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1 Premessa... Premessa alla seconda edizione... V XI Parte Prima LA RESPONSABILITAv DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE O A LORO VANTAGGIO Capitolo I Lineamenti sostanziali del nuovo illecito punitivo (di Ombretta Di Giovine) 1.1. Premessa. Le ragioni pratiche del societas delinquere potest et puniri debet La natura della responsabilità Storia: lo sfondamento delle barriere ideologiche in tema di societas delinquere non potest A) Significato minimo dell art. 27 comma 1 Cost. (divieto di responsabilità per fatto altrui) A1) Rapporto ente-persona fisica autore del reato A2) Rapporto ente-terzi B) Significato evoluto dell art. 27 comma 1 Cost. (responsabilità personale colpevole) Le coperture costituzionali (cenni) I soggetti destinatari: quali enti? Principio di legalità. La retroattività della legge più favorevole A) Principio di legalità B) Principio della retroattività dell abolitio criminis B1) Retroattività della disposizione di legge più favorevole. Le leggi eccezionali e le leggi temporanee L efficacia della legge nello spazio I criteri di imputazione della responsabilità all ente sul piano oggettivo. Le persone fisiche autrici del reato (Segue): i criteri di imputazione della responsabilità all ente sul piano oggettivo. Sui concetti di «interesse» e di «vantaggio» I criteri di imputazione soggettiva. Premessa... 75

2 XIV (Segue): natura e configurazione normativa dei criteri di imputazione soggettivi e compliance programs americani I modelli comportamentali nel caso di reato commesso dagli apici. Linee generali (Segue): la confisca (Segue): rilievi critici sui modelli apicali. L «organismo di controllo» I criteri di imputazione soggettiva nel caso di reato commesso dai sottoposti Considerazioni conclusive sui modelli I gruppi di società Autonomia della responsabilità dell ente. Premessa (Segue): l analisi del testo Conclusioni Capitolo II I modelli organizzativi Sezione I LA STRUTTURA DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DEL RISCHIO-REATO (di Carlo Piergallini) 2. Il ruolo del modello di prevenzione del rischio-reato e la traiettoria dell indagine Il dovere di auto-organizzazione dell ente L orditura del modello La Parte Generale del modello Il modello di governance, i sistemi organizzativi e di controllo interno Il sistema delle procure e delle deleghe Il Codice etico Le linee dell attività di informazione e di formazione sui contenuti del Modello e dei protocolli di gestione del rischioreato Le modalità di emersione e di rilevamento delle violazioni del Modello (sistema Whistle Blower) Il sistema sanzionatorio-disciplinare L istituzione, la composizione, il funzionamento e gli obbiettivi dell Organismo di Vigilanza (OdV) Premessa La struttura dell Organismo di Vigilanza Le funzioni dell Organismo di Vigilanza Gruppo di società e Organismo di Vigilanza La Parte Speciale del modello La descrizione della struttura dei reati-presupposto della responsabilità dell ente La «mappatura» delle attività a rischio-reato (risk assessment)

3 XV I protocolli di gestione del rischio-reato (risk management) La decisione dell ente come «processo» I protocolli di gestione del rischio-reato: lineamenti Il volto composito delle cautele nelle organizzazioni complesse Saperi multidisciplinari e diffusione della cultura della prevenzione Conclusioni Sezione II I MODELLI ORGANIZZATIVI DEI GRUPPI INTERNAZIONALI (di Paolo Bastia) 2.7. La responsabilità collettiva I limiti della normativa attuale La progettazione dei modelli organizzativi per i gruppi operanti all estero Osservazioni conclusive Capitolo III I reati presupposto della responsabilità dell ente e l apparato sanzionatorio (di Carlo Piergallini) 3.1. Il decreto legislativo n. 231/2001 e i reati-presupposto della responsabilità sanzionatoria dell ente La tipologia delle sanzioni: premessa La struttura del sistema sanzionatorio: a) la sanzione pecuniaria (Segue): b) le sanzioni interdittive Le altre sanzioni e la disciplina della prescrizione Le finalità del sistema sanzionatorio Parte Seconda LA RESPONSABILITAv PATRIMONIALE E LE VICENDE MODIFICATIVE DELL ENTE Capitolo IV La responsabilità patrimoniale per le obbligazioni derivanti dall illecito (di Valerio Napoleoni) 4.1. La responsabilità patrimoniale esclusiva dell ente per la sanzione pecuniaria. Valenza e ratio del principio (Segue): le obbligazioni cui si riferisce la limitazione Il privilegio dei crediti dello Stato derivanti dall illecito L iscrizione in bilancio dei debiti derivanti dall illecito La deducibilità della sanzione pecuniaria dal reddito d impresa La mancata attuazione della delega legislativa in tema di diritto di recesso e di azioni di responsabilità

4 XVI 4.7. (Segue): una verifica a posteriori L azione di rivalsa dell ente nei confronti dei responsabili Capitolo V Le vicende modificative dell ente (di Valerio Napoleoni) 5.1. Illeciti amministrativi dipendenti da reato e «vicende modificative» dell ente responsabile: tra istanze di «efficienza» e istanze di «garanzia». I criteri informatori generali della disciplina L ambito di applicazione della disciplina. Trasformazioni, fusioni e scissioni di (e in) enti non societari La trasformazione La fusione La scissione Disposizioni comuni alle ipotesi di fusione e scissione. La determinazione della sanzione pecuniaria (Segue): la sostituzione delle sanzioni interdittive (Segue): la disciplina della reiterazione I riflessi di ordine processuale. La partecipazione al procedimento degli enti risultanti dalla trasformazione o dalla fusione, ovvero beneficiari della scissione (Segue): la sentenza in caso di vicende modificative dell ente La cessione di azienda L estinzione dell ente Considerazioni conclusive. «Vicende modificative» e principio di personalità della responsabilità penale (art. 27 comma 1 Cost.) Parte Terza IL PROCEDIMENTO DI ACCERTAMENTO E DI APPLICAZIONE DELLE SANZIONI Capitolo VI Le attribuzioni del giudice penale e la partecipazione dell ente al processo (di Giorgio Fidelbo) 6.1. La scelta del modello processuale penale Un modello concorrente amministrativo I caratteri generali del processo a carico dell ente: a) rapporti con le disposizioni del codice b) attribuzioni del giudice penale Le ricadute sul piano processuale del principio di autonomia della responsabilità dell ente e le ipotesi di improcedibilità dell azione Il favor per il cumulo processuale e le eccezioni alla regola: riunione e separazione dei procedimenti

5 XVII 6.6. La partecipazione dell ente al processo: profili generali La rappresentanza dell ente: la «dichiarazione di costituzione» L inammissibilità della «dichiarazione di costituzione» Gli effetti della mancata costituzione: a) nel giudizio b) nelle indagini preliminari La difesa: a) in generale b) l ente e il patrocionio a spese dello Stato Le ipotesi di conflitto di interesse Le notifiche Capitolo VII La testimonianza: casi di incompatibilità (di Giorgio Fidelbo) 7.1. La disposizione sulle incompatibilità con l ufficio di testimone L incompatibilità a testimoniare della persona imputata del reato da cui dipende l illecito amministrativo L incompatibilità del rappresentante legale «originario» Il «nuovo» rappresentante legale Interrogatorio ed esame del rappresentante «incompatibile» Capitolo VIII Le misure cautelari Sezione I MISURE INTERDITTIVE (di Giorgio Fidelbo) 8.1. Un sistema cautelare di tipo preventivo La tipologia delle misure cautelari Le singole misure Le condizioni di applicabilità: a) il rapporto tra sanzioni e misure cautelari b) un regime speciale per banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazione I gravi indizi Il principio di autonomia nella fase cautelare Le esigenze cautelari I criteri di scelta delle misure Il procedimento applicativo: a) richiesta del pubblico ministero b) giudice competente c) udienza e contraddittorio anticipato d) interrogatorio di garanzia e) ordinanza cautelare f) adempimenti esecutivi La sospensione delle misure cautelari La nomina del commissario giudiziale

6 XVIII Le modifiche delle misure: revoca e sostituzione L estinzione delle misure: a) per decorso del termine di durata b) in conseguenza di determinate sentenze Le impugnazioni: a) appello b) ricorso per cassazione Sezione II SEQUESTRI (di Fabio Lattanzi) Le cautele reali in genere Il sequestro preventivo Periculum e fumus L oggetto del sequestro Il procedimento Il sequestro conservativo Capitolo IX Le indagini e l udienza preliminare (di Maria Lucia Di Bitonto) 9.1. Premessa Organi e attività L annotazione dell illecito dipendente da reato e la durata delle indagini L informazione di garanzia e le altre prerogative della difesa (Segue): l avviso di conclusione delle indagini Le indagini nei confronti di banche o altri enti creditizi L archiviazione: considerazioni generali (Segue): i casi (Segue): la decadenza dalla contestazione (Segue): il coinvolgimento del procuratore generale presso la Corte d appello La contestazione dell illecito L udienza preliminare: costituzione delle parti (Segue): svolgimento ed epiloghi Capitolo X I procedimenti speciali e il giudizio (di Domenico Manzione) Premessa La scelta operata dal legislatore I principi generali e le relative eccezioni Procedimenti speciali Il giudizio abbreviato L applicazione della sanzione su richiesta

7 XIX Il procedimento per decreto Il giudizio ordinario La costituzione di parte civile La riparazione delle conseguenze del reato La decisione I giudizi concernenti enti di gestione o di investimento del risparmio. 692 Capitolo XI Le impugnazioni (di Enrico Gallucci) Premessa: le impugnazioni nel procedimento relativo all illecito dipendente da reato L ambito delle impugnazioni Estensione degli effetti delle impugnazioni (Segue): riflessi sulla posizione dell ente e dell imputato dell impugnazione da altri proposta (Segue): estensione dell impugnazione ed esecuzione dei capi riguardanti il soggetto non impugnate (Segue): effetti dell impugnazione in relazione ai distinti capi del decreto di condanna (Segue): possibili effetti estensivi dell impugnazione in materia cautelare La disciplina della revisione (Segue): revisione e «patteggiamento» sulla sanzione Capitolo XII L esecuzione (di Enrico Gallucci) Premessa. L esecuzione delle sanzioni tra esigenze di efficacia e duttilità di applicazione Giudice competente nella fase esecutiva (Segue): il procedimento di esecuzione L esecuzione delle sanzioni pecuniarie L esecuzione delle sanzioni interdittive (Segue): il procedimento per la conversione delle sanzioni in fase esecutiva (Segue): la nomina del commissario giudiziale e la confisca del profitto L esecuzione della pubblicazione della sentenza La disciplina dei precedenti amministrativi (Segue): l anagrafe delle sanzioni amministrative (Segue): il regime delle iscrizioni (Segue): le certificazioni (Segue): la disciplina dell eliminazione delle iscrizioni: presupposti e ratio

8 XX (Segue): le controversie sulle iscrizioni: giudice competente e procedimento Le disposizioni di attuazione in materia di formazione e tenuta dei fascicoli e dei registri Indice analitico