BUONE PRASSI. per il. Servizio di integrazione scolastica per alunni con disabilità (SISH) Revisione ottobre 2017
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- Cornelia Corti
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1 BUONE PRASSI per il Servizio di integrazione scolastica per alunni con disabilità (SISH) Revisione ottobre 2017 Il presente documento intende porsi come riferimento per la progettazione, programmazione e valutazione delle attività previste nell ambito del SISH e come strumento di scambio, confronto e collaborazione con le scuole. Si compone di due parti. La prima sintetizza ruolo e funzioni dell educatore che opera nella scuola a favore dei processi di inclusione degli studenti con disabilità e richiama quanto già indicato nella Carta del servizio approvata dalla Giunta comunale nel 2009 e nel Protocollo d intesa per l integrazione scolastica stipulato con Scuole e ASL MB nel La seconda declina alcune buone prassi da seguire per condurre efficacemente alcuni ambiti di lavoro propri del SISH: la programmazione ed il PEI, il coinvolgimento della famiglia, l accompagnamento nelle transizioni e la realizzazione di laboratori ed è il risultato di riflessioni interne al servizio a partire dal lavoro sul campo svolto in questi anni e dal continuo e prezioso confronto con gli insegnanti di classe, gli insegnanti di sostegno, le funzioni strumentali, i dirigenti scolastici. 1. RUOLO E FUNZIONI DELL EDUCATORE A SCUOLA Riferimenti normativi Il SISH si fonda su scelte di indirizzo e su riferimenti normativi specifici, in particolare: Legge n.104 del 1992 Protocollo di Intesa per l'integrazione scolastica ( ), Provincia MB Il Servizio ha inoltre recepito il valore e le indicazioni delle Linee Guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009 e si sta attrezzando per recepire le indicazioni contenute nel Decreto Legislativo 66/
2 Il senso dell'inclusione La presenza di alunni disabili non è un incidente di percorso, un'emergenza da presidiare, ma un evento che richiede una riorganizzazione del sistema e rappresenta un'occasione di crescita per tutti (Linee Guida Ministeriali 2009). Destinatari del Servizio SISH I destinatari diretti sono i minori e le loro famiglie e, indirettamente, la scuola. Il sostegno è finalizzato al Progetto di Vita (Carta del Servizio SISH). Per ciascun bambino o ragazzo disabile residente a Giussano che frequenti un istituto scolastico e per il quale la certificazione rilasciata dal Neuropsichiatra preveda la risorsa della figura educativa da inserire nel contesto scolastico, il Servizio di inclusione scolastica handicap (SISH) del Comune di Giussano individua l educatore incaricato e definisce un monte ore annuale. L educatore è ad personam ed è una risorsa dedicata allo studente ed alla sua famiglia. Può svolgere anche una parte delle sue attività a domicilio. Ruolo e funzioni dell'assistente Educativo (AE) L Assistente Educativo ha una propria specificità di obiettivi, competenze professionali e ambiti di intervento differenti e complementari a quelli dell'insegnante di sostegno e degli insegnanti curriculari. In particolare: - Cura quelle aree del PEI che sono rivolte al potenziamento delle relazioni sociali, delle capacità comunicative e dell'autonomia personale. - Svolge interventi ad personam finalizzati allo sviluppo dell'autonomia personale e della comunicazione. - Opera inserito nella classe frequentata e, talvolta, anche a domicilio. - Favorisce il benessere e la crescita educativa all'interno dell'intero gruppo classe... attraverso intervento individuale e/o attività di laboratorio. A tal proposito si ricorda che è contraria alle disposizioni della Legge 104/92 la costituzione di laboratori che accolgano più alunni con disabilità per quote orarie anche minime e per prolungati e reiterati periodi dell'anno scolastico (Linee Guida Ministeriali). - Il Servizio, anche attraverso la figura dell'ae, collabora con l'istituzione Scolastica per promuovere interventi di didattica inclusiva finalizzati all'integrazione in ambito scolastico. 2
3 - Partecipa ai GLHO (chiamato anche equipe sul caso ) insieme al team docenti o consiglio di classe, specialisti e genitori in occasione dei tre appuntamenti annuali previsti - stesura PEI, valutazione intermedia e finale. Partecipazione dell educatore nell elaborazione del P.E.I. La definizione dell'intervento educativo è parte integrante del PEI scolastico, nonché del progetto di vita del bambino e della sua famiglia. Il PEI è steso dagli insegnanti curriculari e di sostegno, con gli assistenti educativi e la famiglia. La programmazione delle attività è realizzata da tutti i docenti che definiscono obiettivi di apprendimento per gli alunni con disabilità in correlazione con quelli previsti per l'intera classe. Chi è responsabile dell incarico dell educatore Il monte ore annuale è il risultato di una valutazione effettuata dal Servizio sociale del Comune di Giussano sulla base delle segnalazioni delle scuole e delle famiglie, che tiene conto della situazione scolastica, familiare, sanitaria dello studente disabile, nonché delle altre risorse già attivate. Una volta definito il monte ore a favore dello studente disabile e della sua famiglia, il SISH, di cui fa parte Spazio Giovani onlus (ovvero il soggetto che gestisce in coprogettazione questo servizio), attiva le figure educative a disposizione definendo gli incarichi professionali: pertanto la rendicontazione e il controllo delle ore effettuate è a carico di tale organizzazione, fermo restando la possibilità per la scuola, se lo ritiene opportuno, di tenere un foglio firma in sede per la registrazione della presenza dell educatore a scuola. Quali attività comprende il monte ore assegnato all educatore Il monte ore annuale e settimanale del quale l educatore è incaricato prevede le attività in classe o a casa e le attività di rete, cioè gli incontri con gli specialisti, con la famiglia, la programmazione congiunta con i docenti, i momenti di valutazione comune. Le attività di rete sono necessarie a garantire l efficacia dell intervento educativo. Si prevede che le attività di rete richiedano almeno 20 ore del monte ore annuale dell educatore (a titolo di esempio, si precisa che ciò significa che quando durante l anno si rende necessario che l educatore partecipi ad 1 ora di programmazione con gli insegnanti, si concorderà in seguito con gli stessi quale sarà l ora in cui l educatore non affiancherà il minore, nelle settimane successive). 3
4 Per gli studenti inseriti nell elenco dei minori con necessità di rapporto uno a uno continuo, viene garantita la sostituzione dell educatrice di riferimento nel caso in cui la titolare sia impegnata in attività di rete. L elenco di cui sopra viene comunicato ai dirigenti dall assistente sociale referente del servizio all inizio di ogni anno scolastico, indicativamente entro il 30/9. Gli educatori sono in servizio a settembre anche prima dell inizio delle attività didattiche e a giugno dopo il termine della scuola per attività di valutazione e di rete. Si chiede alle scuole di definire all inizio dell anno scolastico una figura nell ambito di ogni GLHO che faccia da tramite per il raccordo con gli specialisti (neuropsichiatri, terapisti ecc.) e che faccia circolare efficacemente la comunicazione tra tutti i soggetti membri del GLHO (docenti, educatori, famiglia, assistente sociale, specialisti.). A tale proposito si chiede ai Dirigenti scolastici di fornire al SISH l elenco nominativo di tali figure definite ogni anno, entro il 30/9. Come si comporta l educatore in caso di assenza del minore In caso di assenza dello studente, non comunicata anticipatamente, l educatore che arriva a scuola si ferma e gli viene riconosciuta un ora di lavoro. Come vengono utilizzate le ore non svolte a causa di assenza prolungata dello studente disabile? In linea di massima le ore non svolte dall educatore a causa dell assenza dello studente possono essere riutilizzate per attività di rete. Qual è la procedura in caso di assenza dell educatore Non è prevista né la sostituzione, né il recupero delle ore per assenze dell educatore fino a una settimana. Nella fase di assenza dell educatore si promuove la possibilità del bambino/ragazzo di rimanere con gli insegnanti curriculari in classe (anche senza sostegno, né educatore). Se lo studente ha necessità di un rapporto uno a uno continuo (i nominativi di tali studenti vengono definiti dalla referente comunale a inizio d anno), in caso di assenza dell educatore viene predisposta una sostituzione, che in alcuni momenti dell anno o in situazioni di particolare urgenza può prevedere il distacco di altro educatore presente nello stesso Plesso scolastico. 4
5 2.BUONE PRASSI PER IL COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA NELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Numerose ricerche confermano che una buona collaborazione tra genitori e scuola è un fattore importante del successo scolastico dei bambini. Tanto più la comunicazione tra genitori e insegnanti è interattiva e partecipativa, tanto migliori potranno essere l impegno e il relativo rendimento degli alunni. Particolare attenzione e sensibilità richiede l accoglienza di bambini con disabilità e delle loro famiglie Il coinvolgimento della famiglia è un obbligo professionale e normativo : il Protocollo d intesa per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità redatto dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Monza e Brianza e la legge 104/92 individuano nel GLHO o gruppo di lavoro sul caso- il gruppo decisionale rispetto al PEI. Il GLHO è composto da: dirigente scolastico, team docenti di classe e di sostegno, assistente educativo comunale e referenti dell Organizzazione operativa (Coop, ASC), operatori dell Azienda Ospedaliera o dell Ente accreditato che hanno in carico il minore disabile dal punto di vista diagnostico-riabilitativo, genitori dell alunno ed eventuale specialista della famiglia. Si costituisce per ogni alunno disabile, ha il compito della programmazione e realizzazione degli interventi a favore dell alunno disabile attraverso la stesura, l applicazione e la valutazione del PDF e del PEI. In particolare, per favorire la collaborazione con la famiglia, il Servizio SISH prevede (nel rispetto del Protocollo d'intesa): - l educatore realizza un incontro di conoscenza ( se educatore e famiglia non si conoscono) o aggiornamento ( se vi è già in atto una conoscenza) con la famiglia prima dell'avvio dell'anno scolastico o entro le prime due settimane di scuola. Se si tratta di un nuovo studente che utilizza il sevizio SISH, l incontro con la famiglia sarà gestito dall Assistente Sociale insieme con l Educatore; - l educatore incontra la famiglia nel mese di ottobre per concordare obiettivi educativi (meglio se fatto con gli insegnanti in occasione del GLHO); - l educatore incontra la famiglia per la presentazione del PEI (che include il progetto educativo) e successiva sottoscrizione da parte della famiglia (da farsi con i docenti); - l educatore incontra la famiglia nel mese di febbraio per valutazione intermedia (meglio se con gli insegnanti in occasione del GLHO per la valutazione intermedia del PEI ed eventuale modifica); 5
6 - l educatore incontra la famiglia per la valutazione finale (meglio se con i docenti in occasione del GLHO per la valutazione finale del PEI). L educatore, in relazione ai propri obiettivi educativi ed a necessità specifiche, può incontrare la famiglia in altre occasioni nel corso dell'anno (possono essere incontri periodici già previsti nel PEI o definiti ad hoc) in accordo con insegnanti, coordinatore del Servizio ed Assistente Sociale. 3. BUONE PRASSI PER ATTIVARE LABORATORI EDUCATIVI Per laboratorio educativo si intende un intervento pedagogico all'interno di una classe in cui sia inserito un minore con sostegno educativo. L'intervento si propone di facilitare processi di apprendimento, di socializzazione, di autonomia del minore e di favorire il benessere del gruppo classe, creando un clima favorevole per instaurare relazioni e apprendimenti che possano gratificare ed incentivare il minore. Il laboratorio prende avvio da un idea coerente con gli obiettivi educativi rivolti al minore seguito e definiti nel PEI e viene quindi allegato allo stesso. Gli interventi possono differenziarsi in: laboratori didattici: riferiti ad una materia o ad un argomento specifico di didattica; laboratori tematici: situazioni, episodi particolari o momenti dell'anno scolastico che fanno emergere complessità da affrontare insieme (accoglienza, emozioni, diversità, disabilità, socializzazione, orientamento..). Come procedere per attivare un laboratorio educativo L educatore propone agli insegnanti l'opportunità di proporre un laboratorio educativo nella classe del minore seguito dal Servizio, come ulteriore strumento per raggiungere gli obiettivi contenuti nel PEI del minore. Pur partendo dalle necessità del PEI del minore, il laboratorio rappresenta un'importante risorsa per tutta la classe. La proposta di laboratorio può nascere anche dagli insegnanti, che possono sottoporla all educatore. Condivisa l opportunità tra educatore ed insegnanti, l'educatore stende il progetto (utilizzando la griglia in allegato) e lo condivide con il consiglio di classe, rendendo partecipi tutti gli insegnanti. Il laboratorio viene presentato anche alla famiglia ed, in occasione di assemblee di classe o per iscritto, alle famiglie dei compagni. In itinere ed alla fine del laboratorio si effettua una valutazione congiunta. 6
7 Educatore ed insegnanti valutano la possibilità di presentare il laboratorio effettuato all'esterno della classe, affinché possa diventare occasione di riflessione e patrimonio per tutta la comunità scolastica. (Per gli educatori) Griglia per la stesura di un progetto laboratoriale Breve premessa sul perché viene attivato il laboratorio educativo, connettendolo ai bisogni del minore. Obiettivi specifici del laboratorio: indicare massimo 2 obiettivi, specificando cosa ci si aspetta che migliori o quali apprendimenti si consolidino, in particolare nelle aree: comportamentale relazionale emotivo affettiva dell'autonomia dell'apprendimento. Modalità, in particolare specificando: coinvolgimento di tutta la classe o piccoli gruppi eterogenei; facilitare l'insegnante nello svolgimento della lezione (gestire meglio alcuni momenti, creare modalità più inclusive, facilitare l'apprendimento); partire da proposte rivolte a tutta la classe (argomenti di lezioni, attività o giochi svolti nell'ora di ginnastica...); definire il ruolo del educatore e dell'insegnante durante le attività (conduttore, ruolo attivo, di osservazione). L'educatore utilizzerà strumenti di cui è esperto e competente. Possono essere anche coinvolti colleghi esperti in particolari tematiche e/o modalità. Tempi: durata del progetto (da...a...); quante ore verranno utilizzate; scansione temporale degli incontri, specificando quali insegnanti e materie saranno coinvolte; definizione dei momenti di verifica intermedia e finale. Data e firma educatore Firma insegnanti 7
8 4. BUONE PRASSI PER L'ACCOMPAGNAMENTO NELLE TRANSIZIONI Rispetto al ruolo ed alla modalità di accompagnamento dei minori da un ciclo di scuola all altro si rinvia al documento Protocollo comunale delle transizioni redatto dal GLI (Gruppo di Lavoro per l Inclusione) Comunale. 8
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