Contributo a: AGENDA 21 della Provincia di Bergamo Piano di Azione Ambientale Gruppo di lavoro risorse idriche: azione 2.2.
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1 05/06/2008 Contributo a: AGENDA 21 della Provincia di Bergamo Piano di Azione Ambientale Gruppo di lavoro risorse idriche: azione 2.2.a
2 AGENDA 21 Locale della Provincia di Bergamo Piano di Azione Ambientale Gruppo di lavoro risorse idriche: azione 2.2.a Provincia di Bergamo Stakeholders Rapporto sullo stato dell ambiente PIANO D AZIONE AMBIENTALE Obiettivi e azioni per raggiungere la Sostenibilità ambientale Forum Gruppi di lavoro tematici Base volontaria Azione 2.2.a: risparmio idrico in ambito agricolo, civile e industriale Risorse Idriche Energia Natura e biodiversità Mobilità sostenibile Aria PROGETTO PER LA RAZIONALIZZAZIONE USI DELLE ACQUE PRODUTTIVE 1
3 PROGETTO PER LA RAZIONALIZZAZIONE USI DELLE ACQUE PRODUTTIVE RISORSA IDRICA Obiettivi Disponibilità Tutela della risorsa acqua (fonti/corpi recettori) OTTIMIZZAZIONE RAZIONALIZZAZIONE USO DELLA RISORSA SOSTENIBILITÀ Equilibrio stabile e duraturo Consumo / bisogno Sviluppo (sociale, industriale, ) 2
4 PROGETTO PER LA RAZIONALIZZAZIONE USI DELLE ACQUE PRODUTTIVE PROGETTO D AZIONE 2.2.a: risparmio idrico in ambito industriale Progetto pilota area ridotta Area pilota: ISOLA BERGAMASCA Estensione ad altri ambiti territoriali provinciali 3
5 Perché l Isola ISOLA BERGAMASCA ESPERIENZE RADICATE DI COMPARTECIPAZIONE ECO-GESTIONE SIGNIFICATIVA PRESENZA DI ATTIVITÀ INDUSTRIALI OMOGENEITÀ GEOGRAFICA 4
6 IL TERRITORIO: STATO ATTUALE Scenario presente Fonte: Regione Lombardia, MiSUrC, aprile 2007 Aree residenziali attuali Aree industriali attuali 5
7 LO SCENARIO: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Previsioni espansione urbanistica: +17,3%: + 4,87 produttivo + 7,35 residenziale Ripartizione del territorio dell Isola secondo le diverse destinazione d uso Commerciale 0,50% Aree verdi, boschi, aree vincolate, protette 24,65% Attività estrattive 1,58% Infrastrutture di trasporto Polifunzionali 5,94% 0,45% Agricolo 32,96% Produttive 7,97% Corpi idrici 1,12% Residenziali 15,83% Servizi di livello comunale 6,56% Servizi di livello sovracomunali 0,62% Turistico ricettivo 1,80% Sup. Isola Bergamasca: 107 km 2 Sup. prov. di Bergamo: km 2 Fonte: Elaborazione da Regione Lombardia, MiSUrC aprile
8 LO SCENARIO: PRODUTTIVITÀ Tendenze Nazionali e Provinciali Indice della produzione industriale destagionalizzato ( ) Fonte: CCIAA,
9 LO SCENARIO: DEMOGRAFIA E OCCUPAZIONE Tendenze Provinciali e Area pilota Isola Bergamasca Prov. Bergamo Popolazione ,4% 100% Addetti per unità locali delle imprese 2 Industria manifatturiera (metalmeccanica, tessile, chimica) 55,74% 44,19% Commercio 10,52% 15,17% Costruzioni 13,86% 12,95% Alberghi e pubblici servizi 2,72% 3,57% Trasporti 3,49% 5,06% Credito e servizi finanziari 1,65% 3,02% Industria estrattiva 0,21% 0,20% Agricoltura e pesca 0,13% 0,17% Energia, gas e acqua 0,28% 0,46% Altri servizi 11,40% 4,31% Totali addetti Isola Fabbisogno occupazionale teorico 3 (differenza tra addetti nel settore produttivo nel 2001 e stima popolazione attiva nel 2001) Nuovi addetti dalle nuove aree di espansione del produttivo previste dai PRG 3 (Stime) 1 Fonte: ISTAT, Censimento della popolazione Fonte: ISTAT, Censimento dell'industria e dei servizi, posti circa al posti 3 Fonte: PTCP di Bergamo, Studi ed analisi,
10 LO SCENARIO: OCCUPAZIONE Isola Bergamasca: residenti addetti nelle unità locali Provincia di Bergamo: residenti addetti nelle unità locali Addetti alle unità locali d impresa dell Isola per settore di attività Trasporti e comunicazioni 3,49% Alberghi e pubblici servizi 2,72% Commercio e riparazioni 10,52% Costruzioni 13,86% Energia gas e acqua 0,28% Credito e assicurazioni 1,65% Altri servizi 11,40% Agricoltura e pesca 0,13% Industria estrattiva 0,21% Industria manufatturiera 55,74% Fonte: ISTAT, Censimento dell Industria e dei Servizi
11 LA RISORSA IDRICA Ripartizione portate concesse nell ambito dell Isola NB: Agricolo (l/s) 53% Civile (l/s) 20% Industriale (l/s) 27% Sono esclusi gli utilizzi idroelettrici in quanto nel CUI sono espressi in kw Portate concesse per uso idroelettrico nell Isola: l/s (Fonte: CBMPB, 1994) Fonte: Elaborazione da Catasto Utenze Idriche (CUI), ottobre
12 LA RISORSA IDRICA: FONTI DISPONIBILI Numero di captazioni per tipologia N Derivazioni da acque superficiali 12% NB: N Sorgenti 2% I dati del CUI non differenziano il tipo di utilizzo (industriale, agricolo, idroelettrico) Non esiste una corrispondenza diretta tra numero di captazioni e portate derivate N Pozzi 86% Fonte: Catasto utenze idriche (CUI),
13 LA RISORSA IDRICA: FABBISOGNI Fabbisogni civili nei comuni dell Isola Bergamasca Totali dell Isola Bergamasca: m 3 /g (8,23% fabbisogno provinciale) Fabbisogni produttivi nei comuni dell Isola Bergamasca Previsto aumento pressochè generalizzato in tutto l ambito territoriale Totali dell Isola Bergamasca: m 3 /g (12,64% fabbisogno provinciale) Fonti: Elaborazione da Studi e analisi per il PTCP, Idrologia e idraulica (2002), Piano d Ambito della Prov. Di Bergamo (2004) e PTUA, (2006). 12
14 IL TERRITORIO: PREVISIONI Scenario futuro Fonte: Regione Lombardia, MiSUrC, aprile 2007 Aree residenziali previste Aree industriali previste 13
15 LO SCENARIO: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Tendenze Provinciali e Area pilota Ripartizione del territorio urbanizzato alla scadenza temporale degli strumenti urbanistici pianificatori (PRG/PGT) rispetto alla superficie dell'isola Bergamasca 1 Isola Bergamasca Provincia di Bergamo Agricolo 32,96% 45,67% Attività estrattive 1,58% 0,53% Aree verdi, boschi e vincolate, protette 24,65% 35,12% Commerciale 0,50% 0,22% Infrastrutture di trasporto 5,94% 2,62% Polifunzionali 0,45% 0,27% Produttive 7,97% 2,29% Residenziali 15,83% 5,81% Servizi di livello comunale 6,56% 2,75% Servizi di livello sovracomunali 0,62% 2,83% Turistico ricettivo 1,80% 0,21% Corpi idrici 1,12% 1,67% Previsione superficie urbanizzata ca. 35% ca. 13% Variazione ambiti urbanizzati rispetto alla situazione attuale 1 +17,3% +23,7% Produttivo +4,16% +5,13% Residenziale +6,27% +9,18% 1 Fonte: Elaborazioni da dati MiSUrC Regione Lombardia, aprile
16 LA RISORSA IDRICA: PROGRAMMAZIONE E NORMATIVA REGIONALE PROGRAMMA DI TUTELA ED USO DELLE ACQUE (PTUA), 2004 Strumento regionale per la tutela, la conservazione e la valorizzazione della risorsa acqua Limiti all utilizzo delle acque degli acquedotti pubblici per consumi industriali e zootecnici (NTA: artt. 38 e 39, e App. F) Restante fabbisogno: ACQUEDOTTI INDUSTRIALI: acque superficiali falde non pregiate acque di riciclo (acque di depurazione) 15
17 LA RISORSA IDRICA: PROGRAMMAZIONE E NORMATIVA PROVINCIALE PIANO D AMBITO, ottobre Strumento di programmazione dell Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di Bergamo Recepisce le direttive della pianificazione regionale Derivazioni da ACQUEDOTTI PUBBLICI Restante fabbisogno: Contenimento dei consumi idrici e riciclo Il minore tra ACQUEDOTTI INDUSTRIALI: falde superficiali falde non pregiate acque di riciclo (acque di depurazione) 36 m 3 /g/ha 20% disponibilità acquedotto 16
18 LO SCENARIO: RISORSA IDRICA Tendenze Regionali: USI INDUSTRIALI Attività industriali più idroesigenti: metalmeccanico, chimico, tessile Trend domanda derivazioni in diminuzione: -20% dal 1970 al 2002 (Fonte: PTUA, 2006) Domanda soddisfatta per l 84% dalle acque sotterranee INDIRIZZI REGIONALI / PROVINCIALI (PRRA-PTUA, Regolamenti, Piano d Ambito) CONTRAZIONE DEI CONSUMI DI ACQUA AI FINI PRODUTTIVI Nuove tecnologie meno idroesigenti Certificazione ambientale Riconversione attività produttive Per alcune realtà produttive significative riduzioni disponibilità idrica 17
19 LA RISORSA IDRICA: IDENTIFICAZIONE DELLE FONTI Acquedotti FABBISOGNI PRODUTTIVI UBICAZIONE QUANTITA QUALITA Rete Idropotabile Distribuita Limitata (uso idropotabile privilegiato) Reti industriali Reti Idroelettriche Rete irrigua (Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca) Attualmente assenti Limitata ad alcune aree Distribuita?? Elevata Elevata (stagionale) Ottima Buona/discreta Buona 18
20 LA RISORSA IDRICA: IDENTIFICAZIONE DELLE FONTI Acque sotterranee FABBISOGNI PRODUTTIVI UBICAZIONE QUANTITA QUALITA Ottimale: presenza di acquifero di significativa potenza, indifferenziato su scala regionale, localmente multilivello. Buona: allo stato attuale l acquifero si trova in sostanziale equilibrio. L uso della risorsa appare sostenibile nel lungo periodo. Opportunità di monitorare l evoluzione. Nuovi prelievi sono da valutare in ragione degli obiettivi del PTUA. Sono privilegiati gli usi pregiati (idropotabile) Da buone a scadenti in funzione dell uso idropotabile; Buona/ottima per altri usi. 19
21 LA RISORSA IDRICA: IDENTIFICAZIONE DELLE FONTI Acque superficiali FABBISOGNI PRODUTTIVI UBICAZIONE QUANTITA QUALITA BREMBO ADDA CORSI IDRICI MINORI Limitata ad aree limitrofe Limitata ad aree limitrofe Limitata Prevedibili limitazioni derivazioni esistenti per rilascio DMV (possibili usi non convenzionali ) Discreta Necessità di garantire gli usi in essere (possibili usi coordinati ) Limitata e discontinua Discreta ma limitata (Per rilascio DMV ad aree limitrofe possibili solo usi non convenzionali ) Discreta Discreta/buona Scadente/Discreta 20
22 LA RISORSA IDRICA: IDENTIFICAZIONE DELLE FONTI Altre acque FABBISOGNI PRODUTTIVI UBICAZIONE QUANTITA QUALITA Acque civili di scarico trattate Acque produttive di scarico trattate Acque meteoriche Impianto a Brembate Eventuali vantaggi fuori dall ambito Da valutare localmente Uniformemente distribuita Significativa ( l/s) Da valutare localmente Discreta 0,5-0,6 m 3 /m 2 sup imp*anno Da valutare in funzione degli usi Da valutare in funzione degli usi Discreta/buona 21
23 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Unificazione tra gli usi delle risorse, avvalendosi in modo sinergico delle varie fonti di approvvigionamento di acque primarie e reflue depurate Incentivazione nell uso civile, irriguo ed industriale di acque reflue depurate Alcuni scenari 22
24 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi idroelettrici demodulazione uso modulazione P trattamento Economicamente sostenibile per ditte poste in vicinanza del corso d acqua Richiede opportuna valutazione con Provincia per gli aspetti concessori Richiede accordi con gestore idroelettrico riuso uso P 23
25 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi idroelettrici Uso plurimo di acque già derivate a scopi idroelettrici Canale ENEL 10 m 3 /s Ponte S. Pietro BREMBO Ipotesi a Ipotesi b Trattamento Modulazione Demodulazione Riuso Uso Centrale idroelettrica di Bonate Sotto Centrale idroelettrica di Filago Stato attuale 24
26 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui trattamento riuso uso Richiede opportuna valutazione con Provincia e Regione per gli aspetti concessori Richiede accordi con Consorzio di Bonifica in merito a modalità di derivazione Richiede accordi con gli agricoltori P 25
27 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui ADDA Derivazione stagionale: giugno/settembre Canale 10 m 3 /s Adda Serio 1,6 m 3 /s + Q m 1,6 3 /s m 3 /s Stazione di pompaggio (Medolago) Depuratore consortile (Brembate) Acquedotto Collettore consortile Q m 3 /s BREMBO 1,15 m 3 /s 7,25 m 3 /s 1,15 m 3 /s -Q m 3 /s Roggia Brembilla Rogge Trevigliesi Stato attuale Ipotesi ADDA 26
28 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui Richiede: Opportuna valutazione con Provincia e Regione per gli aspetti concessori Concertazione delle decisioni tra soggetti coinvolti nella pianificazione e nello sviluppo del territorio: Enti pubblici e soggetti privati (Confindustria BG) Accordi tra gestori ed utenti della risorsa acqua: Consorzio di Bonifica in merito a modalità di derivazione e restituzione Agricoltori; Gestore del servizio idrico integrato Aziende 27
29 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui Criticità derivazione canale Adda Serio limitata a giugno-settembre (possibilità di prolungare il periodo di derivazione a tutto l anno) cogestione della risorsa con utilizzo irriguo consolidato costi di costruzione garanzia sulla qualità delle acque per uso irriguo derivate da impianto di depurazione civile aspetti burocratici connessi al rilascio di concessioni 28
30 Alcune stime IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui Sinergia con CBMPB e Gestore servizio idrico integrato: Collegamento impianto di depurazione Brembate con Rogge Trevigliesi: Allacciamento a rete CBMPB: funzione della distanza (generalmente ipotizzabili alcune migliaia di Euro per azienda) Realizzazione di sistemi di raccolta e riciclo acque meteoriche negli ambiti produttivi: /ha superficie sottesa Realizzazione di sinergie con acquedotti esistenti (uso idroelettrico): fortemente variabile in funzione della distanza dal canale e delle necessità qualitative e quantitative (comunque in centinaia di migliaia di Euro) 29
31 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui integrazione derivazione consortile ADDA Derivazione annuale Acquedotto Collettore consortile BREMBO Stato attuale Canale 2 m 3 /s Adda Serio 0,5 m 3 /s + Q m 3 /s Stazione di pompaggio (Medolago) Depuratore consortile (Brembate) -Q m 3 /s Q m 3 /s Ipotesi Q m 3 /s Rogge Trevigliesi ADDA 30
32 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui Interventi: Richiesta di Consorzio di Bonifica di integrazione della concessione di derivazione dal F. Adda a 2 m 3 /s annuale con: soddisfacimento esigenze irrigue in attività tutto l anno (ortofrutta, vivai) riutilizzo per scopi idroelettrici di salti lungo il canale Adda-Serio rilascio nei corsi d acqua torrentizi per riqualificazione ambientale Sinergia con industria per destinare 0,5 m 3 /s alle attività, con restituzione postlavorazione ad agricoltura o reimmissione nei corsi d acqua 31
33 IPOTESI DI INTERVENTO: Uso sinergico della risorsa Uso plurimo di acque già derivate a scopi irrigui Vantaggi: utilizzo di derivazione e rete consortile già esistenti riqualificazione e tutela ambientale del territorio risparmio energetico Criticità: cogestione della risorsa tra più soggetti garanzia su qualità acque reimmesse dal comparto industriale aspetti burocratici connessi all integrazione della concessione 32
34 IPOTESI DI INTERVENTO: Nuova derivazione da corso d acqua Approvvigionamento non convenzionale (discontinuo) della risorsa al manifestarsi di condizioni che ne consentono il prelievo corso d'acqua P serbatoio compenso trattamento Economicamente sostenibile per ditte poste in vicinanza del corso d acqua Richiede opportuna valutazione con Provincia e Regione per gli aspetti concessori uso 33
35 IPOTESI DI INTERVENTO: Acquedotto industriale Nuova derivazione e rete di distribuzione Ipotesi costo Rete di adduzione principale 10 milioni di Derivazione 3 milioni di Rete di distribuzione di primo livello 6 milioni di 34
36 ESEMPI DI ACQUEDOTTI INDUSTRIALI IN ITALIA: Prato Montemurlo Bisenzio PRATO Macrolotto 1: m 2 di edifici circa 350 imprese 3000 addetti MACROLOTTO 1 Impianto di trattamento di BACIACAVALLO Impianto di Baciacavallo: Capacità: a.e. acqua industriale: m 3 /anno Progetto: 9 milioni m 3 /anno Derivazioni ed immissioni nel Bisenzio MACROLOTTO 2 Macrolotto 2 (in realizzazione): m 2 ad uso industriale Fonti: Comune di Prato, 2006 GIDA S.p.A. 35
37 ESEMPI DI ACQUEDOTTI INDUSTRIALI IN ITALIA: Prato Comitato di gestione acquedotto industriale Comune di Prato Unione industriali di Prato Consorzio progetto acqua (consorzio ad hoc di aziende industriali ed artigianali) GIDA S.p.A. (soc. gestione impianto di depurazione) Conser (consorzio servizi 1 macrolotto) Consiang (consorzio intercomunale di servizi pubblici) Costi con incentivi (2004): costo fornitura acquedotto industriale: 0,134 /m 3 costo per l utente di falda 0,162 /m 3 Criticità: i costi dell acquedotto industriale sono tenuti bassi con finanziamenti reperiti all interno del sistema 36
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