Risposte e valutazioni ai contributi dei partecipanti alla 2^ Fase della Conferenza di Pianificazione
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- Olimpia Giordani
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1 R e g g i o E m i l i a 2 2 F e b b r a i o 2008 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Risposte e valutazioni ai contributi dei partecipanti alla 2^ Fase della Conferenza di Pianificazione 1 Dott. Attilio Giacobbe Servizio Ambiente Provincia di Reggio Emilia A u l a M a g n a P i e t r o M a n o d o r i U n i v e r s i t à d i M o d e n a e R e g g i o
2 Adeguamento degli agglomerati urbani inferiori ai 2000 AE si ritiene che i costi previsti per gli adeguamenti non risultano interamente sostenibili dalla tariffa del SII e che per gli agglomerati di minori dimensioni i tempi e i modi di adeguamento potrebbero essere riconsiderati a livello regionale. ATO 3 Gli interventi sono a carico della tariffa e si prende atto che le effettive disponibilità pongono limitazioni su quanto finanziabile e sulla relativa tempistica. In caso di riconsiderazione a livello regionale di tempi e modi, si ritiene che potranno essere applicate le eventuali nuove disposizioni che riconsiderano la situazione. 2
3 Si chiede di considerare la situazione problematica del Po Unione Generale Coltivatori/ Coldiretti/ BBE/ BPMS Si concorda che le osservazioni sulle portate minime del Po nel corso dei decenni dimostrano una significativa variabilità stagionale ed annuale, si ritiene che tale argomento è, e dovrà essere, posto all'attenzione della regione Emilia-Romagna nell'ambito del coordinamento stato, regioni e Enti ed autorità a livello di bacino del Po per attuate le sinergiche misure a favore della disponibilità degli usi delle acque per le varie realtà regionali e locali. 3
4 Condivisione per le azioni di risparmio e razionalizzazione della risorsa, usi plurimi Comune di Montecchio/ Amici della terra ENPA WWF/ BPMS/ ATO 3/ BBE/ Unione Generale Coltivatori/ Coldiretti Si condividono tali importanti strategie del risparmio, ottimizzazione usi, riutilizzo acque reflue e usi plurimi che sono fondamentali azioni di piano. 4
5 Applicazione risparmio e decremento superficie agricola comportano sovrastima del fabbisogno irriguo Amici della terra ENPA WWF Osservato andamento di decremento SAU nel PTA regionale e nella pianificazione provinciale, stime del fabbisogno sono basate su margini di sicurezza tipici degli studi idrologici e normalmente adottati in pianificazione 5
6 (1 di 3) Bacini a basso impatto ambientale: - incertezza fattibilità, ubicazioni rispetto ad areali da servire, costi sollevamento acqua, sostenibilità ambientale, tempistica, specifici siti (es. Aiola, Barco) Comune di Montecchio/ Unione generale Coltivatori/ Coldiretti/ BBE Il programma bacini prende mosse da precedenti proposte (Bonifica per PIAE) riverificate all attuale situazione, e studi propedeutici per la presente pianificazione. Gli studi hanno confermato la fattibilità di bacini a basso impatto ambientale come accumuli idrici a scopo plurimo (irriguo e naturalistico-ambientale). Le proposte/studi hanno previsto un'ubicazione con valenza funzionale rispetto agli scopi di accumulo idrico a fini irrigui, variamente distribuita sul territorio al fine di servire vari areali, con l'aggiuntivo beneficio di minore incidenza sulle perdite di rete. 6 L'aspetto dei costi energetici è stato preliminarmente valutato attraverso il confronto con la Bonifica da cui è emerso che il costo di sollevamento dell'acqua negli areali del Po (escluso il sollevamento a Boretto) è comparabile a quello relativo all'utilizzo dei bacini.
7 (2 di 3) Bacini a basso impatto ambientale: - incertezza fattibilità, ubicazioni rispetto ad areali da servire, costi sollevamento acqua, sostenibilità ambientale, tempistica, specifici siti (es. Aiola, Barco) Comune di Montecchio/ Unione generale Coltivatori/ Coldiretti/ BBE Gli ulteriori aspetti potranno essere più specificatamente analizzati nelle fasi progettuali, e quindi con un maggior grado di dettaglio. Progressiva definizione. Gli aspetti naturalistico-ambientali sono elementi essenziali della misura. A tale scopo è stato realizzato un apposito studio che fornisce indirizzi e requisiti per la migliore contestualizzazione dei bacini entro la rete ecologica provinciale e indirizzi per la fase progettuale, e per il contenimento degli impatti. 7
8 (3 di 3) Bacini a basso impatto ambientale: - incertezza fattibilità, ubicazioni rispetto ad areali da servire, costi sollevamento acqua, sostenibilità ambientale, tempistica, specifici siti (es. Aiola, Barco) Comune di Montecchio/ Unione generale Coltivatori/ Coldiretti/ BBE L'inserimento del programma è manifesta volontà della Provincia sul perseguire tali obiettivi e la concorrente azione fra tutti i Soggetti potrà ancor di più incidere sull'attuazione e tempistica di tale azione di Piano. Si ritiene che la presente pianificazione possa innanzi tutto essere strumento per proporre a livello di governo regionale e nazionale le esigenze e la spinta progettuale locale al fine del reperimento di risorse economiche per l'attuazione degli interventi. 8
9 Bacini a basso impatto ambientale: - realizzazione secondo ordine: aree già scavate, aree pianificate, nuove aree. Comune di Montecchio Il programma bacini è uno strumento flessibile e modificabile rispetto alle reali fattibilità e ordine tempistico di realizzazioni, ed indirizza primariamente ai casi relativi ad aree già scavate o pianificate dal PIAE e solo secondariamente ai nuovi siti, tenendo in considerazione anche le effettive situazioni realizzate per comune ed ulteriori approfondimenti. Intenzione verso costruzione progetto d ambito per valorizzazione vallata e recupero originari valori naturali. 9
10 In merito al programma bacini a basso impatto ambientale si chiede di revisionare il PIAE per quanto riguarda il fabbisogno di inerti. 10 Amici della terra ENPA - WWF Non si ravvisa la necessità di revisione del PIAE. Infatti, come stabilito dall'art.9 delle NTA del PTA, i programmi di realizzazione degli invasi a basso impatto ambientale costituiscono parte della pianificazione (PTCP). La Legge regionale L.R.7/2004 "disposizioni in materia ambientale" ribadisce, da un lato come il PIAE costituisca parte del PTCP (comma 1 art. 23) e dall'altro che i quantitativi di materiali utilizzabili commercialmente derivanti dalla realizzazione di invasi finalizzati al risparmio della risorsa idrica per usi plurimi indicati nei piani di Tutela delle Acque, sono pianificati e localizzati direttamente nel PAE (comma 3 art.23). Quanto sopra indicato è disciplinato anche dall'art.9 "altre disponibilità di materiali inerti" della NTA del PIAE vigente che ribadisce la possibilità di procedere ad un recepimento diretto dei bacini nel PAE - purchè tali opere siano previste in strumenti di pianificazione provinciale o regionale - e che stabilisce che le volumetrie di materiali utili, risultanti dalla realizzazione di tali opere, verrà computata nelle successive varianti al PIAE come concorrente al soddisfacimento al fabbisogno provinciale.
11 Necessità di verifica per evoluzioni degli scenari (es. DMV Po, DMV morfologico, cambiamenti climatici, fabbisogni/deficit ) e avanzamento/attuazione delle azioni 11 Comune di Montecchio/ Amici della terra ENPA WWF/ Unione Generale Coltivatori/ Coldiretti/ BBE/ BPMS Il gruppo di lavoro per il programma regionale di verifica delle misure del Piano regionale (PTA) prevede la partecipazione e scambio di dati fra Enti ed Aziende competenti in materia. Il programma di verifica è attivo anche per la pianificazione provinciale e parimenti si procederà a livello locale. La reportistica ed i sistemi di monitoraggio individuati permetteranno di capire l'eventuale modifica degli scenari e lo stato di attuazione delle azioni.
12 Per bacino Enza, si chiede che Provincia di Reggio Emilia si faccia promotrice di un tavolo tecnico con Province RE e PR, Bonifica Bentivoglio Enza, Bonifica Parmense, Enia per fattibilità programma di accumulo di risorse idriche appenniniche-pianura Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza Si concorda sulla proposta di costituzione di un apposito strumento organizzativo di coordinamento, anche coerentemente all'azione 5 del paragrafo del Documento Preliminare di approfondimento del PTCP al PTA regionale, e si attiveranno le opportune azioni per l'istituzione di un tavolo tecnico interprovinciale. 12
13 Per il bacino dell Enza si chiede di considerare invasi montani ad impatto sostenibile per acque appenniniche programma di accumulo di risorse idriche in aree appenniniche Tenere conto, nel dimensionamento dei bacini di invaso delle stime del deficit da falda al Unione Generale Coltivatori/ Coldiretti/ BBE/ BPMS/ Comune di Montecchio Agenzia d Ambito ATO 3 Si ritiene utile assumere come obiettivo futuro l individuazione di ulteriori volumi di accumulo in piccoli bacini a basso impatto ambientale in zona appenninica. A tale scopo dovranno essere condotte opportune valutazioni sugli impatti indotti da tali strutture. Il coinvolgimento delle realtà locali potrà contribuire all individuazione delle più idonee infrastrutture utili allo scopo, nell ottica dell elevata e concreta sostenibilità ambientale.
14 R e g g i o E m i l i a 2 2 F e b b r a i o 2008 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Risposte e valutazioni ai contributi dei partecipanti alla 2^ Fase della Conferenza di Pianificazione 14 Dott. Attilio Giacobbe Servizio Ambiente Provincia di Reggio Emilia A u l a M a g n a P i e t r o M a n o d o r i U n i v e r s i t à d i M o d e n a e R e g g i o
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