PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA DI RENA NUOVA

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1 Comune di Trieste area educazione, università, ricerca, cultura e sport servizi educativi integrati e politiche giovanili PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE DI RENA NUOVA Via degli Antenorei, 14 Trieste TRIENNIO SCOLASTICO 2015/2018 Predisposto dal Collegio degli Educatori in data 13/10/2015 Adottato dal Consiglio della Scuola in data 27/10/2015 Redatto in coerenza con le linee generali del P.T.O.F. di Servizio, approvato in data 23/10/2015 con Det. Dir. n. 29/2015.

2 1 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) delle scuole dell infanzia del Comune di Trieste Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono SCUOLE PARITARIE. La legge definisce scuole paritarie (Legge 10 marzo 2000, n.62 Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all istruzione ) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima. Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18 marzo 2003 Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di parità scolastica ). La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ), stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59). Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell ambito della loro autonomia. Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre. Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste, coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del 1Approvato in data 23/10/2015 con Det. Dir. n. 29/2015

3 primo ciclo d istruzione (M.I.U.R., settembre 2012), viene elaborato dal Collegio degli Educatori ed adottato dal Consiglio della Scuola (Regolamento per le scuole dell infanzia del Comune di Trieste, approvato con deliberazione consiliare n. 37 dd e modificato con deliberazioni consiliari n. 104 dd , n. 102 dd , n. 23 dd , n. 83 dd e n. 81 dd ). La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali. In ottemperanza ai principi costituzionali, ai principi della Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (1989), nelle normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del ), e in conformità a quanto predisposto dalla L. n.107/2015, le scuole dell'infanzia del Comue di Trieste promuovono: il pieno sviluppo della persona umana, l'uguaglianza delle opportunità educative e formative, il superamento di ogni forma di discriminazione, l'accoglienza e l'inclusione, la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose, la partecipazione attiva delle famiglie, l'apertura al territorio. Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste fanno proprie le finalità espresse nella normativa vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi: maturazione dell'identità, conquista dell'autonomia, sviluppo delle competenze, senso di cittadinanza, perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante INNOVAZIONE PEDAGOGICA ed

4 avvalendosi, con coerenza e progressiva integrazione tra i vari servizi, dell'insieme di risorse a disposizone ed in particolare del personale specializzato che vi opera: un coordinamento pedagogico, coordinatori pedagogici di servizi educativi, insegnanti e personale ausiliario, costantemente aggiornati e formati ciascuno per le proprie competenze attraverso un Piano della Formazione progettato annualmente e sottoposto a verifica sistematica. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, finanziati da specifici bandi regionali e/o nazionali e naturalmente con particolare attenzione alle opportunità che provengono dal territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il Comune di Trieste è protagonista o promotore. In tal senso spiccano i progetti di divulgazione scientifica che potranno svilupparsi in collaborazione con le attività del Salone Europeo della Ricerca Scientifica Next promosso annualmente nella Città di Trieste in sinergia con le più importanti realtà di studio, di ricerca ed imprenditoriali del territorio. Analisi domanda-offerta. Nell'anno 2015 le scuole dell'infanzia comunali sono 29 su 30 sedi, per un di 107 sezioni e una capienza di n posti. Complessivamente il Comune di Trieste, sulla base della composizione dei gruppi classi e della presenza di bambini disabili, mette a disposizione nell'anno scolastico 2015/2016 n posti di scuola dell infanzia nelle proprie strutture e n. 36 in quelle private convenzionate aderenti alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne), con le quali ha stipulato una convenzione per gli anni scolastici 2013/14, 2014/2015 e 2015/2016, per un totale di 2518 posti. Tra le scuole dell infanzia comunali sono attive complessivamente quattro sezioni con lingua d insegnamento slovena presso le seguenti sedi: OBLAK NIKO sezione distaccata di NUVOLA OLGA c/o DIJASKI DOM DELFINO BLU.

5 Elenco delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste: Scuola indirizzo sezioni capienza AZZURRA via Puccini, BORGO FELICE via del Pane Bianco, C. STUPARICH strada di Rozzol, CASETTA INCANTATA strada di Rozzol, 61/ CUCCIOLI via Vittorino da Feltre, DELFINO BLU salita di Gretta, 34/ DELFINO BLU (sez. slovena) salita di Gretta, 34/ * 16 DON CHALVIEN via Svevo, 21/ F. APORTI via Pendice Scoglietto, G. POLLITZER via dell'istria, GIARDINO INCANTATO (sede provvisoria) via Kandler, * 91 GIOCHI DELLE STELLE via Archi, IL GIARDINO DEI SOGNI via Boegan, IL TEMPO MAGICO via Vasari, KAMILLO KROMO strada Vecchia dell'istria, L' ARCOBALENO via Frescobaldi, LA CAPRIOLA *** via Curiel, LA SCUOLA DEL SOLE via Manzoni, * 133 L'ISOLA DEI TESORI vicolo delle Rose, M. SILVESTRI Borgo San Nazario, MILLE BIMBI via dei Mille, MILLE COLORI via Salvore, NUVOLA OLGA via alle Cave, OBLAK NIKO (sez. slovena) via alle Cave, sez. distaccate slovene di Nuvola Olga c/o Dijaski Dom via Ginnastica, ** 40 PALLINI via Pallini, PRIMI VOLI via Mamiani, ** 146 RENA NUOVA via Antenorei, SORELLE AGAZZI vicolo San Fortunato, STELLA MARINA via Ponziana, TOR CUCHERNA via dell'asilo, ** 65 TRE CASETTE via Petracco, ** 44 Totale * una sezione a capienza ridotta per limiti strutturali ** due sezioni a capienza ridotta per limiti strutturali *** causa lavori, la scuola La Capriola si trova momentaneamente in via Alpi Giulie 23 posti disponibili a.s. 2015/

6 Strategia di Lisbona. L obiettivo di Lisbona, rivolto agli stati membri della U.E., è la realizzazione, entro il 2010, di strutture di accoglienza per almeno il 90% dei bambini fra 3 anni e l età scolare. L obiettivo sarà raggiunto a Trieste anche nell anno scolastico 2015/2016, coprendo il 95,96% della domanda di servizio di scuola dell infanzia. Gli utenti potenziali (bambini fra i 3 anni e l età scolare, residenti nel Comune di Trieste) sono 4630, i posti di scuola dell infanzia offerti dagli Enti pubblici (Stato e Comune) sono complessivamente 3779 e coprono pertanto l'81,61% della domanda potenzialmente espressa. Ad essi si aggiungono 664 posti in strutture private, arrivando così a soddisfare il 95,96% della domanda potenzialmente espressa. Da solo il Comune di Trieste risponde al 54,38% della domanda potenziale. Disabilità. È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con uno o più insegnanti di sostegno in presenza di bambini certificati ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"). Per ciascun bambino disabile viene predisposto, come previsto anche dalle recenti Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (M.I.U.R., agosto 2009), un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) che programma gli interventi educativi e didattici destinati al bambino disabile e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità. Nelle sezioni con presenza di bambini disabili è prevista, di norma, una riduzione di 5 posti. Particolare riguardo viene rivolto ai minori con necessità di assistenza specifica, prevedendo eventuali interventi di supporto all'integrazione scolastica mediante l'assegnazione di personale qualificato di agenzie educative. Iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali. Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali di Trieste si effettuano di norma nella seconda quindicina di ciascun mese di gennaio di ogni anno. Per ciascun anno scolastico sono indicate le date di iscrizione sul sito istituzionale dell'ente. La domanda di iscrizione si presenta on-line collegandosi al sito della Rete Civica del Comune di

7 Trieste ( con la possibilità di chiedere informazioni e delucidazioni allo specifico sportello degli uffici dei Servizi Educativi Integrati. Sono previsti il pagamento di una tariffa d'iscrizione annua e la contribuzione al servizio mensa, graduati in base all'i.s.e.e. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia. La scuola dell infanzia accoglie i bambini residenti o di fatto dimoranti nel Comune di Trieste. L'iscrizione è fatta alla scuola e non alla singola sezione: le eventuali preferenze espresse dalle famiglie in relazione ad una sezione o ad un insegnante non sono determinanti per la formazione delle sezioni. Organizzazione del contesto educativo. In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini, come richiamato da ultimo dalla Circolare MIUR prot. n. AOODPIT n dd , è compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli. In tal senso le scuole dell'infanzia comunali di Trieste organizzano situazioni formali ed informali di coinvolgimento diretto dei genitori attraverso: open day : nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di visitare le scuole, in funzione della futura scelta; incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell inizio della scuola e secondo necessità con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico; incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente all anno in corso e alla programmazione triennale; incontri tra genitori e insegnanti; colloqui individuali; il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d appoggio. In tal senso si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di conoscere e condividere i percorsi formativi proposti e di scegliere con consapevolezza e libertà la scuola per i propri figli, potendo analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno durante

8 l'anno, che in ogni caso dovranno risultare coerenti con i programmi previsti dall'attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal MIUR. Ciascuna scuola dell'infanzia predispone, condivide ed attua un Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) che, con riguardo al triennio di riferimento, esplicita annualmente i contenuti della proposta e dei percorsi didattici da realizzare nel corso dell'anno scolastico. Sulla base delle normative e delle disposizioni richiamate in precedenza, le scuole dell'infanzia comunali di Trieste indirizzano i singoli P.O.F. promuovendo: il pieno sviluppo della persona umana, per contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza di tutti i cittadini; l'uguaglianza delle opportunità educative e formative; il superamento di ogni forma di discriminazione, a partire da quelle derivate dalla formazione di pregiudizi e stereotipi basati sulla differenza di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; l'accoglienza e l'inclusione, predisponendo una programmazione delle attività educative che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno (es: le disabilità, i disturbi specifici di apprendimento e, i disagi socio-culturali ed economici ); la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose; lo sviluppo delle competenze, i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e variegati di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e l'apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno; la partecipazione attiva delle famiglie negli Organismi di partecipazione previsti dal Regolamento del servizio e nelle altre modalità definite dall'offerta formativa specifica delle singole realtà scolastiche; l'apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l'intera comunità e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale. Le sezioni. Il modello organizzativo delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste prevede l'assegnazione dei bambini ad una sezione al fine di creare gruppi numericamente contenuti per favorire la realizzazione

9 di contesti di apprendimento funzionali. La sezione è costituita di norma da 25 bambini. Ad essa sono assegnati due insegnanti, ai quali può aggiungersi un insegnante o un operatore di sostegno in presenza di bambini disabili. Gli orari di lavoro del personale assicurano nell arco della giornata il massimo della compresenza. Di norma la composizione della sezione è eterogenea per fasce di età e comprende bambini di 3, 4 e 5 anni. In tal modo si facilitano le competenze relazionali e di responsabilità tra bambini di diversa età allo scopo di ampliare le opportunità di apprendimento, anche per imitazione. In occasione di laboratori specifici, momenti di routine, intersezione, uscite didattiche, ecc. i bambini possono essere raggruppati per fasce omogenee di età. Il Collegio degli educatori di ciascuna scuola procede, all'inizio dell'anno scolastico, alla formazione delle sezioni valutando l'equilibrio numerico rispetto ad alcuni fattori quali l'età, la distribuzione tra maschi e femmine, la multiculturalità da sostenere con pratiche di accoglienza, gli specifici bisogni educativi del singolo bambino e dei gruppi preesistenti, la presenza di fratelli o sorelle in termini di valorizzazione dell'autonomia di ciascuno. Obiettivo fondante del sistema pedagogico delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste è il lavoro di intersezione, attraverso il quale si esplicitano i singoli progetti educativi in coerenza con i principi dell'accoglienza, dell'inclusione e delle parti opportunità. Inserimento. L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie. Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste supportano i genitori e i bambini nell'affrontare la nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento e favorendo l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini. Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste l inserimento avviene nel mese di settembre, con tappe graduali su contesti predefiniti, concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle esigenze del singolo bambino e della famiglia. Durante il periodo degli inserimenti e dei reinserimenti gli orari delle scuole dell'infanzia possono variare in ragione della complessità dei gruppi di bambini da accogliere. La chiusura anticipata delle scuole dell'infanzia nel periodo degli inserimenti, come codificata all'interno di ciascun calendario scolastico annuale, consente la compresenza degli insegnanti in

10 sezione e offre la possibilità di realizzare proposte pedagogiche anche individualizzate, ponendo maggiore attenzione al singolo ed in particolare ai bambini più piccoli. Al fine di favorire il reinserimento dei bambini già frequentanti dopo la pausa estiva, è prassi nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre. Calendario scolastico. Le scuole dell infanzia comunali di Trieste tengono conto del calendario scolastico regionale, come gli altri servizi educativi. Il calendario viene approvato con specifico provvedimento e reso noto mediante pubblicazione sul sito istituzionale dell'ente. Orari. Le scuole dell'infanzia comunali sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore L accoglimento dei bambini avviene di norma dalle ore 8.00 alle ore Per rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie l uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore e alle ore Il prolungamento dell orario fino alle ore viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, previa comunicazione. Viene garantita la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti. Il servizio di scuola dell infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'infanzia Il Tempo Magico solo al mattino (con orario ) e senza erogazione del servizio di mensa in ragione del numero degli iscritti. Il personale. Le figure professionali presenti nella scuola sono: il coordinatore pedagogico del servizio educativo, il personale insegnante ed educativo, il personale d appoggio.

11 Il coordinatore svolge attività di tipo tecnico-specialistico, gestionale e organizzativo ed è responsabile dell'organizzazione del servizio, supervisiona i progetti educativi e sviluppa le relazioni esterne ed interne all'ente in un'ottica di lavoro di rete. o o Il personale insegnante ed educativo: programma, realizza e valuta unità di apprendimento favorenti lo sviluppo complessivo del bambino, prediligendo un approccio ludico. Favorisce i processi di interazione positiva nei gruppi di bambini e personalizza le azioni educative; partecipa alla gestione sociale delle scuola e cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio. Il personale d appoggio contribuisce alla costruzione di un corretto clima educativo all interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini. Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti. Insegnamento della religione cattolica. Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste è possibile avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. L'insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) discende dal Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (Legge n. 121/1985), secondo il quale si prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali facoltative. La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell iscrizione e può essere modificata successivamente. Concessione in uso dei locali delle scuole dell infanzia comunali. Se si costituiscono in Comitato o in Associazione, le famiglie dei bambini frequentanti le scuole dell infanzia comunali, possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali (nidi, scuole dell infanzia e ricreatori comunali) per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambine/i, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie. (Regolamento e tabella tariffe per la concessione in uso dei locali dei nidi d infanzia, scuole dell infanzia comunali, ricreatori comunali e poli di aggregazione giovanile, approvato con deliberazioni consiliari n. 28 e 29 dd ).

12 Le scuole dell'infanzia comunali sono parte dei Servizi Educativi Integrati afferenti all'area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport del Comune di Trieste. Referenti istituzionali DIRETTORE DELL'AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITÀ, RICERCA, CULTURA E SPORTdott. Fabio LorenzutPiazza Unità d'italia, 4 piano: 3 stanza: 122tel lorenzut@comune.trieste.it DIRETTORE DEL SERVIZIO SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATI dott.ssa Manuela Salvadeivia del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 36 Tel e- mail: salvadei@comune.trieste.it GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE DEI SERVIZI EDUCATIVI Responsabile di P.O. Mariagrazia Monti via del Teatro Romano 7/F piano terra, stanza 27 tel monti@comune.trieste.it ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI Responsabile di P.O. Antonella Brecel via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 19 tel brecel@comune.trieste.it SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO/PRIVATO, CONTROLLO E ACCREDITAMENTO Responsabile di P.O. Emilia Patriarca via del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 30 tel e- mail: patriarca@comune.trieste.it QUALITA DEI SERVIZI FORMAZIONE PEDAGOGICA PARTECIPAZIONE Responsabile di P.O. Michela D Andri Via del Teatro Romano, 7 secondo piano, stanza 31 tel e- mail: dandri@comune.trieste.it APPALTO MENSA SCOLASTICA Responsabile di P.O. Antonella Delbianco via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 15 tel delbiancoa@comune.trieste.it COORDINATORI DEI SERVIZI Nada Bradetich,Tiziana Craievich, Alessandro D'Alto, Manlio De Panfilis, Marina Degrassi,Elisabetta Doimi, Irene Fontanot, Istria Giani, Isabella Herlinger, Fabrizio Lauria, Consuelo Louvier, Daniela Mazzoli, Valentina Nardi, Rita Ricatti, Mariagrazia Stepan, Licia Terrone,Giacomo Todaro, Caia Venier. Ampliamento dell'offerta formativa. Il Comune di Trieste garantisce una serie di iniziative didattiche che prevedono la possibilità di ampliare l'offerta formativa attraverso l'adesione ai bandi per il Piano di interventi per lo sviluppo dell offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia, promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (12/ 2006).

13 Le attività vengono progettate all'interno dell'offerta formativa di ogni singola scuola e possono essere realizzate anche in collaborazione con Associazioni/Agenzie specializzate del Territorio, individuate secondo procedure di legge e sulla specifica qualità dell'intervento didattico. Le aree tematiche individuate in base al piano degli interventi regionali sono stabilite per ciascun anno scolastico e si incentrano su macroargomenti quali: competenze chiave europee e competenze di cittadinanza, per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel bambino e offrire opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni evolutivi e alla pluralità di contesti relazionali ed educativi, con l'obiettivo di far acquisire ai bambini competenze, abilità e informazioni attraverso percorsi multidisciplinari che permettono la libera espressione delle esperienze vissute favorendo interconnessioni tra i vari ambiti di apprendimento; gestione dei bisogni educativi speciali (BES) e dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi speciali attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante. La Regione inoltre sostiene alcune progettualità di ampliamento dell'offerta formativa nelle scuole dell'infanzia comunali attraverso il contributo per l'integrazione degli allievi stranieri con percorsi di apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua, di mediazione linguistico-culturale e di educazione interculturale, nonchè di attività didattiche relative all'insegnamento delle lingue e culture delle minoranze storiche e linguistiche, con particolare riferimento al consolidamento dell'esperienza dell'insegnamento della lingua inglese. Finalità e obiettivi: -1 favorire la convivenza democratica tra gli abitanti del territorio; -2 acquisizione delle prime competenze linguistico-comunicative nella lingua slovena, in particolare comprensione di brevi frasi riferite ad argomenti familiari e a situazioni concrete di cui si ha esperienza; -3 conoscenza e sperimentazione di usi, costumi, cibi e tradizioni del Paese confinante al nostro; -4 stimolazione nei bambini di un atteggiamento curioso, esplorativo ed accettante rispetto a ciò che è diverso dalla nostra lingua e dalla nostra cultura e che apprtiene al territorio nel quale i bambini e le bambine vivono. Le attività didattiche si inseriscono nelle varie aree esperienziali del bambino: attività motorie (danze, movimenti ritmati), attività grafiche ed espressive, attività musicali (canzoni, ritmi), attività linguistiche

14 e di narrazione di filastrocche e fiabe caratterizzanti. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste aderiscono anche a progetti proposti in collaborazione con varie agenzie educative del territorio, quali percorsi di apprendimento delle lingue straniere, di educazione musicale, espressione corporea, educazione all'immagine e teatro, educazione artisticocreative, educazione alla mobilità, educazione ambientale, percorsi a sostegno del benessere e della salute, percorsi a supporto della genitorialità. Piano della formazione. La formazione specialistica rivolta al personale dei servizi educativi integrati individua nel Protocollo d intesa tra Comune di Trieste e il Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Trieste una sua risorsa fondamentale nell ottica di collaborazione ritenendo importante sperimentare una serie di iniziative volte alla qualificazione e specializzazione del personale, mettendo in interconnessione le eccellenze scientifiche dell Università e i servizi scolastici-educativi. Dall'anno scolastico sono stati individuati alcuni punti di riferimento che rappresentano la possibilità di tracciare un processo di ridefinizione del sistema educativo del Comune di Trieste, affermando un orientamento verso la qualificazione, l osservazione e la riflessione sui servizi per poi rivolgersi ad ambiti di sperimentazione ed innovazione. Si sono così enucleate alcune aree che, per loro valore ed importanza, qualificano l offerta educativa nella sua contemporaneità; inclusione, intercultura, genitorialità, curricolo, dimensione legislativa, competenze ed indicazioni nazionali. Si intende consolidare modalità formative che coinvolgano gruppi o rappresentanti di gruppi di lavoro per avviare una riflessione su tematiche strettamente correlate alle funzioni dei servizi educativi nella realtà odierna, sostenendo la prospettiva di qualità degli stessi. Diverse le metodologie (docenze frontali, gruppi di riflessione, laboratori etc.) e le modalità di realizzazione dei percorsi, alcuni dei quali saranno fruiti con scelta individuale, mentre altri verranno proposti ad interi gruppi di insegnanti, in base ai diversi obiettivi e modalità di formazione. Il percorso si propone di attivare alcuni segmenti formativi per facilitare e sostenere le équipe educative nell'organizzazione di processi di riflessività sulla propria pratica all'interno di percorsi di auto ed eterovalutazione attraverso tecniche di ricerca in educazione, scambi ed osservazioni tra servizi nei vari territori, attività di formazione frontale attraverso incontri plenari. In questo ampio quadro, il concetto di accoglienza, quale contatto e apertura verso l altro, diviene

15 valore da coltivare e far crescere, nella comprensione delle differenze negli apprendimenti, nei contesti familiari di riferimento, e in un accezione più ampia di culture, di bisogni individuali, di integrazione. In ACCORDO con L'aZIENDA PER I SERVIZI di assistenza sanitaria N. 1 TRIESTINA sono programmati INTERVENTI di formazione degli insegnanti FINALIZZATI ALLA PROMOZIONE DELLA SALUTE., con particolare riferimento alla partecipazione al più ampio percorso di coinvolgimento delle scuole cittadine nell'intesa interistituzionale chiamata verso una scuola che promuove salute. La qualità di un servizio scolastico-educativo è connessa anche ai modi con cui si articolano i suoi rapporti con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Le azioni di raccordo, particolarmente importanti per i bambini e le loro famiglie, implicano la progettazione di percorsi di formazione e aggiornamento su tematiche fondamentali nella crescita dei bambini con la collaborazione sistematica con i servizi sanitari di base, in linea con i piani di prevenzione e salute nazionali. Sono previsti un corso di primo soccorso per gli educatori ed insegnanti in situazione di emergenza/urgenza pediatrica, formazione e prove pratiche sulle tecniche di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo e le tecniche di massaggio cardiaco; un corso in collaborazione con il personale delle Strutture Semplici Bambini Adoloscenti rivolto ad educatori e agli insegnanti che hanno in carico bambini/ragazzi con specifiche problematiche di salute (es. nutrizione enterale PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea -, soggetti con diabete mellito, soggetti allergici, soggetti con epilessia, etc.) con particolare riferimento alla corretta ed appropriata somministrazione di farmaci salvavita. E' infine prevista la possibilità per il personale insegnante ed educativo di integrare alcuni percorsi formativi, attraverso scelte individuali coordinate all interno del singolo servizio. La scelta avviene valutando la varietà delle proposte e sostenendo la motivazione personale e la soddisfazione dei bisogni formativi.

16 La scuola di Rena Nuova ANALISI DELLE RISORSE La scuola dell infanzia comunale di Rena Nuova è un edificio di 139 anni, ciò nonostante si presenta ancora come una struttura funzionale e accogliente. E composta da 4 sezioni eterogenee per un totale massimo di 100 bambini iscritti ed il numero degli iscritti di ogni sezione varia da 20 a 25, a seconda della presenza o meno di bambini diversamente abili. L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Il curricolo della scuola dell infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche quotidiane, che si realizzano nelle sezioni e nei gruppi d intersezione, nei laboratori e negli ambienti di vita comune, ma si concretizza anche nelle relazioni sociali e di cura, dove le routine giornaliere (ingresso e accoglienza, pasti, cura e igiene personale) svolgono una funzione rassicurante di base per ciascun bambino. L ORGANIZZAZIONE LOGISTICA DEGLI SPAZI E DEI TEMPI Un attenta organizzazione degli spazi e dei tempi, costituisce, nella scuola un pre-requisito fondamentale per una corretta attuazione dell esperienza educativa, orientata a un produttivo svolgimento degli apprendimenti curricolari delle attività didattico educative, della valorizzazione dell autonomia e l acquisizione e rielaborazione delle competenze. Nella nostra struttura educativa si cercherà, quindi, di ottimizzare le risorse interne sia umane che materiali, al fine di garantire ai bambini l utilizzo di spazi interni ed esterni accoglienti e protetti; che prevedano spazi di sezione e d intersezione, dove sia possibile incontrarsi in gruppi omogenei ed eterogenei per età e per classe, secondo quanto previsto dai progetti educativi o anche solo dall intenzionalità dell insegnante. Nella scuola è stato possibile allestire, sia nelle sezioni sia al di fuori delle stesse, spazi flessibili strutturati. Vediamo di seguito la loro dislocazione.

17 L edificio è predisposto su 5 piani, 2 dei quali con funzioni di cantina, soffitta, lavanderia, ecc.; sugli altri 3 si svolge l attività didattica e di routine così suddivisa: 4 aule; 2 corridoi il 1 piano comprende la zona utilizzata come spogliatoio/ bambini; 3 bagni (p.t., 1 e 2 piano) con servizi igienici; 1 sala da pranzo; 1 cucina con annessa dispensa; 1 direzione; 1 stanza insegnanti; 1 sala giochi (2 piano) comprendente: zona per giochi ed esercizi motori, attrezzatura da parete con elementi ginnici, attrezzatura per esercizi di ginnastica ritmica, angolo dei travestimenti e teatrino dei burattini, pianoforte e materiali per giochi imitativi, strumenti musicali, tricicli e automobiline; 1 aula (1 piano) suddivisa in centro lettura, laboratorio di computer. Tale saletta è usata anche per l accoglimento dei bambini che iniziano alle ore 7,30 e come laboratorio per le attività di religione cattolica. 1 aula (piano terra) suddivisa in: spazio\video, angolo attività grafico\creative, pianoforte e canto corale. Parte dello spazio è usato come spogliatoio\bambini. Spazi comuni Gli spazi comuni sopra illustrati, sono usati dalle sezioni secondo opportune turnazioni, fatti salvi i momenti di lavoro dove la programmazione educativa abbia contemplato delle scansioni temporali specifiche. Ad ogni modo, di seguito si evidenziano le turnazioni di routine predisposte per l uso più appropriato di alcuni di questi spazi: Sala giochi N.B. Pomeriggi con organizzazione libera. Possibili cambiamenti di turno in caso di laboratori Lunedì sezione A Martedì sezione B Mercoledì sezione C Giovedì sezione D Venerdì A disposizione delle sezioni

18 Giardino Durante la mattina non escono più di due sezioni in contemporanea; al pomeriggio può esserci un aggregazione maggiore a seconda del numero di bambini rimasti dopo l uscita intermedia. Inoltre, tenuto conto che il giardino della scuola può diventare un piacevole momento d incontro e di socializzazione tra adulti, oltre che un tempo importante del genitore da vivere vicino al proprio bambino o bambina in maniera distensiva e piacevole, la scuola intende offrire l uso questo spazio, quando non sia impegnato dall attività didattica, agli utenti che lo desiderino. Ritenendo che i genitori sono parte integrante dell azione educativa, non rivolta solo ai loro figli, ma in alcuni casi anche a quelli degli altri, il Consiglio di Scuola ha stilato un Regolamento, dove il rispetto, la gentilezza e il senso di responsabilità di ognuno aiuti a mantenere in vita la nostra piccola area verde. I punti fondamentali del Regolamento recitano: di o Non fermarsi in giardino quando siano presenti i bambini con le insegnanti. o Non fumare (L.n584- direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/12/95). o o o o o Usare i cestini per le immondizie. Non usare in modo improprio giochi o altre attrezzature. Rispettare le piante e le aiuole. Usare con discrezione i servizi igienici che la scuola offre quando i bambini sono già stati affidati ai loro genitori. Ricordare che dopo aver ritirato il bambino, la persona adulta che lo accompagna diviene responsabile del minore e dei suoi comportamenti anche verso terzi. IL CORREDO EDUCATIVO E DIDATTICO DELLA SCUOLA Sono per lo più attrezzature e materiali ludici per l interno e per l esterno, strutturati e non, che assieme agli strumenti audiovisivi possono essere accresciuti periodicamente o sostituiti sulla base delle esigenze didattiche. Il materiale di facile consumo (carta, tempere, pennelli, pennarelli, pasta per modellare, ecc...) viene acquistato dal Comune, e se necessario reintegrato durante l anno anche in funzione delle proposte educative da realizzare.

19 IL TEMPO SCOLASTICO DEL BAMBINO ORARI ROUTINE SPAZI Ingresso Saletta 1 piano o piano terra Ingresso e attività libere Sezioni Igiene Colazione Bagno Sala da pranzo Attività guidate a gruppi di sezione o di intersezione Sezioni, sala giochi, angoli strutturati, giardino, ecc Attività libere Sezioni, giardino, ecc Igiene Bagno Pranzo Igiene Uscita intermedia Sala da pranzo Bagno Sezioni, giardino Attività guidate prevalentemente di tipo creativo Sezioni, sala giochi, angoli strutturati, giardino, ecc Igiene Bagno Uscita intermedia Attività guidate prevalentemente di tipo creativo Igiene\merenda Uscita prolungata con attività libere, racconti, giochi finalizzati per i bambini in attesa dei genitori Sezioni, giardino Sezioni, sala giochi, angoli strutturati, giardino, ecc Bagno\sala da pranzo Sezioni, giardino Saletta al 1 piano

20 IL GRUPPO EDUCATIVO E formato da 9 insegnanti di sezione, 3 insegnanti di sostegno e un'insegnante di religione cattolica presente tutti i lunedì. le insegnanti hanno un orario settimanale di 25 ore con i bambini, e svolgono una turnazione di base equa tra due turni di lavoro, a garanzia della copertura dell intero arco della giornata. Inoltre è presente un educatore in supporto dei bambini con diverse abilità con orario flessibile. Orario di base Turno antimeridiano: 3 insegnanti ore insegnante ore 07.30\12.30 (con la rotazione giornaliera di tutte le maestre). Turno pomeridiano: 3 insegnanti ore insegnante ore Gli insegnanti di sostegno hanno una turnazione flessibile per garantire le necessità dei bambini diversamente abili. Tutto ciò contribuisce a migliore un rapporto numerico adulto-bambino e a realizzare un percorso didattico differenziato e calibrato in base alle competenze e all età. Le insegnanti hanno anche l obbligo di effettuare un monte ore annuo per adempimenti di non insegnamento, tra i quali la formazione e le riunioni collegiali per: programmare-verificare e documentare l attività didattica confrontarsi sullo sviluppo-crescita dei bambini partecipare ad attività di ricerca e formazione. PERSONALE D APPOGGIO Il personale d appoggio è formato da 3 bambinaie a tempo pieno, addette alla cura dei bambini, oltre che da una cuoca comunale. Il loro orario giornaliero è di 7h e 12m. e si svolge attraverso una turnazione funzionale rispetto all orario di apertura e chiusura della scuola e dell ottimizzazione delle risorse umane, fatto salvo per la cuoca che lavora con turno unico. RAPPORTI CON I GENITORI Durante l anno sono previste delle assemblee con le famiglie, nel corso delle quali si cercherà di interessare il genitore a un dialogo su aspetti evolutivi ed educativi negli ambiti scolastici e familiari dei bambini. A seguito di richiesta dei genitori e/o delle insegnanti si realizzeranno incontri individuali per meglio affrontare problematiche specifiche e per confrontarsi maggiormente nel dettaglio sulle modalità dell intervento educativo.

21 Ogni tre anni scolastici viene rinnovato il Consiglio della scuola composto di: una rappresentanza dei genitori, in ragione di un delegato per sezione eletto dai genitori delle bambine\i che frequentano la sezione stessa; una rappresentanza del personale educativo, in ragione di un delegato per sezione eletta dal Collegio delle Educatrici; un rappresentante del personale ausiliario, eletto tra i colleghi dello stesso nella scuola e dal coordinatore come membro di diritto. Il Consiglio della scuola si occupa principalmente di agevolare le relazioni scuolafamiglia e di formulare al Collegio degli educatori proposte in merito all azione educativa. Nell atrio della Scuola è posta una bacheca per agevolare tutte le comunicazioni Scuola famiglia; su questa bacheca vengono appesi PTOF, programmazione didattica, calendario scolastico (presente per l anno in corso a fine documento) e tutti gli avvisi utili ai genitori, nonché quelli relativi alle attività speciali che possono coinvolgere i bambini nel corso della giornata scolastica, come per es. Prove d evacuazione o laboratori offerti da genitori o personale esterno. Tutte queste attività vengono condivise nelle riunioni di classe e nel Consiglio della scuola. INCONTRI CON LE FAMIGLIE Schema orientativo Settembre Ottobre Novembre Dicembre\Gennaio Marzo\ Aprile Maggio Giugno Assemblea d inizio d anno e incontro di sezione con i genitori dei bambini nuovi per colloqui individuali. Elezioni dei rappresentanti dei genitori quando necessario Consiglio di scuola per l adozione del P.T.O.F. Incontro con l insegnante di religione per la presentazione dell attività annuale - incontri di sezione con le famiglie per la presentazione dell attività educativa annuale su richiesta, incontri individuali Incontro con un rappresentante della scuola primaria per modalità di passaggio e iscrizione dei bimbi grandi Consiglio della scuola Open day. Incontri di sezione con le famiglie Su richiesta incontri individuali. Consiglio della scuola. Colloqui individuali legati alle schede di passaggio dei bimbi alla scuola Primaria. Incontro per la consegna del diploma ai bimbi grandi e festa di fine anno. Assemblea con i genitori dei bambini che inizieranno a frequentare la nostra scuola dal mese di settembre del nuovo anno scolastico.

22 Inoltre: il colloquio individuale con i genitori è garantito su appuntamento durante l intero arco dell anno scolastico. SCUOLA E COMUNITA EDUCATIVA La scuola oggi non è più l unica agenzia educativa di riferimento, perché spesso affiancata da altri indirizzi e prospettive educative, per tale motivo deve saper dialogare con la complessità culturale del territorio che la circonda, al fine di rispondere tempestivamente ai bisogni di famiglie e bambini inseriti in una società variegata in continua trasformazione. Per fare ciò, la scuola deve ascoltare temi e visioni culturali nuovi, ponendosi in sintonia con altre istituzioni sociali ed educative, nell ottica del lavoro di rete, interagendo e comunicando con le diverse realtà in maniera sistemica, continuativa in itinere. L ambiente in cui l istituzione è inserita è oggi più ricco di stimoli culturali, ma anche più contradditorio e spesso difficile da decifrare e l offerta educativa e il paesaggio sociale sono divenuti più complessi e caratterizzati da elementi interculturali forti, con sistemi e approcci comunicativi multimediali nuovi. La scuola, pertanto, deve poter agire in maniera dialogica, costruttiva, aperta; condividendo la progettualità, allo scopo di intendersi fattivamente tra insegnanti, famiglie e operatori sociali e sanitari presenti sul territorio, lavorando assieme, per raggiungere obiettivi condivisi. Come sempre, la scuola di Rena Nuova intende aprirsi alla territorialità intesa come raccordo, collaborazione e condivisione, principalmente con le Istituzioni educative comunali situate sul territorio, eventualmente anche per realizzare percorsi progettuali che tra le altre finalità tengano conto della valorizzazione dell'arte e della cultura, finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni tendenti all'arricchimento del territorio inteso come maggiore qualità dei servizi offerti all'utenza. In conformità a questa comunanza d intenti, potrebbe essere possibile un lavoro d interazione progettuale e didattica fra alcune delle Istituzioni coinvolte. Viene data particolare importanza alla collaborazione e alla comunicazione tra Scuola e famiglia, per creare percorsi pensati comuni, che permettano di educare insieme in maniera condivisa i bambini e le bambine. In questa direzione quindi vengono accolti e invitati a partecipare anche alla vita scolastica tutti quei genitori o nonni con particolari capacità e competenze che possono arricchire l offerta formativa della Scuola, i loro interventi vengono condivisi e approvati nel Consiglio di plesso della scuola e poi comunicati alle famiglie. Questi genitori insieme alle insegnanti offrono dei momenti, organizzati in forma laboratoriale. Questi laboratori di norma arricchiscono alcuni dei progetti portati avanti dalle insegnanti, come per es. Orti in Condotta e Nati per Leggere, o la programmazione didattica quotidiana, per es. laboratori di Natale o tematici, festa di San Nicolò, o incontri specifici su alcuni temi della programmazione, che sviluppandosi per sfondi integratori, mette proprio al centro la relazione tra adulto e bambino come veicolo indispensabile e antecedente all apprendimento, dando quindi particolare valore alla condivisione e rispetto oltre che al contenuto. I riscontri positivi, avuti in passato con le famiglie, ci porta a continuare su questa strada e ci permette anche di collaborare ancora con genitori o nonni di ex-allievi, che volontariamente hanno deciso di continuare il percorso

23 intrapreso con la Scuola anche dopo il passaggio del loro bambino alla Scuola Primaria. SCUOLA E TERRITORIO La scuola dell infanzia di Rena Nuova è situata nel rione di S. Giacomo, da molti considerato il cuore della città, che racchiude nel suo ambito un ambiente sociale variegato. Nel territorio circostante l edificio sono presenti numerose strutture educative quali: scuole dell infanzia statali anche di lingua slovena, scuole primarie tra cui una di lingua slovena, asili nido comunali, un ricreatorio, un oratorio, ecc. La nostra utenza scolastica è formata prevalentemente da bambini che abitano nel rione, ma è compresente anche una discreta quantità di alunni provenienti da altre zone cittadine, e un numero significativo di alunni stranieri appartenenti a etnie diverse. Questi ultimi, s inseriscono senza grosse difficoltà nella vita scolastica e apprendono velocemente i nostri usi insegnandoci parte dei loro, dando così vita a uno scambio emotivo-culturale apportatore di conoscenza ma, soprattutto, di tolleranza e di rispetto delle reciproche diversità. Per quanto riguarda i rapporti che il nostro Istituto educativo intende intrattenere con il territorio, come sopra accennato, si conferma la volontà di mantenere una posizione di apertura e di collaborazione allacciandosi alla rete di Servizi esistenti, e di fare ciò attraverso rapporti di collaborazione educativa e sociale con realtà territoriali quali: o o o o la scuola primaria Duca d Aosta e all occasione con altre scuole primaria cittadine che, dal punto di vista di una continuità verticale, hanno creato occasioni d incontro per i bambini del terzo anno, affinché potessero conoscere anticipatamente, e con allegria, la tappa successiva del loro percorso scolastico. Inoltre, sempre per garantire la continuità, tra la nostra scuola dell infanzia, la scuola primaria Duca d Aosta, l'asili nido Semidimela e il ricreatorio Pitteri con il S.I.S., sono auspicati per i docenti: incontri per uno scambio di informazioni ed esperienze incontri per facilitare il raccordo tra le due scuole con la realizzazione di progetti educativi comuni scambio di documentazioni (documenti e quaderni di passaggio degli alunni) progettazione in comune di un percorso didattico che favorisca la continuità educativa. I Servizi socio-assistenziali afferenti alle U.O.T e ai Distretti S.S.T.S.B.A.a cui fanno capo le assistenti sociali, psicologhe, logopedisti, ecc., indispensabili per gestire adeguatamente e con profitto le situazioni di disagio o disabilità presenti nella scuola o, ancora, per organizzare incontri informativi verso le famiglie. La partecipazione a progetti, iniziative, concorsi e manifestazioni, proposte dal Comune da altri Enti pubblici o da Associazioni e Agenzie.

24 L accoglienza (dove richiesta) di tirocinanti del Dipartimento di Studi Umanistici dell Università di Trieste o di altre Facoltà e di Istituti scolastici del grado superiore, nell intento di collaborare con altri Enti educativi per instaurare buone pratiche finalizzate all insegnamento. Quando possibile e necessario, la presenza nella scuola di un mediatore linguistico-culturale a favore dell inserimento degli alunni stranieri (con un numero di ore da definire annualmente). Il mediatore ha il duplice compito di lavorare in classe per un miglior inserimento del bimbo straniero utilizzando il supporto della sua lingua d appartenenza, e di mediare e comunicare informazioni tra la scuola e la famiglia del minore, cercando di trasmettere a quest ultima uno stato di serenità e fiducia. Tutto ciò ovviamente, in perfetta sintonia con gli insegnanti di sezione e secondo il progetto educativo della sezione e della scuola. Nell'ambito del Piano dell'offerta Formativa della Scuola è possibile che vengano proposte specifiche attività in collaborazione con famiglie o terzi, in un'ottica di partecipazione e apertura al territorio. In conclusione, forte delle esperienze già vissute, la scuola di Rena Nuova continuerà ad aprirsi sul territorio ogni qualvolta, questo renderà possibile un arricchimento in ambito educativodidattico. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO La scuola dell infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all educazione e alla cura, coerentemente con i principi di pluralismo culturale presenti nella società. La scuola, pertanto, concorre nell ambito del sistema scolastico a promuovere la formazione integrale e armonica della personalità di ciascun bambino, contribuendo alla realizzazione dell uguaglianza delle opportunità educative, sviluppando in ognuno la graduale acquisizione dell identità attraverso la maturazione delle autonomie, delle competenze e avviando all acquisizione individuale dell idea formativa di cittadino consapevole, capace di rielaborare la complessità della società in maniera critica e responsabile. Per giungere al conseguimento di queste competenze generali, il bambino dovrà essere stimolato all apprendimento di conoscenze qualificanti e reali, che raccolgano l interezza della persona, tenendo conto della sua soggettività e dei bisogni educativi specifici. Il raccordo tra le diverse esperienze didattiche presenti nell offerta formativa della scuola, passa anche attraverso le forme di apprendimento date dai campi di esperienza, che vanno formulati e resi concreti con azioni didattiche armoniche che rispettino la personalità e la

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