in cui la cultura sia al centro della politica 22 Dicembre 2010

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1 in cui la cultura sia al centro della politica 22 Dicembre 2010

2 La Cultura al centro La cultura è un bisogno individuale e collettivo, è un diritto umano e sociale, ed è anche il capitale su cui investire per il rilancio economico di un paese. E il momento di fare una scelta che ponga al centro la produzione culturale (i saperi, le competenze, il capitale umano ) per un nuovo modello di sviluppo economico e sociale. Per uscire dalla crisi bisogna ripartire da questa visione strategica; dalle associazioni, cooperative, lavoratori e lavoratrici, studenti e giovani portatori di progettualità e creatività.

3 FARE POLITICA SIGNIFICA SOPRATTUTTO FARE CULTURA

4 Alcune conseguenze della legge 122/2010: Gli Enti Locali potranno spendere per convegni, pubblicità e rappresentanza cifre non superiori al 20% del tot. della spesa sostenuta nel Gli organi di amministrazione e quelli di controllo di tutti gli enti pubblici e gli organismi pubblici non potranno avere più di cinque componenti. Ciò ostacola gravemente la partecipazione dei privati stessi alla gestione e al finanziamento delle aziende culturali. I Comuni sotto i 30mila abitanti sono obbligati a sciogliere le società da loro stessi costituite. Il prossimo anno il MiBAC avrà un budget di soli 1,5 miliardi di euro, passando dallo 0,29% allo 0,21% del bilancio statale, quantificabile in una spesa procapite per la cultura dei cittadini italiani di 25euro. (In Francia questa spesa è di 46euro).

5 Cosa Accadra : Amm.ni pubbliche, aziende, fondazioni ecc. non potranno continuare a svolgere il loro compito di promozione e diffusione della cultura. Non ci sarà garanzia di sopravvivenza per chi opera nel settore culturale. (In Italia ci sono oltre 900mila imprese che operano in attività legate al settore culturale). Non ci saranno i mezzi per promuovere e far conoscere il nostro patrimonio culturale alla collettività. Perdita di offerta, servizi e occupazione.

6 CHE FARE?

7 Promuovere un idea nuova di Cultura vista non più come un costo ma come un investimento per la società!

8 La Cultura come investimento: ASPETTO ECONOMICO: Uno studio di Confindustria ha dimostrato che ogni 100 di PIL nel settore culturale attiva 249 di PIL nel sistema economico. Valorizzare il patrimonio cittadino significa unire una QUALITA DI VITA - fatta di valori, di coesione sociale e di accoglienza - alla CREATIVITA - laboratorio di idee e di tendenze innovative; producendo un valore a monte (occupazione, investimenti ecc.) e a cascata sui settori ad esso connessi. Sviluppare il tessuto culturale può permettere di stimolare il turismo, in una forma non solo legata al patrimonio storico e architettonico ma più incline alla scoperta di luoghi e tradizioni.

9 ASPETTO SOCIALE: Investire in cultura significa anche garantire quel desiderio diffuso di stare insieme e vivere il proprio territorio, di esprimersi negli spazi pubblici. Investire in cultura significa partecipare per far vivere gli spazi pubblici significa rendere un luogo più sicuro, aumentando il benessere di tutti. Investire in cultura significa incentivare l attrattiva di un territorio nel suo complesso. Investire in cultura significa produrre un circolo virtuoso che accresca il livello di coesione, d identità e socialità.

10 ALCUNE PROPOSTE: Partire dal capitale umano, ottimizzando le risorse economiche. Puntare su un innovazione che preservi la tradizione. Sviluppare una sinergia tra cultura e urbanistica. Sensibilizzare il privato sui temi culturali potenziale investitore. perché diventi un Compiere dei percorsi trasversali, tra le varie realtà che producono cultura, adottando un linguaggio e strategie comuni. Sviluppare il concetto d industria culturale-territoriale. Fare squadra e uscire dai localismi. Incentivare un volontariato culturale. Coinvolgere il mondo della scuola ed i giovani per produrre idee.

11 Dalla TEORIA alla PRATICA 1. Fare una mappa territoriale/culturale. 2. Fare un analisi di come vengono usate le risorse che abbiamo(economiche e non). 3. Fare un analisi degli elementi deboli presenti e ipotizzare quelli futuri. 4. Proporre politiche di collaborazione tra pubblico e privato. 5. Creare elementi di discontinuità rispetto al passato, che aprano prospettive realistiche e innovative. 6. Osare!

12 Dare spazio alla cultura significa: PLURALITÀ CONFRONTO PARTECIPAZIONE PER QUESTO STASERA SIAMO QUI!

13 La cultura è ciò che resta all'uomo quando ha dimenticato tutto Edouard Herriot (Politico francese)