In cento anni di storia dell emigrazione sono usciti dall Italia più di 27 milioni di italiani. Nel primo decennio del 900 erano in media 600.
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- Feliciano Romeo
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1 MIGRAZIONE E SALUTE
2 Aspetti storici In cento anni di storia dell emigrazione sono usciti dall Italia più di 27 milioni di italiani. Nel primo decennio del 900 erano in media italiani che espatriavano ogni anno. La cifra record si è registrata nel 1913 con quasi individui.
3 Attualmente ci sono nel mondo oltre 3 milioni e mezzo di italiani e sono quasi 60 milioni le persone di origine italiana Aspetti storici
4 LA SITUAZIONE IN EUROPA Il 27 e 28 settembre 2007 si è svolta, a Lisbona, la conferenza: Health and Migration in the UE: better health or all in an inclusive society promossa dalla presidenza portoghese del consiglio dell UE. Nel corso della conferenza sono state identificate aree critiche alle quali occorre dedicare maggior attenzione: - salute delle donne e dei minori - tutela sul lavoro - sorveglianza malattie infettive - malattie cronico degenerative - salute mentale
5 INDICAZIONI CONCLUSIVE L UE ha bisogno e continuerà ad aver bisogno degli immigrati, per ragioni demografiche ed economiche L accesso all assistenza sanitaria è un prerequisito per la salute pubblica in Europa essendo un elemento essenziale per il suo sviluppo sociale, economico e politico oltre che per la promozione dei diritti umani.
6 RICERCA DI MEDICI NEL MONDO Sempre nel settembre 2007 l associazione Medici del Mondo ha presentato i risultati dell Indagine europea sull accesso alle cure delle persone in situazione irregolare in 7 paesi: Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Belgio e Grecia. I risultati dell indagine sono di forte stimolo per migliorare l attività relativa al diritto all accesso ai servizi socio-sanitari da parte di immigrati non in regola con le norme di soggiorno: - il 32% degli intervistati ha dichiarato di non conoscere la possibilità di assistenza nelle strutture sanitarie - il 25% degli intervistati sapeva di poster accedere, ma non ne ha usufruito per paura di denuncia da parte degli operatori socio-sanitari
7 L indagine ha rilevato ampie differenze di normativa nei 7 Paesi con politiche di minima inclusione in Grecia e massima in Italia, così come previsto dall articolo 32 della Costituzione italiana: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. INDIVIDUO, a prescindere da: nazionalità età genere lingua religione
8 LA SITUAZIONE IN ITALIA Terzo Rapporto di CARITAS Europa sulla povertà oltre 56 milioni di immigrati in Europa di cui il 10% irregolarmente soggiornanti Dati ISTAT stranieri residenti in Italia Piemonte stranieri residenti al 31/12/2008 La maggior parte extracomunitari crescita annuale 9%
9 CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA ETEROGENEITA Vi sono persone molto differenti tra loro per età, provenienza (si contano presenze da circa 190 nazioni, per raggiungere circa l 80% delle presenze straniere in Italia si contano 30 paesi), appartenenza etnica, lingua, religione, status giuridico. CAMBIAMENTO le caratteristiche demografiche si modificano con l anzianità della storia migratoria:attraverso i ricongiungimenti familiari - arrivano donne - arrivano e nascono bambini - invecchia la popolazione già presente e quella anziana arrivata nel frattempo
10 Aspetti qualitativi Segnali di stanzialità: - aumento del rilascio di permesso di soggiorno - aumento di ricongiungimenti familiari - aumento del numero di minori - aumento del numero di donne provenienti da paesi a forte spinta migratoria - aumento del numero di persone coniugate - presenza di luoghi di culto
11 Già il Piano Sanitario Nazionale definiva gli immigrati come popolazione selezionata, ma a rischio oltre alle condizioni che minacciano tutti i soggetti deboli (alimentazione, abitazione, lavoro, socialità inadeguati e insicuri) occorre prendere in considerazione fattori peculiari legati al quadro epidemiologico del paese d'origine, aspetti culturali (difficoltà di comunicazione ed inserimento sociale); psicologici...discriminazione accesso ai servizi.
12 Il profilo di salute degli immigrati è fortemente condizionato dall anzianità della storia migratoria
13 Storia migratoria breve Bisogno: sopravvivenza Profilo epidemiologico: vulnerabilità clima e sfavorevoli condizioni abitative e di abbigliamento (malattie acute e recidivanti delle alte e basse vie respiratorie, artralgie) alimentazione povera o scorretta, dentizione scadente (disturbi digestivi, ulcera peptica); scarsa sicurezza sul lavoro, strada, ambiente sociale (traumatologia da incidenti); promiscuità abitativa (tbc, MST, parassitorsi) stress da adattamento (ulcera peptica, alcool/droghe, salute mentale) Malgrado tutto ciò l analisi dei dati di mortalità e dei ricoveri ospedalieri mostrano una popolazione più sana rispetto ai coetanei del paese ospite.
14 Storia migratoria media Bisogno: interazione con la società ospite ed il suo sistema socio-sanitario Profilo epidemiologico: accesso Percezione del bisogno: modelli culturali, progetto migratorio, offerta da parte del servizio sanitario Domanda di accesso conoscenza dei servizi diritto all accesso ai servizi disponibilità di denaro, tempo, spazio, linguaggio, relazioni Soluzioni accessibili, efficaci e sicure, tempestive, di qualità, accettate soddisfazione
15 Storia migratoria lunga Bisogno: integrazione (o esclusione definitiva) Profilo epidemiologico: diseguaglianze Le diseguaglianze nella salute sono: consistenti: interessano tutti gli indicatori di salute strutturali: si ripetono in qualunque punto della scala tra chi sta in basso rispetto a chi sta in alto persistenti: lo svantaggio tra le classi estreme è stabile o aumenta
16 Fonti di dati sanitari relativi ad immigrati Malgrado la frequente mancanza di uniformità nel criterio di definizione dell assistito (cittadinanza, paese di nascita, paese di residenza, iscrizione al SSN) sono disponibili ed analizzabili i dati relativi a ricoveri ospedalieri (SDO), scheda Istat per aborto spontaneo e per interruzione volontaria di gravidanza (IVG), certificati di assistenza al parto (CEDAP), schede di notifica delle malattie infettive, scheda Istat di rilevazione delle ammissioni di malati psichiatrici negli istituti di cura, schede Istat di morte.
17 Bisogna comunque sottolineare che quando commentiamo l analisi dei dati sanitari correnti descriviamo solo i casi in cui domanda e offerta si sono incontrate Restano in ombra le domande insoddisfatte o che hanno trovato risposta in reti di assistenza operanti all interno della comunità o nel rimpatrio (ritorno verso il paese di origine di persone non ammalate non sono più in grado di offrire la propria forza lavoro).
18 Ricoveri pediatrici Per quanto riguarda le prime 10 cause di ricovero durante il primo anno di vita, ve ne sono 6 legate direttamente alla nascita con significative disparità di distribuzione delle voci dimissione del neonato sano e prematuri, con o senza affezioni maggiori e gravemente immaturi Durante il primo anno di vita così come nel resto dell età infantile si osservano differenze statisticamente significative nella distribuzione delle degenze per malattie infettive, in particolare otite e bronchite, possibili segnali di maggior esposizione a fattori di rischio ambientali e di un accesso all assistenza primaria non tempestivo rispetto alla comparsa dei sintomi.
19 UOMINI ADULTI: GLI INFORTUNI Tra le cause di ricovero risultano in eccesso, tra gli stranieri, quelle legate a problemi di sicurezza (lesioni traumatiche) seguite da malattie d importazione. Sono in difetto, rispetto alla popolazione autoctona, disturbi psichiatrici, tumori e patologie cardiovascolari per un persistente effetto migrante sano
20 La concentrazione di domanda di manodopera immigrata per lavori delle 5P pesanti precari pericolosi poco pagati penalizzati socialmente spiega il maggior ricorso, tra gli stranieri, ai ricoveri in seguito a traumatismi (fratture, distorsioni, contusioni, schiacciamenti )
21 La proporzione degli infortuni occorsi a stranieri progredisce, nel tempo,con l aumento della loro presenza: dall analisi dei ricoveri, dal 1997 al 2006, si passa dall 1.9% all 8% del totale , , ,3 5 4,
22 nazionalità delle donne straniere che hanno partorito in Piemonte, CEDAP Nazionalità 6 5 4,61 5,18 4 3,22 3,87 3,69 3,85 4, ,81 2 2,3 2,35 2, ,53 0,64 0,64 0,68 0,43 0,45 0,5 0, Marocco Romania Albania Cina Per
23 LE DONNE STRANIERE Circa la metà della popolazione immigrata è rappresentata da donne giovani (oltre il 65% ha un età tra i 19 e i 40 anni): oltre il 50% dei ricoveri a loro carico sono nell area materno infantile. Le donne immigrate mostrano un modello di fecondità più intenso ed anticipato rispetto alle italiane
24 Le nascite ,94 82,63 80,87 79, ,4 13,39 14,94 16,36 3,67 0,97 3,98 0,96 4,19 0,99 4,43 1, mamma italiana e papˆ italiano mamma straniera e papˆ italiano % di nati con almeno un genitore immigrato mamma italiana e papˆ straniero mamma straniera e papˆ straniero nazionalità delle coppie che hanno avuto figli in Piemonte, Piemonte, CEDAP
25 Età al parto 33,0 32,0 31,0 30,0 29,0 28,0 27,0 26,0 25, italiana straniera età al parto, italiane e straniere, Piemonte, Cedap
26 Composizione coppie ,94 82,63 80,87 79, ,4 13,39 14,94 16,36 3,67 0,97 3,98 0,96 4,19 0,99 4,43 1, mamma italiana e papˆ italiano mamma straniera e papˆ italiano % di nati con almeno un genitore immigrato mamma italiana e papˆ straniero mamma straniera e papˆ straniero nazionalità delle coppie che hanno avuto figli in Piemonte, Piemonte, CEDAP
27 natimortalità 0,6 0,55 0,55 0,5 natimortalità, differenza tra nati da madri italiane e straniere, Piemonte, CEDAP ,48 0,4 0,41 0,3 0,2 0,35 0,35 0,32 0,31 0,29 0,25 0,27 0,23 0, Italiana Straniera Totale natimortalità, differenza tra nati da madri italiane e straniere, Piemonte, CEDAP
28 INTERRUZIONE VOLONTARIA GRAVIDANZA Negli ultimi anni si conferma la riduzione del ricorso all IVG tra le italiane e l aumento tra le straniere trend cittadinanza anni italiana straniera
29 Gli anziani Gli anziani immigrati, di entrambi i sessi, sottoposti a ricovero ordinario rappresentano una piccolissima percentuale (0.4%) dei ricoveri durante la terza età. Si riscontrano, in ogni caso, nette analogie con gli italiani: problemi cardio-respiratori, patologie neoplastiche e vasculopatie cerebrali per quanto riguarda il regime di ricovero, cura della cataratta ed il ricorso alla chemioterapia per il day-hospital.
30 La mediazione culturale In Piemonte fin dagli inizi degli anni 90 è garantita la formazione dei mediatori. Gli stessi sono presenti i centri ISI, e presso servizi sanitari territoriali e strutture ospedaliere. Dal 2008 sono attivi corsi di formazione per mediatori naturali: figure ponte tra la popolazione immigrata e il contesto in cui queste vivono.
31 culturale è fondamentale insegnare ad evitare l introduzione troppo precoce di alcuni cibi non idonei, ma non è opportuno fornire un modello tutto italiano che finirebbe per causare un rifiuto in blocco delle prescrizioni La mediazione Gli operatori sono posti di fronte alla necessità di sottoporre ad analisi critica le proprie conoscenze scientifiche per riconoscere ciò che è di comprovata efficacia e quindi irrinunciabile rispetto a ciò che può essere mediato e reso più accettabile L esempio dello svezzamento
32 grazie dell attenzione
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