PREMESSA E CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE
|
|
- Agnolo Rocca
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 PREMESSA E CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE Il PAT (Piano di Assetto del Territorio) e il PI (Piano degli Interventi) La nuova Legge Urbanistica Regionale n. 11 del 2004 sostituisce il Piano Regolatore Generale della L.R. 61/85 con il Piano Regolatore Comunale che si articola in disposizioni strutturali, contenute nel piano di assetto del territorio (PAT) e in disposizioni operative, contenute nel piano degli interventi (PI): - il Piano di Assetto del Territorio (PAT) è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale; il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI) è lo strumento di pianificazione intercomunale finalizzato a pianificare in modo coordinato scelte strategiche e tematiche relative al territorio di più Comuni (art. 12); - il Piano degli Interventi (PI) è lo strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del PAT, individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione di organizzazione e di trasformazione del territorio programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità (art. 12). Il Comune di Sant Anna d Alfaedo ha intrapreso il percorso di rinnovo della strumentazione urbanistica per il governo del territorio, in conformità alle disposizioni della nuova L.R. 11/2004, arrivando alla definizione del Piano di Assetto del Territorio, poi adottato (ai sensi dell art. 14 L.R. 11/2004) dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 13 del e successivamente approvato con deliberazione di Giunta Regionale n in data A seguito approvazione del PAT l Amministrazione Comunale di Sant Anna d Alfaedo ha ritenuto avviare la predisposizione del Piano degli Interventi con la stesura del Documento Programmatico Preliminare, detto anche Documento del Sindaco, ai sensi degli artt. 17 e 18 della LR 11/2004. I Contenuti del Piano degli Interventi La Legge Urbanistica Regionale fissa i contenuti propri del Piano degli Interventi all'articolo 17, che viene di seguito riportato: Arch. Roberto Sbrogiò 1
3 1. Il piano degli interventi (PI) si rapporta con il bilancio pluriennale comunale, con il programma triennale delle opere pubbliche e con gli altri strumenti comunali settoriali previsti da leggi statali e regionali e si attua attraverso interventi diretti o per mezzo di piani urbanistici attuativi (PUA). 2. Il PI in coerenza e in attuazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT) sulla base del quadro conoscitivo aggiornato provvede a: a) suddividere il territorio comunale in zone territoriali omogenee secondo le modalità stabilite con provvedimento della Giunta regionale ai sensi dell'art. 50, comma 1, lettera b); b) individuare le aree in cui gli interventi sono subordinati alla predisposizione di PUA o di comparti urbanistici e dettare criteri e limiti per la modifica dei perimetri da parte dei PUA; c) definire i parametri per la individuazione delle varianti ai PUA di cui all'articolo 20, c. 14; d) individuare le unità minime di intervento, le destinazioni d'uso e gli indici edilizi; e) definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente da salvaguardare; f) definire le modalità per l'attuazione degli interventi di trasformazione e di conservazione; g) individuare le eventuali trasformazioni da assoggettare ad interventi di valorizzazione e sostenibilità ambientale; h) definire e localizzare le opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico nonché quelle relative a reti e servizi di comunicazione, di cui al decreto legislativo n. 259 del 2003 e successive modificazioni, da realizzare o riqualificare; i) individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali ampliamenti e riconversioni, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi di cui all'articolo 36 e l'utilizzo di eventuali compensazioni di cui all'articolo 37; j) dettare la specifica disciplina con riferimento ai centri storici, alle fasce di rispetto e alle zone agricole ai sensi degli articoli 40, 41 e 43; k) dettare la normativa di carattere operativo derivante da leggi regionali di altri settori con particolare riferimento alle attività commerciali, al piano urbano del traffico, al Arch. Roberto Sbrogiò 2
4 piano urbano dei parcheggi, al piano per l inquinamento luminoso, al piano per la classificazione acustica e ai piani pluriennali per la mobilità ciclistica. Procedura per la formazione del Piano degli Interventi I procedimenti per la formazione del Piano degli Interventi sono regolati dalla Legge Urbanistica Regionale che viene riportata, per estratto dell'articolo 18: 1. Il Sindaco predispone un documento in cui sono evidenziati, secondo le priorità, le trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere pubbliche da realizzarsi nonché gli effetti attesi e lo illustra presso la sede del comune nel corso di un apposito consiglio comunale. 2. Il piano degli interventi è adottato e approvato dal consiglio comunale. L adozione del piano è preceduta da forme di consultazione, di partecipazione e di concertazione con altri enti pubblici e associazioni economiche e sociali eventualmente interessati. 3. Entro otto giorni dall adozione, il piano è depositato a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi presso la sede del comune decorsi i quali chiunque può formulare osservazioni entro i successivi trenta giorni. Dell'avvenuto deposito è data notizia mediante avviso pubblicato nell'albo pretorio del comune e su almeno due quotidiani a diffusione locale; il comune può attuare ogni altra forma di divulgazione ritenuta opportuna. 4. Nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il consiglio comunale decide sulle stesse ed approva il piano. 5. Copia integrale del piano approvato è trasmessa alla provincia ed è depositata presso la sede del comune per la libera consultazione. 6. Il piano diventa efficace quindici giorni dopo la pubblicazione nel BUR dell'avviso della avvenuta approvazione da effettuarsi a cura del comune. 7. Decorsi cinque anni dall entrata in vigore del piano decadono le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all esproprio di cui all'articolo 34. In tali ipotesi, fino ad una nuova disciplina urbanistica, si applica l articolo Le varianti al piano sono adottate e approvate con le procedure di cui al presente articolo. Arch. Roberto Sbrogiò 3
5 9. L approvazione del piano e delle sue varianti comporta la decadenza dei piani urbanistici attuativi (PUA) vigenti limitatamente alle parti con esso incompatibili espressamente indicate, salvo che i relativi lavori siano oggetto di convenzione urbanistica già sottoscritta ed efficace." Documenti che compongono il Piano degli Interventi - Relazione programmatica che indica tempi, priorità operative e quadro economico - Elaborati grafici con le indicazioni progettuali - Norme tecniche Operative - Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale - Registro dei crediti edilizi - Banca dati alfa-numerica e vettoriale contenente l aggiornamento del Quadro conoscitivo di riferimento nonché le informazioni contenute negli elaborati propri del PI stesso I REQUISITI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI La redazione del Piano degli Interventi di Sant Anna d Alfaedo si colloca in una stagione di sperimentazione della nuova Legge Urbanistica Regionale rispetto alla quale l Amministrazione ha scelto di misurarsi con le innovazioni introdotte portando Sant Anna d Alfaedo a dotarsi di un Piano di Assetto del Territorio. Il Piano degli Interventi rappresenta la seconda tappa del percorso che porta alla totale revisione del Piano Regolatore Generale Comunale, e dovrà rispondere ad essenziali requisiti di natura generale, quali: la coerenza Il Piano degli Interventi è lo strumento operativo del Piano di Assetto Territoriale PAT; lo stesso deve essere pertanto coerente con le previsioni di tale piano strutturale. la chiarezza Il Piano degli Interventi è lo strumento di governo delle trasformazioni urbanistiche, da attuare con il concorso di diversi soggetti operanti nel territorio, e come tale deve presentare una struttura ordinata ed un linguaggio non ambiguo, comprensibile nelle priorità di intervento, negli elaborati grafici e nelle norme tecniche. la capacità di interagire con gli altri strumenti di governo comunali Il Piano degli Interventi dovrà essere in grado di recepire le indicazioni di altri strumenti di governo del territorio per fornire un quadro di breve periodo (5 anni), che verrà attuato progressivamente con la redazione dei Piani Urbanistici Attuativi (lottizzazioni, piani di Arch. Roberto Sbrogiò 4
6 recupero, etc.) e degli altri Interventi Edilizi Diretti (progetti edilizi di nuova costruzione, ristrutturazione, ampliamento, riconversione dei volumi esistenti, etc.). Esso potrà dettare la normativa di carattere operativo derivante da leggi regionali di altri settori, con particolare riferimento alle attività commerciali, al piano urbano del traffico, al piano urbano dei parcheggi, al piano per l inquinamento luminoso, al piano per la classificazione acustica e ai piani pluriennali per la mobilità ciclistica ; inoltre dovranno sempre essere rispettate le previsioni ed i contenuti del Piano di Assetto del Territorio, in particolare gli aspetti strategici di salvaguardia e i limiti di gestione del territorio dettati da criteri di sostenibilità previsti dalla Valutazione Ambientale Strategica. la coerenza con le scelte di governo sovracomunali Per tematiche che, per loro natura e dimensione territoriale, non possono essere circoscritte solamente entro i confini comunali (quali ad esempio viabilità, piste ciclopedonali, aree produttive, principali servizi, ecc.) dovranno essere coinvolti di concerto anche i relativi enti territoriali interessati. IL RUOLO DI ENTI, ASSOCIAZIONI E DEI PRIVATI Il Piano degli Interventi contiene la parte operativa e di attuazione del Piano Regolatore Comunale. Coerentemente con tale funzione il PI deve essere pensato come uno strumento flessibile che, nell ambito degli indirizzi pianificatori generali dettati dal PAT, individua le trasformazioni destinate ad essere pianificate, approvate, ed avviate a realizzazione nel breve periodo (5 anni), pena la loro decadenza. Questa impostazione innovativa del Piano viene colta dall Amministrazione Comunale che riconosce un ruolo significativo alle forme di partecipazione dei privati all'attuazione del Piano. In tale contesto, nei limiti delle competenze di cui alla L.R. 11/2004, il Piano degli Interventi potrà recepire, rispetto agli ambiti di intervento e agli obiettivi successivamente elencati, le proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico presentate da soggetti privati quali elementi prioritari di attuazione delle previsioni urbanistiche a livello comunale. Alcune proposte del privato potranno essere oggetto di accordi finalizzati alla determinazione di alcune previsioni del contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nel rispetto della legislazione e della pianificazione sovraordinata, senza pregiudizio dei diritti di terzi; a seguito di valutazione favorevole della proposta Arch. Roberto Sbrogiò 5
7 l'amministrazione ed il privato sottoscrivono l'accordo. L'accordo viene recepito dal Consiglio Comunale in sede di adozione del Piano degli Interventi. L'accordo costituisce parte integrante dello strumento di pianificazione ed è soggetto alle medesime forme di pubblicità e di partecipazione (pubblicazione, deposito, controdeduzioni alle osservazioni). Infatti l'accordo è recepito con il provvedimento di adozione dello strumento di pianificazione ed è condizionato alla conferma delle sue previsioni nel piano approvato. Le proposte di iniziativa privata devono necessariamente coniugarsi e coordinarsi con gli strumenti di programmazione comunali ed in particolare con il Piano triennale delle opere pubbliche di cui dovranno rappresentare la principale risorsa e contestualmente garantire il rispetto dei tempi necessari all attuazione delle previsioni di Piano. Nel periodo di validità del Piano degli Interventi potranno essere introdotte modifiche, a seguito di ulteriori bandi promossi dal Comune oppure su iniziativa dei soggetti privati, per la realizzazione di interventi di rilevante interesse pubblico. Nel contempo il Piano degli Interventi potrà anche accogliere proposte di miglioramento e affinamento della sua struttura formulate da Enti ed Associazioni a garanzia di sua maggior flessibilità e capacità di interagire con il tessuto gestionale e socio-economico. IL PIANO DEGLI INTERVENTI DEL COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO Fermo restando che allo stato attuale il vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Sant Anna d Alfaedo riveste, come definito dalla nuova legge, il valore e l efficacia del PI per le sole parti compatibili con il PAT, l Amministrazione Comunale di Sant Anna d Alfaedo ha ritenuto opportuno procedere alla predisposizione del Piano degli Interventi, finalizzato all attuazione degli scenari di sviluppo del PAT. Va innanzitutto sottolineato che, come operazione propedeutica alla redazione del Piano, si è innanzitutto provveduto alla ridigitalizzazione del PRG su nuova base cartografica, fornita al Comune dal Consorzio BIM Adige, cartografia riferita al 2012 e Arch. Roberto Sbrogiò 6
8 aggiornata con le ultime modifiche avvenute nel territorio per realizzazione di opere pubbliche. Conseguentemente è stato dato corso all operazione di allineamento tra PAT e PRG con la trasposizione grafica dei tematismi dei vincoli e delle tutele ambientali stabiliti dal PAT e la conversione del PRG vigente secondo quanto compatibile con il PAT approvato, oltre che l allineamento anche delle Norme Tecniche Operative di PI alle disposizioni contenute nelle NT del PAT e nelle NTA del PRG e a seguito avviso alla cittadinanza di avvio della predisposizione del PI e incontri di concertazione sono state esaminate e selezionate, sulla base di criteri omogenei e sostenibilità, numerose richieste di interventi urbanistici, anche attraverso stipula di accordi pubblico / privato art. 6 L.R. 11/2004. Tali richieste hanno costituito la struttura portante del Piano. A livello progettuale il P.I. è organizzato sull individuazione: degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO); dei Vincoli Pianificazione Territoriale Fasce di rispetto; in tale cornice sono individuati tutti i vincoli presenti nel territorio comunale aggiornati ad oggi con particolare riferimento: - al vincolo paesaggistico dei corsi d acqua che vien rappresentato nella veste riferita alla tav. 1 del PAT e all effettivo tracciato del corso d acqua sulla nuova cartografia di base, precisando che in presenza di discordanze vale il vincolo più restrittivo in attesa di aggiornamento cartografico con la Regione Veneto; - agli allevamenti intensivi e fasce di rispetto aggiornate ai nuovi disposti di cui alla DGRV 856 del 15 maggio 2012; del Sistema ambientale e paesaggistico; in tale sistema trova individuazione il territorio agricolo nella sua interezza con gli edifici non più funzionali alla conduzione del fondo e viene recepito il Parco Naturale Regionale della Lessinia con il relativo Piano Ambientale; del Sistema insediativo; in tale sistema, attraverso rilettura delle precedenti ZTO del PRG e loro ridefinizione in tessuti omogenei di riferimento, vengono rappresentati: - il sistema degli insediamenti urbani, attività produttive fuori zona, nuclei di antica origine (ex art. 10 LR 24/85), verde privato e prescrizioni particolari; Arch. Roberto Sbrogiò 7
9 - le aree di trasformazione residenziale e produttiva, (ex ZTO C2 di espansione di PRG non ancora realizzate e nuove aree di trasformazione corrispondenti a individuazioni di nuove aree di espansione residenziale secondo PAT approvato); gli ambiti di accordo tra soggetti pubblici e privati art. 6 LR 11/2004; l edificazione in tessuto consolidato sparso Lotto libero; l individuazione aree con PUA vigente e aree con obbligo di PUA; - la struttura dei servizi (recepimento aree a servizi già di PRG e nuove aree di progetto, individuate anche in riferimento al programma triennale delle opere pubbliche di cui al Documento del Sindaco, per le quali va tenuto un bilancio di controllo annuale per monitorare la loro realizzazione). L attuazione degli interventi negli ambiti di accordo pubblico / privato art. 6 LR 11/2004 è dettagliata con apposite schede accordo raccolte, riportanti parametri urbanistici e prescrizioni particolari. Il Piano si avvale di cartografia in scala 1:5000 e 1:2000 e la sua attuazione oltre che con le schede accordo è disciplinata con le Norme Tecniche Operative e il Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale contenuto all interno della trattazione del territorio agricolo. A livello insediativo, nell ottica di una riqualificazione e valorizzazione del territorio comunale, il Piano prevede interventi di tutela e riordino del territorio agricolo e di riassetto organizzativo dei nuclei urbani anche con interventi di loro rafforzamento e compattamento. Arch. Roberto Sbrogiò 8
10 A livello dimensionale (come dettagliato nell elaborato 5 Verifica Dimensionamento / ATO / Standards / SAU): 1) nel confronto tra PAT e PI il Piano: rispetto: Totale volume residenziale insediativo aggiuntivo P.A.T = mc Totale volume aggiuntivo P.A.T. per attività compatibili con la residenza = mc TOTALE VOLUME COMPLESSIVO AGGIUNTIVO = mc prevede: Totale volume residenziale insediativo aggiuntivo P.I. = mc Totale volume aggiuntivo P.I. per attività compatibili con la residenza = mc TOTALE VOLUME COMPLESSIVO AGGIUNTIVO = mc pertanto: TOTALE VOLUME A DISPOSIZIONE Residenziale ( mc mc) = mc Attività compatibili con la residenza ( mc mc) = mc 2) come verifica superficie ATO il Piano: precisa che le superfici degli ATO sono state perfezionate sulla base di elementi reali e catastali entro i limiti di cui all art delle NT del PAT (Il PI può prevedere limitate modifiche degli ATO entro il 10% della superficie e trasposizioni volumetriche tra ATO del 10% fermo restando il dimensionamento massimo del PAT). Arch. Roberto Sbrogiò 9
11 3) come verifica Standards il Piano: evidenzia una quantificazione: Ab. residenti insediati = ab. Ab. insediabili (da interventi diretti e P.U.A.) Volumetria complessiva P.I. ( mc) / mc/ab. 150 = ab. Totale ab. teorici complessivi = ab. Totale fabbisogno aree servizi ab. x 30 mq/ab. = mq * Totale dotazione aree servizi = mq ** Totale aree standards mq/ab. = 64,63 mq/ab. * in tale quantificazione è compreso il fabbisogno relativo alle aree di trasformazione residenziale con intervento subordinato a P.U.A. previste dal P.I corrispondenti ad una volumetria di mc. pari a 622 ab. teorici insediabili e mq di aree standards di pertinenza ( mc / 150 mc/ab. = 622 ab. x 30 mq/ab. = mq) ** dalla dotazione viene esclusa la superficie dell area F3 di Forte Tesoro ( mq) non acquisita dal Comune 4) come verifica SAU il Piano: precisa che la SAU consumata in questo Piano degli Interventi è pari a: S.A.U. da P.A.T. approvato = mq + incremento del 10% = mq. S.A.U. consumata nel Piano degli Interventi = mq S.A.U. a disposizione = mq Arch. Roberto Sbrogiò 10
12 Infine si precisa che per quanto riguarda il Registro dei crediti edilizi, essendo pervenuta una sola istanza, non ancora formalizzata nella sua richiesta, viene allegato l elaborato 6 Registro dei crediti a cui verrà data attuazione a cura del Comune al momento di concretizzazione del credito. In conclusione si può affermare che il Piano degli Interventi del Comune di Sant Anna d Alfaedo, nel rispetto delle azioni strutturali del PAT approvato e degli obiettivi delineati nel Documento Programmatico Preliminare del Sindaco alla predisposizione del PI, è finalizzato nella sua completezza a dare concrete risposte alle esigenze del territorio e della comunità per un sostenibile ed equilibrato sviluppo socio-economico. Arch. Roberto Sbrogiò 11
13 IL PIANO DEGLI INTERVENTI È COMPOSTA DA: Progetto di Piano a cura Studio Arch. Sbrogiò A) Elaborato 1.Nord : sc B) Elaborato 1.Centro : sc C) Elaborato 1.Sud : sc D) Elaborato 1.Nord : sc E) Elaborato 2.1 Vallene / Martellengo : sc F) Elaborato 2.2 Fosse : sc G) Elaborato 2.3 Ronconi / Cescatto : sc H) Elaborato 2.4 Sant Anna d Alfaedo / Cona : sc I) Elaborato 2.5 Cerna / Spiazzo : sc J) Elaborato 2.6 Vaggimal / Giare : sc K) Elaborato 2.7 Corrubbio / Croce dello Schioppo : sc L) Elaborato 3 Norme Tecniche Operative; M) Elaborato 4 Fascicolo schede accordi art. 6 L.R. 11/2004; N) Elaborato 5 Verifica Dimensionamento / A.T.O. / Standards / S.A.U.; O) Elaborato 6 Registro dei Crediti; P) Elaborato 7 ; Progetto di trattazione del territorio aperto a cura di Studio Benincà: Q) Relazione AA1 tecnico agronomica; R) Tavola AA2 Ambiti delle aziende agricole; S) Tavola AA3- Individuazione degli allevamenti intensivi e delle fasce di rispetto; T) Tavola AA4 Vincolo Forestale LR n.52/78 Aggiornamento aree boscate; U) Tavola AA5 S.A.U. Consumo S.A.U. corrispondente alle azioni del PI; Fabbricati non più funzionali al fondo agricolo; V) Tavola AA6 - Rete ecologica; W)Relazione AA7 - Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale; X) Relazione AA2 VINCA (D.G.R. 3173/2006); Arch. Roberto Sbrogiò 12
14 Compatibilità idraulica a cura Ing. Mauro Resenterra: Y) Compatibilità Idraulica Z) Compatibilità Idraulica Allegato inquadramento degli interventi Arch. Roberto Sbrogiò 13
PREMESSA E CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE
PREMESSA E CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE IL PIANO DEGLI INTERVENTI SECONDA FASE Il Comune di Belfiore è stato tra i primi Comuni della provincia di Verona ad aver intrapreso il percorso di rinnovo
DettagliPiano degli Interventi
Comune di Isola della Scala Provincia di Verona Procedimento Responsabile Arch. Berto Bertaso Procedura Variante di adeguamento del P.R.G. vigente ai disposti del Piano di Assetto del Territorio Fase 1
DettagliDocumento del Sindaco
COMUNE DI SAN ZENO DI MONTAGNA (VR) PIANO DEGLI INTERVENTI Documento del Sindaco L.R. 23 aprile 2004 n. 11 art. 18 1 INDICE INDICE 2 PREMESSA 3 IL PIANO DEGLI INTERVENTI 4 OBIETTIVI E TEMI DEL P.I. 7 2
DettagliIL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche
Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO
DettagliComune di VESTENANOVA Provincia di VERONA _
Comune di VESTENANOVA Provincia di VERONA _ Verbale n. 11 del 08/03/2017 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: ADOZIONE PIANO DEGLI INTERVENTI N. 2 ANNO 2017 - MODIFICHE PUNTUALI Il
DettagliCOMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO
DELIBERAZIONE N. 61 DEL 22/11/2013 Deliberazione del Consiglio Comunale OGGETTO: COMUNICAZIONE DEL SINDACO RELATIVA AL PIANO DEGLI INTERVENTI: ILLUSTRAZIONE DEL DOCUMENTO DEL SINDACO PREDISPOSTO AI SENSI
DettagliCOMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI. Variante n 4. Elaborato A
PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n 4 ai sensi dell art. 7 della L.R. n 4/2015 Elaborato A RELAZIONE PROGRAMMATICA Novembre 2016 Il Progettista Arch. Lorenzo Griggio
Dettagli1 Piano degli Interventi 2^ Fase
1. PREMESSA Il Comune di Minerbe ha già intrapreso il percorso di rinnovo della propria strumentazione di governo del territorio, in conformità con la nuova legge urbanistica regionale, con l approvazione
DettagliPiano degli Interventi DOCUMENTO DEL SINDACO. Art. 18 della L.R. 23/04/2004 n. 11 Norme per il governo del territorio
Piano degli Interventi DOCUMENTO DEL SINDACO Art. 18 della L.R. 23/04/2004 n. 11 Norme per il governo del territorio Illustrato al Consiglio Comunale nella seduta del 18.04.2018 Piano degli Interventi
DettagliP.I. Var. n.2. Relazione programmatica COMUNE DI ANGIARI PROVINCIA DI VERONA. Elaborato. Scala DATA: 05/07/2013
COMUNE DI ANGIARI PROVINCIA DI VERONA P.I. Var. n.2 Elaborato 2 Scala Relazione programmatica IL SINDACO Bonomo Dott. Vincenzo IL SEGRETARIO Naddeo dott. Rosario Adottato con Del. C.C. n. Approvato con
DettagliRELAZIONE PROGRAMMATICA
Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA
DettagliComune di Noventa Padovana PROVINCIA DI PADOVA. Documento del Sindaco- Variante al Piano degli Interventi n 1- Dicembre
Comune di Noventa Padovana PROVINCIA DI PADOVA 1 1 - PREMESSA 1.1 IL DOCUMENTO DEL SINDACO COME DOCUMENTO PROGRAMMATICO OPERATIVO Il Documento del Sindaco è un elaborato programmatico, a carattere politico-tecnico
DettagliCon Delibera n. 41 del il Consiglio ha approvato le proposte di convenzione urbanistica nel numero di 16.
PREMESSA Con Delibera consiliare n. 6 del 10.01.2008 è stato adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) denominato Terre di Pedemontana Vicentina, ai sensi dell art. 15 della
DettagliNota tecnico agronomica PI Variante n 4 Comune di Sant Anna Alfaedo 2
Nota tecnico agronomica PI Variante n 4 Comune di Sant Anna Alfaedo 2 INDICE 1. NOTA TECNICO AGRONOMICA... 6 1.1 SCHEDA N 01 - MODIFICA N 1... 6 1.2 SCHEDA N 02 - MODIFICA N 2... 10 1.3 SCHEDA N 03 - MODIFICA
DettagliLR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85
LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale
DettagliPI 2012 COMUNE DI POVEGLIANO. Documento del Sindaco. da destinare alla localizzazione del nuovo CERD
PI 2012 COMUNE DI POVEGLIANO (Legge Regionale n. 11/2004 e s.m.i.) Documento del Sindaco 20.09.2012 Elaborato 03 Comune di Povegliano ADOZIONE APPROVAZIONE Il Sindaco architetto Sergio ZAPPALORTO Il Segretario
DettagliLa pianificazione strutturale e la pianificazione operativa
Corso di «Processi di pianificazione e processi di valutazione» a.a. 2014/15 La pianificazione strutturale e la pianificazione operativa Docente Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it
DettagliVARIANTE AL PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI
VARIANTE AL PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI Documento Programmatico Preliminare (LR 11/2004 artt. 17 e 18) PREMESSA 2 IL RUOLO DEI PRIVATI 2 LA VARIANTE AL PI 3 Gli obiettivi della Variante 3 Gli ambiti di
DettagliComune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18
Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Bando di raccolta delle manifestazioni d'interesse dei privati COMUNE DI CALDOGNO (VI) REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI
DettagliStudio Benincà Associazione tra professionisti. P.I. fase 3 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3. Novembre 2014
P.I. fase 3 1 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3 Novembre 2014 1 2 RELAZIONE AGRONOMICA 3 4 1. Premessa...7 2. Verifica della compatibilità urbanistica delle richieste in relazione al vincolo
DettagliDOCUMENTO DEL SINDACO Preliminare al Piano degli Interventi per il quinquennio
Comune di Silea Regione Veneto Piano Regolatore Comunale Piano degli Interventi di Silea e la 1 variante DOCUMENTO DEL SINDACO Preliminare al Piano degli Interventi per il quinquennio 2016-2021 Art.18
DettagliP.I. Secondo Piano degli Interventi - Variante n. 1 Relazione programmatica con estratti cartografici e normativi
COMUNE DI BRESSANVIDO Provincia di Vicenza P.I. Elaborato R Secondo Piano degli Interventi - Variante n. 1 Relazione programmatica con estratti cartografici e normativi Sindaco Giuseppe Leopoldo Bortolan
DettagliCITTA' DI ALBIGNASEGO Provincia di Padova
CITTA' DI ALBIGNASEGO Provincia di Padova Proposta di Delibera di Consiglio n. DCS5-8 - 2016 del 01-12-2016 PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO OGGETTO: L.R. N. 11/2004 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI.
DettagliADOZIONE PIANO OPERATIVO COMUNALE REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO
0 ALLEGATO B Adozione di variante al Piano Operativo Comunale (POC) e al Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)- (Legge regionale 24.3.2000 n. 20 e ss.mm., artt. 34 e 33) in materia di impianti di distribuzione
DettagliPiano degli Interventi
Comune di Villafranca Padovana Provincia di Padova Procedimento Piano degli Interventi Responsabile Geom. Pierluigi Franchin Procedura Variante n. 2 al Piano degli Interventi Fase Adozione Elaborato Relazione
DettagliPROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.3 DEL
PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.3 DEL 21-02-2018 OGGETTO : ADOZIONE SECONDO PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL'ART. 18 DELLA L.R N. 11/2004 PREMESSO CHE: - il Comune di San Biagio di Callalta
DettagliRELAZIONE PROGRAMMATICA
Provincia di Verona Tavola Scala RELAZIONE PROGRAMMATICA Dimensionamento e Dimensionamento Standard Progettista 124014 Bosco Chiesanuova 124011 Roverè Veronese Ufficio Tecnico Comunale 124013 Cerro Veronese
DettagliRELAZIONE TECNICA - SCHEDA INFORMATIVA. Capacità edificatoria prevista dallo strumento urbanistico vigente
La Legge Regionale 6 giugno 2017 n.14, come si legge nella relazione della Seconda Commissione consigliare regionale alla Legge, segna l inizio di un nuovo percorso che, in vista dell obiettivo comunitario
DettagliPIANO degli INTERVENTI (P.I. L.R. 23 aprile 2004, n 11)
Regione del Veneto Città metropolitana di Venezia Comune di San Stino di Livenza Servizio Tecnico Manutentivo AL SIGNOR SINDACO Comune di San Stino di Livenza Il presente modulo va compilato in carta semplice,
DettagliComune di Villafranca di Verona
Comune di Villafranca di Verona Schema di Deliberazione OGGETTO: VARIANTE PARZIALE AL PRG COMUNALE DI ADEGUAMENTO ALL ART. 48 SITO CON IMPIANTI AD ALTO RISCHIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO
DettagliStudio Benincà Associazione tra professionisti RELAZIONE AGRONOMICA. Indagini geologiche e compatibilità sismica
RELAZIONE AGRONOMICA Indagini geologiche e compatibilità sismica 1 2 SOMMARIO 1. Premessa... 5 2. Ambiti delle aziende agricole esistenti... 7 3. Verifica di compatibilità degli interventi del PI con gli
DettagliDocumento del Sindaco. Programmatico per Piano degli Interventi - Integrazione MODIFICATO CON INTEGRAZIONI Sant'Urbano
COMUNE DI ARZIGNANO Provincia di Vicenza PRG/PI Elaborato Scala 1:10.000 Documento del Sindaco Programmatico per Piano degli Interventi - Integrazione MODIFICATO CON INTEGRAZIONI Sindaco dott. Giorgio
DettagliPiano Regolatore Generale Variante Verde 2016
1. PREMESSA La nuova Legge Urbanistica Regionale n 11/2004 stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione per conseguire il raggiungimento delle seguenti finalità nel
Dettaglivariazione superficie zonizzata variazione volume previsto mq -90 mc -90 variazione SAU mq 0
modifiche introdotte per recepimento osservazioni alla D.C.C. n. 1 del 8 aprile 2014 osservazione n. 8: trasformazione in verde privato di porzioni pertinenziali in zona C1.e/11 e lieve riduzione del perimetro
DettagliArch. Roberto Sbrogiò Cavaion V.se Piano Interventi
Provincia di Verona PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI ai sensi dell art. 18, L.R. 11/2004 PREMESSA La nuova Legge Urbanistica Regionale n. 11 del 2004 sostituisce il Piano Regolatore Generale della L.R. n.
DettagliComune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo
L.R. 51/1975 L.R. 12/2005 PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO APPROVAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE FDSFASDFASF APPROVAZIONE COMUNALE CON PARERE DI COMPATIBILITA AL P.T.C.P. Nuovo quadro
DettagliCOMUNE DI ALBIGNASEGO. PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n 3. Elaborato A
PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n 3 ai sensi dell art. 7 della L.R. n 4/2015 Elaborato A RELAZIONE PROGRAMMATICA luglio 2016 Il Progettista Giuseppe Cappochin
DettagliCOMUNE DI GALLIERA - PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) 1a VARIANTE
INDICE STRUMENTI URBANISTICI GENERALI... 3 LA PROCEDURA... 3 IL DOCUMENTO DEL SINDACO... 5 ELENCO ELABORATI... 5 PRIORITA DEGLI INTERVENTI... 6 DIMENSIONAMENTO DEL P.I.... 11 ELENCO DEGLI INTERVENTI PREVISTI
Dettagli2 PIANO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala 2 PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Cristiano Montagner IL SEGRETARIO
DettagliIL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre
IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare
DettagliPdZ D6 OSTERIA DEL CURATO 2 QUATER
maggio 2011 PdZ D6 OSTERIA DEL CURATO 2 QUATER Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quater al Piano
DettagliMODIFICHE DI LEGGI REGIONALI E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GOVERNO DEL TERRITORIO E DI AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI (1)
MODIFICHE DI LEGGI REGIONALI E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GOVERNO DEL TERRITORIO E DI AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI (1) Art. 1 - Modifica dell articolo 79 bis della legge regionale 27 giugno 1985, n.
DettagliPAT del comune di S. MARTINO DI V.ZZE
SAN MARTINO DI VENEZZE ALLEGATO Dimensionamento A.T.O. Riepilogo generale dimensionamento Ambiti Territoriali Omogenei Ato 0101 7.366.402,3 Ato 0201 2.615.296,4 Ato 0301 21.098.420,8 Area confine comunale
DettagliSECONDA VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI EX ART. 18 DELLA LEGGE REGIONALE 11/2004. PRESA D ATTO DELLA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA STAZIONE DEI
1 - PREMESSA RELAZIONE Il Piano Regolatore Comunale di San Stino di Livenza si articola nel Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.), e nel Piano degli Interventi (P.I.). Il P.A.T. è stato adottato con
DettagliPdZ B50 MONTE STALLONARA QUATER
maggio 2011 PdZ B50 MONTE STALLONARA QUATER Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quater al Piano
DettagliPdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES
maggio 2011 PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante octies al Piano di
DettagliPdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES
maggio 2011 PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quinquies al Piano
DettagliPdZ D5 ROMANINA QUATER
maggio 2011 PdZ D5 ROMANINA QUATER Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quater al Piano di Zona
DettagliComune di Verona. Deliberazione della Giunta Comunale. N. Progr. 171 Seduta del giorno 13 giugno 2018
Rep. 171/2018 Trattazione n : 32 Comune di Verona Deliberazione della Giunta Comunale N. Progr. 171 Seduta del giorno 13 giugno 2018 SBOARINA FEDERICO BERTACCO STEFANO BRIANI FRANCESCA NERI EDI MARIA PADOVANI
DettagliCOMUNE DI FIESSO UMBERTIANO PIANO DEGLI INTERVENTI DOCUMENTO DEL SINDACO
COMUNE DI FIESSO UMBERTIANO PIANO DEGLI INTERVENTI DOCUMENTO DEL SINDACO 1 Sommario 1 - PREMESSA... 3 2 - I CARATTERI DEL PIANO... 3 2.1 - La coerenza... 3 2.2 - La flessibilità e i tempi certi... 4 2.3
DettagliVariante n.2 al Primo Piano degli Interventi RELAZIONE PROGRAMMATICA PROGETTO DI VARIANTE
Comune di Pieve di Cadore - Provincia di Belluno Variante n.2 al Primo Piano degli Interventi IMPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL ESPROPRIO SULLA ZTO FC 34 E 36 DESTINATA A ATTREZZATURE OSPEDALIERE E PIAZZOLA
DettagliPiano di Recupero Ospedaletto Ss. Giovanni e Paolo. Adozione ai sensi dell art. 20 della L.R. 11/04. LA GIUNTA COMUNALE
Prot. Gen. n. Seduta del Oggetto: Piano di Recupero Ospedaletto Ss. Giovanni e Paolo. Adozione ai sensi dell art. 20 della L.R. 11/04. LA GIUNTA COMUNALE Su proposta dell Assessore all Urbanistica Premesso
DettagliNorme Tecniche. novembre 2018 DOC. Elaborato
Norme Tecniche novembre 2018 DOC. 1 RELAZIONE TECNICA - 1-2 Elaborato Piano di Assetto del Territorio (PAT) Variante n. 2 Variante di adeguamento alla LR 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo NORME
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
ADOZIONE PROPOSTA TECNICA PROGETTO PRELIMINARE VARIANTE STRUTTURALE N. 3 PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE E SUCCESSIVA VARIANTE GENERALE A LIVELLO COMUNALE - ART. 17 L.R. 56/77 E S.M.I. IL CONSIGLIO
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE
COMUNE DI PADOVA SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE AL P.R.G. PER LA RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE NORME (REVOCA PARZIALE E NUOVA ADOZIONE PARZIALE) Allegato
DettagliComune di Vodo di Cadore Provincia di Belluno Piano Regolatore Generale Variante n.1/2014
Comune di Vodo di Cadore Provincia di Belluno Piano Regolatore Generale Variante n.1/2014 Relazione Illustrativa aprile 2014 Comune di Vodo di Cadore Piano Regolatore Generale - Variante n.1/2014 aprile
DettagliELAB. F ADOTTATO: APPROVATO: elaborazione: giugno IL SINDACO: Federico Curzio. RESPONSABILE AREA TECNICA Marco Montin
COMUNE DI SAN PIETRO VIMINARIO PROVINCIA DI PADOVA PIANO DEGLI INTERVENTI RELAZIONE TECNICA ESTRATTO RACCOLTA DELLE MODIFICHE, USO DEL SUOLO E VERIFICA S.A.U, VERIFICA DIMENSIONAMENTO E STANDARD ELAB.
DettagliN. del PROPOSTA DI DELIBERA
N. del OGGETTO: RECEPIMENTO DI PROPOSTE DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA L.R. 11/2004 E ADOZIONE DELLE CONSEGUENTI VARIANTI PARZIALI AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL'ART. 18
DettagliComune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici
Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Noto, ottobre 2017 INCONTRO CON LA CITTA : Sistema insediativo e mobilità Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici 1 Gli strumenti
DettagliRELAZIONE PROGRAMMATICA
Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) VARIANTE N. 1 Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a Adottata
DettagliPROVINCIA DI VENEZIA. Ai sensi dell'art. 18, comma 1, L. R. 23/04/2004, nr.11. Fossalta di Piave. di Piave. MusiledidiPiave. Jesolo Quarto.
COMUNE DI MUSILE DI PIAVE PROVINCIA DI VENEZIA DOCUMENTO DEL SINDACO II^VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI Ai sensi dell'art. 18, comma 1, L. R. 23/04/2004, nr.11 Monastier Monastier di Treviso di Treviso
DettagliArt Gli assetti della grande distribuzione commerciale...1
P T C P PROVINCIA DI FORLI'-CESENA VARIANTE SPECIFICA AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ai sensi dell'art27 bis LR20/2000 e ssmmii Approvato con delibera CP n68886/146 del 14/09/2006 Integrato
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
ADOZIONE P.I. 2 FASE INDIVIDUAZIONE DEGLI EDIFICI MONUMENTALI, DELLE VILLE VENETE, DEGLI EDIFICI E COMPLESSI DI VALORE TESTIMONIALE NONCHÉ DELLE PERTINENZE SCOPERTE DA TUTELARE ARTT. 14 65 66 67 DELLE
DettagliComune di Teolo. Ambiti e Piani di Recupero
Allegato B Appendice 8 Norme tecniche operative Schede norma Piani di Recupero VARIANTE PUNTUALE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI Teolo, 18 maggio 2018 Il responsabile del Servizio arch. Claudio Franchin
DettagliA MANO PROT. 069/12 Treviso, 29 maggio 2012 commessa 12_038
Spett.le Distretto Idrografico Piave Livenza Sile viale De Gasperi 1 31100 TREVISO A MANO PROT. 069/12 Treviso, 29 maggio 2012 commessa 12_038 OGGETTO: terza variante al piano degli interventi. Asseverazione
DettagliPdZ C1 TORRACCIA QUINQUIES
maggio 2011 PdZ C1 TORRACCIA QUINQUIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quinquies al Piano di
DettagliCOMUNE DI SAN VITO DI LEGUZZANO Provincia di Vicenza
COMUNE DI SAN VITO DI LEGUZZANO Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO COMUNALE Art. 58 del D.L. n. 112/2008 convertito con modificazioni dalla
DettagliComune di Dueville PROVINCIA DI VICENZA Proposta di Deliberazione
Comune di Dueville PROVINCIA DI VICENZA Proposta di Deliberazione Servizio Urbanistica - Ufficio di piano Data Richiesta: 31/03/2014 Registro Speciale: 2014/0072 Organo Deliberante: Consiglio Relatore:
DettagliAutore: Rapicavoli Carlo In: Diritto amministrativo
Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari - la nuova normativa della regione veneto in applicazione della sentenza della corte costituzionale n. 340 del 16 dicembre 2009 Autore: Rapicavoli Carlo
DettagliC O M U N E D I N E S S O Provincia di Como
C O M U N E D I N E S S O Provincia di Como Ufficio: PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.17 DEL 13-06-2014 Oggetto: APPROVAZIONE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT), PIANO GEOLOGICO, CONTRODEDUZIONI
DettagliVARIANTE AL PRG 1/2016
Comune di Gattatico Provincia di Reggio Emilia VARIANTE AL PRG 1/2016 RELAZIONE ILLUSTRATIVA CON ESTRATTO DI CARTOGRAFIA E INTEGRATA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A VALSAT ADOZIONE CONTRODEDUZIONE APPROVAZIONE
DettagliIL SINDACO: Dott. Sandro Parolo. Urbanista Dott. Mauro Costantini ADOTTATO: APPROVATO:
COMUNE DI PONSO Provincia di Padova PIANO DEGLI INTERVENTI 2014 RELAZIONE TECNICA ESTRATTO DELLE MODIFICHE VERIFICA DIMENSIONAMENTO elaborato adeguato alla D.C.C. n 32 del 15-10-2014 IL SINDACO: Dott.
DettagliPROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE ISCRITTA AL N. 12 DELL'O.D.G. DELLA SEDUTA DEL 19/04/2016
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE ISCRITTA AL N. 12 DELL'O.D.G. DELLA SEDUTA DEL 19/04/2016 OGGETTO: Adozione della variante 1 al Piano degli Interventi (P.I.) ai sensi dell'art. 18 della
DettagliComune di Verona * Proposta di Deliberazione *
Ufficio: 007 Proposta n.: 174/2015 Comune di Verona * Proposta di Deliberazione * Oggetto: URBANISTICA - PUA/PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN LOCALITA BORGO MILANO SITO IN VIA BRAMANTE, ATO 3, CIRCOSCRIZIONE
DettagliComune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive
All. lettera A) Comune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (redatta ai sensi dell art. 18 della L.R. 10 novembre
DettagliPROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO "GESMAR"
Comune di Casorate Primo PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO "GESMAR" GESMAR S.P.A. dott. ing. Riccardo Zemiti Foto N.T.A. art. 39 ter It = 1,2 mc/mq Hmax = 8 m ESTRATTO P.R.G. VIGENTE ESTRATTO N.T.A. VIGENTI
DettagliADOZIONE 2 VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI PRIMO STRALCIO GENERALE AI SENSI ART. 18 DELLA L.R. N. 11/04
COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO Provincia di Vicenza Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale n. 69 del 13/12/2017 ADOZIONE 2 VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI PRIMO STRALCIO GENERALE AI SENSI ART.
DettagliComune di Gambugliano Provincia di Vicenza
Comune di Gambugliano Provincia di Vicenza DOCUMENTO DEL SINDACO DEL II P.I. PIANO DEGLI INTERVENTI art. 18, comma 1, L. R. 23 aprile 2004, n. 11 e s.m.i. Indice 1. IL P.R.C. - PIANO REGOLATORE COMUNALE:
DettagliC8 Piano di Zona Casal Brunori Variante Sexies
Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica C8 Piano di Zona Casal Brunori Variante Sexies Elab.A Relazione illustrativa ottobre 2011 PdZ C8 CASAL BRUNORI SEXIES Indice 1 Oggetto della Variante
DettagliArt. 1 Oggetto e natura del presente POC 1. Finalità 2. Elaborati del POC Art. 2 Efficacia delle disposizioni e durata del POC 1.
Art. 1 Oggetto e natura del presente POC 1. Finalità Il presente POC assume carattere specifico e tematico essendo finalizzato alla localizzazione urbanistica per la realizzazione, in conformità alla legge
DettagliLe ragioni e gli obiettivi della Variante
Le ragioni e gli obiettivi della Variante individuino strumenti in grado di favorire iniziative nel settore turistico aventi un ruolo strategico per la comunità, contenendo i meccanismi puramente speculativi
DettagliPREMESSA... 2 LA PROCEDURA... 2 DOCUMENTO PRELIMINARE AL PIANO INTERVENTI... 2 I CONTENUTI SPECIFICI DELLA VARIANTE 2 AL PIANO DEGLI INTERVENTI...
PREMESSA... 2 LA PROCEDURA... 2 DOCUMENTO PRELIMINARE AL PIANO INTERVENTI... 2 I CONTENUTI SPECIFICI DELLA VARIANTE 2 AL PIANO DEGLI INTERVENTI... 2 GLI ELABORATI DELLA VARIANTE 2 AL PI... 3 MODIFICHE
DettagliP.I. Relazione Programmatica COMUNE DI TERRAZZO PROVINCIA DI VERONA. Elaborato. Scala DATA: 10/06/2013. Adottato con Del. C.C. Approvato con Del. C.C.
COMUNE DI TERRAZZO PROVINCIA DI VERONA P.I. Elaborato 2 Scala Relazione Programmatica COMUNE DI TERRAZZO Il Sindaco Sabrina Chinaglia Adottato con Del. C.C. Approvato con Del. C.C. UFFICIO TECNICO COMUNALE
DettagliLINEE GUIDA DA APPLICARE AGLI ACCORDI PUBBLICO/PRIVATO IN ATTUAZIONE DELL ART. 6 DELLA LR 11/2004 E DELL ART
LINEE GUIDA DA APPLICARE AGLI ACCORDI PUBBLICO/PRIVATO IN ATTUAZIONE DELL ART. 6 DELLA LR 11/2004 E DELL ART. 11 DELLE NORME TECNICHE DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO I criteri di seguito esplicitati
Dettagli1PI 3var. Relazione tecnica. COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA Provincia di Treviso. marzo 2018 DATA
COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA Provincia di Treviso 1PI 3var Elaborato 08 01 Scala Relazione tecnica COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA Il Sindaco, Giuseppe Scriminich UFFICIO TECNICO geom. Arturo Pavan ATP ARCHISTUDIO
DettagliP.I. VARIANTE PUNTUALE
Comune di ZIMELLA Provincia di Verona P.I. VARIANTE PUNTUALE Elaborato Scala All. D Relazione di Variante estratti normativi estratti cartografici Variante al Piano degli Interventi per approvazione del
DettagliNorme Generali di Piano
VARIANTE GENERALE AL PIANO DEL PARCO DEL CONERO 2 Indice quaderno 0 Norme Generali di Piano pag 3 VARIANTE GENERALE AL PIANO DEL PARCO DEL CONERO 3 Norme Generali di Piano art. comma. OGGETTO, CAMPO DI
DettagliINCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
DettagliCOMUNE DI ZUGLIANO (VI)
Prot. 843 del 23.01.2017 COMUNE DI ZUGLIANO (VI) Settore Pianificazione del territorio, Edilizia privata, Attività economiche Piano degli Interventi n. 12 - variante Relazione Illustrativa Cartografia
DettagliIndice. - Relazione pag.1. - Estratto ortofoto - Estratto TAV. 4b del PAT pag.2. - Estratto PRG/PI vigente pag.3. - Estratto PRG/PI variante pag.
Indice - Relazione pag.1 - Estratto ortofoto - Estratto TAV. 4b del PAT pag.2 - Estratto PRG/PI vigente pag.3 - Estratto PRG/PI variante pag.4 - Integrazione NTA vigenti pag.5 RELAZIONE 1. PREMESSA Il
DettagliVARIANTE PARZIALE P.R.G. RELATIVA P.I.I. CANONICA (art L.R. N. 12/2005)
COMUNE DI TRIUGGIO (MILANO) VARIANTE PARZIALE P.R.G. RELATIVA P.I.I. CANONICA (art. 25 - L.R. N. 12/2005) DOC. N 1 - DELIBERAZIONE DI ADOZIONE E APPROVAZIONE DOC. N 2 - AZZONAMENTO VIGENTE - INDIVIDUAZIONE
DettagliOGGETTO: ADOZIONE VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 11/2004.
OGGETTO: ADOZIONE VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 11/2004. Il Sindaco introduce l argomento... Invita il progettista incaricato, dott. Paolo Furlanetto ad esporre i contenuti
DettagliPREMESSA... 2 LA LEGGE URBANISTICA... 2 LA PROCEDURA... 2 DOCUMENTO PRELIMINARE AL PIANO INTERVENTI... 2 LA PARTECIPAZIONE...
PREMESSA... 2 LA LEGGE URBANISTICA... 2 LA PROCEDURA... 2 DOCUMENTO PRELIMINARE AL PIANO INTERVENTI... 2 LA PARTECIPAZIONE... 3 IL PIANO DEGLI INTERVENTI ED I SUOI CONTENUTI... 3 GLI ELABORATI DEL PI...
DettagliLEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI. LEGGE REGIONALE 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio.
12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE DEL VENETO - 13-4-2004 - N. 40 PARTE PRIMA LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI LEGGE REGIONALE 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio. Il Consiglio regionale
Dettagli- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4
La VARIANTE interessa i seguenti Comparti: - Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4 Per questi comparti è prevista la modifica sia della parte di testo che della parte grafica. Si
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE N. 7
PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI GREZZANA PIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE N. 7 ELABORATO N. 5 DICHIARAZIONE DI COMPATIBILITA' IDRAULICA Sindaco Ing. Arturo Alberti Assessore all'urbanistica Dott. Plinio Menegalli
Dettagli