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1 QA Volume 19 Numero 3: pp Articolo di ricerca Miglioramento della qualità del processo terapeutico in ambito ospedaliero. BETTAMIO V 1, FERNÁNDEZ DEL RIO MDP 2, RADAELLI G 3. 1 Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano, Direzione Sanitaria, 2 Università degli Studi di Milano, Scuola di Igiene e Medicina Preventiva, 3 Azienda Ospedaliera San Paolo, Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Medicina Chirurgia e Odontoiatria Abstract Razionale. Le Autorità sanitarie indicano la Scheda Unica di Terapia (SUT) quale strumento per ridurre gli errori dovuti a prescrizioni non chiare o incomplete, o alla trascrizione delle terapie. Obiettivi. Valutare l effetto dell introduzione della SUT per il miglioramento del processo terapeutico in ambito ospedaliero. Metodologia. Sono state analizzate cartelle cliniche relative a ricoveri ordinari avvenuti prima (n=350) e dopo (n=350) l introduzione della SUT in sette Unità Operative dell Azienda Ospedaliera San Paolo, Milano. La qualità del processo terapeutico è stata valutata sulla base dei requisiti minimi di qualità e sicurezza, costituiti da 15 punti relativi alla gestione della prescrizione e somministrazione del farmaco. Si è definita aderenza ad un requisito minimo la circostanza in cui il punto corrispondente è stato applicato correttamente in almeno il 90% dei casi. Risultati. Dopo l introduzione della Scheda Unica di Terapia si è osservato un miglioramento significativo nell aderenza a ciascuno dei requisiti minimi di qualità e sicurezza, ad eccezione della comprensibilità della forma farmaceutica prescritta, con incremento medio del 29.4%; deviazione standard, 24.3%; mediana, 22.0%; intervallo interquartile, 8.7%-49.1%; minimo, 5.4% (comprensibilità del nome chimico o commerciale dl farmaco); massimo, 80.8% (via di somministrazione del farmaco). Conclusioni. L uso della SUT in ambito ospedaliero migliora la qualità del processo terapeutico con conseguente miglioramento della qualità delle attività di prescrizione e somministrazione del farmaco e maggiore sicurezza del paziente. Parole chiave. Scheda Unica di Terapia, processo terapeutico, miglioramento della qualità, sicurezza del paziente. RAZIONALE Tra i possibili errori degli operatori sanitari, quelli di terapia farmacologica rivestono particolare rilevanza. In accordo alla definizione del National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention, un errore terapeutico è qualsiasi evento avverso e prevenibile che può causare o portare ad un uso inappropriato del farmaco o a un pericolo per il paziente, e che può essere messo in relazione ad attività sanitarie legate al farmaco quali: prescrizione, comunicazione della prescrizione, confezionamento, etichettatura, immagazzinamento, distribuzione, educazione, somministrazione e monitoraggio [1]. Uno studio olandese ha riportato che il 12%-20% degli errori medici è dovuto ad errori di terapia [2]. Altri studi hanno mostrato che le cause degli errori di terapia possono essere multifattoriali e coinvolgere differenti operatori sanitari, ciascuno dei quali interagisce a vari livelli nel complesso processo di gestione del farmaco [3-6]. In Italia, il Ministero della Salute include gli errori di terapia tra gli eventi sentinella, considerandoli eventi avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili [7], il cui verificarsi deve indurre l Organizzazione Sanitaria ad accertare se vi abbiano contribuito fattori eliminabili o riducibili al fine di mettere in atto le misure correttive appropriate. Il Primo Rapporto sull applicazione del protocollo sperimentale di monitoraggio degli eventi sentinella promosso dal Ministero della Salute ha stimato che gli errori di terapia farmacologica rappresentano il 5% del totale. Di essi, il 67% ha comportato il decesso del paziente e il 33% un danno grave [7]. Da uno studio, pubblicato nel 2008 dalla Regione Lombardia, è emerso che, nel periodo , nelle Aziende Ospedaliere lombarde gli errori di terapia hanno rappresentato l 11% delle richieste di risarcimento [8]. Leape et al. hanno indicato la prescrizione (39%), la somministrazione (38%), la trascrizione (11%) e la distribuzione (12%) del farmaco quali categorie maggiori di errore di terapia farmacologia [5]. In Italia, anche sulla base delle esperienze internazionali, il Ministero della Salute ha suggerito cinque categorie primarie di errore: prescrizione, preparazione, trascrizione, interpretazione, somministrazione [4]. Il miglioramento del processo terapeutico in ambito ospedaliero riveste rilevanza notevole per la prevenzione degli errori di terapia, con potenziale impatto benefico sulla sicurezza del paziente, sulla spesa sanitaria e sul rapporto di fiducia dei cittadini nei confronti delle Autorità sanitarie. La letteratura internazionale e le raccomandazioni ministeriali e regionali in Italia, identificano l utilizzo della Scheda Unica di Terapia (SUT) quale possibile strumento per prevenire gli errori di terapia, in particolare quelli dovuti alla trascrizione delle prescrizioni nella documentazione infermieristica e alla mancanza di chiarezza ed incompletezza delle prescrizioni stesse [9-11]. Uno studio recente, condotto dalla Regione Toscana, ha mostrato che l uso della SUT potrebbe effettivamente ridurre l incidenza degli errori di terapia [12]. La Direzione Sanitaria dell Azienda Ospedaliera (A.O.) San Paolo di Milano ha condotto uno studio volto a valutare l utilità della SUT per il miglioramento della qualità del processo terapeutico in ambito ospedaliero. Autore Referente: Valentina Bettamio - Direzione Sanitaria, Azienda Ospedaliera San Paolo, Via A Di Rudinì 8, Milano - valentina.bettamio@ao-sanpaolo.it; tel ; fax

2 Figura 1 - Requisiti minimi di qualità e sicurezza del processo terapeutico (estratto da [12] p. 49) 120

3 del processo terapeutico è stata considerata quale misura primaria di outcome. Outcome secondari sono stati considerati il grado di non aderenza, e i vantaggi e le criticità rilevati da medici e infermieri in relazione all uso della SUT. Analisi statistica La dimensione del campione è stata calcolata per individuare una variazione assoluta dopo l introduzione della SUT di almeno il 20%, o di almeno il 10%, nell aderenza ai requisiti minimi di qualità e sicurezza, rispetto a valori di aderenza precedenti l introduzione della SUT rispettivamente minori del 50%, o compresi tra 50% e 80%, come stimati iterativamente. Ammettendo un livello di errore del tipo I pari a 0.01 con potenza 80% sono necessarie 344 cartelle in ciascun gruppo. In accordo alla letteratura [12], sono state considerate almeno 60 cartelle (30 precedenti e 30 successive all introduzione della SUT) per ciascuna U.O. La distribuzione delle cartelle esaminate per U.O. è riportata nella Tabella 1. Uno statistico non a conoscenza del gruppo di appartenenza delle cartelle ha eseguito le elaborazioni statistiche in accordo a un piano di analisi stabilito a priori. I risultati relativi alle variabili discrete sono presentati come percentuale e intervallo di confidenza al 95%. I risultati relativi a variabili continue sono presentati come media, deviazione standard, mediana e intervallo interquartile. Il test chi-quadrato e il test esatto di Fisher sono stati usati per il confronto tra due proporzioni, mentre il test t di Student e il test U di Mann-Whitney sono stati usati per il confronto tra variabili continue o policotomiche. Un livello di significatività a due code P<0.05 è stato usato per indicare significatività statistica. Il programma SPSS, versione 15.0 (SPSS Inc., Chicago, IL) è stato usato per le analisi statistiche. Tabella 1 - Numero (%) di cartelle esaminate prima e dopo l introduzione della Scheda Unica di Terapia (SUT), per Unità Operativa 1010 Unità Operativa Chirurgia I Chirurgia II Chirurgia III Chirurgia 1010 Chirurgia I Chirurgia II Chirurgia III Maxillo-Facciale Medicina III Psichiatria Otorinolaringoiatria Totale Prima 35 (10.0%) 63 (18.0%) 40 (11.4%) 36 (10.3%) 53 (15.1%) 67 (19.1%) 56 (16.0%) 350 (100%) Dopo 33 (9.4%) 64 (18.3%) 40 (11.4%) 36 (10.3%) 54 (15.4%) 67 (191%) 56 (16.0%) 350 (100%) Totale cartelle 68 (9.7%) 127 (18.1%) 80 (11.4%) 72 (10.3%) 107 (15.3%) 134 (19.1%) 112 (16.0%) 700 (100%) METODOLOGIA Lo studio ha coinvolto, nel periodo compreso tra novembre 2007 e ottobre 2008, sette Unità Operative (UU.OO.), tra le 30 presenti nell A.O. San Paolo di Milano. Sono state esaminate le cartelle cliniche relative a ricoveri ordinari, consecutivamente a ritroso dal mese precedente l introduzione della SUT e longitudinalmente dal quarto mese successivo all introduzione della SUT. Sono state escluse le cartelle relative ai ricoveri ordinari ove non fosse stata prescritta terapia farmacologica. Ogni cartella è stata valutata dal medesimo operatore istruito in precedenza sulle modalità di analisi della cartella e non a conoscenza se essa fosse precedente o successiva all introduzione della SUT. In assenza di linee guida nazionali, l esame delle informazioni relative alla terapia è stato condotto sulla base dei criteri denominati requisiti minimi di qualità e sicurezza del processo terapeutico, suggeriti dal Centro Gestione Rischio Clinico della Regione Toscana [12], e costituiti da quindici punti relativi alla buona gestione della prescrizione e somministrazione del farmaco (Fig. 1). I primi nove si riferiscono ad una singola giornata di degenza, i successivi all intero periodo di degenza. Nello studio presente, quale singola giornata di degenza è stata considerata la seconda. A ogni punto (escluso il 14), è stato attribuito un punteggio basato sulla frequenza della correttezza nella sua applicazione, ossia: 1 (se l azione è risultata corretta in almeno il 90% dei casi o dei farmaci), 2 (se l azione è risultata corretta nel 51-90% dei casi o dei farmaci), 3 (se l azione è risultata corretta nel 10-50% dei casi o dei farmaci) e 4 (se l azione è risultata corretta nel <10% dei casi o dei farmaci). Il punto 14 è stato classificato in modo dicotomico (sì/no). Si è definita aderenza ad un requisito minimo di qualità e sicurezza la circostanza in cui il punto corrispondente è applicato correttamente in almeno il 90% dei casi o dei farmaci. La non aderenza è stata definita dalla circostanza complementare, e altresì classificata come lieve (correttezza tra il 51-90% dei casi), moderata (correttezza tra il 10-50% dei casi), severa (correttezza <10% casi). Oltre alle informazioni relative ai requisiti minimi di qualità e sicurezza, sono stati raccolti dati relativi a sesso ed età del paziente, durata della degenza, numero di farmaci prescritti durante la degenza. Da ultimo, per valutare l impatto organizzativo della SUT sulle attività di medici e infermieri, è stato consegnato a un referente Medico e al Coordinatore Infermieristico di ciascuna U.O. un apposito diario ove annotare eventuali vantaggi e/o criticità rilevati in relazione all uso della SUT, rispetto alla prescrizione ed alla somministrazione dei farmaci. Il diario include domande relative a: identificazione del paziente, indicazione del farmaco, programmazione della terapia, impiego di simboli/abbreviazioni, verifica e aggiornamento delle terapie, collocamento e conservazione della SUT, impatto sulle abitudini di lavoro, qualità della comunicazione medicoinfermiere, percezione dei ruoli in relazione al processo terapeutico. La variazione nell aderenza ai requisiti minimi di qualità e sicurezza RISULTATI Delle 700 cartelle esaminate, il 43.3% era relativo a pazienti femmine e il 56.7% a pazienti maschi, età media (deviazione standard; mediana; intervallo interquartile) 57.8 (20.7; 59; 42-74) anni, durata della degenza 9.4 (8.3; 7; 4-12) giorni. I due gruppi di cartelle (precedenti o successive all introduzione della SUT) sono risultati comparabili per sesso (P=0.272) ed età (P=0.438) dei pazienti, e durata della degenza (P=0.483). Il numero medio di farmaci prescritti durante l intera degenza è stato 6.3 (3.2; 6; 4-8) e 7.0 (4.1; 7; 4-9), rispettivamente durante il periodo precedente e successivo l introduzione della SUT (P=0.08). La Tabella 2 riporta il confronto dell aderenza per ciascuno dei requisiti di qualità e sicurezza prima e dopo l introduzione della SUT. Aderenza simultanea a tutti i requisiti è stata osservata nello 0.6% dei casi nel periodo precedente l introduzione della SUT (intervallo di confidenza al 95%, 0.1%-2%) rispetto al 26.3% (21.7%-31.2%) nel periodo successivo all introduzione della SUT (P<0.0001). Ad eccezione 121

4 Tabella 2 - Aderenza ai requisiti minimi di qualità e sicurezza (%) prima e dopo l introduzione della scheda unica di terapia (SUT), e intervallo di confidenza al 95% Requisito $ Prima Dopo P Singola giornata di degenza 1. Nome del farmaco 94.3 ( ) 99.7 ( ) < Forma farmaceutica prescritta 49.4 ( ) 56.9 ( ) Dose prescritta 36.9 ( ) 58.9 ( ) < Frequenza di somministrazione 50.9 ( ) 99.1 ( ) < Via di somministrazione 14.9 ( ) 95.7 ( ) < Medico che ha prescritto 46.9 ( ) 96.9 ( ) < Dose somministrata 88.3 ( ) 98.3 ( ) < Motivo di mancata somministrazione 80.9 ( ) 94.9 ( ) < Somministratore 89.7 ( ) 99.7 ( ) < Intero periodo di degenza 10. Data di sospensione 60.0 ( ) 98.3 ( ) < Medico che ha sospeso 38.0 ( ) 83.4 ( ) < Abbreviazione prescrizioni 98.9 ( ) 99.4 ( ) Abbreviazioni somministrazioni 99.7 ( ) 99.7 ( ) Legenda abbreviazioni 88.3 ( ) 99.7 ( ) < Rintracciabilità 36.0 ( ) 82.6 ( ) < Test chi-quadrato o test esatto di Fisher. Questi punti della lista dei requisiti minimi di qualità e sicurezza (Figura 1) sono preliminari al punto 14, e non costituiscono da sé requisito minimo di qualità sicurezza. $ Il numero del requisito corrisponde a quello assegnato nella lista (Figura 1) seppure espresso in maniera sintetica. Figura 2 - Variazione (%) nell aderenza ai requisiti minimi di qualità e sicurezza dopo l introduzione della Scheda Unica di Terapia, ordinati rispetto all entità della variazione I punti 12 e 13 della lista dei requisiti minimi di qualità e sicurezza (Figura 1) sono preliminari al punto 14, e non costituiscono da sé requisito minimo di qualità sicurezza. dell aderenza al punto 2 (comprensibilità della forma farmaceutica prescritta), variata da 49.4% a 56.9%, si è osservato un miglioramento significativo nell aderenza a ciascuno degli altri, con incremento medio del 29.4% (deviazione standard, 24.3%; mediana, 22.0%; intervallo interquartile, %), incremento minimo del 5.4% (comprensibilità del nome chimico o commerciale dl farmaco), incremento massimo dell 80.8% (via di somministrazione del farmaco). La Figura 2 mostra la variazione nell aderenza ai requisiti minimi di qualità e sicurezza dopo l introduzione della SUT, ordinati rispetto all entità della variazione. Le Figure 3 e 4 riportano la distribuzione dell aderenza e del grado di non aderenza a ciascun requisito minimo di qualità e sicurezza, rispettivamente prima e dopo l introduzione della SUT. Prima dell introduzione della SUT, per cinque requisiti la non aderenza è risultata moderata/severa in più del 25% dei casi, e per dieci è risultata moderata/severa in più del 10%. Dopo l introduzione della SUT, per nessun requisito la non aderenza è risultata moderata/severa in più del 10% dei casi, e per nove essa è risultata moderata/severa in meno dell 1% dei casi. Un analisi addizionale ha inoltre evidenziato che, mentre prima dell introduzione della SUT il grado di non aderenza ai requisiti minimi di qualità e sicurezza, riferiti all intera degenza, è risultato associato al numero di farmaci prescritti durante l intera degenza (massimo P<0.01), dopo l introduzione della SUT il numero di prescrizioni non ha influenzato l aderenza ad alcuno di questi requisiti (minimo P=0.092). Infine, un analisi descrittiva sull impatto organizzativo e le abitudini di medici e infermieri conseguente all introduzione della SUT ha rilevato quali principali vantaggi percepiti la rintracciabilità dell avvenuta somministrazione, un miglioramento nella programmazione delle terapie, e l ottimizzazione nella verifica e nell aggiornamento quotidiano delle terapie. 122

5 Figura 3 - Grado di aderenza a ciascun requisito minimo di qualità e sicurezza, prima dell introduzione della Scheda Unica di Terapia Figura 4 - Grado di aderenza a ciascun requisito minimo di qualità e sicurezza, dopo l introduzione della Scheda Unica di Terapia I punti 12 e 13 della lista dei requisiti minimi di qualità e sicurezza (Figura 1) sono preliminari al punto 14, e non costituiscono da sé requisito minimo di qualità sicurezza. CONCLUSIONI Nel novembre 2006 l Agenzia Italiana del Farmaco e la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera hanno congiuntamente emanato, con il contributo del Ministero della Salute, il Decalogo della sicurezza al letto del paziente [9], indirizzato agli operatori sanitari italiani. Il documento riporta dieci regole ritenute fondamentali e in grado di migliorare la sicurezza del paziente ricoverato, e indica come primo punto, l adozione di un Foglio Unico di Terapia utilizzato sia dal Medico sia dall Infermiere, allo scopo di ridurre gli errori di trascrizione. Nel settembre 2007, il Ministero della Salute ha pubblicato la Raccomandazione n. 7 [11] relativa alla prevenzione degli errori di terapia, al fine di evitare o minimizzare il rischio di insorgenza dell evento sentinella dovuto all uso non corretto dei farmaci nell ambito dell assistenza ospedaliera, riconosciuto tra i 10 eventi sentinella maggiormente pericolosi [7]. Tra le azioni raccomandate alle Strutture Sanitarie, emerge in particolare l adozione della Scheda Unica di Terapia dove vengano riportate dal Medico tutte le informazioni necessarie per l individuazione della terapia e dall Infermiere ciò che è stato effettivamente somministrato, apponendo la propria firma o sigla, allo scopo di consentire la completa tracciabilità del processo ; e la progressiva introduzione di sistemi computerizzati di prescrizione che contribuiscono ad eliminare gli errori derivanti dalla compilazione a mano e/o dalla trascrizione [11]. Nel manuale della cartella clinica rielaborato dalla Regione Lombardia nel 2008 [10], è consigliata l adozione del foglio unico di terapia farmacologica, comprensivo dei dati di prescrizione e delle registrazioni di somministrazione. Il foglio, pur personalizzabile in funzione delle occorrenze dei diversi ambiti assistenziali, dovrebbe contenere i seguenti elementi informativi: descrizione della terapia: nome commerciale o principio attivo (dosaggio, dose, tempi e modalità di somministrazione); medico prescrittore; attestazione di avvenuta somministrazione, con identificazione di chi somministra la terapia o di chi attesta, con motivazione, la non avvenuta somministrazione. Viene, inoltre, raccomandato di non abbreviare i nomi dei farmaci e di non usare sigle che possano dar luogo a confusione. Sulla base di queste indicazioni e delle evidenze emerse dalla letteratura, la Direzione Sanitaria dell A.O. San Paolo di Milano, ha condotto uno studio sulla qualità del processo terapeutico prima e dopo l introduzione della scheda unica di terapia. In accordo con studi precedenti [12], i risultati confermano la Scheda Unica di Terapia quale I punti 12 e 13 della lista dei requisiti minimi di qualità e sicurezza (Figura 1) sono preliminari al punto 14, e non costituiscono da sé requisito minimo di qualità sicurezza. strumento che consente, con un approccio di gestione del rischio clinico, di migliorare gli aspetti qualitativi del processo terapeutico descritto in cartella clinica, nelle sue fasi di prescrizione e di somministrazione del farmaco. è dunque un utile strumento che integra in un unico documento, parte integrante della cartella clinica, tutte le informazioni essenziali e necessarie per una descrizione chiara e completa del processo terapeutico dei pazienti ricoverati. Se correttamente compilata, essa potrebbe consentire di risolvere problemi di comunicazione ritenuti prima causa degli errori di terapia [13]. Nello studio presente, è stato rilevato, dopo l introduzione della SUT, un miglioramento nella possibilità di identificare la via di somministrazione (+81%), il medico prescrittore (+50%) e la frequenza di somministrazione (+38.2%). Il miglioramento è risultato significativo anche per la rintracciabilità, l evidenza delle terapie effettivamente somministrate durante l intera durata della degenza, la sospensione delle terapie (medico che sospende e data di sospensione), e la dose prescritta, seppure quest ultimo punto sia stato applicato correttamente in misura non del tutto soddisfacente (58.9%) anche dopo l introduzione della SUT. Non significativo è stato il miglioramento relativo alla forma farmaceutica prescritta. Appaiono, pertanto, ancora in parte critici alcuni aspetti relativi alla prescrizione del farmaco. Complessivamente, i risultati dello studio rafforzano l utilità della SUT quale strumento per indurre i Medici ad effettuare la prescrizione scritta in modo chiaro ed evitare la prescrizione a voce. Inoltre essa permette di identificare correttamente, e per ogni farmaco, il Medico che prescrive, evita passaggi di trascrizione dal diario clinico alla documentazione infermieristica e consente agli Infermieri l impiego della stessa scheda redatta dal Medico per effettuare la somministrazione, eliminando potenziali errori di trascrizione. Il miglioramento della qualità del processo terapeutico derivabile dall introduzione della Scheda Unica di Terapia viene ulteriormente incrementato dall introduzione della cartella clinica elettronica, consentendo di eliminare gli errori potenziali dovuti alla grafia, e di introdurre innovativi e più accurati strumenti di controllo clinico a supporto dell intero processo terapeutico. L informatizzazione dovrebbe essere considerata un prerequisito organizzativo fondamentale che miri al miglioramento della qualità e alla sicurezza dei pazienti. 123

6 BIBLIOGRAFIA 01. National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention (NCCMERP). What is a Medication Error? [Ultima consultazione: 28 set 2009]. Disponibile su: Guchelaar HJ. Risk and the sense of safety. Pharm World Sci 2003;25: Dean B, Schachter M, Vincent C, Barber N. Prescribing errors in hospital inpatients: their incidence and clinical significance. Qual Saf Health Care 2002;11: Ministero della Salute. Risk Management in Sanità, il problema degli errori. Commissione Tecnica sul Rischio Clinico (DM 5 Marzo 2003). Roma, marzo [Ultima consultazione: 28 set 2009]. Disponibile su: C_17_pubblicazioni_583_allegato.pdf 05. Leape LL, Bates DW, Cullen DJ, et al. Systems analysis of adverse drug events. ADE Prevention Study Group. JAMA 1995;27: Meini L. Nursing: esperienze sul campo. Rischio Sanità 2001;3: Ministero della Salute. Protocollo Sperimentale di Monitoraggio degli Eventi Sentinella. 1 Rapporto (settembre 2005-febbraio 2007). [Ultima consultazione: 28 set 2009]. Disponibile su: Regione Lombardia. Mappatura dei sinistri RCT/O del Sistema Sanitario Regionale: Risultati Quarta Edizione. Milano, [Ultima consultazione: 28 set 2009]. Disponibile su: Ministero della Salute, AIFA, SIFO. Sicurezza al letto del paziente, il decalogo degli esperti. Conferenza Stampa. Roma, 20 febbraio Giuliani P, Negrini G, Alborghetti A, et al. Manuale della Cartella Clinica, Regione Lombardia, Seconda Edizione, [Ultima consultazione: 28 set 2009]. Disponibile su: Ministero della Salute. Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologia. Raccomandazione n. 7, Marzo [Ultima consultazione: 28 set 2009]. Disponibile su: Bellandi T, Ranzani F. Scheda Terapeutica Unica. I quaderni delle campagne per la sicurezza del paziente. Campagna prevenzione degli errori di terapia Firenze: Regione Toscana - Centro Gestione Rischio; Leape LL, Kabcenell A, Bermick DM. Reduction Adverse Drugs Events and Medical errors. Boston: Institute for Healthcare Improvement; Quality improvement of hospital medication process Rationale. Health Authorities recommend the Single Form of Therapy (SUT) as a practical tool for improving the medication process. Objectives. To assess the usefulness of the SUT in quality improvement of the medication process in hospital. Methods. Seven hundred clinical records, related to consecutive hospital admissions occurred before (n=350) and after (n=350) the implementation of the SUT in seven clinical or surgical Units of Ospedale San Paolo in Milan, Italy, were analyzed. The quality of the medication process was evaluated by using the basic quality and safety requirements, which included fifteen items appraising the management of prescription and administration of medications. Adherence to a basic requirement was defined when the related item was correctly applied in at least 90% of cases. Results. A significant improvement occurred after the implementation of the SUT in adherence to each basic quality and safety requirement. Conclusions. Using the SUT in hospital leads to a quality improvement of medication process. The SUT implementation should be considered as a primary strategy of the hospital management with the aim to improve quality of medication practices and patient safety. Keywords. Single Form of Therapy, therapeutic process, improvement of quality, safety of the patient. 124

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