interdisciplinari. VALUTAZIONE Poesia Prosa a) giudizio sul valore per sé di quanto si dice nel a) giudizio sul valore per sé di quanto si dice nel testo; testo e dei diversi punti di vista; b) giudizio sulla portata storica del senso complessivo del testo; plessivo del testo; b) giudizio sulla portata storica del senso com- c) vaglio dell efficacia espressiva del testo e del c) vaglio dell efficacia espressiva del testo e del genere; genere; d) vaglio delle scelte stilistiche dell autore. d) vaglio delle scelte stilistiche dell autore. Attività e compiti Descrittori graduati Lo studente sa: a) giudicare l attualità o l inattualità del testo e/o dell opera; In questo aspetto fondamentale della competenza letteraria, da graduare secondo la classe di rife- b) confrontare il proprio giudizio con quelli degli altri (comuni lettori e critici); rimento, gli studenti devono: c) valutare in modo progressivamente più autonomo il testo e/o l opera in relazione al con- a) vagliare il testo nei suoi aspetti formali, strutturali e contenutistici al fine di produrre giudizi di valore da confrontare con quelli degli testo storico-culturale di produzione e all influenza sulla tradizione letteraria; altri (comuni lettori e critici); d) valutare, in modo guidato, il messaggio del b) avere consapevolezza della ricezione e della testo e/o dell opera nel dialogo con altre culture; fortuna mutevoli di un opera; c) sapere argomentare il giudizio personale su e) valutare quanto il senso profondo del testo un opera letteraria, in forma orale e scritta, e/o dell opera rappresenti e interpreti la sua tenendo conto della vicinanza o distanza del epoca e sia presente nelle successive; lettore dal testo. f) valutare in modo autonomo la ricezione e la I compiti riconducibili a questo aspetto attribuiscono piena centralità allo studente per sviluppa- fortuna di un opera riconoscibile anche nelle riletture multisemiotiche; re progressivamente la sua capacità di esprimere g) argomentare il proprio giudizio, in forma e motivare giudizi di valore sull opera letteraria scritta e orale, sugli aspetti formali, strutturali fondati sul rapporto tra presente e passato, tra la e contenutistici di un testo e/o di un opera; sua e le altrui letture. h) argomentare il proprio giudizio sulle principali scelte formali dell autore in relazione all opera, al genere e alla sua poetica. 9

10 METODOLOGIE Si tratta di evidenziare le tecniche di insegnamento che si adottano nello specifico processo di insegnamento-apprendimento. Il metodo è il percorso che conduce al risultato; è il risultato di due fattori: che cosa si vuole insegnare: cioè ci si riferisce alle specificità concettuali del processo formativo, che riguardano l epistemologia 1 dei saperi, la costruzione di competenze anche specialistiche, la messa a punto di autonomi sistemi di padronanze; a chi si vuole insegnare: cioè ci si riferisce alle caratteristiche personali (cognitive, emotive, relazionali) che contraddistinguono il mondo adolescenziale, e alle individuali potenzialità di apprendimento degli allievi. La determinazione del metodo didattico serve a due scopi fondamentali: favorire l acquisizione da parte degli allievi degli schemi concettuali e delle competenze disciplinari e trasversali, nel raccordo tra profilo formativo in ingresso e in uscita; facilitare il raggiungimento degli intenti educativi, ossia di quegli atteggiamenti, stili, padronanze che più stabilmente incidono nella personalità dello studente. Premessa fondamentale è chiedersi in concreto, che cosa deve fare l insegnante? Cioè quali sono le azioni che un insegnante deve mettere in atto nell interazione con gli studenti, ossia: Variare gli stimoli allo scopo di mantenere l attenzione degli allievi e di non cadere nella monotonia; Sensibilizzare al problema da trattare, in modo da predisporre un terreno fertile alle nuove conoscenze; Ricapitolare e integrare le conoscenze; in altri termini, saper fare un bilancio cognitivo, una sintesi, delle associazioni e dei transfer; Ricorrere al silenzio e alle indicazioni non verbali; Rafforzare la motivazione e la partecipazione dello studente; si potrebbe dire: incoraggiare e sostenere l allievo nella fatica di apprendere; Saper delimitare i problemi; Controllare la comprensione degli studenti; Saper porre dei problemi complessi; Porre dei problemi discriminatori; Essere sensibile alle reazioni degli allievi; Ricorrere alle immagini e agli esempi; Raffinare la tecnica d esposizione; Suscitare una comunicazione completa nella classe. VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti si articola in tre momenti basilari. 1. Valutazione iniziale 2. Valutazione in itinere o formativa 3. Valutazione sommativa 1. VALUTAZIONE INIZIALE È così definita perché si colloca nella prima fase dell anno scolastico (grosso modo il primo mese), ha una funzione di natura diagnostica circa i livelli cognitivi di partenza (in termini di conoscenza e di abilità) e le caratteristiche affettive di ingresso (gli atteggiamenti verso la scuola e verso le singole mate- 1 Riflessione intorno ai principi e al metodo della conoscenza scientifica. 10

11 rie) degli alunni. È praticamente l accertamento dei pre-requisiti. Si effettua attraverso la somministrazione di test d ingresso. L esito non è una misurazione dell apprendimento, non fa media. Spesso questo esito non viene segnato sul registro, ma su apposita scheda. 2. VALUTAZIONE IN ITINERE O FORMATIVA Si colloca nel corso degli interventi didattici e più precisamente, va a punteggiare l attuazione di specifici percorsi di insegnamento (esempio, moduli o unità didattiche), con lo scopo di assicurare all insegnante le informazioni necessarie per la regolazione dell azione didattica. La ragion d essere di questa valutazione in itinere risiede nel fornire allo studente una informazione accurata circa i punti forti e i punti deboli del suo apprendimento e al docente una serie di dati che gli permettono di assumere decisioni didattiche appropriate ai bisogni individuali degli alunni. Questa valutazione non di preoccupa di informare la famiglia e l allievo circa la posizione da questi occupata rispetto al resto della classe, ma aiuta lo studente a superare gli ostacoli che emergono nel percorso di apprendimento e il docente a modificare le procedure, i metodi e gli strumenti usati al fine di migliorare e rendere più efficace l attività didattico educativa. Non è una misurazione, non si tramuta in voto sul registro. Non fa media. 3. VALUTAZIONE SOMMATIVA Questa importantissima valutazione di divide in due momenti: Intermedia È situata al termine di una frazione rilevante del lavoro scolastico (esempio, modulo o unità didattica). È il voto che si assegna dopo una prova di verifica, di qualsiasi tipologia. È una vera e propria misurazione del raggiungimento o meno di un certo obiettivo didattico che ci si era prefissati, e si tramuta in un voto che va segnato sul registro. La misurazione deve seguire la scala di misurazione, che tassativamente comprende e deve comprendere voti dall 1 al 10. Note applicative La misurazione è quel voto che viene assegnato dopo la correzione di una prova scritta o orale, e riguarda il semplice profitto La misurazione deve seguire scrupolosamente una scala che va da 1 a 10, con tolleranza del mezzi voti ed esclusione di qualsiasi altra frazione di voto. I dieci decimi stanno ad indicare non la perfezione assoluta, ma la migliore prestazione possibile in rapporto a ciò che è stato richiesto nella prova assegnata, vale a dire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Le prove devono essere programmate adeguatamente in relazione all obiettivo prefissato, obiettivo che va comunicato all alunno unitamente ai criteri con cui la prova sarà misurata. L esito delle prove deve essere comunicato nel più breve tempo possibile, immediatamente per quelle orali. Lo studente ha diritto di chiedere il perché di una misurazione (voto) ed il docente è tenuto a dare risposta; lo studente non ha, invece, il diritto di contestare la misurazione ottenuta (voto) se non per vie formali (si veda il capitolo relativo alla valutazione del servizio scolastico). I docenti devono chiarire agli alunni, fin dall inizio dell anno, che i criteri di misurazione seguono la scala da 1 a 10, e comunicare quale sarà il livello minimo (sufficienza) accettato. Dovranno, inoltre, aiutare gli alunni ad autovalutarsi, rendendoli così consapevoli dei risultati raggiunti nelle diverse prove. Si ricorda che le verifiche, devono rispondere ai criteri di: correlazione: sono parte integrante della programmazione e devono riguardare obiettivi definiti in modo chiaro e misurabile. obiettività e omogeneità: occorre che vengano valutate sulla base dei criteri comuni stabiliti dal PEI, dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe. Finale È situata alla fine di un quadrimestre, o dell intero anno scolastico. Redige un bilancio complessivo dell apprendimento. Questa valutazione sommativa finale è costituita dalla media mai strettamente 11

12 aritmetica delle valutazioni sommative intermedie (le misurazioni), più gli eventuali elementi educativi previsti. È un voto intero che si porta allo scrutinio. Note applicative L insegnante deve presentarsi allo scrutinio con una proposta di voto (intero), che rappresenta la traduzione numerica del giudizio maturato in merito al livello di apprendimento dell alunno. Gli elementi educativi da tener presente in sede di scrutinio riguardano i seguenti fattori: Le eventuali difficoltà incontrate in termini relazionali con l ambiente scuola o a causa di lacune precedenti. L impegno dimostrato. Il progresso compiuto nell apprendimento. Il conseguimento di un efficace metodo di studio. Il conseguimento degli obiettivi educativi. Sulla base di queste osservazioni, le proposte dei singoli docenti possono essere adeguatamente modificate, per voto del Consiglio di Classe in sede di scrutinio. Ciò esplica il fatto, peraltro noto, che le valutazioni finali sono responsabilità in solido del Consiglio di Classe e non del singolo docente. LA TABELLA VOTO GIUDIZIO 0-1 Rifiuto della materia e rifiuto delle prove di valutazione e misurazione. 2 Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti. 3 Manifesta una conoscenza episodica dei contenuti proposti. Manifesta una conoscenza frammentaria e non sempre corretta dei contenuti proposti 4 che, inoltre, non riesce ad applicare a contesti diversi da quelli appresi. Non riesce a fare valutazioni adeguate di quanto appreso. Ha appreso i contenuti proposti in maniera superficiale; sa distinguerli e collegarli tra loro 5 in modo frammentario. Compie valutazioni, ma spesso senza dare spiegazioni esaurienti. Conosce e comprende i contenuti essenziali e riesce a compiere semplici applicazioni. 6 Compie valutazioni ma non ancora in modo autonomo. Ha una conoscenza completa ma non sempre approfondita dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti con parziale autonomia. 7 Sa analizzare e sintetizzare i contenuti proposti, esprimendo valutazioni sugli stessi, anche se necessita talvolta di una guida. Ha una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti che collega tra loro ed applica a diversi contesti. 8 Sa ordinare le conoscenze acquisite, sa classificarle e sintetizzarle, sapendo esprimere valutazioni articolate. Ha conseguito una piena conoscenza dei contenuti che riconosce e collega in opposizione ed in analogia con altre conoscenze, applicandoli autonomamente e correttamente a 9 10 contesti diversi. Compie analisi critiche personali e sintesi corrette ed originali. Ha raggiunto l autonomia della valutazione LE PROVE LE TIPOLOGIE ADOTTATE Le tipologie di prove semi strutturate sono diverse, quelle adottate sono: 1. Trattazione sintetica di argomenti Con questa tipologia all alunno vengono proposti alcuni argomenti da trattare e/o alcuni quesiti a cui rispondere. Nell elaborazione l alunno dovrà tener conto: del tempo che gli viene concesso per l intera prova 12

13 degli spazi (in genere, un certo numero minimo/massimo di righe o di parole) assegnati per ciascun argomento La sollecitazione a produrre una risposta, un testo, può essere diversa in base al rapporto stimolorisposta. In relazione a questa tipologia si preferirà una forma basata su: stimolo aperto che sollecita una risposta aperta (che in linea di principio apparterrebbe alle prove non strutturate, ma qui vi sono alcuni accorgimenti che la portano ad essere semi strutturata): e si ha quando un quesito è proposto in modo articolato e circostanziato ed è corredato da altri quesiti impliciti; si invita l interlocutore ad una risposta altrettanto ricca e argomentata, eventualmente corredata con riflessioni personali. 2. Quesiti a risposta singola Questi quesiti sono volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza raggiunti dall alunno su argomenti riguardanti una o più domande chiaramente esplicitate. Le risposte debbono essere in ogni caso autonomamente formate dal candidato e contenute nei limiti della estensione massima indicata. Più esplicitamente si tratta di formulare quesiti a stimolo chiuso che sollecitano una risposta aperta: e si hanno quando si pone una domanda che richiede una risposta circoscritta all argomento proposto, ma che comprenda - eventualmente oltre la dimostrazione della conoscenza del tema o dell argomento, anche capacità di riflessione e di confronto. 3. Colloquio orale Per definizione questa prova di verifica si colloca tra quelle non strutturate; si tratta - certamente di un momento fondamentale per l accertamento degli obiettivi elevati e per il controllo delle capacità espressive orali. È però (proprio perché non strutturata) le meno precisa, per limiti intrinseci caratteristici proprio delle prove non strutturate. Per contenere l imprecisione si ricorrerà a colloqui orali semi strutturati, cioè registrando su griglia predefinita le risposte degli studenti; inoltre si procederà seguendo in parte i criteri proposti dalla normativa a proposito del colloquio all esame di stato, cioè offrendo la possibilità di partire da un argomento proposto dall alunno, ma esplicitato dal docente e riservando tempi e spazi per il confronto di idee e opinioni. 4. Analisi del testo Si tratta di una prova strutturalmente simile a quella proposta come tipologia A nella prima prova scritta dell odierno esame di stato (dm 356/98). Analisi e commento di un testo, anche arricchite da note personali, di un testo letterario o non letterario in prosa o in poesia, corredata da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua contestualizzazione. Nello svolgimento di questa prova l alunno deve dimostrare di essere in possesso di conoscenze e competenze idonee alla individuazione della natura del testo e delle sue strutture formali. LA PROVA SCRITTA DI ITALIANO Il lavoro a proposito dell italiano scritto deve tenere in considerazione soprattutto qual è l obiettivo finale, cioè la prima prova scritta dell esame di stato. A questo proposito occorre citare che: «La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l insegnamento, nonché le capacità espressive, logico linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività». Inoltre: «Nella produzione dell elaborato il candidato deve dimostrare: 1. Correttezza e proprietà nell uso della lingua; 2. Possesso di adeguate conoscenze relative sia all argomento scelto che al quadro di riferimento generale in cui esso si inserisce; 3. Attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costruzione di un discorso organico e coerente, che sia anche espressione di personali convincimenti». LE QUATTRO COMPETENZE DELLA PADRONANZA LINGUISTICA Nel linguaggi scolastico (generale e di legge) padronanza linguistica è locuzione comune che indica riassuntivamente: Il possesso ben strutturato di una lingua (o di più lingue) 13

14 La capacità di servirsene per i vari scopi comunicativi. In sede più scientifica si usa, per esprimere tale nozione, prevalentemente il termine competenza. Distinguendo: I. Competenza testuale Accogliendo il termine testo per indicare ogni messaggio realmente prodotto e comunicativamente funzionante ( felice ), la competenza testuale, detta anche pragmatica o comunicativa, si può complessivamente definire, nel campo della lingua verbale, come «la capacità di intendere e produrre messaggi (orali, scritti o trasmessi con altri mezzi) che, in una determinata situazione comunicativa, realizzino pienamente il passaggio intenzionale di informazioni tra emittente e ricevente.» In pratica un alunno per dimostrare, in una prova scritta, di avere competenza testuale deve soddisfare questi parametri o descrittori: Rispetto delle consegne Uso del registro linguistico complessivo adeguato al tipo di testo Coerenza e coesione nella struttura del discorso Scansione del testo in capoversi e paragrafi, con eventuali intitolazioni (specie tipologia A e B) Ordine nell impaginazione e nell aspetto grafico ( calligrafia ). II. Competenza grammaticale Riguarda la conoscenza acquisita automaticamente attraverso l uso e, in minor misura, attraverso lo studio riflesso di quella che viene chiamata comunemente grammatica, termine con il quale s intende qui indicare «il sistema generale della lingua, organizzato nei suoi quattro livelli (fonologico, morfologico, sintattico e lessicale) e governato dalle regole di combinazione che lo rendono funzionale alla formulazione e comunicazione di informazioni.» Al termine grammatica viene però spesso attribuito un significato più ristretto, riferendolo solo all insieme della morfologia e della sintassi (morfosintassi), ossia alle forme e ai modi di collegamento delle parole che formano una frase. La nozione di grammatica si precisa e si intende nella sua autonoma importanza attraverso la descrizione delle cosiddette frasi di grammatica o frasi-tipo, definibili come segue: «costruzioni che hanno tutti gli elementi necessari (indispensabile almeno un verbo di forma finita) per esprimere ognuna un concetto completo, senza l aggiunta di informazioni contenute in altre frasi o di provenienza extralinguistica (da immagini, segnali, gesti, mimica o elementi ambientali).» In pratica un alunno per dimostrare, in una prova scritta, di avere competenza grammaticale deve soddisfare questi parametri o descrittori: Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità Correttezza ortografica Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo III. Competenza lessicale-semantica Il lessico costituisce il livello della lingua maggiormente sottoposto al controllo consapevole della nostra mente ed è, quindi, il più disponibile a crescere per effetto dell istruzione. Nonostante questa forte connotazione di consapevolezza, che presiede alla gestione degli elementi lessicali, possiamo parlare di competenza anche in questo settore, considerando il grado di prontezza dell individuo nel far ricorso almeno al proprio repertorio lessicale di base (sia nella comprensione, sia nella produzione) e i fenomeni di acquisizione passiva, dal proprio ambiente, di vocaboli o significati in voga, che attecchiscono specie nelle nuove generazioni senza che i parlanti abbiano coscienza dello scarto rispetto a usi consolidati. In pratica un alunno per dimostrare, in una prova scritta, di avere competenza lessicale-semantica deve soddisfare questi parametri o descrittori: Ampiezza del repertorio lessicale Appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale Padronanza di linguaggi settoriali 14

15 IV. Competenza ideativa Scontata, anche qui, la cautela nell uso del termine competenza, si riscontra la necessità di distinguere l area delle capacità propriamente cognitive: la capacità di reperire e organizzare le idee, che tuttavia non è altrimenti osservabile e valutabile se non sulla base della sua concreta realizzazione nelle formulazioni linguistiche: e dunque fa tutt uno con il complessivo ordinamento formale del testo. Il livello più avanzato di questa capacità, che definiamo propriamente critica, si manifesta in quelle formulazioni testuali che propongono commenti, raffronti e dichiarati giudizi personali. In pratica un alunno per dimostrare, in una prova scritta, di avere competenza ideativa deve soddisfare questi parametri o descrittori: Scelta di argomenti pertinenti (specie tipologie C e D) Organizzazione degli argomenti intorno a un idea di fondo (specie tipologie B, C e D) Ricchezza e precisione di informazioni e dati Rielaborazione delle informazioni e presenza di commenti e valutazioni personali (specie tipologie A e B) TIPOLOGIE DI PRIMA PROVA SCRITTA Come indicato dal DM 356/98, le tipologie di prima prova scritta all Esame di Stato sono 4: A. Tipologia A Analisi del testo Si tratta di analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario in prosa o in poesia, corredata da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua contestualizzazione. Nello svolgimento di questa prova l alunno deve dimostrare di essere in possesso di conoscenze e competenze idonee alla individuazione della natura del testo e delle sue strutture formali. Spesso si tratta di un testo poetico, non solo perché più facilmente si può fornire un testo completo e breve, ma perché la poesia offre un linguaggio più fortemente caratterizzato e ricco di elementi da analizzare. Il testo viene materialmente trascritto, perché l alunno lo abbia sotto gli occhi ed è accompagnato da una breve nota di presentazione, che informi sull autore e sulle sue opere principali e dia una prima sinteticissima indicazione sul tema trattato nel tema in questione. Con questi dati si intende, dunque, mettere nelle stesse condizioni gli alunni che eventualmente già conoscano quel testo e coloro che non lo conoscono. La non conoscenza preesistente non deve costituire ostacolo allo svolgimento della prova, perché questa deve dimostrare la capacità di interpretazione diretta e personale del testo, attraverso una sua analisi puntuale: deve cioè dimostrare di avere acquisito sensibilità per quel tipo di messaggio (il testo letterario) e un metodo per analizzarlo. Le consegne sono fisse e consistono nelle seguenti richieste: 1. Comprensione complessiva. Si chiede di raggiungere questa comprensione provvisoria (da rivedere e modificare ad analisi compiuta) mediante una o più letture integrali e redigendo un riassunto abbastanza breve del contenuto informativo 2. Analisi e interpretazione del testo Si chiede, attraverso una griglia di domande, di analizzare un certo numero di elementi formali del testo, spiegando in modo preciso il significato di determinate parole o locuzioni, specie se ricorrenti, di sciogliere ambiguità semantiche, di commentare usi figurati, di cogliere effetti sonori e ritmici. 3. Approfondimenti In questa sezione si chiede di svolgere un commento complessivo al testo, di contestualizzarlo nel suo quadro storico-culturale e in rapporto al genere. Con questo tipo di prova si saggiano specificamente le seguenti capacità, che riguardano decisamente tutte e quattro le competenze da valutare: Saper osservare analiticamente, con letture ripetute, il testo come speciale oggetto linguistico, per giungere a una comprensione approfondita 15

16 Saper trovare ed esporre singole spiegazioni, anche ipotizzando e argomentando spiegazioni alternative Saper collegare elementi di significato particolare con concetti più ampi Saper riassumere Saper costruire un discorso argomentato e di contestualizzazione intorno al testo analizzato e si verifica in particolare il possesso di nozioni e termini riguardanti la letteratura e la storia letteraria. B. Tipologia B Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale Si tratta dello sviluppo di un argomento scelto dal candidato tra quelli proposti all interno di grandi ambiti di riferimento, che sono: 1. Ambito Artistico-letterario 2. Ambito Socio-economico 3. Ambito Storico-politico 4. Ambito Tecnico-scientifico L argomento può essere svolto in una fora scelta dall alunno tra due modelli diversi di scritture: Il saggio breve L articolo di giornale Il tutto seguendo le consegne che così stabiliscono: «Sviluppa l argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo. Da all articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo.» Viene proposto all attenzione, con brevissime indicazioni, un argomento, di solito tratto da circostanze reali del presente o comunque di un epoca ben nota agli alunni, e si forniscono cinque o sei brani, che offrono informazioni e opinioni di autori diversi su quell argomento Le consegne consistono nel chiedere all alunno di sviluppare le proprie idee su quell argomento, utilizzando concretamente come fonti di informazione fattuale e come stimoli alla riflessione i documenti messi a disposizione, e di scegliere una delle seguenti due forme di composizione_ Saggio breve, di carattere critico, dotato di un titolo e destinabile a un determinato mezzo di diffusione (rivista specializzata, ecc.) Articolo di giornale, di carattere più informativo e di attualità (anche immaginando eventi capaci di creare uno sfondo a tale attualità), dotato di un titolo e destinabile a un determinato tipo di giornale. Sia per l uno, che per l altra forma, si chiede all alunno di contenere il suo scritto in quattro o al massimo cinque colonne di metà foglio protocollo. Con questo tipo di prova si saggiano specificamente le seguenti capacità, che riguardano in varia misura le quattro competenze da valutare: Saper leggere con attenzione testi, per ricavarne informazioni e suggerimenti in funzione di un proprio orientamento concettuale 16

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