Anno X n. 39 Marzo 2017 IV Trimestre 2016

Transcript

1 Anno X n. 39 Marzo 217 IV Trimestre Le principali dinamiche sulla base dei dati RCFL Istat Le forze di lavoro L occupazione Le persone in cerca di occupazione La popolazione inattiva 2. I dati di fonte amministrativa: assunzioni, trasformazioni e cessazioni Le assunzioni per dimensione territoriale Le assunzioni per genere, età e cittadinanza Le assunzioni per tipologie contrattuali Le assunzioni per settore di attività Il saldo per provincia Il saldo per CIOF Il saldo per genere Il saldo per tipologie contrattuali Il saldo per settori di attività Gli ammortizzatori sociali 3. Le liste di mobilità nelle La dimensione territoriale Gli iscritti in base al genere I lavoratori stranieri L indennità Le iscrizioni per settori di attività 4. La Cassa integrazione guadagni nelle La CIG ordinaria, straordinaria e in deroga per dimensione territoriale regionale e nazionale La CIG ordinaria, straordinaria e in deroga per dimensione provinciale I lavoratori della CIG in deroga Il quarto trimestre del 216 presenta, nel suo complesso, un quadro non favorevole per il mercato del lavoro regionale. I dati della Rilevazione Istat mostrano un calo dell occupazione regionale (-1,1%) e un aumento pari al 6,8% delle persone in cerca di lavoro che raggiungono le unità. Il tasso di disoccupazione sale al 12,4% superando quello della media nazionale. Le assunzioni aumentano moderatamente (+4,2% in complesso) ma il saldo negativo assunzioni-cessazioni è superiore a quello del quarto trimestre 215. Alla forte riduzione della mobilità e delle ore concesse dall Inps per la cassa integrazione in deroga fa riscontro un aumento dei lavoratori in cassa integrazione ordinaria e straordinaria. I dati della Rilevazione Istat mostrano nell ultimo trimestre 216 un ulteriore flessione tendenziale dell occupazione (dinamica riscontrabile in tre dei quattro trimestri 216) e un nuovo aumento delle persone in cerca di lavoro che salgono a unità (+6,8%) il valore più alto di sempre. L occupazione diminuisce rispetto all ultimo trimestre 215 di oltre 7mila unità segnando una flessione dell 1,1%. L ammontare dello stock di occupati scende a unità una delle soglie più basse mai toccata dopo l inizio della crisi, mentre nel Nord Ovest, Nord Est e Centro l occupazione cresce. La diminuzione è totalmente imputabile alla componente degli indipendenti (-11mila unità, -6,4%), mentre i dipendenti crescono dello,9%. L incremento dell occupazione dipendente nelle è dovuto alle costruzioni e al terziario, mentre a calare è soprattutto il comparto manifatturiero che perde circa 5.3 posti di lavoro (-3,4%). Prosegue per il terzo trimestre consecutivo l aumento delle persone in cerca di occupazione che raggiungono le unità ( in un anno), con una crescita esponenziale rispetto al periodo pre-crisi (erano nel quarto trimestre 28). Il tasso di disoccupazione complessivo sale al 12,4% uno dei valori più elevati di sempre che si colloca addirittura al disopra della media nazionale pari al 12,2%. Anche i dati relativi ad assunzioni, cessazioni, trasformazioni e saldi non risultano particolarmente favorevoli poiché il moderato aumento delle assunzioni (+4,2%) è generato dalla crescita dei contratti a tempo determinato, di apprendistato, somministrazione e intermittente, mentre si dimezza il tempo indeterminato; inoltre, la crescita è tutta dovuta al terziario, mentre diminuiscono manifattura e costruzioni. E in aumento il saldo negativo assunzioni-cessazioni. In consistente diminuzione il ricorso alla Cassa Integrazione in deroga, mentre crescono la Cig ordinaria e straordinaria, in gran parte a causa del forte aumento della meccanica dove raddoppia la componente ordinaria e triplica quella straordinaria. In forte riduzione il ricorso alla mobilità, provvedimento che riguarda 692 lavoratori, rispetto ai del e dell ultimo trimestre dei due anni precedenti. Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro Via Tiziano, 44 Ancona Tel / orml@regione.marche.it Dirigente della P.F. Formazione e Lavoro e Coordinamento Presidi Territoriali Dott. Fabio Montanini

2 1. Le principali dinamiche sulla base dei dati di fonte Istat Anche l ultimo trimestre del 216 presenta un quadro non favorevole per il mercato del lavoro regionale. Sulla base della Rilevazione continua sulle Forze di lavoro Istat, infatti, si registra un ulteriore flessione tendenziale dell occupazione (dinamica riscontrabile in tre dei quattro trimestri dello scorso anno) e un nuovo aumento delle persone in cerca di lavoro che salgono a unità (+6,8%) il valore più alto di sempre. Le declinanti dinamiche demografiche, inoltre, fanno sì che la riduzione degli attivi non si traduca in un aumento della partecipazione: le forze di lavoro, infatti, perdono oltre 1.5 individui, tutti a carico della componente femminile. Graf. 1 - Le principali grandezze del mercato del lavoro:, variazioni assolute 4T-215 / 4T e femmine Pop 15 oltre Inattivi 15 oltre Inattivi Fdl 15 oltre Occupati 15 oltre Disoccupati 15 oltre 8,% 6,% e : var. tendenziali % (maschi e femmine) : var. tendenziali assolute 4,% 1. 2,%,% ,% ,% -5. Pop 15 oltre Inattivi 15 oltre Inattivi Fdl 15 oltre Occupati 15 oltre Disoccupati 15 oltre Pop 15 oltre Inattivi 15 oltre Inattivi Fdl 15 oltre Occupati 15 oltre Disoccupati 15 oltre Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro - Regione su dati Rcfl Istat Tale evoluzione assumi toni ancora più negativi se raffrontata al contesto nazionale poiché, nella media del paese e nelle Circoscrizioni territoriali del Centro Nord, il mercato del lavoro parrebbe inviare segnali di recupero. In la popolazione residente di 15 anni e oltre rimane costante (sia in termini tendenziali che congiunturali) e la riduzione degli inattivi conferisce spinta alla partecipazione (+1,4%) che va ad ampliare la schiera non solo di coloro che cercano lavoro (+3,5%, circa la metà di quanto avviene nelle ) ma anche la base occupazionale del Paese in crescita dell 1,1%. 1

3 Nelle, la contestuale flessione della popolazione e dell offerta di lavoro (-2.5 donne circa e +888 uomini) determina un marginale incremento del tasso di attività che si attesta al 7,7%. Per la componente femminile l indicatore rimane fermo al 63,1% mentre per quella maschile si osserva un innalzamento di,7 punti percentuali, dal 77,7% del quarto trimestre 215 al 78,4% del quarto trimestre 216. In entrambi i casi il livello della partecipazione è superiore alla media nazionale ma le differenze rispetto ad esso sono considerevolmente più ampie per le donne (63,1% e 55,9% ) che non per gli uomini (78,4% e 75,2% nel medesimo ordine). L occupazione che diminuisce, in una prospettiva tendenziale, di oltre 7mila unità segnando una flessione dell 1,1%. L ammontare dello stock di occupati scende a unità una delle soglie più basse mai toccata dopo l inizio della crisi. A livello nazionale e nelle principali regioni del Centro Nord prese a riferimento per le affinità strutturali del sistema economico, l occupazione registra, viceversa, incrementi considerevoli: +1,1% in e +2,2% nel Nord Est con Veneto ed Emilia Romagna in aumento, rispettivamente, del 2,2% e del 2,9%. Anche il raffronto con il quarto trimestre 28 penalizza sostanzialmente la nostra regione che in sette anni ha riscontrato un erosione della base occupazionale del -7,% quando in il numero di occupati è sceso solamente dello,9%. Le regioni più dinamiche hanno poi interamente recuperato se non superato i livelli occupazionali pre-crisi: Toscana ed Emilia Romagna, ad esempio, segnano incrementi dell 1,1% e del 2,6%. Il tasso di occupazione scende marginalmente a causa del calo della popolazione residente passando, nel suo valore complessivo, dal 62,% al 61,8%, 4,4 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale collocandosi, tuttavia, al di sotto dei valori riferiti alle circoscrizioni del Nord Ovest (65,6%) del Nord Est (66,9%) e del Centro (62,3%). L indicatore declinato per la componente maschile delle è pari al 69,7%, circa il medesimo valore del quarto trimestre 215; quello femminile scende dal 54,2% al 53,9%. Diminuiscono unicamente gli indipendenti il cui numero si riduce di quasi 11mila unità (- 6,4%). Aumenta, invece, l occupazione dipendente che registra un espansione dello,9%. Si noti, tuttavia, come in e nei restanti riferimenti territoriali presi a riferimento le dinamiche risultino generalmente più accentuate. Nella media del Paese l occupazione alle dipendenze avanza dell 1,5% mentre nel Nord est accelera ulteriormente segnando un rialzo del 3,2%. Se a tale prospettiva di indagine aggiungiamo quella settoriale, si osserva però che la crescita dell occupazione dipendente nelle è dovuto alle costruzioni e al terziario mentre risultano in flessione l agricoltura e soprattutto il comparto manifatturiero che perde circa 5.3 posti di lavoro (-3,4%). Pur se moderatamente, in l occupazione industriale mostra dinamiche espansive (+,6%). Nell insieme delle due componenti di posizione nella professione (dipendenti e indipendenti) le dinamiche settoriali dell economia regionale risultano positive per l edilizia (+21,5%) e per la componente residuale del terziario il cui incremento, tuttavia, non è sufficiente a compensare la contrazione del commercio e turismo (-1,%). In tale specifico ramo di attività l erosione della base occupazionale coinvolge entrambe le componenti di genere (-11,3% gli uomini e -8,8% le donne) le cui tendenze risultano allineate anche con riferimento all aumento degli altri servizi (+2,9% e +1,7% nello stesso ordine) e delle costruzioni (+16,2% e +147,4%). Nell industria, viceversa, l aumento di circa 2mila occupati maschi è più che compensato dalla flessione sofferta dalla componente femminile (-4.1 unità). Prosegue, per il terzo trimestre consecutivo, l aumento delle persone in cerca di lavoro il cui ammontare si attesta a unità segnando un incremento, su base tendenziale, del 6,8%. Si noti come, nel quarto trimestre 28, i disoccupati nelle erano appena La dinamica registrata nella nostra regione è più accentuata di quella riferita alla media del Paese (+3,5%) e a quella del centro (+2,2%) mentre nel Nord Est si registra una flessione del 6,8%. Il tasso di disoccupazione sale quindi al 12,4% superando, ancora una volta, la media italiana pari al 12,2%. Lo svantaggio della nostra regione rispetto al dato nazionale è imputabile alla componente femminile il cui indicatore sale al 14,6% (2,1 punti percentuali al disopra dell ). 2

4 La riduzione complessiva degli inattivi, parziale riflesso delle declinanti dinamiche demografiche, è pari al -,2% (-3,3% in ) e si riguarda principalmente la popolazione in età di lavoro: tra i 15 64enni, infatti, la flessione si accentua salendo al -1,8% per salire fino al -6,8% tra le forze di lavoro potenziali. La conseguenza di tale fenomeno, generalmente caratterizzato da una maggiore intensità nei restanti riferimenti territoriali considerati, è una lieve flessione del tasso di inattività che dal 29,6% si posiziona al 29,3%, 5,2 punti al disotto della media nazionale. 3

5 Tabella 1 - Popolazione 15 e oltre Popolazione Var. ass Var. % Q.ta % 4T e oltre 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Territorio Genere ,8% -,1% 2,6% 48,% Nord Ovest ,2%,1% 26,6% 48,2% Nord Est ,%,1% 19,2% 48,3% - Veneto ,2%,% 8,1% 48,5% - Emilia Romagna ,9%,1% 7,3% 48,% Centro ,1%,1% 19,8% 47,7% - Toscana ,8%,1% 6,2% 47,7% - Umbria ,4% -,2% 1,5% 47,5% ,2%,1% 1,% 48,2% ,2% -,3% 2,6% 52,% Nord Ovest ,6%,% 26,5% 51,8% Nord Est ,1%,% 19,1% 51,7% - Veneto ,6%,% 8,% 51,5% - Emilia Romagna ,%,1% 7,4% 52,% Centro ,5%,% 2,1% 52,3% - Toscana ,9% -,1% 6,3% 52,3% - Umbria ,% -,3% 1,5% 52,5% ,7% -,1% 1,% 51,8% ,5% -,2% 2,6% 1,% Nord Ovest ,9%,% 26,6% 1,% Nord Est ,%,1% 19,1% 1,% - Veneto ,4%,% 8,1% 1,% - Emilia Romagna ,9%,1% 7,3% 1,% Centro ,8%,% 2,% 1,% - Toscana ,8%,% 6,2% 1,% - Umbria ,7% -,2% 1,5% 1,% ,%,% 1,% 1,% : popolazione 15 e oltre ( e femmine ) : popolazione 15 e oltre ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche demografiche comparate per genere e femmine 1,6 1,4 1,2 1 99,8 99,6 99,4 99,2 99 1,4 1,2 1 99,8 99,6 99,4 99,2 99 1,6 1,4 1,2 1 99,8 99,6 99,4 99,2 99 I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 4

6 Tab 2 - Forze di lavoro 15 e oltre Forze di lavoro Var. ass Var. % Q.ta % 4T e oltre 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Territorio Genere ,6%,2% 2,6% 55,7% Nord Ovest ,1%,5% 27,8% 55,6% Nord Est ,1% 1,3% 2,2% 55,8% - Veneto ,8% 1,9% 8,6% 57,3% - Emilia Romagna ,7% 1,4% 7,8% 54,5% Centro ,%,3% 2,4% 55,4% - Toscana ,6% 1,% 6,3% 54,4% - Umbria ,8% -3,3% 1,5% 55,1% ,1%,8% 1,% 57,5% ,7% -,8% 2,8% 44,3% Nord Ovest ,2%,7% 3,% 44,4% Nord Est ,8% 2,% 21,7% 44,2% - Veneto ,9%,7% 8,7% 42,7% - Emilia Romagna ,9% 2,2% 8,8% 45,5% Centro ,7% 1,% 22,2% 44,6% - Toscana ,6% 2,1% 7,2% 45,6% - Umbria ,8% -3,4% 1,6% 44,9% ,8% 2,3% 1,% 42,5% ,8% -,2% 2,7% 1,% Nord Ovest ,3%,6% 28,8% 1,% Nord Est ,2% 1,6% 2,9% 1,% - Veneto ,2% 1,3% 8,6% 1,% - Emilia Romagna ,2% 1,8% 8,2% 1,% Centro ,9%,6% 21,1% 1,% - Toscana ,1% 1,5% 6,7% 1,% - Umbria ,3% -3,4% 1,5% 1,% ,9% 1,4% 1,% 1,% : forze di lavoro 15 e oltre ( e femmine ) : forze di lavoro 15 e oltre ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate delle forze di lavoro per genere e femmine , ,5 11 1,5 1 99, , ,5 I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 5

7 Tab 3 - Tasso di attività Tasso di attività Punti di variazione % Diff. in punti % 4T T-28 4T-215 4T /16 215/16 Territorio Genere 76,8% 77,7% 78,4% 1,6,7-15,3 Nord Ovest 78,% 78,8% 79,3% 1,3,5,9 14,7 Nord Est 78,8% 78,3% 79,5%,7 1,2 1,1 15,4 - Veneto 79,8% 77,3% 79,1% -,7 1,7,7 18,9 - Emilia Romagna 78,7% 79,5% 8,5% 1,8 1, 2,1 12,4 Centro 77,% 77,8% 78,1% 1,1,3 -,3 15,9 - Toscana 77,4% 78,6% 79,6% 2,1 1, 1,2 13,3 - Umbria 77,1% 79,8% 78,5% 1,4-1,3,1 15,6 74,2% 74,5% 75,2% 1,,7-3,2 19,3 6,2% 63,1% 63,1% 2,9, - -15,3 Nord Ovest 6,6% 64,1% 64,7% 4,1,6 1,6-14,7 Nord Est 61,5% 62,8% 64,1% 2,6 1,3 1, -15,4 - Veneto 58,7% 59,8% 6,2% 1,5,4-2,9-18,9 - Emilia Romagna 65,3% 66,6% 68,1% 2,7 1,5 4,9-12,4 Centro 57,2% 61,3% 62,2% 5,,8 -,9-15,9 - Toscana 6,% 64,9% 66,3% 6,3 1,4 3,2-13,3 - Umbria 61,4% 64,5% 62,9% 1,6-1,6 -,2-15,6 51,6% 54,5% 55,9% 4,3 1,4-7,2-19,3 68,5% 7,4% 7,7% 2,2,3 - - Nord Ovest 69,3% 71,5% 72,% 2,7,5 1,3 - Nord Est 7,2% 7,6% 71,8% 1,6 1,2 1,1 - - Veneto 69,3% 68,6% 69,7%,3 1, -1, - - Emilia Romagna 72,% 73,% 74,2% 2,2 1,2 3,5 - Centro 66,9% 69,5% 7,% 3,1,6 -,7 - - Toscana 68,6% 71,7% 72,9% 4,2 1,2 2,1 - - Umbria 69,2% 72,% 7,6% 1,4-1,4 -,1-62,8% 64,5% 65,5% 2,6 1, -5,2 - Tasso di attività ( e ) - 4T-216 e : dinamiche comparate - e femmine 76% 72% 74% 72% 7% 68% 66% 7% 68% 66% 64% 64% 62% 6% % % e : dinamiche comparate - e : dinamiche comparate - 79% 65% 78% 77% 76% 75% 74% 73% 72% 71% 7% 6% 55% 5% 45% 4% I II I II I II NO I NE II Veneto E. Rom. CE I Toscana II Umbria I II 62% 6% 58% I II I II I II Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat % 6

8 Tab 4 - Occupati 15 e oltre Territori Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Territorio Genere ,8% -,9% 2,6% 56,8% Nord Ovest ,1%,9% 28,9% 56,2% Nord Est ,3% 1,5% 21,4% 56,2% - Veneto ,% 2,3% 9,1% 57,8% - Emilia Romagna ,9% 1,7% 8,2% 54,7% Centro ,4%,9% 2,7% 56,% - Toscana ,3% 1,4% 6,5% 55,2% - Umbria ,2% -2,7% 1,5% 55,8% ,6%,8% 1,% 58,1% ,2% -1,5% 2,8% 43,2% Nord Ovest ,%,3% 31,2% 43,8% Nord Est ,4% 3,2% 23,1% 43,8% - Veneto ,6% 1,9% 9,2% 42,2% - Emilia Romagna ,7% 4,4% 9,4% 45,3% Centro ,2% -,1% 22,5% 44,% - Toscana ,6%,1% 7,4% 44,8% - Umbria ,2% -,9% 1,7% 44,2% ,% 1,6% 1,% 41,9% ,% -1,1% 2,7% 1,% Nord Ovest ,1%,6% 29,9% 1,% Nord Est ,3% 2,2% 22,2% 1,% - Veneto ,2% 2,2% 9,2% 1,% - Emilia Romagna ,6% 2,9% 8,7% 1,% Centro ,8%,4% 21,5% 1,% - Toscana ,1%,8% 6,9% 1,% - Umbria ,3% -1,9% 1,6% 1,% ,9% 1,1% 1,% 1,% : occupati 15 e oltre ( e femmine ) : occupati 15 e oltre ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate dell'occupazione per genere e femmine I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 7

9 Tab 5 - Tasso di occupazione Tasso di occupazione Punti di variazione % Diff. in punti % 4T T-28 4T-215 4T /16 215/16 Territorio Genere 73,1% 69,8% 69,7% -3,3 -,1-15,9 Nord Ovest 74,9% 72,2% 72,9% -2,,7 3,2 14,8 Nord Est 76,8% 73,3% 74,6% -2,1 1,3 4,9 15,5 - Veneto 77,7% 72,4% 74,3% -3,4 2, 4,6 18,9 - Emilia Romagna 76,6% 74,2% 75,4% -1,2 1,2 5,6 12,2 Centro 73,2% 69,6% 7,3% -2,9,7,5 15,7 - Toscana 74,3% 71,2% 72,5% -1,8 1,2 2,7 14, - Umbria 75,1% 72,8% 72,3% -2,8 -,6 2,5 15,9 69,7% 65,9% 66,5% -3,2,6-3,2 18,2 56,9% 54,2% 53,9% -3, -, ,9 Nord Ovest 56,8% 57,9% 58,2% 1,4,3 4,3-14,8 Nord Est 58,7% 57,3% 59,2%,5 1,8 5,3-15,5 - Veneto 56,% 54,5% 55,4% -,6,9 1,6-18,9 - Emilia Romagna 62,5% 6,4% 63,1%,6 2,7 9,3-12,2 Centro 52,4% 54,5% 54,6% 2,2,1,7-15,7 - Toscana 55,5% 58,5% 58,5% 3,, 4,6-14, - Umbria 55,8% 56,3% 56,4%,5, 2,5-15,9 47,2% 47,5% 48,3% 1,1,8-5,6-18,2 65,% 62,% 61,8% -3,2 -,2 - - Nord Ovest 65,9% 65,1% 65,6% -,3,5 3,8 - Nord Est 67,8% 65,3% 66,9% -,9 1,6 5,1 - - Veneto 67,% 63,4% 64,9% -2, 1,5 3,1 - - Emilia Romagna 69,5% 67,3% 69,2% -,3 1,9 7,4 - Centro 62,6% 61,9% 62,3% -,3,4,6 - - Toscana 64,8% 64,8% 65,4%,6,6 3,7 - - Umbria 65,3% 64,4% 64,2% -1,2 -,3 2,4-58,4% 56,6% 57,4% -1,,7-4,4 - Tasso di occupazione ( e ) - 4T % 7% 65% 6% e : dinamiche comparate - e femmine 64% 62% 6% 58% 56% 55% 5% NO NE Veneto E. Rom. CE Toscana Umbria 54% 52% % % e : dinamiche comparate - e : dinamiche comparate - 72% 7% 58% 56% 54% 68% 66% 52% 5% 48% 64% 46% 62% 6% 44% 42% 4% I II I II I II I II I II I II 5% I II I II I II Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat % 8

10 Tab 6 - Occupati 15 e oltre per posizione nella professione Territori Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Territorio Genere Dipendenti ,4%,9% 2,6% 74,% Nord Ovest ,7% 1,9% 3,4% 77,6% Nord Est ,2% 3,2% 22,7% 78,% - Veneto ,2% 5,1% 9,5% 79,1% - Emilia Romagna ,7% 1,9% 8,7% 76,5% Centro ,6%,1% 21,2% 75,3% - Toscana ,8%,5% 6,5% 72,6% - Umbria ,8% 3,% 1,6% 75,9% ,7% 1,5% 1,% 76,3% Indipendenti ,8% -6,4% 3,% 26,% Nord Ovest ,1% -3,4% 28,2% 22,4% Nord Est ,2% -,8% 2,5% 22,% - Veneto ,7% -7,6% 8,1% 2,9% - Emilia Romagna ,8% 6,1% 8,6% 23,5% Centro ,4% 1,4% 22,4% 24,7% - Toscana ,% 1,6% 8,% 27,4% - Umbria ,8% -14,7% 1,6% 24,1% ,8%,% 1,% 23,7% ,% -1,1% 2,7% 1,% Nord Ovest ,1%,6% 29,9% 1,% Nord Est ,3% 2,2% 22,2% 1,% - Veneto ,2% 2,2% 9,2% 1,% - Emilia Romagna ,6% 2,9% 8,7% 1,% Centro ,8%,4% 21,5% 1,% - Toscana ,1%,8% 6,9% 1,% - Umbria ,3% -1,9% 1,6% 1,% ,9% 1,1% 1,% 1,% : occupati dipendenti : occupati indipendenti I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate dell'occupazione per posizione nella professionegenere Dipendenti Indipendenti I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 9

11 Tab 7 - Occupati per settore e posizione nella professione, Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Settore Posizione Dipendenti Agricoltura ,2% -6,3%,9% 42,5% Industria ,9% -3,4% 32,9% 84,3% Costruzioni ,2% 9,6% 3,7% 47,8% Commercio e turismo ,3%,1% 16,5% 6,8% Altri servizi ,7% 3,9% 45,9% 77,8% terziario ,9% 2,9% 62,4% 72,5% dipendenti ,4%,9% 1,% 74,% Indipendenti Agricoltura ,8% -33,7% 1,3% 57,5% Industria ,7% 13,% 17,4% 15,7% Costruzioni ,8% 34,9% 11,5% 52,2% Commercio e turismo ,6% -22,2% 3,3% 39,2% Altri servizi ,1% -3,5% 37,2% 22,2% terziario ,6% -12,9% 67,5% 27,5% indipendenti ,8% -6,4% 1,% 26,% Agricoltura ,8% -24,3% 2,2% 1,% Industria ,9% -1,2% 28,9% 1,% Costruzioni ,8% 21,5% 5,7% 1,% Commercio e turismo ,4% -1,% 2,1% 1,% Altri servizi ,5% 2,2% 43,7% 1,% terziario ,3% -2,% 63,7% 1,% complessivo ,% -1,1% 1,% 1,% Agricoltura Industria Dip Ind Dip Ind I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 Costruzioni Servizi Dip Ind Dip Ind I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 1

12 Tab 8 - Occupati per settore e posizione nella professione, Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Settore Posizione Dipendenti Agricoltura ,5% 7,3% 2,9% 53,9% Industria ,7%,6% 22,9% 88,1% Costruzioni ,8% -3,2% 4,7% 59,4% Commercio e turismo ,8% 4,5% 17,3% 64,6% Altri servizi ,6% 1,1% 52,2% 8,3% terziario ,8% 1,9% 69,5% 75,7% dipendenti ,7% 1,5% 1,% 76,3% Indipendenti Agricoltura ,2% 1,3% 2,5% 46,1% Industria ,% -4,7% 1,% 11,9% Costruzioni ,9% -1,8% 1,3% 4,6% Commercio e turismo ,2% 1,2% 3,5% 35,4% Altri servizi ,3%,4% 41,2% 19,7% terziario ,5%,8% 71,7% 24,3% indipendenti ,8%,% 1,% 23,7% Agricoltura ,1% 4,4% 5,4% 1,% Industria ,3% -,1% 19,9% 1,% Costruzioni ,8% -2,7% 6,% 1,% Commercio e turismo ,1% 3,3% 2,4% 1,% Altri servizi ,9%,9% 49,6% 1,% terziario ,7% 1,6% 7,% 1,% complessivo ,9% 1,1% 1,% 1,% Agricoltura Industria Dip Ind Dip Ind I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 Costruzioni Servizi Dip Ind Dip Ind I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 11

13 Tab 9 - Occupati per settore e genere, Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Settore Posizione Agricoltura ,% -48,4% 1,6% 53,8% Industria ,1% 1,5% 38,1% 74,9% Costruzioni ,8% 16,2% 9,3% 91,8% Commercio e turismo ,7% -11,3% 17,4% 49,3% Altri servizi ,8% 2,9% 33,6% 43,7% terziario ,6% -2,4% 51,% 45,4% maschi ,8% -,9% 1,% 56,8% Agricoltura ,8% 65,9% 1,3% 46,2% Industria ,4% -8,5% 16,7% 25,1% Costruzioni ,7% 147,4% 1,1% 8,2% Commercio e turismo ,1% -8,8% 23,6% 5,7% Altri servizi ,1% 1,7% 56,9% 56,3% terziario ,9% -1,6% 8,4% 54,6% femmine ,2% -1,5% 1,% 43,2% Agricoltura ,8% -24,3% 2,9% 1,% Industria ,9% -1,2% 28,9% 1,% Costruzioni ,8% 21,5% 5,7% 1,% Commercio e turismo ,4% -1,% 2,1% 1,% Altri servizi ,5% 2,2% 43,7% 1,% terziario ,3% -2,% 63,7% 1,% complessivo ,% -1,1% 1,% 1,% Agricoltura Industria I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 Costruzioni Servizi I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 12

14 Tab 1 - Occupati per settore e genere, Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Settore Posizione Agricoltura ,%,5% 5,% 71,1% Industria ,%,1% 25,7% 75,% Costruzioni ,9% -1,9% 9,7% 94,% Commercio e turismo ,4% 4,1% 19,7% 55,9% Altri servizi ,6%,4% 39,9% 46,7% terziario ,2% 1,6% 59,6% 49,4% maschi ,6%,8% 1,% 58,1% Agricoltura ,3% 15,4% 2,% 28,9% Industria ,9% -,6% 11,8% 25,% Costruzioni ,7% -13,%,9% 6,% Commercio e turismo ,7% 2,3% 21,5% 44,1% Altri servizi ,1% 1,4% 63,% 53,3% terziario ,2% 1,6% 84,5% 5,6% femmine ,% 1,6% 1,% 41,9% Agricoltura ,1% 4,4% 7,1% 1,% Industria ,3% -,1% 19,9% 1,% Costruzioni ,8% -2,7% 6,% 1,% Commercio e turismo ,1% 3,3% 2,4% 1,% Altri servizi ,9%,9% 49,6% 1,% terziario ,7% 1,6% 7,% 1,% complessivo ,9% 1,1% 1,% 1,% Agricoltura Industria I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 Costruzioni Servizi I II I II I II I II I II I II Numeri indice a base fissa = 1 Numeri indice a base fissa = 1 13

15 Tab 11 - Persone in cerca di occupazione 15 e oltre Territori Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Territorio Genere ,2% 1,2% 2,5% 48,2% Nord Ovest ,2% -3,6% 19,4% 49,7% Nord Est ,4% -2,7% 1,7% 49,6% - Veneto ,3% -5,3% 4,4% 49,9% - Emilia Romagna ,9% -3,2% 4,2% 5,7% Centro ,5% -4,7% 17,7% 5,2% - Toscana ,8% -2,9% 4,9% 47,3% - Umbria ,3% -1,7% 1,% 47,8% ,2%,6% 1,% 53,2% ,1% 3,8% 3,1% 51,8% Nord Ovest ,1% 4,4% 22,3% 5,3% Nord Est ,7% -1,5% 12,3% 5,4% - Veneto ,2% -12,% 5,1% 5,1% - Emilia Romagna ,9% -19,3% 4,7% 49,3% Centro ,9% 1,3% 19,9% 49,8% - Toscana ,8% 2,9% 6,2% 52,7% - Umbria ,7% -2,7% 1,2% 52,2% ,4% 7,1% 1,% 46,8% ,% 6,8% 2,8% 1,% Nord Ovest ,5%,3% 2,8% 1,% Nord Est ,7% -6,8% 11,4% 1,% - Veneto ,9% -8,8% 4,7% 1,% - Emilia Romagna ,6% -11,8% 4,5% 1,% Centro ,5% 2,2% 18,7% 1,% - Toscana ,5% 8,4% 5,5% 1,% - Umbria ,1% -16,2% 1,1% 1,% ,4% 3,5% 1,% 1,% : occupati 15 e oltre ( e femmine ) : occupati 15 e oltre ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate delle persone in cerca di occupazione per genere e femmine I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 14

16 Tab 12 - Tasso di disoccupazione 15 e oltre Tasso disoccupazione Punti di variazione % Diff. in punti % 4T e oltre 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 Territorio Genere 4,8% 9,8% 1,8% 6, 1, - -3,8 Nord Ovest 3,9% 8,2% 7,8% 3,9 -,3-2,9-2,1 Nord Est 2,6% 6,2% 5,9% 3,3 -,2-4,8-1,7 - Veneto 2,7% 6,3% 5,8% 3,2 -,4-4,9-2, - Emilia Romagna 2,6% 6,4% 6,1% 3,5 -,3-4,6-1, Centro 4,8% 1,3% 9,8% 4,9 -,5-1, -2,3 - Toscana 4,1% 9,% 8,7% 4,6 -,3-2,1-2,9 - Umbria 2,8% 8,4% 7,7% 4,9 -,6-3, -2,6 6,% 11,3% 11,3% 5,2,,5-2,1 5,4% 13,9% 14,6% 9,1,6-3,8 Nord Ovest 6,2% 9,6% 1,% 3,7,4-4,6 2,1 Nord Est 4,6% 8,7% 7,6% 3,1-1,1-6,9 1,7 - Veneto 4,7% 9,% 7,8% 3,2-1,1-6,7 2, - Emilia Romagna 4,3% 9,1% 7,2% 2,8-1,9-7,4 1, Centro 8,3% 11,% 12,% 3,7 1, -2,5 2,3 - Toscana 7,3% 9,7% 11,5% 4,2 1,8-3, 2,9 - Umbria 8,9% 12,6% 1,3% 1,5-2,3-4,2 2,6 8,5% 12,8% 13,4% 4,9,6-1,1 2,1 5,1% 11,6% 12,4% 7,4,8 - - Nord Ovest 4,9% 8,8% 8,8% 3,9, -3,7 - Nord Est 3,5% 7,3% 6,7% 3,2 -,6-5,8 - - Veneto 3,5% 7,4% 6,7% 3,2 -,7-5,8 - - Emilia Romagna 3,4% 7,6% 6,6% 3,2-1, -5,8 - Centro 6,3% 1,6% 1,8% 4,4,2-1,7 - - Toscana 5,5% 9,3% 1,% 4,5,6-2,5 - - Umbria 5,5% 1,3% 8,9% 3,4-1,4-3,5-7,% 11,9% 12,2% 5,1,2 -,3 - Tasso di disoccupazione 15 e oltre ( M + F ) - 4T-216 e : dinamiche comparate - e femmine 14% 2% 12% 1% 15% 8% 6% 1% 4% 2% 5% % NO NE Veneto E. Rom. CE Toscana Umbria % % % e : dinamiche comparate - 2% e : dinamiche comparate - 2% 15% 15% 1% 1% 5% % 5% % I II I II I II I II I II I II I II I II I II Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat % 15

17 Tab 13 - Inattivi 15 e oltre Territori Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 27/16 215/16 Territorio Genere ,2% -,7% 2,5% 39,6% Nord Ovest ,5% -11,6% 22,1% 35,2% Nord Est ,2% -1,8% 17,7% 39,4% - Veneto ,7% -2,9% 7,4% 38,5% - Emilia Romagna ,4% -1,9% 6,7% 39,9% Centro ,2% -,1% 19,% 39,2% - Toscana ,6% -1,4% 5,9% 39,9% - Umbria ,3% 4,9% 1,5% 39,5% ,9% -,4% 1,% 39,7% ,4%,2% 2,5% 6,4% Nord Ovest ,% 6,5% 26,7% 64,8% Nord Est ,9% -1,6% 17,9% 6,6% - Veneto ,4% -,6% 7,8% 61,5% - Emilia Romagna ,5% -1,9% 6,6% 6,1% Centro ,8% -,9% 19,4% 6,8% - Toscana ,7% -1,9% 5,9% 6,1% - Umbria ,2% 2,2% 1,5% 6,5% ,4% -5,2% 1,% 6,3% ,9% -,2% 2,5% 1,% Nord Ovest ,3% -,7% 24,9% 1,% Nord Est ,9% -1,7% 17,8% 1,% - Veneto ,% -1,5% 7,7% 1,% - Emilia Romagna ,2% -1,9% 6,6% 1,% Centro ,5% -,6% 19,2% 1,% - Toscana ,7% -1,7% 5,9% 1,% - Umbria ,2% 3,3% 1,5% 1,% ,9% -3,3% 1,% 1,% : inattivi 15 e oltre ( e femmine ) : inattivi 15 e oltre ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate della popolazione inattiva 15 e oltre per genere e femmine I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 16

18 Tab 14 - Inattivi Territori Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 28/16 215/16 Territorio Genere ,% -3,6% 2,2% 36,7% Nord Ovest ,7% -12,6% 19,7% 33,2% Nord Est ,5% -5,7% 15,7% 36,3% - Veneto ,3% -8,1% 6,9% 34,6% - Emilia Romagna ,8% -4,9% 5,6% 37,7% Centro ,3% -1,6% 17,3% 36,1% - Toscana ,5% -4,9% 4,9% 37,2% - Umbria ,2% 5,8% 1,2% 35,9% ,7% -2,3% 1,% 36,4% ,6% -,7% 2,1% 63,3% Nord Ovest ,% 3,8% 22,6% 66,8% Nord Est ,% -3,8% 15,8% 63,7% - Veneto ,1% -1,4% 7,4% 65,4% - Emilia Romagna ,2% -4,6% 5,3% 62,3% Centro ,6% -2,5% 17,5% 63,9% - Toscana ,1% -4,2% 4,7% 62,8% - Umbria ,2% 3,7% 1,2% 64,1% ,1% -6,3% 1,% 63,6% ,7% -1,8% 2,1% 1,% Nord Ovest ,8% -2,3% 21,5% 1,% Nord Est ,1% -4,5% 15,7% 1,% - Veneto ,3% -3,8% 7,2% 1,% - Emilia Romagna ,8% -4,7% 5,5% 1,% Centro ,1% -2,2% 17,4% 1,% - Toscana ,1% -4,5% 4,8% 1,% - Umbria ,3% 4,5% 1,2% 1,% ,6% -4,9% 1,% 1,% : inattivi ( e femmine ) : inattivi ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate della popolazione inattiva per genere e femmine I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 17

19 Tab 15 - Tasso di inattività Tasso di inattività Punti di variazione % Diff. in punti % 4T T-28 4T-215 4T /16 215/16 Territorio Genere 23,2% 22,3% 21,6% -1,6 -, ,3 Nord Ovest 22,% 21,2% 2,7% -1,3 -,5 -,9-14,7 Nord Est 21,2% 21,7% 2,5% -,7-1,2-1,1-15,4 - Veneto 2,2% 22,7% 2,9%,7-1,7 -,7-18,9 - Emilia Romagna 21,3% 2,5% 19,5% -1,8-1, -2,1-12,4 Centro 23,% 22,2% 21,9% -1,1 -,3,3-15,9 - Toscana 22,6% 21,4% 2,4% -2,1-1, -1,2-13,3 - Umbria 22,9% 2,2% 21,5% -1,4 1,3 -,1-15,6 25,8% 25,5% 24,8% -1, -,7 3,2-19,3 39,8% 36,9% 36,9% -2,9, - 15,3 Nord Ovest 39,4% 35,9% 35,3% -4,1 -,6-1,6 14,7 Nord Est 38,5% 37,2% 35,9% -2,6-1,3-1, 15,4 - Veneto 41,3% 4,2% 39,8% -1,5 -,4 2,9 18,9 - Emilia Romagna 34,7% 33,4% 31,9% -2,7-1,5-4,9 12,4 Centro 42,8% 38,7% 37,8% -5, -,8,9 15,9 - Toscana 4,% 35,1% 33,7% -6,3-1,4-3,2 13,3 - Umbria 38,6% 35,5% 37,1% -1,6 1,6,2 15,6 48,4% 45,5% 44,1% -4,3-1,4 7,2 19,3 31,5% 29,6% 29,3% -2,2 -,3 - - Nord Ovest 3,7% 28,5% 28,% -2,7 -,5-1,3 - Nord Est 29,8% 29,4% 28,2% -1,6-1,2-1,1 - - Veneto 3,7% 31,4% 3,3% -,3-1, 1, - - Emilia Romagna 28,% 27,% 25,8% -2,2-1,2-3,5 - Centro 33,1% 3,5% 3,% -3,1 -,6,7 - - Toscana 31,4% 28,3% 27,1% -4,2-1,2-2,1 - - Umbria 3,8% 28,% 29,4% -1,4 1,4,1-37,2% 35,5% 34,5% -2,6-1, 5,2 - Tasso di inattività ( e ) - 4T-216 e : dinamiche comparate - e femmine 4% 5% 35% 3% 25% 4% 2% 15% 3% 1% 5% % NO NE Veneto E. Rom. CE Toscana Umbria 2% 1% % % e : dinamiche comparate - 5% e : dinamiche comparate - 5% 4% 4% 3% 3% 2% 1% 2% 1% I II I II I II I II I II I II I II I II I II Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat % 18

20 Tab 16 - Forze di lavoro potenziali Territori Var. ass Var. % Q.ta % 4T-216 4T-28 4T-215 4T /16 215/16 27/16 215/16 Territorio Genere ,1% 11,9% 1,3% 38,1% Nord Ovest ,6% -14,4% 11,% 35,% Nord Est ,9% -2,2% 7,7% 34,2% - Veneto ,% -36,8% 2,8% 29,1% - Emilia Romagna ,4% -12,3% 3,2% 37,2% Centro ,% -,5% 12,7% 37,8% - Toscana ,7% -32,7% 2,5% 33,7% - Umbria ,% 15,7%,7% 35,7% ,% -3,5% 1,% 41,4% ,9% -15,4% 1,5% 61,9% Nord Ovest ,7% 1,7% 14,5% 65,% Nord Est ,4% 1,8% 1,5% 65,8% - Veneto ,9% 9,2% 4,9% 7,9% - Emilia Romagna ,% -6,1% 3,9% 62,8% Centro ,% -7,5% 14,8% 62,2% - Toscana ,8% -11,5% 3,5% 66,3% - Umbria ,3% 1,1%,9% 64,3% ,9% -9,9% 1,% 58,6% ,1% -6,8% 1,4% 1,% Nord Ovest ,4% -4,6% 13,% 1,% Nord Est ,3% -7,% 9,3% 1,% - Veneto ,6% -9,9% 4,% 1,% - Emilia Romagna ,% -8,5% 3,6% 1,% Centro ,5% -5,% 13,9% 1,% - Toscana ,6% -2,% 3,1% 1,% - Umbria ,5% 5,9%,8% 1,% ,6% -7,3% 1,% 1,% : forze di lavoro potenziali ( e femmine ) : forze di lavoro potenziali ( e femmine ) I II I II I II I II I II I II assoluti in migliaia assoluti in migliaia e : dinamiche comparate delle forze di lavoro potenziali per genere e femmine I I I I I I I I I Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro Regione su dati Rcfl Istat Numeri indice a base fissa = 1 19

21 2. I dati di fonte amministrativa: assunzioni, trasformazioni, cessazioni e saldi I. Assunzioni Il quarto trimestre del 216 registra, in complesso, un numero di assunzioni pari a unità che risulta in aumento del 4,2% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. La favorevole evoluzione si deve sia alla crescita dei contratti che configurano un rapporto di lavoro alle dipendenze (+3,2%) sia alla componente residuale trainata dalla considerevole ripresa del lavoro intermittente (+7,1%). movimenti Tav. 1: assunzioni, trasformazioni e cessazioni - IV trimestre 216 Variazioni 4T-214 4T-215 4T /15 215/16 214/ ,3% 4,2% 23,3% - di cui lavoro dipendente ,8% 3,2% 29,7% Trasformazioni ,7% -31,6% 118,% - di cui da apprendistato ,3% -18,1% -4,7% - di cui da tempo determinato ,5% -33,2% 166,3% ,2%,3% -,9% - di cui lavoro dipendente ,2% 4,1% 2,9% ,1% 17,7% 53,9% - di cui lavoro dipendente ,1% -8,9% 47,8% Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro - Regione su dati SIL - Job Agency Assunzioni Cessazioni Saldo Graf. 1: le principali movimentazioni in ingresso e uscita nelle 8. Tot. assunzioni Lavoro dip. Saldo lavoro dip. Saldo complessivo T-213 1T-214 2T-214 3T-214 4T-214 1T-215 2T-215 3T-215 4T-215 1T-216 2T-216 3T-216 4T-216 Fonte: elab. Osservatorio Mercato del Lavoro - Regione su dati SIL - Job Agency Il flusso di avviamenti riferibili al lavoro dipendente aumenta, in termini tendenziali, in tutte le province delle ad eccezione di quella di Ancona in cui calano del -2,8%. Particolarmente sostenute, viceversa, le dinamiche che si registrano a Fermo (+16,4%) e Ascoli Piceno (+1,2%). Considerando alcune caratteristiche anagrafiche della forza lavoro in entrata nell occupazione si osservano variazioni di segno positivo per entrambe le componenti di genere e sia per i lavoratori italiani che stranieri. Le assunzioni di giovani tra 15 e 24 anni salgono da 7.56 a segnando un incremento del 16,7%. Anche le tre classi over 45 2

22 registrano un crescente numero di contratti rispetto al IV trimestre 215 mentre gli ingressi nell occupazione degli individui di età compresa tra 25 e 44 risultano in lieve calo. Se l andamento complessivo delle assunzioni appare generalmente positivo le dinamiche settoriali pongono in evidenza le difficoltà di ampia parte dell economia regionale ad imprimere una consistente accelerazione al mercato del lavoro. Le assunzioni, infatti, crescono solo nel terziario (+9,1%) mentre risultano in flessione nell agricoltura (-2,5%) nell industria (-16,1%) e nelle costruzioni (-9,9%). Tutte le componenti settoriali del manifatturiero segnano dinamiche tendenzialmente declinanti mentre nell ambito del terziario, alla contrazione del commercio, della sanità e assistenza sociale e della componente residuale, si contrappone la vivace dinamica del turismo (+28,%) dei servizi alle imprese (circa 17.4 assunzioni rispetto alle 13.3 del quarto quadrimestre 215 per un incremento del +3,8%) e della pubblica amministrazione (+38,2% ma con un incidenza pari ad appena il 2,5% del flusso complessivo di assunzioni riferite al terziario). Nel quarto trimestre 216 calano le assunzioni stipulate mediante contratti di lavoro a tempo indeterminato che, da poco meno di 15mila, scendono a 7.391; variazioni negative si riscontrano anche per il lavoro domestico (-1,1%) e per il parasubordinato (-25,9%). A tali dinamiche fanno riscontro i considerevoli aumenti delle altre tipologie contrattuali. Oltre al lavoro intermittente, a cui si è accennato all inizio del paragrafo, crescono il tempo determinato (+14,5%) l apprendistato (+62,7%) e la somministrazione, utilizzata in oltre 15.2 casi (+41,3%). II. Saldi delle posizioni lavorative dipendenti Premessa metodologica. Il saldo assunzionicessazioni rappresenta, per il periodo considerato, la variazione netta delle posizioni lavorative in essere a fine periodo rispetto alla situazione iniziale. Tale variazione va valutata tenendo presente che i trimestri sono condizionati dalla stagionalità della natura di alcuni rapporti di lavoro e, come tali, non possono essere considerati come rappresentativi del dato annuale. Vi è inoltre una stagionalità amministrativa dei rapporti di lavoro che spesso cessano a scadenze naturali di fine-anno o fine-mese e vengono riavviati all inizio di quello successivo (soprattutto in determinati mesi). Per questi motivi, il terzo e il quarto trimestre dell anno sono tendenzialmente periodi di depressione del livello delle posizioni lavorative in essere saldi assunzioni-cessazioni generalmente negativi a differenza dei primi due trimestri dell anno in cui si osservano solitamente saldi positivi. Il saldo del lavoro dipendente, dato dalla differenza tra assunzioni (ingressi) e cessazioni (fuoriuscite) mostra, nel trimestre conclusivo dello scorso anno, un valore negativo prossimo alle 12mila unità. Tale ammontare risulta di ampiezza leggermente superiore a quella del corrispondente periodo del 215 ma è circa la metà della rilevazione riferita al 214. Il deterioramento delle posizioni lavorative è particolarmente accentuato in provincia di Pesaro e Urbino ( da -955) mostra variazioni sfavorevoli in Ancona e Macerata (-12,8% e - 11,3% rispettivamente) mentre registra dinamiche positive a Fermo e Ascoli Piceno pur mantenendo, in entrambi i casi, segno negativo. Come per le assunzioni, l evoluzione del saldo è positiva solo per il terziario (+2,%, da -827 a -662) mentre, in riferimento alle tipologie contrattuali, si registra una considerevole flessione per il tempo indeterminato. Per tale istituto, tuttavia, la differenza tra ingressi e uscite continua a mostrare segno positivo attestandosi ad poco più di 2.25 unità. Variazioni favorevoli ma valori negativi si osservano per i saldi del tempo determinato e della somministrazione mentre si pone in evidenza l utilizzo dell apprendistato che, grazie alla vigorosa crescita delle assunzioni chiude il trimestre con segno positivo di entità prossima alla 5 unità. 21