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1 ELEMENTI DI DEMOGRAFIA 5. Nuzialità della popolazione Posa Donato k posa@economia.unisalento.it Maggio Sabrina k s.maggio@economia.unisalento.it UNIVERSITÀ DEL SALENTO DIP.TO DI SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-STATISTICHE FACOLTÀ DI ECONOMIA a.a. 2008/2009

2 Nuzialità della popolazione 2 La nuzialità è la propensione al matrimonio di una popolazione. I matrimoni rappresentano fenomeni di movimento della popolazione, che non determinano variazioni complessive della popolazione, ma ne influenzano solo la struttura con riferimento allo stato civile. Nello studio della nuzialità occorre valutare i seguenti aspetti: il processo di formazione e scioglimento delle coppie: il matrimonio è un evento rinnovabile, per cui occorre distinguere i primi matrimoni da quelli di ordine successivo e valutare i casi di scioglimento del vincolo matrimoniale per vedovanza, separazione o divorzio; l effetto selettivo esercitato dal matrimonio: dal momento che non tutti gli individui si sposano e la maggior parte di essi resta esclusa dal processo riproduttivo, si intende conoscere la frequenza e le caratteristiche degli individui esclusi dal matrimonio; le relazioni tra nuzialità e natalità.

3 Analisi della nuzialità: alcuni indici di sintesi 3 L indicatore più immediato per misurare la nuzialità della popolazione nel corso di un determinato intervallo di tempo (e per consentire il confronto in tempi e luoghi diversi) è il tasso generico di nuzialità, indicato con s(t) e definito come segue: dove s(t) = 1000 S(t) P(t), (1) S(t) rappresenta il numero di matrimoni celebrati nell anno t, P(t) è la popolazione media nello stesso anno t. L indice (1) fornisce una misura approssimata della nuzialità, dal momento che a denominatore del rapporto sono compresi anche gli individui non esposti al rischio di subire l evento-matrimonio. Pertanto, un indicatore più preciso risulta essere il seguente: dove ŝ(t) = 1000 S(t) (2) (t), P nc α,β α, e β rappresentano, rispettivamente, il limite inferiore e superiore dell età matrimoniabile fissato dalla legislazione vigente (18-60 anni per i maschi e anni per le femmine, salvo eccezioni previste dal codice civile), P nc è la popolazione media non coniugata, ovvero l ammontare dei celibi/nubili, vedovi/vedove e divorziati/divorziate in età di matrimonio.

4 Analisi della nuzialità: alcuni indici di sintesi 4 Con riferimento alla nuzialità dei primi matrimoni distinta per sesso, è possibile costruire misure di sintesi analoghe alla (1) ed alla (2), come segue: dove s m (t) = 1000 S m (t) (3) P α,β c (t), s f (t) = 1000 S f (t) (4) P α,β n (t), S m (t) ed S f (t) rappresentano, rispettivamente, la frequenza annua di sposi e spose al loro primo matrimonio; P c (t) e P n (t) rappresentano, rispettivamente, la popolazione media celibe e nubile in età matrimoniabile.

5 Analisi della nuzialità: alcuni indici di sintesi 5 L analisi della nuzialità per età, distinta per sesso, può essere effettuata avvalendosi di tassi specifici di nuzialità, quali S x(t) s x(t) = 1000 [ ] (5) 1 P 2 x(1/1/t) + P x(31/12/t) oppure gs x(t) gs x(t) = 1000 [ ] (6) 1 2 gp x(1/1/t) + gp x(31/12/t)

6 Analisi della nuzialità: alcuni indici di sintesi 6 Se si dispone, per ciascun sesso, della serie dei tassi specifici per età riportati nella (5) e nella (6), è anche possibile determinare il tasso di nuzialità totale, dell anno considerato, indicato con TNT e definito come segue: TNT = s x(t) ed il tasso di nuzialità totale riferito ai primi matrimoni: TNT = s x(t) I valori di TNT e TNT forniscono misure dell intensità finale della nuzialità complessiva o di primo ordine, attribuibile ad una generazione fittizia di 1000 individui di sesso femminile o maschile, nell ipotesi che nessuno di essi sia eliminato dal collettivo entro l età β. D altra parte, per determinare la proporzione dei celibi/nubili che non contraggono matrimonio, è possibile calcolare l indice di celibato/nubilato definitivo, che risulta essere pari a 1 TNT = 1 s x(t).

7 Analisi della nuzialità: alcuni indici di sintesi 7 Tra gli indici utilizzati per l analisi della nuzialità, riveste un ruolo fondamentale l età media al matrimonio, la cui espressione analitica risulta essere: (x + 0,5) S x x = (7) S x nel caso in cui si consideri la distribuzione per età, in anni compiuti, degli sposi (o delle spose) osservata nell anno t, oppure (x + 0,5) s x x = (8) s x nel caso in cui si consideri la distribuzione dei tassi specifici s x. L età media al matrimonio influisce sia sulla durata del matrimonio che sulla convivenza matrimoniale feconda. Quindi, quanto più bassa è l età media al matrimonio, tanto più elevata risulta essere sia la durata del matrimonio che la convivenza matrimoniale feconda.

8 Analisi della nuzialità: lo scioglimento del matrimonio 8 L estinzione o lo scioglimento del matrimonio può avvenire per morte di un coniuge, per legge (civile o religiosa) oppure, dove è consentito, per consuetudine. Lo scioglimento per causa di morte riguarda lo studio della mortalità. D altra parte, tra le altre cause di scioglimento del vincolo matrimoniale, occorre distinguere: il divorzio, annullamento, separazione legale oppure di fatto. Di seguito, sarà effettuato esclusivamente lo studio della divorzialità, con particolare riferimento agli strumenti grafici ed agli indicatori di sintesi che intervengono nell analisi di tale evento demografico.

9 Lo scioglimento civile: analisi della divorzialità 9 Al fine di analizzare tale evento demografico è opportuno ricorrere al tasso generico di divorzialità pari a div(t) = 1000 D(t) P(t), (9) oppure, dove div (t) = 1000 D(t) V (t), (10) D(t) rappresenta la frequenza dei divorzi nell intervallo di tempo t (in genere l anno di calendario), P(t) rappresenta l ammontare medio della popolazione, V (t) rappresenta l ammontare medio dei matrimoni in vita nell anno t. In alternativa alla (11) può essere utilizzata la seguente espressione: div (t) = 1000 D(t) S(t), (11) dove S(t) indica il numero di matrimoni celebrati nello stesso anno t. L indice div (t) rappresenta la stima del numero dei divorzi nell intero arco di vita matrimoniale, mentre l indice div (t) la stima del numero dei divorzi limitatamente ad uno specifico intervallo temporale t.

10 Lo scioglimento civile: analisi della divorzialità 10 Nel caso in cui si disponga della distribuzione annua dei divorzi, classificati per durata del matrimonio e per generazione matrimoniale, è possibile calcolare i tassi specifici di divorzialità tra 2 successivi anniversari di matrimonio, come segue g div x = 1000 gdx(t) + gdx(t + 1) gs (12) oppure, i tassi specifici relativi ai matrimoni che in un determinato istante temporale raggiungono l anniversario x, come segue: g div x(t) = 1000 gdx 1(t) + gdx(t), (13) gs dove gs rappresenta l ammontare iniziale della coorte di matrimoni dalla quale provengono i divorzi. Si osservi che nel calcolo dei tassi specifici (12) e (12) non si tiene conto della variazione subìta dall ammontare iniziale gs (per morte del coniuge) al crescere della durata del matrimonio.

11 Lo scioglimento civile: analisi della divorzialità 11 Mediante i tassi specifici riportati nella (12) e nella (13), è possibile calcolare il tasso di divorzialità totale, riferito ad una determinata coorte di matrimoni (TDT ), gtdt = x gdiv x, oppure quello relativo al complesso delle coorti di matrimoni, che convivono nel corso dello stesso intervallo di tempo t (TDT(t)), gtdt(t) = x gdiv(t).

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