SARO UN PROFESSIONISTA DEL NON PROFIT ASSOCIAZIONE MOVIMENTO PROGETTO LAVORO
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- Alessandra Riva
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1 SARO UN PROFESSIONISTA DEL NON PROFIT ASSOCIAZIONE MOVIMENTO PROGETTO LAVORO
2 Che cos è il Terzo Settore? La definizione di Terzo Settore viene utilizzata per individuare tutto ciò che si differenzia sia dalla sfera pubblica (stato, regioni, enti locali, altri enti) che da quella privata, ossia dal mercato (o dall impresa così come definita dalla legge). Ciò che rimane è un universo molto vasto, composto da soggetti disomogenei che hanno però in comune la capacità di sviluppare nuove offerte per rispondere alla domanda di servizi che né lo Stato né il privato sono in grado di soddisfare: è questa la nuova economia sociale, che non ha una forma giuridica consolidata, un modello univoco di riferimento, ma è un ambito in cui sono presenti strutture organizzate di tipo sociale con forme giuridiche molto differenti. Un insieme composito e variegato di enti e organismi che non hanno fine di lucro
3 Quando nasce la definizione di Terzo Settore? La prima definizione si ritrova in Europa a partire dalla metà degli anni '70; fu usata per la prima volta nel rapporto "Un progetto per l'europa" in ambito comunitario nel 1978 assegnando al Terzo settore una posizione che lo separa concettualmente dallo Stato e dal Mercato, favorendo l'equiparazione dei tre settori a livello di società complessiva. È quindi un fenomeno economico (non un insieme di forme organizzative extra-economiche, come inizialmente sostenuto).
4 LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT - ONP Enti giuridici o sociali creati allo scopo di produrre beni e servizi, il cui status non permette di essere fonte di reddito, profitto e altro guadagno di tipo finanziario per chi o coloro che le istituiscono, controllano e finanziano. SNA (System of National Account: la carta degli statistici internazionali)
5 NON PROFIT Dal latino, Non profit vuol dire senza profitto, che non dà vantaggio ; il non profit secondo il nostro codice civile si impegna a non remunerare il capitale investito ma esclusivamente a retribuire il lavoro prestato Ente senza fine di lucro cioè che persegue uno scopo (missione)non consistente nella realizzazione di un profitto
6 NON PROFIT SENZA SCOPO DI LUCRO Questo non significa che l impresa non debba comunque conseguire un utile, ma semplicemente che l utile eventualmente realizzato si deve necessariamente reinvestire per la crescita dell impresa stessa. Se così non fosse, infatti, non solo non si avrebbe alcun tipo di crescita dell impresa, ma anzi l impresa stessa sarebbe destinata ad avere una vita molto breve.
7 ATTORI ODV - Organizzazione di volontariato APS - Associazione di Promozione Sociale ONG - Organizzazione non governativa Cooperativa sociale A e B Fondazione e Fondazione Bancaria
8 OBIETTIVI Soggetti che hanno in comune la capacità di sviluppare nuove offerte per rispondere alla domanda di servizi di ordine sociale e legati a bisogni specifici a cui né lo Stato né il privato sono in grado di far fronte cioè perseguire l interesse della comunità.
9 I SETTORI DI ATTIVITA DEL TERZO SETTORE Assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria Beneficenza Istruzione Economia etica Sport dilettantistico Tutela e valorizzazione dei beni di interesse storico-artistico Tutela e valorizzazione dell ambiente Promozione della cultura e dell arte Tutela dei diritti civili Ricerca scientifica di particolare interesse sociale Cooperazione internazionale
10 Un po di numeri: TS nel Veneto (rilevazione dati Istat 2001) In Veneto ci sono unità locali del terzo settore netta prevalenza delle associazioni non riconosciute(66%), seguite da quelle riconosciute (25%) La presenza delle cooperative sociali incide per il 3% del comparto e le fondazioni per appena l 1% Più diffuse le forme classificate dall Istat in Altro (ad es. organizzazioni non governative, comitati, enti ecclesiastici, patronati, etc.) con il 5%. la quasi totalità (circa il 98%) delle unità locali censite appartiene a 5 settori: istruzione (6%), sanità e servizi sociali (12%), attività sportive e culturali (42%) ed il 39% riguarda attività di associazioni che non rientrano nei settori richiamati (ad es. i partiti politici, i sindacati, etc.)
11 Un po di numeri: TS in Italia nel contesto nazionale, il peso del terzo settore in Veneto è di circa il 9% in termini di unità locali e di quasi l 11% se si considera il personale impiegato (retribuito e volontario) Da un analisi sul personale impiegato per forma giuridica dell organizzazione, risulta che le cooperative, le fondazioni e le altre organizzazioni diverse dalle associazioni fanno ricorso prevalentemente a personale retribuito. Nelle associazioni prevale la presenza dei volontari. La presenza dei collaboratori coordinati e continuativi è ancora contenuta e registra il valore più elevato presso le fondazioni (6%), mentre il ricorso al lavoro interinale è assai più raro. Notevole capacità di assorbimento della presenza femminile nel terzo settore non riscontrabile in altri comparti del sistema economico (circa il 72%) concentrata nell istruzione e nella sanità e servizi sociali.
12 Le Organizzazioni Di Volontariato qualsiasi organizzazione composta unicamente da soci che operano per fini di solidarietà sociale prestando il proprio apporto in modo assolutamente personale, spontaneo e gratuito senza percepire alcun tipo di retribuzione nemmeno per via indiretta. La forma giuridica (associazione, fondazione) Di norma vengono riconosciute come attività di solidarietà sociale quelle che operano per la tutela della salute, per l'eliminazione delle sofferenze fisiche e psicologiche, della solitudine, dell'emarginazione, dell'abbandono, per l'intervento in situazioni di svantaggio sociale e culturale, per l'attestazione di dignità e diritti dell'uomo, per la tutela e valorizzazione dell'ambiente e dei beni culturali. Legge 266/91
13 TERZO SETTORE IN NUMERI Le cooperative sociali in Italia sono quasi e danno lavoro a 75mila persone, 10mila delle quali appartenenti a categorie svantaggiate. I soci sono 120mila, 10mila i volontari mobilitati e 400mila le persone servite. * istituzioni (cresciute del 283% dal 91 al 01) Entrate per 37,8 miliardi di * * Terzo Settore, il Sole 24 ore, anno 6, numero 11,
14 ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE Le associazioni di promozione sociale sono associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni, costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati
15 Organizzazione Non Governative L acronimo O.N.G. sta per Organizzazione Non Governativa: un termine che indica una qualsiasi organizzazione o associazione locale, nazionale o internazionale di cittadini che non sia stato creato dal Governo, e non faccia parte di strutture governative, e che sia impegnato nel settore della solidarietà sociale e della cooperazione allo sviluppo.
16 La cooperativa E un associazione di persone che si riuniscono per il raggiungimento e il soddisfacimento di un bene comune (risposta al bisogno di lavoro; al bisogno di far crescere la propria impresa; al bisogno di una qualità della vita e di una migliore qualità dei servizi per far crescere la propria impresa) Condivisione di capitale (versato da ogni socio) La persona-socio prevale sull elemento economico Assoluta democrazia nella gestione dell impresa: un socio-un voto Fine esclusivamente mutualistico (crescere insieme, auto-aiuto; ogni socio protagonista del proprio lavoro)
17 Le cooperative sociali Le cooperative sociali sono imprese disciplinate dalla legge 381/91, secondo la quale esse hanno lo scopo di perseguire l interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini. Le cooperative sociali si dividono in due tipi:
18 Tipologie di coop. sociali Le cooperative di tipo A, che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi (cooperative di solidarietà sociale); Le cooperative di tipo B, che svolgono attività diverse (agricole, industriali, commerciali o di servizi), finalizzate all inserimento lavorativo di persone svantaggiate (le cooperative di produzione e lavoro).
19 Alcuni tipi di cooperative - non sociali Cooperative di servizi e meccanizzazione Cooperative cinematografiche e di arti visive Cooperative di consumo Cooperative editoriali Cooperative di informatica Cooperative radiofoniche Cooperative sportive e tempo libero Cooperative teatrali musicali Cooperative turistiche Banche di credito cooperativo, casse rurali e artigiane
20 Le Fondazioni Le fondazioni sono caratterizzate dal conferimento di un patrimonio vincolato ad un fine di utilità sociale. In Italia esistono le fondazioni cosiddette "civili"che si occupano per esempio di restauro del patrimonio culturale oppure del finanziamento della ricerca scientifica e le fondazioni "bancarie", nate alla legge 30 luglio 1990, n. 218, che svolgono attività filantropiche e di beneficenza.
21 Le Fondazioni Le fondazioni sono caratterizzate dal conferimento di un patrimonio vincolato ad un fine di utilità sociale. In Italia esistono le fondazioni cosiddette "civili"che si occupano per esempio di restauro del patrimonio culturale oppure del finanziamento della ricerca scientifica e le fondazioni "bancarie", nate alla legge 30 luglio 1990, n. 218, che svolgono attività filantropiche e di beneficenza.
22 O.N.L.U.S. (organizzazioni non lucrative di utilità sociale) LE ONLUS non sono un nuovo soggetto del ts, ma un contenitore fiscale a cui possono aderire i diversi soggetti giuridici operanti nel campo della cultura, sport e della solidarietà sociale adeguando i propri statuti secondo regole fissate dalla legge. è destinatario solo di un regime tributario di favore in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto
23 OCCUPAZIONE NON PROFIT La percentuale di occupazione nel non profit in Italia eguaglia la percentuale di credito ed assicurazioni 1,8%. Il valore della produzione per l intero settore è cresciuto del 7% negli anni 90 (quando il PIL cresceva di 1,5-2 punti percentuali), mentre l occupazione è salita del 3% annuo Le aree occupazionali più interessanti e con maggiori margini di sviluppo sono quelle dei servizi alla persona, in piccole strutture con meno di 15 dipendenti.
24 COME LAVORARE NEL TERZO SETTORE? Canali peculiari Condividere i valori, mission e l identità; Volontariato, SC, SCN, Attraverso un progetto. Canali tradizionali Stage, Tesi, CV, Reti di relazioni
25 PUNTI DI FORZA Soddisfazione Relazioni significative Valori Coinvolgimento personale Privilegio di poter scegliere Creatività
26 PUNTI DI DEBOLEZZA Precarietà Basso reddito Burn out Doppia committenza Ritardi nei pagamenti Autosfruttamento Amici, volontari, missionari, o professionisti?
27 PROFESSIONI SOCIALI TIPICHE Assistente sociale Educatore professionale Infermiere Operatore socio sanitario Psicologo Sociologo Mediatore culturale
28 PROFESSIONI NON PROFIT Progettista (project-manager) Manager ONP Fund-raiser Imprenditore sociale Operatore/responsabile di comunità Coordinatore di servizi Animatore socioculturale Cooperante e vol. internazionale Ragioniere, dr. commercialista Comunicatore sociale
29 QUALI COMPETENZE? Legislazione Gare d appalto Amministrazione e controllo di gestione Bilancio sociale Fund-raising Project-management Marketing Qualità Gestione delle Relazioni Umane Formazione Relazioni esterne/team Mission e vision Valutazione
30 SITI INTERNET area non profit
31 LE RIVISTE Vita Carta Il Consulente non profit Corriere lavoro Terzo Settore Non profit Enti no profit Animazione sociale Impresa sociale Lavoro sociale Prospettive socio assistenziali Autonomie Locali e Serv. Soc. Aggiornamenti sociali
32 ENTI DI RICERCA Istat Fondazione Zancan Gruppo Abele Università della strada Cgm Centro studi IREF Acli Centro Nazionale per il Volontariato
33 dove cercare le informazioni? csv (definizione) informagiovani, veneto sociale, forum terzo settore, nei comuni albo delle associazioni, regione albo cooperative, antenne europe direct/eurodesk, consulte del volontariato, newsletters, eventi, riviste del settore
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