Sostituzione delle condotte di distribuzione idrica soggette a frequenti rotture in comune di Lusia (RO) Relazione tecnica RELAZIONE TECNICA

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1 RELAZIONE TECNICA

2 INDICE 1 - PREMESSE NORMATIVA DI RIFERIMENTO STATO DI FATTO OPERE PREVISTE DAL PROGETTO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA OPERE PREVISTE DAL PRESENTE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO CONSIDERAZIONI ECONOMICHE... 16

3 1 - PREMESSE La presente relazione descrive le opere di progetto per la risoluzione delle recenti problematiche emerse in comune di Lusia, dovute alle sempre più frequenti rotture sulle principali condotte di distribuzione idrica in cemento amianto. In particolare le rotture si verificano sulle principali tubazioni di alimentazione della rete idrica il cui approvvigionamento è dalla centrale di potabilizzazione di Badia Polesine, entrambe provenienti da Lendinara, una da Ovest (Cavazzana) e una da sud (Villanova del Ghebbo). Le rotture più recenti, in numero di quattro nel volgere di pochi giorni, hanno provocato gravi disservizi all utenza in quanto collocate sull anello principale di sostegno della rete di distribuzione del capoluogo. In particolare le ultime due rotture si sono verificate in concomitanza su entrambe le linee principali, provocando la sospensione totale del servizio nel capoluogo di Lusia. Le condotte sono evidentemente giunte a fine vita e pertanto devono essere dismesse e sostituite con nuove. Con il precedente progetto di fattibilità ed economica, era stato previsto un ampio intervento di realizzazione dalle nuove condotte di distribuzione costituenti l anello principale di servizio dell acquedotto di Lusia, le connessioni alle linee di distribuzione secondaria e la riconnessione degli allacciamenti d utenza collocati sulle linee da dismettere. Detto intervento riguardava le condotte collocate lungo via Marasso SP18, Via Europa e Via Comacchio (in parte SP18). Con il presente progetto esecutivo si andrà a realizzare un primo intervento urgente riguardante la sostituzione della tubazione di Via Europa, di competenza del Comune di Lusia e quindi non più facente parte della viabilità di competenza della provincia, in particolare la nuova tubazione sarà posizionata nella sede della banchina stradale affiancando e ove necessario sostituendo la funzionalità della vecchia tubazione in cemento amianto, collocata in proprietà privata sotto giardini e marciapiedi e quindi caratterizzata da eccessiva onerosità per l effettuazione degli eventuali interventi di riparazione

4 2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 Nuovo codice appalti - Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. (Di seguito denominato Codice appalti) Per le parti non abrogate: Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010 N. 207 Regolamento generaledi esecuzione e attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (Di seguito denominato Regolamento generale); Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'art.1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 19 Aprile 2000, n. 145 (; Atti di indirizzo e di linee guida di carattere generale, da approvarsi con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti su proposta dell Autorità nazionale anticorruzione (ANAC)Decreto legislativo 3 aprile 2006, n Norme in materia ambientale. Delibera 4 febbraio COMITATO DEI MINISTRI PER LA TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO - Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all'art. 2, lettere b), d) ed e), della L. 10 maggio 1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento D.M. 12 giugno 2003, n Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell'articolo 26, comma 2, del D.Lgs. 11 maggio 1999, n.152 D.P.R. n 470 dell 8 giugno 1982 in attuazione della direttiva CEE n.76/160 relativa alla qualità di acque di balneazione e successivi aggiornamenti DECRETO MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 12 DICEMBRE NORME TECNICHE RELATIVE ALLE TUBAZIONI Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 DECRETO MINISTERO DELLA SANITÀ 26 MARZO Norme tecniche di prima attuazione del decreto del presidente della repubblica 24 maggio 1988, n. 236, relativo all'attuazione della direttiva CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della legge , n DECRETO LEGISLATIVO 2 FEBBRAIO 2001 N Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano - 2 -

5 DECRETO 6 aprile 2004, n Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano. REGIO DECRETO 11 dicembre 1933, n G.U.R.I. 8 gennaio 1934, n. 5 Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e sugli impianti elettrici. R.D. 8 maggio 1904, n. 368 Norme di polizia idraulica R.D n Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. DM 24 novembre 1984 Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8 DECRETO LEGISLATIVO 30 APRILE 1992 N Nuovo codice della strada. D.Min. Infrastrutture Min. Interni e Prot. Civile 14 Gennaio 2008 e allegate "Norme tecniche per le costruzioni". DECRETO 22 gennaio 2008, n Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 settembre 2011, n. 177 Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. D.M. del 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento per il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici ; D.L. 25 giugno 2008 n 112 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 quaterdecies, comma 13, lettera a) Norme UNI - UNI EN - UNI ISO - UNI CEI - ecc. vigenti alla data di sottoscrizione del presente contratto in materia di materiali e controlli qualitativi; tutte le Norme emanate dal C.N.R., Norme U.N.I., Norme C.E.I., Tabelle CEI-CNEL e testi citati nel presente Contratto. NORME REGIONE VENETO Dgr Veneto n. 842 del 15 maggio 2012 Piano di tutela delle acque DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE VENETO n. 179 del 11 Febbraio Procedure operative per la gestione delle terre e rocce da scavo per i quantitativi indicati all articolo 266, comma 7, del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i

6 3 - STATO DI FATTO Il territorio dell Alto Polesine è servito da un estesa rete di adduzione e distribuzione idrica incentrata sulla centrale di potabilizzazione di Badia Polesine con derivazione dal fiume Adige. Dalla Centrale si diparte una complessa rete di Adduzione Distribuzione, spesso con funzione congiunta di trasporto e distribuzione all utenza.. Figura 1 Schema del sistema di adduzione distribuzione Alto Polesine In particolare la rete di distribuzione di Lusia è connessa alla centrale di potabilizzazione di Badia Polesine, tramite due dorsali principali, entrambe provenienti da Lendinara, una da Ovest (Cavazzana) e una da sud (Villanova del Ghebbo). La rete viaria su cui è appoggiata la rete di acquedotto è in parte di competenza delle Provincia. A seguito del recente trasferimento di competenze il suddetto reticolo viario è stato ampiamente conferito alla competenza del Comune rimanendo di competenza della Provincia - 4 -

7 esclusivamente la SP 18 nel tratto di via Marasso, via Nenni, parte di via Comacchio e il rettifilo Zuliani fino al ponte sull Adige. Si riporta di seguito l estratto del reticolo viario ufficiale di competenza della Provincia. La condotta proveniente da Villanova, del DN 150 in Cemento Amianto, è collocata ad ovest della strada Provinciale SP 18, via Marasso, creando non pochi disagi ai proprietari per gli interventi di riparazione. La condotta è collegata a sud in corrispondenza all incrocio di via Sei Campi, ad una condotta in ghisa sferoidale del DN150 di recente realizzazione

8 Figura 2 Distributrice principale da via Sei case I corrispondenza al centro capoluogo la suddetta condotta è collegata ad un breve tratto del DN 150 in ghisa sferoidale eseguita a seguito di precedenti rotture. La condotta è connessa alla rete del capoluogo, tramite un nodo di connessione di recente realizzazione, posizionato all incrocio tra la SP18 e Viale Martiri della Liberta

9 Figura 3 Nodo di connessione. Il centro capoluogo è caratterizzato da un fitta rete di tubazioni minori in cemento amianto, raccordate su una linea principale del DN 150 in cemento amianto collocata in viale Europa. La linea è collocata prevalentemente in proprietà privata e sotto i marciapiedi in autobloccante creando costi esorbitanti e complicazioni operative in caso di intervento di manutenzione

10 Detta linea principale oltre a collegarsi ai rami secondari, è connessa alle condotte di alimentazione del centro capoluogo a sud sul DN 150 in ghisa precedentemente citato e a nord a un tratto in acciaio del DN 150. Figura 4 Distributrice provinciale nel centro capoluogo. Da ovest arriva la condotta di distribuzione principale da Cavazzana, collocata lungo la SP 18, via Comacchio. La condotta del DN 100 in cemento amianto è connessa ad ovest ad una condotta del DN 150 in ghisa sferoidale di recente realizzazione e verso est alla condotta principale del centro capoluogo, tramite il tatto del DN 150 in acciaio precedentemente citato

11 Figura 5 Distributrice provinciale nel centro capoluogo

12 4 - OPERE PREVISTE DAL PROGETTO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA Il progetto di fattibilità ed economica generale, prevedeva di dismettere le linee di distribuzione principale in cemento amianto, precedentemente descritte. Le condotte di progetto sono previste in PVC DN 160 PN 16. In tal modo si andrà a realizzare una condotta principale di distribuzione completamente nuova interamente collegata ai tratti oggetto dei precedenti interventi. Le opere di progetto erano pertanto costituite dalle nuove condotte di distribuzione costituenti l anello principale di servizio dell acquedotto di Lusia, le connessioni alle linee di distribuzione secondaria e la riconnessione degli allacciamenti d utenza collocati sulle linee da dismettere. Le condotte di progetto, eseguibili per stralci funzionali sono le seguenti. TRATTO MATERIALE LUNGHEZZA A B DN 160 PVC PN m C - D DN 160 PVC PN m D - E DN 160 PVC PN m Il tratto di progetto denominato A-B sostituisce la vecchia condotta del DN 150 in cemento amianto lungo la SP 18 - via Marasso proveniente da via Sei Campi La condotta era prevista sulla banchina della SP 18. Figura 6 Percorso del tratto A- B

13 Il tratto di progetto denominato C- D sostituisce la vecchia condotta del DN 150 in cemento amianto lungo Via Europa. La condotta sarà collocata in banchina sulla semicarreggiata sud di Via Europa fino all inserimento sul nodo di distribuzione generale di Via Don Bosco. Figura 7 Percorso del tratto C - D Il tratto di progetto denominato D- E sostituisce la vecchia condotta del DN 100 in cemento amianto lungo la SP 18 via Comacchio, proveniente da Cavazzana. La condotta sarà collocata sulla semicarreggiata sud di Via Comacchio. Figura 8 Percorso del tratto D E

14 5 - OPERE PREVISTE DAL PRESENTE PROGETTO DEFINITIVO- ESECUTIVO Le opere previste dal presente progetto definitivo esecutivo, in conformità al precedente progetto di fattibilità ed economica e a stralcio dello stesso, riguardano l esecuzione del tratto denom9inato C-D In Via Europa. TRATTO MATERIALE LUNGHEZZA C - D DN 160 PVC PN m Il tratto di progetto affianca e sostituisce la vecchia condotta del DN 150 in cemento amianto lungo Via Europa. Figura 9 Scema planimetrico generale dell intervento La condotta si diparte dal termine del breve tratto in Ghisa del DN 150 recentemente realizzato a sostituzione della vecchia condotta in cemento amianto, nel tratto retrostante il distributore di carburanti

15 Figura 10 Nodo di inserimento C La condotta sarà collocata in corrispondenza all ambia banchina sulla semicarreggiata sud di Via Europa. Figura 11 Percorso del tratto C - D

16 La condotta termina in corrispondenza all inserimento sul nodo di distribuzione generale di Via Don Bosco. Figura 12 Nodo di inserimento D Il nodo di inserimento è costituito da una cameretta sotto la sede stradale dove trovano alloggiamento le numerose valvole di intercettazione della condotte collegate al nodo stesso. Figura 13 Nodo di inserimento D

17 Lungo il tracciato sono presenti numerose connessione alle condotte secondarie e allacciamenti d utenza che dopo la costruzione della nuova linea dovranno essere ricollegate. In particolare sono presenti: - Allacciamento idranti antistanti la scuola - Allacciamento della scuola - Connessione condotta di via Dante - Connessione alla condotta di via Treviso - Connessione alla condotta di via Mazzini - N. 7 allacciamenti d utenza Gli allacciamento sono quasi tutti collocati a sud in quanto a Nord è presente per un ampio tratto una condotta secondaria

18 6 - CONSIDERAZIONI ECONOMICHE Il costo complessivo dell intervento è stimato in ,00 così suddivise. Gli importi sono stati computati con riferimento al prezziario ufficiale per la manutenzione reti della Polesine Acque attualmente in vigore

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