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1 Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A / 2012 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La sillaba <carovana> [karo'vana] otto foni / fonemi #ca.ro.va.na# quattro sillabe Sillaba (< greco syllabé < syllambáno 'prendere insieme'): "unità fonetica minima che il nostro organismo è in grado di produrre e percepire" (Basile, G, et al., 2010, Linguistica generale, Roma, Carocci) sillabe come combinazioni minime di fonemi che fungano da unità pronunciabili per costruire la forma fonica delle parole

2 Struttura della sillaba: σ Attacco Rima Nucleo Coda Es.: con [k] [on] [o] [n] 2

3 le regole sulla struttura di sillaba variano da lingua a lingua; l'unico costituente sillabico necessario in tutte le lingue è il nucleo Ess.: it. a, e, è, o, i; fr. eau, au, cin. mand. è 'affamato', é 'oca', etc. in italiano, solo le vocali possono costituire il nucleo di una sillaba sono caratterizzate dal tratto [+ sillabico] cfr. ingl. rhythm ['ɹɪðm], tedesco laufen 'camminare' ['laufn ] normalmente, i suoni non vocalici che fungono da nucleo sillabico sono sonoranti le consonanti non possono combinarsi liberamente nella formazione delle sillabe: presenza di restrizioni fonotattiche caratteristiche delle singole lingue Es.: in italiano sono ammessi i nessi consonantici [spr] (spreco) e [skr] (scrutare), ma non [vsp] cfr. russo vspominat' 'ricordare' 3

4 Strutture sillabiche preferenziali in italiano: CV (consonante-vocale) #ma.no#, #ca.na.glia#, #Mi.la.no# altre strutture frequenti: V, VC (#al.ce#), CCV (#sca.la#), CVC (#col.po#), CCCV (#spre.me.re#) strutture non attestate: CVCC (ingl. land), CCCVCCC (russo zdravstvujt'e 'salve'), CCCCVCC (russo vsplesk 'splash') Sillabe chiuse vs. sillabe aperte: Sillabe chiuse (o implicate) sillabe con coda (consonante o semivocale) Es.: CVC (con, tempo, canto) Sillabe aperte (o libere) sillabe prive di coda (terminano in vocale) Es.: CV (ma, tempo, canto) 4

5 Dittonghi e trittonghi Dittongo: combinazione di una semiconsonante / semivocale e una vocale Ess.: ieri ['jeri], uomo ['wɔmo], pieno ['pjeno], luogo ['lwɔgo] dittonghi ascendenti caimano ['kai mano], mai ['mai ], auto ['auto], causa ['kauza] dittonghi discendenti per i dittonghi ascendenti, si parla di semiconsonanti; per i discendenti, di semivocali Trittongo: combinazione di due semiconsonanti / semivocali e una vocale Ess.: aiuola ['ajwɔla], guai ['gwai ], quei ['kwei ], miei ['mjɛi ] N.B.: quando abbiamo due vocali stabili in successione, si parla di iato Ess.: aereo [a'ereo], zio ['ʣio], mio ['mio] si confrontino: Lucia [lu'ʧia], Chianti ['kjanti] 5

6 2. Tratti soprasegmentali <castagna> [ka'staɲ:a] sequenza fonica come concatenazione di segmenti [k] [a] consonante, occlusiva, velare, sorda [+consonantico] [+arretrato] [-sonoro] [-sillabico] [-nasale] (...) vocale, centrale, bassa, non arrotondata [-consonantico] [-arrotondato] [-alto] [+basso] [-arrotondato] (...) i fatti articolatori associati ad segmento (fono) sono concepiti come simultanei; esistono, tuttavia, fenomeni (accento, lunghezza, tono, intonazione) che non sono analizzabili prendendo in considerazione solo singoli segmenti, ma piuttosto la catena parlata (o le sillabe che la compongono) fenomeni soprasegmentali o prosodici 6

7 2.1 L'accento Accento: aumento di intensità nella pronuncia di una sillaba Ess.: ancora vs. ancora, porto vs. portò, etc. caratteristiche fonetiche coinvolte nell'accentazione: volume, altezza, durata italiano: soprattutto, aumento di volume, connesso con una maggiore durata N.B.: accento (fatto prosodico) accento grafico Ess.: virtù, città, zuppa, coccodrillo da (preposizione) vs. dà (verbo); e (congiunzione) vs. è (verbo) perché vs. caffè differenza di timbro vocalico segnalata tramite l'accento grafico cf. spagnolo: posizione standard dell'accento sulla penultima sillaba (se la parola termina in vocale, <n> o <s>) o sull'ultima (se termina con un'altra consonante); le parole che non seguono questo modello hanno un accento grafico marcato (película, ilusión) 7

8 Lingue ad accento fisso vs. lingue ad accento libero / mobile: Francese: l'accento cade sempre (semplificando!!) sull'ultima sillaba Ess.: ville, unique, position, structure, saison Ceco: l'accento cade sempre sulla prima sillaba Ess.: pes 'cane', město 'cittadina', oblak 'nuvola' Italiano: l'accento può trovarsi in varie posizioni all'interno della parola qualità parole tronche / ossitone libretto parole piane / parossitone tavolo parole sdrucciole / proparossitone capitano parole bisdrucciole 8

9 Parole senza accento? Clitici: 'particelle' che non hanno accento indipendente e, pertanto, devono appoggiarsi ad una parola contigua nella catena fonica Ess.: articoli (il, la, le...), pronomi personali atoni (me, lo...) il tuo amico lo salutò cordialmente se consideriamo i clitici parte della parola che li 'ospita', allora abbiamo anche parole trisdrucciole: fabbricamelo 9

10 Le parole di quattro o più sillabe tipicamente contengono anche uno o più accenti secondari: fabbricamelo le parole composte possono avere anche due accenti principali: <tagliaerba> ['taλa'εrba], <toccasana> ['tok:a'sana] (e non ['tok:a'zana]!!) Valore fonematico dell'accento: Nelle lingue ad accento libero / mobile, due parole possono essere distinte solo dalla posizione dell'accento accento con valore (impropriamente) fonematico Ess.: capitano vs. capitano, subito vs. subito, camicie vs. camice N.B.: in italiano, il contrasto di grado di apertura tra [e] ed [ɛ] e tra [o] e [ɔ] è annullato in sillaba atona (non accentata) sempre [e] e [o] ['mare] ['kɔno] ['lɛttera] ['skɔʎ:o] 10

11 2.2 Il tono Tono: altezza musicale (pitch) relativa con cui una sillaba viene pronunciata variabili articolatorie coinvolte: tensione delle corde vocali e della laringe, veolcità e frequenza delle vibrazioni delle corde vocali frequenza fondamentale la frequenza fondamentale definisce il tipo di tono: frequenza alta ~ tono alto, frequenza bassa ~ tono basso, frequenza ascendente ~ tono ascendente, etc. Nelle lingue tonali, il tono può avere valore distintivo ('tonemi'), può distinguere parole Es.: cantonese (Hong Kong): yāu 'preoccuparsi' tono alto e costante yáu 'vernice' tono alto e crescente yàuh 'olio' tono basso e discendente (Matthews, S. & Yip, V., 1994, Cantonese: a Comprehensive Grammar, London, Routledge) 11

12 Il sistema tonale del cinese mandarino: Scala di altezza tonale da 1 a 5, dove 1 è il punto più basso e 5 il più alto: (1) primo tono (denominato 阴 平 yīnpíng), alto e costante (55), ā; (2) secondo tono ( 阳 平 yángpíng), alto e crescente (35), á; (3) terzo tono ( 上 声 shǎngshēng), modulato (214), ǎ; (4) quarto tono ( 去 声 qùshēng), alto e bruscamente decrescente (51), à. Ess.: 媽 麻 馬 罵 mā má mǎ mà mamma canapa cavallo insultare 接 結 姐 借 jiē jié jiě jiè connettere annodare sorella maggiore prestare 12

13 Distribuzione delle lingue tonali: Asia e Oceania: lingue sinitiche, alcune lingue tibeto-birmane, alcune lingue austroasiatiche (vietnamita), lingue tai-kadai, lingue hmong-mien Africa: lingue niger-congo, alcune lingue afro-asiatiche, lingue nilotico-sahariane, lingue khoisan Americhe: lingue otomangue, athapaskane (navajo), alcune lingue irochesi (cherokee, mohicano) aree di maggiore diffusione: Asia Orientale, Africa (soprattutto subsahariana) Europa: svedese, norvegese, serbo, croato e alcune altre lingue hanno sistemi di tono 'semplici' detti a pitch accent sistemi con uno o due contrasi tonali Es.: svedese ánden 'l'anatra' vs. ànden 'spirito' norvegese tanken 'il carrarmato' (tono 1), 'il pensiero' (tono 2) 13

14 2.3 L'intonazione Intonazione: "andamento melodico con cui è pronunciata una frase o un intero gruppo tonale o gruppo ritmico (...)" (Berruto, G. & Cerruti, M., 2010, La lingusitica: un corso introduttivo, Torino, UTET) anche l'intonazione, come il tono, è un fenomeno relativo all'altezza musicale; ha però un dominio diverso rispetto al tono (frase vs. sillaba / parola) Ess.: Tu non ci vai. Tu non ci vai? Tu non ci vai!! intonazione come sequenza di toni che produce una curva intonativa, spesso dal valore pragmatico 14

15 Alcune intonazioni comuni dell'italiano: (1) costante, tipica delle affermazioni, valore 'neutro' Il negozio è chiuso. (2) ascendente, tipica delle domande Il negozio è chiuso? (3) discendente, tipica delle affermazioni decise e delle esclamazioni, comandi Il negozio è chiuso!! possibili numerose altre curve intonative più complesse, interazione con altri tratti 15

16 2.4 La lunghezza Lunghezza (o durata, quantità): estensione relativa dei foni (e delle sillabe) nel tempo foni più o meno lunghi rispetto ad altri segmenti nella catena parlata (e non in assoluto) gamma rilevante (approssimativa) tra i 20 e i 500 millisecondi; durata influenzata in parte dalla velocità dell'eloquio Valore distintivo della lunghezza: quattro possibilità (1) Solo la lunghezza consonantica ha valore distintivo: italiano caro vs. carro (2) Solo la lunghezza vocalica ha valore distintivo: tedesco Stadt 'città' vs. Staat 'stato' (3) Lunghezza consonantica e vocalica hanno entrambe valore distintivo: finnico kuka 'chi' vs. kukka 'fiore'; sata 'cento' vs. saata 'accompagna' vs. sataa 'piove' (4) Né lunghezza consonantica né lunghezza vocalica hanno valore distintivo: spagnolo, cinese mandarino, etc. 16

17 Suoni continui ([+continuo]): protraibili finché dura il flusso d'aria egressivo vocali, fricative, laterali, vibranti Suoni non continui ([-continuo]): durata protraibile solo per brevissimo tempo occlusive, affricate, nasali Due possibili analisi per le consonanti lunghe italiane: (1) sequenza di due suoni identici ['kanne] (2) fonema dsitinto, che si oppone alla consonante scempia (breve) ['kan:e] /n/ vs. /n:/ secondo questa analisi, ['kane] e ['kan:e] costituirebbero una coppia minima 17

18 La lunghezza vocalica in italiano: Vocali atone, vocali toniche in sillaba chiusa: ['kanto] ['gambo] [vo'lante] Vocali toniche in sillaba aperta: trascrizione fonetica stretta ['ma:no] ['ko:da] ['pja:no] trascrizione fonematica /'mano/ /'koda/ /'pjano/ possibilità di vocali enfatiche particolarmente lunghe: ['ma::no] ['ko::da] ['pja::no] N.B.: in nessun caso la lunghezza vocalica ha valore distintivo in italiano cfr. milanese: andà 'andare' vs. andaa 'andato' 18

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