Progettazione curriculare verticale Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado
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- Rosina Esposito
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1 Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco" Naro ISTITUTO COMPRENSIVO "SAN GIOVANNI BOSCO" NARO Progettazione curriculare verticale Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado A.S Curricolo Scuola Primaria e Secondaria di 1 grado Anno Scolastico 2015/2016
2 Premessa: quale Curricolo? Il curricolo elaborato dall Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco" di Naro è congruente con quanto disposto ed evidenziato nelle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo del Le N uove Indicazioni per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione tracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell infanzia e del primo ciclo. Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma vengono proposte all interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva; area storicogeografica; area matematico-scientifico-tecnologica. Viene così sottolineata l importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Il curricolo tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attento ai contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. La didattica delle Indicazioni, senza trascurare una solida competenza strumentale, intende accrescere l autonomia di pensiero, di studio e di apprendimento dell alunno. Le Nuove Indicazioni intendono essere rispettose dell autonomia degli insegnanti: definiscono i criteri che una buona proposta didattica deve rispettare, ma non prescrivono in modo dettagliato e minuzioso come devono lavorare gli insegnanti. La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone finalizzata a: dare senso alla frammentazione del sapere, calibrare gli interventi educativi e formativi in relazione al soggetto da educare e cioè ogni singola persona, educare istruendo. Educare istruendo significa: Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto. Preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all interno del contesto economico e sociale in cui vivono. Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costituzione della propria personalità. Obiettivo della scuola è far nascere il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità, competenze La scuola si configura come luogo in cui, nelle diversità e nelle differenze, si condivide l unico obiettivo che è la crescita della persona.
3 La scuola nella società della complessità Il rapido passaggio da una società stabile ad una caratterizzata da discontinuità e cambiamenti ha attribuito alla scuola un ruolo complesso ed articolato. La scuola deve fornire strumenti adeguati per lo sviluppo di un identità consapevole ed aperta. L impegno dei docenti deve essere indirizzato, nel rispetto delle differenze di tutti e dell identità di ciascuno, alla piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell uguaglianza (artt. 2 e 3 Costituzione) per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art. 4 Cost.) garantendo la promozione della dignità e dell uguaglianza di ogni studente senza distinzioni di sesso, razza, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali ma impegnandosi a rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo della persona umana. Ogni persona si trova periodicamente nella necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi e la scuola deve formare l'identità di ognuno, sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi per il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno alle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Il Curricolo: la risposta della nostra scuola Il curricolo dell Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco" di Naro si articola in modo organico e graduale garantendo la dimensione della continuità sia orizzontale che verticale, individuando linee culturali comuni, pur rispettando le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola, e si esplica come tracciato di crescita dell alunno. La progettazione pedagogica dell Istituto si propone una precisa connotazione formativa per assicurare una piena espansione dei processi di socializzazione e per favorire l acquisizione di abilità, conoscenze e competenze. Obiettivo essenziale è quello di motivare gli alunni non solo predisponendo occasioni interessanti di apprendimento ma anche creando le condizioni per un apprendimento significativo e consapevole che consenta di cogliere la rilevanza di ciò che si impara e consenta di trovare nell apprendere il senso dell andare a scuola.
4 Dalla lettura del territorio, l Istituto Comprensivo, ponendosi come mediatore tra il sapere formale e il sapere informale per recuperare il ruolo di centralità ed affermare la sua ragione d essere si ispira agli obiettivi generali nazionali del processo formativo, contenuti nelle Indicazioni Nazionali, per tutti i tre segmenti di scuola e li media secondo l impostazione di linee di intervento progettate nel POF. Essi rappresentano le coordinate entro cui l azione pedagogica si deve muovere ai fini della crescita educativa e formativa degli alunni: rafforzamento e valorizzazione dell identità personale in tutte le dimensioni:corporea, intellettuale,socio-affettiva, morale, spirituale, religiosa; considerazione del patrimonio conoscitivo,valoriale e comportamentale dell allievo ai fini della riorganizzazione delle esperienze e dell esplorazione e ricostruzione della realtà, stimolando continuamente il confronto interpersonale di natura logica, morale e socioaffettiva per l adozione di buone pratiche in tutte le dimensioni della vita umana, personale e comunitaria; formazione e sviluppo negli allievi della capacità di apprendere non solo nuove conoscenze ma di rendersi costruttori di relazioni tra le conoscenze che possiede e quelle che acquisiscono ai fini della crescita, dell autonomia personale responsabile, motivata e significativa; costruzione di un adeguato concetto di sé favorendo l autostima e rafforzando l auto accettazione; educazione alla cooperazione e alla solidarietà favorendo le relazioni educative interpersonali che si sviluppano nei gruppi, nella classe e nella scuola, soprattutto in presenza di alunni in difficoltà; valorizzazione delle differenze sul piano dell uguaglianza,delle opportunità formative mediante percorsi che promuovano il massimo benessere e l apprendimento sia scolastico che sociale degli alunni; educazione alla conquista della propria autonomia intesa come capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in contesti diversi; ampliamento degli orizzonti culturali,sociali ed umani; conoscenza e valorizzazione del territorio; rispetto del debole e dello straniero; rispetto dei sentimenti e delle idee altrui; acquisizione e sviluppo della capacità di giudizio; acquisizione e ampliamento di nuovi linguaggi (informatica, multimedialità).
5 L Istituto s impegna a garantire a tutti gli alunni il successo formativo attraverso: l organizzazione degli apprendimenti orientata ai saperi disciplinari interconnessi per aree e per tutte le discipline, da svolgere secondo tre momenti fondamentali quali la progettazione dei nuclei esperienziali, lo svolgimento e la verifica mediante la delineazione di unità di apprendimento, aperte e adattate al raggiungimento degli obiettivi formativi significativi per ciascun alunno o gruppi di alunni; delineazione dei traguardi di sviluppo delle competenze per discipline; l unitarietà e la gradualità del percorso formativo di ciascun alunno dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di 1 sia in senso diacronico che sincronico; la promozione dello sviluppo in ogni segmento scolastico di abilità procedurali (metodo di lavoro saperi operativi,strategie di controllo dell apprendimento e competenze comunicative (padronanza di linguaggi, forme di espressione e di produzione culturali); lo sviluppo di strategie didattiche individualizzate, metodologie interattive, innovazione di tecniche didattiche aderenti ai bisogni dell alunno; la ricerca e l individuazione degli interventi per il benessere psico-fisico dell alunno e per le pari opportunità; il potenziamento della dimensione verticale del lavoro didattico riguardo ad atteggiamenti di ascolto dei bisogni dell utenza, all elaborazione di un curricolo unitario, alla realizzazione di attività di accoglienza per la facilitazione del passaggio dalla scuola dell infanzia,alla primaria,alla secondaria di 1,all attuazione di iniziative di formazione comuni per i docenti, alla qualità dell istruzione e del servizio scolastico, all alfabetizzazione multimediale,all estensione dell insegnamento della lingua straniera; la valorizzazione della metodologia della ricerca come metodo di analisi e approccio ai problemi, come campo aperto a interrelazioni e contesti.
6 Il curricolo d Istituto e le scelte didattiche Il curricolo d Istituto intende studiare e tradurre in azioni concrete le relazioni educative e si pone come intreccio di ambiente formativo, di attività, di contenuti, di metodi e stili di apprendimento che assicuri la costruzione di competenze da parte dell alunno. Particolare importanza avrà per chi apprende e per chi insegna la differenziazione dei percorsi, la graduazione dei livelli da raggiungere e l uso dei necessari strumenti di flessibilità, l organizzazione delle discipline e le loro interazioni con il contesto territoriale ed istituzionale. Il curricolo è inteso, sostanzialmente, quale programmazione di occasioni di apprendimento, significative e contestualizzate, volte a produrre certi cambiamenti negli alunni e l accertamento dei percorsi in cui essi hanno avuto luogo. Il curricolo d'istituto redatto secondo le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 viene diviso in tre parti: 1. Nella prima parte "COMPETENZE DISCIPLINARI", per ogni disciplina vengono riportati (vedi Nuove indicazioni sul Curricolo) i Traguardi delle Competenze alla fine della scuola primaria e del primo ciclo d'istruzione, gli Obiettivi di Apprendimento (sezione A) declinati in: Competenze specifiche, Abilità e Conoscenze, alla fine del terzo e quinto anno della scuola primaria e del primo ciclo d'istruzione. Nella sezione B, i Contenuti in riferimento alla competenza chiave europea; nella sezione C i Livelli di Padronanza delle Competenze alla fine del terzo, quinto anno della scuola primaria ed alla fine del primo ciclo d'istruzione. 2. Nella seconda parte "COMPETENZE PER IL PIENO ESERCIZIO DI CITTADINANZA", otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)), alla fine del terzo e quinto anno della scuola primaria ed alla fine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. 3. Nella terza parte "VALUTAZIONE", viene riportata la comparazione tra la matrice dei descrittori di grado ed i voti numerici."
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