Elementi clinici essenziali sulle malattie infettive del sistema nervoso e delle meningi
|
|
- Serena Righi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia - Sede di Napoli CORSO INTEGRATO SULLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO a.a Elementi clinici essenziali sulle malattie infettive del sistema nervoso e delle meningi Prof.ssa Cinzia Coppola Tutte le infezioni si verificano quando l organismo capace di causare la malattia incontra un ospite adeguato ed è in grado di eludere con successo i meccanismi di difesa dell ospite Le difese dell ospite comprendono barriere anatomiche ed il sistema immunitario
2 Cellule gliali Lume vasale Neuroni Le infezioni neurologiche possono produrre malattia attraverso diversi meccanismi: a. infezione diretta neuronale o gliale b. formazione di massa lesionale c. Infiammazione con conseguente edema, blocco al deflusso del liquido cerebrospinale (CSF), danno neuronale o vasculopatia d. secrezione di neurotossine
3 L approccio diagnostico al paziente con un infezione del SN deve prevedere l individuazione di: Segni cardinali di infezione in generale e del Sistema Nervoso in particolare Febbre Cefalea o Algie alla colonna Alterazioni neurologiche focali o generalizzate Esordio sub-acuto e rapidamente ingravescente (interazione patogeno-ospite) Localizzazione neuro-anatomica Qual potrebbe essere il patogeno interessato? Storia di viaggi Occupazione Attività ricreative Contatto con animali
4 Ci sono fattori che aumentano o influenzano la vulnerabilità ad infezioni neurologiche? Traumi precedenti Procedure neurochirurgiche Infezioni recenti (con prevalente coinvolgimento di occhi, orecchie, seni nasali, denti) Assetto immunitario Uso di antibiotici Uso cronico di steroidi Chemioterapia MENINGITI
5 Meningiti batteriche acute
6 Soggetti maggiormente a rischio di infezioni batteriche Bambini e anziani Le meningiti batteriche possono svilupparsi come conseguenza di: Infezioni (orecchio, seni nasali, denti o siti paraspinali) Alterazioni delle barriere anatomiche (traumi o interventi neurochirurgici) Raramente rottura di ascessi cerebrali nel sistema ventricolare o nello spazio subaracnoideo Più frequentemente le meningiti batteriche si sviluppano quando i batteri patogeni colonizzano il nasofaringe determinando batteriemia e alterazione della BBB Negli adulti con difese anatomiche ed immunitarie intatte Streptococcus pneumoniae e Neisseria meningitidis (dormitori, caserme) sono i patogeni più comuni per la loro capacità di colonizzare il nasofaringe ed attraversare la BBB Haemophilus influenza di tipo b prima dell avvento del vaccino dava molto frequentemente meningiti batteriche Gli Stafilococchi ed in particolare, S. epidermidis e S. aureus, spesso causano meningiti in pazienti con shunt ventricolare I bacilli Gram-negativi possono anche causare meningiti in particolare nei pazienti ospedalizzati e neutropenici I pazienti più a rischio di meningite da Listeria monocytogenes sono I neonati e persone età superiore a 50 anni, immunocompromessi compresi gli alcolisti
7 Sintomi Febbre Cefalea Rigidità nucale Fotofobia Spesso ma non sempre ottundimento del sensorio Sintomatologia 1) Segni e sintomi aspecifici 2) Sindrome meningea 3) Sindrome da ipertensione endocranica 4) Segni neurologici 5) Segni neurovegetativi
8 Segni di irritazione meningea rigidita' della nuca e del tronco, decubito laterale con testa ripiegata all indietro e cosce flesse sul bacino e gambe flesse (posizione a cane di fucile); opistotono segni o riflessi antalgici da impegno meningeo S. KERNIG (in posizione seduta si flettono le gambe sulle cosce) S. BRUDZINSKI (alla flessione passiva della nuca le gambe si flettono) S. BINDA (alla rotazione passiva della testa si determina sollevamento della spalla controlaterale) S. LASEGUE MANOVRA MENTO-TORACE iperestesia cutanea
9 La manovra viene considerata positiva se l estensione della gamba, a coscia flessa sul bacino, determina dolore e resistenza all estensione della gamba. E positiva se il dolore compare prima di raggiungere un angolo di 145 fra coscia e gamba. Inoltre deve essere positiva bilateralmente altrimenti è indice di una radicolopatia L5-S1
10 La flessione passiva del capo sul torace incontra una resistenza antalgica (rigidità nucale) laddove non è presente alla rotazione passiva del capo. Tale manovra può causare la comparsa di midriasi (segno di Flatau) che è verosimilmente una reazione simpatica al dolore
11 Segni di ipertensione endocranica cefalea oppressiva, pulsante, con fase di esacerbazione parossistica vomito cerebrale, a getto, improvviso, non accompagnato da nausea o dolori addominali ed indipendente dall'assunzione di alimenti bradicardia tensione della fontanella bregmatica (nei lattanti) papilla da stasi, solo nei casi di ipertensione marcata e che dura da giorni ( 1%) Segni neurologici ocompromissione dello stato di coscienza (torpore e/o crisi di agitazione psicomotoria) oconvulsioni (20-30%). ofotofobia ed iperacusia o ipoacusia neurosensoriale (16%) osegni cerebrali focali (deficit nervi cranici, emiparesi, disfagia) oriflessi cutanei-addominali ridotti o assenti oriflessi tendinei simmetrici, piu' spesso vivaci ed accentuati
12 Segni neurovegetativi turbe del respiro e della frequenza cardiaca dermografismo rosso con persistenza di una striatura rossa quando si sfiora la cute (segno di Trousseau) N.B. La presenza di eruzioni petecchiale, purpurica o ecchimotica indica quasi sempre una infezione meningococcica Esame del liquido cefalo-rachidiano Pressione elevata Proteine (Proteinorrachia) aumentate mg/dl (v.n ) Glucosio (Glicorrachia) ridotto (< 60% del glucosio sierico) Pleiocitosi marcata /mm3 (v.n. fino a 5) con predominanza di polimorfonucleati La colorazione di Gram è positiva in almeno il 60% dei casi Le colture su liquor sono positive nel 75% dei casi Le colture su sangue rivelano l agente causale nel 50% dei casi E comune una leucocitosi Studi di neuroimmagini possono essere negativi o evidenziare eventuali complicazioni (edema cerebrale, idrocefalo comunicante o ostruttivo, infarto cerebrale o trombosi dei seni venosi)
13 RMI Terapia La terapia per tutti i tipi di meningiti batteriche include la somministrazione di antibiotici ed il trattamento è urgente al fine di evitare complicazioni sistemiche e neurologiche La terapia deve essere iniziata il prima possibile, anche se empirica Per I giovani adulti o adulti di mezza età, il tipico regime terapeutico prevede la somministrazione di una cefalosporina di terza generazione e vancomicina In pazienti di età superiore a 50 anni o a rischio d infezione da L. monocytogenes (alcolisti, soggetti affetti da IRC, immunodepressi), penicillina o ampicillina dovrebbero essere aggiunte in quanto la vancomicina e le cafosporine non coprono la Listeria Nelle miningiti acquisite in ambiente ospedaliero (post-neurochirurgia, neutropenici) bisognerebbe considerare la possibilità di un infezione da Pseudomonas e di conseguenza usare ceftazidime La copertura antibiotica potrà essere ridotta una volta ottenuti i risultati delle colture con relativa sensibilità
14 Per le meningiti batteriche acquisite in comunità Il desametasone va somministrato prima o con la prima dose di antibiotici e continuato per 4 giorni, in quanto riduce la morbidità e la mortalità Quando è dimostrata o si sospetta fortemente una meningite meningococcica, il paziente va posto in isolamento e deve essere iniziata una terapia di profilassi per chiunque abbia avuto stretti contatti con il paziente, compreso il personale sanitario
15 Complicanze Meningite asettica
16 Quando sospettiamo una meningite asettica? Quando un paziente che sviluppa nel giro di ore/giorni segni, sintomi ed profilo liquorale suggestivi di infiammazione meningea ma senza evidenza di patogeni batterici o fungini o infezioni parameningee Quando non sono presenti alterazioni parenchimali cerebrali, alterazione dello stato di coscienza, crisi epilettiche o deficit neurologici focali. Quando il decorso è benigno e si autolimita Cause di meningite asettica Infettive Virus: Enterovirus (echovirus,coxsackie virus, enterovirus 71),virus della parotite, coriomeningite linfocitica (LCM), herpes virus ([HSV-1,HSV-2], Epstein-Barr virus [EBV], varicella zoster virus [VZV], citomegalovirus [CMV]), arbovirus, HIV (in particolare durante la fase di sieroconversione) Spirochete: sifilide, malattia di Lyme, Leptospirosi Altri: Clamidia, Rickettsia, Ehrlichia, Micoplasma, Brucella, Bartonella, malattia di Whipple Parainfettive Meningiti batteriche parzialmente trattate, infezioni parameningee, endocarditi/batteriemia, post-vaccinica
17 Non infettive Farmaci: FANS, trimetoprim, sulfametossazolo, azatioprina, gammaglobuline, OKT3 (Ab monoclonale murino diretto contro TCR/CD3 usato nel rigetto acuto), chemioterapia intratecale Tumori: craniofaringioma, cisti epidermoide Altre: sarcoidosi, sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada, malattia di Behçet, emicrania, crisi epilettiche Esame del liquido cefalo-rachidiano Pleiocitosi 10 1,000/mm3 (generalmente linfociti e monociti) Lieve aumento della proteinorrachia (50 80 mg/dl) Glicorrachia non patologica
18 L analisi liquorale va comunque estesa con l esecuzione della VDRL su liquor, ricerca dell Ag streptococcico e fungino, colture batteriche, colorazione di Gram, PCR per l identificazione del materiale genomico virale L approccio clinico nei casi di meningite asettica va individualizzato In pazienti, per es. ad alto rischio d infezione da HIV, un test per HIV inizialmente negativo dovrebbe essere ripetuto a 3-6 mesi, dal momento che la meningite asettica accompagna la sieroconversione Meningite cronica
19 Quando sospettiamo una meningite cronica? Quando il paziente presenta da 4 settimane ed oltre cefalea, febbre, rigidità nucale e fotofobia In genere il paziente giunge all osservazione quando gli sono state già somministrate terapie empiriche e presenta un quadro clinico peggiorato con disturbi dello stato di coscienza, deficit dei nervi cranici o altri sintomi neurologici Il decorso progressivo (piuttosto che autolimitantesi o recidivante) distingue la meningite cronica dalla meningite asettica o dalla meningite ricorrente In pazienti sani le più comuni cause di meningite cronica sono Tubercolosi Criptococcosi Sifilide In pazienti che hanno frequentato zone endemiche Malattia di Lyme Istoplasmosi Coccidiomicosi Cisticercosi
20 Importanti cause non infettive includono Farmaci Diffusione meningea di un carcinoma o linfoma Recente emorragia subarancoidea Neurosarcoidosi Vasculite sistemica o primaria del SNC Sindromi uveo-meningitiche Il riconoscimento della sindrome clinica generalmente non è difficile a differenza del riconoscimento della causa specifica viste le molteplici possibilità Un anamnesi accurata potrebbe aiutarci Viaggi Lavori Possibili contatti infettivi Calo ponderale e sospetta BPCO in un paziente con una lunga storia di fumo Una meningite cronica in un macellaio brucellosi Meningite carcinomatosa Un esame clinico accurato potrebbe anch esso aiutarci ulteriormente Uveite sarcoidosi Malattia di Behçet Vogt-Koyanagi- Harada Rash cutanei palmari Sifilide secondaria
21 LEPTOMENINGITI GRANULOMATOSE sub-acute/croniche (meningite tubercolare) Secondarie ad infezione primaria, polmonare o intestinale - Esordio con confusione, febbricola ed alterazioni personalità - Decorso cronico progressivo - Segni di meningite basilare cronica - Coma e morte nel giro di settimane (senza terapia) Patologia - Essudato infiammatorio cronico (granulomatoso) soprattutto alla base dell encefalo (cisterne della base, fessure silviane, tronco-encefalo, cisterna magna) - L infiammazione spesso si estende alla barriera piale fino a coinvolgere il parenchima cerebrale (può formare una massa lesionale o tubercoloma) - La fibrosi leptomeningea, il coinvolgimento delle radici nervose e la vasculite sono eventi comuni e responsabili di sequele come idrocefalo, neuropatie craniali ed infarti cerebrali. Esame del liquido cefalo-rachidiano nella meningite tubercolare Limpido, talvolta giallino, raramente smerigliato (solo in fase molto iniziale Reticolo di Mya) Pressione nettamente aumentata Pleiocitosi linfomonocitaria Aumento della proteinorrachia (>100 mg/dl) Glicorrachia diminuita (<30 % del glucosio ematico)
22 MD C MD C RMI: meningo-encefalite tubercolare (meningite e granulomi parenchimali)
23 Sano Batterica purulenta Virale Tubercolare Aspetto Limpido incolore Smerigliato, Lattescente, Purulento Limpido o lievemente opalescente Limpido, talvolta giallino, raramente smerigliato (solo in fase inizialissima Reticolo di Mya) Pressione In decubito laterale: cmh2o Seduto: cmh2o Nettamente aumentata Aumentata Nettamente aumentata Glucosio % Riduzione netta ma di breve durata Normale o modestamente aumentato Diminuita (<30 %= m. tubercolare) Proteine mg/dl Nettamente aumentata Lievemente aumentate Aumentate 100 mg/dl Elementi figurati 3-5 elementi, prevalentemente linfociti T, cellule istiocitoidi meningee pleiocitosi neutrofila Pleiocitosi linfomonocitaria Pleiocitosi linfomonocitaria
24 Ascesso cerebrale I pazienti con ascesso cerebrale si presentano con segni e sintomi di una lesione espansiva che determina Cefalea progressivamente ingravescente Stato confusionale Deficit focali Nausea e vomito (in circa la metà dei casi)
25 Vie di diffusione e cause Per contiguità Siti infetti del distretto cranico (traumi cranici aperti, precedente intervento di neurochirurgia, ostomielite cranio-facciale) Orecchio (ascesso cerebellare o del lobo temporale) Seni nasali e paranasali (ascesso del lobo frontale) Denti (in particolare i molari) Via ematogena Malattie cardiache congenite con shunt dx-sn Fonti polmonari quali l ascesso polmonare Bronchiectasie Fistole artero-venose Streptococchi aerobi and microaerofili possono essere isolati dalla maggior parte degli ascessi cerebrali Altri importanti patogeni includono anaerobi, bacilli gram-negativi e S. aureus Pneumococco con origine dai seni nasali e paranasali Batterioidi ed Enterobatteri con origine dall orecchio Streptococchi anaerobi nelle infezioni polmonari S. Aureus in pazienti con trauma cranico, recente neurochirurgia o osteomieliti craniche Negli immunocompromessi i patogeni frequentemente implicati sono funghi e patogeni atipici
26 TC e RMI L ascesso cerebrale appare come una lesione con presa di contrasto ad anello circondata da edema Il md.c. gioca un ruolo fondamentale della diagnosi neuroradiologica per cui laddove si sospetti un ascesso cerebrale le immagini pre e postcontrasto devono essere eseguite La presenza di multiple lesioni in genere suggeriscono una fonte ematogena Talvolta le immagini possono identificare infezioni dei seni e dell orecchio TC LT GB
27 RMI ASCESSI EPIDURALE E SUBDURALE - Subdurale (empiema): raccolta di pus tra dura ed aracnoide spesso secondario ad infezione dell orecchio o dei seni paranasali, può risultare in tromboflebite. Sintomi sono cefalea, febbre, rigidità nucale, crisi epilettiche e sintomi/segni focali con esordio acuto - Epidurale: infezione che coinvolge lo spazio tra dura e teca cranica dovuta ad un estensione contigua di osteomielite (adiacente) o via ematogeno da infezioni distanti, in particolare nell ascesso spinale epidurale. Il decorso è più lento Subdurale (empiema)
28 Terapia Il successo del trattamento di un ascesso cerebrale richiede l utilizzo di un antibioticoterapia in tutti i pazienti e per molti il trattamento chirurgico L attuale terapia antibiotica empirica per un ascesso cerebrale include Vancomicina Metronidazolo Cefalosporine di III generazione (cefotaxime, ceftriaxone o cefttazidime) Terapia medica ulteriore prevede il trattamento dell edema cerebrale con desametasone o mannitolo La terapia medica da sola può andare bene in quei pazienti con ascessi inaccessibili (tronco-encefalo) Numerose controversie persistono su quale scelta, tra aspirazione ed escissione totale, produca migliori risultati Risultano più fattibili, tra le alternative, aspirazioni seriate tramite tecniche nerochirurgiche in stereotassi TC guidate
29 Encefaliti Encefaliti virali acute Quando sospettiamo un encefalite virale acuta? Esordio sub-acuto con Febbre Cefalea Confusione ed alterazione dello stato di coscienza Evidenza del coinvolgimento del parenchima cerebrale (deficit focali o crisi epilettiche)
30 Vie di diffusione I virus entrano nel SNC attraverso La via ematogena (più comune con diffusione al SNC durante la viremia) Le radici nervose (pochi virus seguono questa via come HSV ed il virus della rabbia Arbovirus (pazienti anziani ed immunocompromessisono a più alto rischio) Enterovirus (polio) Paramixovirus (parotite e morbillo) Enterovirus 71 (ha un neurotropismo simile a quello dei poliovirus ed è diventato una causa importante di encefaliti e mieliti epidemiche) Echovirus e Coxackie (più frequentemente meningiti ma occasionalmente encefaliti) Il virus Herpes Simplex è la principale e più comune causa di encefalite focale non epidemica Circa due terzi dei casi coinvolge individui di età superiore ai 40 anni L encefalite da HSV si sviluppa in seguito ad un infezione primaria (stomatite HSV di tipo 1 o infezione genitale HSV di tipo 2) che si diffonde lungo il tratto olfattorio o in seguito alla riattivazione di un infezione nel ganglio trigeminale e ciò spiega la sua predilezione per le cortecce orbito-frontale e temporale La forme più comune di encefalite da herpes virus nell adulto è legata all HSV di tipo 1 e non è chiaro se sia un infezione primaria o una riattivazione di un infezione latente L HSV di tipo 2 è legato ad un encefalite neonatale anche se generalmente determina una meningite
31 Reazione plasmacellulare e linfocitica Coinvolgimento dei lobi temporale e frontale (predilezione per strutture limbiche) L encefalite da HSV di tipo 1 è un processo Acuto Necrotizzante Emorragico Asimmetrico Inclusioni intranucleari nei neuroni e e nelle cellule della glia Necrosi cistica delle regioni coinvolte Sintomi e segni Febbre Disturbi dello stato di coscienza Disordini del comportamento Deficit mnesici Anosmia Afasia Emiparesi Crisi epilettiche focali o generalizzate Cefalea, vomito, rigidità nucale Occasionalmente Herpes labiale in fase attiva Le sequele sono disturbi comportamentali e della memoria Rapidamente ingravescente e porta a coma o morte nel giro di pochi giorni
32 Protocollo diagnostico Esame del liquido cefalo-rachidiano nelle encefaliti virali Limpido talvolta xantocromico Pressione aumentata Pleiocitosi /mm3 (generalmente linfociti e polimorfonucleati) Lieve aumento della proteinorrachia (<200 mg/dl) Glicorrachia non patologica Il virus non può essere isolato dal liquor ma è possibile evidenziare gli acidi nucleici virali tramite PCR L EEG può essere utile nell encefalite da HSV ed evidenzia grafo-elementi (PLEDs) epilettiformi lateralizzati
33 DX L MRI può evidenziare un alterazione di segnale del lobo temporale o della corteccia orbito-frontale ed edema
34 Terapia Aciclovir e.v. ad alte dosi viene abitualmente somministrato in tutti i pazienti con encefalite virale poiché è ben tollerato e migliora l outcome L insufficienza renale è il più grave effetto collaterale, anche se reversibile e spesso evitabile con l adeguata idratazione del paziente La mortalità per l encefalite da HSV trattata con aciclovir è del 20% Nei casi non trattati è del 70%
35 HERPES ZOSTER (VARICELLA) Riattivazione di infezione latente dei gangli delle radici dorsali - Il virus risale attraverso le terminazioni nervose localizzate nel dermatomero corrispondente, fino al ganglio radicolare, nel quale l infezione viene riattivata - La sindrome sensitiva è molto dolorosa e può risultare in una eruzione vescicolare cutanea - Raramente il virus viaggia centripetamente per causare una encefalomielite (generalmente in pazienti severamente immunocompromessi) L Herpes Zoster si manifesta generalmente con Parestesie e dolore in un dermatomero cranico o spinale Tale sintomatologia Talvolta è preceduta da un prodromo virale e Generalmente Seguita da lesioni vescicolari nel dermatomero affetto
36 La terapia va iniziata entro 72h dalla comparsa del rash cutaneo La complicazione più frequente è la nevralgia post-erpetica, dolore neuropatico persistente
37 POLIOMIELITE (POLIOENCEFALOMIELITE) - Infezione da Poliovirus, virus enterico (stagionale mesi estivi) - Sporadica o epidemica - Infezione enterica primaria seguita da infezione del SNC - Trasmissione al SNC per via ematica, alcuni ceppi sono neuronotropi - Estremamente rara dall avvento del vaccino Patologia: - Meningite lieve e diffusa - PMN, infiltrazione linfocitica e reazione microgliale nelle corna anteriori del midollo spinale (predilezione per i motoneuroni inferiori) - Noduli microgliali, neuronofagia ed astrogliosi negli stadi avanzati - I nuclei motori del tronco, la corteccia precentrale, etc., sono coinvolti nei casi severi Infezioni da Spirochete
38 Treponema Pallidum Borrelia Burgdorferi Leptospira Interrogans Sifilide Malattia di Lyme Leptospiros i Manifestazioni precoci, drammatiche ed autolimitantesi Coinvolgimento neurologico multifocale (SNC e SNP) Metodi diagnostici subottimali Possibilità di recidiva anche dopo terapia Neurolue Sifilide primaria Asintomatica La forma neurologica non è una caratteristica di questa fase La diffusione asintomatica al SNC si verifica nel 30% dei casi di sifilide precoce Sifilide secondaria Malattia disseminata Forma neurologica Forma sistemica Malattia simil-influenzale e rash cutanei Meningite Neuropatia dei nervi cranici (ipoacusia) Meningo-vascolare: infarto cerebrale o spinale (entro 5 anni dall infezione primaria)
39 Sifilide terziaria Forma cardiaca Si sviluppano anni o talvolta decadi dopo l infezione primaria Forma neurologica Demenza (Paralisi progressiva) Mielo-neuropatia Tabe dorsale La sifilide latente è asintomatica con positività solo della sierologia e su liquor Neurosifilide meningovascolare cefalea, vertigini, scarsa capacità di concentrazione, stanchezza, insonnia, rigidità del collo e visione offuscata. Possono manifestarsi anche confusione mentale, crisi epilettiche, edema della papilla, afasia e mono-o emi-plegia. Paralisi dei nervi cranici e anomalie della pupilla di solito indicano una meningite basilare La pupilla di Argyll Robertson miosi bilaterale (pupille a punta di spillo), pupille di forma disuguale e irregolare (aneucicliche e anisocoriche), che non si dilatano correttamente con i farmaci midriatici e che non reagiscono alla luce, anche se tendono a contrarsi per il riflesso di accomodazione (sede della lesione la zona dei nuclei pretettali. Vengono ad essere bloccate così le connessioni tra le vie pupillari bilaterali ed i nuclei di Edinger-Westphal. Sono interrotte le vie afferenti del riflesso fotomotore, ma rimangono integre le vie della contrazione pupillare (miosi) dell'accomodazione) L'interessamento midollare si manifesta con: sintomi bulbari, debolezza e atrofia dei muscoli del cingolo scapolare e braccia, paraparesi spastica a lenta progressione e, in rari casi, mielite trasversa con paraplegia flaccida improvvisa e perdita del controllo degli sfinteri
40 Neurosifilide parenchimatosa (demenza paralitica o paralisi progressiva) colpisce in genere pazienti di anni si manifesta con: Deterioramento cognitivo e disturbi del comportamento progressivo e può simulare una malattia psichiatrica o il morbo di Alzheimer Convulsioni Afasia Emiparesi transitorie Irritabilità, difficoltà di concentrazione, deficit mnesici, insonnia o spossatezza Instabilità emotiva, astenia, depressione e manie di grandezza con perdita dell'introspezione L'igiene e l'aspetto generale del soggetto si deteriorano Paralisi progressiva
41 Tabe dorsale Meningo-radicolite cronica con secondaria degenerazione dei cordoni posteriori La sintomatologia: Areflessia profonda, specie crurale Ipotonia muscolare Deficit sensibilità profonde: dissociazione sensitiva (dissociazione tabetica) in cui diminuisce o scompare la sensibilità profonda o tattile ma resta indenne quella termico-dolorifica Atassia sensitiva Pupilla di Argyll-Robertson Nel sospetto di neurolue vanno eseguiti i test sierologici (VDRL, TPHA, EIA e RIA) e liquorali (VDRL) specifici per la ricerca del treponema Una VDRL su liquor è molto specifica ma non altamente sensibile per la diagnosi di neurolue
42 Terapia Per tutte le forme di neurolue la terapia raccomandata è: Penicillina e.v. ad alte dosi (3-4 milioni di unità ogni 4 ore) per giorni O Benzatin penicillina i.m. con probenecid per os L esame del liquor va ripetuto ogni 6 mesi fino alla negativizzazione Neuroborrelliosi Agente eziologico: Borrelia Burgdorferi (trasmessa dal morso di zecca) Sindromi neurologiche precoci Neuropatia dei nervi cranici (paralisi di Bell uni- o bilaterali) Meningiti Radicoloneuriti dolorose Sindromi neurologiche tardive Encefalomieliti Neuropatie post-lyme
43 I stadio eritema migrante cronico II stadio infezione sistemica con interessamento del SNC (20%) III stadio infezione persistente con frequente interessamento del SNC Nel II e III stadio la compromissione neurologica può essere isolata Il quadro classico di interessamento neurologico è la meningite asettica o meningoencefalite fluttuante con nevrite cranica o periferica Esiste anche una forma mielitica con tetraparesi La diagnosi è anamnestica e clinica: la certezza viene raggiunta sulla base della positività dei test sierologici specifici (Ab IgM e IgG anti-borrelia nel sangue e liquor) Terapia Neuroborrelliosi precoce Ceftriaxone o Cefotaxime e.v. per 2 settimane Neuroborrelliosi tardiva Ceftriaxone e.v. per 2-4 settimane
44 Infezioni da Parassiti Elminti e Protozoi Storia di viaggi Sistema Nervoso Meningiti o lesioni encefaliche Raramente Miopatria o Mielopatia
45 Neurocisticercosi Ingestione della Taenia Solium SNC Forma parenchimale Forma meningea Forma intraventricolare Talvolta coesistono Quando sospettiamo una neurocisticercosi? Paziente proveniente da una zona endemica Crisi epilettiche Idrocefalo Multiple lesioni cerebrali Meningite Infezioni oculari Eosinofilia Ricerca di uova e parassiti Calcificazioni dei tessuti molli La titolazione sierica del cisticerco può essere di supporto alla diagnosi
46 RMI Le cisti inattive appaiono come piccole calcificazioni Le cisti attive appaiono come formazioni cistiche che non prendono contrasto e senza edema Le cisti in fase di degenerazione invece hanno una presa di contrasto ad anello e generalmente sono circondate da edema
47
48 Esame del liquor Un quadro liquorale compatibile con una meningite asettica o eosinofila Titolo positivo per cisticerco supporta fortemente la diagnosi Terapia Antiepilettica Antiedemegina Cisti attive o in fase di degenerazione =/>20 Albendazolo + Corticoteroidi Per minimo 4 settimane
49 AIDS-dementia complex E un'encefalopatia indotta dall'infezione da HIV e potenziata dall'attivazione del sistema immunitario (soprattutto macrofagi e microglia) a livello dell'encefalo. Tali linee cellulari sono infettate da HIV e secernono composti neurotossici sia d'origine endogena che virale - L aspetto neuropatologico principale è costituito da aggregati di macrofagi e cellule multinucleate nella sostanza bianca - Atrofia encefalica con perdita neuronale si realizza solo nelle fasi tardive Esordio insidioso e decorso progressivo di: disturbi cognitivi deficit motilità oculare volontaria coniugata atassia della marcia, incoordinazione motoria aprassia tetra-iperreflessia, ipertonia mista segni di liberazione frontale coma apallico e morte (durata malattia 2-6 mesi) Tutto ciò si manifesta dopo vari anni dall'infezione da HIV e si associa con bassi linfociti CD4+ ed elevata carica virale plasmatica
50 Altre manifestazioni cliniche di coinvolgimento del Sistema Nervoso Polineuropatia simmetrica distale Può essere una manifestazione del danno virale o una complicanza di alcuni farmaci antiretrovirali (stavudina) Miopatia iatrogena da zidovudina Disordini autoimmunitari che coinvolgono il Sistema Nervoso dovuti alla Sindrome infiammatoria da ricostituzione immunitaria
51 Sindromi del Sistema Nervoso Centrale Disordini cerebrali focali Toxoplasmosi cerebrale Linfoma primario del SNC PML Altre cause: stroke, ascesso cerebrale (batterico, fungino, parassitario), gomme sifilitiche Disordini cerebrali diffusi HIV-correlati: AIDS dementia complex Altre cause: citomegalovirus (CMV), virus varicella zoster (VZV), encefalopatie metaboliche Meningiti HIV-correlate: meningite asettica, meningiti ricorrenti, meningite cronica Criptococco neoformans Altre cause: sifilide, coccidiodi, histoplasma, tubercolosi Mielopatie HIV-correlata Altri virus: VZV, herpes simplex,cmv,htlv-i Lesioni compressive: limfoma, funghi, Toxoplasma Sindromi neuromuscolari Neuropatie periferiche: Neuropatie demielinizzanti: acute or croniche Neuropatie iatrogene Neuropatie da HIV Poliradicoliti da CMV Miopatie Miopatia infiammatoria HIV-correlata Miopatia da Zidovudina Patologie opportunistiche strettamente connesse all AIDS e che coinvolgono il Sistema Nervoso sono: Toxoplasmosi cerebrale Leucoencefalopatia Multifocale progressiva (PML) Meningite da criptococco Il rischio di andare incontro alle suddette patologie aumenta quando la conta di linfociti CD4+ è inferiore a 200/mm3
52 Toxoplasmosi cerebrale L encefalite da Toxoplasma è l espressione della riattivazione di un infezione pregressa I sintomi sono: Febbre Cefalea Alterazione dello stato di coscienza Deficit neurologici focali Evolvono nel giro di giorni o settimane Nel 70% dei casi, in RMI è possibile evidenziare multiple lesioni con presa di contrasto ad anello e predilezione per i gangli della base e giunzione tra sostanza grigia e bianca
53 I titoli sierici di IgG per Toxoplasma sono generalmente positivi Essi da soli non permettono di fare diagnosi, ma la loro negatività permette di prendere in considerazione eziologie alternative Terapia Pirimetamine e sulfadiazine (è necessaria la contemporanea somministrazione di ac. Folico per prevenire la soppressione midollare da pirimetamina) Terapia steroidea per l edema perilesionale che può indurre aumento della pressione intracranica Panencefalite Sclerosante Subacuta (PESS) Si ritiene che la PESS rappresenti un'infezione persistente da virus del morbillo Il virus è stato dimostrato nel tessuto cerebrale con il microscopio elettronico ed è stato isolato da biopsie cerebrali; è stata dimostrata la presenza dell'antigene del morbillo nel tessuto cerebrale mediante tecniche che impiegano anticorpi fluorescenti Incidenza Circa 6-22 casi di morbillo su 1 milione Con il vaccino l'incidenza è anche più bassa, di circa 1 caso per milione di dosi di vaccino I maschi sono colpiti più frequentemente delle femmine
54 Elementi clinici utili per porre il sospetto diagnostico Esordio prima dei 20 anni di età, insidioso Stadi clinici I stadio II stadio III stadio IV stadio alterazioni del comportamento e della personalità, scarso rendimento scolastico frequenti e massive crisi miocloniche, crisi epilettiche con altro fenotipo demenza sindrome piramido-extrapiramidale progressivo mutismo coma, stato vegetativo, disturbi disautonomici, mutismo acinetico Criteri diagnostici Maggiori 1.Alto titolo di Ab diretti contro il virus del morbillo nel liquor 2.Storia clinica tipica o atipica Tipica: esordio subacuto e decorso rapidamente ingravescente esordio insidioso decorso ingravescente esordio insidioso decorso recidivante-remittente Atipica: crisi epilettiche, stadio I prolungato, età insolita (infanzia/età adulta) Minori 3. EEG tipico (complessi periodici) 4. IgG aumentate nel liquor 5. Biopsia cerebrale 6. Test non convenzionali: test diagnostico molecolare per identificare il genoma mutato del virus del morbillo Generalmente sono richiesti 2 criteri maggiori +1 minore Più è atipica la presentazione della PESS più sono necessari i criteri 5 e/o 6
55 Complessi periodici caratterizzati da onde puntute ogni 2 sec
56
57 DEFINIZIONE Malattia demielinizzante acquisita diffusa del SNC ad esordio subacuto e decorso rapidamente ingravescente associata alla riattivazione del Polyomavirus JC
58 EZIOLOGIA Virus a DNA bicatenario circolare, con capside icosaedrico e privo di envelope, responsabile, come altri membri della famiglia Polyomaviridae, di infezioni inapparenti nei soggetti immunocompetenti Virus BK Polyomavirus Virus JC Virus SV40 PATOGENESI E NEUROPATOLOGIA Infezione inapparente nel 55 85% degli individui Latenza a livello del rene, dell urotelio, delle tonsille e del midollo osseo Riattivazione a seguito di deficit dell immunità cellulo mediata Infezione abortiva negli astrociti e produttiva negli oligodendrociti, con demielinizzazione Infezione delle cellule granulari del cervelletto Scarse cellule infiammatorie
59 FATTORI DI RISCHIO Sieropositività HIV e AIDS (80% dei casi totali) Immunosoppressori: natalizumab, rituximab, efalizumab (ritirato) Immunosoppressione in pazienti trapiantati Malattie disimmuni: artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, anemia emolitica autoimmune Malattie infiammatorie croniche: tubercolosi, sarcoidosi In TUTTI i casi finora osservati, la PML derivava da una riattivazione di una pregressa infezione latente, MAI da una infezione primaria! CLINICA Esordio subacuto di segni e sintomi quali: Deficit visivi, cecità corticale Segni piramidali, atassia, disartria Disturbi cognitivo comportamentali, fino a franca demenza Deficit della sensibilità Raramente: segni extrapiramidali, movimenti involontari, cefalea, crisi epilettiche Decorso rapidamente ingravescente Morte entro 2 6 mesi nei pz HIV +, 6 12 mesi nei pz HIV
60 DIAGNOSI Risonanza Magnetica dell encefalo T2 DIAGNOSI Risonanza Magnetica dell encefalo T2
61 DIAGNOSI Risonanza Magnetica dell encefalo Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione (IRIS) T1 + Gd-DTPA DIAGNOSI Ricerca del Polyomavirus JC mediante PCR Nelle urine: non significativo! Nel sangue: predittivo ma non diagnostico! Nel liquor: diagnosi di conferma (sensibilità: 75%, specificità: 100%) Biopsia cerebrale +
62 DIAGNOSI DIFFERENZIALI Nei pazienti HIV : Sclerosi Multipla, Encefalomielite Acuta Disseminata (ADEM), malattie disimmuni (connettiviti e vasculiti), leucodistrofie dell adulto (rare) Nei pazienti HIV + : demenza HIV associata, altre encefaliti da agenti opportunisti, linfoma primitivo del SNC, toxoplasmosi TRATTAMENTO Nessuna terapia efficace La sola terapia antiretrovirale ad alta efficacia (HAART) nei pazienti sieropositivi ha dimostrato di prolungare la sopravvivenza e migliorare i deficit Molti altri trials clinici si sono conclusi con risultati non soddisfacenti
63 Cause di meningite asettica La maggior parte dei casi di meningite asettica è dovuta a virus Gli enterovirus, come Echovirus e Coxsackie, sono gli agenti virali comuni, sia in forma sporadica che in forma epidemica estiva Recentemente è stato messo in evidenza che l Enterovirus 71 causa meningite asettica ed in aggiunta romboencefalite ed un infezione dei motoneuroni che ricorda la poliomielite Un altro agente coinvolto nella meningite asettica è il paramixovirus con predilezione per il periodo invernale e primaverile Gli Arbovirus causano più frequentemente encefalite ma possono causare anche questa forma di meningite con orevalenza durante il periodo estivo I virus herpetici (HSV-1, HSV-2, varicella zoster [VZV], Epstein-Barr [EBV], e cytomegalovirus [CMV]) possono causare meningite, encefalite o entrambe L HIV può causare meningite asettica in particolare durante la sieroconversione
MENINGITI ED ENCEFALITI. www.fisiokinesiterapia.biz
MENINGITI ED ENCEFALITI www.fisiokinesiterapia.biz MENINGITI Virali Batteriche INFEZIONI DEL SN ENCEFALITI Virali Batteriche INFEZIONI VIRALI DEL SN In genere, diffusione secondaria di infezioni sistemiche
DettagliINFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI
INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare
DettagliLa Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.
Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
Dettaglia cura di M. Gilardi, M. Accorinti
a cura di M. Gilardi, M. Accorinti La Bartonella henselae è un bacillo aerobio gram negativo e costituisce l agente patogeno della malattia da graffio di gatto. L infezione è ubiquitaria e può interessare
DettagliDisturbi ossessivi compulsivi? Sono disturbi invalidanti? Trattamento farmacologico?
ALCUNE DOMANDE DEL COMPITO SCRITTO DI NEUROLOGIA DEL 31 GENNAIO Mielite trasversa, caratteristiche cliniche. SLA Lobo più colpito nel morbo d Alzheimer Sede più frequente di emorragia intraparenchimale
DettagliPOLIRADICOLONEURITI L.PAVONE, F.GRECO. Dipartimento di Pediatria Università di Catania
POLIRADICOLONEURITI L.PAVONE, F.GRECO Dipartimento di Pediatria Università di Catania POLIRADICOLONEURITI Infiammazioni di alcune o anche di numerose radici dei nervi spinali e dei relativi tronchi nervosi
DettagliLA MENINGITE Sintomi e diagnosi
LA MENINGITE La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva e può essere virale o batterica.
DettagliPATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari. www.fisiokinesiterapia.biz
PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari www.fisiokinesiterapia.biz Infezioni polmonari Vie di ingresso dei microorganismi: Inalazione (attraverso le alte vie respiratorie): batteri e virus Aspirazione
DettagliPrevenzione delle infezioni opportunistiche
Prevenzione delle infezioni opportunistiche Andamento viremico e risposta immunitaria 10 6 cellule CD4 1000 HIV RNA Copie/ml HIV-RNA plasmatico 800 600 400 200 CD4 Cellule/mm 3 10 2 mesi anni 0 >9/99 3/99-9/99
DettagliIL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta
IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta LA RADIOTERAPIA E un metodo di cura conosciuto da più di 100 anni che prevede l utilizzo di radiazioni
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliINTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI
INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:
DettagliIl sistema immunitario reagisce contro la glia come se questa fosse estranea, aggredendola e distruggendola come farebbe con qualunque aggressore
SCLEROSI MULTIPLA Malattia autoimmune Colpisce in generale soggetti giovani: 15-35 anni Anticorpi contro le cellule gliali: i neuroni in linea di principio sono risparmiati Andamento a ricadute e remissioni
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliVIRUS VARICELLA-ZOSTER (VZV, HHV-3) VARICELLA Epidemiologia. VARICELLA Clinica. VARICELLA Clinica. scaricato da www.sunhope.it
VIRUS -ZOSTER (VZV, HHV-3) = infezione primaria Febbre ed esantema vescicolare generalizzato Dopo l infezione primaria, l HHV-3 risale dalle lesioni cutanee lungo le fibre nervose sensitive GANGLI RADICI
DettagliPrevenzione, diagnosi e trattamento delle ENCEFALITI
Prevenzione, diagnosi e trattamento delle ENCEFALITI Giorgio Bartolozzi Caserta 19 febbraio 2009 = processo infettivo e infiammazione a carico del parenchima cerebrale = Sofferenza generalizzata della
DettagliLe Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio
Le Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio Roma, 6 Novembre 2012 HHV-7 ASSOCIATED MENINGOENCEPHALITIS: AN UNFORGETTABLE CLINICAL CASE Relatore: D.ssa Loria Bianchi
DettagliCenni sulle più comuni malattie dell infanzia
Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione
DettagliIL VACCINO PER LA VARICELLA IL PARERE DEL PEDIATRA
IL VACCINO PER LA VARICELLA IL PARERE DEL PEDIATRA Torino, 25 novembre 2006 Dott. Maria Merlo Epidemiologia Agente eziologico: VZV (herpes virus) La più contagiosa delle malattie esantematiche dell infanzia
DettagliSindrome di Blau/Sarcoidosi ad esordio precoce (EOS)
Pædiatric Rheumatology InterNational Trials Organisation Che cos é? Sindrome di Blau/Sarcoidosi ad esordio precoce (EOS) La sindrome di Blau è una malattia genetica. I pazienti affetti presentano rash
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
DettagliLA SINDROME MENINGEA MENINGITI. Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2008 / 2009
LA SINDROME MENINGEA MENINGITI Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2008 / 2009 MENINGITE FLOGOSI MENINGEA CARATTERIZZATA DA AUMENTO NEL NUMERO DI LEUCOCITI NEL LIQUOR QUADRO CLINICO CARATTERIZZATO
DettagliPatologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale
Sistema nervoso Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Catania 18.02.2006 Anatomia e Fisiologia Trauma cranico Trauma della colonna vertebrale Convulsione Epilessia Coma Prof. F. Ventura
Dettaglihttp://perception02.cineca.it/q4/perception.dll
link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva
DettagliArtrite Idiopatica Giovanile
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Artrite Idiopatica Giovanile Versione 2016 2. DIVERSI TIPI DI AIG 2.1 Esistono diversi tipi di questa malattia? Esistono diverse forme di AIG. Si distinguono
Dettagliwww.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME
www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME Cos è? L artrite Lyme è causata dal batterio Borrelia burgdorferi (borreliosi di Lyme) e si trasmette con il morso di zecche quali l ixodes ricinus.
DettagliLa vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica
La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica Dott. Pietro Ragni, Direzione Sanitaria Azienda USL di Reggio Emilia Le patologie che espongono a rischio aumentato
DettagliRaffaella Michieli Venezia
Le malattie infettive in gravidanza: quando è indicato il Taglio Cesareo? Raffaella Michieli Venezia Trasmissione verticale delle infezioni in gravidanza Contagio intrauterino ( infezioni congenite) Contagio
DettagliDIAGNOSI DIFFERENZIALE IN DCM. Dott.Pasquale Cozzolino Laser in DisordiniCranioMandibolari
DIAGNOSI DIFFERENZIALE IN DCM Dott.Pasquale Cozzolino Laser in DisordiniCranioMandibolari NELL AMBITO DELLE SINDROMI DA DOLORE OROFACCIALE LA NEVRALGIA DEL DEL NERVO TRIGEMINO E UNA SINDROME NEUROOGICA
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
DettagliIl sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012
Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE
DettagliTavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.
Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Le vaccinazioni prioritarie che sono evidenziate in grassetto dovrebbero prevedere dei programmi organici ed efficaci di offerta attiva. 13 19 (*)
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliI problemi non vengono mai da soli
I problemi non vengono mai da soli I pazienti, specie anziani, che giungono alla nostra osservazione sono spesso polipatologici e complessi E importante focalizzare l atenzione sulla sintomatologia motivo
DettagliGianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara
VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie
Dettaglivasodilatazione e/o bradicardia > riduzione della PA > ipoafflusso cerebrale - CARDIOINIBITORIE - VASODEPRESSIVE - MISTE
Gruppo eterogeneo di condizioni, nelle quali i riflessi cardiovascolari, utilizzati normalmente nel controllo della circolazione diventano momentaneamente inappropriati, in risposta ad una causa scatenante
DettagliHerpes zoster. (fuoco di Sant Antonio)
(fuoco di Sant Antonio) Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è (Cosa è L è un infezione causata dal virus Varicella Zoster (che per semplicità chiameremo VZV) che è caratterizzata dalla
DettagliLA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU. Conoscere per Curare
LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU Conoscere per Curare 1) Che cos è VHL? La sindrome di Von Hippel-Lindau è una rara malattia a carattere ereditario che determina una predisposizione allo sviluppo di neoplasie
DettagliANATOMIA E PATOLOGIA DEL NERVO OTTICO ANATOMIA ANATOMIA. Rappresenta il primo tratto delle vie ottiche
ANATOMIA E PATOLOGIA DEL NERVO OTTICO Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria ANATOMIA Rappresenta il primo tratto delle vie ottiche Origina dalla confluenza degli assoni delle cellule ganglionari
DettagliMALATTIE DEL MIDOLLO SPINALE. www.fisiokinesiterapia.biz
MALATTIE DEL MIDOLLO SPINALE www.fisiokinesiterapia.biz Anatomia Anatomia LESIONI DEL MIDOLLO SPINALE Una lesione trasversale acuta del midollo comporta - la paralisi flaccida immediata (deficit di forza
DettagliSCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA. www.slidetube.it
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Definizione di SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (ALS) A- absence of myo- trophic Lateral muscle nourishment pertaining to side (of spinal cord) Sclerosis hardening of (lateral
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliDEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI
M. Landi DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI 44% bambini sani di età < 5 anni possono presentare linfonodi palpabili in sede cervicale, ascellare ed inguinale. 24% neonati sani con linfonodi palpabili in sede
DettagliGli esami di laboratorio nel bambino con linfoadenopatia. Dr Guido Pastore SCDU Pediatria ASO Maggiore della Carità, Novara UPO
Gli esami di laboratorio nel bambino con linfoadenopatia Dr Guido Pastore SCDU Pediatria ASO Maggiore della Carità, Novara UPO Il bambino con linfoadenopatia è di comune riscontro nella pratica quotidiana
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliEMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA)
L. Tadini EMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA) E caratterizzata da un sanguinamento nello spazio subaracnoideo con spandimento di sangue tra le due leptomeningi. Può manifestarsi in qualsiasi fascia di età ma
DettagliCOSA SIGNIFICA: MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? MALATTIA REUMATICA INFIAMMATORIA CRONICA?
COSA SIGNIFICA: MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? MALATTIA REUMATICA INFIAMMATORIA CRONICA? 1 COSA SIGNIFICA MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? Le patologie autoimmuni sistemiche rappresentano condizioni poco
DettagliMSKQ2014 - Versione B
MSKQ2014 - Versione B 2014/B Edizione Originale Italiana MSKQ Versione B: Copyright 2009 - Alessandra Solari, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta, Via Celoria 11, 20133 Milano solari@istituto-besta.it
DettagliINFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Epidemiologia
INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Infezione primaria: Quasi sempre asintomatica Talora sindrome mononucleosica Riattivazione Nel soggetto normale Nei pazienti trapiantati Nei pazienti con infezione da HIV Infezione
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliPuntura Lombare Rachicentesi Procedura Scopi della rachicentesi
Puntura Lombare La Puntura Lombare o Rachicentesi è una metodica che si esegue per prelevare il liquido cefalo-rachidiano che normalmente avvolge il cervello ed il midollo spinale. Procedura Consiste nell
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliOCT nello studio della papilla ottica
Aggiornamenti in neuroftalmologia Varese, 20 maggio 2011 OCT nello studio della papilla ottica S. Donati Cos èla tomografia ottica e luce coerente (OCT) Meccanismo di Reflettività luminosa OCT e
DettagliProf. Edoardo Raposio. ssd Chirurgia della Cute ed Annessi Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Prof. Edoardo Raposio ssd Chirurgia della Cute ed Annessi Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma EMICRANIA e CEFALEE DAL SINTOMO ALLA TERAPIA 2 Classificazione
DettagliIl punto di vista del Pediatra ospedaliero
Torino, 27 novembre 2010 Tumori cerebrali in età pediatrica: dalla clinica al trattamento Il punto di vista del Pediatra ospedaliero Dott. Luigi Besenzon Dott. Nicola Sardi Pediatria, Ospedale SS. Annunziata,
DettagliQuadri clinici delle mala1e parodontali
Quadri clinici delle mala1e parodontali Indo%e da placca Rappresentano la più frequente categoria di GENGIVITI nella popolazione Possono essere suddivise sulla base di fa7ori LOCALI o SISTEMICI che ne
DettagliClassificazione dei tessuti
Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche
DettagliRUOLO DELL IMAGING TEMPESTIVO RICONOSCIMENTO LESIONE ESPANSIVA LOCALIZZAZIONE TOPOGRAFICA (SOVRA O SOTTO TENTORIALE -INTRA O EXTRA ASSIALE)
Dr L.Romano RUOLO DELL IMAGING TEMPESTIVO RICONOSCIMENTO LESIONE ESPANSIVA LOCALIZZAZIONE TOPOGRAFICA (SOVRA O SOTTO TENTORIALE -INTRA O EXTRA ASSIALE) CARATTERIZZAZIONE DELLA LESIONE VALUTAZIONE DEGLI
DettagliPsicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016
Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di
DettagliIl mieloma multiplo La terapia
MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono
DettagliFebbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)
FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo
DettagliEpidemiologia delle ipoacusie infantili
Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).
DettagliPresentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile
Presentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile Studio Epidemiologico su Mucopolisaccaridosi Ricerca Geni Coinvolti in alcune forme di paraplegia spastica ereditaria Screening
DettagliDIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI
DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE
DettagliNEURITE OTTICA RETROBULBARE BILATERALE IN ETÀ PEDIATRICA : CASO CLINICO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA U.O. CLINICA PEDIATRICA NEURITE OTTICA RETROBULBARE BILATERALE IN ETÀ PEDIATRICA : CASO CLINICO M.R. Politi¹, I. Conti¹, R.M. Pulvirenti¹, P.
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
DettagliProfilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA
Profilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA Il morbillo nel mondo Epidemia di morbillo in Campania del 2002 Stimati circa 40.000 casi Eguale distribuzione per sesso Incidenza più elevata
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliPROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA
PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA Malattie neurologiche Patologia Patente A-B Patente C-D-E Accertamenti Idoneità Non idoneità Idoneità Non idoneità Paraplegia spastica da: Lesione midollare Sclerosi multipla
DettagliMalattie infiammatorie delle membrane che avvolgono l encefalo e spazi interposti (specie leptomeninge e spazio subaracnoideo)
MENINGITI Malattie infiammatorie delle membrane che avvolgono l encefalo e spazi interposti (specie leptomeninge e spazio subaracnoideo) CAUSE: agenti infettivi (batteri, virus, miceti protozoi o elminti)
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliSISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze
SISTEMA NERVOSO Comitato locale CRI Firenze SISTEMA NERVOSO Struttura CENTRALE: Encefalo (cervello, cervelletto, tronco) Midollo spinale NB: non confondere Il midollo spinale con il midollo osseo!!! PERIFERICO:
DettagliINFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016)
INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) L influenza è un infezione respiratoria provocata da un virus. È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso
DettagliChe cos'è la SCLEROSI MULTIPLA
Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:
DettagliLa Sindrome di Miller Fisher- Bickerstaff come causa di coma in etàpediatrica
La Sindrome di Miller Fisher- Bickerstaff come causa di coma in etàpediatrica A. Le Pira, M. R. Politi, I. Conti, R. M. Pulvirenti, F. Bruno, E. Lionetti, P. Smilari, F. Greco Clinica Pediatrica, A.O.U.
DettagliCONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE
SCARLATTINA Ex ASL NA 2 Nord AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE una raccolta di schede informative relative alle principali malattie infettive per
DettagliDipartimento di Medicina Laboratorio Cattedra di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica La diagnostica liquorale in urgenza
Dipartimento di Medicina Laboratorio Cattedra di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica La diagnostica liquorale in urgenza Prof. Sergio Bernardini Volume = 90-150 ml Produzione/die = 500 ml
DettagliHerpesviridae: Malattia nel cane - CaHV1
Herpesviridae: Malattia nel cane - CaHV1 Eziologia CaHV1 Genoma DNA, lineare, doppia elica, simmetria icosaedrica 162 capsomeri Dimensioni 120-200 nm Colture cellule omologhe, testicolari, macrofagi replica
DettagliMortalità infantile I perché di uno studio
Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4-1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita
DettagliSi intende per tiroiditi un gruppo di. condizioni infiammatorie o simil. infiammatorie che colpiscono la tiroide
Si intende per tiroiditi un gruppo di condizioni infiammatorie o simil infiammatorie che colpiscono la tiroide Classificazione Tiroidite infettiva Tiroidite autoimmune Tiroidite di De Quervain Tiroidite
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliI PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO
I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO Descrizione, definizione e richiami anatomici e fisiopatologici www.fisiokinesiterapia.biz Emoftoe o emottisi Si tratta dell emissione
DettagliEPATITI ACUTE E CRONICHE IL CONCETTO DI EPATITE
EPATITI ACUTE E CRONICHE IL CONCETTO DI EPATITE Epatite = epatocitonecrosi + flogosi in tutto il fegato EPATITE ACUTA CRONICA da varie cause EPATITI ACUTE: EZIOLOGIA NON INFETTIVA ALCOOL TOSSICI - funghi
DettagliCOSA E LA REUMATOLOGIA?
COSA E LA REUMATOLOGIA? LA REUMATOLOGIA E LA SCIENZA MEDICA CHE STUDIA, DIAGNOSTICA E CURA LE MALATTIE REUMATICHE. LE MALATTIE REUMATICHE SONO QUELLE MALATTIE CHE PROVOCANO DOLORE, INFIAMMAZIONE, LESIONI,
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
DettagliSeconda Parte Specifica di scuola - Oftalmologia - 30/10/2014
Domande relative alla specializzazione in: Oftalmologia Scenario 1: Una donna di 23 anni si presenta in Pronto Soccorso per un calo improvviso della visione centrale in un occhio, associato a dolore ai
DettagliCorso nursing Ortopedico. Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide. www.slidetube.it
Corso nursing Ortopedico Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide DEFINIZIONE MALATTIA INFIAMMATORIA SU BASE IMMUNITARIA DEL TESSUTO CONNETTIVO,ESSENZIALMENTE POLIARTICOLARE AD EVOLUZIONE
DettagliNOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA
Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA
Dettagliwww.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Malattia di Behçet Versione 2016 2. DIAGNOSI E TERAPIA 2.1 Come viene diagnosticata? La diagnosi è principalmente clinica. Spesso sono necessari alcuni anni
DettagliCARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA:
HPV-test Pap-test 71% CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: FALSI MITI & REALTÀ DA CONOSCERE 1 Il carcinoma della cervice uterina colpisce solo donne in età avanzata 1 Studi recenti hanno evidenziato che il
DettagliSCLEROSI MULTIPLA E MALATTIE DEMINIELIZZANTI
SCLEROSI MULTIPLA E MALATTIE DEMINIELIZZANTI DEMIELINIZZAZIONI PRIMARIE CAUSE DI DEMIELINIZZAZIONE PRIMARIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE INFETTIVE TOSSICHE Leucoencefaliti: Borrelia etc. Leucoencefalopatia
DettagliCLASSIFICAZIONE del DIABETE
Il DIABETE Malattia cronica Elevati livelli di glucosio nel sangue(iperglicemia) Alterata quantità o funzione dell insulina, che si accumula nel circolo sanguigno TASSI di GLICEMIA Fino a 110 mg/dl normalità
DettagliCOPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»
Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
Dettagli