Software Defined Radio una implementazione sperimentale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Software Defined Radio una implementazione sperimentale"

Transcript

1 Software Defined Radio una implementazione sperimentale Keep it simple, stupid! Il termine Software Defined Radio, o SDR per dirla in breve, ricorre sempre piu spesso negli articoli delle riviste del settore e nelle conversazioni dei radioamatori. Cosa e una SDR? Sostanzialmente e un ricevitore (o anche trasmettitore) in cui i parametri fondamentali di funzionamento, come larghezza di banda, tipo di demodulatore, funzioni accessorie come noise limiter, etc. sono determinati non dall hardware, bensi dal software, con grandi vantaggi in termini di flessibilita operativa, facilita di aggiornamento e cosi via. Questo ovviamente implica che ad un certo punto della catena ricevente il segnale debba essere trasformato da analogico a digitale, o numerico che dir si voglia. Dopo che i Volt si sono trasformati in numeri, si applicano ad essi gli algoritmi che molti decenni di studio sulle tecniche di Digital Signal Processing hanno permesso di mettere a punto in varie parti del mondo. Come passo finale si ritrasforma poi l informazione numerica in segnale analogico per essere fruibile dalle nostre orecchie, che, almeno per ora, non sanno giovarsi di stringhe di bit. Le varie implementazioni di SDR si differenziano in base al punto in cui avviene questa trasformazione da analogico a digitale. La tendenza e di spostare questo punto sempre piu vicino all antenna, in modo da minimizzare la quantita di hardware richiesta. Questo non avviene senza rischi o compromessi, naturalmente. In particolar modo il fattore attualmente limitante, a parte le frequenze in gioco, e la gamma dinamica disponibile, che e direttamente legata al numero di bit del convertitore ADC. In genere, e per risparmiare sia tempo che denaro, i convertitori ADC e DAC impiegati sono quelli presenti sulle schede audio dei personal computer, i quali anche offrono graziosamente delle poderose capacita di calcolo. Infatti oggi un Pentium (o Athlon) da un paio di GHz, che ormai e l entry point, ha una potenzialita di calcolo espressa in Megaflops pari ai piu potenti processori DSP in commercio, con la sola esclusione di modelli particolarmente sofisticati, dedicati al processing dei segnali video. Quindi risulta allettante per lo sperimentatore l idea di usare un PC per giocherellare un po con il concetto di SDR, riducendo cosi al minimo l investimento in hardware. Questo anche alla luce della comparsa di nuove schede audio, che, spinte dal mercato dei cosiddetti giochini, oggi offrono risoluzioni (nominali) di 24 bit, con frequenze di campionamento che possono arrivare anche a 192 khz. Ho detto nominali perche 24 bit in teoria offrirebbero una gamma dinamica di 144 db, ben al di la di quello che ci servirebbe. Peccato che per avere 144 db di dinamica il front-end analogico della scheda dovrebbe essere costruito con tecniche ultra sofisticate, di elevato costo, e soprattutto questo front-end dovrebbe essere ben lontano da quel coacervo di noise elettrico che e l interno di un PC. Le schede migliori (almeno tra quelle di costo accessibile), come la Revolution 7.1 della M-Audio, testate al banco offrono una dinamica intorno ai db, che non sono disprezzabili, specie se confrontate con i circa 70 db delle piu comuni schede della Creative (le varie Sound Blaster per intenderci), che oltretutto hanno alti livelli di distorsione, che possono andar bene per riprodurre i colpi di fucile laser dei giochini spara-spara, ma certamente non vengono incontro allo sperimentatore della SDR. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 1 di 11

2 Il primo approccio alla SDR puo essere di due tipi. Si puo aggiungere una ulteriore IF ad una radio preesistente, al valore, diciamo, di 12 o 15 khz. Questo perche le schede audio piu comuni possono campionare a 48 khz, quindi possono essere rappresentati numericamente segnali fino alla meta di questo valore, e cioe 24 khz. Considerazioni pratiche poi suggeriscono di stare un po al di sotto, e quindi 12 o 15 khz sembrano un valore opportuno. Questa ultima IF viene poi inviata all ingresso di linea di una scheda audio, e il software fa il resto. Questa e una soluzione che pero lascia all hardware preesistente la determinazione della banda passante, AGC, eccetera, limitandosi ad offrire tecniche di demodulazione numeriche. E tuttavia un metodo valido, specie se si vuole aggiungere ad una radio surplus un soffio di nuova vita. Un altro tipo di approccio, che poi e l oggetto di questa presentazione, e la realizzazione di un ricevitore a conversione diretta, che converta immediatamente il segnale RF al valore in banda base, come richiesto dalla scheda audio. Il difetto principale comunemente attribuito alle tecniche di conversione diretta e il fatto che la frequenza immagine viene ripiegata dal processo di conversione nella stessa gamma di frequenze del segnale utile. Nella migliore delle ipotesi, e cioe che non ci siano segnali a frequenza immagine, quello che viene peggiorato e il rapporto segnale/rumore. Per ovviare a questo inconveniente si possono usare varie tecniche. Chi non e piu giovanissimo si ricordera della diatriba che ci fu alcuni decenni or sono tra i fautori del metodo del filtro e del metodo a sfasamento per la generazione della SSB. Questo e un problema strettamente legato alla reiezione della frequenza immagine in un ricevitore a conversione diretta. Qui pero il metodo del filtro non e usabile, quindi occorre esaminare in modo critico il metodo a sfasamento. Sostanzialmente, senza entrare nel dettaglio matematico che, per chi lo desidera, e ampiamente disponibile in rete, si tratta di sfasare di 90 gradi un segnale di bassa frequenza rispetto ad un altro. All epoca furono usate reti di sfasamento hardware con uscite a +45 e -45 gradi, che pero richiedevano componenti di alta precisione iniziale e stabilita nel tempo. Con componentistica sofisticata si arrivava a circa 45 db di attenuazione della banda non voluta. Questo puo andar bene per il problema S/N, ma non risolve il caso di forti segnali a frequenza immagine. Con l avvento delle tecniche numeriche si arriva agevolmente a db che cominciano ad essere un valore di tutto rispetto, paragonabile a cio che puo dare un filtro a quarzo. Per poter differenziare la banda voluta da quella indesiderata, sia che usino metodi hardware o software, e pero necessario trattare in modo speciale il nostro segnale. Piu' precisamente occorre trasformare il nostro segnale in segnale analitico. La spiegazione di questo termine richiede che si apra una parentesi sulla natura di un segnale elettrico e sulla sua rappresentazione matematica. Consideriamo un semplice segnale sinusoidale : La freccia rossa indica l ampiezza istantanea, che, come tutte le grandezze della fisica, ha un valore reale, senza parte immaginaria. Quindi, se lo rappresentiamo nel piano complesso, giacera completamente sull asse R, come possiamo vedere nella figura successiva : Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 2 di 11

3 La freccia percorre l asse reale da destra a sinistra e viceversa, indicando l ampiezza istantanea del segnale. A questo punto, se ricordiamo qualche nozione base di trigonometria, ed in particolar modo la cosiddetta regola del parallelogramma, possiamo considerare questa freccia come la risultante della addizione di due vettori complessi, e che quindi hanno sia parte reale che parte immaginaria : Se si immagina il vettore superiore (nero nell immagine, ammesso che i colori siano stati preservati nella riproduzione) ruotante in senso antiorario, e quello inferiore, rosso, ruotante in senso orario, la loro somma produrra il vettore verde orizzontale, che giace identicamente sull asse reale. I due vettori ruotano l uno con velocita angolare ω = 2πf, l altro con velocita ω. Supponendo queste velocita costanti, la variazione dell angolo (la fase) in funzione del tempo e quindi Ø = ωt per l uno, e Ø = ωt per l altro. Possiamo in modo equivalente dire che il primo e un vettore che viaggia in avanti nel tempo, mentre l altro va all indietro nel tempo! Matematicamente il discorso non fa una piega, se poi dare a questa descrizione matematica anche una valenza di rappresentazione esatta della vera realta fisica del fenomeno, bene, questa e una questione attinente all epistemologia, che esula ampiamente dagli scopi della presente relazione. Pero possiamo tranquillamente parlare di frequenze negative, un termine che spesso si incontra trattando di queste problematiche. Se, alla luce di tutto questo, riconsideriamo il funzionamento di un normale mixer radio, scopriamo anche da dove saltano fuori le frequenze immagine come prodotto di conversione. Prendiamo due segnali, l uno a 900 khz e l altro a 1000 khz, e mandiamoli ad un mixer. Possiamo analizzare cosa succede in un modo alternativo a quello classico, che ricava la somma e la differenza in base a formulette trigonometriche. Possiamo dire che la frequenza positiva di un segnale trasla entrambe le frequenze (positiva e negativa) dell altro in avanti, mentre la frequenza negativa produce uno shift di segno opposto. Quindi numericamente = (-1000) = = (-1000) = Ecco che abbiamo +100 e -100 ed anche e che sono le due parti, positiva e negativa, dei segnali somma e differenza che sappiamo essere prodotti dal mixer. Poiche in un ricevitore a conversione diretta la frequenza immagine da particolarmente fastidio, perche non puo essere filtrata via, la domanda che nasce spontanea e se non sia possibile eliminare una delle due parti, quella positiva o quella negativa, di un segnale, o di ambedue. Cosi il problema della frequenza immagine sarebbe risolto alla fonte. La risposta e un si, ma, dove il ma fa capire che bisogna lavorarci un po sopra. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 3 di 11

4 Ritorniamo alla nostra rappresentazione vettoriale. Avere solo una delle due componenti vuole semplicemente dire che eliminiamo uno dei due vettori ruotanti, diciamo quello che gira in senso orario. Quello che rimane e un vettore ruotante nel piano complesso, in senso antiorario. Possiamo andare oltre, e cioe proiettare questo vettore sull asse reale e su quello immaginario, descrivendolo cosi per mezzo di queste due componenti. Siamo riusciti nel nostro intento, abbiamo eliminato la componente negativa del segnale, che non produrra piu quindi la frequenza immagine, ma a prezzo di usare due grandezze per descrivere quello che viene detto segnale analitico. Queste due grandezze vengono comunemente designate come segnale I (In fase) e segnale Q (in Quadratura di fase) Vediamo ora cosa succede se usiamo questo segnale analitico in un mixer cosiddetto halfcomplex, dove l aggettivo half indica che solo uno dei due segnali (quello RF oppure quello LO, e indifferente) e di tipo analitico. In questo esempio il segnale RF viene mandato contemporaneamente ai due mixer, mentre il segnale LO e generato in modo analitico, quindi con le due componenti I e Q, oppure seno e coseno se si preferisce, che vengono inviate rispettivamente al mixer di sopra e a quello di sotto. Vediamo quali vantaggi porta questa configurazione, Supponiamo di aver fatto un ricevitore a conversione diretta, e di avere impostato la frequenza dell oscillatore locale a 7 MHz. A Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 4 di 11

5 Mhz c e un segnale CW che vogliamo ricevere. A MHz c e una portante fissa che non sappiamo da dove arrivi e non ci interessa. Con un mixer tradizionale, entrambi i segnali producono una nota a 1000 Hz, rendendo quindi difficile o impossibile l ascolto del CW. Con un half-complex mixer, come nell esempio, se abbiamo impostato le cose in modo che l oscillatore locale generi due segnali cos(ωt) e sin(ωt), i prodotti della conversione sono : = (-6999) = = (-7001) = I due segnali a e sono agevolmente filtrabili via con un passabasso. Restano i due segnali a 1000 e che sono quello voluto e quello interferente, rappresentati in modo analitico, quindi con la parte positiva differenziata da quella negativa : A questo punto, potendo operare in modo differenziato sull parte positiva e sulla quella negativa, e semplice mettere un passabanda sul segnale voluto ed eliminare cosi l altro : Ecco che abbiamo realizzato un ricevitore a conversione diretta con reiezione della banda non desiderata. Nel seguito di questa relazione si descrive una implementazione hardware e software di questi concetti. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 5 di 11

6 Il Quadrature Sampling Detector, ovvero il Mixer di Tayloe La realizzazione della parte hardware e ridotta all osso, avendo esclusivamente lo scopo di poter sviluppare e poi dimostrare la parte software. E stata scelta una configurazione circuitale nota come mixer di Tayloe, usata anche da Gerald Youngblood nella sua serie di articoli su QEX. Come giustamente dice Gerald, Tayloe non ha inventato questo schema, che era gia stato descritto in passato, per cui sembra piu corretto definirlo Quadrature Sampling Detector (QSD) anziche mixer di Tayloe. Il suo funzionamento e riconducibile a quello dei filtri a commutazione di capacita, pero possiamo visualizzarlo meglio in mente se ricorriamo alla seguente analogia. Tutti noi abbiamo certamente visto qualche film western, con gli indiani che inseguono la diligenza. A seconda della velocita di quest ultima, in certi momenti si vedono le sue ruote con i raggi fermi, oppure che girano lentamente in avanti o in indietro. Cosa causa questo? Semplicemente il battimento (sarebbe piu corretto chiamarlo aliasing) tra la frequenza di campionamento delle immagini, nel caso del cinema 25 fotogrammi al secondo, e la frequenza di avvicendamento dei raggi. La figura seguente illustra bene il fenomeno nel caso di una sinusoide di frequenza pari al 95% della frequenza di campionamento : I punti neri descrivono gli istanti del campionamento e corrispondono ad una sinusoide di frequenza pari alla differenza tra la frequenza del segnale e quella di campionamento. Questo fenomeno e detto aliasing, e si verifica ogni qualvolta non venga rispettato il criterio di Nyquist, che impone una frequenza di campionamento almeno doppia della banda di frequenze presenti nel segnale da campionare. Il QSD quindi funziona sfruttando il fenomeno dell aliasing. Se la frequenza dell oscillatore locale e uguale a quella del segnale, avremo in uscita una tensione continua (Δf = 0), altrimenti avremo la differenza tra i due. Nella pagina seguente e riportato lo schema di massima dell hardware. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 6 di 11

7 Schema di massima dell hardware del QSD. Le uscite I e Q vanno all ingresso stereo della scheda audio. L oscillatore locale ha frequenza 4F, cioe per ricevere i 7 MHz deve avere un range da 28 a 28.4 MHz. Nella pagina seguente una foto della realizzazione. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 7 di 11

8 La realizzazione e molto sperimentale, come d altronde lo e lo spirito di questo progetto. Il 74HCT74 serve per produrre dai 28 MHz due segnali a 7 MHz sfasati di 90 gradi uno dall altro. Gli INA111 sono degli instrumentation amplifiers che offrono simmetria di load ai due condensatori di ogni fase del QSD. Abbiamo generato i due segnali I e Q che ci servono. Ora bisogna elaborarli con il software, come descritto nella sezione successiva. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 8 di 11

9 SDRadio, la radio software Descrivere nei dettagli la implementazione software porterebbe via troppo tempo e spazio, quindi ci limiteremo a vedere come sono realizzati i demodulatori, almeno in linea di principio. Se qualcuno avesse dell interesse piu specifico, il sorgente del programma puo essere tranquillamente fornito. Demodulatore AM Se ci ricordiamo che i due segnali I e Q descrivono un vettore rotante nel piano complesso, allora balza evidente agli occhi che il modulo di questo vettore rappresenta la ampiezza istantanea del segnale, ovvero la sua modulazione di ampiezza. Le nozioni di trigonometria di base ci dicono che il modulo e dato da : A =(I 2 + Q 2 ) 0.5 Quindi il calcolo e immediato e semplice. L unica avvertenza e di gettar via con un filtro tutto quello che e al disotto di, diciamo, 150 Hz, in modo da essere sicuri di non avere componenti DC in uscita. Demodulatori USB e LSB Qui il discorso e un po piu complesso. Il nostro oscillatore hardware insieme al QSD ha convertito, ad esempio, la fetta in banda base, ovvero da 0 a 100 khz (qui non ci poniamo il problema se la scheda audio sia in grado di campionare a 200 khz. A titolo esemplificativo supponiamo di si). Ricordandoci che un segnale SSB altro non e che un segnale audio traslato in frequenza, e sufficiente ritraslare il segmento che ci interessa in banda audio e il gioco e fatto. Forse un esempio chiarisce meglio. Supponiamo che siamo interessati al QSO in LSB che c e a 7060 tra I5TAT e I5ARS. Essendo in LSB, la banda in gioco va approssimativamente da 7057 a 7060, dove una frequenza audio di 3 khz corrisponde a 7057 khz RF. Il QSD converte da 7057 a 57 e da 7060 a 60 khz. Quello che poi occorre fare nel software e traslare ancora nel modo seguente : Il disegno non e in scala. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 9 di 11

10 Per mantenere il corretto rapporto tra le frequenze, e non trovarsi la banda audio invertita, occorre traslare nelle frequenze negative. Il passo successivo e di specchiare questa fetta negativa in quella positiva, con il risultato di avere ricostruito le due componenti di un normale segnale reale, quelli con cui abbiamo a che fare tutti i giorni. A questo punto lo si manda a un DAC e il gioco e fatto. Il processo di traslazione appena citato lo si realizza in software esattamente con la stessa tecnica usata in hardware, solo che qui il mixer non e half-complex, bensi full-complex, poiche sia il segnale sia l oscillatore locale sono di tipo analitico, quindi descritti da due componenti in quadratura di fase. L oscillatore locale software e comandabile con il mouse, spostando semplicemente la finestra di decodifica sullo spectrum display. Per la USB si opera in modo analogo, solo con simmetria inversa. Demodulatore ECSS (AM sincrona) Questo demodulatore serve per ovviare alla distorsione causata dal fading selettivo che affligge le broadcasting in onde corte. Quando il livello della portante diventa inferiore a quello delle bande laterali, fenomeno tipicamente causato dal fading selettivo, si ha una caratteristica distorsione, molto fastidiosa. La soluzione e di rigenerare localmente la portante, agganciata in frequenza a quella ricevuta. Questo e cio che fa il demodulatore ECSS, che in piu monitorizza costantemente il delta di fase tra la portante locale e quella ricevuta, in modo da poter continuamente effettuare le necessarie correzioni, necessarie se l oscillatore del QSD non e stabilissimo, oppure se l oscillatore sulla scheda audio che determina la frequenza di campionamento anche lui si sposta un po. Il software ha poi alcune funzioni accessorie, come il denoiser a vari livelli, e una banda passante audio regolabile in modo interattivo, ma non vengono descritte ora, potendo magari essere oggetto di relazioni successive. Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 10 di 11

11 Bene, qui si chiude questa lunga carrellata sui principi base di una software defined radio. Spero di non avervi annoiato troppo, e se volete fare il download del software, e disponibile, ovviamente gratuitamente, a questo URL : 73 Alberto I2PHD Software Defined Radio, una implementazione sperimentale Pagina 11 di 11

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

METODO PER LA DESCRIZIONE DEL CAMPO MAGNETICO ROTANTE

METODO PER LA DESCRIZIONE DEL CAMPO MAGNETICO ROTANTE Ing. ENRICO BIAGI Docente di Tecnologie elettrice, Disegno, Progettazione ITIS A. Volta - Perugia ETODO PER LA DESCRIZIONE DEL CAPO AGNETICO ROTANTE Viene illustrato un metodo analitico-grafico per descrivere

Dettagli

Elementi di teoria dei segnali /b

Elementi di teoria dei segnali /b Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni

Dettagli

Digital Signal Processing: Introduzione

Digital Signal Processing: Introduzione Corso di Elettronica dei sistemi programmabili Digital Signal Processing: Introduzione Stefano Salvatori Definizioni DSP: Digital Signal Processing Signal: tutti sappiamo cosa sia un segnale; Signal Processing:

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI 1 Nel campo elettrotecnico-elettronico, per indicare una qualsiasi grandezza elettrica si usa molto spesso il termine di segnale. L insieme dei valori istantanei assunti

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

Consideriamo due polinomi

Consideriamo due polinomi Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

GRANDEZZE SINUSOIDALI

GRANDEZZE SINUSOIDALI GRANDEE SINUSOIDALI INDICE -Grandezze variabili. -Grandezze periodiche. 3-Parametri delle grandezze periodiche. 4-Grandezze alternate. 5-Grandezze sinusoidali. 6-Parametri delle grandezze sinusoidali.

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di

Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione QUANTIZZAZIONE Di seguito lo schema che illustra le diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale. Dopo aver trattato la fase di campionamento, occupiamoci ora della quantizzazione.

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

3 GRAFICI DI FUNZIONI

3 GRAFICI DI FUNZIONI 3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Introduzione al Campionamento e

Introduzione al Campionamento e Introduzione al Campionamento e all analisi analisi in frequenza Presentazione basata sul Cap.V di Introduction of Engineering Experimentation, A.J.Wheeler, A.R.Ganj, Prentice Hall Campionamento L'utilizzo

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

Suono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno

Suono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno Suono: aspetti fisici Tutorial a cura di Aldo Torrebruno 1. Cos è il suono Il suono è generalmente prodotto dalla vibrazione di corpi elastici sottoposti ad urti o sollecitazioni (corde vocali, corde di

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Il principio di induzione e i numeri naturali.

Il principio di induzione e i numeri naturali. Il principio di induzione e i numeri naturali. Il principio di induzione è un potente strumento di dimostrazione, al quale si ricorre ogni volta che si debba dimostrare una proprietà in un numero infinito

Dettagli

Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria).

Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria). Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria). Aprile 20 Indice Serie numeriche. Serie convergenti, divergenti, indeterminate.....................

Dettagli

La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali

La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali Luca Facchini e-mail: luca.facchini@unifi.it Introduzione Quali strumenti vengono utilizzati? Le grandezze di interesse nelle

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

I Filtri Crossover. Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover.

I Filtri Crossover. Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover. I Filtri Crossover Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover. Reperire in commercio filtri Crossover con determinate caratteristiche

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Tutorial 3DRoom. 3DRoom

Tutorial 3DRoom. 3DRoom Il presente paragrafo tratta il rilievo di interni ed esterni eseguito con. L utilizzo del software è molto semplice ed immediato. Dopo aver fatto uno schizzo del vano si passa all inserimento delle diagonali

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo Viene esposto il principio su cui si basa il funzionamento dei cilindri crociati, per l analisi dell astigmatismo

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

1. PRIME PROPRIETÀ 2

1. PRIME PROPRIETÀ 2 RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

Lezione 9: Cambio di base

Lezione 9: Cambio di base Lezione 9: Cambio di base In questa lezione vogliamo affrontare uno degli argomenti piu ostici per lo studente e cioè il cambio di base all interno di uno spazio vettoriale, inoltre cercheremo di capire

Dettagli

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

L'impulso di una forza che varia nel tempo

L'impulso di una forza che varia nel tempo Lezione 13 approfondimento pag.1 L'impulso di una forza che varia nel tempo Un riassunto di quel che sappiamo Riprendiamo in esame il solito carrellino che si trova sopra la rotaia a basso attrito. Se

Dettagli

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

Lezioni di Matematica 1 - I modulo Lezioni di Matematica 1 - I modulo Luciano Battaia 16 ottobre 2008 Luciano Battaia - http://www.batmath.it Matematica 1 - I modulo. Lezione del 16/10/2008 1 / 13 L introduzione dei numeri reali si può

Dettagli

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765 COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento

Dettagli

L influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa.

L influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa. CORRENTI e DIAGRAMMI POLARI Come la corrente trasforma le polari di una barca Durante una discussione nel corso di una crociera, è stata manifestata la curiosità di sapere come possano essere utilizzate

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

Appunti di informatica. Lezione 2 anno accademico 2015-2016 Mario Verdicchio

Appunti di informatica. Lezione 2 anno accademico 2015-2016 Mario Verdicchio Appunti di informatica Lezione 2 anno accademico 2015-2016 Mario Verdicchio Sistema binario e logica C è un legame tra i numeri binari (0,1) e la logica, ossia la disciplina che si occupa del ragionamento

Dettagli

Direct Sequence o Frequency Hopping

Direct Sequence o Frequency Hopping Direct Sequence o Frequency Hopping Questo documento vuole essere un punto di riferimento per aiutare quanti si avvicinano per la prima volta alla tecnologia delle wireless Fidelity LAN Wi-Fi. Un confronto

Dettagli

2 Qual è il guadagno totale di due stadi amplificatori da 6 db e da 3 db : A 4,5 db B 9 db C 6 db

2 Qual è il guadagno totale di due stadi amplificatori da 6 db e da 3 db : A 4,5 db B 9 db C 6 db 3.- CIRCUITI 3.1.- Combinazione dei componenti: Circuiti in serie e in parallelo di resistori, bobine, condensatori, trasformatori e diodi - Corrente e tensione nei circuiti Impedenza. 3.2.- Filtri: Filtri

Dettagli

TRADIZIONALI TRADIZIONALI+DSP - SDR - DIGITALI. Caratteristiche e parametri di misura

TRADIZIONALI TRADIZIONALI+DSP - SDR - DIGITALI. Caratteristiche e parametri di misura TRADIZIONALI TRADIZIONALI+DSP - SDR - DIGITALI Caratteristiche e parametri di misura Ricevitori tradizionali Dopo l invenzione del triodo amplificatore, nacquero i primi Rx ad amplificazione diretta. Figura

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

SOFTWARE DEFINED RADIO. A.R.I. Sezione di IVREA Serata tecnica del 20 Giugno 2008 Relatore: Augusto Michelini I1VOH

SOFTWARE DEFINED RADIO. A.R.I. Sezione di IVREA Serata tecnica del 20 Giugno 2008 Relatore: Augusto Michelini I1VOH SOFTWARE DEFINED RADIO A.R.I. Sezione di IVREA Serata tecnica del 20 Giugno 2008 Relatore: Augusto Michelini I1VOH Premessa Questa presentazione non ha la pretesa di essere una esauriente trattazione dell

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze

Dettagli

Dimostrare alla Scuola media: dal perché al rigore spontaneamente

Dimostrare alla Scuola media: dal perché al rigore spontaneamente (Maria Cantoni, gennaio 2013). Un lavoro che viene da lontano e che continua oggi. Dimostrare alla Scuola media: dal perché al rigore spontaneamente Costruzione dei triangoli in prima media. Prima dei

Dettagli

Esercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che:

Esercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che: Teoria dei Giochi, Trento, 2004/05 c Fioravante Patrone 1 Teoria dei Giochi Corso di laurea specialistica: Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, A.A. 2004/05 Soluzioni degli esercizi

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Intraday guida passo passo per operare su time frame H1 e 5/15/30 min v.1.2 29 Novembre 2011 19:30 Premessa Per fare trading ci vuole la giusta mentalità

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTIALE COSO DI ODINAMENTO Indirizzo: ELETTONICA E TELECOMUNICAZIONI Tema di: ELETTONICA (Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi del progetto

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 6.XI.2013 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

APPUNTI SUL CAMPO MAGNETICO ROTANTE

APPUNTI SUL CAMPO MAGNETICO ROTANTE APPUTI UL CAPO AGETICO ROTATE Campo agnetico Rotante ad una coppia polare Consideriamo la struttura in figura che rappresenta la vista, in sezione trasversale, di un cilindro cavo, costituito da un materiale

Dettagli

Trasformazioni geometriche nel piano cartesiano

Trasformazioni geometriche nel piano cartesiano Trasformazioni geometriche nel piano cartesiano Francesco Biccari 18 marzo 2013 Una trasformazione geometrica del piano è una legge (corrispondenza biunivoca) che consente di associare a un determinato

Dettagli

Il calendario di Windows Vista

Il calendario di Windows Vista Il calendario di Windows Vista Una delle novità introdotte in Windows Vista è il Calendario di Windows, un programma utilissimo per la gestione degli appuntamenti, delle ricorrenze e delle attività lavorative

Dettagli

HD vs SD: E già ora per l alta definizione?

HD vs SD: E già ora per l alta definizione? HD vs SD: E già ora per l alta definizione? Oggi si parla molto di alta definizione: per qualcuno si tratta già di una realtà quotidiana mentre per altri sembra ancora un concetto lontano nel futuro. Quello

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

II.f. Altre attività sull euro

II.f. Altre attività sull euro Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 12.XI.2014 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola l per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

Algebra Di Boole. Definiamo ora che esiste un segnale avente valore opposto di quello assunto dalla variabile X.

Algebra Di Boole. Definiamo ora che esiste un segnale avente valore opposto di quello assunto dalla variabile X. Algebra Di Boole L algebra di Boole è un ramo della matematica basato sul calcolo logico a due valori di verità (vero, falso). Con alcune leggi particolari consente di operare su proposizioni allo stesso

Dettagli

v in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n

v in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n Comunicazioni elettriche A - Prof. Giulio Colavolpe Compito n. 3 3.1 Lo schema di Fig. 1 è un modulatore FM (a banda larga). L oscillatore che genera la portante per il modulatore FM e per la conversione

Dettagli

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain.

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. *+33(GLWRU GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. Il programma si basa su un architettura di tasti funzionali presenti

Dettagli

ELETTRONICA DIGITALE

ELETTRONICA DIGITALE ELETTRONICA DIGITALE Ebbe praticamente inizio nel 1946 con il calcolatore elettronico chiamato ENIAC, realizzato con 18.000 valvole termoioniche, occupava 180 mq e consumava 200 kw. Ma l'idea che sta alla

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità Appunti: Tecniche di rilevazione e correzione degli errori 1 Tecniche di correzione degli errori Le tecniche di correzione degli errori sono catalogabili in: metodi per il rilevamento degli errori; metodi

Dettagli

MISURE SU CAVI COASSIALI

MISURE SU CAVI COASSIALI MISURE SU CAVI COASSIALI Carlo Vignali I4VIL 05 RIDUZIONE DEL VSWR Il valore del VSWR del carico viene osservato di valore ridotto quando è misurato all'ingresso di una linea con attenuazione Allo stesso

Dettagli

Convertitori numerici in Excel

Convertitori numerici in Excel ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. M. ANGIOY CARBONIA Convertitori numerici in Excel Prof. G. Ciaschetti Come attività di laboratorio, vogliamo realizzare dei convertitori numerici con Microsoft Excel

Dettagli

La misura degli angoli

La misura degli angoli La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne

Dettagli

venerdì 14 gennaio 2005 Issue 1.0 1

venerdì 14 gennaio 2005 Issue 1.0 1 venerdì 14 gennaio 2005 Issue 1.0 1 Principio. Per poter utilizzare un LNB standard per l ATV occorre spostare la frequenza dell oscillatore locale per la banda bassa da 9,750 GHz a 9,4 GHz (circa). In

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate MODULO BASE Quanto segue deve essere rispettato se si vuole che le immagini presentate nei vari moduli corrispondano, con buona probabilità, a quanto apparirà nello schermo del proprio computer nel momento

Dettagli