Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Voluntary Disclosure e antiriciclaggio Collaborazione volontaria Categoria: Finanziaria Sottocategoria: Legge di Bilancio 2017 La riapertura dei termini per la procedura di collaborazione volontaria Voluntary Disclosure 2.0 prevista dall'art. 7 del D.L. n. 193/2016 ha attribuito un ruolo molto importante ai professionisti unitamente ad una maggiore responsabilità e quindi ad un rischio di essere coinvolti in reati di natura penale quale, l'antiriciclaggio. Premessa Nell'ambito della nuova Collaborazione Volontaria, i professionisti, consulenti ed intermediari finanziari assumono un ruolo particolarmente sensibile e delicato, tanto che non potranno esimersi, prima di accettare l'incarico professionale dall'effettuare un'adeguata istruttoria della pratica per non incorrere in eventuali responsabilità penali. Ciò soprattutto in relazione al nuovo reato penale che prevede una pena da 18 mesi a 6 anni per coloro che fraudolentemente si avvalgano della nuova procedura al fine di far emergere attività finanziarie e patrimoniali o somme in contanti derivanti da reati diversi da quelli tributari coperti dalla clausola di non punibilità garantita dalla procedura volontaria. 1

2 Al fine di ridurre il rischio di chiamata in responsabilità i professionisti che affiancano ed assistono i contribuenti nella predisposizione delle istanze di adesione alla collaborazione volontaria dovrebbero affidarsi ad un'adeguata attività di controllo preliminare e di acquisizione di informazioni autocertificate dal contribuente stesso. In particolare: Verificare e reperire opportuna dichiarazione attestante l'origine dei Fondi. Reperire autocertificazione sottoscritta dal contribuente circa l'insussistenza di cause ostative (al fine di evitare l'accesso fraudolento alla procedura). Reperire autocertificazione sottoscritta dal contribuente circa l'origine dei fondi non derivanti da attività finanziarie e patrimoniali o contanti; tali fondi infatti non dovranno provenire da reati di tipo tributario. Reperire autocertificazione sottoscritta dal contribuente in relazione alla provenienza delle somme in contanti o dei valori in preziosi o in oro, i quali non potranno originare da riciclo di denaro sporco, da usura, estorsione, traffico di armi, droga, rifiuti tossici, gioco d'azzardo, corruzione, ecc. Ancora il ruolo dei professionisti assume rilevanza ai fini dell emersione di capitali in contanti o in valori liquidi e libretti al portatore, anche detenuti in Italia presso cassette di sicurezza, caveau di banche o intermediari finanziari, sulla base di quanto previsto all'art. 7 comma 3 lettera c) del Decreto Legge n. 193 del LA PROCEDURA DA ADOTTARE IN CASO DI EMERSIONE DI DENARO CONTANTE E VALORI AL PORTATORE Con riferimento alla regolarizzazione volontaria delle somme in contanti o gioielli non dichiarate il contribuente dovrà provvedere, entro la data di presentazione della relazione e dei documenti allegati, versare le somme in contanti e i valori oggetto di emersione in conti o rapporti accesi presso intermediari finanziari vincolandoli fino al completo compimento della procedura di emersione. 2

3 Gli intermediari dovranno quindi adempiere agli obblighi prescritti dalla normativa dell'antiriciclaggio, acquisendo dal contribuente la dichiarazione circa la modalità e le circostanze di acquisizione dei contanti e dei valori al portatore, oggetto della procedura. Ricordiamo che il comma 3 dell'articolo 7 del Decreto Legge n. 193, prevede che... se la collaborazione volontaria ha per oggetto contanti o valori al portatore, i contribuenti: a) rilasciano unitamente alla presentazione dell'istanza una dichiarazione in cui attestano che l'origine di tali valori non deriva da condotte costituenti reati diversi da quelli previsti dall'articolo 5 quinquies, comma 1, lettere a) e b), del decreto legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227; b) provvedono, entro la data di presentazione della relazione e dei documenti allegati, all'apertura e all'inventario in presenza di un notaio, che ne accerti il contenuto all'interno di un apposito verbale, di eventuali cassette di sicurezza presso le quali i valori oggetto di collaborazione volontaria sono custoditi; c) provvedono entro la data di presentazione della relazione e dei documenti allegati al versamento dei contanti e al deposito valori al portatore presso intermediari finanziari, a ciò abilitati, su un rapporto vincolato fino alla conclusione della procedura.... In via generale, per quanto concerne la regolarizzazione delle somme in contanti, libretti al portatore e altri valori, il contribuente, a tutela dell'operato del professionista che lo assiste, dovrà aver cura di: attestare, sotto la propria responsabilità, unitamente alla presentazione dell'istanza, la provenienza lecita dei valori oggetto di emersione; aprire un inventario alla presenza di un notaio, entro la data di presentazione della relazione e dei documenti allegati, il quale ne accerterà, all'interno di un apposito verbale, il contenuto delle eventuali cassette di sicurezza in cui sono custoditi i valori; versare, entro la data di presentazione della relazione e dei documenti allegati, le somme in contanti e i valori oggetto di emersione presso intermediari finanziari vincolandoli in un conto/rapporto (locuzione inserita in sede di emendamento rispetto alla versione originaria che parlava di relazione vincolata ) fino al completamento della procedura di emersione. 3

4 LE SITUAZIONI DI MAGGIOR RISCHIO Il maggior rischio per i professionisti, consulenti ed intermediari, come si può evincere da quanto sopra detto, deriva dall'emersione di somme in contanti o di libretti di deposito bancari o postali. La conservazione di denaro contante, anche presso Cassette di Sicurezza, di per sé è irrilevante con riferimento alle norme di antiriciclaggio. Il limite, infatti, previsto dall'art. 49 del Decreto Legislativo n. 231/2007 ora aggiornato a 2.999,99 riguarda i trasferimenti di denaro contante tra soggetti diversi e a qualsiasi titolo; nessun limite è imposto dalla normativa antiriciclaggio con riferimento alle somme detenute e conservate in custodia. Per quanto sopra, il professionista o consulente che all'apertura della Cassetta di Sicurezza rilevasse somme in denaro contanti superiore al sopra detto limite, non dovrà fare alcuna segnalazione al Ministero delle Finanze. Diversa situazione potrebbe invece configurarsi nel caso in cui all'interno della Cassetta di Sicurezza fossero rinvenuti libretti di deposito bancario o postali al portatore. Infatti, ai sensi dell'art. 49 comma 12 del Decreto Legislativo n. 231/20017 l'importo di tali libretti non potrà superare l'importo di 999,99 (non rileva per questo tipo di depositi l'aggiornamento dell'importo a 2.999,99). In questo caso si configura l'infrazione con riferimento alla normativa dell'antiriciclaggio e pertanto il professionista deve provvedere ad effettuare la segnalazione al Ministero dell'economia e delle Finanze al fine di non incorrere nella sanzione prevista in materia di antiriciclaggio. LA NORMA: ART. 51 COMMA 1 DECRETO LEGISLATIVO N. 231/2007 La suddetta norma prevede che: I destinatari del presente decreto che, in relazione ai loro compiti di servizi e nei limiti delle loro attribuzioni e attività, hanno notizia di infrazioni alle disposizioni di cui all'art. 49, commi 1, 5, 6, 7, 12, 13,e 14, e all'articolo 50 ne riferiscono entro 30 giorni al Ministero dell'economia e delle Finanze per la contestazione e gli altri adempimenti previsti dall'articolo 14 della Legge 24 novembre 1981, n. 689 e per la immediata comunicazione della infrazione anche alla Guardia di Finanza la quale, ove ravvisi l'utilizzabilità di elementi ai fini dell'attività di accertamento, ne dà tempestiva comunicazione all'agenzia delle Entrate. 4

5 Professionista e riscontri durante l'attività di collaborazione volontaria del cliente Alla luce di quanto sopra detta il professionista che nel corso della propria attività di assistenza al contribuente in sede di procedura di Collaborazione Volontaria, per esempio in occasione dell'apertura delle Cassette di Sicurezza rilevasse libretti al portatore il cui saldo si attesta al di sopra della soglia di 999,99 non potrà esimersi di segnalare tale circostanza in occasione della Relazione di accompagnamento da inviare all'agenzia delle Entrate entro il Riferimenti normativi D.L. n. 193/2016 art. 7 comma 3; Decreto Legislativo n. 231/2007 articoli 49, 50 e Riproduzione riservata - 5