COMUNE DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO DEGLI INTERVENTI PROGETTO DI RIQUALIFICA ILLUMINAZIONE PUBBLICA ED ARCHITETTONICA DI PIAZZA E VIA SANTO STEFANO

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1 COMUNE DI BOLOGNA ORDINATIVO PRINCIPALE DI FORNITURA n DURATA 9 ANNI DEL SERVIZIO LUCE E DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI SEMAFORICI E DI SEGNALETICA LUMINOSA, MEDIANTE ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP PE PROGETTO ESECUTIVO DEGLI INTERVENTI RT Relazione Tecnica Titolo PROGETTO DI RIQUALIFICA ILLUMINAZIONE PUBBLICA ED ARCHITETTONICA DI PIAZZA E VIA SANTO STEFANO Stato / Codice progetto: PE _0 Codice di classif. elaborato RT _0 Progettista responsabile: Ing. Luca Moscatello 0 Prima Emissione Revisione G. Becattini R. Piddiu L. Moscatello Incaricato Verifica Approvazione 21/10/2016 Data

2 Enel Sole Srl Polo Operation Nord Bologna - Via Carlo Darwin 4 T F enelsole@pec.enel.it Comune di Bologna PROGETTO DI RIQUALIFICA ILLUMINAZIONE PUBBLICA ED ARCHITETTONICA DI PIAZZA E VIA SANTO STEFANO PROGETTO ESECUTIVO Progettista: Dott. Ing. Luca Moscatello

3 SOMMARIO INTRODUZIONE 4 PARTE A PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO 5 Descrizione sommaria dell intervento 5 Classificazione degli ambienti 5 Dati del sistema di distribuzione dell energia elettrica 6 Descrizione dei carichi elettrici 6 Norme tecniche di riferimento 7 Vincoli 7 Caratteristiche generali 8 Disponibilità del servizio 8 Flessibilità 8 Protezioni 8 Protezioni contro i contatti diretti 8 Protezione contro i contatti indiretti 9 Protezione contro le correnti di sovraccarico 9 Protezione contro le correnti di corto circuito 9 Protezione contro i fulmini e sovratensioni 10 Dati dimensionali 10 Linee elettriche 10 Giunti dorsale / derivazione 10 Scavi 10 Sostegni e fondazioni 11 PARTE B PROGETTO QUADRO ELETTRICO E TELECONTROLLO 11 Quadro comando 11 Sistema di telecontrollo 12 PARTE C PROGETTO ILLUMINOTECNICO 12 Criteri di dimensionamento 12 Caratteristiche degli apparecchi 12 Dichiarazione di conformità 13 Verifiche e collaudi 14 PIANO DI MANUTENZIONE 14 ALLEGATO 1 - CALCOLI ILLUMINOTECNICI 16 ALLEGATO 2 - CRONOPROGRAMMA 17 ALLEGATO 3 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DEL PROGETTO ESECUTIVO ALLA LR.19/2003 E ALLA DIRETTIVA APPLICATIVA 18 ALLEGATO 4 SCHEDE TECNICHE APPARECCHI 19 2

4 Elaborati grafici planimetrici: Tavola 1 di 1 DISPOSIZIONE PLANIMETRICA DEGLI INTERVENTI PROPOSTI 3

5 INTRODUZIONE La presente relazione tecnica ha lo scopo di descrivere i criteri utilizzati per la progettazione degli interventi relativi alla riqualifica dell impianto di pubblica illuminazione attualmente alimentato dal quadro n. 20 Mercanzia, con attenzione specifica agli apparecchi d illuminazione ed altri componenti d impianto a servizio di piazza e via Santo Stefano. 4

6 PARTE A PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO Descrizione sommaria dell intervento Riqualificazione dell impianto di illuminazione pubblica a servizio delle vie e delle aree attualmente alimentate dal quadro n. 20 Mercanzia nel Comune di Bologna. Gli impianti sono alimentati in derivazione. Le vie interessate dagli interventi sono le seguenti: VIA SANTO STEFANO PIAZZA SANTO STEFANO Le attività che saranno eseguite nell ambito dell intervento sono le seguenti: Linee elettriche: Non sono previsti interventi sui cavi degli impianti esistenti essendo già alimentati in derivazione. Saranno solo sostituite le derivazioni nei casi di spostamento dei proiettori. Quadri elettrici: Mantenimento del quadro esistente recentemente riqualificato nell ambito dei lavori di passaggio da serie a derivazione della cabina Accursio. Sostegni: mantenimento dei supporti a parete esistenti salvo verifica dello stato di conservazione che sarà eseguito con le modalità descritte nell ultima parte della presente Parte A della relazione. Apparecchi: è prevista la sostituzione di tutti gli apparecchi presenti nei portici e dei proiettori per l illuminazione monumentale. Tutti gli apparecchi attuali sono provvisti di sorgente ai vapori di sodio. L intervento sugli apparecchi è a carico dell Amministrazione comunale. Telecontrollo: è prevista l installazione dei dispositivi per telecontrollo punto punto dei centri luminosi in tutti i corpi illuminanti oggetto di riqualifica. L intervento sul telecontrollo è previsto a carico dell Amministrazione comunale. Classificazione degli ambienti Le aree interessate dagli impianti elettrici oggetto della presente relazione, sono da considerarsi ambiente ordinario esterno non soggetto a traffico motorizzato e pedonale. Esse rientrano pertanto nel campo di applicazione della Norma CEI 64-8; V2 Sezione

7 Dati del sistema di distribuzione dell energia elettrica Sistema: TT Tensione nominale: 230/400 V Frequenza: 50 Hz Corrente di corto circuito massima: 10 ka Il valore della corrente di corto circuito massima è stato determinato sulla base della Norma CEI 0-21 che al paragrafo fissa il valore della corrente di cortocircuito massima, da considerare per la scelta delle apparecchiature dell Utente, a 10 ka per le forniture trifase per Utenti con potenza disponibile per la connessione fino a 33 kw. Descrizione dei carichi elettrici I carichi elettrici saranno costituiti da n. 77 apparecchi per illuminazione dei portici e dei monumenti presenti. Il dettaglio degli apparecchi è riportato nella tabella seguente, mentre la descrizione in dettaglio dei singoli interventi è riportata in legenda degli elaborati grafici planimetrici e nell Allegato 4. QUADRO 20 CIRCUITO 1 TIPO INTERVENTO POTENZA (W) Quantità (n) Quant. P [W] Proiettore iguzzini Woody BU Proiettore iguzzini Woody BV Proiettore iguzzini Woody BV Proiettore Schreder Omnistar 72 led Proiettore Schreder Omnistar 144 led Kit ricablaggio Neri per apparecchi portici Quantità tot. App. Linea (n) Potenza tot. Linea (W) I centri luminosi saranno alimentati dal quadro n. 20, per il quale non è prevista una nuova fornitura di energia, essendo l attuale adeguata, visto che tutti gli apparecchi installati hanno potenza inferiore rispetto allo stato di fatto. 6

8 Norme tecniche di riferimento Per la progettazione dell'impianto elettrico in oggetto si è fatto riferimento alle seguenti norme CEI e disposizioni legislative vigenti in materia: Norma CEI 11-4 Norme per l esecuzione delle linee elettriche aeree esterne; Norma CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. Norma CEI 17-13/1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Norma CEI 64-8 /1~7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 0-21 Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica Norma UNI Illuminazione stradale: selezione delle categorie illuminotecniche Norma UNI EN Illuminazione stradale Parte 2: Requisiti prestazionali Norma UNI EN Illuminazione stradale Parte 3: Calcolo delle prestazioni Norma UNI EN Illuminazione stradale Parte 4: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche Legge Regionale Emilia Romagna 19/2003 NORME IN MATERIA DI RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO LUMINOSO E DI RISPARMIO ENERGETICO Vincoli Prima dell inizio dei lavori sarà pianificato il coordinamento con gli altri eventuali operatori coinvolti per individuare la presenza di reti che possano interferire con l impianto in via di riqualificazione. 7

9 Caratteristiche generali Disponibilità del servizio E previsto il funzionamento dell impianto con accensione e spegnimento automatici, ottenuti tramite relé astronomico stagionale per tener conto della diversa lunghezza del giorno e della notte nei vari periodi dell anno. L installazione di un sistema di telecontrollo punto punto permetterà la gestione dell accensione secondo le seguenti modalità: - Impianto non alimentato durante le ore diurne: in questo caso l accensione è attuata mediante la chiusura del contattore presente nel quadro di comando; - Impianto alimentato durante le ore diurne: in questo caso l accensione è attuata mediante comandi gestiti attraverso le onde convogliate dal sistema di telecontrollo, senza manovre sul contattore presente nel quadro di comando. La scelta tra le due suddette modalità è legata alla presenza di servizi aggiuntivi (videosorveglianza, spot Wi-fi, pannelli a messaggio variabile, ecc.) alimentati attraverso la rete di illuminazione pubblica. Il passaggio da una modalità all altra è gestibile a distanza mediante modifica dei parametri di programmazione. Flessibilità Non è prevista la sostituzione dei conduttori esistenti. Tuttavia la riduzione della potenza nominale dei corpi illuminanti permetterà potenziamenti eventualmente necessari. Protezioni Protezioni contro i contatti diretti Tutte le parti attive dei componenti elettrici verranno protette mediante barriere o involucri per impedire i contatti diretti. Se uno sportello, pur apribile con chiave o attrezzo, è posto a meno di 2,5 m dal suolo e dà accesso a parti attive, queste saranno rese inaccessibili al dito di prova (IP XXB) o protette da un ulteriore schermo con uguale grado di protezione, a meno che lo sportello non si trovi in un locale accessibile solo alle persone autorizzate. Le lampade degli apparecchi di illuminazione diverranno accessibili solo dopo aver rimosso un involucro o una barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l apparecchio si trovi ad una altezza superiore a 2,8 m (CEI 64-8 sezione ). 8

10 Protezione contro i contatti indiretti E previsto l utilizzo esclusivo di componenti in classe di isolamento seconda o con isolamento equivalente. In particolare per i corpi illuminanti non è previsto alcun conduttore di protezione e le parti conduttrici, separate dalle parti attive con isolamento doppio o rinforzato, non devono essere collegate intenzionalmente a terra. Tuttavia, non essendo previsto il rifacimento delle linee, delle derivazioni e dei giunti, è previsto il mantenimento della stessa modalità di protezione contro i contatti indiretti attualmente utilizzata. Protezione contro le correnti di sovraccarico Non è necessaria in quanto gli impianti di illuminazione sono soggetti a sovracorrente solo in caso di cortocircuito (CEI 64-8/4 art ). L utilizzo di interruttori magnetotermici con corrente nominale pari a 25A rende comunque sempre verificata, sia per i cavi di dorsale che per le derivazioni, la relazione: In < Iz Dove In: corrente nominale interruttore; Iz: portata del cavo Protezione contro le correnti di corto circuito La protezione è ottenuta tramite interruttore automatico magnetotermico, installato nel quadro di comando, con potere di interruzione maggiore della corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. Le caratteristiche dell interruttore tetrapolare utilizzato sono le seguenti: Tensione nominale [V] 400 Corrente nominale [A] 16 Potere di interruzione [ka] 10 tipo Curva D Tale dispositivo garantisce la protezione anche dei conduttori di derivazione realizzati con cavo tipo FG7R 2x2,5. Vista la CEI 64-8/4 art nota e, e la CEI 64-8/4 art , la verifica della relazione seguente è condizione sufficiente per garantire la protezione del cavo contro i cortocircuiti senza dovere procedere alla verifica della corrente di cortocircuito minima: 9

11 Ib < In < Iz Dove Ib: corrente di impiego del cavo; In: corrente nominale interruttore; Iz: portata del cavo Protezione contro i fulmini e sovratensioni Non è necessaria (norma CEI 64.8; V2 art ) Dati dimensionali Linee elettriche Parametri elettrici: Impianto di 1ª categoria. Distribuzione trifase 230/400 V. Caduta di tensione di progetto = non applicabile Fattore di potenza cos φ 0,9. La distribuzione dal quadro è prevista secondo uno schema radiale semplice, che garantisce un adeguata affidabilità e funzionalità dell impianto. L utilizzo di apparecchi a led determina una riduzione della potenza assorbita con conseguente diminuzione della caduta di tensione rispetto allo stato di fatto. Si omette quindi il calcolo della caduta di tensione. Giunti dorsale / derivazione Nel caso di linee interrate i collegamenti tra le linee dorsali e le derivazioni saranno realizzati mediante giunti a resina bicomponente del tipo riaccessibile di dimensioni adeguate. All interno dei giunti saranno utilizzati connettori idonei all accoppiamento di conduttori in rame ed alluminio. Il giunto sarà installato all interno del pozzetto presente alla base del sostegno. Nel caso di linee aeree i collegamenti tra le linee dorsali e le derivazioni saranno realizzati mediante giunti a perforazione d isolante idonei all accoppiamento di conduttori in rame ed alluminio. Tali giunti saranno realizzati all interno di scatole di derivazione in materiale plastico di dimensioni adeguate. Scavi Non sono previsti interventi su linee interrate. 10

12 Sostegni e fondazioni Non è prevista la posa di nuovi sostegni. Gli apparecchi saranno installati a parete su staffe esistenti ad esclusione dei proiettori Schreder Omnistar per i quali è prevista la posa di nuove staffe a parete PARTE B PROGETTO QUADRO ELETTRICO E TELECONTROLLO Quadro comando E previsto il mantenimento del quadro attuale n.20, recentemente riqualificato nell ambito del passaggio da alimentazione serie a derivazione della cabina Accursio. Armadio contenitore Non sono previste modifiche. Componenti del quadro elettrico Saranno mantenute le protezioni esistenti, non essendo prevista la sostituzione delle linee. 11

13 Sistema di telecontrollo Su tutti i centri luminosi oggetto di riqualificazione è prevista la posa di dispositivi per il telecontrollo punto punto. Il sistema individuato è ENEL - Archilede Active Control. Sono riportate nella documentazione consegnata in data 26/03/2015, PG 85047, le schede tecniche dei vari dispositivi ed i rispettivi schemi di inserzione. PARTE C PROGETTO ILLUMINOTECNICO L intervento di riqualifica oggetto di progettazione prevede la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti a servizio dei portici e dell illuminazione monumentale di via e piazza Santo Stefano. Criteri di dimensionamento Per il calcolo illuminotecnico si sono considerati i requisiti illuminotecnici di cui alla legge Regionale dell Emilia Romagna 19/2003. Non essendo previste norme specifiche per l illuminazione monumentale e di portici, non è stata eseguita l analisi dei rischi prevista dalle norme UNI 11248, UNI EN /3/4 I risultati ottenuti sono riportati nei calcoli illuminotecnici di cui all allegato 1. Caratteristiche degli apparecchi Per l illuminazione delle aree oggetto del progetto, saranno utilizzati apparecchi conformi ed installati secondo le prescrizioni della legge Regionale dell Emilia Romagna 19/2003 e successive modifiche ed integrazioni. Gli apparecchi, del tipo chiuso, saranno dotati di sorgente LED. I dettagli degli apparecchi riferiti ai singoli interventi, sono riportati in legenda degli elaborati grafici planimetrici e nelle schede tecniche di cui all allegato 4 ove sono presenti anche le seguenti certificazioni previste dalla legislazione vigente: - Misure fotometriche degli apparecchi sia in forma tabellare su supporto cartaceo che in formato Eulumdat su supporto informatico; - Temperatura di Colore Correlata (CCT) e quando previsto (CCT>4000 K) lo spettro della sorgente in formato numerico per il controllo dell acv; - Il gruppo RG di appartenenza; - Le istruzioni di installazione. 12

14 Dichiarazione di conformità Ai sensi dell articolo 9 della NUOVA DIRETTIVA PER L'APPLICAZIONE DELL'ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 29 SETTEMBRE 2003, N. 19 RECANTE: NORME IN MATERIA DI RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO E DI RISPARMIO ENERGETICO. si riporta in allegato 3 la Dichiarazione di Conformità del Progetto alla LR. 19/2003 e alla Direttiva applicativa. 13

15 Verifiche e collaudi Al termine della realizzazione delle opere complete (compresa la posa dei nuovi apparecchi e l eventuale sostituzione di sostegni) è prevista l esecuzione delle seguenti operazioni di verifica dell impianto: - Esame a vista: verticalità ed allineamento in rettifilo dei sostegni (quando prescrivibile); corretta installazione e/o orientamento degli apparecchi d illuminazione; - Misura della resistenza di isolamento verso terra minima con apparecchi inseriti il cui risultato deve essere 2/(L+N) = 0,125 MΩ dove L = lunghezza complessiva linee di alimentazione (in chilometri con un minimo di 1) ed N = numero di apparecchi di illuminazione installati; - Misura della caduta di tensione con impianto a regime, in corrispondenza dei centri luminosi più lontani dal quadro elettrico di comando; - Prova di accensione dell impianto mediante relé astronomico e selettore manuale; - Prova funzionale dei dispositivi di protezione differenziale e dei dispositivi di controllo; - Verifica che le prescrizioni per la protezione contro i contatti indiretti siano state soddisfatte. Per le misure elettriche saranno utilizzati strumenti provvisti di certificato di taratura rilasciato non più di due anni prima dalla data di effettuazione della misura. Piano di manutenzione Si riportano di seguito gli interventi necessari per il mantenimento per tutta la durata dell impianto delle caratteristiche di funzionalità della struttura. Tali interventi sono da considerarsi in aggiunta rispetto alla manutenzione ordinaria e rispetto alla manutenzione su guasto legata al tasso di guasto specifico di ogni componente. I dati riportati di seguito sono da considerarsi riferiti ad una vita utile di 20 anni. Durante tale periodo non sono previsti interventi aggiuntivi rispetto alla manutenzione ordinaria e su guasto sulle seguenti parti di impianto: - Quadri di distribuzione; - Linee elettriche e giunti; - Sostegni 14

16 Tale ipotesi è condizionata al funzionamento di ogni componente nelle condizioni previste dal costruttore. Impianto / Componente Intervento Frequenza intervento Sistema di telecontrollo Apparecchio illuminante Sostituzione dispositivo per installazione all interno di apparecchio: la vita utile cosi come dichiarata dai costruttori risulta > 10 anni. Si ritiene quindi ragionevole di indicare una periodicità pari a 15 anni Sostituzione dispositivo per installazione all interno di apparecchio: la vita utile cosi come dichiarata dai costruttori risulta > 10 anni. Si ritiene quindi ragionevole di indicare una periodicità pari a 15 anni Verifica funzionale e pulizia Apparecchio illuminazione (intervento necessario per garantire un flusso residuo pari al 80% del valore nominale per tutta la vita utile dei moduli led Sostituzione dei moduli led al fine di garantire un flusso residuo pari al 80% del valore nominale Sostituzione dell alimentatore Ogni 15 anni Ogni 15 anni Triennale Ogni ore Ogni ore 15

17 ALLEGATO 1 - CALCOLI ILLUMINOTECNICI 16

18 ALLEGATO 2 - CRONOPROGRAMMA 17

19 ALLEGATO 3 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DEL PROGETTO ESECUTIVO ALLA LR.19/2003 E ALLA DIRETTIVA APPLICATIVA Il sottoscritto Luca Moscatello. con sede di lavoro in via Tor di Quinto.. n CAP Comune Roma.. Prov. RM Tel iscritto all Ordine degli ingegneri di Perugia con numero 647. Progettista dell impianto di illuminazione (identificazione come da Progetto esecutivo): PROGETTO DI RIQUALIFICA ILLUMINAZIONE PUBBLICA ED ARCHITETTONICA DI PIAZZA E VIA SANTO STEFANO DICHIARA sotto la propria personale responsabilità che l impianto e stato progettato in conformità: - alla normativa vigente in Emilia Romagna in materia di riduzione dell Inquinamento Luminoso e Risparmio Energetico di cui alla L.R. 19/2003 Norme in materia di riduzione dell Inquinamento Luminoso e di risparmio energetico ed alla relativa direttiva applicativa - A tutta la normativa Tecnica vigente in materia come riportato al paragrafo Norme Tecniche di Riferimento. DECLINA - ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da una esecuzione sommaria e non realizzata con i dispositivi previsti nel progetto illuminotecnico esecutivo. - ogni responsabilità derivante da una scorretta installazione (non conforme alla L.R. 19/2003 e al presente progetto), ricordando che nel progetto sono presenti tutti gli elementi per una installazione corretta. Data Firma 18

20 ALLEGATO 4 SCHEDE TECNICHE APPARECCHI 19

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