1) INQUADRAMENTO DEL PIANO ATTUATIVO NELLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE.

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2 1) INQUADRAMENTO DEL PIANO ATTUATIVO NELLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE. 1.1) Piano urbanistico di riferimento e i suoi estremi di approvazione- criteri progettuali Il presente Piano Attuativo denominato A.T.p. 3 Ambito di Trasformazione previsto 3, si inserisce nello Strumento Urbanistico Generale vigente del Comune di Paladina, costituito dal Piano di Governo del Territorio approvato definitivamente con deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 22 gennaio Il PGT vigente, formato dal Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi, prevede per l Atp3 uno studio generale compositivo indicato nello Schema Urbanistico Strategico. Il suddetto Schema riporta le seguenti linee guida:

3 Il presente progetto attiene ad una Superficie Territoriale di , 27 mq. All interno dell area vi è una parte edificabile ed una non edificabile. La linea di demarcazione tra l area edificabile e non edificabile è costituita dalla fascia fluviale A-B (P.A.I.) che attraversa l intero comparto. Come riportato nello Studio della Componente Geologica, di supporto al PGT, il Comune di Paladina fa parte dei comuni individuati del bacino del Po in quanto interessato dalla presenza del Fiume Brembo e rientra nelle aree soggette a rischi idrogeologici, anche per la presenza di fenomeni esondativi. Secondo lo studio Geologico e in particolare secondo la Carta dei Vincoli (che recepisce le fasce fluviali), l area di interesse infatti ricade in ambito di Fascia Fluviale A e C. Il suddetto studio, inoltre, recita quanto segue: Alla luce di ciò si è resa quindi necessaria, la definizione del rischio reale per la definizione dell utilizzo dell area, soprattutto perché alla luce di alcuni approfondimenti ci si è resi conto che nell area di studio è presente una Fascia A (coincidente con la B) molto estesa e per alcuni tratti difforme dagli elementi morfologici dei luoghi.

4 A seguito delle indagine e degli studi effettuati, le conclusioni riportate nella Relazione tecnica della Valutazione delle fasce fluviali riportano: Alla luce di quanto ricavato dalle analisi dei vari documenti e dall analisi della morfologia dei luoghi, si richiede la possibilità di ridefinire il limite delle Fascia A, su elemento morfologico certo secondo quanto previsto dall Art.27 delle NTA del PAI. In particolare, così come indicato dalla DGR n del 30 dicembre 2011, è possibile effettuare limitate modifiche ai limiti delle Fasce A, B e C (art. 27, comma 3 delle N.d.A. del PAI) a condizione che: - discendano unicamente da una valutazione di maggior dettaglio degli elementi morfologici del territorio, costituenti un rilevato idoneo a contenere la piena di riferimento (non sono pertanto ammesse modifiche conseguenti a studi idrologico - idraulici di maggior dettaglio); - siano riferite a elementi morfologici non rilevabili alla scala della cartografia del PAI (pertanto, se un elemento morfologico e le relative quote sono correttamente rilevabili dalla cartografia del PAI, non deve ritenersi consentita la modifica della Fascia); - venga mantenuta l unitarietà delle Fasce, con particolare riguardo al loro andamento nell attraversamento del confine amministrativo del territorio comunale. Nel caso in esame questi elementi risultano tutti soddisfatti. Di seguito si riporta uno stralcio della proposta di modifica confrontata con lo stato originale

5 1.2) Relazione Idrologica-Idraulica del comparto Atp3 Secondo la relazione idrologico-idraulica, Verifica di compatibilità idraulica dell area dall Atp3 in località Ghiaie, redatta dallo studio GEA di S. Ghilardi & C. s.n.c., l area oggetto di studio non interferisce con le aree di esondazione del Fiume Brembo, definendo all art quanto segue: considerando comunque che: - In generale i calcoli e le schematizzazioni idrauliche assunte non sempre e non in ogni punto possono ricostruire fedelmente la realtà delle ipotetiche future piene, e quindi durante gli eventi, localmente, si potrebbero riscontrare dei comportamenti a tutt oggi non prevedibili; - I franchi idraulici calcolati sono adeguati ma non particolarmente abbondanti; - Le piene considerate potrebbero anche portare ad una saturazione dei terreni limitrofi; - Le tendenze evolutive dell alveo non sono note a priori; si ritiene importante dare dei consigli da attuarsi nelle aree oggetto di studio utilizzabili dal punto di vista urbanistico e cioè quelle attualmente presenti in Fascia C, in modo che eventuali opere siano realizzate mediante accorgimenti costruttivi che impediscano danni a beni e strutture e/o che consentano la facile e immediata evacuazione dell area inondabile da parte di persone e beni mobili. - Eventuali locali interrati o seminterrati dovranno essere muniti di perimetro di salvaguardia idraulica, costituito da dispositivi permanenti per lo sbarramento delle acque (es. Muro di recinzione continuo). Gli accessi dovranno essere comunque posizionati nella parte opposta dell eventuale direzione del flusso della corrente o comunque su lato opposto rispetto al corso d acqua. Per tutti gli interrati e seminterrati si dovranno prevedere opere di impermeabilizzazione. - Progettare la viabilità minore interna e la disposizione dei fabbricati così da limitare allineamenti di grande lunghezza nel senso dello scorrimento a forte velocità. - Le aperture principali dei nuovi edifici, ove possibile, dovranno collocarsi dal lato opposto rispetto al corso d acqua. - Le costruzioni e le opere accessorie (recinzioni, ecc) dovranno essere realizzate in modo da favorire il deflusso delle acque di esondazione, evitando interventi che ne comportino l accumulo. - Favorire il deflusso/assorbimento delle acque di esondazione, evitando interventi che ne comportino l accumulo. - Per la realizzazione delle murature di elevazione si consiglia, almeno per il primo metro fuori terra rispetto al piano di campagna originario, di utilizzare materiali da costruzione

6 poco danneggiabili al contatto con l acqua e possibilmente impermeabili (esempio composti impermeabili, guaine bituminose, malte speciali, ecc). - Dovrà essere prodotta un approfondita relazione geotecnica per il dimensionamento delle fondazioni e delle opere di impermeabilizzazione, considerando l eventuale interferenza con gli eventi di piena. 1.3) Rapporti tra il Piano Attuativo e le Norme urbanistico-edilizie Il Piano Attuativo si adegua alla normativa vigente, vengono osservati i richiami a Regolamento Edilizio, allo strumento Urbanistico Generale vigente e alle disposizioni contenute nel Decreto interministeriale n e nella Legge Regionale n.12 s.m.i..

7 2) FATTORI CONDIZIONANTI LA PROGETTAZIONE 2.1) Stato di fatto urbanistico/edilizio della zona in cui si colloca il Piano Attuativo L intervento è localizzato a sud del Comune di Paladina località Ghiaie, lungo la via Brembo, in un contesto a bassa densità edilizia, caratterizzato da tipologie edilizie unifamiliari e bifamiliari, cascine agricole e tipologie insediative a corte. Si riscontra una forte connotazione rurale e di pregio paesistico. 2.2) Riferimenti alle norme di edificazione. Per quanto attiene alle norme di edificazione sono state seguite quelle indicate nello Schema Urbanistico Strategico promuovendo lievi modifiche. Tali norme sono: - Tipologia edilizia e insediativa: gli interventi devono essere di elevata qualità architettonica, che dimostri di saper valorizzare il rapporto con gli elementi, gli scenari e i paesaggi dei territori del fiume Brembo; viene recepito lo Schema Urbanistico Strategico mantenendo un allineamento tra i fabbricati residenziali e le caratteristiche compositive dei fabbricati saranno le medesime; - Servizi: i Servizi devono essere quelli previsti dal Piano dei Servizi; - Destinazione d uso: le attività ammesse sono quelle residenziali (e compatibili) in base alla normativa del Piano delle Regole; - SLP: l intervento è assoggettato a S.l.p. massima pari a 855,00 mq; - Rapporto di Copertura: l indice di copertura non deve essere superiore al 30%; - Altezza del fabbricato: l altezza dei fabbricati non può superare i 6,00 ml; - Distanza dal confine: la distanza dal confine di proprietà deve essere pari ad almeno ml. 5,00 e in conformità alla Planimetria Generale; - Distanze tra i fabbricati: il distacco tra i fabbricati viene determinato secondo lo schema del planivolumetrico e con una distanza minima di ml 10 tra pareti finestrate come da art. 9 del D.M n 1444; qualora insistano corpi separati nel medesimo lotto, nel rispetto della distribuzione planimetrica di progetto (allineamenti), tali corpi potranno avere una distanza massima di 6 m (con esclusione di pareti finestrate contrapposte) unite da pergolati (o comunque da elementi di unione dei volumi edilizi ad esempio tettoie, frangisole, ecc.). - Distanza dai parcheggi pubblici: la distanza per i fabbricati dai parcheggi pubblici viene determinata secondo le quote indicate nel planivolumetrico e pari a 10,20 ml seguendo la linea di arretramento indicata in planimetria pari a 6,00 ml dal confine interno;

8 2.3) Stato di diritto L area interessata dal presente Piano Attuativo è così censita al CatastoTerreni: - Comune di Paladina; - foglio mappali n. 666 (parte) (parte) (parte) di proprietà sig.ra Piazzoni Maria Adele.

9 3) PROGETTO DI PIANO 3.1) Descrizione dell area. L area complessiva individuata nel PdR come Ambito di Trasformazione Atp3 da assoggettarsi preliminarmente a Piano Attuativo, si sviluppa a ridosso della via Brembo a sud del Comune, in prossimità del confine con il Comune di Valbrembo. Si propone una lottizzazione residenziale, con interventi di alta qualità architettonica e a bassa densità edilizia. La lottizzazione prevede la realizzazione di un area residenziale con S.l.p. massima pari a 855,00 mq, che si affaccia prevalentemente sulla via Brembo. Le aree cedute alla Pubblica Amministrazione sono situate parte lungo l asse stradale di via Brembo e parte in aree sviluppate verso il fiume Brembo. Tale collocazione è stata studiata per permettere la realizzazione del progetto previsto nello Schema Urbanistico Strategico redatto dal Comune di Paladina. Gli accessi carrali al piano di lottizzazione sono previsti lungo la via Brembo, in accordo con le indicazioni dello studio idrologico-idraulico e lungo il tragitto indicato in tavola 7, esclusivamente ai proprietari dei terreni adiacenti. L area a parcheggi e la pista ciclabile, costituenti la dotazione di servizi, vengono previsti lungo la via Brembo, a est del comparto, in posizione facilmente accessibile dalla viabilità esistente. 3.2) Opere di urbanizzazione previste. Le opere di urbanizzazione previste seguono le indicazioni riportate nello Strumento urbanistico strategico, mentre è in corso di definizione con ENEL l interramento della linea elettrica di media tensione che attraversa i lotti, al fine di poter permettere la realizzazione delle residenze. Tali opere consistono in: - realizzazione pista ciclabile; - realizzazione di marciapiede; - realizzazione parcheggi pubblici; - realizzazione illuminazione pubblica; - realizzazione di sottoservizi. 3.3) Standards. Gli standards sono stati reperiti seguendo lo Schema Urbanistico Strategico, nel rispetto del perimetro del Piano Attuativo Atp3, in considerazione del fatto che le modalità di realizzazione e cessione delle aree esterne al PA verranno definite mediante apposita e

10 successiva convenzione tra i proprietari e la Pubblica Amministrazione e con atto separato rispetto l iter di approvazione del PA., come riportato nel suddetto Schema Urbanistico Strategico. Tali Standard corrispondono a: - Aree per verde pubblico da cedere a prato pari a 2.784,28 mq; - Aree per percorso ciclabile, marciapiede e accessi carrali e pedonali pari a 1.218,47 mq; - Aree per parcheggi pari a 427,84 mq (n 33 parcheggi); Gli Standard indicati nello Strumento Urbanistico Strategico corrispondono a: - Da cedere e realizzare a parcheggio e percorso ciclopedonale mq; - Da realizzare e cedere o convenzionare ad uso pubblico verde pubblico mq; Confrontando i parametri si riscontra quanto segue: - Le aree per parcheggio e percorso ciclopedonale richieste sono pari a mq mentre quelle previste nel presente Piano Attuativo pari a 1.646,31 mq verificando un aumento delle aree previste pari a 346,31 mq; - Le aree da cedere, realizzare o convenzionare ad uso verde pubblico previste pari a mq, nel presente Piano Attuativo sono reperite nella quantità pari a 2.784,28 mq e cedute a prato; le restanti aree esterne al perimetro del Atp3 saranno definite mediante apposita e successiva convenzione tra i proprietari e la Pubblica Amministrazione e con atto separato rispetto l iter di approvazione de presente Piano Attuativo. 3.4) Oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria e Costo di costruzione. Gli oneri di Urbanizzazione primaria e secondaria del Comune di Paladina sono quantificati secondo la seguente tabella: Oneri di Urbanizzazione primaria 8 /mc Oneri di Urbanizzazione secondaria 12 /mc La volumetria prevista nel comparto Atp3 è pari a mc (come da art Normativa PDR e PDS del PGT vigente). Pertanto gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria previsti per il seguente comparto sono pari a euro ,00: ,00 mc x 8 /mc = ,00 ; ,00 mc x 12 /mc = ,00 ;

11 Il presente Piano Attuativo prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione secondo le indicazioni fornite dallo Strumento Urbanistico Strategico, nelle modalità indicate al paragrafo 3.3. Tali opere, che consistono nella realizzazione di parcheggi, pista ciclabile, marciapiede, realizzazione di sottoservizi, sono state stimate per un valore pari a ,21 come indicato nell Allegato D - Computo metrico estimativo secondo il listino della Camera di Commercio della Provincia di Bergamo. A seguito delle considerazioni sopraevidenziate nulla è più dovuto in merito agli Oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria. Per quanto riguarda il Costo di costruzione, dei singoli fabbricati, sarà calcolato e versato in ragione delle soluzioni progettuali adottate in sede di presentazione di richiesta del titolo abilitativo, secondo le modalità indicate dal Regolamento Comunale.

12 4) ILLUSTRAZIONE DEGLI ELABORATI GRAFICI 4.1) Tavola 1 Inquadramento urbanistico Nella tavola 1 vengono riportati: - estratto mappa catastale in scala 1:2.000, con individuazione dei mappali interessati dall Ambito di trasformazione previsto Atp 3; - stralcio Schema Urbanistico Strategico; - estratto dell aerofotogrammetria in scala 1: Negli estratti viene opportunamente evidenziato il comparto di intervento. 4.2) Tavola 2 Stato di fatto Rilievo topografico dell area - misurazione. Nella tavola 2 viene riportato il rilievo topografico in scala 1:500 dello stato dei luoghi e misurazione delle aree. 4.3) Tavola 3 Stato di fatto - Profili e sezioni altimetriche viste aeree dell area di intervento Nella tavola 3 vengono riportate le sezioni territoriali in scala 1:500 dello stato dei luoghi, riportando viste aeree dell area oggetto di intervento ottenute mediante l utilizzo di droni. 4.4) Tavola 4 Planimetria generale con individuazione volumi edilizi; Destinazioni funzionali; sezioni territoriali. Nella tavola 4 viene riportata in scala 1:500 la planimetria generale del Piano Attuativo, la viabilità di progetto, i percorsi pedonali, le aree a verde ed a parcheggio, la pista ciclabile prevista dal Piano dei Servizi. Il tutto viene trattato a livello generale seguendo lo strumento urbanistico strategico, comprendendo pertanto l Atp2, che non rientra nella presente lottizzazione. La tavola riporta in scala 1:1000 la destinazione funzionale delle aree diversificandole in: - Aree per verde pubblico; - Aree per lotti edificabili privati; - Aree per percorso ciclopedonale, marciapiede e accessi; - Aree per parcheggi. Vengono rappresentate le sezioni territoriali in scala 1:500 dei fronti prospicienti la via Brembo, sia in prospetto che in sezione per meglio rappresentare l articolazione dei volumi. In scala 1:200 è stata inserita la sezione CC che indica lo schema di distribuzione delle destinazioni d uso interne.

13 4.5) Tavola 5 Planivolumetrico sezioni e prospetti tipo La tavola 5 riporta in scala 1:500 il planivolumetrico dell Atp3 identificando, in scala 1:200, sezione e prospetto tipo. Il tutto meglio delineato negli elaborati grafici. 4.6) Tavola 6 Opere di urbanizzazione - Sezioni tipo 1 e Sezione tipo 2 Le sezioni indicano lo schema per la realizzazione delle opere di urbanizzazione; 4.7) Tavola 7 Planimetria di progetto con individuazione delle aree a standard; La tavola 7 riporta in scala 1:500 la planimetria di progetto con l identificazione delle aree destinate a strade/accessi e marciapiedi, a parcheggio, a verde pubblico (prato), da cedere al Comune secondo le modalità e con i limiti stabiliti in Convenzione. 4.8) Tavola 8 Stato di progetto Schema di distribuzione delle reti tecnologiche GAS, Elettrica, Acquedotto, Telefono. Nella tavola 8 viene riportata in scala 1:500 la planimetria del Piano Attuativo con individuate le reti dei sottoservizi per il gas, la rete elettrica, l acquedotto, la telefonia e la fognatura. La rappresentazione ha valore puramente indicativo essendo soggetta a parere degli Enti di competenza. 4.9) Allegato A - Relazione tecnico-descrittiva Generale; Relazione che tratta temi generali dell Ambito, le indicazione e le linee guida considerate e illustrazione generale dell intervento; 4.10) Allegato B - Norme tecniche di attuazione specifiche Atp3;. Nell allegato B vengono riportate le norme di attuazione del Piano Attuativo, denominate Norme Tecniche di Attuazione specifiche del Piano Attuativo. 4.11) Allegato C - Schema di Convenzione Nell Allegato C viene riportato lo Schema di Convenzione. 4.12) Allegato D Computo Metrico Estimativo delle Opere di Urbanizzazione 4.13) Allegato E - Relazione Idrologico - Idraulica Viene riportata l indagine Idrologico e Idraulica sui terreni interessati. Bergamo, 18 marzo 2019 Paola Fabbietti Architetto Pianificatore Territoriale

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