SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.
|
|
- Benedetto Giovannini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole
2 Misure di prevenzione, ricerca attiva e controllo dei contatti Rischio di malattia dei contatti : 8-10 % Test Mantoux positiva: > 5 mm Segnalazione al Servizio Igiene Pubblica della ASL entro 2 giorni del caso (anche sospetto) di TB Conseguente ricerca attiva dei contatti (successivi 5 giorni ) Valutazione iniziale di un caso di TB attiva si considerano : Il rischio di trasmissione I fattori di rischio individuali dei contatti
3 Valutazione del rischio di trasmissione Si basa su tre tipi di elementi che devono essere valutati : Le caratteristiche di contagiosità del caso L ambiente I tipi di contatto tra il caso e le persone che lo circondano
4 Le caratteristiche di contagiosità del caso Capacità del caso di produrre aerosol con bacilli tubercolari ( BK ) Presenza di BK nell esame diretto dell espettorato o nel lavaggio gastrico (massima infettività) Presenza di BK nella coltura dell espettorato dopo tre esami diretti negativi (contagiosità potenziale ma ridotta rispetto al caso precedente ) Negatività dell esame diretto e colturale su 3 campioni (contagiosità trascurabile ) La contagiosità diventa comunque nulla dopo circa due settimane di trattamento efficace ( la maggioranza delle trasmissioni avviene però prima della diagnosi e dell inizio del trattamento )
5 L ambiente La trasmissione dei bacilli tubercolari si attua quasi esclusivamente per via aerea ; tutte le condizioni che influenzano la concentrazione dei bacilli nell ambiente condizionano il rischio di trasmissione. Abitazione : Le condizioni più favorevoli alla trasmissione sono costituite dai luoghi chiusi, condivisi dal malato e dai suoi conviventi. Collettività: In una comunità si raccomanda di procedere alla valutazione dell ambiente considerando la dimensione dei locali frequentati dal paziente, l aerazione delle stanze con l aria esterna, la presenza di sistemi di ventilazione.
6 Il tipo di contatto con il caso La vicinanza di TB contagiosa e il tempo trascorso con questo consentono di classificare 3 categorie di contatti : Contatti stretti : conviventi con il caso o che hanno condiviso lo stesso spazio per numerose ore al giorno. Contatti regolari : condividono regolarmente lo stesso spazio chiuso. Contatti occasionali : condividono occasionalmente lo stesso spazio chiuso. I membri della famiglia che vivono sotto lo stesso tetto sono sempre classificati come contatti stretti. In essi l indagine deve essere condotta prioritariamente
7 Tipi di contatto: scuola Stretto studenti e professori della classe Regolare palestra o mezzi di trasporto Occasionale altri (es. studenti della stessa sezione )
8 Tipo di contatto: Luogo di lavoro Stretto persone nello stesso ufficio Regolare dividono i pasti con il caso Occasionale altri (es. uffici dello stesso piano)
9 Tipo di contatto: collettività Stretto compagno di camera Regolare frequentano lo stesso laboratorio Occasionale altri (es. stesso reparto, stessi spazi comuni )
10 Caratteristiche individuali delle persone esposte Fattori di rischio L età : bambini di età inferiore a 5 anni Condizioni patologiche con depressione immunitaria (diabete insulino dipendente, alcolismo, malnutrizione, gastroresecati, dializzati, pneumoconiosi ) Trattamento con farmaci immunosoppressori (corticosteroidi, antiblastici, ecc) Infezione da HIV
11 Caratteristiche individuali delle persone esposte Fattori protettivi Vaccinazione con BCG : le persone vaccinate hanno acquisito un immunità che li protegge parzialmente dall evoluzione di una prima infezione tubercolare a malattia. La durata della protezione è stimata in 15 anni. Infezione tubercolare pregressa : le persone già infettate (cutipositivi ) sviluppano una resistenza nei confronti di una ulteriore infezione esogena, anche se sono soggetti alle reinfezioni endogene.
12 Lo screening Cerchi concentrici attorno al caso I conviventi (sufficiente in chi non frequenta comunità ) In comunità si valutano le modalità di contatto a) Stretto b) regolare c) occasionale Si comincia dai contatti stretti e da quelli che lo richiedono spontaneamente. L estensione alle altre categorie di contatto (regolari e occasionali ) Si decide sulla base della frequenza di cutipositività dei contatti stretti.
13 Gestione dei contatti: t Al tempo t mantoux 5 U.I. Contatti cutipositivi 5mm : rx torace Eccezioni : bambini (sotto i 5 anni ), anziani, immunodepressi, HIV+, (rx torace anche se cutinegativi ) a)rx torace positivo : iter diagnostico e terapia. b) Rx torace negativo : chemioterapia preventiva se non vaccinato con BCG (tranne HIV+: profilassi anche se vaccinati ) Contatti cutinegativi < 5mm : mantoux dopo due mesi Nei contatti di età inferiore a 5 anni o HIV+ si inizia la chemioprofilassi fino al controllo dopo 2 mesi
14 Gestione dei contatti:controllo a due mesi Mantoux 5 U.I. a tutti i contatti negativi al primo controllo Contatti cutipositivi > 5mm : rx torace Rx torace positivo : iter diagnostico e inizio terapia Rx torace negativo : chemioterapia preventiva Se soggetti di età inferiore a 5 anni, con chemioprofilassi in corso, proseguire chemioterapia per altri 4 mesi. Contatti cutinegativi di età inferiore a 5 anni : sospendere chemioprofilassi ; per bambini di età inferiore a 5 anni, con caso indice ancora contagioso, vaccinazione con BCG. Contatti HIV+ confermati cutinegativi con profilassi in corso valutare se proseguire chemioterapia caso per caso.
15 Chemioprofilassi della TBC Primaria : in contatti stretti (cutinegativi ) con malati bacilliferi (soprattutto bambini fino ai 5 anni di età ) Secondaria : è la chemioterapia preventiva classica dei cutipositivi Riduce il rischio di contrarre la TB attiva in gruppi a rischio Farmaco usato : isoniazide, alla dose di 15 mg/kg/die nel bambino e 5mg/kg/die nell adulto fino ad un massimo di 300 mg/die per 6-12 mesi
16 Soggetti a rischio individuale divisi in rapporto alla risposta tubercolinica Soggetti ad alto rischio con PPD 5 U > 5mm Soggetti con infezione HIV o fortemente sospetta (tossicodipendenti per via venosa, con difficoltà di prelievo ) Contatti stretti con malati di tubercolosi contagiosa (conviventi, sanitari a rischio professionale ). Nel gruppo dei contatti i soggetti cutinegativi di età < 5 anni, devono essere trattati per 2 mesi dal primo test tubercolinico in quanto occorre attendere il responso di un secondo test.
RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011
RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA RIGUARDA I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO ai sensi dell art. 2
DettagliLa sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari
Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socioassistenziali. Parma, 19 maggio 2006 La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari Dr. Alessandro Romanelli - Medico
DettagliQUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?
QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI Parma, 19/05/06 Dott. Walter Repetti Ambulatorio Pneumologico AUSL PR L infezione tubercolare latente E la penetrazione del bacillo di Koch nell organismo
DettagliMalattie Dimenticate e Salute Globale
Malattie Dimenticate e Salute Globale Venezia, 31 maggio - 1 giugno 2012 Dr.ssa Vanessa Martini Direzione Generale della Prevenzione Ministero della Salute Italia: bassa incidenza TB nella popolazione
DettagliGiornata di Studio TuBerColosi: ieri e oggi
Regione Liguria Università degli Studi di Genova Giornata di Studio TuBerColosi: ieri e oggi Strategie regionali di prevenzione e linee guida Dott.ssa Speranza Sensi - Dirigente Servizio Igiene Pubblica
DettagliIn copertina: Hieronimus Bosch IL CONCERTO DELL UOVO XVI secolo
Maggio 2009 Documenti a cura di: Domenico D Oca (Medico Competente ASL RM C) Fulvio d Orsi (SPRESAL ASL RM C) Vittorio Giuggioli (Medico Competente ASL RM C) Giacomo Guerriero (RSPP ASL RM C) Mauro Pastorelli
DettagliBK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa. UOC PSAL Dr.ssa MR.Aiani- Dr.ssa C. Cecchino
BK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa 1 Per la trasmissione del micobatterio per via aerea non è necessario che vi sia emottisi 2 La penetrazione del micobatterio nell organismo avviene prevalentemente:
DettagliTesto della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti
Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti Il numero della diapositiva di riferimento è riportato all inizio del testo. 1. Quest
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliAGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI
AGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI Gestione dei contatti Realizzato con un finanziamento del Ministero della Salute Coordinamento: dr. Enrico Girardi, Istituto
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliProcedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO
Procedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO Edizione aggiornata Agosto 2014 Documento redatto da : Ferdinando
DettagliAll inizio del secolo scorso l età media degli italiani affetti dalla malattia era di 25 anni, mentre oggi supera i 70 anni.
Tubercolosi Breve storia La tubercolosi ha rappresentato per secoli in Italia, come nel resto del mondo una delle maggiori cause di mortalità e di morbosità ed ancora oggi, nonostante la disponibilità
DettagliRICERCA E SORVEGLIANZA CONTATTI TBC
CORSO PER FUNZIONARIO DI TURNO E COLLEGAMENTO E ASSISTENTE OPERATORE DI SALA Hotel Colombo Roma 18 19 dicembre 2013 RICERCA E SORVEGLIANZA CONTATTI TBC Stefano Marro Ufficio V -Malattie Infettive Direzione
DettagliLa diagnosi immunologica. dell infezione tubercolare
Diagnostica di laboratorio della tubercolosi: le antiche certezze e le nuove frontiere La diagnosi immunologica dell infezione tubercolare Dr. Chiara Agrati, PhD Laboratorio di Immunologia cellulare INMI
DettagliRaccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi nelle comunità residenziali
Regione Piemonte Assessorato Sanità Assistenza Direzione Sanità Pubblica Settore Igiene e Sanità Pubblica Raccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi nelle comunità residenziali in applicazione
DettagliRICERCA E SORVEGLIANZA CONTATTI TBC
ESERCITAZIONE DI SANITA PUBBLICA Hotel Eur Suite Roma 15 16 Settembre 2011 RICERCA E SORVEGLIANZA CONTATTI TBC Stefano Marro Ufficio V -Malattie Infettive Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
DettagliCosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino?
Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino? 1 L opuscolo raccoglie le più frequenti domande rivolte agli operatori del
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliFase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012
Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice 1 PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012 2 PREVALENZA HIV L assunzione di droga per via venosa è responsabile del 30% delle infezioni al
DettagliLINEE GUIDA TUBERCOLOSI
LINEE GUIDA TUBERCOLOSI REDAZIONE Dr. L. Aprea - Prof.ssa M.V. Torregrossa - Dr.ssa S. Trapani APPROVAZIONE Dott. C. Scaglione AUTORIZZAZIONE Ing. M. La Rocca STATO DELLE REVISIONI Si ringraziano per la
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliQuantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis
Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis Magrini A. Coppeta L. Pietroiusti A. Pannunzio L. Babbucci A. Università
DettagliPREVENZIONE PRIMARIA: LA VACCINAZIONE HPV
LA PREVENZIONE DEL CERVICO-CARCINOMA A MANTOVA: PASSATO PRESENTE FUTURO Mantova 29 novembre 2013 PREVENZIONE PRIMARIA: LA VACCINAZIONE HPV Dipartimento Prevenzione Medica ASL di Mantova Servizio Igiene
DettagliMEDICO DEL PRONTO SOCCORSO O DEL REPARTO DI DEGENZA
PROTOCOLLO PREVENZIONE E CONTROLLO TUBERCOLOSI N.B. LA SEQUENZA DI AZIONI DESCRITTA NELLA SCHEDA NON E DA INTENDERSI COME STRETTA SUCCESSIONE TEMPORALE: MOLTE AZIONI DEVONO ESSERE INTRAPRESE CONTEMPORANEAMENTE
DettagliTest di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche
Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta
DettagliTEST DI SCREENING: MANTOUX
TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliDirettore f.f. Dr.ssa Paola Barabino. Laura Riceputi U.O.C. Farmacia I.R.C.C.S Giannina Gaslini
Genova, 513 e 12 Dicembre Novembre 2013 2013 Corso Pharmacy Genova, Exchange 5 e 12 Novembre Meeting 2013 di Astor Formazione: Hotel Genova allestimento e Somministrazione di Farmaci antiblastici di Formazione:
DettagliREPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2010
REPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2 Il presente rapporto sintetico deriva dall elaborazione dei dati relativi alle notifiche di malattia infettiva pervenute
DettagliPreparazione degli strumenti
La Borsa degli strumenti per l assistenza di base ai pazienti con Tubercolosi Modulo introduttivo - SET THE BAG Preparazione degli strumenti Informazioni sul modulo introduttivo destinatari medici di medicina
DettagliNella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)
La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare
Dettagli1.1. Schemi terapeutici
Linee guida per il controllo della malattia tubercolare, su proposta del Ministro della Sanità, ai sensi dell art. 115, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. La tubercolosi
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliFocolaio epidemico di Tubercolosi a Motta di Livenza. Motta di Livenza, 18 marzo 2019
Focolaio epidemico di Tubercolosi a Motta di Livenza Motta di Livenza, 18 marzo 2019 La Tubercolosi dr.ssa Maria Dalmanzio Motta di Livenza, 18 marzo 2019 Cos è la malattia? La Tubercolosi è una malattia
DettagliRegione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità. Raccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi tra i lavoratori della sanità
Regione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Raccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi tra i lavoratori della sanità DATA DI PUBBLICAZIONE: DICEMBRE 2007 Presentazione Da diversi
DettagliDipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Sezione Igiene. La Tubercolosi. Silvio Tafuri
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Sezione Igiene La Tubercolosi Silvio Tafuri La tubercolosi nella storia ü Phthisis: termine greco per "mal so6le" o "consunzione, ad indicare il lungo
DettagliIL RISCHIO BIOLOGICO DA TUBERCOLOSI IN AMBITO OCCUPAZIONALE: ASPETTI LEGISLATIVI, PROFILASSI SPECIFICA, NUOVI ORIENTAMENTI E CRITICITÀ GESTIONALI
EDITORIALE IL RISCHIO BIOLOGICO DA TUBERCOLOSI IN AMBITO OCCUPAZIONALE: ASPETTI LEGISLATIVI, PROFILASSI SPECIFICA, NUOVI ORIENTAMENTI E CRITICITÀ GESTIONALI Sabina Sernia Sapienza Università di Roma, Dipartimento
Dettaglil'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una
Le misure di frequenza delle malattie possono descrivere: l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una determinata popolazione il verificarsi di nuovi casi A questo scopo si
DettagliTubercolosi : sorveglianza sanitaria. Milano, 04/12/2017 AS Mainardi Giulia
Tubercolosi : sorveglianza sanitaria Milano, 04/12/2017 AS Mainardi Giulia L ASSISTENTE SANITARIO nella Struttura di UOC Medicina Preventiva nelle Comunità Malattie Infettive Tutela della salute del singolo
DettagliChe cosa è la infezione da HIV?
Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione
DettagliLA PROTEZIONE DEGLI OPERATORI DELLA SANITÀ, IN OSPEDALE E NEL TERRITORIO. PROTOCOLLI DI SORVEGLIANZA SANITARIA Dott. Martinelli Roberta Dott. Martinelli Roberta ASL 1 P.O. S. Salvatore L Aquila Settore
DettagliHypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG)
Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Razionale - 1 L età avanzata rappresenta un fattore di rischio indipendente di ipoglicemie Le modificazioni fisiologiche
DettagliINFEZIONE DA HIV e AIDS
Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliGiochi didattici. 1. Cruciverba
B FLG BG Giochi didattici Giochi didattici - un cruciverba, quattro rebus e le relative soluzioni - per testare la vostra preparazione. giochi si possono utilizzare prima di intraprendere il percorso formativo
DettagliTubercolosi in età pediatrica. Considerazioni Dott. Giorgio Bracaglia
Tubercolosi in età pediatrica Considerazioni Dott. Giorgio Bracaglia Circolare Ministero della salute 23 Agosto 2011 Stiamo seguendo con la massima attenzione la vicenda del Gemelli ha dichiarato il Ministro
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliLE CONOSCENZE SUL TEMA HIV E LA RAPPRESENTAZIONE DEL MALATO INDAGINE SULLA POPOLAZIONE ITALIANA
LE CONOSCENZE SUL TEMA HIV E LA RAPPRESENTAZIONE DEL MALATO INDAGINE SULLA POPOLAZIONE ITALIANA GfK Eurisko Milano, 29 Settembre 2014 Premessa e obiettivi dell indagine Verificare presso la popolazione
DettagliSalute percepita nella ASL 8 di Cagliari
Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto
DettagliRaffaella Michieli Venezia
Le malattie infettive in gravidanza: quando è indicato il Taglio Cesareo? Raffaella Michieli Venezia Trasmissione verticale delle infezioni in gravidanza Contagio intrauterino ( infezioni congenite) Contagio
DettagliLettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde
Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde Dott. Marco Gaietta Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Milano Obiettivo dello studio Valutare la corrispondenza
DettagliRapporto TBC. per. operatori sanitari
Rapporto TBC operatori sanitari per U.S. DEPARTMENT OF HEALTH AND HUMAN SERVICES Centers for Disease Control and Prevention National Center for HIV, STD, and TBC Prevention Division of Tuberculosis Elimination
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare
DettagliPASSI: i tentativi di smettere di fumare ed il rispetto della legge
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia PASSI: i tentativi di smettere di fumare ed il rispetto della legge Massimo O. Trinito, Sandro Baldissera, Valentina Minardi, Nancy Binkin per
DettagliCodice DB2017 D.D. 30 giugno 2014, n. 604 Indicazioni operative per la gestione dei contatti di un caso di tubercolosi e ricerca del caso fonte.
REGIONE PIEMONTE BU40 02/10/2014 Codice DB2017 D.D. 30 giugno 2014, n. 604 Indicazioni operative per la gestione dei contatti di un caso di tubercolosi e ricerca del caso fonte. La tubercolosi rientra
DettagliINFORMATIVA PAZIENTI
SOD Oculistica (Dir. Prof. U. Menchini) SOD Diagnostica Genetica (Dir. Dr.ssa F. Torricelli) Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi Via delle Oblate, 1-50141 FIRENZE Padiglione 4 Clinica Oculistica
DettagliDIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE
A.P.A.M.I.L. Associazione Piemontese e Aostana di Medicina e Igiene del Lavoro Sezione interregionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE
DettagliSCREENING TUBERCOLOSI & D.O.T. TRA IMMIGRATI E FASCE DI POPOLAZIONI A RISCHIO: L ESPERIENZA DELL ULSS 20
SCREENING TUBERCOLOSI & D.O.T. TRA IMMIGRATI E FASCE DI POPOLAZIONI A RISCHIO: L ESPERIENZA DELL ULSS 20 Dott.sa Emma Conti METODI DI SCREENING Test intradermico secondo Mantoux (TST) La Mantoux è positiva
DettagliAllegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione
Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
DettagliHPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)
HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso
DettagliRaccolta dell espettorato per la coltura, l esame citologico e/o ricerca del BK microscopico.
CAMPIONI BIOLOGICI ESPETTORATO Raccolta dell espettorato per la coltura, l esame citologico e/o ricerca del BK microscopico. Raccogliere il campione nel seguente modo in apposito contenitore sterile da
DettagliLE LINEE GUIDA ITALIANE SULLA GESTIONE DELLA TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA A. Guarino
LE LINEE GUIDA ITALIANE SULLA GESTIONE DELLA TUBERCOLOSI IN ETÀ PEDIATRICA A. Guarino Fattori di rischio per infezione e per lo sviluppo di malattia tubercolare Prof. Alfredo Guarino Dipartimento di Scienze
DettagliPROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI
ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
DettagliLa gestione di un caso di morbillo
La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi
DettagliSorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006
Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006 Nuovi metodi per la diagnosi di laboratorio della tubercolosi Dott.ssa Amalia Penna Laboratorio di
DettagliIndice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione
Indice I Autore Prefazione XI XIII PARTE I Igiene generale CAPITOLO 1 Medicina clinica, preventiva e predittiva 1 1.1 Concetto di salute 1 1.2 Determinanti della salute 3 1.2.1 Modelli concettuali 3 1.3
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliTAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario
Genova, 11 aprile 2016 TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario Paolo Durando Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliGiornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015. Introduzione. Dr. Marco Mela
Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015 Introduzione Dr. Marco Mela Obiettivo Sanità Pubblica Prevenzione primaria: Ridurre la frequenza di nuovi casi di malattia
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)
SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO
DettagliReport Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009
NUOVA INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 Le ultime settimane hanno visti impegnati molti operatori del SSR nella pandemia da nuovo virus influenzale A H1N1 : ciò ha consentito di verificare i percorsi e attuare
DettagliProposta di riorganizzazione della rete sanitaria per il controllo e la. Obiettivi e Strumenti
Proposta di riorganizzazione della rete sanitaria per il controllo e la cura delle infezioni da HIV nel Lazio Obiettivi e Strumenti Enrico Girardi per il gruppo tecnico HIV LaziozioSanità -ASP UOC Epidemiologia
DettagliL HIV: le conoscenze e le percezioni
L HIV: le conoscenze e le percezioni Le conoscenze e i comportamenti di prevenzione: sottovalutazione del rischio e scarsa prevenzione La maggior parte degli italiani ha sentito parlare di HIV. Altissima
DettagliTavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.
Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Le vaccinazioni prioritarie che sono evidenziate in grassetto dovrebbero prevedere dei programmi organici ed efficaci di offerta attiva. 13 19 (*)
DettagliRapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara
Rapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara 13 marzo 2007 Cristina Sorio Responsabile Osservatorio Epidemiologico Dipendenze Patologiche Azienda USL di Ferrara LIVELLO
DettagliLa qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione
La qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione GISCI Riunione operativa gruppo di lavoro di 2 livello Napoli 11 dicembre 2006 ADOLESCENTI
DettagliAssociazione di Sanità solidale e Iniziative di Utilità Sociale ASIUS
Associazione di Sanità solidale e Iniziative di Utilità Sociale ASIUS Sito: www.asius.onweb.it E-Mail: sanitàsolidale@gmail.com Via Paternum 179 San Pietro Patierno - Napoli LAUREE TRIENNALI PER LE PROFESSIONI
DettagliRISCHI DA AGENTI BIOLOGICI
RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo
DettagliREGIONE LAZIO. Rev 2/2011 Pagina 1 di 36. Direzione Sanitaria Complesso Ospedaliero Belcolle. Rev. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 30/11/2002
Pagina 1 di 36 REGIONE LAZIO PREVENZIIONE DELLA MALATTIIA TUBERCOLARE IIN AMBIITO NOSOCOMIIALE PROCEDURA Rev. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 1 2 30/11/2002 25/10/2007 31/05/2011 Dott. ssa G. Bernardini
DettagliPrevenzione e controllo dell influenza, raccomandazioni per la stagione 2012-2013. Fonte: Ministero della salute
Prevenzione e controllo dell influenza, raccomandazioni per la stagione 2012-2013 Fonte: Ministero della salute Vaccinazione influenzale al via da metà ottobre, con l obiettivo di vaccinare il 95 per cento
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
Dettagliginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente
ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
Dettagli+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT
La via di penetrazione più comune per il M.T. è quella aerogena Goccioline di Pflügge Sospensione nell aria Evaporazione e riduzione a dimensioni di 1-5 μ con bacilli vivi e vitali.possibilità di essere
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliMorbidity and Mortality Weekly Report MMWR Dispatch Vol. 51 / 18 Dicembre 2002. Sommario
REDATTE DA GERALD H. MAZUREK MD MARGARITA E. VILLARINO MD DIVISION OF TUBERCULOSIS ELIMINATION NATIONAL CENTER FOR HIV, STD AND TB PREVENTION CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION Sommario Fino al
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Per seno e cervicocarcinoma già spedite nelle abitazioni degli utenti circa 8.000 missive di convocazione.
REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila Ufficio Stampa Vittorio Tucceri 333/4647018 Giovedì 18-9-
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
DettagliIGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività
IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
DettagliLa tubercolosi (TBC) in età pediatrica, soprattutto nei bambini < 5 anni di età, è considerata un
LA TUBERCOLOSI A SCUOLA Leila Bianchi, Claudia Fancelli Ospedale Pediatrico Anna Meyer Dipartimento di Scienze per la Salute della Donna e del Bambino - Università degli Studi di Firenze La tubercolosi
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliServizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea
Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata
Dettagli