INDICE Piemonte: Unioncamere, prod. industriale +0,5% nel secondo trimestre

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1 INDICE Data Testata Titolo articolo Industria: Piemonte, nel secondo trimestre +0,5% produzione Piemonte: Unioncamere, prod. industriale +0,5% nel secondo trimestre Piemonte - Cresce la produzione industriale nel II trimestre Cuneo - La congiuntura industriale nel II trimestre In Piemonte cresce la produzione industriale nel II trimestre Economia - Unioncamere Piemonte industria manifatturiera: la produzione industriale del II trimestre 2008 cresce di 0,5 punti percentuale notizie.liberamente.net Piemonte: Unioncamere, prod. industriale +0,5% nel secondo trimestre temporeale.libero.it Industria: Piemonte, nel secondo trimestre +0,5% produzione Piemonte: cresce la produzione industriale, nel secondo trimestre +0,5% Unioncamere Piemonte, cresce la produzione industriale nel II trimestre Industria: cresce produzione Piemonte, incertezze per autunno Cuneo: congiuntura industriale secondo trimestre Industria manifatturiera novarese: -2,3% Il Giornale del Piemonte L industria cresce e segna un altro trimestre Positivo Congiuntura industriale in positivo la Repubblica L economia in Piemonte va meglio che nel Paese

2 La Stampa La Granda traina l industria piemontese Torino Cronaca Il Piemonte continua a tirare Il Sole 24Ore Nord Ovest Industria, cresce la produzione La Stampa L industria piemontese non sente la recessione Corriere di Novara Industria manifatturiera novarese: Ribasso produttivo, prevale la sfiducia Industria: +1,6% produzione nel Verbano Cusio Ossola il Biellese Piemonte: la produzione non crolla ma gli imprenditori sono pessimisti la Bisalta Granda ancora traino dell industria piemontese Il Giornale del Piemonte La produzione cresce dell 1,6% La Guida Cuneo, la locomotiva economica piemontese Luna Nuova Industria, la produzione è ancora in crescita Tribuna novarese Vercelli e Biella fanno peggio Il nuovo Braidese Dati positivi, segno di capacità imprenditoriale Corriere di Novara Industria manifatturiera del Vco nel 2 trimestre: Positivi i dati, la produzione cresce dell 1,69% la Repubblica Cuneo trascina la produzione la Sesia Produzione industriale: -5,6% Gazzetta d Asti Industria in crescita, ma torna il pessimismo La Piazza Grande Granda ancora traino dell industria piemontese Corriere Valsesiano Congiuntura piemontese: la produzione industriale del II trimestre è cresciuta di 0,5 punti percentuale Il Novese Piemonte, l industria cresce anche se l Italia rimane al palo

3 08 SETTEMBRE INDUSTRIA: PIEMONTE, NEL SECONDO TRIMESTRE +0, 5% PRODUZIONE Lo rileva l'indagine congiunturale di Unioncamere Piemonte (ANSA) - TORINO, 8 SET - Continua a crescere la produzione industriale piemontese. Nel secondo trimestre di quest'anno l'incremento e' stato dello 0,5% e fronte di una flessione dell'1,3% a livello nazionale. La crescita segue quello del primo trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonche' la fase espansiva che ha caratterizzato tutto il I dati emergono dall'indagine congiunturale sull'industria manifatturiera, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali.(ansa).

4 8 SETTEMBRE PIEMONTE: UNIONCAMERE, PROD. INDUSTRIALE +0,5% NEL SECONDO TRIMESTRE (ASCA) - Torino, 8 set - Tiene l'industria piemontese. Grazie alla componentistica auto e al settore metalmeccanico nel secondo trimestre di quest'anno la produzione industriale della regione e' aumentata dello 0,5%, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%).Il dato rappresenta l'undicesimo risultato positivo consecutivo del Piemonte. E' quanto rileva Unioncamere nella sua indagine congiunturale, la 147esima, sull'industria manifatturiera. L'incremento produttivo segue quello del primo trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonche' la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese e' sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al primo trimestre dell'anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del ''Sull'autunno dell'industria piemontese gravano, pero', numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre luglio-settembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa'', osserva Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte.

5 8 SETTEMBRE PIEMONTE: UNIONCAMERE, PROD. INDUSTRIALE +0,5% NEL SECONDO TRIMESTRE (2) (ASCA)- Torino, 8 set - Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell'output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del primo trimestre dell'anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel secondo trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, ne' per il comparto di elettricita' ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (- 3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realta' provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (-2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%).

6 8 SETTEMBRE PIEMONTE: UNIONCAMERE, PROD. INDUSTRIALE +0,5% NEL SECONDO TRIMESTRE (3) (ASCA) - Torino, 8 set - Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi, nel mese di luglio 2008 le previsioni pero' tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L'ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell'imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt'altro che favorevole per il semestre conclusivo dell'anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor piu' sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementera' solo per 18 imprenditori su 100, mentre subira' una battuta d'arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione e' tuttavia contenuto entro un -7%. L'occupazione e' prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%.

7 08 SETTEMBRE Piemonte Cresce la produzione industriale nel II trimestre A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del II trimestre 2008 rappresenta, infatti, l undicesimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo aprile-giugno 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell anno precedente) è stata di +0,5 punti percentuale, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%). L incremento produttivo segue quello del I trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonché la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 147ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di Commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2008 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2008, e ha coinvolto imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale è risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel II trimestre del 2008 il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo di crescita moderato, realizzando l undicesimo risultato positivo consecutivo. Sull autunno dell industria piemontese gravano, però, numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre lugliosettembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del I trimestre dell anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel II trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, né per il comparto di elettricità ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (-3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realtà provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (- 2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%). L INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una

8 correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-Seats). Nel II trimestre 2008, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 95,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,5% rispetto al II trimestre del L indice della produzione corretto per giorni lavorativi (96,6) ha registrato, invece, un aumento dello 0,4% (i giorni lavorativi sono stati 62, come nel II trimestre 2007), mentre l indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,3, stabile rispetto al I trimestre del LE PROSPETTIVE FUTURE Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi, nel mese di luglio 2008 le previsioni tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt altro che favorevole per il semestre conclusivo dell anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor più sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementerà solo per 18 imprenditori su 100, mentre subirà una battuta d arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione è tuttavia contenuto entro un -7%. L occupazione è prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%. Rif. Unioncamere Piemonte, Ufficio stampa, tel ufficio.stampa@pie.camcom.it

9 08 SETTEMBRE Cuneo La congiuntura industriale nel II trimestre È stata la provincia di Cuneo a fare da traino per l industria piemontese, nel secondo trimestre del 2008, come già nei primi tre mesi. La Granda si è confermata, infatti, come area di maggiore sviluppo, con una variazione tendenziale della produzione pari al +2,5%, seguita da Alessandria, che ha messo a segno un +2,1%, contribuendo alla crescita del tessuto produttivo regionale (+0,5%). Andamenti positivi si registrano nelle province di Verbano-Cusio-Ossola (+ 1,6%), Asti (+ 1,0%) e Torino (+ 0,8%). Si rilevano, invece, flessioni nel novarese (-2,3%), biellese (-3,9%) e vercellese (-5,6%). Questi i risultati dell indagine congiunturale relativa ai mesi di aprile, maggio, giugno 2008, svolta dalla Camera di Commercio di Cuneo, in collaborazione con gli stessi enti delle province subalpine e il coordinamento di Unioncamere Piemonte. Lo screening ha coinvolto complessivamente imprese per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 43 miliari di euro di fatturato. A livello regionale, l indagine ha registrato un trend positivo del comparto manifatturiero. La produzione industriale è cresciuta, nel secondo trimestre 2008, dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. A trainare il settore sono stati la filiera autoveicolare e il campo meccanico, che si sono resi protagonisti di uno sviluppo rispettivamente del +3,6% e +3,0%. Trend positivo anche per la produzione metalli (+ 2,5%), la filiera alimentare (+ 1,5%), chimica (+ 1,1%); mentre si è appesantita la contrazione per carta-stampa-editoria (- 6,8%) oltre a tessile (-6,2%), legno e mobili (- 6,1%). Torniamo alla Granda. Dall analisi dei dati è risultata una tendenza particolarmente positiva nel comparto della meccanica (+8,4%). Confortanti i risultati per l' alimentare (+0,4%), mentre la filiera tessile continua a segnare il passo, con una contrazione della produzione del 4,3%. Sotto il profilo dimensionale delle imprese, sono principalmente le grandi aziende a trainare la buona performance provinciale, con uno sviluppo dell output del 5,95%,. Seguono le piccole (+ 1,84%) e le medie aziende (0,43%). Rispetto al I trimestre 2008 rimangono invariati gli ordinativi interni, mentre sono in leggera flessione quelli da oltre confine (- 0,9%); a livello settoriale solo le altre imprese manifatturiere registrano incrementi di ordinativi, in particolare esteri (+ 5,1%). È cresciuto il fatturato medio delle aziende cuneesi, salito del 4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2007, con risultati particolarmente positivi per il comparto alimentare (6,4%) e nuovamente per il settore metalmeccanico approdato al + 6,2%, contro una flessione del 2,9% del comparto tessile. Il quadro congiunturale favorevole porta gli imprenditori cuneesi ad essere positivi circa il futuro. Nei prossimi sei mesi la produzione industriale crescerà ancora secondo il 27,1% degli intervistati, mentre il 21,2% ne prevede una flessione. I dati non possono che essere valutati positivamente commenta il presidente camerale Ferruccio Dardanello a riprova di un tessuto produttivo sano, diversificato, attento alle esigenze di un mercato pesantemente condizionato dal calo del potere di acquisto. Si sta dando prova di reattività, di serietà nel rispettare gli obiettivi, di grande abilità imprenditoriale, di capacità a posizionarsi sui mercati grazie a investimenti a tutela della qualità, in un contesto complesso e non certo favorevole. Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la newsletter trimestrale Piemonte Congiuntura al link Rif. CdC Cuneo, Ufficio segreteria di presidenza, Fiorenza Barbero, tel , fax presidenza@cn.camcom.it

10 08 SETTEMBRE Il dato del II trimestre 2008 rappresenta, infatti, l undicesimo risultato positivo consecutivo In Piemonte cresce la produzione industriale nel II trimestre La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del II trimestre 2008 rappresenta, infatti, l undicesimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo aprile-giugno 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell anno precedente) è stata di +0,5 punti percentuale, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%). L incremento produttivo segue quello del I trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonché la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 147ª «Indagine congiunturale sull industria manifatturiera» realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di Commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2008 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2008, e ha coinvolto imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. «Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale è risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel II trimestre del 2008 il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo di crescita moderato, realizzando

11 l undicesimo risultato positivo consecutivo. Sull autunno dell industria piemontese gravano, però, numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre luglio-settembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa» commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del I trimestre dell anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel II trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, né per il comparto di elettricità ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (-3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realtà provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (-2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%). L INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-Seats). Nel II trimestre 2008, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 95,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,5% rispetto al II trimestre del L indice della produzione corretto per giorni lavorativi (96,6) ha registrato, invece, un aumento dello 0,4% (i giorni lavorativi sono stati 62, come nel II trimestre 2007), mentre l indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,3, stabile rispetto al I trimestre del LE PROSPETTIVE FUTURE Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi, nel mese

12 di luglio 2008 le previsioni tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt altro che favorevole per il semestre conclusivo dell anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor più sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementerà solo per 18 imprenditori su 100, mentre subirà una battuta d arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione è tuttavia contenuto entro un -7%. L occupazione è prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%.

13 08 SETTEMBRE ECONOMIA - UNIONCAMERE PIEMONTE - INDUSTRIA MANIFATTURIERA: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL II TRIMESTRE 2008 CRESCE DI 0,5 PUNTI PERCENTUALE ( ) A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del II trimestre 2008 rappresenta, infatti, l undicesimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo aprile-giugno 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell anno precedente) è stata di +0,5 punti percentuale, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%). L incremento produttivo segue quello del I trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonché la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 147ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2008 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2008, e ha coinvolto imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale è risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel II trimestre del 2008 il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo di crescita moderato, realizzando l undicesimo risultato positivo consecutivo. Sull autunno dell industria piemontese gravano, però, numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre luglio-settembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del I trimestre dell anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel II trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, né per il comparto di elettricità ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (-3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realtà provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (-2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%). A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-Seats). Nel II trimestre 2008, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 95,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,5% rispetto al II trimestre del L indice della produzione corretto per giorni lavorativi (96,6) ha registrato, invece, un aumento dello 0,4% (i giorni lavorativi sono stati 62, come nel II trimestre 2007), mentre l indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,3, stabile rispetto al I trimestre del Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi, nel mese di luglio 2008 le previsioni tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt altro che favorevole per il semestre conclusivo dell anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una

14 crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor più sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementerà solo per 18 imprenditori su 100, mentre subirà una battuta d arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione è tuttavia contenuto entro un -7%. L occupazione è prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%.(08/09/2008-ITL/ITNET)

15 08 SETTEMBRE 2008 notizie.liberamente.net PIEMONTE: UNIONCAMERE, PROD. INDUSTRIALE +0,5% NEL SECONDO TRIMESTRE (ASCA) - Torino, 8 set - Tiene l'industria piemontese. Grazie alla componentistica auto e al settore metalmeccanico nel secondo trimestre di quest'anno la produzione industriale della regione e' aumentata dello 0,5%, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%).Il dato rappresenta l'undicesimo risultato positivo consecutivo del Piemonte. E' quanto rileva Unioncamere nella sua indagine congiunturale, la 147esima, sull'industria manifatturiera. L'incremento produttivo segue quello del primo trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonche' la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese e' sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al primo trimestre dell'anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del ''Sull'autunno dell'industria piemontese gravano, pero', numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre luglio-settembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa'', osserva Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte.

16 08 SETTEMBRE 2008 temporeale.libero.it Industria: Piemonte, nel secondo trimestre +0,5% produzione Lo rileva l'indagine congiunturale di Unioncamere Piemonte (ANSA) - TORINO, 8 SET - Continua a crescere la produzione industriale piemontese. Nel secondo trimestre di quest'anno l'incremento e' stato dello 0,5% e fronte di una flessione dell'1,3% a livello nazionale. La crescita segue quello del primo trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonche' la fase espansiva che ha caratterizzato tutto il I dati emergono dall'indagine congiunturale sull'industria manifatturiera, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali.(ansa).

17 08 SETTEMBRE Piemonte: cresce la produzione industriale, nel secondo trimestre +0,5% Continua a crescere la produzione industriale piemontese. Nel secondo trimestre di quest'anno l'incremento e' stato dello 0,5% e fronte di una flessione dell'1,3% a livello nazionale. La crescita segue quello del primo trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonche' la fase espansiva che ha caratterizzato tutto il I dati emergono dall'indagine congiunturale sull'industria manifatturiera, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali

18 08 SETTEMBRE Unioncamere Piemonte, cresce la produzione industriale nel II trimestre (8/9/ :56) (Sesto Potere) - Torino - 8 settembre A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del II trimestre 2008 rappresenta, infatti, l undicesimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo aprile-giugno 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell anno precedente) è stata di +0,5 punti percentuale, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%). L incremento produttivo segue quello del I trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonché la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprilegiugno del Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 147ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di Commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2008 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2008, e ha coinvolto imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale è risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel II trimestre del 2008 il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo di crescita moderato, realizzando l undicesimo risultato positivo consecutivo. Sull autunno dell industria piemontese gravano, però, numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre luglio-settembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del I trimestre dell anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel II trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, né per il comparto di elettricità ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (-3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realtà provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (-2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%). L INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-Seats). Nel II trimestre 2008, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 95,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,5% rispetto al II trimestre del L indice della produzione corretto per giorni lavorativi (96,6) ha registrato, invece, un aumento dello 0,4% (i giorni lavorativi sono stati 62, come nel II trimestre 2007), mentre l indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,3, stabile rispetto

19 al I trimestre del LE PROSPETTIVE FUTURE Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi, nel mese di luglio 2008 le previsioni tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt altro che favorevole per il semestre conclusivo dell anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor più sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementerà solo per 18 imprenditori su 100, mentre subirà una battuta d arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione è tuttavia contenuto entro un -7%. L occupazione è prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%.

20 09 SETTEMBRE INDUSTRIA: CRESCE PRODUZIONE PIEMONTE, INCERTEZZE PER AUTUNNO (AGI) - Torino, 8 set - Anche nel secondo trimestre dell anno la produzione industriale piemontese, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, risulta in crescita (+0,5%). A trainare, in particolare, sono la componentistica autoveicolare e il settore metalmeccanico. Il dato del secondo trimestre 2008 rappresenta l undicesimo risultato positivo consecutivo. E quanto rileva la 147* Indagine congiunturale sull industria manifatturiera, realizzata da Unioncamere Piemonte su un campione di imprese piemontesi, per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. La performance del tessuto manifatturiero piemontese e sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine(+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale e risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel II trimestre del 2008, il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo di crescita moderato, realizzando l undicesimo risultato positivo consecutivo commenta il presidente di Unioncamere Piemonte Renato Viale. Sull autunno dell industria piemontese gravano, pero, - prosegue Viale - numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene, infatti, che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un periodo dominato da una congiuntura industriale negativa. (AGI)

21 09 SETTEMBRE CUNEO: CONGIUNTURA INDUSTRIALE SECONDO TRIMESTRE 2008 martedì 09 settembre 2008 È stata la provincia di Cuneo a fare da traino per l industria piemontese, nel secondo trimestre del 2008, come già nei primi tre mesi. La Granda si è confermata, infatti, come area di maggiore sviluppo, con una variazione tendenziale della produzione pari al +2,5%, seguita da Alessandria, che ha messo a segno un +2,1%, contribuendo alla crescita del tessuto produttivo regionale (+0,5%). Andamenti positivi si registrano nelle province di Verbano-Cusio-Ossola (+ 1,6%), Asti (+ 1,0%) e Torino (+ 0,8%). Si rilevano, invece, flessioni nel novarese (-2,3%), biellese (-3,9%) e vercellese (-5,6%). Questi i risultati dell indagine congiunturale relativa ai mesi di aprile, maggio, giugno 2008, svolta dalla Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con gli stessi enti delle province subalpine e il coordinamento di Unioncamere Piemonte. Lo screening ha coinvolto complessivamente imprese per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 43 miliari di euro di fatturato. A livello regionale, l indagine ha registrato un trend positivo del comparto manifatturiero. La produzione industriale è cresciuta, nel secondo trimestre 2008, dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. A trainare il settore sono stati la filiera autoveicolare e il campo meccanico, che si sono resi protagonisti di uno sviluppo rispettivamente del +3,6% e +3,0%. Trend positivo anche per la produzione metalli (+ 2,5%), la filiera alimentare (+ 1,5%), chimica (+ 1,1%); mentre si è appesantita la contrazione per carta-stampa-editoria (- 6,8%) oltre a tessile (-6,2%), legno e mobili (- 6,1%). Torniamo alla Granda. Dall analisi dei dati è risultata una tendenza particolarmente positiva nel comparto della meccanica (+8,4%). Confortanti i risultati per l' alimentare (+0,4%), mentre la filiera tessile continua a segnare il passo, con una contrazione della produzione del 4,3%. Sotto il profilo dimensionale delle imprese, sono principalmente le grandi aziende a trainare la buona performance provinciale, con uno sviluppo dell output del 5,95%,. Seguono le piccole (+ 1,84%) e le medie aziende (0,43%). Rispetto al I trimestre 2008 rimangono invariati gli ordinativi interni, mentre sono in leggera flessione quelli da oltre confine (- 0,9%); a livello settoriale solo le altre imprese manifatturiere registrano incrementi di ordinativi, in particolare esteri (+ 5,1%). È cresciuto il fatturato medio delle aziende cuneesi, salito del 4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2007, con risultati particolarmente positivi per il comparto alimentare (6,4%) e nuovamente per il settore metalmeccanico approdato al + 6,2%, contro una flessione del 2,9% del comparto tessile. Il quadro congiunturale favorevole porta gli imprenditori cuneesi ad essere positivi circa il futuro. Nei prossimi sei mesi la produzione industriale crescerà ancora secondo il 27,1% degli intervistati, mentre il 21,2% ne prevede una flessione. I dati non possono che essere valutati positivamente commenta il presidente camerale Ferruccio Dardanello a riprova di un tessuto produttivo sano, diversificato, attento alle esigenze di un mercato pesantemente condizionato dal calo del potere di acquisto. Si sta dando prova di reattività, di serietà nel rispettare gli obiettivi, di grande abilità imprenditoriale, di capacità a posizionarsi sui mercati grazie a investimenti a tutela della qualità, in un contesto complesso e non certo favorevole.

22 09 SETTEMBRE INDUSTRIA MANIFATTURIERA NOVARESE: -2,3% martedì 09 settembre 2008 Le difficoltà manifestate dalla produzione industriale novarese in apertura d anno si sono accentuate nel periodo aprile-giugno 2008: -2,3% è la variazione registrata rispetto allo stesso periodo del 2007, a fronte di una media regionale pari a +0,5%. La diminuzione complessiva dei volumi produttivi è riconducibile in misura preminente al brusco calo del tessile-abbigliamento e si accompagna ad andamenti decisamente più favorevoli per quanto riguarda ordinativi e fatturato, benché le previsioni future risultino orientante al pessimismo. Sono questi i risultati principali che emergono dalla lettura della 144a Indagine congiunturale sull industria manifatturiera, condotta dalla Camera di Commercio di Novara su un campione significativo di imprese manifatturiere del territorio. L ulteriore calo della produzione manifatturiera ha commentato il presidente dell Ente camerale Gianfredo Comazzi conferma il perdurare di elementi sfavorevoli al rilancio dell economia provinciale e non solo: l ondata inflazionistica generata dai continui rincari delle materie prime, in primis quelle energetiche, mina propensione e capacità di consumo, inducendo nelle forze produttive un approccio orientato alla massima cautela. D altro canto, il clima di profonda incertezza in cui si trovano ad operare gli imprenditori non consente la pianificazione e la messa in opera di investimenti a lungo termine, che si rendono, invece, necessari per sostenere e assicurare continuità alla fase di ripresa prevista per il È fondamentale, dunque, prepararsi fin d ora a cogliere le opportunità di sviluppo future: non mancano spiragli di miglioramento, ma per potersi dispiegare servono provvedimenti immediati e mirati a rafforzare la competitività delle imprese e il potere d acquisto dei consumatori. L analisi settoriale rivela performance produttive all insegna del ribasso per tutti i comparti, con l unica eccezione dell alimentare, che mette a segno un lieve incremento (+1,1%) rispetto al II trimestre A mostrare evidenti segnali di criticità è soprattutto il sistema moda (tessile, abbigliamento, calzature) che, con un calo della produzione del -12,2% su base annua, incide in misura significativa sull entità della flessione complessiva. Decisamente contenuta risulta, invece, la diminuzione tendenziale del metalmeccanico (-0,7%), a cui si allinea il risultato delle rubinetterie (-0,8%), mentre la produzione del chimico gomma appare improntata alla stabilità. Sotto il profilo delle classi dimensionali si osservano variazioni negative, nel confronto con il periodo aprile-giugno 2007, sia sul fronte delle piccole imprese (-2,13%) sia su quello delle grandi aziende, per le quali si riscontra un decremento a due cifre (-13,2%); livelli di crescita soddisfacenti, per contro, vengono conseguiti dalle medie imprese, che manifestano uno sviluppo superiore al +4%. Il grado di utilizzo della capacità produttiva è sceso, in media, al 73,4%, collocandosi leggermente al di sotto del livello raggiunto nel II trimestre del 2007 (73,6%), con valori superiori alla media nel settore metalmeccanico (74,5%) ed in quello chimico e della gomma-plastica (74,1%). L andamento dei nuovi ordinativi presenta dinamiche differenti sul versante interno rispetto a quello estero: nel confronto con il primo trimestre dell anno l indagine evidenzia una situazione stazionaria per le commesse interne ed una crescita di quelle estere (+7,1%), in netta ripresa rispetto alla precedente rilevazione (-1,4%). Gli ordinativi provenienti dall estero, in particolare, potrebbero spingere nei mesi futuri la crescita dei volumi di attività nel settore metalmeccanico (+11,8%, con le rubinetterie a +7%), mentre il chimico-gomma affiderà maggiormente la ripresa agli ordinativi interni (+5,8%). Le commesse risultano, invece, in calo su entrambi i versanti interno ed estero sia nel comparto alimentare (rispettivamente -4,5% e -10,9%) che nel sistema moda (-2,4% e -1,1%), mentre per metalmeccanico e rubinetterie la flessione appare limitata al fronte interno (nell ordine -0,1% e - 2,6%). Le aziende del tessile-abbigliamento e del chimico-gomma realizzano con l estero oltre un terzo del proprio fatturato, valore che sale al 64,5% nel settore metalmeccanico, superando il 70% in riferimento alle rubinetterie. Le prospettive a sei mesi fanno emergere il perdurare di un rilevante pessimismo, che traspare da tutti gli indicatori: le imprese che attendono un calo dei volumi produttivi sono il 23,6% in più di quelle che ne ipotizzano un aumento; le aziende che temono una diminuzione dell occupazione superano del 13,7% quelle che prevedono assunzioni, mentre i pessimisti superano gli ottimisti del 27% per quanto riguarda la domanda interna e del 10% relativamente a quella estera. Di orientamento differente appaiono le previsioni formulate dal comparto alimentare, che risultano positive in relazione a tutti gli indicatori; moderatamente fiduciosi, ma più cauti, si dimostrano gli imprenditori del chimico-gomma, con una nota di pessimismo limitata alla domanda interna ed aspettative di allargamento della base occupazionale nulle. A partire dalla prima rilevazione del 2006, l Unioncamere Piemonte effettua elaborazioni specifiche sui dati congiunturali, uniformandosi alla metodologia adottata dall Istat, con l obiettivo di rendere possibile un confronto tra dati nazionali, regionali e provinciali. In particolare, viene calcolato un numero indice della produzione industriale regionale e provinciale con base 2000=100, al quale sono applicati una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione. Nel secondo trimestre 2008, l indice della produzione industriale della provincia di Novara con base anno 2000=100 è risultato pari a 83,6 con un decremento, come già evidenziato in precedenza, del 2,3% rispetto allo stesso periodo del L indice della produzione destagionalizzato è stato invece pari a 88,5, con una diminuzione del -2,4% rispetto al trimestre precedente, a fronte del 92,3 registrato a livello regionale.

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25 09 SETTEMBRE Congiuntura industriale in positivo Cronaca - Martedì 9 Settembre 2008 La componentistica autoveicolare e il settore metalmeccanico tra gli attori principali della tenuta del comparto manifatturiero A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del II trimestre 2008 rappresenta, infatti, l undicesimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo aprile-giugno 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell anno precedente) è stata di +0,5 punti percentuale, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%). L incremento produttivo segue quello del I trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonché la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprilegiugno del Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 147ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2008 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2008, e ha coinvolto imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale è risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel II trimestre del 2008 il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo dicrescita moderato, realizzando l undicesimo risultato positivo consecutivo. Sull autunno dell industria piemontese gravano, però, numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre lugliosettembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del I trimestre dell anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel II trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, né per il comparto di elettricità ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (-3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realtà provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano

26 rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (-2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%). L INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-Seats). Nel II trimestre 2008, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 95,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,5% rispetto al II trimestre del L indice della produzione corretto per giorni lavorativi (96,6) ha registrato, invece, un aumento dello 0,4% (i giorni lavorativi sono stati 62, come nel II trimestre 2007), mentre l indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,3, stabile rispetto al I trimestre del Indice della produzione industriale (base anno 2000=100) nel II trimestre 2008 Fonte: Unioncamere Piemonte, 147ª Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera piemontese LE PROSPETTIVE FUTURE Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi,nel mese di luglio 2008 le previsioni tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt altro che favorevole per il semestre conclusivo dell anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor più sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementerà solo per 18 imprenditori su 100, mentre subirà una battuta d arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione è tuttavia contenuto entro un -7%. L occupazione è prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%.