MARINE STRATEGY. Direttiva quadro 2008/56/CE Parlamento Europeo e del Consiglio 17 giugno 2008 (recepita in Italia con D.Lgs.

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1 Bari, 24 Luglio 2017

2 MARINE STRATEGY «L ambiente marino costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto, salvaguardato e, ove possibile, ripristinato al fine ultimo di mantenere la biodiversità e preservare la diversità e la vitalità di mari ed oceani che siano puliti, sani e produttivi» Direttiva quadro 2008/56/CE Parlamento Europeo e del Consiglio 17 giugno 2008 (recepita in Italia con D.Lgs. 190/2010) Obiettivo della Direttiva è il raggiungimento, da parte degli Stati Membri, del buono stato ambientale (GES, Good Environmental Status ) per le proprie acque marine (il primo ciclo di programmazione si chiude il 2020)

3 Quale contributo al raggiungimento del GES ( Good Environmental Status ) può venire dal Servizio Idrico Integrato? Tra i «Descrittori qualitativi per la determinazione del buono stato ecologico», la Direttiva individua il descrittore n. 8 «Le concentrazioni dei contaminanti presentano livelli che non danno origine a effetti inquinanti»

4 «NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA.» Antoine-Laurent de Lavoisier. È dunque CENTRALE il ruolo giocato dalla DEPURAZIONE dei reflui urbani e non DEPURARE PER... NON INQUINARE il mare, i suoli, i corpi idrici TUTELARE la falda, le riserve idriche RIUTILIZZARE la risorsa per usi diversi dal potabile

5 IN UN CONTESTO REGIONALE CARATTERIZZATO DA: più di 800 km di costa pochi corpi idrici, molti dei quali a deflusso stagionale scadimento (quantitativo e qualitativo) delle riserve sotterranee (es. intrusione salina) endemica carenza di risorsa idrica Ma anche alta vocazione turistica e conseguente necessità di incrementare i servizi connessi conflittualità tra utenza idrica potabile, agricola e industriale. PPTR: Progetto strategico per la valorizzazione e la riqualificazione del paesaggio costiero della Puglia

6 QUALI LE AZIONI GIÀ MESSE IN CAMPO? In prosecuzione agli interventi già attuati con gli Accordi di Programma Quadro del 2003 e del 2013 Adeguamento al D.Lgs. 152/99 e ss.mm.ii. Potenziamento di parte degli impianti al carico inquinante previsto dal vigente Piano Regionale di Tutela delle Acque nel PIANO sono stati programmati n. 186 interventi per il COMPARTO DEPURATIVO Tempi previsti per la conclusione dei lavori

7 La gran parte degli interventi previsti mira a POTENZIARE GLI IMPIANTI in modo da: Adeguare le potenzialità di trattamento al carico generato previsto dal PRTA Garantire adeguate condizioni fisiche delle opere civili ed elettromeccaniche Assicurare che gli scarichi in uscita dagli impianti siano coerenti rispetto al PRTA, evitando impatti negativi sul recapito finale Nel 2016 è stato colmato il 9% del deficit strutturale dei depuratori rispetto alla previsione del Piano Regionale di Tutela delle acque. Un ulteriore 66% sarà colmato a conclusione degli interventi programmati (entro il 2021). Ad esito della programmazione resteranno da potenziare impianti per un totale di circa A.E. (corrispondente al 2% degli A.E. totali della Puglia)

8 Ingenti risorse sono previste anche per RENDERE L EFFLUENTE DEPURATO IDONEO AL RIUTILIZZO IRRIGUO e/o AMBIENTALE Sperimentazione «potabilizzazione acque reflue» con finalità zootecniche (FASANO) Accumulo acque affinate Nel 2016, è stata riutilizzata l acqua affinata da AQP, presso gli impianti di Fasano, Corsano, Gallipoli e Ostuni. Dai primi mese del 2017, il Lago Milecchia viene alimentato con le acque affinate a Noci mentre il sistema integrato di affinamento e riuso di Acquaviva delle Fonti è partito a maggio 2017 Lo sforzo di rendere gli impianti in grado di rispettare i limiti del DM 185/03 deve essere coordinato con le attività dei soggetti che gestiranno le pratiche di riuso (Comuni, Consorzi).

9 QUALI I NUOVI OBIETTIVI? 1) MIGLIORARE LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE PROGRAMMATA Nel 2016 sono stati attivati anche n. 840 interventi di manutenzione straordinaria, prevalentemente per la sostituzione/manutenzione delle opere elettromeccaniche soggette ad usura. Per numero di interventi Per importo In questi anni è emersa con chiarezza l assenza di una programmazione degli interventi di manutenzione programmata a favore di una gestione della manutenzione a guasto. Una volta ridotte le carenze infrastrutturali del comparto depurativo, occorre avviare un percorso di PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE con l obiettivo di ridurre le situazioni di emergenza e i disservizi degli impianti.

10 QUALI I NUOVI OBIETTIVI? 2) IMPLEMENTARE UNA STRATEGIA REGIONALE DI RECUPERO/SMALTIMENTO DEI FANGHI DI DEPURAZIONE Nel 2016 è stato istituito un gruppo di lavoro regionale (DGR 591/2016) per la definizione di UN PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI FANGHI. Il Piano è in fase di elaborazione. Produzione fango di depurazione (tonnellate di fango tal quale/ anno) La produzione di fango aumenta in conseguenza degli interventi di miglioramento dei processi. Le Province rilasciano con difficoltà o non rilasciano affatto le autorizzazioni allo spandimento diretto sul suolo agricolo. Nel 2016 è stata conferita fuori Regione il 52% della produzione complessiva. 2.1) In attesa di soluzioni strutturali di recupero/smaltimento RIDURRE I VOLUMI DI FANGO STABILIZZATO con l obiettivo di ridurre i costi di trasporto.

11 QUALI I NUOVI OBIETTIVI? 3) Il trattamento dei rifiuti liquidi prodotti all interno e all esterno degli agglomerati («BOTTINI») Il grado di copertura della rete di fognatura dinamica negli agglomerati urbani perimetrati non è ancora completo. Esistono estese aree del territorio regionale in cui la popolazione, ovvero le attività economiche non sono sufficientemente concentrate tanto da rendere tecnicamente ed economicamente realizzabile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento e di scarico. In attesa di realizzare il collettamento alla fogna dinamica ovvero il trattamento individuale, o in caso di deroga dal R.R. Puglia n. 26 del 2011, i rifiuti liquidi sono conferiti ai depuratori AQP o a impianti privati. QUANTIFICARE L ESIGENZA ATTUALE E FUTURA DI SISTEMI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI a livello regionale e sviluppare idonee strategie risolutive.

12 Tutti questi obiettivi si possono così riassumere. È NECESSARIA UNA GOVERNANCE MULTISETTORIALE sviluppo economico agricoltura ambiente SERVIZIO IDRICO INTEGRATO rifiuti attività produttivie

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