1PI 3var. Relazione tecnica. COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA Provincia di Treviso. marzo 2018 DATA

Transcript

1 COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA Provincia di Treviso 1PI 3var Elaborato Scala Relazione tecnica COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA Il Sindaco, Giuseppe Scriminich UFFICIO TECNICO geom. Arturo Pavan ATP ARCHISTUDIO arch. Marisa Fantin SISTEMA S.n.c. dott. Francesco Sbetti DATA marzo 2018

2 2

3 Sommario 1. PREMESSA ACCORDO PUBBLICO PRIVATO DIMENSIONAMENTO DEL PI

4 1. PREMESSA Il Comune di Cavaso del Tomba ha scelto di articolare il primo PI per parti affidando alla prima parte il compito di delineare il quadro generale, alla seconda di orientarsi verso alcune richieste private che dovevano avere un maggiore approfondimento e a questa terza il compito di completare il quadro. Ciascuna di queste fasi ha comportato anche un adeguamento degli elaborati normativi e in particolare delle Norme Tecniche Operative per completare alcuni aspetti particolari e per meglio renderle applicabili sul territorio. Lo strumento urbanistico di riferimento è il Piano di Assetto del Territorio (PAT) approvato con Delibera della Giunta Provinciale n 336/2013. Il Piano degli Interventi (PI) è stato approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 41 del , successivamente sono state redatte le varianti n.1 approvate con deliberazione di Consiglio Comunale n. 12 del e n.2 adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del Questa Variante al Piano degli Interventi si occupa nel dettaglio della definizione dell accordo pubblico privato tra la Parrocchia della Visitazione di S. Maria a S. Elisabetta e il Comune di Cavaso del Tomba relativo a due aree in località Vettorazzi. 4

5 2. ACCORDO PUBBLICO PRIVATO L accordo tra pubblico e privato si deve fondare sul beneficio pubblico che la collettività trae dalla modifica degli strumenti urbanistici (o dall attuazione delle previsioni strategiche). Oltre alle argomentazioni di tipo urbanistico, devono essere prodotte anche le valutazioni economiche dei vantaggi del pubblico e dei privati legati allo sviluppo del progetto. Questo è stato verificato con uno specifico elaborato del PI: la Relazione tecnica sul Beneficio Pubblico. In questo documento è stato quantificato numericamente sia il plusvalore che la variante urbanistica comporta per il privato che il beneficio pubblico generato dalle opere realizzate dal privato. L intervento proposto dal privato riguarda due ambiti sui due lati di via Vettorazzi. Il primo è costituito dalle Opere parrocchiali, adibito in passato ad asilo parrocchiale. L edificio presenta il fronte principale a nord su Piazza Pieve, mentre ad est si volge su via Vettorazzi che lo divide dalla chiesa parrocchiale. Sul retro dell edificio si trova un ampio spazio verde rivolto a sud, lo scoperto si colloca ad una quota inferiore rispetto al livello planimetrico della piazza. Per questo ambito l intervento proposto prevede un incremento della volumetria esistente con un nuovo volume in adiacenza al corpo centrale pari a circa 350 mc. Non si prevedono modifiche alla zonizzazione in quanto attualmente l ambito è classificato come zona Aree per attrezzature di interesse comune e l intervento è coerente con questa destinazione d uso. La zona ha indice di copertura fondiaria pari al 40% e altezza massima di 9.00 m. Le cartografie del Piano degli Interventi rimangono quindi invariate. 5

6 Il secondo ambito riguarda l ex annesso rustico e la sua pertinenza posti a sud della chiesta parrocchiale. L edificio è attualmente utilizzato dalle associazioni del paese, l ingresso al rustico avviene dal cancello posto su via Vettorazzi: attraversando il piccolo giardino e si giunge al porticato dal quale si entra nell edificio. In questo ambito l intervento proposto dal privato prevede il recupero dell edificio (attualmente penalizzato dal grado di protezione 3 che consente solo la ristrutturazione edilizia leggera ) con incremento del volume esistente. Per l ambito dell ex annesso rustico si modifica la ZTO da A-Centro storico a zona F2 - Aree per attrezzature di interesse comune. Inoltre per l edificio si prevedono: - - la modifica del grado di protezione da grado 3 -Ristrutturazione edilizia leggera a grado 5 -Demolizione con ricostruzione; un incremento della volumetria esistente con un nuovo volume in adiacenza al corpo centrale pari a circa 300 mc (vedi progetto). Per questo edificio resta necessario un approfondimento di indagine idrogeologica come previsto dal PAT all art. 9 delle NTO. 6

7 3. DIMENSIONAMENTO DEL PI Il PAT ha determinato la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola: essa può interessare una superficie complessiva non maggiore di mq ,72 (con possibile variazione in più o in meno del 10%), calcolata secondo le modalità indicate nel provvedimento (Atti di Indirizzo della Regione Veneto) riferiti alla Lr.11/2004, art. 50, comma 1, lettera c). Con il precedente Piano degli Interventi è stata sottratta la quantità di mq L intervento previsto con questo Piano degli Interventi non sottrae Superficie Agricola Utilizzata in quanto si tratta di una variazione di zona già non agricola in partenza. Il presente PI non ha introdotto aumenti volumetrici e conseguentemente non ha aumentato gli abitanti teorici quindi le modifiche apportate non hanno modificato il dimensionamento, pertanto il quadro del carico insediativo aggiuntivo del PAT è rimasto il seguente (dimensionamento del PAT aggiornato alle modifiche dei Piani degli Interventi precedenti): Superficie totale ha ATO 1 943,6 CARICO INSEDIATIVO AGGIUNTIVO AREE DI TRASFORMAZIONE E LINEE DI ESPANSIONE Nuovo Totale Volume Superficie volume abitanti su commercio coperta residenziale nuovo servizi, produttiva mc volume turismo mc mq (mc/150) Standard urbanistici primari mq Aree cedute per standard, infrastrutture, mitigazione ambientale ATO 2 164, ,82 PUA ATO 3 55,9 ATO 4 321,3 ATO 5 74, ,45 PUA ATO La modifica prevista da questo Piano degli interventi aumenta la dotazione di servizi per le F2 - Aree per attrezzature di interesse comune di mq