IX Convegno Associativo del Distretto Conciario di Solofra. Ripartiamo: metalli indesiderati, ingrassi, energia e avanti! Maurizio Salvadori

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1 IX onvegno Associativo del Distretto onciario di Solofra Ripartiamo: metalli indesiderati, ingrassi, energia e avanti! Maurizio Salvadori (P.TE.. Scrl) Principali materie ingrassanti: aratteristiche chimico fisiche e loro trasformazioni Emulsioni e loro proprietà aratteristiche applicative Serino otel SERIN 15 Maggio 2009

2 Le sostanze grasse utilizzate in conceria possono essere di derivazione petrolifera estrazione naturale sintesi IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

3 aratteristiche chimico fisiche Indice di iodio Indice di acidità Indice di saponificazione olore Densità Punto di fusione Viscosità Range di distillazione IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

4 Le sostanze grasse di origine naturale Animali li di pesce (merluzzo, sardina, aringa ) lio di piede di bue Sego Lardo Lanolina Vegetali lio di soia lio di colza lio di cocco Lecitina lio di ricino IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

5 Le sostanze grasse di origine naturale SATURI INSATURI mono insaturi poli insaturi R 1 R R TRIGLIERIDE dove R 1 R 2 R 3 sono acidi grassi IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

6 Le sostanze grasse di origine naturale A.GRASS NM E SARDINA SEG RIIN LZA SIA GIRASLE 8:0 caprilico 4,69,4 10:0 caprico 5,57,8 12:0 laurilico 45,150,3 14:0 miristico 6,67,6 1,47,8 16,820,6 16:0 palmitico 15,516, ,710,2 1 1,56 813,3 5,67,6 16:1 palmitoleico 9,29,5 0,78,8 17:0 margarico 0,52 18:0 stearico 3,53,7 6,040 2,33,5 1 0,53,1 2,45,4 2,76,5 18:1 oleico 11,417, ,48,1 3 8,060,0 17,726,1 1439,4 18:2 linoleico 1,32,5 0,55 12,1 4 11,023,0 49,857,1 48,374 18:3 linolenico 0,91,3 2,5 5,013,0 5,59,5 20:0 arachidico 0,5 0,20,4 20:1 gadoleico 3,28,1 0,5 3,015,0 20:5 timnodonico 9,616,9 21:0 Eneicosanoico 22:0 beinico 0,51,3 22:1 erucico 3,67,8 5,060,0 22:6 cervonico 8,512,9 24:0 lignocerico 24:1 nervonico 00,3 28:0 montanico 18:1 ricinoleico 90 IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

7 Le sostanze grasse di derivazione petrolifera Essenzialmente idrocarburi saturi a catena LINEARE RAMIFIATA 3 IDRARBURI ARMATII ILIA IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

8 Le sostanze grasse di sintesi Lecitina acetilata reate appunto per sintesi o per modificazione di sostanze naturali e petrolifere come Succedanei di sostanze naturali Prodotti siliconici Esteri maleici ere polietileniche li e grassi modificati Idrocarburi clorurati e solfoclorurati IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

9 li e grassi modificati ( )n 3 ( )n S S Ingrasso solfatato S è legato al tramite un ponte ossigeno (gruppo solfato) solfonati Ingrasso solfitato S è legato direttamente al (gruppo solfonico) IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

10 li e grassi modificati R 1 Na + S R 2 Derivati solfitati degli esteri maleici IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

11 li e grassi modificati P Ingrasso fosfatato Il gruppo fosfato è legato direttamente al tramite ponte IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

12 Idrocarburi clorurati e solfoclorurati 3 3 S l S l Solfocloroparaffine l l 3 3 loroparaffine l IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

13 Meccanismo dell ingrassaggio dei cuoi Ingrassi vergini che penetrano nelle fibre per forte azione meccanica e riscaldamento VAETTA (concia vegetale e sego bovino) e NIA ALL LI Applicazioni in emulsione altri tipi di cuoio IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

14 Emulsioni e loro proprietà Sistema eterogeneo costituito da almeno due fasi liquide tra loro insolubili dove una è distribuita nell altra sotto forma di piccole goccioline. Un emulsione non è un sistema stabile, ma una volta formata facilmente si può arrivare alla separazione delle fasi che la compongono La stabilità di un emulsione dipende strettamente dalla capacità delle particelle dei due liquidi di rimanere vicine grazie a forze attrattive IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

15 ma quali sono le condizioni e i fattori che consentono a due fasi insolubili tra loro di rimanere insieme?? Strutture molecolari capaci di collegare e tenere insieme fasi che tendono a separasi Sostanze che hanno la proprietà di modificare, diminuire la tensione superficiale di un liquido facilitando la bagnabilità della sua superficie portandolo così ad essere miscibile TENSIATTIVI una struttura idrocarburica (10 20 atomi di carbonio) con proprietà idrofoba una parte idrofila capace di interagire con l acqua che può essere di varia natura chimica in base alla quale possiamo avere vari tipi di tensioattivi : Anionici ationici Non ionici Anfoteri IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

16 La funzionalità e le proprietà di un tensioattivo dipendono: 1) dalla struttura 2) dal rapporto fra la parte lipofila e idrofila (LB = ydrophile/lipophile Balance) LB = Σn+7 ΣnL dove: Σn è la somma dei valori dei gruppi idrofili ΣnL è la somma dei valori dei gruppi lipofili LB IMPIEG 36 Emulsionante W/ 79 Imbibente 818 Emulsionante /W 1315 DetergenteSgrassante 1518 Emulgatore IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

17 Parametri che influenzano la stabilità dell emulsione Temperatura Elettroliti Ioni metallici (es. r 3+, Al 3+ ) p Natura emulsionante Durezza (a 2+, Mg 2+ ) onoscere le variabili che regolano la stabilità di un emulsione permette di prepararle con l ausilio di opportuni tensioattivi dove necessario mantenerle se questo è il requisito finale destabilizzarle/romperle quando vogliamo fissare la struttura molecolare ingrassante al collagene IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

18 aratteristiche applicative delle varie materie ingrassanti Scopi ed obbiettivi dell ingrasso Lubrificare la superficie delle fibre del collagene e degli spazi interfibrillari, rimpiazzando le molecole d acqua eliminate con la lavorazione e l asciugaggio, in modo da riportare la pelle allo stato di morbidezza ed elasticità naturale L ingrasso è fondamentale per la caratterizzazione dei pellami in base all articolo voluto, conferendo proprietà quali pienezza, tatto, elasticità IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

19 Fattori esterni che influenzano l ingrassaggio dei cuoi Azione meccanica Tempi di rotazione Velocità del bottale Rapporto bagno arico del bottale Temperatura aratteristiche del pellame Tipologia di pellame grezzo (animale, età, razza e provenienza) Tipologia di conciatura Tipologia di caratterizzazione (riconcia, tintura) Viscosità (diminuisce con la temperatura) Tensione superficiale (diminuisce con la temperatura) inetica di reazione IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

20 Fattori esterni che influenzano l ingrassaggio dei cuoi Pr p (grado di neutralizzazione della pelle) p = P.I. Pr p < P.I. Pr Pr N 3 + Pr Pr PUNT ISELETTRI N 2 oncia al cromo cationica ~ 7 oncia al cromo mascherata ~ 4.5 p > P.I. Pr Pr N 2 oncia vegetale ~ 5 Pr IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

21 IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009 p < P.I. Pelle ANINIA Pelle ATINIA p > P.I.

22 Le sostanze ingrassanti e la loro applicazione in conceria SELTA della miscela di INGRASS IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

23 li e grassi vergini PRINIPALI IMPIEGI ttimo potere ingrassante onferiscono pienezza e compattezza Difficoltà di penetrazione Aggiunti in piccole quantità a miscele di ingrassi emulsionati o modificati per modificarne gli effetti sul pellame finito Utilizzati a secco su pelli al vegetale per articoli vacchetta Impiegati per la concia all olio IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

24 Prodotti solfatati Maggior capacità di penetrazione rispetto agli oli vergini Minor capacità di fissazione all aumentare del grado di solfatazione Maggior fissazione a temperature più alte (50 ) In generale, a parità di condizioni hanno maggior capacità di fissazione rispetto ai solfitati Minor stabilità agli agenti chimici (acidi, elettroliti..) Prodotti solfitati Maggior capacità di penetrazione rispetto agli oli vergini Minor capacità di fissazione all aumentare del grado di solfonazione Buona fissazione anche a p più acidi e temperature più basse Fissazione migliore se aumenta la concentrazione ma fino ad un certo limite Maggior stabilità agli agenti chimici (acidi, elettroliti..) IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

25 % S 3 legata % S 3 combinata sul prodotto 12 li debolmente modificati 34 li mediamente modificati 56 li fortemente modificati 78 li fortemente modificati % grasso o olio neutro Uso comune su cuoi disacidati Lubrificazione superficiale riempiente, adatta per cuoi per calzatura pesanti Lubrificazione leggermente in sezione più adatta per cuoi più soffici Ingrasso distribuito in tutta la sezione del cuoio, idoneo per articolistiche morbide Emulsione stabilissima. uoi dalla mano secca e poco lubrificati IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

26 Stabilità dell emulsione LI SLFATAT senza emulgatori LI SLFITAT senza emulgatori Poco stabile agli acidi ed agli elettroliti Stabile agli acidi ed agli elettroliti IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

27 Grado di esaurimento Test su pellami Prodotto % residuo secco 102 % Assorbimento prima di acido formico % Assorbimento dopo acido formico in bottali di prova Solfatato Solfitato Solfatato Solfitato Solfatato Solfitato IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

28 Prodotti fosfatati PRINIPALI IMPIEGI ttima penetrazione onferiscono un basso peso specifico Bassa capacità di riempimento Buona stabilità ad acidi ed agenti chimici Ingrassaggio di pelli per articoli morbidi e leggeri Utilizzati con oli interi per stabilizzarne l emulsione e migliorarne la penetrazione Impiegati anche in fase di concia IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

29 Solfocloroparaffine Elevata stabilità agli acidi ed agli elettroliti ttime proprietà antistrappo ttimo grado di fissazione al collagene Possono essere considerati degli ingrassi concianti loroparaffine Elevata stabilità agli acidi ed agli elettroliti Buone proprietà antistrappo Buone capacità lubrificanti Bassissima emulsionabilità IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

30 Impermeabilizzazione dei cuoi 1) on composti siliconici Si Si Si Si R 2 Si 3 Si 3 R PRDTTI IDRFBI IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

31 Impermeabilizzazione dei cuoi 2) on agenti idrofili opportunamente modulati 3 Na + SAPNI acidi grassi salificati con una base (es. Na) IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

32 3 Na + Precipitazione del sapone con l utilizzo di un sale metallico (r, Al, Zr..) 3 r a 3 3 Al a 3 IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

33 Meccanismo Saponi Pelle in fase di ingrasso Sali metallici r r r r r r r r r r r IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

34 Maurizio Salvadori P.TE.. Scrl Polo Tecnologico onciario GRAZIE per l attenzione IX onvegno Associativo del Distretto onciario di SLFRA Serino 15 Maggio 2009

Natura di un ingrasso

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