Domande frequenti sulle vaccinazioni in generale

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1 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Malattie trasmissibili Versione: Domande frequenti sulle vaccinazioni in generale 1. Cos è il sistema immunitario? 2. Cos è un vaccino e cosa contiene? 3. Come funziona un vaccino? 4. I vaccini contengono cellule umane o animali? 5. Il vaccino assicura la stessa immunità della malattia? 6. Una madre vaccinata trasmette l immunità al proprio neonato? 7. Quanto sono efficaci i vaccini? 8. Perché si può contrarre una malattia contro la quale si è vaccinati? 9. Perché bisogna far vaccinare i propri figli? 10. Perché si continua a vaccinare i bambini contro malattie scomparse nel nostro Paese? 11. I vaccini combinati sono efficaci tanto quanto i vaccini singoli? 12. Cos è l immunità di gruppo? 13. Quali sono gli effetti collaterali dei vaccini? 14. Come sono valutati gli effetti collaterali? 15. Quali effetti collaterali devono essere notificati? 16. Quali sono le controindicazioni alla vaccinazione? 17. Esistono vaccini contro tutte le malattie infettive? 18. Chi definisce il calendario vaccinale? 19. Qual è la differenza tra le vaccinazioni di base raccomandate e le vaccinazioni complemetari? 20. I nuovi vaccini sono raccomandati sistematicamente? 21. I vaccini sono rimborsati dalle casse malati? 22. Una vita sana non basta per lottare contro le malattie infettive? epi@bag.admin.ch

2 1. Cos è il sistema immunitario? Il sistema immunitario è il meccanismo di difesa dell organismo. Se un microbo penetra nel corpo, il sistema immunitario lotta contro l infezione, segnatamente producendo degli anticorpi che riconoscono l agente infettivo e permettono all organismo di eliminarlo. Dopo la neutralizzazione del microbo, il sistema immunitario memorizza una traccia di tale lotta per reagire rapidamente al prossimo contatto, evitando una nuova infezione dallo stesso agente patogeno. 2. Cos è un vaccino e cosa contiene? La vaccinazione consiste nell introdurre nell organismo un microbo o una parte di un microbo reso inoffensivo per stimolare il sistema immunitario (sistema di difesa contro le infezioni) a creare le proprie difese sullo stesso principio di un infezione naturale, ma senza causare la malattia. Esistono vari tipi di vaccini: Nei vaccini inattivati, il microbo è ucciso chimicamente o mediante calore. Rientra in questa categoria ad esempio il vaccino contro la poliomielite. Nei vaccini vivi attenuati, l agente patogeno è privato della sua virulenza in modo tale da provocare una reazione immunitaria, ma non la malattia. È il caso del vaccino contro il morbillo, la rosolia e gli orecchioni. Vaccini a base di anatossina. In determinati casi non è il batterio a provocare la malattia, ma la tossina che esso produce. In queste circostanze, il vaccino è costituito dalla tossina inattivata, come per esempio nel caso della difterite o del tetano. Nei vaccini a base di frammenti dell agente patogeno, le parti del microbo (proteine) contro cui il corpo reagisce in caso d infezione naturale (antigene) sono prodotte con l aiuto dell ingegneria genetica. È il caso del vaccino contro la pertosse e contro l epatite B. I vaccini contengono anche un conservante e uno stabilizzante, che permettono di preservare la qualità del prodotto, e talvolta l adiuvante che stimola il sistema immunitario allo scopo di rafforzare l efficacia del vaccino. 3. Come funziona un vaccino? Come l'infezione naturale, il vaccino provoca una reazione di difesa nell'organismo, permettendogli di dotarsi di una memoria immunologica. Il vaccino insegna al sistema immunitario a riconoscere e a combattere rapidamente l'agente patogeno, in modo da impedire a quest ultimo di provocare una malattia. Contrariamente ad alcune false credenze, il vaccino non indebolisce l organismo, ma lo rafforza. 4. I vaccini contengono cellule umane o animali? No. Nessun vaccino contiene cellule umane o animali. Alcuni virus crescono su cellule umane o animali in laboratorio, ma durante la preparazione del vaccino sono purificati. Possono tuttavia restare tracce di proteine, ma ciò non ha alcuna conseguenza salvo per le persone molto allergiche a tali proteine. 5. Il vaccino assicura la stessa immunità della malattia? Il sistema immunitario reagisce esattamente allo stesso modo nei due casi, ma per alcuni vaccini, come ad esempio quello contro il morbillo, ci vogliono più dosi per raggiungere il livello di protezione garantita contro la malattia. Alcune malattie come il tetano non inducono invece nessuna immunità protettiva, mentre il vaccino protegge per vari anni. 6. Una madre vaccinata trasmette l immunità al proprio neonato? Sì. Indipendentemente dal fatto che la donna sia stata vaccinata contro una malattia o l abbia avuta, trasmette al bambino degli anticorpi che lo proteggono per qualche mese. Per alcune infezioni (difteri- 2/5

3 te, tetano, pertosse ), i figli di madri vaccinate sono addirittura un po più protetti di quelli di madri non vaccinate. Per il vaccino contro il morbillo, la rosolia e gli orecchioni (ROR), il tasso di anticorpi è invece un po più debole, motivo per cui una prima vaccinazione può essere utile a partire dall età di sei mesi, ma è raccomandata a 12 mesi, poiché gli anticorpi materni rischiano di neutralizzare il vaccino. 7. Quanto sono efficaci i vaccini? L efficacia varia a seconda del tipo di vaccino. Il tasso di rispondenti non è mai del 100 %, ma i vaccini raccomandati hanno generalmente un tasso di successo di più del 90 % (morbillo 95 %, epatite B %, tetano 95 %). 8. Perché si può contrarre una malattia contro la quale si è vaccinati? La vaccinazione non induce una reazione immunitaria nel 100 % dei casi: vi è quindi una piccola percentuale della popolazione che non sviluppa nessuna immunità dopo la somministrazione di un determinato vaccino. Queste persone possono quindi contrarre la malattia malgrado il vaccino. 9. Perché bisogna far vaccinare i propri figli? La vaccinazione è il mezzo più efficace per prevenire malattie infettive gravi nonché le loro complicazioni, che possono sfociare in handicap, paralisi o addirittura il decesso. 10. Perché si continua a vaccinare i bambini contro malattie scomparse nel nostro Paese? Finché una malattia non è completamente sradicata, l agente patogeno resta in circolazione e se si riduce la copertura vaccinale la malattia può riapparire in modo repentino. 11. I vaccini combinati sono efficaci tanto quanto i vaccini singoli? Sì. Non c è nessuna differenza significativa. In genere si prediligono i vaccini combinati perché riducono il numero di iniezioni senza aumentare i rischi di effetti collaterali. 12. Cos è l immunità di gruppo? Quando più del 95% della popolazione è vaccinato contro una determinata malattia, l agente patogeno non circola più e sono protette anche le persone non vaccinate. La vaccinazione può quindi essere definita un atto di solidarietà, poiché alcune persone non possono essere vaccinate per motivi medici (problemi immunitari, reazione allergica a un componente del vaccino) o perché sono troppo giovani (meno di due mesi per la pertosse, meno di 6-12 mesi per il morbillo, meno di sei mesi per l influenza). 13. Quali sono gli effetti collaterali dei vaccini? La maggior parte degli effetti collaterali è benigna (arrossamento, dolore nel punto dell iniezione, febbre) e molto raramente grave (reazione allergica, convulsioni). Affinché un vaccino sia integrato nel calendario vaccinale, i benefici per la salute devono essere nettamente superiori ai rischi legati alla vaccinazione e questi ultimi devono essere inferiori ai rischi di complicazioni della malattia. Dall invenzione dei vaccini, vi sono stati tentativi di stabilire legami tra la vaccinazione e la comparsa di alcune malattie complesse come la sclerosi multipla o l autismo. Siccome la comunità scientifica e le autorità prendono molto sul serio queste voci, si sono svolti studi su larga scala, grazie ai quali è stato stabilito che il vaccino contro la pertosse non provoca la morte in culla né danni cerebrali irreversibili, che il vaccino contro l epatite B non provoca la sclerosi multipla e che il vaccino contro il morbillo non provoca l autismo. 14. Come sono valutati gli effetti collaterali? Lo sviluppo di un vaccino è un processo lungo e complicato. I fabbricanti devono trasmettere alle autorità incaricate di autorizzare l immissione sul mercato di farmaci e vaccini una documentazione completa, che dimostri che il vaccino è di qualità ineccepibile dal punto di vista della sicurezza, dell efficacia e della produzione. In Svizzera, tale compito è affidato a un organo indipendente: l Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic. Per essere autorizzati, i nuovi vaccini devono essere stati sperimentati su almeno persone. Ciò permette di identificare gli effetti collaterali più 3/5

4 frequenti. I medici e i fabbricanti sono tenuti a notificare all Istituto svizzero per gli agenti terapeutici gli effetti collaterali rari, sconosciuti, a lungo termine o non abituali dei farmaci e dei vaccini affinché possano essere registrati e possano essere adottati dei provvedimenti in caso di problemi. Se è confermata o probabile una relazione causale sono adottate misure mirate, come una limitazione dell impiego o la revoca dell omologazione. Siccome buona parte dei vaccini è utilizzata in tutto il mondo, Swissmedic tiene conto anche delle notifiche di effetti collaterali provenienti dall estero. 15. Quali effetti collaterali devono essere notificati? Gli operatori sanitari devono notificare tutti gli effetti collaterali gravi (ospedalizzazione, rischio di decesso) o non inventariati che si manifestano nei giorni o nelle settimane dopo una vaccinazione. 16. Quali sono le controindicazioni alla vaccinazione? In caso di malattia benigna in corso, è sufficiente posticipare la vaccinazione di 1-2 settimane. L esecuzione o il richiamo di una vaccinazione è controindicato in caso di grave allergia a una delle sostanze contenute nel vaccino o comparsa di una reazione allergica grave dopo una dose di vaccino. In caso di reazione allergica benigna (orticaria), la vaccinazione può essere proseguita con delle precauzioni particolari (antistaminici). In caso di malattia neurologica non definita ed evolutiva (ad esempio spasmi infantili, epilessia non controllata, encefalopatia progressiva), la vaccinazione è raccomandata non appena la malattia è meglio definita e stabilizzata. Il medico valuta se la vaccinazione protegge contro una malattia potenzialmente grave e non comporta un rischio supplementare per il bambino e successivamente prende una decisione assieme ai genitori. Alcuni vaccini vanno evitati sulle donne incinte, alle persone affette da deficit immunitari e alle persone che assumono farmaci immunosoppressori (in particolare cortisone) 17. Esistono vaccini contro tutte le malattie infettive? No, le ricerche nel settore delle vaccinazioni si concentrano generalmente sulle malattie infettive gravi, frequenti o con complicazioni severe. 18. Chi definisce il calendario vaccinale? Il calendario nazionale delle vaccinazioni è elaborato accuratamente con la partecipazione di esperti indipendenti, allo scopo di garantire una protezione ottimale di ogni individuo e della popolazione, ed è adattato regolarmente in base alle nuove conoscenze. Quando è disponibile un nuovo vaccino, un gruppo di specialisti (la Commissione federale per le vaccinazioni) procede a una valutazione rigorosa secondo un certo numero di criteri importanti (carico della malattia, sicurezza del vaccino ) per stabilire se inserirlo nel calendario vaccinale o meno e, se del caso, a che età. Questa è fissata in funzione dei rischi di esposizione, dei rischi di complicazioni e della maturità del sistema immunitario. I richiami sono determinati in funzione della durata di protezione del vaccino. Il calendario vaccinale è aggiornato regolarmente in base alle conoscenze scientifiche attuali e alle raccomandazioni dell Organizzazione mondiale della sanità (OMS). 19. Qual è la differenza tra le vaccinazioni di base raccomandate e le vaccinazioni complementari? Le vaccinazioni di base sono raccomandate poiché sono essenziali per la salute individuale e pubblica: assicurano un livello di protezione indispensabile al benessere della popolazione. Le vaccinazioni complementari offrono una protezione individuale ottimale destinata a chi vuole proteggersi contro determinati rischi. Alcuni vaccini sono raccomandati a gruppi con un alto rischio di complicazioni gravi, come i prematuri o le persone immunodepresse, o a gruppi con un elevato rischio di esposizione a certe malattie, come il personale curante o i viaggiatori. 20. I nuovi vaccini sono raccomandati sistematicamente? No, sono raccomandati solo i vaccini che offrono un beneficio reale per la salute individuale e/o pub- 4/5

5 blica. Lo scopo delle raccomandazioni è di ridurre la mortalità e il carico delle malattie infettive. 21. I vaccini sono rimborsati dalle casse malati? I vaccini raccomandati dall UFSP nel calendario nazionale delle vaccinazioni e per i gruppi a rischio sono generalmente rimborsati dall assicurazione malattia obbligatoria. Alcuni vaccini sono soggetti a delle condizioni, ad esempio quello contro il papillomavirus è rimborsato solo nell ambito di un programma cantonale di vaccinazione. I vaccini raccomandati ai viaggiatori non sono invece coperti dall'assicurazione obbligatoria, ma spesso lo sono dalle assicurazioni complementari. 22. Una vita sana non basta per lottare contro le malattie infettive? un alimentazione equilibrata e un attività fisica regolare sono vivamente consigliate e permettendo di resistere meglio alle malattie infettive, ma non bastano. Il miglioramento delle condizioni di vita ha sicuramente svolto un ruolo importante nella lotta contro certe malattie, come il colera, ma altre infezioni sono tenute sotto controllo solo grazie alla vaccinazione. 5/5

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