P.I. Comune di Ormelle. Variante n. 1 al Piano degli Interventi

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1 Comune di Ormelle Provincia di Treviso P.I. Piano degli Interventi Variante n. 1 al Piano degli Interventi Relazione, Variante alle NTO, Variante all Allegato B, Verifica della congruità dell interesse pubblico, Verifica del Dimensionamento, Verifica della SAU, Procedura VAS, Variante cartografica in scala 1:5000 e 1:2000 Progettista: Urb. Francesco Finotto

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3 SOMMARIO Relazione... 4 Introduzione... 4 Le previsioni del PAT... 5 I Vincoli... 5 Le Invarianti... 6 Le Fragilità... 7 La Trasformabilità... 8 La Variante puntuale... 8 La Variante normativa Variante alle Norme Tecniche Operative Variante all Allegato B: tabulati di sottozona Verifica di congruità dell interesse pubblico Verifica del Dimensionamento Verifica della SAU Procedura VAS Varianti cartografiche in scala 1:5000 e 1:

4 Relazione Introduzione Premesso che il comune di Ormelle è dotato del Piano di Assetto del Territorio, approvato in Conferenza dei Servizi il 19/05/2014 e ratificato con DGP n. 269 del 07/07/2014 la presente Variante n. 1 al PI si limita a recepire nella pianificazione comunale operativa l Accordo di Pianificazione già approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 10 del 18 giugno 2013 con la ditta Zanchetta Mariateresa, ai sensi dell art. 6 della LR 11/2004. Infatti, in tale accordo, richiamate le norme di salvaguardia, si stabilisce che i contenuti del medesimo saranno recepiti nel provvedimento di adozione del Piano degli Interventi successivo all approvazione del PAT. La superficie territoriale interessata dall accordo di pianificazione è localizzata nel quadrante sud-est del nucleo abitato di Roncadelle, a ridosso della SP 34. Le carature urbanistiche concordate sono le seguenti: Superficie territoriale mq Superficie a servizi mq Volume massimo residenziale mc Superficie massima commerciale mq Altezza massima dei fabbricati ml 7,50 È prescritto che le superfici commerciali dovranno essere distribuite su un unico lotto di affaccio su Via San Maurizio, secondo le indicazioni contenute nella Vision dell intervento di cui allegato A2, come garanzia della qualità estetica e paesaggistica dell intervento. La ditta proprietaria si è assunta l obbligo di realizzare fuori dell ambito opere di interesse pubblico e/o lavori di interesse comunale per un importo di come beneficio pubblico pari al 30% del plusvalore generato dall intervento. Tale Accordo di pianificazione accede alla presente Variante al PI e ne costituisce parte integrante, con tutti i suoi allegati, fermo restando che gli elementi esecutivi dell intervento, sia afferenti alla disciplina planivolumetrica, sia alla realizzazione delle opere di interesse pubblico (standard urbanistici, viabilità) interne ed esterne al campo di intervento, saranno definiti nel dettaglio nella convenzione urbanistica allegata al Piano Urbanistico Attuativo, in conformità all art. 19 della LR 11/

5 Elaborati di Variante La variante è costituita dai seguenti elaborati: Relazione, Variante alle N.T.O., Variante all Allegato B: tabulati di sottozona, Verifica della SAU, Verifica del Dimensionamento; Varianti cartografiche in scala 1:5000 e 1:2000; Dichiarazione di non necessità VINCA; Dichiarazione di non necessità di procedura VAS; Studio di Compatibilità Idraulica. Le previsioni del PAT I VINCOLI L area oggetto di Variante al PI è interessata verso la SP 34 da una fascia di rispetto stradale e sul lato nord è parzialmente compresa entro la fascia dei 150 metri di Vincolo paesaggistico ai sensi dell art. 142 del Dlg 42/2004 (corso d acqua del Fiumicello Bidoggia). Estratto della Carta dei Vincoli 5

6 LE INVARIANTI L area in oggetto non è interessata da ambiti classificati come Invarianti dal PAT. Sul lato nord e verso Via Quercia sono presenti due siepi disposte lungo i capofossi. Estratto della Carta delle Invarianti 6

7 LE FRAGILITÀ Dal punto di vista dei temi della fragilità l area in oggetto è classificata come idonea a condizione di tipo b): aree interessate da terreni a granolumetria minuta (limosi argillosi). Non si evidenziano particolari condizioni di dissesto idrogeologico, che interessano al contrario le aree poste ad ovest della SP 34 (in considerazione dell adiacenza del Fiume Piave). Estratto della Carta delle Fragilità 7

8 LA TRASFORMABILITÀ L area è considerata trasformabile dal PAT che nella Tav. 4 individua un ambito di espansione a prevalenza residenziale, in cui la localizzazione dello jus ædificandi è soggetta ad accordo di pianificazione, ai sensi dell art. 15 comma 20 delle N di A del PAT. Nel caso in oggetto l accordo di pianificazione approvato contestualmente alla procedura di redazione del PAT costituisce parte integrante della presente Variante al PI. Estratto della Carta della Carta della Trasformabilità La Variante puntuale L area oggetto di Variante urbanistica è compresa nell ATO 2 - Ormelle - Roncadelle, ora destinata a zona agricola. La variante cartografica consiste nella riclassificazione di tale area come zona C2/8, soggetta a normativa e prescrizioni specifiche. 8

9 Individuazione dell ambito della Variante a Roncadelle negli elaborati in scala 1:5000 9

10 Individuazione dell ambito della Variante a Roncadelle negli elaborati in scala 1:

11 La Variante normativa VARIANTE ALLE NORME TECNICHE OPERATIVE All Art. 25 delle Norme Tecniche Operative si aggiunge ultimo comma: «Per la zona C2/8 dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni e carature urbanistiche: Superficie territoriale mq Superficie a standard (verde e parcheggi) mq Volume massimo residenziale mc Superficie massima commerciale mq Altezza massima dei fabbricati ml 7,50 L intervento è soggetto a PUA sottoposto a Verifica di assoggettabilità alla procedura VAS per gli aspetti afferenti alle disposizioni planivolumetriche. È prescritto che le superfici commerciali dovranno essere distribuite su un unico lotto di affaccio su Via San Maurizio, secondo le indicazioni contenute nella Vision dell intervento di cui allegato A2, come garanzia della qualità estetica e paesaggistica dell intervento. È posto a carico del soggetto attuatore l obbligo di realizzare fuori dell ambito opere di interesse pubblico e/o lavori di interesse comunale per un importo non inferiore a come beneficio pubblico pari al 30% del plusvalore generato dall intervento, secondo le modalità che saranno stabilite nella definizione esecutiva degli interventi e disciplinate nella convenzione urbanistica allegata al Piano Urbanistico Attuativo, in conformità all art. 19 della LR 11/2004.» VARIANTE ALL ALLEGATO B: TABULATI DI SOTTOZONA Alla Tabella relativa a Roncadelle si aggiunge la seguente Tabella: ZONA C2-8 Superficie territoriale mq Modo di intervento Piano Urbanistico Attuativo Volume massimo residenziale mc Superficie massima commerciale mq Superficie minima a verde e parcheggi mq Numero piani massimo 2 11

12 Altezza massima ml 7,50 Indice di copertura 30% Tipologia Isolata, in linea, a schiera Abitanti teorici insediabili 90 Prescrizioni Si applicano le prescrizioni di cui all art. 25 ultimo comma, relative alla zona C2-8 Verifica di congruità dell interesse pubblico La congruità dell interesse pubblico è già stata verificata in sede di approvazione dell accordo di pianificazione. In questa sede è necessario precisare tuttavia che la variante è congrua anche in relazione al contributo straordinario come definito dall art 16, comma 4, lettera d-ter) del DPR 380/2001, come modificato dalla L. 11 novembre 2014, n. 164, che stabilisce che l'incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria è stabilita con deliberazione del consiglio comunale in base alle tabelle parametriche che la regione definisce per classi di comuni in relazione nonché: d-ter) alla valutazione del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d'uso. Tale maggior valore, calcolato dall'amministrazione comunale, è suddiviso in misura non inferiore al 50 per cento tra il comune e la parte privata ed è erogato da quest'ultima al comune stesso sotto forma di contributo straordinario, che attesta l'interesse pubblico, in versamento finanziario, vincolato a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche e servizi da realizzare nel contesto in cui ricade l'intervento, cessione di aree o immobili da destinare a servizi di pubblica utilità, edilizia residenziale sociale od opere pubbliche. Con l istituzione del contributo straordinario nel testo unico dell edilizia, è riconosciuta dalla normativa nazionale la pratica della perequazione urbanistica diffusa in Veneto sin dagli anni 1990, nell ambito dei PIRUEA (articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179) e poi certificata nella LR 11/2004 all art. 35. La perequazione urbanistica non serve solo a redistribuire in maniera equa tra tutti i proprietari interessati dalle trasformazioni urbanistiche, sia i diritti edificatori, sia gli oneri derivanti dalla realizzazione delle opere di urbanizzazione, ma assicura contemporaneamente un ritorno alla collettività, attraverso opere, servizi o contributi, di una quota parte dell incremento di valore derivante dalle 12

13 trasformazioni urbanistiche medesime. La LR 11/2004 stabilisce al comma 2 dell art.35 che: «Il piano di assetto del territorio (PAT) stabilisce i criteri e le modalità per l applicazione della perequazione urbanistica». Inoltre, l art. 7 delle Norme di Attuazione del PTCP 2010 della Provincia di Treviso ribadisce che il PAT deve: «garantire sia la perequazione urbanistica fra le aree e gli immobili inclusi nel medesimo ambito che l adeguamento delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di interesse generale, nonché per perseguire la migliore qualità insediativa e conseguire la mitigazione e compensazione dell impatto complessivo determinato dalla trasformazione medesima». Le norme di Attuazione del PAT recepiscono l obbligatorietà della perequazione urbanistica, affidandone i criteri perequativi a specifica Delibera di Giunta comunale. Nella fattispecie è stata utilizzata come riferimento la DG n. 64 del e s.m.i. Sulla base di tali criteri il beneficio pubblico corrisponde a 30% dell incremento di valore generato dall intervento. Poiché l art 16, comma 4, lettera d-ter) del DPR 380/2001 stabilisce che il maggior valore, calcolato dall'amministrazione comunale, deve essere suddiviso in misura non inferiore al 50 per cento tra il comune e la parte privata, ne consegue che il 30% calcolato sull incremento di valore totale corrisponde al 60% della quota relativa al 50% dell incremento medesimo. In altri termini il contributo straordinario che il soggetto proponente si obbliga a realizzare in opere pubbliche pari ad corrisponde al 60% della quantità suddivisa tra comune e soggetto privato (fissata al 50%). Verifica del Dimensionamento Nell ATO 2 - Ormelle - Roncadelle il PAT ha previsto un dimensionamento residenziale strategico aggiuntivo di mc L intervento in oggetto prevede l utilizzo di mc a destinazione residenziale e mq di superficie massima commerciale, corrispondente a circa mc (considerando un altezza virtuale pari a 3,824). Complessivamente l intervento utilizza circa mc del dimensionamento strategico ( = mc). Pertanto restano a disposizione per gli interventi mc di dimensionamento strategico (mc = mc ). Relativamente alla dotazione di aree standard ai fini del dimensionamento residenziale va evidenziato che la variante comporta un carico insediativo aggiuntivo di 90 abitanti teorici. Poiché le aree a standard previste corrispondono a mq ne risulta una dotazione pro-capite di 47 mq/abitante, ampiamente sopra i minimi di legge (30 mq/abitante). 13

14 Verifica della SAU Infine, va evidenziato che tutta la superficie territoriale interessata dalla Variante è classificata dal PAT come Superficie Agricola Utilizzabile (ettari 2,055). Poiché il PAT stabilisce che la SAU massima trasformabile nel decennio successivo all entrata in vigore del PAT corrisponde a 18,88 ettari, restano a disposizione per successivi interventi ettari 16,825 (18,88 2,055 = 16,825). Localizzazione della SAU interessata dalla Variante n. 1 14

15 Procedura VAS Il rapporto ambientale ha considera nel dettaglio tutte le aree di possibile trasformazione contenute nel PRG vigente e confermate nel PAT. Ora, rispetto allo scenario di trasformazione la presente Variante al PI attua quanto previsto dal PAT e valutato individualmente nel Rapporto Ambientale (areale di espansione B03). Giacché il rapporto ambientale allegato al PAT ha considerato tutti gli effetti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi derivanti dalle azioni previste nel PAT, come risulta dal Parere della Commissione VAS di approvazione del PAT, la presente Variante al PI non è sottoposta a verifica di assoggettabilità alla procedura VAS poiché si tratta di una Variante meramente attuativa di scelte già compiute e completamente valutate in sede di valutazione del PAT, che non modifica i parametri urbanistici previsti dal PAT medesimo. 15

16 Individuazione degli areali valutati dal Rapporto Ambientale del PAT. 16

17 COMUNE DI ORMELLE Variante al Piano degli interventi Scala 1:2000

18 Varianti cartografiche in scala 1:5000 e 1:

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A relazione dell'assessore Valmaggia:

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