ULSS 6 VICENZA INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI NELL ANNO 2014: SALTARE SUL TRENO DELLA RIPRESA SENZA FARSI MALE

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1 Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA Viale F. Rodolfi n VICENZA COD. REGIONE 050 COD. U.L.SS. 106 COD.FISC. E P.IVA Cod. ipa AUV Tel Fax Mail protocollo@ulssvicenza.it PEC protocollo.centrale.ulssvicenza@pecveneto.it Dipartimento: Dipartimento di Prevenzione Servizio: Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Indirizzo sede: Via IV Novembre Vicenza Direttore: dott. Celestino Piz Oggetto: andamento infortuni 2014 e attività dello SPISAL 2015 (comunicazione di febbraio 2015) ULSS 6 VICENZA INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI NELL ANNO 2014: SALTARE SUL TRENO DELLA RIPRESA SENZA FARSI MALE PREMESSA Con la collaborazione del Pronto Soccorso e del SUEM, lo SPISAL di Vicenza controlla tutti gli infortuni che si verificano nel territorio di competenza. Questo permette di intervenire immediatamente nei casi più gravi e di seguire nel tempo l andamento del fenomeno. La collaborazione è stata codificata e rafforzata nel 2014 da una procedura provinciale sottoscritta con la Procura della Repubblica da tutti gli SPISAL e da tutti gli ENTI - Servizi interessati a vario titolo (SUEM Forze di Polizia Carabinieri Direzione Territoriale del Lavoro Vigili del Fuoco, ecc.). In merito alle malattie professionali, oltre all obbligo del referto di cui all art. 365 del C.P. e della denuncia di cui all art. 139 del DPR 1124/65 entrambi in capo al medico che ne stabilisce la diagnosi ed il possibile nesso lavorativo, l accesso alla banca dati INAIL permette di verificare anche se ad istruttoria conclusa i casi di tecnopatia per i quali è stato compilato un primo certificato medico. La collaborazione con l Istituto assicuratore riduce progressivamente il numero di casi di malattia professionale che non pervengono allo SPISAL. Rimane tuttavia una probabile sottostima dei casi di neoplasia che possono essere correlati con esposizioni professionali in quanto, non distinguendosi frequentemente tali patologie da quelle cosiddette spontanee, non diventano oggetto di referto o denuncia. ANDAMENTO INFORTUNI Nel 2014 si sono verificati 332 infortuni in più rispetto al 2013 (+ 15%). Suddividendo i casi per comparti produttivi, emerge che l incremento è generalizzato. Fanno eccezione Trasporti e Acciaierie che mostrano un ulteriore riduzione dei casi. I comparti in cui si sono registrati gli incrementi maggiori sono: Industrie manifatturiere in genere (+ 26,8%) Servizi (+22,9%) Metalmeccanica (+ 15,9%) Edilizia (+ 15,8%) Agricoltura (+ 13,8%) Responsabile del Procedimento: dr. Celestino Piz Referente procedura: dr.ssa Antiniska Maroso Tel Fax e mail: segreteria.spisal@ulssvicenza.it pec: segreteria.spisal.ulssvicenza@pecveneto.it

2 Tabella 1: Numero totale e distribuzione percentuale per comparto produttivo degli infortuni avvenuti nel territorio dell ULSS Comparto Variazioni Perc. SERVIZI % METALMECCANICA % COMMERCIO % EDILIZIA % MANIFATTURIERO % ACCIAIERIA, CHIMICA E PRECOMPRESSI % AGRICOLTURA % TRASPORTI % CREDITO % ENERGIA % Totale (esclusi stradali e scolastici) % Dobbiamo sottolineare che dal 2008 il comparto Servizi è quello in cui avviene il maggior numero di infortuni, ha raggiunto il 30% del totale) superando la Metalmeccanica, che ora rappresenta il 20% del totale. Interessante l eccezione rappresentata dai trasporti in cui si registra una lieve riduzione. Infatti, se ipotizziamo che l aumento generale sia legato alla ripresa produttiva, a questa dovrebbe corrispondere una maggior movimentazione delle merci. La riduzione di infortuni nei trasporti può essere spiegata con la riduzione generale del traffico e con il fatto che la movimentazione su strada delle merci avviene in maniera più sicura. Quest ipotesi è suffragata anche dalla riduzione del numero di infortuni stradali (sia quelli in itinere sia quelli che coinvolgono persone che lavorano spostandosi su strada). DOBBIAMO ALLARMARCI? La risposta è duplice: 1. dobbiamo allarmarci perché, oltre all andamento in crescita degli infortuni del 2014, gli ultimi dati economici indicano che la ripresa si consoliderà determinando probabilmente un incremento del numero assoluto di infortuni; 2. dobbiamo però avere fiducia nella capacità delle aziende di mantenere e migliorare, anche con la costante azione di stimolo e di verifica degli SPISAL, i livelli di sicurezza che hanno determinato il progressivo contenimento dei tassi (o indici) di frequenza. Che la riduzione degli infortuni di questi anni, pur influenzata dalla crisi e dalla conseguente riduzione produttiva, sia legata all impegno costante della maggioranza delle aziende e alla loro organizzazione per la sicurezza, è provato anche dai dati dell INAIL. Considerando i tassi, che mettono in rapporto il numero di eventi con il numero di lavoratori assicurati nell anno e che sono pertanto indipendenti dalla contrazione occupazionale determinata dalla crisi economica, ricaviamo la tabella che segue. Confrontando i tassi del 2012 (ultimo anno per cui è disponibile il numero di occupati) con quelli del 2006 si nota che si sono infortunati meno di 20 lavoratori ogni occupati contro i 27 del 2006 (Tabella 2).

3 Tabella 2: Numero di addetti, tasso grezzo e durata media per infortunio dal 2006 al Ulss 6 Vicenza Indicatore ADDETTI , , , , , , ,5 TASSO GREZZO 27,2 26,9 24,9 22,7 23,3 21,7 19,5 DURATA MEDIA (GG) Uno sguardo al passato mostra che oggi gli infortuni sul lavoro sono molto meno della metà di quelli che accadevano nel 1996 (primo anno con dati completi dopo l istituzione dell ULSS n. 6) e molti comparti produttivi hanno registrato flessioni ancor più consistenti con enormi vantaggi per tutti. Figura 1 Dobbiamo ricordare infatti che oltre alle conseguenze individuali in termini di sofferenza, di capacità lavorativa residua e di perdita economica, gli infortuni sul lavoro determinano un costo sociale di terapia e riabilitazione che risulta pertanto sensibilmente ridotto grazie al dimezzamento dei lavoratori che sono ricorsi alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Una diminuzione degli indici infortunistici si traduce in un risparmio anche per le aziende, generato da minori spese legate a subentri di manodopera, sanzioni penali, contenziosi sul piano civile, premi assicurativi, ecc. ANDAMENTO MALATTIE PROFESSIONALI Riprendendo quanto affermato in premessa, nella tabella 3 mostriamo l andamento delle malattie professionali denunciate negli anni mettendo anche a confronto quelle pervenute allo SPISAL con quelle registrate dall INAIL. Tabella 3: Confronto tra Malattie professionali denunciate all Inail e quelle pervenute allo Spisal, Malattie professionali Pervenute allo SPISAL Registrate dall INAIL dato non ancora disponibile Pur non avendo raggiunto la corrispondenza tra certificati inviati all INAIL e denunce pervenute allo SPISAL, è evidente come tale scarto vada progressivamente riducendosi.

4 In merito alla prevalenza delle patologie professionali, registriamo come avviene a livello nazionale il costante incremento percentuale delle malattie muscolo- scheletriche dovute soprattutto al sovraccarico della colonna vertebrale (movimentazione manuale di carichi) e agli arti superiori (da movimenti ripetitivi). L incremento delle neoplasie, costituite in gran parte da mesoteliomi pleurici, è purtroppo un dato atteso nonostante la lunga latenza di questa malattia rispetto all esposizione professionale collocabile tra l inizio degli anni 60 e la fine degli anni 80. Tabella 4: Malattie professionali denunciate allo Spisal. Ulss 6, MP pervenute allo SPISAL Patologie muscolo scheletriche Ipoacusie e altre neuropatie Broncopneumopatie Neoplasie (comprendono i mesoteliomi) Altre IL PROGRAMMA 2015 DELLE ATTIVITA SPISAL INTERVENTI DI COMPARTO O PER RISCHIO LAVORATIVO Stiamo concludendo l intervento nei comparti autofficine, lavorazione del pane, lavorazione delle carni. A febbraio inizierà l intervento ispettivo nelle ditte del comparto stampa a cui sono già sati distribuiti i manuali informativi presenti anche nel nostro sito Secondo le indicazioni regionali, si continuerà l intervento in agricoltura (ricordiamo che queste aziende sono soggette alle norme di sicurezza anche se non hanno dipendenti) e costante rimarrà l attenzione per i cantieri edili. Abbiamo predisposto delle check list aggiornate per i comparti della metalmeccanica e del legno, in cui interveniamo da tempo con azioni di informazione assistenza e vigilanza. Le invieremo a tutte le aziende sperimentando l utilizzo della posta elettronica per valutare la possibilità di instaurare forme di comunicazione agile e continuativa, che tenga conto della necessità di risparmio delle PA e delle indicazioni riguardanti la dematerializzazione. Queste check list verranno utilizzate anche da tutti i Servizi della Regione Veneto. Oltre agli interventi di comparto, la vigilanza nel triennio sarà orientata verso altre attività con riscontro di eventi dannosi o in cui sono presenti rischi particolari: a) cicli produttivi con presenza di sostanze cancerogene mutagene; b) cicli produttivi con presenza di rischio chimico. Per questi due pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori stiamo ultimando la costruzione delle mappe di rischio tenendo conto delle risposte ai questionari inviati alle aziende e dell esito dei nostri sopralluoghi di verifica. c) aziende con rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi e da movimenti ripetitivi con sovraccarico degli arti superiori, in quanto le conseguenti patologie a carico dell apparato muscolo-scheletrico costituiscono oggi oltre il 60% delle malattie professionali segnalate. Stiamo predisponendo l intervento presso le aziende spesso società in forma cooperativa - di facchinaggio, come ad esempio le imprese di traslochi e quelle che gestiscono logistica e trasporto merci;

5 d) attività a cui si applica la normativa su stupefacenti e alcool con verifica della gestione della problematica e del rispetto delle procedure di vigilanza aziendale; e) aziende con infortuni gravi e malattie professionali, alle quali chiederemo di implementare il Sistema di Gestione delle Salute e Sicurezza (SGSL). Per contenere il numero di infortuni e mantenere i risultati positivi serve infatti l impegno ad integrare la produzione con la sicurezza ed una corretta adozione di tali processi gestionali; f) realtà lavorative complesse ed aziende selezionate annualmente a livello nazionale per la verifica della valutazione e della gestione del rischio stress lavoro correlato. Lo SPISAL resta a disposizione per tutte le problematiche di sicurezza da risolvere prima dei nostri sopralluoghi. Nel nostro sito oltre ai documenti citati sono presenti le risposte ai quesiti che ci vengono posti (quando possono rivestire un interesse generale). IL DIRETTORE DEL SERVIZIO (Dott. Celestino Piz)

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