Arbusto o alberello a foglia caduca. Oppote, a coppie, ovali a base inciso cuoriforme e apice acuto o acuminato

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Francesca Garofalo
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NOME SCIENTIFICO: SYRINGA VULGARIS Linneo SINONIMO: NOME COMUNE: Serenella, Lillà FAMIGLIA: Oleaceae ORIGINE: Europa ALTEZZA: fino a 7 m (generalmente 3-4 m) FIORITURA: Aprile-Maggio HABITUS FOGLIA

1 NOME SCIENTIFICO: SYRINGA VULGARIS Linneo SINONIMO: NOME COMUNE: Serenella, Lillà FAMIGLIA: Oleaceae ORIGINE: Europa ALTEZZA: fino a 7 m (generalmente 3-4 m) FIORITURA: Aprile-Maggio HABITUS FOGLIA Arbusto o alberello a foglia caduca Oppote, a coppie, ovali a base inciso cuoriforme e apice acuto o acuminato La corteccia, le foglie e i fiori contengono la siringopicrina, tannini e il glucoside siringoside, olio essenziale, vitamina C e siringina Le foglie, dal sapore nettamente amaro, si usano per preparare infusi dalle proprietà amaro toniche Il Lillà si chiama scientificamente Syringa, nome usato un tempo per indicare il Philadelphus e ripreso da Linneo che lo scelse per indicare questo genere della famiglia delle O- leaceae (la Syringa è infatti parente dell olivo e del ligustro). Il genere comprende una trentina di specie circa. La prima specie di Syringa, la Syringa vulgaris, fu introdotta in Europa dalla Turchia, nel XVI secolo; fu descritta per la prima volta da Pierre Bélon, un naturalista francese che aveva viaggiato in Europa e nel vicino Oriente per il cardinale de Tournon e che pubblicò le sue Osservazioni nel 1553, e fu importata da Ogier de Busbecq a Vienna nel 1562, quando tornò dalla sua ambasciata alla corte di Solimano il Magnifico. La pianta fu effigiata nella quinta edizione (1565) dei Commentarii del Matthiolus, dove il nome Lillà fece la sua prima apparizione. Più tardi il Clusius riuscì ad ottenere alcune piante da semi mandatigli da un certo dottor von Ungnad, successore di Busbecq a Costantinopoli. Si ignora quando la Syringa fu introdotta in Italia, probabilmente non molto più tardi. In Inghilterra il Gerard nel 1597 ne aveva già il giardino pieno. Ripresa: giardini pubblici di Porta Venezia (Via Vittorio Veneto), Milano Syringa Vulgaris Serenella, Lillà G. LAINO Pagina 1 di 11

L arbusto si naturalizzò ben presto in molte parti d Europa, inclusa anche l Italia, ma il suo vero luogo d origine rimase sconosciuto fino al 1828 quando Anton Rocher, un naturalista,

Alcuni studiosi ritengono che fosse stato trovato e quindi coltivato dai turchi quando invasero la Grecia nel 1453.

2 L arbusto si naturalizzò ben presto in molte parti d Europa, inclusa anche l Italia, ma il suo vero luogo d origine rimase sconosciuto fino al 1828 quando Anton Rocher, un naturalista, lo trovò allo stato selvatico a Banat, nella Romania occidentale; e fu scoperto più tardi anche nei Balcani. Alcuni studiosi ritengono che fosse stato trovato e quindi coltivato dai turchi quando invasero la Grecia nel Il Lillà bianco è nominato per la prima volta nell Hortus Eystettensis nel 1613, e non era un vero bianco: Parkinson nel 1640 lo descrive come di un color argenteo lattescente, con uno spruzzo di blu, e dice che in quell epoca non era ancora stato introdotto in Inghilterra. Syringa Vulgaris Serenella, Lillà G. LAINO Pagina 2 di 11

Le foglie sono cuoriformi, lunghe cm 5-10, larghe cm 4.12, quelle sui rami inferiori più grandi.

3 Syringa vulgaris è originaria dell Europa. E un arbusto o piccolo albero molto ramificato; vecchi esemplari possono formare anche un tronco di cm di circonferenza. Le foglie sono cuoriformi, lunghe cm 5-10, larghe cm 4.12, quelle sui rami inferiori più grandi. Le infiorescenze sono terminali e in forma di pannocchie a piramide, a 2 a 2, sui rami degli anni precedenti. I singoli fiori sono lunghi cm 1,50, color lilla, intensamente profumati. Un bell arbusto, oggi però meno coltivato dei suoi ibridi. La maggioranza di questi sono di origine francese e hanno sfumature diverse di colore. Syringa Vulgaris Serenella, Lillà G. LAINO Pagina 3 di 11

La pianta contiene: la sostanza amara siringopicrina, tannini e glucoside siringoside (corteccia); olio essenziale contenente farnesolo (fiori); vitamina C e, in quantità minore della corteccia,

La medicina popolare utilizza i fiori di Serenella per ricavarne un olio medicato avente la proprietà di lenire i dolori reumatici e articolari.

4 La pianta contiene: la sostanza amara siringopicrina, tannini e glucoside siringoside (corteccia); olio essenziale contenente farnesolo (fiori); vitamina C e, in quantità minore della corteccia, siringina e siringopicrina (foglie): La Serenella è una bella pianta ornamentale dai fiori odorosi; i profumieri ne ricavano una gradevole essenza usata nei profumi con bouquet floreale. La medicina popolare utilizza i fiori di Serenella per ricavarne un olio medicato avente la proprietà di lenire i dolori reumatici e articolari. Le foglie, dal sapore amaro, si usano per preparare infusi dalle proprietà amaro toniche e antireumatiche per uso interno. L uso più noto è quello febbrifugo, per il quale si adopera la corteccia; essa agisce particolarmente sulle febbri malariche ed è stata per lungo tempo un valido succedaneo della China. Oggi trova impiego come bevanda coadiuvante nel corso degli stati febbrili. Syringa Vulgaris Serenella, Lillà G. LAINO Pagina 4 di 11

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