Infopiano nuova edizione Anno VIII marzo 2006
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- Romano Salvadori
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1 Infopiano nuova edizione Anno VIII marzo 2006 Ufficio di Piano - Centro direzionale di Napoli - Isola C3 18 piano Tel fax uff.piano@regione.campania.it REGIONE CAMPANIA Ufficio di Piano In questo numero : - Gli indirizzi di sviluppo lungo i corridoi europei ( dal Documento strategico regionale preliminare per la politica di coesione Reti di trasporto Trans-Europee : Corridoio VII BARI VARNA. - Corridoio I : PALERMO - BERLINO La redazione di Infopiano : Arch. Pasquale MANDUCA Arch. Giuseppe RUSSO Arch. Domenico SMARRAZZO
2 DAL DOCUMENTO STRATEGICO REGIONALE PRELIMINARE PER LA POLITICA DI COESIONE La Regione Campania vuole interconnettersi sia ai programmi delle reti europee (corridoio I e corridoio VIII), contribuendo con le risorse a sua disposizione a realizzarle, sia lavorando con le altre Regioni meridionali e con il Governo nazionale a delineare un comune programma strategico Sud, grande piattaforma logistica integrata nel mediterraneo per essere in grado nei prossimi decenni di intercettare i traffici che dalla Cina, dall India e dall Estremo oriente, dai Balcani e dall Est europeo tornano a solcare il Mediterraneo.... Le grandi direttrici di sviluppo delle reti TEN-T (Trans-European-Network Transport) sono un potente strumento capace di produrre gerarchie all interno dello spazio europeo, e costituiscono pertanto un elemento di potenziale sviluppo (ma anche di potenziale indebolimento) per i territori che beneficieranno della loro presenza (o assenza). Il ruolo che assumerà la nostra Regione in relazione alle scelte di assetto generale del territorio europeo sarà centrale o marginale in funzione delle modalità con cui sarà in grado di interagire con esse. Il Mezzogiorno d Italia risulta attraversato sul versante tirrenico dal corridoio I, che dunque interessa in modo diretto la nostra Regione, sull asse Roma-Caserta-Reggio Calabria-Palermo, mentre il versante adriatico risulta indirettamente sollecitato ad assumere il ruolo di porta d accesso della penisola al corridoio VIII attraverso il porto di Bari. Il collegamento fra i Corridoi I e VIII, in particolare fra Bari e Napoli, pone due problemi: il primo riguarda la natura dei collegamenti materiali ed immateriali fra i due capoluoghi del Mezzogiorno continentale, il secondo il ruolo dei sistemi territoriali intermedi, rispetto agli obiettivi di competitività e di sviluppo sostenibile dell agenda europea di Lisbona-Goteborg. Si tratta del collegamento est-ovest più importante nel Mezzogiorno continentale, perché mette in relazione le aree a forte urbanizzazione della costa tirrenica (Napoli-Salerno) e quella adriatica (Bari- Barletta) 2
3 CORRIDOIO VIII Collegamento tra regioni adriatico-joniche, area balcanica e Mar Nero Inquadramento generale delle opere previste, conclusioni dell'ultima riunione dello Steering Committee e funzioni del Segretariato del Corridoio 8. Il Corridoio VIII collega le regioni adriatico-ioniche con l'area balcanica e dei Paesi del Mar Nero. Sotto il profilo economico, la Commissione Europea si propone di realizzare, attraverso le reti di trasporto, un migliore accesso territoriale ai Paesi appartenenti all'unione, e di sviluppare la mobilità di persone e cose, secondo gli orientamenti del mercato unico e secondo i principi di mobilità sostenibile. Sotto il profilo dei trasporti, il Corridoio VIII è costituito da un sistema multimodale lungo la direttrice Est-Ovest che comprende porti, aeroporti, interporti, strade e ferrovie, per un'estensione di circa 1270 km di linee ferroviarie e di 960 km di strade. Il suo tracciato principale si sviluppa sulla direttrice Bari- Brindisi - Durazzo - Tirana - Skopje -Burgas - Varna. Sono previste diramazioni di collegamento verso la Grecia e, attraverso il Corridoio IV, verso la Turchia. Inquadramento generale Il Corridoio VIII copre un'area del Sud-Est Europa dove i collegamenti sono da sempre assai scarsi. I collegamenti stradali sono difficilissimi sia in Albania sia in FYR Macedonia, soprattutto ai passi di Qafe Thane (confine Albania-FYR Macedonia) e di Deve Bujir (FYR Macedonia-Bulgaria); per le ferrovie mancano ancora tratti di raccordo ( 69 chilometri fra Albania e FYR Macedonia e 57 fra FYR Macedonia e Bulgaria), il loro livello tecnico è insufficiente in FYR Macedonia e Bulgaria e pessimo in Albania. Per questo, la realizzazione del Corridoio VIII richiede maggiori risorse sia economiche sia di cooperazione internazionale, ma apre anche potenzialità del tutto nuove. Esso apre una via nuova, fondamentale per la FYR Macedonia e l'albania e di importanza altrettanto grande per le regioni italiane dell'adriatico Centro-Meridionale e del Centro-Sud in genere. Attraverso il collegamento marittimo fra i porti pugliesi e Durazzo in Albania, e poi quello stradale-ferroviario fino al Mar Nero, infatti, il Corridoio VIII potrebbe consentire di estendere progressivamente verso Oriente quelle forme di collaborazione industriale e commerciale che sono già significative fra le due sponde. L'integrazione con i paesi dell'europa Sud Orientale è fondamentale in particolare per il Nord-Est e per il Centro-Sud italiani. I rapporti con i paesi del Sud-Est Europa sono poi importantissimi per il Centro-Sud. In particolare la Puglia ritrova terre con le quali nella prima metà del secolo scorso aveva intessuto relazioni molto forti. Il Memorandum di Intesa Il percorso del Corridoio VIII è stato oggetto di discussione fin dalla presidenza italiana del 1996, quando venne sottolineata l'importanza dei porti italiani di Brindisi e Bari come poli occidentali del percorso del Corridoio. La sottoscrizione di un Memorandum di Intesa (Memorandum of Understanding) del Corridoio Pan-Europeo n.viii, avvenuta a Bari il 9 settembre 2002, tra Grecia, FYR Macedonia, Bulgaria, Turchia, Albania e Italia ha dato un rinnovato impulso alla realizzazione del Corridoio VIII. La firma del Memorandum è stata la dimostrazione che il Corridoio VIII costituisce una vera priorità per l'italia anche a livello politico. La funzione di coordinamento e di promozione delle iniziative per la realizzazione di tale Corridoio sono svolte dallo Steering Committee, composto dai rappresentanti dei Paesi partecipanti, la cui presidenza è affidata all'italia. Nella prima riunione dello Steering Committee, svoltasi a Roma nel giugno 2003, è stata approvata la costituzione del Segretariato permanente, da localizzare in Bari, nel Centro Direzionale della Fiera del Levante, con il supporto finanziario del Governo Italiano, inaugurato in occasione dell'incontro dei Ministri dei Trasporti dei Paesi aderenti, svoltosi a Bari nel settembre Il segretariato svolge attività di supporto allo Steering Committee ed assiste anche gli Stati membri nella definizione dei progetti tendenti a realizzare l'asse principale dell'intero Corridoio VIII, nonché le attività necessarie per il reperimento dei fondi. Il Segretariato dipende funzionalmente dalla Presidenza dello Steering 3
4 Committee, che ne individua contenuti e modalità operative, sia delle attività tecniche che amministrative e finanziarie. Le funzioni del Segretariato: supporto allo Steering Committee; organizzazione delle riunioni dello Steering Committee e coordinamento delle attività dei gruppi di lavoro sulle ferrovie, strade e trasporti marittimi; supporto agli Stati Membri nella identificazione e nello sviluppo dei progetti di infrastrutture lungo il Corridoio e nella definizione del relativo montaggio finanziario; supporto nella definizione dei programmi ed alla presentazione dei progetti da sottoporre alla Commissione Europea ed alle istituzioni finanziarie internazionali, allo scopo di ottenere i contributi necessari; sviluppo delle attività di promozione dei programmi e progetti relativi al Corridoio all'interno dell'unione Europea, favorendo la determinazione di sinergie con gli altri Corridoi di trasporto Pan- Europei; definizione dei capitolati d'onere per lo svolgimento degli studi previsti dall'art. 9 del Memorandum d'intesa relativo al Corridoio VIII; svolgimento delle procedure di selezione e monitoraggio degli studi; liquidazione dei compensi; mantenimento dei contatti con il settore privato, in vista della determinazione di forme di cooperazione pubblico-privato nell'ambito dei progetti; pubbliche relazioni e informazioni sulle opportunità relative agli appalti (anche attraverso un sito internet). La seconda riunione dello Steering Committee: programma La seconda riunione dello Steering Committee, tenutasi a Bari presso la Fiera del Levante il 6 dicembre 2004, sotto la presidenza italiana, ha visto la partecipazione di Albania, Bulgaria, FYR Macedonia, Grecia e Turchia, ciascuno con i propri delegati. Queste le decisioni più importanti prese dallo Steering Committee nel suo ultimo incontro: il presidente dello Steering Committee, arch. Gaetano Fontana, ha delineato le strategie generali per le attività a medio e lungo termine a favore dello sviluppo del Corridoio VIII. Il coordinatore del Segretariato Tecnico, arch. Michele Grimaldi, ha illustrato la proposta per un Piano delle Attività nel biennio , piano in seguito approvato all'unanimità; la RFI (Ferrovie dello Stato) ha presentato un progetto per uno studio di fattibilità relativo al sistema ferroviario complessivo del Corridoio VIII. L'ANAS ha confermato la propria disponibilità a collaborare per lo sviluppo delle attività legate al Corridoio. Ciascun delegato dei Paesi Membri ha presentato uno Status Report relativo all'avanzamento dei lavori entro i propri confini e con particolare enfasi per le aree transfrontaliere; al termine dei lavori lo Steering Committee ha approvato le linee generali così come definite nell'introduzione del presidente Fontana, e il Piano delle Attività Nello specifico, le attività inizieranno con uno studio di prefattibilità commissionato a RFI e con la costituzione di un relativo gruppo di lavoro. Rapporti con altre iniziative in ambito nazionale, internazionale e/o comunitario Lo sviluppo delle reti transeuropee TEN-T è stato avviato con i Trattati di Maastricht e di Amsterdam, che, a partire dal 1994, hanno creato le basi giuridiche per il sostegno finanziario alle reti transeuropee. Le finalità della Commissione Europea sono state quelle di dare attuazione alle reti transeuropee nella configurazione individuata dalla Decisione UE1692/96, che determinava le linee guida per lo sviluppo delle reti TEN-T e di infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e di aeree di interesse comunitario. La Commissione Europea, nell'ambito di tre distinte conferenze paneuropee, 4
5 ha sottoscritto dei memorandum d'intesa relativi a dieci Corridoi paneuropei. Tali Corridoi sono stati concepiti in modo da creare una continuità tra le reti transeuropee TEN e le loro proiezioni verso Est, tenendo conto dei principali flussi gravitazionali storicamente in essere. Reti di Trasporto Trans-Europee : Corridoio VIII Bari-Varna Il Governo italiano è fortemente impegnato nella realizzazione concreta delle Reti di Trasporto Trans- Europee, in particolare per quanto riguarda il Corridoio VIII che considera una priorità. Il Corridoio VIII ha infatti grande importanza per l'italia in quanto connette l'adriatico ai Balcani e al Mar Nero, offrendo molte opportunità sia all'italia stessa sia ai paesi attraversati dal Corridoio. Opportunità che vanno dalle possibilità di sfruttamento alternativo di risorse energetiche alla creazione di aree free trade nei Balcani, allo sviluppo delle regioni trans-frontaliere, alla modernizzazione dei valichi di frontiera. L Italia è consapevole del fatto che la realizzazione di un asse come il Corridoio VIII comporta un complesso sistema di interconnessioni, con un forte impatto anche nella prospettiva dell allargamento europeo. Questo è il motivo per cui il Governo italiano ha fortemente sostenuto l inclusione del Corridoio VIII tra i progetti delle Reti di Trasporto Trans-Europee selezionate dal Gruppo Van Miert, un gruppo di esperti ad alto livello nominato dalla Commissione europea. Il Corridoio VIII prevede progetti che porteranno alla realizzazione di una complessa rete di infrastrutture di comunicazione e di trasporto (porti e aeroporti, strade e autostrade, ferrovie, terminal per container, cavi a fibra ottica per le telecomunicazioni, elettrodotti, oleodotti e gasdotti). Il tracciato principale si sviluppa sulla direttrice Bari Brindisi, Durazzo e Tirana (Albania), Skopje (Macedonia), Sofia, Bourgas e Varna (Bulgaria). Sono previste, inoltre, bretelle di collegamento con la Grecia e, attraverso l interconnessione con il Corridoio IV, con la Turchia. La lunghezza della rete ferroviaria prevista è di circa chilometri, mentre l estensione della rete stradale è di circa 960 chilometri. Configurazione e ruolo strategico del Corridoio VIII Il Corridoio numero VIII è l'asse Mar Adriatico-Mar Nero che, nel suo tracciato principale, si sviluppa lungo la direttrice Durazzo-Tirana-Skopje-Sofia-Burgas e Varna con l'interconnessione marittima verso i porti italiani di Bari e Brindisi ed il Corridoio Adriatico. Il Corridoio VIII è quindi un asse strategico tra il Mare Adriatico e il Mar Nero, che collega le regioni meridionali adriatico ioniche dell Italia attraverso i porti di Bari e Brindisi con l Albania (Durazzo, Tirana), la Fyrom-Macedonia (Skopje) e la Bulgaria (Sofia) con terminali i porti di Burgas e Varna sul Mar Nero. Sotto il profilo infrastrutturale, è costituito da un sistema di trasporto multimodale lungo la direttrice est-ovest che comprende porti, aeroporti, interporti, strade e ferrovie per una estensione di km di linee ferroviarie e di 960 km di strade. Sono previste bretelle di collegamento con la Grecia, dall'albania e dalla Bulgaria. esso, infine, intercetta nel tratto tra Sofia e Plovdiv il Corridoio paneuropeo n. IV il cui terminale è Istanbul. Il Corridoio VIII presenta una duplice valenza strategica: come asse di trasporto collega i porti dell Adriatico meridionale (Bari e Brindisi) e le regioni del Mezzogiorno con i Paesi dell area balcanica del Patto di stabilità; inoltre consente di integrare sotto il profilo economico le regioni del Mezzogiorno adriatiche ed ioniche con i Paesi in via di sviluppo dell area balcanica, favorendo lo sviluppo delle attività commerciali e produttive in modo sinergico sulle due sponde dell Adriatico. Il Corridoio VIII è di particolare interesse per il Mediterraneo, in quanto, in prospettiva, si potrà collegare nel nodo di Bari con l'ipotesi di Corridoio Jonico, il cui studio di fattibilità è stato avviato nel quadro delle azioni INTERREG e che è finalizzato a sviluppare un sistema di trasporti integrato, non 5
6 soltanto con i Paesi della sponda adriatica, ma con la Grecia e con altri Paesi del bacino Mediterraneo. Gli strumenti finanziari Il Corridoio non dispone di un proprio budget finanziario e, pertanto, per il finanziamento dei relativi progetti è necessario fare ricorso ad strumenti finanziari di varia provenienza. A livello comunitario esistono vari strumenti di finanziamento che sono potenzialmente utilizzabili nei corridoi transeuropei : il Programma PHARE, che ha costituito negli anni 90 l unico strumento dedicato all assistenza finanziaria della comunità a favore delle infrastrutture nei Paesi PECO (Centro Est Europa); il Programma TACIS, per i Paesi della ex Unione Sovietica; il Programma ISPA, per i Paesi di preadesione con una dotazione di 520 milioni di Euro per ciascuno degli anni dal 2000 al Per quanto riguarda l Albania e la Macedonia uno degli strumenti finanziari più importanti è costituito dal Patto di stabilità dei Balcani su cui sono stati finanziati vari interventi. Il Corridoio 1 : Berlino-Palermo Il Corridoio Berlino-Palermo è uno degli assi prioritari inclusi nella lista dei TEN (Trans European Network) varata dall Unione Europea. Esso connette importanti nodi europei lungo la direttrice Nord-Sud ed assume un ruolo fondamentale per le comunicazioni con l Europa centrale ed orientale, intersecando il Corridoio V Lisbona-Kiev. Il Corridoio Berlino-Palermo percorre verticalmente l Italia, attraversando il Nord-Est a partire dal Valico del Brennero e proseguendo, a circa metà percorso, lungo le regioni tirreniche, fino a giungere in Sicilia. Le Regioni italiane interessate direttamente dal Corridoio sono nove: Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. La sua realizzazione, quindi, può essere fattore di avvicinamento e coesione fra le regioni meridionali dell Italia e quelle dell Europa settentrionale e centro-orientale, nello spirito della politica europea di coesione economica e sociale. 6
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