Federico DELLA PUPPA. Non chiamiamola emergenza
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- Arnoldo Marra
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1 Federico DELLA PUPPA Non chiamiamola emergenza
2 ITALIA, TERRA DI SANTI, POETI, NAVIGATORI E
3 TERREMOTI E Mappa dei terremoti rilevati negli ultimi 365 giorni con magnitudo superiore a 3
4 TERREMOTI PIÙ FORTI E Mappa dei terremoti rilevati negli ultimi 365 giorni con magnitudo superiore a 4
5 FRANE, DISSESTI E
6 FRAGILITÀ EDILIZIA E
7 FRAGILITÀ COSTRUTTIVA E
8 FRAGILITÀ DEMOGRAFICA E
9 FRAGILITÀ ANAGRAFICA E
10 FRAGILITÀ SOCIALE ED ECONOMICA E
11 FRAGILITÀ TERRITORIALE
12 FERMIAMOCI PER UN ATTIMO SUL RISCHIO SISMICO Terremoti storici in Italia dall anno 1000 Terremoti recenti in Italia dal 1984 ad oggi
13 IL 2016, ANNUS HORRIBILIS Secondo l Ingv, l istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il 2016 è stato un annus horribilis per i terremoti in Italia. Oltre 53 mila terremoti rilevati dalle 350 stazioni di rilevamento sparse sul territorio della rete sismica nazionale. In pratica 145 scosse al giorno, 6 scosse all ora, una scossa ogni 10 minuti, con un ritmo che è triplicato rispetto al 2015 e più che raddoppiato rispetto al 2014, a causa soprattutto dello sciame sismico scatenato dalle sequenze di Amatrice del 24 agosto e di Norcia e Visso di fine ottobre La scossa del 30 ottobre è stata peraltro la più forte mai registrata dalla rete sismica nazionale, rete in funzione dai primi anni ottanta, dopo i gravi terremoti del 1976 in Friuli e del 1980 in Irpinia.
14 GLI ULTIMI 100 ANNI INSEGNANO QUALCOSA? La maggior parte degli eventi ha avuto una magnitudo inferiore a 2, dunque non percepibile distintamente, per un totale di circa 42 mila eventi. 11 mila hanno superato la soglia della percezione e quelli con magnitudo superiore a 2,5 sono stati complessivamente Gli eventi con magnitudo superiore a 5 sono stati 6 e quelli catastrofici, con magnitudo superiore a 6 sono stati 2. Dall inizio del 2017 la sequenza non si è fermata. Ricordiamo che dopo il terremoto dell Irpinia del 1980 gli eventi che un tempo venivano definiti di assestamento sono proseguiti per ben due anni.
15 SENZA LA CONOSCENZA NON POSSIAMO AGIRE IERI OGGI
16 NON CHIAMIAMOLA EMERGENZA La sismicità coinvolge 26 milioni di cittadini residenti in aree classificate ad alta sismicità e altri 25 milioni in zone classificate a media sismicità. In sostanza 51 milioni di italiani sono esposti a zone sismiche a rischio medio-alto. Si tratta delll 83,6% della popolazione italiana. In termini territoriali, il 71% della superficie italiana è a elevato rischio sismico, percentuale che si divide tra l 8,9% di zone ad alto rischio con 706 comuni coinvolti, il 34,6% a medio rischio con comuni coinvolti, il 27,3% a basso rischio e che coinvolge il 25,1% dei comuni italiani. Secondo uno studio sui rischi potenziali, sono coinvolti da eventi medioalti 10,7 milioni di abitazioni e 5,4 milioni di edifici, dei quali l 86% residenziali e il 14% non residenziali.
17 MA LA COLPA È SOLO NOSTRA L elevato rischio sismico dipende dalla notevole vulnerabilita del patrimonio edilizio italiano, determinata da numerosi fattori, tra cui: presenza di un gran numero di edifici storici, o di antica costruzione, e di edifici monumentali degrado di estesi quartieri in aree metropolitane edilizia illegale ( spontanea ) diffusa nelle zone a maggiore pericolosita sismica non perfetta conoscenza della pericolosità sismica del territorio inadeguatezza nell applicazione delle norme
18 UN RISCHIO «CALCOLATO»
19 UN RISCHIO DA CALCOLARE Percentuale di edifici residenziali per epoca di costruzione, tipo di materiale strutturale e stato di conservazione Stato di conservazione Tipo di materiale murat ura portan te ottimo buono mediocre pessimo totale calces truzzo armat o altro tutte le voci murat ura portan te calces truzzo armat o altro tutte le voci murat ura portan te 1918 e precedenti 3,2-0,2 3,4 6,9-0,4 7,4 3,5-0,2 3,6 0,6-0,0 0,6 14,2-0,9 15, ,7 0,1 0,2 2,1 4,8 0,3 0,4 5,5 2,5 0,1 0,2 2,9 0,4 0,0 0,0 0,4 9,4 0,6 0,8 10, ,9 0,6 0,3 2,9 5,5 1,4 0,9 7,7 2,4 0,4 0,3 3,1 0,2 0,0 0,0 0,3 9,9 2,5 1,5 14, ,0 1,5 0,6 4,1 5,2 3,3 1,4 9,9 1,6 0,7 0,3 2,6 0,1 0,0 0,0 0,2 8,9 5,5 2,4 16, ,0 2,3 0,9 5,2 4,2 4,4 1,6 10,3 0,8 0,7 0,3 1,8 0,0 0,0 0,0 0,1 7,1 7,4 2,8 17, ,4 2,3 0,8 4,5 2,1 3,3 1,1 6,6 0,3 0,4 0,2 0,9 0,0 0,0 0,0 0,0 3,8 6,1 2,1 12, ,2 2,2 0,8 4,2 0,8 1,4 0,5 2,7 0,1 0,1 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 2,1 3,7 1,3 7, ,7 1,6 0,6 2,9 0,3 0,5 0,2 0,9 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 0,8 3, e successivi 0,6 1,4 0,6 2,5 0,1 0,2 0,1 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 1,6 0,6 3,0 tutte le voci 14,8 12,0 5,0 31,8 29,9 14,9 6,6 51,4 11,2 2,5 1,5 15,2 1,4 0,2 0,1 1,7 57,2 29,5 13,3 100,0 Fonte: elaborazione Smart Land su dati Istat calces truzzo armat o altro tutte le voci murat ura portan te calces truzzo armat o altro tutte le voci murat ura portan te calces truzzo armat o altro tutte le voci
20 UN RISCHIO DA CALCOLARE residenti che vivono in zone classificate come ad alta sismicità (zona 1 + zona 2 ) residenti che vivono in zone classificate a media sismicità (zona 3) residenti che vivono in zone classificate ad altissima sismicità (zona 1) residenti esposti a rischio tsunami nei 10 comuni costieri più popolati residenti esposte a rischi vulcanici popolazione non esposta a nessun rischio 5% terremoti registrati negli ultimi 30 anni dalla rete sismica nazionale ma non avvertiti dalla popolazione numero terremoti degli ultimi 30 anni con magnetudo Richter superiore a numero terremoti degli ultimi 100 anni con magnetudo Richter superiore a terremoti con magnetudo Richter da 5.0 a 6 ultimi 100 anni 42 terremoti con magnetudo Richter da 6.1 a 6.9 negli ultimi 100 anni 10 terremoti con magnetudo Richter 7 o superiore negli ultimi 100 anni 3 numerodi terremoti che hanno provocato vittime negi ultimi 100 anni in Italia 33 numero vittime terremoto ultimi 100 anni numero vittime terremoto ultimi 50 anni Fonte: elaborazione Smart Land su fonti varie tra cui INGV, Protezione Civile e Microzonazioni Sismiche
21 DANNI, COSTI E CIFRE Fonte: elaborazione Smart Land su fonti varie tra cui INGV e Protezione Civile, anno 2017
22 MA NON CI SONO SOLO I TERREMOTI 68,9% la quota di comuni (5.581) in aree classificate a potenziale rischio idrogeologico più alto 7,1% la parte di superficie nazionale a potenziale rischio idrogeologico più alto 6,8% la parte di territorio nazionale interessato da fenomeni franosi 44 i miliardi di euro necessari per mettere in sicurezza il territorio italiano (27 al Centro-Nord, 13 al Sud, 3 per gli interventi di recupero delle coste) il numero di vittime, feriti o dispersi in Italia, tra il 1900 e oggi, a causa del dissesto idrogeologico il numero di senza tetto e sfollati, tra il 1900 e oggi, a causa del dissesto idrogeologico 480mila i fenomeni franosi verificatisi e presenti oggi in Italia Fonte: Legambiente
23 L ITALIA FRAGILE CREA DISAGIO INSEDIATIVO Fonte: Legambiente-Confcommercio, «L italia del disagio insediativo» Fonte: Legambiente-Confcommercio, «L italia del disagio insediativo»
24 IL GOVERNO COSA STA FACENDO? I NUMERI DEL PIANO «PROTEGGI ITALIA»
25 MESCOLA ANCORA EMERGENZA CON PREVENZIONE PIANO STRALCIO 2019
26 PUNTANDO SUI COMMISSARI STRAORDINARI ATTENZIONE A DATE E NUMERI: SONO 900 MILIONI ALL ANNO! e comunque non si esce dalla logica commissariale straordinaria!!!
27 COME DOVREMMO AGIRE? 1. USCIRE DALLA LOGICA DELL EMERGENZA 2. Miglioramento delle conoscenze e del monitoraggio (sensoristica) 1. Conoscenza tecnico-scientifica: promozione e finanziamento di programmi di ricerca applicata (sismologica, geologica, ingegneristica) 2. Conoscenza del territorio e del costruito con promozione e finanziamento di studi sul territorio per: 1. conoscenza del patrimonio costruito 2. microzonazione urbanistica e sismica 2. Riduzione della vulnerabilità e dell esposizione: AZIONI 3. Mitigazione degli effetti
28 AZIONI DA METTERE IN ATTO Azioni indirette miglioramento degli strumenti Per la progettazione: Pericolosita, Classificazione, Normativa Formazione e aggiornamento professionale Per la pianificazione: Microzonazione sismica (e del dissesto potenziale: mappa dei rischi) Pianificazione territoriale Piani di emergenza Azioni dirette riduzione della vulnerabilità del territorio abitato Interventi sul patrimonio edilizio e su opere infrastrutturali ospedali scuole opere infrastrutturali Interventi sul patrimonio edilizio privato Rete di servizi di prossimità
29 MA NON CHIAMIAMOLA PIÙ EMERGENZA!!! non è stata la natura a raccogliere là ventimila case dai sei ai sette piani J.J. Rousseau, 1756 dopo il terremoto di Lisbona* *Il terremoto causò tra i e i morti, su una popolazione stimata di abitanti
30 Federico Della Puppa
Il 44% del territorio e il 36% delle persone sono esposte al rischio sismico
Negli studi per la valutazione delle azioni sismiche è indispensabile considerare la pericolosità sismica di base, intesa come la probabilità che un evento sismico di una certa magnitudo avvenga in un
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