PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
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- Leonzio Masi
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO F. DE ANDRE - SAN FREDIANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PREMESSA La presenza nell Istituto di alunni appartenenti a culture ed etnie altre oggi va considerata elemento strutturale e costitutivo dell intero sistema scolastico. Pertanto è da ritenersi prioritaria l esigenza di sviluppare nella scuola una politica dell accoglienza capace di offrire, ai vari soggetti, strumenti atti a creare una comunicazione efficace e rispettosa delle diversità di ognuno, motivando al dialogo ed al confronto reciproco. Per questo il nostro Istituto promuove, ormai da anni, azioni che tendono a sviluppare un approccio di tipo interculturale, nei vari ambiti della scuola e tra tutti i soggetti che alla scuola fanno riferimento (alunni, famiglie, personale docente e non docente) e adotta strategie di intervento sul piano didattico e formativo di tipo inclusivo, che inducono ad una profonda riflessione sul piano della metodologia e della selezione dei contenuti. In questa ottica si colloca l elaborazione di un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI che determina le modalità di accoglienza, di inserimento e di inclusione degli alunni non italofoni che si iscrivono prima dell inizio delle lezioni e di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato. COSA È IL PROTOCOLLO Il protocollo d'accoglienza, integrazione ed inclusione degli alunni provenienti da Paesi Esteri è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti ed inserito nel PTOF: contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni stranieri; definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali; traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Il Protocollo costituisce uno strumento di lavoro condiviso dai tre ordini di scuola che viene integrato e rivisto periodicamente sulla base delle esperienze realizzate, delle esigenze e delle risorse della scuola e della normativa vigente. Il Protocollo dovrà essere deliberato dal Collegio dei Docenti e la sua adozione consentirà di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nell art. 45 del DPR 31 / 8 99 n 394. RIFERIMENTI NORMATIVI Il Protocollo fa riferimento al quadro legislativo costituito da : Legge n.40 6 marzo 1998
2 D. Lgsl n luglio 1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione) DPR n agosto 1999 (Regolamento di attuazione) DPR n e delle indicazioni ministeriali, tra cui: - CM n luglio CM n marzo CM n marzo CM n. 3 5 gennaio 2001 Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri febbraio 2014 C.M. n. 2 dell'8 gennaio 2010 Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana FINALITA Il Protocollo si propone di: Definire pratiche condivise all'interno dell Istituto in tema di accoglienza di alunni non italofoni. Facilitare l'ingresso a scuola e l integrazione sociale di bambini e ragazzi di altra nazionalità. Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto. Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione. Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture e con le "storie" di ognuno. Favorire un rapporto collaborativo con le famiglie. Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale, nell'ottica di un sistema formativo integrato. COMMISSIONE INTERCULTURA Il Protocollo prevede l istituzione formale di una COMMISSIONE INTERCULTURA come articolazione del Collegio dei Docenti dell Istituto Comprensivo. COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE: Dirigente Scolastico Funzione strumentale per l Intercultura Docenti referenti di ogni ordine di scuola Docenti referenti di plesso Eventuali docenti che operano nei corsi di alfabetizzazione Coordinatori di classe e/o docente team riferimento
3 La figura strumentale per l Intercultura in collaborazione con la Commissione intercultura ha il compito di seguire le varie fasi dell inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione alla scuola. In particolare si occuperà di : gestire gli alunni neo arrivati reperire fondi con la stesura di progetti e la partecipazione a bandi promuovere iniziative di educazione interculturale promuovere l aggiornamento degli insegnanti in merito alla didattica e alla normativa interculturale promuovere iniziative di educazione interculturale promuovere l aggiornamento degli insegnanti in merito alla didattica e alla normativa interculturale curare ed aggiornare lo scaffale interculturale stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni Scolastiche. ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere: Amministrativo-burocratico-informativo, che riguarda l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni provenienti da altri Paesi; Comunicativo-relazionale, riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola; Educativo-didattico, che traccia le fasi relative all'assegnazione della classe, e l insegnamento dell'italiano come seconda lingua; Sociale, che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio. PRIMA FASE: AMMINISTRATIVA BUROCRATICA - INFORMATIVA L ISCRIZIONE alla Scuola L iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d accoglienza dell alunno straniero e della sua famiglia. Il personale di segreteria procede a raccogliere e fornire ai genitori degli alunni tutte le informazioni necessarie. In caso di difficoltà nel comunicare, l ufficio alunni può chiedere l aiuto: a) al docente funzione strumentale per l Intercultura o al docente referente degli alunni stranieri b) ad un alunno con la stessa lingua e cultura della nuova famiglia in ingresso. Il personale di segreteria all atto di iscrizione:
4 utilizza la modulistica multilingue, in caso di necessità, per raccogliere dalla famiglia i dati relativi agli alunni. La famiglia compila i seguenti moduli: - modulo di iscrizione (dati personali, percorso scolastico pregresso e informazioni relative alle vaccinazioni) - modulo per la scelta di avvalersi dell insegnamento della religione cattolica/attività alternative - modulo per la richiesta del trasporto. - modulo per la richiesta del pasto speciale Inoltra richiesta presso l Istituto scolastico di provenienza (se l alunno ha frequentato già in Italia) per l invio di documentazione/fascicolo personale dell alunno. Prende contatti con il docente referente intercultura dell ordine di scuola (o altro delegato dalla commissione) per avvertirlo della nuova iscrizione. Concorda con il referente il giorno e l ora in cui l alunno accompagnato da un familiare verrà accolto a scuola per il colloquio d accoglienza. (I docenti delegati dal collegio allo scopo di curare l accoglienza comunicano all incaricato della segreteria gli orari di disponibilità individuati in linea di massima in fasce orarie favorevoli alle famiglie) Comunica ai genitori per iscritto la data e l ora dell appuntamento con il referente e comunica al docente la conferma dell appuntamento. Fa pervenire in tempo reale al referente la scheda di iscrizione completa dei dati di conoscenza raccolti attraverso la modulistica predisposta in fotocopia. Fornisce ai genitori le prime informazioni sull organizzazione scolastica (orari, docente referente). Aggiorna l elenco degli alunni stranieri iscritti nell Istituto. CONDIZIONI DELL ISCRIZIONE Le condizioni sono dettate dalle leggi vigenti. L iscrizione può essere richiesta in qualsiasi momento dell anno, indipendentemente dalla regolarità di soggiorno, mediante consegna della documentazione. L iscrizione è prevista anche quando manca la documentazione anagrafica o si è in possesso di documentazione irregolare o incompleta. SECONDA FASE: COMUNICATIVA- RELAZIONALE a. INCONTRO CON LA FAMIGLIA per: Esaminare la documentazione presentata Conoscere la storia scolastica e personale dell alunno/a
5 Conoscere la storia migratoria della famiglia Presentare la scuola italiana Avviare la collaborazione scuola/famiglia. b. INCONTRO CON L ALUNNO per: osservare l alunno in situazione e articolare un colloquio utilizzando se necessario anche tecniche non verbali avviare una conoscenza reciproca e presentare i ritmi e gli ambienti della scuola somministrare i test d ingresso in L2 c. ASSEGNAZIONE DELL ALUNNO ALLA CLASSE Il Collegio dei Docenti delega la Commissione a formulare ipotesi circa l assegnazione dell alunno straniero neo-iscritto alla classe. La normativa vigente consiglia di iscrivere l alunno straniero neo-arrivato nella classe corrispondente all età anagrafica al fine di non aggravare ulteriormente il disagio derivato dal cambiamento radicale cui è stato già sottoposto con l immigrazione. In casi particolari la Commissione può proporre una classe diversa tenendo conto: dell ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell alunno, che può determinare l iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all età anagrafica del livello di conoscenza della lingua italiana del percorso di scolarizzazione dell alunno delle competenze, delle abilità e dei livelli di preparazione dell alunno, verificati dal consiglio di classe o dal team di inserimento o dal docente delegato dalla Commissione Intercultura del periodo dell anno scolastico in cui viene effettuata l iscrizione La Commissione Intercultura, esaminati gli elementi raccolti dal colloquio con la famiglia e dall osservazione del nuovo alunno e sentiti gli insegnanti interessati all inserimento, individua e propone al Dirigente Scolastico la classe e la sezione di inserimento, motivando la proposta. Spetterà al Dirigente la conferma di assegnazione alla classe e l informazione dell avvenuto inserimento alla famiglia e al Consiglio di Classe. Criteri per la scelta della classe e della sezione d inserimento: Il numero degli alunni nelle varie classi Presenza di alunni certificati e/o con bisogni educativi speciali Presenza di altri alunni stranieri per evitare eventuali concentrazioni e garantire una inclusione equilibrata ed efficace ( il numero degli alunni con cittadinanza non italiana
6 presenti in ciascuna classe non potrà superare di norma il 30%, come da normativa vigente). Presenza di alunni parlanti la lingua del nuovo arrivato così da poter favorire l iniziale comunicazione con docenti e compagni Recenti inserimenti nella classe di altri alunni Le risorse di insegnamento presenti nella classe La presenza di insegnanti con competenze specifiche Il clima relazionale della classe di accoglienza TERZA FASE: EDUCATIVA-DIDATTICA Dopo aver verificato le competenze linguistiche dell alunno il referente per l Intercultura, in caso di necessità ed in accordo con la Commissione Intercultura e il Coordinatore di classe in cui l alunno viene inserito, si fa carico di: richiedere la presenza di un mediatore linguistico-culturale; promuovere l attuazione di laboratori linguistici per livelli secondo il QCER, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno alfabetizzazione; attivare laboratori socio relazionali miranti a favorire l espressione di sé, l autostima e le competenze emozionali e/o inserire gli alunni stranieri nei corsi attivi nell Istituto (motricità, danza, teatro, musica, manipolazione, giocoleria ). Durante la prima fase di inserimento risulta decisivo il clima relazionale, la gestualità, il linguaggio non verbale, la capacità di entrare in contatto con l alunno. Pertanto il Consiglio di Classe ed in particolare il Coordinatore con la collaborazione del referente Intercultura: Sensibilizza la classe di accoglienza con: - informazione preventiva e preparazione di un clima di attesa - predisposizione di percorsi di didattica interculturale per l intera classe - assegnazione di un alunno tutor all interno della classe Raccoglie informazioni sul profilo in ingresso: competenze scolastiche possedute, storia scolastica, pregressa storia familiare Si occupa della stesura del PEP (Piano Educativo Personalizzato): discipline da privilegiare con relativi obiettivi; discipline da ridurre e/ o da sostituire con attività di consolidamento linguistico. (Qualora l alunno avesse prioritariamente bisogno di alfabetizzazione sarà richiesto il sostegno di un mediatore linguistico, ma nel contempo ogni docente è tenuto, nella propria disciplina a svolgere un percorso minimo di alfabetizzazione) Ricerca e fornisce materiale didattico adatto a rispondere alle esigenze ed ai bisogni degli alunni non italofoni ;
7 Progetta l organizzazione di interventi di alfabetizzazione. Si occupa della valutazione con riferimento agli orientamenti generali per gli alunni in particolari situazioni di apprendimento. VALUTAZIONE IN ITINERE non finalizzata ad un giudizio, ma all adattamento del percorso didattico. Pertanto l alunno verrà valutato in riferimento al Piano Educativo Personalizzato, compilato all inizio del percorso di inserimento/apprendimento in una classe si valuteranno le competenze raggiunte dall alunno rispetto agli obiettivi minimi previsti nel PEP e relativamente ai progressi rispetto alla situazione di partenza si prevede la possibilità di sospendere il giudizio su alcune discipline nel Documento di valutazione del I quadrimestre utilizzando eventualmente le seguenti formule: la disciplina non è valutata, o parzialmente valutata in riferimento al piano personalizzato valutazione : es. sufficiente, buono in riferimento al percorso dialfabetizzazione della disciplina per alunni inseriti in laboratori linguistici di L2 e relazionali, si terrà conto della valutazione relativa alla frequenza ed alla partecipazione attiva a tali laboratori. VALUTAZIONE FINALE (fine anno scolastico) Nel 2 Quadrimestre la valutazione sarà formulata tenendo conto delle competenze minime necessarie per poter frequentare la classe successiva, recuperando in itinere eventuali lacune ancora presenti. La valutazione deve espressa anche se l iscrizione è tardiva, in questo caso si potrà utilizzare una formula simile alla seguente: la valutazione si riferisce al percorso personale di apprendimento perchè l alunno non ha ancora completato la fase di alfabetizzazione in lingua italiana QUARTA FASE: SOCIALE Saranno favoriti i rapporti con le Istituzioni e le Associazioni del territorio in particolare Comune, Provincia, Cooperative sociali, AMIC, Istituzione Centro Nord Sud, Centro Culturale Manetti.
8 Livelli di conoscenza di una lingua definiti dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per Lingue (QCER) Livello Base A1 Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purché l altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare. A2 Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (Es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell ambiente circostante sa esprimere bisogni immediati. Livello Autonomo B1 Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua. E in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. E in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.
9 B2 Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. E in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. Livello Padronanza C1 Comprende un ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali e accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione. C2 Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse.
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