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1 PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016

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3 1. UBICAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DOVE SIAMO 3

4 2. PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO Dirigenza e segreteria: via Cadorna 9/B Tel LE SCUOLE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO S. LUCIA SCUOLA DELL INFANZIA Aquilone PRIMARIA Diaz PRIMARIA Rodari SECONDARIA DI 1 GRADO S. Lucia Via Sylva, 10 A Cadorna, 9/B Sylva, 8 Grataroli, 2 N telefono Classi 3 sezioni Alunni Docenti di classe Docenti di strumento Docenti di sostegno Assistenti educatori Docenti religione cattolica Collaboratori scolastici FINALITA E MOTIVAZIONI DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA L'I.C. Santa Lucia si distingue per la partecipazione a una pluralità di reti, formali e informali, che coinvolgono enti diversi e complementari, con cui si condividono gli obiettivi educativi e la responsabilità dell affidamento delle giovani generazioni. Alla base di questo indirizzo sta l idea che solo con l interazione di tutti gli stakeholder, e in particolare degli enti deputati alla formazione, si possa rispondere al fabbisogno degli utenti, con particolare riferimento allo sviluppo della persona, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire il successo formativo dei giovani. 4

5 Fare rete nella scuola favorisce l autoformazione, mediante il confronto e lo scambio di esperienze in modo organizzato, anche attraverso l uso di tecnologie informatiche. Accelera il processo di miglioramento della scuola, riducendo allo stesso tempo i costi per l introduzione delle buone prassi. Per parte sua la scuola, nel rispetto della Costituzione e delle Indicazioni Nazionali, si impegna a garantire: La formazione e l educazione degli alunni mediante lo studio, l acquisizione di conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica La formazione alla cittadinanza rispettando l identità, la diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinione, condizioni di disabilità, di fragilità emotiva, di svantaggio socio-culturale, operando in modo da superare ogni forma di esclusione e di emarginazione Il diritto allo studio, allo sviluppo delle potenzialità di ognuno, al recupero delle situazioni di svantaggio Forme di accoglienza e occasioni diversificate di apprendimento Forme di inclusione per alunni con bisogni educativi speciali (BES) Forme di collaborazione con le famiglie per una gestione partecipata Forme di collaborazione con le istituzioni del territorio. Il Piano dell Offerta Formativa costituisce il punto di riferimento dell azione programmatica dei docenti e rappresenta il documento ufficiale dell Istituto come risultato di una politica scolastica tesa alla razionalizzazione del servizio e al progressivo miglioramento dell offerta formativa. Per realizzare ciò, propone e progetta un graduale rinnovamento della didattica per mezzo della continuità: Verticale, tra scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado, costruendo momenti di raccordo e di passaggio mirato di informazioni, attraverso il confronto e la riflessione sui curricoli, realizzando aggiornamenti su tematiche di comune interesse. Orizzontale, con le famiglie con cui raccorda e condivide le scelte educative e formative, con il territorio e con le sue agenzie culturali con cui allaccia rapporti di sinergia progettuale, offrendo risposte di qualità ai bisogni espressi dall utenza e valorizzando la professionalità dei propri operatori. Nel Piano sono esplicitate le intenzioni educative e organizzative che, traducendosi in azioni didattico-metodologiche, permettono di avere una visione del progetto per ogni segmento della scuola di base. Il ruolo dei docenti è quello di instaurare una relazione educativa che susciti negli alunni il piacere della conoscenza, intesa come strumento per l acquisizione di 5

6 competenze per costruire una personalità formata e armonica. La loro azione educativa è finalizzata a valutare le competenze acquisite dagli alunni, e i processi di apprendimento, non sottovalutando il ruolo delle componenti motivazionali e relazionali e degli stili cognitivi di ogni alunno. L itinerario pedagogico vuole garantire a tutti le competenze per poter imparare a imparare, in modo da sviluppare il bisogno di formazione nell arco di tutta la vita. L alunno di oggi, cittadino europeo di domani, sarà in tal modo in grado di saper scegliere, fra tante opportunità, il proprio progetto di vita. Linee progettuali educative e didattiche Sulla base delle coordinate culturali, educative e didattiche contenute nelle Indicazioni per il Curricolo, le scuole dell I.C. S. Lucia fondano le loro proposte su alcuni nuclei teorici fondamentali: a) Centralità della persona: lo studente è al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti affettivi, relazionali e cognitivi, è portatore di bisogni, attitudini, aspirazioni e fragilità e va orientato durante il suo percorso di crescita, perché sviluppi un identità consapevole, capace di affrontare i cambiamenti e compiere scelte autonome. I docenti: Realizzano, quindi, i progetti educativi e didattici considerando l età dei bambini e degli adolescenti, i loro vissuti personali per accrescere la motivazione ad apprendere. Curano la formazione della classe come gruppo e la promozione di legami cooperativi, favorendo lo star bene a scuola e la condivisione del progetto educativo tra tutti i soggetti coinvolti. Si impegnano a perseguire il successo scolastico di tutti e progettano percorsi individualizzati, concordando, all occorrenza, patti formativi con gli studenti e con le loro famiglie. b) Educazione alla Cittadinanza: la scuola intende promuovere la partecipazione e l autonomia dello studente, affinché diventi sempre più consapevolmente cittadino del mondo. La scuola: Educa alla convivenza, valorizzando le diversità e le radici culturali di ogni studente. Guida alla cura di se stessi, degli altri e dell ambiente. Favorisce forme di cooperazione e di solidarietà. Sviluppa il senso di legalità e un etica di responsabilità. 6

7 Persegue l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori. Stipula con le famiglie e gli alunni un patto di corresponsabilità. Aderisce a progetti di cittadinanza promossi dagli enti con cui fa rete. c) Educazione Musicale: la scuola intende offrire agli studenti un ulteriore possibilità di conoscenza e di espressione di sé, razionale ed emotiva. La scuola promuove la pratica musicale con l obiettivo di: Sviluppare nello studente la capacità di attenzione e concentrazione. Favorire una maggiore fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative. Stimolare relazioni fattive e consapevoli con gli altri. La scuola offre la possibilità di scegliere la pratica di diversi strumenti musicali accompagnata dalla musica d'insieme, come forma di comunicazione oltre che come mezzo di confronto e collaborazione. d) Educazione Ambientale: la scuola propone attività legate agli aspetti della natura, gratificanti, sostenibili e portatrici di messaggi di pace, condivisione e rispetto del territorio. La scuola promuove tale pratica con l intento di favorire: l educazione ambientale l osservazione scientifica il valore terapeutico del lavorare la terra l educazione alimentare e al gusto il coinvolgimento delle famiglie. e) Educazione allo Sport: la scuola promuove l abitudine a una buona pratica motoria all interno di attività sportive. La scuola si propone di: Valorizzare le abilità motorie di ognuno. Sviluppare relazioni serene e corrette durante le attività di gioco e di sport. Favorire la diffusione della pratica sportiva come strumento di miglioramento salutare e sociale. Avvicinare in modo corretto i ragazzi al mondo dello sport. 7

8 4. LE SCELTE DIDATTICHE Programmazione dell intervento formativo Scuola dell infanzia La scuola dell infanzia realizza il proprio servizio educativo ponendosi come obiettivo la specifica organizzazione di un ambiente che deve essere non solo accogliente ma anche fortemente motivante. In tale ambiente devono trovare una giusta ed equilibrata collocazione e valorizzazione gli spazi, i tempi, le risorse strutturali, le attività consuete del bambino e le attività di sezione e di intersezione. Pertanto, a inizio d anno, i docenti programmano: accoglienza spazi scolastici tempi risorse strutturali giornata scolastica settimana scelta delle unità di apprendimento definizione di gruppi di lavoro attività di laboratorio progetti. Scuola primaria e secondaria di I grado Le scuole primaria e secondaria di I grado attuano il proprio percorso formativo attraverso le discipline e le educazioni, previste nelle Indicazioni ministeriali, e le attività integrative proposte nel Piano dell Offerta Formativa. La pianificazione dell organizzazione delle attività didattiche è preceduta dall elaborazione della programmazione educativo-didattica. Essa è caratterizzata dai seguenti punti: Analisi del contesto socio-culturale e della situazione di partenza dei singoli alunni Definizione degli obiettivi trasversali da raggiungere per la classe, per un gruppo di alunni o per un singolo alunno Progettazione delle attività curricolari Progettazione di attività di ampliamento dell offerta formativa Definizione di metodi e di strategie efficaci Modalità di verifica. La programmazione educativo-didattica viene concordata nei consigli di classe e di interclasse e poi redatta dal coordinatore, è flessibile e attenta alla realtà specifica di 8

9 ogni classe e alunno; viene verificata e discussa negli incontri periodici degli insegnanti e resa pubblica nei consigli di classe. Nella Scuola Primaria e nella Secondaria di I grado, allo scopo di garantire agli alunni una effettiva eguaglianza delle opportunità formative, le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse: lezione frontale lezione dialogata attività di piccolo gruppo attività di laboratorio interventi individualizzati. I tempi di insegnamento sono articolati in modo da realizzare i progetti d Istituto. 9

10 5. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA La scuola e la famiglia, in quanto agenzie educative, hanno il compito di costruire un rapporto di collaborazione, nel rispetto dei propri ruoli e delle rispettive responsabilità, al fine di promuovere lo sviluppo della persona. Ciò si realizza con modalità diverse nei tre ordini di scuola: - nella scuola dell infanzia attraverso una diretta relazione genitori-insegnanti; - nella scuola primaria attraverso la condivisione degli obiettivi educativi da parte dei genitori tramite i rappresentanti di classe. In alcuni casi specifici vengono concordati e formalizzati alcuni obiettivi educativi tra insegnanti e genitori; - nella scuola secondaria di I grado attraverso l esplicitazione di un patto in cui condividere intenti e comportamenti che impegna gli alunni e le loro famiglie e obbliga gli insegnanti a offrire situazioni idonee ad accogliere, educare e istruire. Un azione organica e coordinata delle diverse componenti valorizza l intervento educativo della scuola e, risultando trasparente e verificabile, ne rafforza sensibilmente l efficacia. PATTO DI CORRESPONSABILITA IMPEGNI DEI DOCENTI Area relazionale Costruire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, creando occasioni di riflessione sulla necessità di assumere comportamenti rispettosi nei confronti degli adulti e dei coetanei. Curare la formazione della classe come gruppo, promuovere la costruzione di legami cooperativi e gestire gli inevitabili confitti. Favorire gli scambi e le interazioni educando all ascolto attivo. Rispettare la sfera privata degli alunni, formulare giudizi sui comportamenti messi in atto e non sulla persona. Segnalare tempestivamente alla famiglia eventuali difficoltà relazionali, inadempienze o difficoltà scolastiche. Valorizzare l individualità di ciascuno e considerare i progressi effettuati rispetto alla situazione di partenza. Area dell apprendimento 10 Motivare anche attraverso una varietà di proposte che offrano risposte ai bisogni formativi dei singoli alunni, oltre che del gruppo classe. Progettare percorsi di insegnamento coerenti con le Indicazioni Nazionali. Considerare le differenze individuali nelle modalità, nei tempi e negli stili di apprendimento. Organizzare attività di recupero e potenziamento, compatibilmente con le risorse disponibili. Comunicare le proprie proposte educative, gli obiettivi, i metodi e i contenuti della propria disciplina.

11 Fornire gli strumenti per apprendere e selezionare le informazioni. Guidare nell organizzazione delle conoscenze insegnando ad apprendere. Impegnarsi per il successo formativo di ogni alunno rispetto al livello di partenza di ciascuno. Verificare regolarmente ed esplicitare con chiarezza i criteri di valutazione. Riconsegnare gli elaborati corretti prima di una nuova verifica e darli in visione ai genitori. IMPEGNI DEGLI ALUNNI Area relazionale Rispettare coetanei e adulti e assumere un atteggiamento di collaborazione. Riconoscere il ruolo dell insegnante e la sua azione educativa, chiedendone l aiuto in situazioni conflittuali Non offendere verbalmente i compagni e cercare di essere riservati, rispettando la sfera privata di ciascuno. Adeguarsi al Regolamento interno come strumento di tutela di sé e degli altri. Ascoltare gli interventi altrui come occasione di arricchimento personale. Essere responsabili dell ordine della propria classe, dei laboratori e degli spazi comuni come luoghi in cui sperimentare il senso di appartenenza. Area dell apprendimento Seguire le lezioni come occasione di crescita culturale. Partecipare attivamente alla vita scolastica offrendo il proprio contributo. Porre domande, segnalare difficoltà, chiedere chiarimenti. Riportare con ordine sul diario i compiti e pianificare il lavoro settimanale. Svolgere il lavoro assegnato con puntualità e precisione. Studiare con costanza per poter partecipare attivamente alle lezioni. Far firmare le verifiche ai genitori e riconsegnarle nei tempi stabiliti. Essere puntuali e giustificare tempestivamente le assenze IMPEGNI DEI GENITORI Area relazionale 11 Riflettere con i propri figli rispetto all importanza di assumere comportamenti corretti. Collaborare con gli insegnanti nel processo formativo e invitare i propri figli a riconoscere il ruolo educativo dell insegnante. Leggere regolarmente le comunicazioni della scuola e firmare le verifiche nei tempi stabiliti. Partecipare alle assemblee di classe e ai colloqui individuali per avere la possibilità di uno scambio efficace Chiarire eventuali problemi direttamente con gli insegnanti interessati. Area dell apprendimento Dimostrarsi curiosi rispetto alle attività scolastiche senza concentrarsi esclusivamente sugli esiti delle verifiche e sui compiti assegnati. Aiutare i propri figli a pianificare il lavoro settimanale e a organizzare il pomeriggio perché il tempo dedicato alle attività di studio non sia marginale. Creare le condizioni perché l alunno sia puntuale, adempia a tutti i doveri scolastici e disponga del materiale necessario.

12 Sostenere i propri figli senza sostituirsi a essi nello svolgimento di un compito, guidarli a utilizzare i metodi suggeriti dall insegnante o i manuali in adozione. Bergamo, Firma dell Alunno Firma del Genitore Firma del Coordinatore... 12

13 6. LA VALUTAZIONE Il processo valutativo è finalizzato essenzialmente a una costante verifica dell azione didattica programmata, in funzione degli interventi successivi. Ogni insegnante, durante le attività, effettua osservazioni sistematiche, confrontando il comportamento effettivo dell alunno con il comportamento atteso rispetto agli stimoli proposti, ne registra la disponibilità, la recettività, l evoluzione sul piano educativo e cognitivo, secondo gli indicatori concordati nell équipe pedagogica. Per la verifica degli obiettivi disciplinari vengono somministrate prove scritte, orali e pratiche, appositamente strutturate in base al lavoro svolto e calibrate sulle effettive capacità degli alunni. Le verifiche vengono effettuate alla fine di ogni unità di lavoro, sono finalizzate a valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi operativi e a individuare le eventuali difficoltà incontrate dagli alunni per attivare tempestive strategie di intervento e recupero. Esse rappresentano un momento di controllo finale, per determinare il livello delle competenze raggiunte e il conseguimento degli obiettivi specifici di apprendimento. La valutazione, pur tenendo conto degli errori, deve evidenziare i progressi conseguiti. La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti, del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze acquisite sono affidate ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche. Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi agli orari obbligatori, sia quelli riferiti agli orari facoltativi opzionali e integrativi scelti dagli alunni. a) La rilevazione della situazione di partenza La situazione di partenza ha valore diagnostico, in quanto consente di rilevare la dimensione cognitiva, affettiva e relazionale dell alunno per programmare gli obiettivi e le strategie d intervento, atti a valorizzare le potenzialità e a soddisfare i bisogni riscontrati. L équipe pedagogica, dopo un congruo periodo di osservazione, descrive la situazione di partenza e definisce le strategie che intende adottare nella programmazione che viene allegata al registro dei verbali. b) Misurazione e valutazione degli apprendimenti La famiglia e l alunno stesso, nei modi concordati, vengono periodicamente e ampiamente informati sui risultati del percorso educativo in atto. Il Collegio dei Docenti applicherà una scala di valutazione concordata nei Consigli di Classe e nei Collegi Docenti di Plesso. 13

14 c) La scheda di valutazione La scheda di valutazione è il documento che certifica i risultati raggiunti dall alunno. E uno strumento di comunicazione tra la scuola e le famiglie, alle quali viene consegnata alla conclusione di ogni quadrimestre. La valutazione globale quadrimestrale verifica il grado di maturazione di ogni alunno in relazione a: situazione di partenza interesse e impegno aspetti del comportamento autonomia e metodo di lavoro evoluzione delle capacità espressive e logiche raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici previsti dalla programmazione esiti degli interventi individualizzati. Nella scheda personale sono trascritti i giudizi espressi in decimi. Il Collegio dei Docenti ha deciso, all unanimità, di mantenere la formulazione del giudizio globale alla fine di ogni quadrimestre, in quanto il profilo finale descrive il livello globale di maturazione. Si tratta di un profilo dinamico conclusivo, di periodo o di anno, che evidenzia i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi manifestati e le attitudini promosse. Alla fine del primo quadrimestre esso consente di progettare nuove azioni da intraprendere; alla fine del secondo quadrimestre costituisce il giudizio finale del lavoro svolto nell intero anno scolastico. L équipe pedagogica e il Consiglio di Classe, nella valutazione finale, tengono in considerazione i seguenti elementi: l insieme delle misurazioni effettuate l insieme delle osservazioni sistematiche i livelli di partenza l interesse, l impegno, la partecipazione le modalità dell apprendimento le modalità delle prestazioni anche in rapporto con i linguaggi non verbali gli eventuali interventi compensativi. d) Scheda informativa per il passaggio di informazioni Infanzia-Primaria e Primaria- Secondaria 14

15 È la scheda, compilata dai docenti della scuola dell Infanzia e Primaria, che accompagna l alunno nel passaggio alla scuola Primaria e Secondaria. e) Certificazione delle Competenze La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo. A seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni e al termine della scuola primaria e della secondaria di primo grado viene formulata una certificazione che descrive e attesta la padronanza delle competenze progressivamente acquisite. In quest ottica, a partire dall a.s. 2015/2016, nella scuola primaria il Collegio docenti ha deliberato l integrazione dell insegnamento di Informatica in quello delle altre discipline, valorizzandone la natura di strumento trasversale, la cui valutazione diventa competenza collettiva degli insegnanti del modulo. 15

16 7. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DIDATTICHE a) Scuola dell Infanzia Orario settimanale: da lunedì a venerdì / Accoglienza / Attività / Mensa oppure possibilità di uscita per pranzo a casa / Uscita dei bambini che frequentano solo le attività antimeridiane / Giochi / Riposo per i bambini di 3 anni / Attività / Merenda / Uscita Altri servizi: anticipo ore 7.45 prolungamento orario fino alle ore

17 b) Scuola Primaria PLESSO DIAZ Orario settimanale da lunedì a venerdì / mensa (lunedì, martedì, giovedì e venerdì) / classi 1^- 2^- 3^ / classi 4^- 5^ lunedì, martedì, giovedì e venerdì Doppio / turno Altri servizi (su richiesta): 13 pre-scuola dalle 7,45 alle 8,25 mensa anche al mercoledì attività extrascolastiche al mercoledì dopo la mensa fino alle ore Tali servizi, a pagamento, sono gestiti dall Associazione GIOCHINCORSO a seguito di un Protocollo d intesa tra l Amministrazione Comunale di Bergamo, l Associazione GIOCHINCORSO e l Istituto Comprensivo S. Lucia. CURRICOLO DI BASE Classe Classe Classi 1^ 1^ 2^ 3^-4^-5^ Italiano 8 8+1* 7+1* 6+1* Inglese Storia Geografia Matematica 5 5+1* 5+1* 5+1* Scienze Tecnologia e Informatica (trasversale alle discipline) Musica Arte e Immagine 1 1+1* 1+1* 1+1* Scienze motorie e sportive Religione / Attività alternativa Educazione alla cittadinanza e In carico negli ambiti di Italiano-Storia e costituzione Geografia TOTALE ORE * ore di laboratorio: linguistico/espressivo/logico-matematico 17

18 PLESSO RODARI Orario settimanale (unità oraria di 50 m ) da lunedì a venerdì / mensa / lunedì martedì giovedì venerdì / CURRICOLO DI BASE Classe 1^ Classe 2^ Classi 3^-4^-5^ Italiano 8+1* 8+1* 7+1* Inglese Storia Geografia Matematica 7+1* 6+1* 6+1* Scienze Tecnologia e Informatica (trasversale alle discipline) Musica Arte e Immagine 1+1* 1+1* 1+1* Scienze motorie e sportive Religione / Attività alternativa Educazione alla cittadinanza e In carico negli ambiti di Italiano-Storia e costituzione Geografia TOTALE ORE/UNITÀ più 75 di intervalli * ore di laboratorio: linguistico/espressivo/logico-matematico 18

19 c) Scuola Secondaria di I grado Orario settimanale Modello A da lunedì a venerdì 8.00 / sabato 8.00 / Orario settimanale Modello B settimana corta Da lunedì a venerdì, con due rientri pomeridiani che per alcune classi saranno il lunedì e il giovedì per altre classi saranno il martedì e il venerdì, questo per esigenze di spazio nel locale mensa. È previsto il servizio mensa, a pagamento, gestito dall Associazione GIOCHINCORSO CURRICOLO DI BASE Ore settimanali Italiano Storia Geografia 9 Inglese 3 Spagnolo 2 Matematica Scienze 6 Tecnologia 2 Informatica traversale Musica 2 Arte e immagine 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione 1 Cittadinanza e Costituzione 1 TOTALE ORE 30 L iscrizione all indirizzo musicale è subordinate al superamento di un test di ammissione: 2 ore pomeridiane (un ora di strumento e un ora musica di insieme. 19

20 8. I PROGETTI D ISTITUTO L Istituto Comprensivo Santa Lucia per migliorare la qualità dell Offerta Formativa attua i seguenti progetti, che arricchiscono e rendono più concreto ed efficace l intervento educativo e didattico: a) PERCORSI DI CONTINUITÀ TRA SCUOLE DI DIVERSO GRADO La finalità generale della continuità del processo educativo degli alunni nel passaggio ai successivi ordini di scuola è la promozione dello sviluppo, integrale e armonico, della loro personalità. A tale fine il progetto continuità si propone di: Favorire la diffusione di buone prassi comuni per un inserimento sereno degli alunni. Facilitare lo sviluppo di relazioni positive tra gli alunni per una convivenza basata sulla conoscenza e sul rispetto reciproco. Valorizzare le diversità. Favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie, attraverso la conoscenza della struttura scolastica e del suo funzionamento. Contrastare la dispersione scolastica. b) ACCOGLIENZA La finalità generale dell accoglienza è favorire l inserimento degli alunni durante il primo periodo dell anno scolastico e soprattutto degli alunni in ingresso nei diversi ordini di scuola. Gli obiettivi del progetto sono: Conoscere l ambiente scolastico. Imparare a star bene con sé e con gli altri. Sentirsi parte di un gruppo. Adattarsi ai diversi ritmi e tempi di lavoro. c) INCLUSIONE Il GLI d Istituto (ovvero Gruppo di Lavoro per l Inclusione o per l Inclusività) orienterà le proprie linee di lavoro nella direzione di una concreta pianificazione del PAI (Piano Annuale per l Inclusività). Saranno posti in evidenza i concetti espressi dal D.M. del 27/12/12 20

21 Estensione, come attenzione da riservare agli alunni con BES, per racchiudere i disturbi specifici dell apprendimento e gli svantaggi sociali, culturali e linguistici, oltrepassando la certificazione di diversità. Personalizzazione, come identificazione delle differenze individuali e differenziazione degli obiettivi formativi, volti alla promozione della personalità di ciascuno. La finalità generale dei progetti di inclusione degli alunni con BES è orientata alla promozione dello sviluppo integrale e armonico della personalità e finalizzata a una completa integrazione e all attuazione di un percorso mirato, per il conseguimento di un personale successo scolastico, nel rispetto delle potenzialità del discente. A tale fine i progetti si propongono di: Favorire la diffusione di buone prassi comuni per un inserimento sereno degli alunni. Facilitare lo sviluppo di relazioni positive tra gli alunni, per una convivenza basata sulla conoscenza e sul rispetto reciproco. Valorizzare le diversità. Garantire a tutti e a ciascuno il successo formativo. Favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie. 21

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