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1 COMUNE DI CISON DI VALMARINO Provincia di Treviso PI Elaborato R.P. - - Scala - 3^ variante parziale al Piano degli Interventi redatta ai sensi dell art. 18 della L.r. 11/2004 Amministrazione Comunale Cristina Pin Sindaco Dott. Gildo Salton Assessore all urbanistica Dott. Giuseppe Munari Segretario Comunale Ufficio Tecnico Arch. Gianmario De Biasi Responsabile servizio Urbanistica, Edilizia Privata, Ambiente. Progettisti incaricati Arch. Leopoldo Saccon Struttura operativa Gruppo di Lavoro Dott. Alessio Faraon Z:\01LAVORI_ISO_9001\485_PI_III_Cison\02_relazioni\Relazione.doc Dicembre 2017

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3 Indice 1. Premessa La procedura di variante del PI Gli accordi pubblico-privato L accordo pubblico-privato n. 3 (1/2017) ditta Nicaretta L accordo pubblico-privato n. 4 (2/2017) ditta Zuccon Riclassificazione di aree edificabili Gli elaborati

4 1. Premessa Il presente documento nasce con la finalità di illustrare le procedure, i contenuti e gli obiettivi della terza variante parziale al Piano degli Interventi del comune di Cison di Valmarino, avente ad oggetto gli accordi pubblico-privato ex art. 6 della L.r. 11/2004 n. 3 (1/2017) e n. 4 (2/2017), nonché lo stralcio di alcune aree edificabili come da documento del sindaco integrativo presentato nel Consiglio Comunale del Il è dotato di Piano Regolatore Comunale composto di: Piano di Assetto del Territorio Intercomunale, approvato nella seduta della Conferenza di Servizi Provinciale in data 04/05/2012 successivamente ratificato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 359 del 03/09/2012, divenuto efficace dal 05/10/2012. Piano degli Interventi costituito dalle seguenti varianti: o prima variante approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 29/04/2015; o seconda variante (parziale) approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 38 del 19/10/ La procedura di variante del PI Il procedimento di variante del Piano degli Interventi viene normato dalla L.R. 23 aprile 2004, n. 11 all art. 18 ed articolato nelle seguenti fasi: 1. Il Sindaco predispone il presente documento, in cui sono evidenziati le trasformazioni urbanistiche, gli interventi e le opere pubbliche da realizzarsi, nonché gli effetti attesi. Questo documento viene illustrato presso la sede comunale nel corso di apposito Consiglio Comunale. 2. Dopo la presentazione del Documento del Sindaco e prima dell adozione vengono attivate forme di consultazione, di partecipazione e di concertazione con altri enti pubblici e associazioni economiche e sociali eventualmente interessati. 3. Il Piano degli Interventi è adottato dal Consiglio Comunale. 4. Entro otto giorni dall adozione il Piano viene deposito presso al sede comunale ed è a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi. Dell avvenuto deposito viene data notizia mediante avviso pubblicato nell albo pretorio del comune e su almeno due quotidiani a diffusione locale; il comune si riserva la facoltà di attuare ogni altra forma di divulgazione ritenuta opportuna. 5. Decorsi i trenta giorni del deposito chiunque può formulare idonee osservazioni utili all integrazione o al miglioramento dello strumento urbanistico adottato. 6. Nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il consiglio comunale decide sulle stesse ed approva il Piano. 7. Il Piano diventa efficace quindici giorni dopo la sua pubblicazione nell albo pretorio del comune. Copia integrale del Piano approvato è trasmessa alla Provincia ed è depositata presso la sede del comune per la libera consultazione. Le previsioni di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all esproprio decadono decorsi cinque anni dall entrata in vigore del Piano (art. 18, comma 7). 4

5 3. Gli accordi pubblico-privato Il Piano degli Interventi individua le trasformazioni destinate ad essere pianificate, approvate, ed avviate a realizzazione nel breve-medio periodo di un quinquennio, pena la loro decadenza. Questa impostazione innovativa del Piano viene colta dall Amministrazione Comunale che riconosce un ruolo significativo alle forme di partecipazione dei privati all'attuazione del Piano stesso. In tale contesto il Piano degli Interventi può recepire proposte presentate da soggetti privati finalizzate alla determinazione di alcune previsioni del contenuto discrezionale dell atto di pianificazione urbanistica, nel rispetto della legislazione e dalla pianificazione sovraordinate e senza recare pregiudizio dei diritti di terzi. Si riporta di seguito il testo dell articolo 6 Accordi tra soggetti pubblici e privati della L.r. 11/2004: 1. I comuni, le province e la Regione, nei limiti delle competenze di cui alla presente legge, possono concludere accordi con soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico. 2. Gli accordi di cui al comma 1 sono finalizzati alla determinazione di alcune previsioni del contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nel rispetto della legislazione e della pianificazione sovraordinata, senza pregiudizio dei diritti dei terzi. 3. L accordo costituisce parte integrante dello strumento di pianificazione cui accede ed è soggetto alle medesime forme di pubblicità e di partecipazione. L accordo è recepito con il provvedimento di adozione dello strumento di pianificazione ed è condizionato alla conferma delle sue previsioni nel piano approvato. 4. Per quanto non disciplinato dalla presente legge, trovano applicazione le disposizioni di cui all articolo 11, commi 2 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modificazioni. Nelle proposte di accordo potranno quindi essere previste cessioni di aree, permute, realizzazioni di interventi di interesse pubblico o monetizzazione degli stessi, quale beneficio pubblico aggiuntivo rispetto a quanto dovuto per legge. 5

6 4. L accordo pubblico-privato n. 3 (1/2017) ditta Nicaretta La ditta Nicaretta è proprietaria di quattro immobili (annessi rustici) di piccola dimensione, collocati in zona agricola in Via Tofane a nord dell abitato di Cison di Valmarino, catastalmente così censiti: foglio 12 mappali 473, 474, 91. La zona è direttamente accessibile da Via Tofane ed è già dotata dei principali sottoservizi a rete quali approvvigionamento idrico ed elettrico. L intenzione della ditta è quella di recuperare all uso residenziale i suddetti immobili previa corresponsione di un beneficio pubblico. La variante puntuale al piano degli Interventi individua simbolicamente i fabbricati che potranno essere oggetto di cambio d uso, con le modalità indicate dall art. 42 delle NTO del PI. Figura 1: Estratto catastale con individuazione degli annessi rustici di cui si richiede il cambio d uso. Prima dell adozione della presente variante è stata prevista la definizione di un incontro di concertazione con la ditta interessata per verificare la congruità del beneficio pubblico della proposta, con riferimento a quanto stabilito dall art. 68 delle NTO del PI, al valore vigente delle aree edificabili calcolato ai fini IMU e al valore degli immobili, ai fini della stipula dell accordo pubblicoprivato vero e proprio ai sensi dell art. 6 della L.r. 11/

7 Scheda Accordo pubblico-privato n. 3 ai sensi dell art. 6 della L.r. 11/2004 7

8 Vigente Variante Individuazione di tre edifici non più funzionali al fondo 8

9 5. L accordo pubblico-privato n. 4 (2/2017) ditta Zuccon La ditta Zuccon è proprietaria di un lotto collocato parte in zona agricola al margine urbano dell abitato di Mura e parte nel centro storico del medesimo borgo, catastalmente così individuata: sezione B foglio 6 mappale 898 sub 1 area urbana di mq 455; sezione B foglio 6 mappale 898 sub 2 fabbricato residenziale; foglio 15 mappali 566 e 600. Allo stato attuale l immobile risulta inadempiente per le esigenze dei proprietari e assai sottodimensionato per le necessità. La ditta richiede in proposito la possibilità di edificare un abitazione nel lotto di proprietà previa corresponsione di un beneficio pubblico e redazione di una variante puntuale al piano degli interventi, al fine di individuare una zona di completamento nel margine urbano a precisazione della perimetrazione dell urbanizzato consolidato individuato dal PATI. Prima dell adozione della presente variante è stata prevista la definizione di un incontro di concertazione con la ditta interessata per verificare la congruità del beneficio pubblico della proposta, con riferimento a quanto stabilito dall art. 68 delle NTO del PI, al valore vigente delle aree edificabili calcolato ai fini IMU e al valore degli immobili, ai fini della stipula dell accordo pubblicoprivato vero e proprio ai sensi dell art. 6 della L.r. 11/2004. Figura 2: Estratto catastale con individuazione dell ambito oggetto di proposta di accordo n. 4 (2/2017). L area in questione, come evidenziato nella relazione di asseverazione idraulica, non ricade nelle aree mappate nel Piano stralcio di bacino per l Assetto Idrogeologico (PAI), come aree a rischio di esondazione. Il Genio Civile ha però ritenuto opportuno (cfr. parere del Genio Civile prot. N /57.04 del 09 aprile 2009), a seguito delle criticità idrauliche evidenziate nello Studio di Compatibilità Idraulica allegato al PATI, con particolare riferimento alle aree soggette a rischio esondazione (vedi allegato 2 Rete idrografica individuazione aree a rischio esondazione inerenti allo studio in questione), procedere ad identificare, a partire dall abitato di Mura, una fascia buffer di 50 m che costeggia le due sponde del fiume Soligo, da considerarsi a rischio idraulico e all interno della quale..sono vietate nuove espansioni urbanistiche di tipo residenziale o produttivo. Tale indicazione è stata 9

10 recepita nelle NTO del PI, ai sensi dell art. 65.C, comma 10, lett a). Si veda a questo proposito l estratto della Tavola dei vincoli in fig. 3 sotto. Figura 3: estratto della Tavola dei vincoli del PI: l ambito dell accordo Zuccon è interessato dal perimetro di area esondabile o a ristagno idrico (perimetro blu con triangoli) buffer di 50 metri dal Fiume Soligo. Figura 4: Estratto allegato 2 rete idrografica, aree a rischio esondazione della VCI del PATI (in giallo le aree a rischio esondazione). 10

11 Il ha inviato al Genio Civile (con nota n del ) un quesito in merito all ambito indicato al quale il Genio Civile ha dato riscontro (con prot. n del ) dando parere favorevole all intervento come si evince dall estratto sotto riportato. Alla luce del parere richiamato l articolo 65.C delle NTO del PI è stato modificato introducendo al comma 11 la possibilità di consentire interventi in deroga nelle aree situate altimetricamente ad una quota di sicurezza rispetto ai livelli di massima piena, previa redazione di apposita relazione idraulica e ottenimento di parere favorevole preventivo da parte del Genio Civile. 11

12 Figura 5: Scheda Accordo pubblico-privato n. 4 ai sensi dell art. 6 della L.r. 11/2004 Le scheda dell accordo pubblico-privato n. 04 riporta pertanto la nuova zona edificabile di tipo C1 all interno della quale la fascia di rispetto stradale della strada provinciale al di fuori del centro abitato di Mura si riduce da 30 metri a 10 metri, ai sensi dell art. 26 del regolamento di attuazione del Codice della Strada. 12

13 Vigente Variante Superficie trasformata in zona C1 : 428 mq 13

14 6. La riclassificazione di aree edificabili Di seguito si riportano gli estratti di raffronto vigente/variante in corrispondenza degli ambiti oggetto di riclassificazione di area edificabile quali zone agricola o verde privato, già oggetto di preliminare parere favorevole nel documento preliminare al Piano degli interventi. Ditta Dalle Pasqualine Graziosa Vigente Variante Superficie trasformata in verde privato : 433 mq Ditta Cesca Roberto, Cesca Maria, Cesca Raffaella, Cesca Eleonora Vigente Variante Superficie trasformata in verde privato : mq La riclassificazione di questa porzione di zona comporta lo stralcio delle seguenti prescrizioni particolari indicati all articolo 31 delle NTO per la ZTO C2/3: f. Lungo tutto il tratto di perimetro del Centro Storico, confinante con il lato ovest della nuova ZTO C2/3, non è ammessa l edificazione in continuità degli edifici storici. g. Su tale lato dovrà essere mantenuta una fascia di rispetto, sistemata a verde, della larghezza di almeno 40 m. h. In tale fascia dovrà essere collocata una quota del verde necessario per standards urbanistici. La quantità di aree verdi per standards urbanistici dovrà essere prevista in misura doppia a quanto stabilito dall Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. delle presenti norme. 14

15 Ditta D Agostin Bruna, D Agostin Graziella Vigente Variante Superficie trasformata in verde privato : 345 mq Ditta Casagrande Loretta Vigente Variante Superficie trasformata in zona agricola : 831mq 15

16 7. Gli elaborati La variante è costituita dei seguenti elaborati: ; All.D"Ambiti oggetto di Accordo ai sensi dell Art. 6 della L.r. 11/2004"; Tavola 2 A "Carta della Zonizzazione"; Tavola 3 A,B e C "Carta delle zone significative"; Verifica del dimensionamento; Asseverazione idraulica; Asseverazione sismica; Dichiarazione di non necessità della V.Inc.A. 16

Asseverazione idraulica

Asseverazione idraulica STUDIO TECNICO DI GEOLOGIA dott. geol. Dario Barazzuol via S. Croce, 29-31053 PIEVE di SOLIGO (TV) - fax : 0438/801388 mail: barazzuoldario@libero.it Ordine dei Geologi Regione del Veneto n. 618 Provincia

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