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1 INDICE Art. 1 - Disposizioni generali... 2 Art. 2 Ambito di applicazione... 2 Art. 3 Elaborati del Piano di Recupero... 3 Art. 4 Dati complessivi del Piano di Recupero... 4 Comparto Interno Comparto Interno Comparto Interno Dati complessivi e verifiche del Piano di Recupero:... 5 Art. 5 Modalità di attuazione del Piano di Recupero... 5 Art. 6 Interventi previsti e prescrizioni particolari del R.U. (Art.19)... 6 Art. 7 Norme per l intervento... 6 Art. 8 Elementi prescrittivi e indicativi... 8 Art. 9 Standard Urbanistici... 9 Art. 10 Oneri di urbanizzazione Comparto Interno Comparto Interno Comparto Interno Art. 11 Linee Guida del Colore Coloriture e tinteggiature Impiego della "cartella colori" Art. 12 Validità Piano di Recupero I PROGETTISTI... Errore. Il segnalibro non è definito. 1

2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1 - Disposizioni generali Le presenti Norme Tecniche di Attuazione costituiscono il regolamento integrativo al Vigente Regolamento Urbanistico per la riqualificazione, all interno della zona identificata come RUc3, nell UTOE 5 I Greppioli. Tale zona è ubicata in Via I Greppioli, all altezza del nc.17, Comune di Lorenzana (PI). Le seguenti norme hanno la funzione di linee guida per la tutela paesaggistica, per il recupero dei fabbricati esistenti di pregio storico, per le nuove edificazioni e per le sistemazioni del terreno. Per tutto quanto concerne i criteri di progettazione degli edifici, quali, la definizione degli elementi particolari, l'aspetto esterno dei fabbricati, le prescrizioni igienico-sanitarie degli ambienti interni, le sistemazioni esterne, oltre a quanto previsto nei seguenti articoli, si farà esplicito riferimento alle N.T.A. del Regolamento Urbanistico vigente e alle norme regionali vigenti in materia di edilizia. 2 Art. 2 Ambito di applicazione Il Piano Attuativo di iniziativa privata in oggetto consiste nella riqualificazione dell area agricola inserita all interno del centro abitato di Greppioli. Il Piano di Recupero propone la suddivisione in tre diversi comparti interni, ognuno indipendente dall altro, ma al tempo stesso, perfettamente integrati tra loro. Il Piano affronta il problema di trasformazione e riuso di gran parte dell area in oggetto, ponendosi i seguenti obbiettivi: Considerare l area nel suo insieme al fine di produrre un continuo tra edificio storico presente e nuove edificazioni future, dotandola di servizi e standard urbanistici di qualità; Recuperare il fabbricato storico (Tav.3 rif.a) presente e l annesso limitrofo (Tav.3 rif.b) eliminando le superfetazioni, e ripristinando tutto ciò che lo ha alterato nel corso degli anni; Demolire e ricostruire, in sostituzione edilizia e/o addizione volumetrica, un annesso (Tav.3 rif.c) che verte in pessime condizioni, per completare l annesso limitrofo (Tav.3 rif.b) e per la nuova edificazione di n.2 rimesse (Tav.3 rif.e) da adibire a garage di pertinenza del fabbricato storico; Edificare due nuove unità abitative distinte (Tav.3 rif.d e F);

3 Migliorare l accessibilità all area e la sua percorribilità interna, revisionando o integrando le urbanizzazioni esistenti. Tutti gli interventi previsti nel presente Piano di Recupero fanno riferimento e sono conformi a quanto disposto nelle normative di riferimento ed in particolare: L.R. 3 gennaio 2005, n.1 Norme per il governo del territorio; L.R. 17 febbraio 2010, n.10 - Norme in materia di valutazione ambientale. Piano Strutturale del Comune di Lorenzana; Piano Regolatore Generale Vigente, N.T.A. del Comune di Lorenzana; Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della provincia di Pisa; Regolamento Urbanistico, N.T.A. del Comune di Lorenzana; Art. 3 Elaborati del Piano di Recupero Il Piano di Recupero è composto dai seguenti elaborati: Tav. 1a - ESTRATTO CARTOGRAFICO DELLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE (Estratto di R.U. TAVOLA 1b Vincoli e Previsioni Territorio Sud ); Tav. 1b - ESTRATTO CARTOGRAFICO DELLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE (Estratto di R.U. TAVOLA 2 Previsioni Urbanistiche per le U.T.O.E. ); Tav. 2 FASCICOLO CATASTALE; Tav. 3 - INQUADRAMENTO AEROFOTOGRAMMETRICO e DEFINIZIONE TIPOLOGICA DEGLI INTERVENTI; Tav. 4 - PLANIMETRIA STATO ATTUALE - OPERE DI URBANIZZAZIONE e STANDARD URBANISTICI; Tav. 5 - SCHEDA EDIFICIO STORICO e DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA; Tav.5.1 ATTO DI PROPRIETA Tav. 6 - PLANIMETRIA STATO DI PROGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE E STANDARD URBANISTICI; Tav. 7 - PIANO DEL COLORE; Tav. 8 - VIABILITA INTERNA, DI ACCESSO E SISTEMAZIONI ESTERNE; Tav. 9 - PLANIMETRIA DEMOLIZIONI E RICOSTRUZIONI; Tav NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE; Tav VALUTAZIONE EFFETTI AMBIENTALI; Tav.12 RELAZIONE GEOLOGICA Tav.13 STATO ASSENTITO MANUFATTI ED EDIFICI ESISTENTI; Tav. 14 VOLUMETRIA ASSENTITA E LEGITTIMA; 3

4 Tav. 15 DATI DEI PROGETTISTI; Tav. 16 FABBRICATO PRINCIPALE A) RELAZIONE STORICA; Tav. 17 PROGETTO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE; Tav.18 RELAZIONE ILLUSTRATIVA art.67 comma 2 lett.ra c) Tav. 19 RELAZIONE DI FATTIBILITA Tav. 20 EDIFICI D) ed F) - RELAZIONE Art. 4 Dati complessivi del Piano di Recupero L attuazione del Piano di Recupero avviene, come previsto dagli art. 15 e art. 30 delle N.T.A. del R.U. Vigente, nel rispetto dei seguenti standard e parametri urbanistici,; Dati dell area oggetto d intervento (cfr. Tav. ): ST. (Superficie Territoriale) = 5350 mq SCe. (Superficie Coperta esistente) = 328,61 mq Ve. (Volume esistente) = 1278,43 mc Vp. (Volume di progetto) = 800 mc SVe. (Superficie a Verde esistente) = 4425,1 mq SVpe. (Superficie a Verde pubblico esistente) = 0 mq SPpe. (Superficie a Parcheggio pubblico esistente) = 0 mq PSe. (Strade e Percorsi di servizio interni esistenti) = 596,29 mq SVpmin. (Superficie a Verde pubblico minima) = 9mq/200mc SPpmin. (Superficie a Parcheggio pubblico minima) = 2,5mq/200mc SPavmax. (Superficie Pavimentazione massima) < 30% SC. del fabbricato RCmax. (Rapporto di Copertura massima) < 30%*ST. = 1605 mq Hmax. (Altezza massima) = 7 ml 4 Come disposto dall art. 9 N.T.A. del R.U. in caso di Piano di Recupero le suddette quantità possono essere ridotte del 50% ottenendo i seguenti valori: SVpmin. (Superficie a Verde pubblico minima) = 4,5mq/200mc SPpmin. (Superficie a Parcheggio pubblico minima) = 1,25mq/200mc In conclusione, i parametri urbanistici per l area d intervento saranno definiti distintamente per ogni comparto interno: Comparto Interno 1 STp1. (Superficie Territoriale parziale) = 1396,33 mq Vamax. (Volumetria ammissibile massima) = 395 mc If. (Indice di fabbricabilità) = 0,28 mc/mq SCa. (Superficie Coperta ammissibile) = 418,90 mq SVmin. (Superficie a Verde minima) = 766,67 mq PSp. (Strade e Percorsi di servizio interni di progetto) = 141,76 mq

5 Comparto Interno 2 STp2. (Superficie Territoriale parziale) = 2556,44 mq Vamax. (Volumetria ammissibile massima) = 1288 mc If. (Indice di fabbricabilità) = 0,51 mc/mq SCa. (Superficie Coperta ammissibile) = 766,93 mq SVmin. (Superficie a Verde minima) = 1193,22 mq PSp. (Strade e Percorsi di servizio interni di progetto) = 596,29 mq Comparto Interno 3 STp3. (Superficie Territoriale parziale) = 1397,22 mq Vamax. (Volumetria ammissibile massima) = 395 mc If. (Indice di fabbricabilità) = 0,28 mc/mq SCa. (Superficie Coperta ammissibile) = 419,16 mq SVmin. (Superficie a Verde minima) = 757,55 mq PSp. (Strade e Percorsi di servizio interni di progetto) = 220,51 mq Dati complessivi e verifiche del Piano di Recupero: 5 Vamax. (Volumetria ammissibile massima) = Ve. + Vp. = 2078,43 mc SCp. (Superficie Coperta di progetto) = 521,50 mq SCd. (Superficie Coperta demolita) = 28 mq SVp. (Superficie a Verde di progetto) = 3500,33 mq PSp. (Strade e Percorsi di servizio interni di progetto) = 958,56 mq SVpp. (Superficie a Verde pubblico di progetto) = 54 mq > 46,50 mq SPp. (Superficie a parcheggio di progetto) = 15 mq > 12,92 mq RCp. (Rapporto di Copertura di progetto) = SCe. + SCp. - SCd. = 822,11 mq < 1605 mq Art. 5 Modalità di attuazione del Piano di Recupero L attuazione del Piano di Recupero avviene mediante interventi edilizi diretti, subordinati alla presentazione di: Segnalazione Certificata di Inizio Attività (per le opere di cui all art. 79 della L.R. 01/2005), Comunicazione Attività Edilizia Libera (per la realizzazione di opere liberamente eseguibili) ovvero al rilascio di Permesso di Costruire (per le opere di cui all art. 83 della L.R. 01/2005 e comunque, secondo quanto

6 previsto dalla normativa Vigente al momento della presentazione delle pratiche edilizie necessarie per la realizzazione degli interventi). Art. 6 Interventi previsti e prescrizioni particolari del R.U. (Art.19) L area oggetto di intervento si colloca, ai sensi del P.S. Vigente, all interno del Sub- Sistema 2 - Nuclei rurali e insediamenti non urbani ed U.T.O.E. 5 I Greppioli. Nell ambito del Piano di Recupero il R.U. Vigente (art. 19 N.T.A. zona RUc3) prevede i seguenti interventi: Riqualificazione del tessuto edilizio ed urbanistico esistente e delle aree libere; Ristrutturazione urbanistica degli annessi e superfetazioni recenti legittimi, privi di qualsiasi valore e degradanti, con operazioni di demolizione, ricostruzione, accorpamento, eliminazione di superfetazioni; Riqualificazione degli edifici esistenti attraverso l eliminazione di elementi incongrui e superfetazioni; Realizzazione dei posti auto minimi coperti prescritti dal R.U. all art.12 N.T.A. negli annessi ristrutturati; Volumetria massima mc 800, aggiuntiva alla volumetria esistente legittima, da destinarsi alla realizzazione di uno o due nuovi edifici a destinazione residenziale ed accessori e/o in ampliamento agli edifici esistenti se ammesso dalle norme dei singoli edifici; È ammesso l insediamento di diverse destinazioni d uso, secondo quanto prescritto dalla U.T.O.E., in sostituzione dell uso residenziale; La restante volumetria esistente o ristrutturata deve conservare la destinazione d uso in atto; Sistemazione delle aree libere a prevalenza verde: giardino, orto, parco, agricolo; E ammessa esclusivamente la pavimentazione di modeste aree intorno o nelle pertinenze dei fabbricati e degli annessi fino ad una superficie max pari al 30 % della superficie coperta dei fabbricati; Altezza max ml. 7,00 per gli edifici residenziali; ml 3,00 per gli annessi e volumi accessori; RC max 30%; Distanza dai confini di zona, anche se il confine insiste su uguale proprietà e distanza dalle strade: ml. 5,00. 6 Art. 7 Norme per l intervento

7 Il Piano di Recupero prevede la Riqualificazione del fabbricato principale esistente (Tav.3 rif.a) e l annesso limitrofo (Tav.3 rif.b) attraverso l eliminazione di elementi incongrui e superfetazioni. Il Piano inoltre prevede operazioni di Ristrutturazione Urbanistica di minima entità, mirate al riuso di volumi, senza valenza tipologica e/o in pessime condizioni. In particolare è prevista la demolizione di un annesso situato a Est del fabbricato principale (Tav.3 rif. C). La volumetria demolita (78,40 mc) sarà riutilizzata, in parte, per l ampliamento dell annesso limitrofo (Tav.3 rif. B), in modo da ottenere una forma tipologica regolare, e la volumetria restante sarà utilizzata per la realizzazione di due nuovi posti auto coperti prefabbricati (Tav.3 rif. E) di pertinenza del fabbricato storico. Infine è prevista la realizzazione di due nuove volumetrie in aggiunta all esistente, seguendo le indicazione prescritte nel R.U. Art.19 (max 800 mc), per la costruzione di due unità abitative distinte (Tav.3 rif. D e F). 7

8 Art. 8 Elementi prescrittivi e indicativi Si fa riferimento agli elaborati del Piano di Recupero (cfr. art.3 Elaborati del Piano di Recupero) per tutti gli elementi necessari alla definizione degli interventi. Si rende necessaria la divisione dell area in tre comparti interni (cfr. Tav.6) per poter definire per ciascuno i propri indici, al fine di consentire l attuazione del piano in modo proporzionato, nel caso in cui le nuove edificazioni vengano eseguite in tempi diversi. All interno dell area oggetto di intervento è presente un fabbricato, con destinazione residenziale, di antica costruzione (Tav.3 rif. A), antecedente al 1830, con valore storico e testimoniale, oggetto di schedatura nel R.U. Vigente (Scheda Prot. n. 624 del 27/2/2012) ed inserito dal P.S. Vigente nell Unità di Spazio 1. Le indicazioni grafiche del Piano, riguardanti le ipotesi progettuali dei corpi di fabbrica, nonché la progettazione di massima delle reti tecnologiche, hanno valore indicativo. Hanno carattere prescrittivo, le quantità contenute negli elaborati di progetto, le quali definiscono le volumetrie esistenti, le volumetrie demolite e ricostruite, gli ambiti destinati alla viabilità, ai parcheggi ed al verde. In generale all interno dell area oggetto di intervento, devono considerarsi indicativi: I confini dei comparti interni; Le sagome dei fabbricati indicate negli elaborati di piano; I nuovi accessi previsti nelle tavole di piano (cfr. Tav.8); Le tonalità prescritte nel piano del colore (cfr. Tav.7). 8 Per quello che riguarda gli interventi sull edificio di interesse storico schedato, devono essere conservati in particolar modo: La tipologia edilizia; Gli elementi architettonici ed edilizi, nonché le tecniche costruttive ed i materiali; Il tipo di finitura esterna; Gli elementi decorativi di facciata di vario genere, qualora ce ne siano; Le tonalità e le caratteristiche delle tinteggiature esterne. In riferimento agli elementi di arredo urbano e le sistemazioni esterne si prescrive: Il mantenimento e la conservazioni degli elementi esistenti; Le quantità degli standard urbanistici (da verificare in termini assoluti, senza superare i valori di cui all art. 4); L inserimento di nuovi elementi (quali anche recinzioni, cancelli, pavimentazioni) nel rispetto delle tipologie e dei materiali già presenti e prescritti nel R.U.;

9 Le realizzazioni di muri contro terra, nel rispetto delle tipologie, dei materiali già presenti e degli argini ove necessario, per la tutela degli elementi di pregio paesaggistico e ambientale; La permeabilità della pavimentazione della viabilità interna. Per quanto riguarda gli elementi di pregio paesaggistico e ambientale si prescrive: Il mantenimento e la conservazione delle piantumazioni di pregio esistenti (Olivi e Cipressi), fatte salve le zone in cui verranno edificate le nuove volumetrie. In tal caso le eventuali piantumazioni asportate dovranno essere rinterrate e/o reintegrate con nuove di uguale specie; L inserimento di nuove piantumazioni purché autoctone o comunque che non vadano in conflitto con le essenze presenti; La realizzazione delle nuove linee di alimentazione delle utenze dovranno avere il minimo impatto ambientale, privilegiando l interramento ove possibile. La modifica anche parziale di una componente invariante comporta l approvazione di una variante al P.d.R.. Le modifiche di componenti diverse da quelle sopra elencate potranno essere attuate mediante varianti al titolo edilizio abitativo. 9 Art. 9 Standard Urbanistici Come descritto al Cap. V, art.15, comma 3, del P.S. Vigente : per le peculiari caratteristiche del territorio di Lorenzana, prevalentemente agricolo, in cui non sono presenti concentrazioni urbane significative, non è configurabile la modalità tradizionale di reperimento di standard, per cui in ogni centro abitato sono reperite le quantità minime per abitante stabilite dalla Legge. Nella valutazione delle necessità di aree a standard e nel reperimento delle stesse si è tenuto conto delle modalità di utilizzo collettivo e sociale del territorio agricolo, delle aree boscate, degli spazi pubblici interni ai centri abitati, nonché della vicinanza di altri centri urbani dove sono collocati servizi ed attrezzature non presenti sul territorio comunale di Lorenzana, come prescritto dal Piano Strutturale. La verifica delle aree, degli edifici, dei servizi e delle attrezzature presenti, effettuata in sede di Piano Strutturale, ha evidenziato una situazione di sostanziale sovrabbondanza delle quantità minime di aree ed attrezzature pubbliche ai sensi del D.M. 1444/68. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione primaria, l art.9 N.T.A. del R.U. per le aree soggette a Piano di Recupero, prevede la realizzazione di spazi verdi pubblici nelle dimensioni minime di 4,5 mq ogni 200 mc.

10 Relativamente ai parcheggi sempre ai sensi dell art.9 N.T.A. del R.U., a completamento delle opere di urbanizzazione primaria, è previsto l obbligo di predisporre parcheggi pubblici nella misura di 1,25 mq ogni 200mc. In rispetto a quanto prescritto, il Piano di Recupero prevede la realizzazione di un area a parcheggio di 15 mq (un posto auto), circondata da un area a verde pubblico di 54 mq, situata sul fronte strada (cfr. Tav.6). Art. 10 Oneri di urbanizzazione La realizzazione delle previsioni urbanistiche previste dal P.d.R. comporta la realizzazione diretta a carico della proprietà delle opere di urbanizzazione necessarie a dotare gli edifici esistenti e di progetto di tutti gli allacci alla rete dei servizi. Gli oneri di urbanizzazione verranno valutati separatamente per ogni comparto interno come segue: Comparto Interno 1 Oneri di urbanizzazione primaria: O( /mc) x T x Q(mc) x U = 9,93 x 1,2 x 393,59 x [ 1,52 (0,0044 x 119,13)] = 4670,45 Oneri di urbanizzazione secondaria: O( /mc) x T x Q(mc) x U = 29,99 x 1,2 x 393,59 x [ 1,52 (0,0044 x 119,13)] = 14105,42 Costi di Costruzione: C( /mq) x P(%) x SUN(mq) = 227,46 x 0,07 x 119,13 = 1896,81 10 Comparto Interno 2 Oneri di urbanizzazione primaria: O( /mc) x T x Q(mc) x U = 9,93 x 0,80 x 81,58 x [1,52 (0,0044 x 34,66)] = 886,23 Oneri di urbanizzazione secondaria: O( /mc) x T x Q(mc) x U = 29,99 x 0,80 x 81,58 x [1,52 (0,0044 x 34,66)] = 2676,55 Costi di Costruzione: C( /mq) x P(%) x Coeff. x SUN(mq) = 227,46 x 0,9 x 0,08 x 34,66 = 567,63

11 Comparto Interno 3 Oneri di urbanizzazione primaria: O( /mc) x T x Q(mc) x U = 9,93 x 1,2 x 391,68 x [ 1,52 (0,0044 x 106,92)] = 4898,53 Oneri di urbanizzazione secondaria: O( /mc) x T x Q(mc) x U = 29,99 x 1,2 x 391,68 x [ 1,52 (0,0044 x 106,92)] = 14794,25 Costi di Costruzione: C( /mq) x P(%) x SUN(mq) = 227,46 x 0,06 x 106,92 = 1459,20 In riferimento alle linee guida della Regione Toscana di Edilizia Sostenibile, per quanto riguarda la quantificazione degli oneri di urbanizzazione si rende possibile la realizzazione di oneri verdi a scomputo delle opere di urbanizzazione primaria da concordare con l ente. Secondo l Art. 145 e l Art. 146 comma 1 della L.R 1 /2005, in caso di nuove edificazioni in bioedilizia e/o risparmio energetico, per le quali venga rilasciata regolare certificazione da enti preposti (ARCA, CASACLIMA, LEED, PASSIVHAUS, ecc), si prevede un abbattimento degli oneri di urbanizzazione secondaria pari al 50% in caso di bioedilizia e pari al 20% in caso di risparmio energetico. Poiché tali premi sono cumulabili, per edifici che rispondano ad entrambi i requisiti, si può ottenere un abbattimento pari al 70%. 11 Art. 11 Linee Guida del Colore La riqualificazione della scena urbana passa necessariamente attraverso un processo di controllo e attenta gestione del piano coloristico degli edifici. La policromia nelle architetture è in questo senso un segno inconfondibile di distinzione e specifica qualificazione dell ambiente urbano. Tuttavia la natura delle trasformazioni e del rinnovamento del colore delle facciate ha conosciuto recentemente una radicale modifica rispetto alle forme della tradizione locale, causando in parte la perdita delle originarie connotazioni materiche e cromatiche. Di fatto l alterazione dei sistemi costruttivi, nonché l aggiunta di caratteri cromatici inusitati e l eterogeneità di finiture introdotte dal mercato, spesso condotte al di fuori di un organica concertazione e regolamentazione, hanno

12 prodotto fenomeni di segno negativo. Soprattutto è stato in gran parte perduto il nesso di continuità con il passato che, pur senza disconoscere il diritto al rinnovamento e di cambiamento sul nuovo, ha indotto fenomeni di degradazione sul tessuto urbano esistente divenuto, talvolta arbitrariamente, oggetto di inopportune approssimazioni per quanto riguarda il trattamento delle decorazioni parietali, i sistemi di tinteggiatura e pitturazione e relative coloriture. Coloriture e tinteggiature La coloritura delle superfici intonacate è parte integrante del decoro pubblico degli edifici e delle superfici parietali prospicienti il sedime viario e come tale sottoposta alle norme di salvaguardia e valorizzazione. Nei vari prospetti interesterni (frontali, laterali, tergali, ambiti di cavalcavia ed androni carrai, intradossi di volte e di archi, soffitti, nonché porzioni aggettanti di balconi e terrazzi, ecc.) tutte le parti omogenee costituite dai fondi e dagli elementi architettonici artificiali dovranno obbligatoriamente essere tinteggiati e/o pitturati rispettando il carattere storico tipologico e decorativo degli edifici di appartenenza. Impiego della "cartella colori" 12 La cartella colori seguente ha valore orientativo per la corretta impostazione

13 cromatica e tonale delle tinte. Per ottenere un buon risultato cromatico e tonale d'insieme occorre valutare con estrema attenzione gli effetti ottenibili dalla tavolozza base (colori tradizionali e moderni). Senza forzare i toni del contrasto cromatico e tonale, a vantaggio del maggior risalto degli elementi architettonici, plastici e pittorici, è ottenibile abbinando "colori caldi" per i fondi con "colori freddi" per le rifiniture o viceversa; nei casi dove la decorazione architettonica è compositamente organica alla facciata si può intervenire procedendo tono su tono. Dalla corretta o appropriata scelta di tali abbinamenti potrà scaturire un effetto qualitativamente più consono ai caratteri dell'architettura, allo sviluppo dimensionale del prospetto e allo spartito di facciata, all'inserimento nel contesto ambientale, alla legatura o ricucitura con le coloriture delle parti edilizie accessorie (serramenti, infissi, ferri ecc.) che dovranno essere realizzate in sintonia con le scelte cromatiche dei fondi in relazione all ambiente urbano del contorno. Art. 12 Validità Piano di Recupero Il Piano di Recupero ha validità decennale che decorre dalla data di esecutività della delibera di approvazione definitiva dello stesso. Decorso il relativo termine, esso perde efficacia e non può costituire valido presupposto per il rilascio di qualsiasi titolo abilitativo alla edificazione di manufatti. 13

14 I PROGETTISTI: Responsabili: Geom. Matteo Rossi Arch. Elisabetta Carrara Geom. Morgan Raffaelli 14 Collaboratori: Geom. Lorenzo De Stefani Geom. Diego Aghini Lombardi

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