PITAGORA DI SAMO E LA SUA SCUOLA 1. NOTE GENERALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PITAGORA DI SAMO E LA SUA SCUOLA 1. NOTE GENERALI"

Transcript

1 PITAGORA DI SAMO E LA SUA SCUOLA 1. NOTE GENERALI Sembra assodato che il celebre Pitagora non abbia mai scritto nulla e che abbia, invece, affidato la sostanza del suo insegnamento all'insegnamento orale. È assai arduo ricostruire con precisione la sua vita e la sua opera, così come è difficile delineare le dimensioni spazio temporali del movimento che da lui ha avuto origine, il pitagorismo. La figura di questo filosofo si perde in un mare di informazioni poco fondate. Spesso gli vengono attribuite tesi elaborate dopo la sua morte allo scopo di accrescerne la credibilità 1 ; è anche accaduto che, a partire dal I secolo ac e fino a tutto il V secolo dc, la figura di Pitagora sia stata ampiamente usata all interno di movimenti filosofici di ascendenza mistico-religiosa. Tali indirizzi (prima il neopitagorismo e poi il neoplatonismo) soffiarono sul fuoco della leggenda in parte già fiorita e vollero fare di Pitagora quasi una divinità. In questo periodo vengono scritte numerose Vite di Pitagora che prendono per buone anche le notizie più incredibili. Altrettanta incertezza si ha riguardo la scuola pitagorica. Solo raramente è possibile stabilire il tempo e la paternità delle varie teorie che ad essa si possono attribuire. Si sa per certo che cenacoli di pitagorici si diffusero per tutta l Italia meridionale e poi anche in Grecia nell arco di circa due secoli, dal VI al IV ac. Tra le personalità più notevoli della scuola spiccano Filolao (sono rimasti alcuni suoi frammenti; egli fondò una scuola pitagorica a Tebe e fu amico di Socrate) e Archita di Taranto (che fu contemporaneo e amico di Platone). Questa grande incertezza concernente le fonti è connessa, almeno in parte, anche alla personalità di Pitagora e alle caratteristiche del suo movimento. In primo luogo egli stesso volle accrescere il proprio prestigio circondandosi di un alone di mistero. Egli esponeva i suoi insegnamenti a una ristretta cerchia di discepoli e, di solito, stava separato da loro grazie a un velo. Sappiamo anche che il celebre motto ipse dixit ( l ha detto lui ) fu per la prima volta riferito proprio a Pitagora: questo a testimonianza della sua immensa fama e prestigio. Numerose fonti tramandano anche che nella scuola pitagorica vigeva la consegna del silenzio con i non affiliati. Questa notizia non è certa, ma certo contribuirebbe a giustificare la carenza di informazioni su di un movimento pure così diffuso. Gran parte delle teorie pitagoriche che esporremo in queste pagine sono, di fatto, nate in periodi più recenti rispetto a quello che qui indaghiamo. Pitagora nacque attorno al 570 ac e morì attorno al 500 ac. Le fonti dicono che viaggiò molto in oriente, in particolare in Egitto, dove avrebbe (la cosa è però tutt altro che certa) appreso la gran parte delle sue conoscenze. Intorno ai quarant anni, il filosofo abbandonò Samo trasferendosi a Crotone, colonia della Magna Grecia. 1 L'attribuire falsamente un testo o delle dottrine a un personaggio famoso era un'abitudine molto diffusa nell'antichità. Si tratta di un fenomeno oggi chiamato pseudoepigrafia. 1

2 Qui fondò un sodalizio religioso e di ricerca, che ben presto assunse marcati contorni politici. Conquistò il potere a Crotone e creò molte filiazioni in altri centri della Magna Grecia. Questo periodo è caratterizzato dal travaglio nelle poleis per le lotte fra ceto popolare democratico e l aristocrazia, ormai formata non più dai soli proprietari terrieri, ma anche dai commercianti. È proprio con questi che Pitagora si schiera, visto che i suoi sodalizi hanno una connotazione fortemente aristocratica, seppure in modo assai particolare: è il possesso della sapienza a contare, non quello dei beni materiali. Intorno al 500 ac il governo pitagorico fu abbattuto da una rivolta popolare e pare che proprio in questa occasione Pitagora morì. In altri centri della Magna Grecia, la setta resistette per altri decenni, ma verso la metà del V secolo era presente nella sola città di Taranto (Archita). A questo punto, per iniziativa di alcuni suoi componenti, la scuola si trasferì in Grecia. Le scuole pitagoriche prevedevano una vita comune, erano ammesse anche delle donne (fatto assai poco comune per l epoca), e si fondavano sulla virtù dell amicizia. Gli adepti erano distinti in acusmatici (cioè coloro i quali si limitano ad ascoltare senza intervenire, ad apprendere passivamente le teorie) e matematici (coloro i quali, oltre ad apprendere dal maestro, potevano commentare e discutere le varie teorie). È consuetudine associare il pitagorismo alla religione misterica dell orfismo. In effetti entrambi i movimenti avevano come fine la salvezza individuale, ottenuta tramite la graduale purificazione dell adepto attraverso successive reincarnazioni. Se nell orfismo questo risultato era ottenuto soprattutto grazie all osservanza di riti e tramite una vita moralmente retta, nel pitagorismo invece la purificazione passava attraverso la conoscenza, il possesso della verità. Nonostante tale carattere maggiormente razionale, il pitagorismo ebbe anche vari divieti, piuttosto rituali ed ingenui: non raccogliere cibi caduti a terra, non mangiare fave, non attizzare il fuoco con il coltello... Una delle poche tesi che vengono quasi concordemente attribuite a Pitagora è proprio una tesi di carattere religioso, la metempsicosi, ovvero la trasmigrazione dell anima da un corpo all altro. 2. L ATTIVITÀ DELLE SCUOLE PITAGORICHE In cosa consisteva la ricerca cui i Pitagorici si dedicavano? Sotto molti profili il pitagorismo è una prosecuzione della ricerca milesia della physìs. Anche i pitagorici infatti vogliono conoscere la natura nella sua essenza, nei suoi principi fondanti. I pitagorici individuano tale principio nei numeri. La testimonianza di Aristotele ci conferma in tal senso: egli dice che, per i pitagorici, l intero mondo è armonia e numero. I Pitagorici trovano somiglianze fra ciò che sta alla base degli enti matematici, cioè i numeri, e ciò che sta alla base della realtà sensibile. Ma com è possibile che delle entità astratte fungano da archài (principi) della realtà, della natura fisica? Tale interrogativo, in effetti, doveva essere condiviso anche da Aristotele. Tale è lo sconcerto di Aristotele di fronte alle teorie pitagoriche 2

3 che egli cerca di darne un interpretazione troppo moderna: a suo dire, per i pitagorici i numeri non sarebbero dunque i veri e propri principi che creano la natura, ma costituirebbero dei modelli che le cose imitano. Per Aristotele, esattamente come è oggi per noi, la distinzione fra concreto ed astratto era chiarissima (fu, del resto, proprio lui a stabilirla in modo davvero definitivo!), ma le cose non stavano così per i pitagorici. Per i pitagorici il numero non poteva essere pura astrazione, come è per noi, ma un entità dove astratto e concreto si mescolano indissolubilmente. Per chiarire meglio questo punto si deve dire che i greci avevano una concezione fisico-geometrica dei numeri, i quali venivano pensati come un insieme di punti, disposti su due e tre dimensioni a formare le figure geometriche piane e tridimensionali. Per rappresentare tali punti i greci usavano normalmente dei sassolini (detti calculi, da cui deriva la nostra espressione calcolo ). La matematica greca, altrettanto significativamente, non conosceva lo zero (che sarà introdotto solo dagli arabi). Ma per quale ragione i pitagorici scelgono proprio i numeri come principio? Essi credevano di cogliere nei numeri, così ci dice Aristotele, delle somiglianze con le cose. In effetti anche i Milesii avevano stabilito i propri principi grazie a criteri di somiglianza. Per i pitagorici i numeri costituiscono l entità in cui, al di là di tutte le differenze, le cose coincidono. Tutti gli oggetti della realtà possono essere numerati e ordinati, la numerabilità si applica indistintamente a tutte le cose, al di là delle differenze specifiche. C è anche una seconda motivazione, anche questa indicata da Aristotele: i pitagorici furono i primi a scoprire le relazioni che intercorrono fra le dimensioni delle varie parti degli strumenti musicali e il suono prodotto. Quando i rapporti di queste dimensioni sono aritmeticamente esatti il suono prodotto è armonioso, diversamente è discorde. Questa scoperta concreta, probabilmente, fu di grande stimolo nello stabilire i numeri come principio fondante della realtà. In effetti, dal punto di vista puramente concettuale, il discorso dei pitagorici non è scorretto: noi oggi descriviamo moltissimi fenomeni naturali tramite espressioni matematiche! A questo punto non vi sorprenderà sapere che i pitagorici si dedicavano prevalentemente a studi di carattere matematico. A Pitagora stesso viene attribuito il famoso teorema sui triangoli rettangoli (attribuzione tutt altro che certa!). In effetti, è molto arduo capire quali parti della geometria euclidea furono anticipate dai pitagorici. Se da un lato i pitagorici sono accostabili ai milesii, dall altro se ne distaccano. Sappiamo che né gli uni né gli altri operarono una distinzione fra principi logicorazionali e principi materiali, è però indubbio che i pitagorici, pur vedendo nel numero anche una vera e propria sostanza fisica, hanno sottolineato con maggior forza ed evidenza di quanto non avvenisse prima il carattere razionalestrutturale di tale principio. Si affaccia l idea che il principio non può essere trovato in una sostanza privilegiata, sensibile o meno, ma che debba stare nella struttura della realtà come legge razionale. Concretamente però, come fanno i pitagorici a sostenere che il numero è il principio della natura, l archè? Se l intero mondo è numero e armonia, i numeri 3

4 sono armonie di opposti, ed è proprio da un opposizione iniziale che tutto nasce. Ritroviamo qui lo schema usato anche da Anassimandro e da Eraclito, e tipico del pensiero arcaico della Grecia: utilizzare il conflitto fra contrari come generatore della molteplicità delle cose. Gli estremi che costituiscono la prima coppia di opposti, coppia che sta alla base tutti gli enti reali, sono il limitato (péras) e l illimitato (apeiron). La generazione delle cose è così spiegata: introducendo un limite in una realtà inizialmente indeterminata e illimitata, otteniamo un ente concreto. Per esempio se tracciamo dei contorni, dei limiti, in uno spazio otteniamo una figura con ben definite caratteristiche. Tale opposizione iniziale forma sia i numeri-figure di cui sono fatte le cose, sia le cose stesse di cui i numeri sono principio. Oltre a questa prima coppia fondamentale i pitagorici, probabilmente quelli della seconda generazione, ne indicarono altre nove: dispari e pari, uno e molteplice, destra e sinistra, maschio e femmina, movimento e stasi, retta e curva, luce e oscurità, bene e male, quadrato e rettangolo. Anche queste coppie, seppure in misura minore, erano considerate fondanti, nel senso che esprimono caratteri generalissimi e sempre riscontrabili. Qual è il rapporto fra la prima, fondamentale coppia, e le successive? Esse nascono da questa o sono indipendenti? Non lo sappiamo... I pitagorici però certamente vedevano nel primo termine della coppia i caratteri del limite, nel secondo quelli dell illimitato. Come emerge tale accostamento? I pari sono l illimitato perché si rappresentano come successione di due linee di punti, quindi non terminata. I dispari si rappresentano come successione di due linee di punti con un punto a fare da termine. Un numero pari, disegnato come squadra, dà origine ai lati di un rettangolo (quindi il rettangolo è dalla parte dell illimitato), mentre un dispari parimenti disposto genera i lati di un quadrato. Il bene viene messo dalla parte del limite (in effetti l infinito era visto come qualcosa di non concluso, quindi di non perfetto ). Il limite è anche movimento, positivo e vitale, così come il maschio che si sovrappone alla matrice passiva della femmina (inoltre in molte mitologie la femmina è fonte del male). Una retta non ha l ingannevole circonvoluzione delle curve, ecc. Si noti, alla fine, come in questo processo di creazione e di ordinamento l illimitato non sparisce, non viene distrutto, ma è anzi fondamentale alla creazione. Per i pitagorici non solo i numeri stanno a fondamento della realtà, ma ne costituiscono i molteplici significati. Pare che, a loro avviso, tutte le cose possiedano un numero proprio (assai ingenuo il metodo, attribuito a un discepolo di Filolao, Eurito, che per determinare il numero di una persona contava i sassolini necessari per disegnarne il contorno!). Meglio noto è invece l uso della simbologia numerologica. Il 4 ed il 9 rappresentavano la giustizia (2x2 e 3x3). Il 5 indicava il matrimonio perché fatto dalla somma del primo pari e del primo dispari (l uno non era considerato né pari né dispari, perché non delimita nulla). Numero perfetto era la cosiddetta tetraktys, il 10. La somma dei primi quattro numeri interi, forma un triangolo equilatero. Contiene il primo pari, il primo dispari ed anche la loro somma. Contiene i primi due quadrati ed il primo cubo. Contiene anche il sette, simbolico per il significato che un periodo di sette giorni ha per gli uomini. Il 10 era il nucleo fondamentale di tutto l universo numerico, l embrione in cui sono presenti gli elementi necessari al suo sviluppo. Aveva un carattere mitico e sacro. Veniva nominato nei riti come l oggetto principe 4

5 della rivelazione di Pitagora. Numeri perfetti o sacri, in effetti, non sono indicati solo dai pitagorici. Vi sono, spesso, anche nelle religioni. Per concludere, sia detto che ai pitagorici erano noti solo i numeri interi positivi (gli unici numeri rappresentabili con dei sassolini!). In effetti, da quanto detto, è chiaro come un numero irrazionale sia lontano dalla mentalità pitagorica secondo la quale i numeri costituiscono e ordinano l universo. Comprensibile il loro enorme imbarazzo quando scoprirono l incommensurabilità della diagonale con il lato di un quadrato. Narra il dossografo Aezio che Pitagora (i pitagorici in genere) fu il primo a chiamare cosmo la sfera delle cose, per l ordine che esiste in essa (cosmos significa, appunto, ordine ). Tale ordine era considerato buono e bello, da qua si capisce come la conoscenza dei numeri e delle loro leggi potesse in qualche modo costituire la strada della purificazione dell anima. Questo è il nesso fra le pratiche religiose e le ricerche dei pitagorici. Tali ricerche permettevano la purificazione. In astronomia i pitagorici furono i primi a sostenere la sfericità della Terra e dei corpi celesti in genere. Il pitagorico Filolao abbandonò per primo l ipotesi che la Terra sia il centro del cosmo, e ammise che la Terra stessa, così come tutti gli altri corpi celesti, Sole compreso, si muovono intorno ad un fuoco centrale, detto hestia. Un altro membro della scuola, Ecfanto di Siracusa, fu il primo a riconoscere la rotazione della Terra intorno al suo asse, e si dice che un altro Pitagorico, Enoclide, abbia riconosciuto l obliquità dell eclittica rispetto all equatore celeste. Aristarco di Samo trasforma l ipotesi del movimento della Terra in un vero e proprio eliocentrismo, anticipando Copernico di molti secoli. Si ricollega al pitagorismo, infine, anche un medico di Crotone, Alcmeone, che pone nel cervello l organo della vita spirituale dell uomo, in un epoca in cui tale organo veniva riconosciuto nel cuore. 5

La nascita della filosofia in Grecia

La nascita della filosofia in Grecia La nascita della filosofia in Grecia Zenone di Elea o di Cizio Socrate Platone Aristotele Anassimandro Parmenide Empedocle Pitagora Filosofi PRESOCRATICI??? Eraclito Filosofi PRESOFISTI?? Filosofi PREPLATONICI???

Dettagli

Pitagora, fondatore della stessa scuola che ne prende il nome, nasce a Samo nel 580 a. C.. Compie alcuni viaggi in Egitto dove apprende elementi

Pitagora, fondatore della stessa scuola che ne prende il nome, nasce a Samo nel 580 a. C.. Compie alcuni viaggi in Egitto dove apprende elementi Scuola Pitagoric a Pitagora, fondatore della stessa scuola che ne prende il nome, nasce a Samo nel 580 a. C.. Compie alcuni viaggi in Egitto dove apprende elementi della geometria; in seguito si reca a

Dettagli

1. Particolari terne numeriche e teorema di PITAGORA. 2. Le terne pitagoriche 3. Applicazioni i idel teorema di Pitagora.

1. Particolari terne numeriche e teorema di PITAGORA. 2. Le terne pitagoriche 3. Applicazioni i idel teorema di Pitagora. TEOREMA DI PITAGORA Contenuti 1. Particolari terne numeriche e teorema di PITAGORA. Le terne pitagoriche 3. Applicazioni i idel teorema di Pitagora Competenze 1. Sapere il significato di terna pitagorica

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

LABORATORIO GIOCHI MATEMATICI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 PRIMO QUADRIMESTRE

LABORATORIO GIOCHI MATEMATICI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 PRIMO QUADRIMESTRE LABORATORIO GIOCHI MATEMATICI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 PRIMO QUADRIMESTRE Le immagini contenute in questa presentazione sono estratte da pagine web, se qualcuno dovesse trovare immagini coperte da copyright,

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

L infinito nell aritmetica. Edward Nelson Dipartimento di matematica Università di Princeton

L infinito nell aritmetica. Edward Nelson Dipartimento di matematica Università di Princeton L infinito nell aritmetica Edward Nelson Dipartimento di matematica Università di Princeton Poi lo condusse fuori e gli disse: . E soggiunse:

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

Qui cade sua altezza

Qui cade sua altezza Qui cade sua altezza Silvia Sbaragli N.R.D. Bologna DFA, SUPSI Locarno (Svizzera) Pubblicato in: Sbaragli S. (2010). Qui cade sua altezza. La Vita Scolastica. 18, 25-27. Nell insegnamento della matematica

Dettagli

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano Il piano cartesiano Per la rappresentazione di grafici su di un piano si utilizza un sistema di riferimento cartesiano. Su questo piano si rappresentano due rette orientate (con delle frecce all estremità

Dettagli

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà La Dignità L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà Essa pone la persona al centro delle sue azioni istituendo la cittadinanza dell Unione e

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,

Dettagli

Corrispondenze e funzioni

Corrispondenze e funzioni Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1 Le funzioni continue A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. -3 A. Pisani, appunti di Matematica 1 Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

Le fonti della storia

Le fonti della storia Le fonti della storia Per comprendere bene queste pagine devi conoscere il significato delle parole autoctono ed editto. Aiutati con il dizionario: Autoctono:... Editto:.... La storia è una scienza che

Dettagli

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

Lezioni di Matematica 1 - I modulo Lezioni di Matematica 1 - I modulo Luciano Battaia 16 ottobre 2008 Luciano Battaia - http://www.batmath.it Matematica 1 - I modulo. Lezione del 16/10/2008 1 / 13 L introduzione dei numeri reali si può

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Spinoza e il Male. Saitta Francesco

Spinoza e il Male. Saitta Francesco Spinoza e il Male di Saitta Francesco La genealogia del male è sempre stato uno dei problemi più discussi nella storia della filosofia. Trovare le origini del male è sempre stato l oggetto principale di

Dettagli

Le scoperte rivoluzionarie di Galileo Galilei

Le scoperte rivoluzionarie di Galileo Galilei Italian Level 2 Final Examination 2012 Time: 2 hours A. Leggi il brano seguente e rispondi alle domande. (30 punti) Le scoperte rivoluzionarie di Galileo Galilei Galileo Galilei è uno dei principali studiosi

Dettagli

UN ALFABETO MISTERIOSO

UN ALFABETO MISTERIOSO UN ALFABETO MISTERIOSO Oggi in classe i bambini hanno trovato una strana iscrizione sulla lavagna: Mattia, il più studioso, riconosce subito i simboli della scrittura utilizzata nell antico Egitto: il

Dettagli

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora

Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Lez. 2/04. Prima Lezione A.S. 2011/2012 Insegnante: Siamo nel VI secolo a.c. in Grecia. In questo periodo visse Pitagora che nacque a Samo e vi restò

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale

Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale Corso di Matematica, I modulo, Università di Udine, Osservazioni sulla continuità Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale Come è noto una funzione è continua in un punto

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

55820/2014 ----------------

55820/2014 ---------------- 55820/2014 Data: 06 settembre 2014 Dove arriva la Bibbia? di Ilvo Diamanti 06 settembre 2014 Dalla ricerca «Gli italiani e la Bibbia» che viene presentata stasera al Festival letteratura di Mantova un

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Pitagora e la scoperta delle grandezze incommensurabili

Pitagora e la scoperta delle grandezze incommensurabili Pitagora e la scoperta delle grandezze incommensurabili Periodo della scoperta: V sec. a.c. Autore della scoperta: Pitagora? Pitagora iniziò la trattazione delle grandezze irrazionali (Proclo). Ippaso

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26 Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo

Dettagli

1. Limite finito di una funzione in un punto

1. Limite finito di una funzione in un punto . Limite finito di una funzione in un punto Consideriamo la funzione: f ( ) = il cui dominio risulta essere R {}, e quindi il valore di f ( ) non è calcolabile in =. Quest affermazione tuttavia non esaurisce

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Esercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che:

Esercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che: Teoria dei Giochi, Trento, 2004/05 c Fioravante Patrone 1 Teoria dei Giochi Corso di laurea specialistica: Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, A.A. 2004/05 Soluzioni degli esercizi

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 1

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 1 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO Parte 1 La geometria è la scienza che studia la forma e l estensione dei corpi e le trasformazioni che questi possono subire. In generale per trasformazione geometrica

Dettagli

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è

Dettagli

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione

Dettagli

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA

Dettagli

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti: Una parola chiave non comune di questo primo brano è speculazione.

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti: Una parola chiave non comune di questo primo brano è speculazione. Recupero TVI per matricole straniere a.a. 2010-11 Rosella Bozzone Costa - Lingua Italiana (13049 e 92020) Materiale 1c PROVA DI COMPRENSIONE SCRITTA TEST D INGRESSO CHIAVI E PRIMI ESERCIZI a. Legga questo

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali 01 - Grandezze scalari e grandezze vettoriali. Le grandezze fisiche, gli oggetti di cui si occupa la fisica, sono grandezze misurabili. Altri enti che non sono misurabili

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA DI RELIGIONE CATTOLICA Tenuto conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento al termine

Dettagli

I filosofi greci del IV secolo a.c. come Platone e Aristotele ritenevano che le stelle fossero oggetti celesti eterni e immutabili, che ruotavano

I filosofi greci del IV secolo a.c. come Platone e Aristotele ritenevano che le stelle fossero oggetti celesti eterni e immutabili, che ruotavano Corso di Astronomia I filosofi greci del IV secolo a.c. come Platone e Aristotele ritenevano che le stelle fossero oggetti celesti eterni e immutabili, che ruotavano attorno alla Terra con orbite circolari.

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

Vincere a testa o croce

Vincere a testa o croce Vincere a testa o croce Liceo Scientifico Pascal Merano (BZ) Classe 2 Liceo Scientifico Tecnologico Insegnante di riferimento: Maria Elena Zecchinato Ricercatrice: Ester Dalvit Partecipanti: Jacopo Bottonelli,

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Sezione Aurea: una guida per gli artisti La bellezza delle proporzioni per pittori, fotografi e grafici

Sezione Aurea: una guida per gli artisti La bellezza delle proporzioni per pittori, fotografi e grafici Sezione Aurea: una guida per gli artisti La bellezza delle proporzioni per pittori, fotografi e grafici C'è un rapporto matematico che si trova comunemente in natura, il rapporto di 1-1,618 cui sono stati

Dettagli

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA COGLIERE I VALORI ETICI E RELIGIOSI PRESENTI NELL ESPERIENZA DI VITA E RELIGIOSA DELL UOMO - Prendere coscienza

Dettagli

Cap. 1 PUSC. Giulio Maspero I anno, I sem (ver. 2006-7)

Cap. 1 PUSC. Giulio Maspero I anno, I sem (ver. 2006-7) Cap. 1 1) Qual è il trattato più importante del mondo? 2) Perché questa disciplina ha subito un eclissi? 3) Perché si parla di Mistero della Trinità? Si può capire la Trinità? Cos è l apofatismo? 4) Cosa

Dettagli

Schemi delle Lezioni di Matematica Generale. Pierpaolo Montana

Schemi delle Lezioni di Matematica Generale. Pierpaolo Montana Schemi delle Lezioni di Matematica Generale Pierpaolo Montana Al-giabr wa al-mukabalah di Al Khuwarizmi scritto approssimativamente nel 820 D.C. Manuale arabo da cui deriviamo due nomi: Algebra Algoritmo

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel

Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel Le funzioni Una funzione è un operatore che applicato a uno o più argomenti (valori, siano essi numeri con virgola, numeri interi, stringhe di caratteri) restituisce

Dettagli

Dio, il mondo e il Big- -Bang

Dio, il mondo e il Big- -Bang Dio, il mondo e il Big- -Bang come parlare di Dio creatore ome ha fatto Dio a fare il Mondo? Dio, i miracoli e le leggi della natura DIO e il Mondo Dio, Adamo ed Eva, e l evoluzione Dio o il Big Bang?

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

I Solidi Regolari??-??- 2001

I Solidi Regolari??-??- 2001 I Solidi Regolari??-??- 2001 Cosa sono i Solidi Platonici 1 I Solidi Platonici sono solidi convessi delimitati da facce costitute da poligoni regolari tutti uguali tra loro. Un Solido di questo genere

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento

Dettagli

DETERMINAZIONE DELL ALTEZZA DI UN ALBERO NEL CORTILE DELLA SCUOLA

DETERMINAZIONE DELL ALTEZZA DI UN ALBERO NEL CORTILE DELLA SCUOLA DETERMINAZIONE DELL ALTEZZA DI UN ALERO NEL CORTILE DELLA SCUOLA Attività 1 Si propone alla classe, divisa in gruppi, un problema e si chiede agli studenti di riflettere e di confrontarsi sulle possibili

Dettagli

La nascita della democrazia ad Atene

La nascita della democrazia ad Atene Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La nascita della democrazia ad Atene 1 Osserva

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA ELABORATO DAI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO anno scolastico 2012-2013 RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Dettagli

1.6 Che cosa vede l astronomo

1.6 Che cosa vede l astronomo 1.6 Che cosa vede l astronomo Stelle in rotazione Nel corso della notte, la Sfera celeste sembra ruotare attorno a noi. Soltanto un punto detto Polo nord celeste resta fermo; esso si trova vicino a una

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

Come e quanto si guadagna con Human Support International?

Come e quanto si guadagna con Human Support International? PIANO MARKETING Come e quanto si guadagna con Human Support International? Il piano marketing di HSI è veramente fantastico, un business che offre vari prodotti tecnologici, uno tra i più potenti sistemi

Dettagli

Ancora sugli insiemi. Simbologia

Ancora sugli insiemi. Simbologia ncora sugli insiemi Un insieme può essere specificato in vari modi; il più semplice è fare un elenco dei suoi elementi. d esempio l insieme delle nostre lauree triennali è { EOOM, EON, EOMM, EOMK EOTU}

Dettagli

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta.

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta. DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:

Dettagli

Rappresentare i nessi logici con gli insiemi

Rappresentare i nessi logici con gli insiemi Rappresentare i nessi logici con gli insiemi È un operazione molto utile in quesiti come quello nell Esempio 1, in cui gruppi di persone o cose vengono distinti in base a delle loro proprietà. Un elemento

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli