Annuario socio-economico ferrarese Nuovi scenari dell economia ferrarese e della città che cambia Ferrara 18 dicembre 2013
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1 Annuario socio-economico ferrarese 2014 Nuovi scenari dell economia ferrarese e della città che cambia Ferrara 18 dicembre 2013
2 Stato della crisi locale e Scenari Coordinamento: Andrea Gandini, CDS
3 in provincia Occupati: -6mila circa (-3,8%) Monte redditi persi: -12% (Italia -9,8%) Ricavi: -10%/-40% (in alcuni settori forte riduzione) Tasso disoccupazione: da 6,3% a 11,8% (10,8% in città). Famiglie povere: dal 5% al 12% (14% Italia, 25% Sud) Peggiorano le condizioni di vita: il 65% (44% Italia) Colpiti dalla crisi giovani e donne: minori ingressi sul lavoro anni (-10mila in 5 anni). Over 54 anni +5mila Gioventù bruciata
4 Tasso disoccupazione per comune in ordine decrescente al 2013
5 Tasso di Occupazione (15-64 anni) 2012 var.ass ^ Bolzano 71,0 +1,3 2^ Modena 69,4-1,6 3^ Parma 68,7-2,4 4^ Bologna 68,6-3,8 5^ Reggio E. 67,6-4,2 5^ Ravenna 67,6-1,7 14^ Ferrara 65,8-2,8 107^ Napoli 37-3,3 ITALIA ,7-2,0 Italia ,8 Italia ,8
6 Bologna & Ferrara Occupati Var.% Bologna 451mila (-2,2%) Ferrara 159mila (-3,8%) FE Comune 58,3 57,5 56,8 (-2,6%) ITALIA (-2,2%)
7 Valore aggiunto pro-capite 1^ Milano ^ Bologna ^ Modena ^ Ferrara ^ Crotone ITALIA
8 Depositi bancari per abitante 1^ Trieste ^ Bologna ^ Ferrara ^ Carbonia ITALIA
9 Stranieri residenti regolari in % 1^ Prato 14,7% 5^ Reggio E. 12,6% 6^ Modena 12,4% 7^ Parma 11,7% 20^ Bologna 10,6% 48^ Ferrara 7,7% 107^ Carbonia 1,2% ITALIA 6,9%
10 45 milioni di ore di Cig in 5 anni autorizzate in provincia di Ferrara
11 Il 37,5% pagato da imprese e lavoratori (100 milioni) Il resto (62,5%) dallo Stato circa 150 milioni per un totale di 250 ml di euro erogati (55% delle autorizzate) in 5 anni che hanno consentito di sostenere i salari dei Cassa integrati, in mobilità, disoccupati. Un sistema tuttavia anacronistico, da rinnovare per future crisi, meno costoso, più utile per gli stessi occupati ricollocati o in lavori socialmente utili, più equo, inclusivo delle categorie deboli: giovani, poveri, svantaggiati, etc.
12 scenari attesi Stime 2013: +500 occupati nel Comune sul 2012 Occupati: stabili/calo , in crescita dal 2016 Monte salari: stazionario, in crescita dal 2016 Pil in ripresa dal 2014: +0,7 % famiglie povere: in riduzione solo dal 2016 Condizioni di vita stazionarie, migliorano dal 2016 Crescita dell occupazione giovanile solo dal 2016
13 La crisi come sfida al cambiamento La crisi si supera solo a fronte di forti cambiamenti a livello del paese (inutile sparare sull Europa, il problema siamo noi). Potenzialità enormi se si considera la zavorra che trattiene imprese, bravi e onesti cittadini. Individualismo, corruzione, ma anche volontariato e grandi potenzialità inespresse. Apprendere dalle buone pratiche sia esterne che interne al paese promuovendo profonde riforme: +lavoro-rendite, è finito il tempo delle mezze misure.
14 3 passi nel rilancio dello sviluppo 1. Snellimento dei Processi (LEAN) 2. Riduzione creativa dei Costi (CLEAN) 3. Sviluppo strategico e Innovazione (INNOVATION)
15 Anche la trasformazione urbanistica della città è pronta dal 2014 Il mercato immobiliare è fermo, ma tutti gli strumenti urbanistici sono stati definiti in modo che dal 2014 moltissimi luoghi della città potranno essere riattivati, trasformati dalla creatività a basso impatto, senza necessariamente avere alle spalle grossi investimenti e trasformazioni fisiche. Una rigenerazione dei luoghi che parte dai diversi modi di viverli, dalle persone e dagli usi, più che dalla loro struttura fisica. Trasformazioni avvenute in sinergia pubblico-privata che ci consentono di vedere come una diversa idea di trasformazione della città, più leggera, talvolta effimera, sia possibile.
16 Tassi di interesse nominale e reale e deflatore del Pil in Italia Anni (valori %)
17 Il Tasso di Occupazione in Italia dal 1993 al 2012 (1999 inizio euro)
18 Compiti a casa nostra, prima di criticare l Europa In Germania (dove gli stipendi sono quasi il doppio) le pensioni d oro (più di euro netti al mese) pesano sul totale pensioni per il 7%, da noi il 17%. A novembre 2013 il Ministero della Difesa ha articolato la decisione del Governo Monti su come ridurre di 27mila unità il nostro esercito di 177mila dipendenti (che costa il doppio dell esercito israeliano). La proposta prevede una riduzione in 12 anni con pre-pensionamenti da 50 anni in su fino a 60 anni (età della pensione dei militari che non è cambiata con la legge Fornero) con l 85% dello stipendio, il pagamento dello Stato dei contributi pensionistici figurativi fino a 60 anni e con la possibilità, ovviamente, di fare un doppio lavoro. NO COMMENT
19 A livello locale: investimenti esterni, scuola, università, 1. Proseguire attrazione investimenti esterni con nuovi servizi alle imprese 1, riduzione imposte e di burocrazia. 2. Sperimentare alternanza scuola-lavoro e sistema duale : Ist. Professionale, ITS (less is better). 3. Qualificare l Università di Ferrara come la migliore in Italia per la transizione scuola-lavoro (less is better). 4. Continuare riduzione debito pubblico locale e più efficacia della P.A. con l integrazione pubblico-privato. 5. Copiare le buone pratiche esistenti ed esportarle.
20 Poveri e nuovo welfare 6. In questo momento di crisi i sistemi sociosanitari sono stressati dall aumento della domanda di prestazioni. Operando con risorse ridotte ottimizzare sistemi, per es.: -Aggregazione delle 5 ASP (per ottimizzare i costi e uniformare l'offerta una Asl in Romagna); -il nostro welfare è tripolare: pubblico-privatono profit. L'opzione pubblico-privato è stata da tempo adottata, quella pubblico-no profit è poco praticata (da noi ma non in Europa e Uk),
21 Authority di Customer satisfaction 7. Sui lavori pubblici (qualità degli interventi; tempi di realizzazione; condizioni di sicurezza; rispetto degli standard di contratto;...) ed i servizi pubblici (pulizia delle strade; gestione del verde e degli spazi collettivi; correttezza nell'utilizzo dei servizi es.: pagamento del biglietto sugli autobus urbani;.), ai fini di un costante miglioramento dei servizi stessi a beneficio della cittadinanza e delle finanze delle amministrazioni locali.
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