RICERCA E INNOVAZIONE 6
|
|
- Gastone Zamboni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RICERCA E INNOVAZIONE 6 247
2 248
3 6.1 CREAZIONE DELLA INFRASTRUTTURA PER RICERCA E INNOVAZIONE Sviluppo della infrastruttura locale Obiettivi: sviluppare la capacità di produrre ricerca e sviluppo e gestire l attività come funzione istituzionale, intrinseca alla primaria funzione assistenziale; creare le condizioni perché gli operatori possano identificare le priorità e partecipare ad attività di ricerca. 1. Definizione da parte del Collegio di Direzione aziendale dell assetto organizzativo del settore Ricerca e Innovazione con la creazione di una struttura di supporto alla ricerca (Settore Ricerca e Innovazione) presso l U.O. Qualità e Accreditamento, entro cui opera uno statistico sanitario, coerentemente a quanto proposto dal gruppo di lavoro regionale PRI-ER (Progetto Ricerca e Innovazione Emilia Romagna). 2. Organizzazione di 3 eventi formativi accreditati ECM sulla metodologia della ricerca, predisposizione pagina web Ricerca e Innovazione sul sito web dell AUSL ( Integrazione tra i vari sotto-sistemi aziendali Obiettivo: creare un linguaggio comune, una condivisione di obiettivi ed una capacità di lavoro integrato relativamente alle competenze dei singoli. 1. Creazione di una rete interdisciplinare che collabora nelle attività di ricerca: attivazione della collaborazione con il Comitato Etico locale, con l U.O. Bilancio e Programmazioni Finanziarie e le U.O. aziendali che si occupano di ricerca. Collaborazioni con le altre aziende Obiettivi: incentivare lo sviluppo di collaborazioni tra le aziende e con le strutture regionali; mettere a punto strumenti condivisi di rilevazione e rendicontazione dell attività/risorse/costi dell attività di ricerca. 1. Compilazione di data base (PRI-ER) per la rilevazione ed il censimento del numero di ricerche sperimentali approvate, numero di progetti regionali, nazionali ed internazionali e dei fondi utilizzati (anni ). 2. Collaborazione alla progettazione ed analisi dei progetti di ricerca delle U.O. aziendali. Capacità di attrazione da parte dell Azienda di risorse finanziarie Obiettivo: acquisire capacità di attrazione di finanziamenti dedicati. 1. Aggiornamento della pagina web Ricerca e Innovazione con link a bandi pubblicati. 2. Verifica settimanale dei siti web della Agenzia Sanitaria Emilia-Romagna, del Ministero della Salute, della Comunità Europea e di diversi enti di ricerca (CNR, ENEA.). Utilizzo appropriato delle innovazioni tecnologiche OBIETTIVO: promuovere la coerenza tra investimenti ed evidenza dei benefici. 1. Aggiornamento della pagina web Ricerca e Innovazione con le specifiche relative all introduzione in Azienda delle innovazioni tecnologiche. 2. Creazione di data base condiviso per la raccolta sistematizzata delle pubblicazioni su rivista e monografie prodotte dagli operatori aziendali. 249
4 6.2 SVILUPPO DI UN ABIENTE CULTURALE FAVOREVOLE Attività di formazione del personale Obiettivo: sviluppare cultura relativa alla ricerca sanitaria. Negli ultimi anni si è cercato di sviluppare una tensione alla cultura scientifica favorendo tutti i percorsi formativi che avevano come obiettivo secondario lo sviluppo dell approccio basato sulle evidenze. Per consolidare ulteriormente la cultura dell Evidence Based Medicina è iniziato nel 2000 un percorso formativo specifico in collaborazione con GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze) e con il CEVEAS: 20-21, gennaio , marzo ottobre ottobre 2001 Serie di workshopworkshop sull introduzione all Evidence-Based Medicine per 40 medici ospedalieri (GIMBE) Serie di workshopworkshop sull introduzione all Evidence-Based Medicine per 20 medici di medicina generale (GIMBE) 7 ottobre 2000 seminario Linee guida: stato dell arte (CEVEAS) 28 ottobre 2000 Seminario La medicina basata sulle evidenze: stato dell arte (GIMBE) 2001 Seminari sul modello di diffusione del EBM (GIMBE) 2002 Percorso formativo teorico-pratico per la definizione di linee guida per il paziente alcolista (GIMBE) Percorso formativo teorico-pratico per la definizione di linee guida per la terapia antibiotica (GIMBE) Accessibilità alla informazione e documentazione scientifica Obiettivo: facilitare l accesso alle conoscenze e alle competenze per il corretto utilizzo dell informazione scientifica. Fino al 1999 la quasi totalità dell informazione scientifica consisteva nell abbonamento a riviste in formato cartaceo con un unico punto di conservazione presso la biblioteca medica dell Ospedale Infermi di Rimini più una serie di abbonamenti a riviste cartacee secondo le richieste delle varie articolazioni territoriali dell azienda. Questo comportava spesso duplicazioni di abbonamenti e procedure complesso per l accesso condiviso. Lo sviluppo dell information technology ha permesso un progressivo miglioramento dell accessibilità alle conoscenze. Dal 2000 in poi, infatti, si è proceduto ad una revisione sistematiche degli oltre 700 abbonamenti ed il loro progressivo spostamento dal cartaceo all online. L acquisizione del sistema Ovid ha permesso anche l accesso alle principali banche dati mondiali che, in tempo reale, possono fornire i supporti scientifici più appropriati alle sfide della complessità attuale della medicina. Un sistema scambio con altre biblioteche e di Document Delivery, permette poi l acquisizione dei full-text delle riviste non possedute. Allo stato attuale è stato siglato un accordo con le aziende sanitarie di Cesena e Forlì per l acquisto in comune di riviste in cartaceo e ondine, ampliando ulteriormente l offerta ai professionisti. Si è provveduto ad ampliare da tre ad otto, il numero degli accessi contemporanei all online e si sono acquisite ulteriori importantissime banche dati mondiali come EMBASE e CINHAL. L impegno economico che l azienda USL di Rimini sostiene per l accesso alla documentazione scientifica è di oltre anno. 250
5 CREAZIONE DEL CENTRO STUDI RICERCA E INNOVAZIONE NELL ASSISTENZA Il centro nasce per essere un mezzo di supporto e riferimento al reperimento e trasmissione delle informazioni come strumento per la crescita e lo sviluppo professionale. Tale supporto ha come fine ultimo quello di garantire lo sviluppo della qualità dell assistenza fornendo le fonti informative necessarie ai progetti di miglioramento. Il centro è ubicato presso l Ospedale di Rimini presso gli uffici della Direzione Assistenziale è aperto nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì dalle 9:30 alle 15:30 Funzioni: - Essere il centro di coordinamento per tutti i progetti in essere e che si svilupperanno in futuro nell area della Direzione Assistenziale. - Essere di supporto metodologico nella realizzazione dei progetti di ricerca. - Identificare i quesiti di ricerca attraverso l analisi della pratica assistenziale e pianificare progetti di ricerca ad hoc, da avviare in collaborazione con il polo didattico, corso di laurea di infermiere Università di Rimini - Identificare, usando criteri predefiniti, gli articoli o le revisioni sistematiche sia nell ambito della ricerca quantitativa sia qualitativa i cui risultati possono influenzare le decisioni assistenziali dei professionisti. - Sintetizzare e presentare i risultati della ricerca in strumenti di facile consultazione, sotto forma di evidence report, o manuali di indirizzo per la pratica che supportino i professionisti nella pratica assistenziale. - Diffondere ed aggiornare periodicamente i risultati della ricerca - Organizzare corsi formativi in collaborazione con il polo formativo aziendale - Valutare il cambiamento della pratica assistenziale conseguente alla diffusione delle prove di evidenza Azioni intraprese: 1. Formazione di base e avanzata al fine di costruire una rete di collaboratori di 1 e 2 livello; 2. Realizzazione del progetto manuale lesioni da decubito Il manuale è stato sviluppato grazie al lavoro di un gruppo multidisciplinare, i cui componenti sono stati identificati sia per la loro competenza ed esperienza in merito alla prevenzione e trattamento delle lesioni da decubito sia per la loro competenza ed esperienza sulla ricerca di evidenze; Percorso di lavoro: ricerca bibliografica e consultazione di banche dati primarie e secondarie con un analisi sistematica della letteratura scientifica pertinente; valutazione dell adattamento e trasferibilità dei risultati alla realtà operativa; predisposizione di un adeguato piano di implementazione; predisposizione di strumenti che rendano questi percorsi valutabili nella loro applicazione pratica e misurabili relativamente al loro impatto su pazienti e operatori. 3. Realizzazione del manuale sulla gestione dei dispositivi intravascolari. Il progetto parte dalla necessità di operare una revisione dei protocolli aziendali che risalgono agli anni , a seguito delle più recenti raccomandazioni dei CDC (agosto 2002) mirate alla prevenzione delle infezioni correlate a questi dispositivi anche in funzione degli obiettivi regionali, governo clinico, area rischio infettivo. 4. Avvio della realizzazione di un sito internet dedicato contenente tutte le informazioni relative al centro, alle sue funzioni, ai suoi collaboratori; il sito dà la possibilità di accedere a diverse aree tematiche, a link di interesse e a un forum di discussione che si auspica essere un ottimo oggetto di scambio culturale e di dibattito. SPAZIO NEL SITO INTERNET AZIENDALE All interno delle pagine del sito internet aziendale è stata inserita la sezione inerente la Direzione Assistenziale in cui si possono trovare tutte le informazioni relative alla missione, articolazione, funzioni e staff della unità operativa, nonché un area dedicata al download dove poter scaricare documenti e modulistica. 251
6 Data base sulle opportunità di partecipazione ai programmi di ricerca Obiettivo: dare a tutti l opportunità di accedere alle fonti di finanziamento ed alla conoscenza delle diverse opportunità. 1. Compilazione di specifico data-base (PRI-ER) per la raccolta sistematizzata delle ricerche sviluppate in ambito aziendale in collaborazione con il Comitato Etico locale. Supporto allo sviluppo di progetti di Ricerca e innovazione in rete con altre istituzioni e strutture sanitarie (nazionali e straniere) Obiettivo: mettere a disposizione della organizzazione strumenti per facilitare la realizzazione di progetti con altre istituzioni Definizione dell assetto organizzativo del settore Ricerca e Innovazione con la creazione di una struttura di supporto alla ricerca (Settore Ricerca e Innovazione) presso l U.O. Qualità e Accreditamento entro cui opera uno statistico sanitario. Sostegno dell integrazione tra diverse discipline/professioni e tra competenze clinicoassistenziali e gestionali Obiettivo: sviluppare la ricerca integrata tra diverse specialità come strumento di miglioramento dell integrazione all interno dell organizzazione. 1. Nel 2004 sono stati attivati 32 studi clinici (24 studi sperimentali, 6 studi osservazionali e 2 studi per uso compassionevole), 48 progetti di ricerca a carattere socio-sanitario. 252
7 6.3 GARANZIE DI TRASPARENZA Censimento delle attività di ricerca svolte e delle risorse organizzative/finanziarie dedicate a R&I, e valutazione dei risultati ottenuti Obiettivi: individuare le aree di maggior interesse ed eccellenza; attivare un sistema di rilevazione delle risorse impiegate nei singoli progetti 1. Nel 2004 sono stati attivati 80 progetti di ricerca e innovazione. Assetto di regole per la trasparenza verso finanziatori privati Obiettivo: offrire garanzie ai finanziatori privati riguardo alla gestione trasparente ed efficiente delle risorse messe a disposizione. 1. Creazione di data base per la sistematizzazione dei fondi dedicati presso U.O. Bilancio e Programmazione Finanziarie, monitoraggio mensile dei fondi di ricerca disponibili per gli operatori sanitari del territorio della provincia di Rimini. Valorizzazione ruolo del Comitato Etico Obiettivo: garantire che la ricerca sia condotta secondo criteri di correttezza ad ammissibilità etica e scientifica. 1. Creazione di una cartella informatica condivisa in rete tra Segreteria del Comitato Etico locale e tutti gli operatori sanitari del territorio della provincia di Rimini in cui sono contenute le informazioni relative alla documentazione da presentare al Comitato Etico locale per l approvazione di uno studio sperimentale, osservazionale o secondo decreto 08/05/ Organizzazione dei seguenti eventi formativi rivolti a tutti gli operatori sanitari: Il ruolo del Comitato Etico indipendente nella ricerca clinica in Italia (26/09/2003), Sperimentazione clinica in Medicina generale e Pediatria di libera scelta (27-28/02/2004). 3. Istituzione della delibera (06/2003) per la sperimentazione clinica in Medicina generale e Pediatria di libera scelta. 4. Creazione del regolamento per la sperimentazione nell ambito della Medicina Generale e Pediatria di libera scelta, istituzione e aggiornamento del registro generale contenente l elenco dei medici ritenuti idonei ad effettuare le sperimentazioni. Obiettivo: evitare la duplicazione su temi già noti o la non appropriata gestione delle risorse. 5. Compilazione di un data base presso la Segreteria del Comitato Etico locale di raccolta e censimento delle sperimentazioni che vengono presentate per l approvazione. 6. Raccolta sistematica degli eventi avversi seri da farmaci con discussione mensile nell ambito delle riunioni del Comitato Etico locale. 7. Monitoraggio annuale degli studi attivati, valutazione del numero di pazienti arruolati, numero di eventi avversi seri da farmaci, tempistica dello studio. Obiettivo: investire i CE della funzione di valutazione critica e proposizione relativamente a scelte di tipo organizzativo gestionale che possono avere implicazioni etiche. 8. Collaborazione Comitato Etico e Settore Ricerca e Innovazione della U.O. Qualità e Accreditamento. 9. Partecipazione da parte del Comitato Etico locale alle riunione del gruppo di lavoro PRI-ER promosso dalla Regione Emilia Romagna. 253
8 254
Programmi efficaci per la prevenzione dell obesità: sito web EBP e obesità
Programmi efficaci per la prevenzione dell obesità: sito web EBP e obesità Nadia Olimpi Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Modena, 27 Maggio 2009 www.arsanita.toscana.it Il progetto Programmi efficaci
DettagliGIMBE. Dr. Giuseppe Donato Medico di Famiglia ASL RmF Responsabile Area Formazione Cooperativa Medi.Ter
GIMBE Dr. Giuseppe Donato Medico di Famiglia ASL RmF Responsabile Area Formazione Cooperativa Medi.Ter Le esigenze culturali emerse tra i MMG 1. ampliare i contenuti della conoscenza 2. applicare la conoscenza
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliLA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA La RETE degli URP della provincia di Mantova. Un unico linguaggio per raggiungere 397533 cittadini mantovani Mantova, 21 novembre 2007 IL PROTOCOLLO DELLA RETE
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliLe Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale
Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliLINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NELLE AZIENDE SANITARIE Le presenti linee di indirizzo regionali per la gestione del rischio clinico nelle Aziende Ospedaliere e nelle Aziende Unità
DettagliManuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO
Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliRICERCA E INNOVAZIONE 6
RICERCA E INNOVAZIONE 6 Premessa Negli ultimi anni l organizzazione e lo sviluppo della ricerca clinica in Italia ha subito lenti, ma importanti cambiamenti, sia dal punto di vista normativo, che strutturale.
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliValorizzare la metodologia della ricerca nelle aziende sanitarie
le UU.OO. di Staff Dalla Formazione Continua alla Qualità dell Assistenza Sanitaria Bologna, 19 novembre 2010 Valorizzare la metodologia della ricerca nelle aziende sanitarie Il percorso dell Ospedale
DettagliTAVOLA ROTONDA: Esperienze a confronto
CONFERENZA ANNUALE SBBL 16 novembre 2010 TAVOLA ROTONDA: Esperienze a confronto CENTRO DOCUMENTAZIONE BIOMEDICA A.O. NIGUARDA Il personale sanitario dell A.O. Niguarda è costituito da: - 820 dirigenti
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliP.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE
PROGETTO P.I.P.P.I. P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE Cos è P.I.P.P.I.? P.I.P.P.I. è un programma di intervento multidimensionale che persegue la finalità di innovare
DettagliDIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale
I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della
DettagliComunicare per «costruire salute» FORUM PA Roma, 29 maggio 2013. L uso dell ICT per lo sviluppo del «Sistema Informativo Sociosanitario»
Comunicare per «costruire salute» FORUM PA Roma, 29 maggio 2013 L uso dell ICT per lo sviluppo del «Sistema Informativo Sociosanitario» Chiara Penello Decreto Crescita 2.0 (DL 179/2012 conv. in Legge n.
DettagliRicerca e Innovazione Premessa ricerca trasparente standard di qualità e di buona pratica clinica Direttiva Europea 2001/20/CE
Ricerca e Innovazione Premessa Negli ultimi anni l organizzazione e lo sviluppo della ricerca clinica in Italia ha subito lenti, ma importanti cambiamenti, sia dal punto di vista normativo, che strutturale.
DettagliProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato
D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliLinee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1
Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1 Introduzione Questo documento intende costituire una guida per i membri del Comitato Tecnico Operativo (CTO) del CIBER nello svolgimento delle loro attività.
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliMiglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi
MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI TELEMATICA
D.R. n. 3 del 30/06/2009 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi Guglielmo Marconi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 127 del 31 maggio 2008; VISTO il Regolamento Didattico
DettagliSCHEDA DEL PROGETTO N 07
Allegato 2 PROGETTI MIGLIORATIVI DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2013/2014 CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE: MADRID Scuola/iniziative scolastiche: SCUOLA STATALE ITALIANA DI MADRID SCHEDA DEL PROGETTO N
DettagliLinee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia
Sala Manzoni Palazzo delle Stelline Milano aprile ore 14.30.30 ATTI DEL SEMINARIO Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia L Ufficio Servizio
DettagliAnalisi del contesto. Il DIPINT: Esempio toscano di integrazione tra Università e Regione
Analisi del contesto Legge 517/99 costituisce le Aziende Ospedaliero- Universitarie. integrazione delle funzioni proprie dell Università (Didattica e Ricerca) con quelle assistenziali, tipiche del Servizio
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliPortale Acqua e Salute
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliLinee di indirizzo per la gestione del rischio clinico.
Allegato alla Delib.G.R. n. 46/17 del 22.9.2015 Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico. 1. Modello organizzativo 1.1 Introduzione Il presente documento fonda ogni azione prevista sull importanza
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliLINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti
Pagina 1 di 7 LINEE GUIDA BUDGET Premessa Per processo di Budget o Budgeting si intende un sistema di controllo direzionale basato sulla negoziazione tra i Centri di Responsabilità aziendali ed i livelli
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliBanca Dati e Network dei Ricercatori e dei Progetti
Regione Siciliana Assessorato della Salute Banca Dati e Network dei Ricercatori e dei Progetti Manuale d uso Area Ricercatori Versione 1 Novembre 2012 Sommario 1 Banca Dati e Network dei Ricercatori e
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliRequisiti necessari all insegnamento della competenza informativa
Requisiti necessari all insegnamento della competenza informativa Contributi Dr. Philipp Stalder Hauptbibliothek Universität Zürich Responsabile del progetto Competenza Informativa presso e-lib.ch Nadja
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLa rete per l integrità di Illuminiamolasalute. Destinatari
... La rete per l integrità di Illuminiamolasalute La rete per l integrità di Illuminiamolasalute Obiettivo della rete nazionale di Illuminiamolasalute è quello di promuovere iniziative formative, di monitoraggio,
DettagliPROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020
Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliRoberto Fantozzi. Università di Torino. Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco,
Roberto Fantozzi Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università di Torino Comitato Etico Interaziendale A.O.U. Maggiore della Carità, Novara Regione Piemonte D.R.G. n. 25 6008 del 2013 Art.
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliComitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD
STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD ART.1 Finalità del Comitato Etico ART.2 Funzioni ART.3 Composizione e durata ART.4 Regolamento ART.5 Presidente ART 6 Segretario ART.7 Segreteria ART.8 Disposizioni
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliBANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO
BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione
Dettagliorganizzato da Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) in collaborazione con l Ufficio Relazioni Esterne (URE) ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS)
Farmaci orfani e accessibilità al trattamento delle malattie rare Programma educativo-informativo rivolto alle Associazioni di pazienti con malattie rare e loro familiari sull uso dei farmaci orfani organizzato
DettagliComitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014
Supporto alla definizione e attuazione delle politiche regionali di ricerca e innovazione (Smart Specialisation Strategy Regionali) Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014 Indice La Smart Specialisation
DettagliPROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI
PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI Regione Piemonte Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale Direttore: Roberto Moisio
DettagliACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA
Un nuovo modo di vivere la progettazione sociale... ACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA Diventare «progettista sociale esperto» Torino, 14 marzo 2013 Agenda Accademia di Progettazione
DettagliLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0
LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE
DettagliSISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione del rischio amministrativo-contabile
Allegato al Decreto n. 465 del 30/07/2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 per lo sviluppo del SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione ***** pagina 1/12 1. Linee guida
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliOGGETTO: Adesione a Illuminiamo la Salute - Rete Nazionale per l Integrità e pagamento quota associativa anno 2014
Innovazione e Valutazione Organizzativa Modena, lì 30 Luglio 2014 Decisione n. 9 /2014 OGGETTO: Adesione a Illuminiamo la Salute - Rete Nazionale per l Integrità e pagamento quota associativa anno 2014
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliBando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione
Bando di concorso INNOVADIDATTICA Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione In relazione alle linee guida trasmesse alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo
DettagliIl documento sulle competenze specialistiche degli infermieri
Il documento sulle competenze specialistiche degli infermieri Il documento una storia complessa che inizia nel 2011 con l attivazione di un tavolo congiunto tra il Ministero della salute e alcune Regioni
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliPOLITICHE GIOVANILI PUNTI EUROPA PARI OPPORTUNITA IMMIGRAZIONE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO. N 41 del 29/04/2008
POLITICHE GIOVANILI PUNTI EUROPA PARI OPPORTUNITA IMMIGRAZIONE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO N 41 del 29/04/2008 OGGETTO: AFFIDAMENTO DI INCARICO DI PRESTAZIONE OCCASIONALE A MILENA CECCHINI
DettagliPiano Strategico e Comunicazione: L esperienza di Verona. www.pianostrategico.verona.it
1 Piano Strategico e Comunicazione: L esperienza di Verona L importanza della comunicazione Il Piano Strategico in quanto processo di democrazia partecipativa tende a: incrementare la partecipazione degli
Dettagli4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica
4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica Il FSE e la Telemedicina Dott.ssa Lidia Di Minco Direttore Ufficio Coordinamento, Sviluppo e Gestione del NSIS Direzione Generale
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliCOMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA
COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA ASSOCIAZIONI CHE PARTECIPANO ALLA GESTIONE IN RETE DEL PROGETTO. UISP Comitato regionale ER (capofila) Arci Comitato regionale Emilia Romagna CSI Comitato regionale Emilia
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliSIMES. Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità. Potenza 22 aprile 2009
SIMES Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità Potenza 22 aprile 2009 Dott.ssa Maria Pia Randazzo Direzione Generale Sistema Informativo Ufficio NSIS Simes - obiettivi Monitoraggio Imparare dall
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE
Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. PREMESSA... 2 2. INIZIATIVE PROMOZIONALI... 2 3. DIRETTA... 3 3.1 Incontri e tavole rotonde... 3 3.2 Attività promozionale per le matricole... 4 4. VALUTAZIONE...
DettagliP R O V I N C I A D I U D I N E
P R O V I N C I A D I U D I N E ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI U.O. SOLIDARIETA SOCIALE P R O T O C O L L O D' I N T E S A TRA PROVINCIA DI UDINE E COMUNI PER IL COORDINAMENTO DELLE PROGETTUALITA'
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliLinee di indirizzo per la stesura del Piano aziendale della formazione e del Rapporto annuale della formazione (PAF e RAF)
Allegato 6. Commissione regionale per la formazione continua Linee di indirizzo per la stesura del Piano aziendale della formazione e del Rapporto annuale della formazione (PAF e RAF) Giugno 2015 Indice
DettagliConoscere per prevenire
Bologna, 6 giugno 2007 Il testo unico per la riforma ed il riassetto normativo della salute e sicurezza sul lavoro: gli orientamenti dei soggetti istituzionali e sociali Il sistema informativo a cura di
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO
DettagliMercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata
Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliDeliberazione del Direttore Generale N. 185. Del 28/10/2015
Deliberazione del Direttore Generale N. 185 Del 28/10/2015 Il giorno 28/10/2015 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, il sottoscritto Massimo Annicchiarico, Direttore
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliIl Dirigente scolastico e l abilitazione delle figure di Piano
Il Dirigente scolastico e l abilitazione delle figure di Piano Il profilo più alto, con piena abilitazione di accesso e scrittura a tutte le aree e funzioni del sistema, è quello del Dirigente scolastico.
DettagliUniversità degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie
DettagliProgetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008
Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008 Gennaio 2007 Pagina 1 di 7 RESPONSABILE SCIENTIFICO Dottor Antonio Maria Pinna Clinical Risk Manager ASL 3 Nuoro COORDINATORE
DettagliGESTIONE DELLA FORMAZIONE E
08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliRole plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING
Implementazione ed Attuazione di Progetti per il Miglioramento del Servizi Sanitari ANCONA 19 E 20 OTTOBRE 2012 Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING Consiste nel destrutturare
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliIL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ. Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015
IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015 Muoversi in Europa La mobilità transnazionale è considerata da oltre un
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
Dettagli