DOMANDA. DPCS 2015 Analisi di Contesto. Assistenza programmata al domicilio (ADI)
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- Vito Manca
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1 Assistenza programmata al domicilio (ADI) Le Cure domiciliari hanno assunto una valenza sempre più strategica a causa dell aumento dell aspettativa di vita e del concomitante incremento della patologia cronico degenerativa associato alla riduzione dei livelli di autonomia. Al di fuori delle fasi acute di malattia, trattate in Ospedale, il domicilio è diventato il setting di cura più utilizzato, anche in presenza di pazienti ad elevata complessità sia clinica che assistenziale. La tipologia di intervento principale sul domicilio è un LEA: l ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI) DOMANDA Come rappresentato nel Grafico di seguito i dati relativi al tasso di pazienti in ADI evidenziano un trend di crescita dal 2009 al. Tale incremento è imputabile a tre aspetti principali: Aumento considerevole nel corso del di nuovi casi (+ 18,23%) Aumento della durata del ricovero (+ 1,3%) Aumento dell offerta (41 Enti Gestori accreditati ed operanti sul territorio di ASL Milano) Una quota pari al 2,3% dell utenza assistita proviene da altre Asl Lombarde o da altre regioni italiane. Il dato della mobilità intra ed extra regionale non ha subito modifiche dall anno precedente. Anche il dato relativo alla distribuzione per età dell utenza ADI è costante. Le età più elevate sono quelle che maggiormente usufruiscono del servizio con un dato costante rispetto all anno precedente ,19 4,1 4,03 Tasso di pazienti in carico ADI ogni 1000 residenti 4,37 4,8 5,59 5,52,55 5, I SEM 7,09 STIMA Fascia Età N utenti Anno 2013 % N utenti Anno % Anno 2013 Anno < % 178 2% % % % % % % % % >=95 17 % 43 % Totale % %
2 OFFERTA Per decodificare adeguatamente la domanda ed al fine di garantire un appropriata risposta al bisogno, è necessario utilizzare specifici strumenti di valutazione. Tra questi la Valutazione Multidimensionale (VMD) è quello riconosciuto più idoneo allo scopo dalla letteratura. La VMD in ASL Milano è utilizzata dalle équipe socio sanitarie attive nell ambito delle SS Coordinamento attività socio sanitaria e fragilità distrettuali. In tali equipe sono presenti professionalità diverse la cui integrazione consente la multidisciplinarietà di lettura del bisogno dell utente fragile. Anche la programmazione regionale è rivolta a favorire la presa in carico globale dei pazienti attraverso la multidimensionalità sia della valutazione che della risposta. Nel 2012 è stata avviata da Regione Lombardia la sperimentazione relativa alla riforma dell ADI (Decreto 032/2012, DGR 3851/2012) che ha condotto ad una revisione del modello di valutazione e di classificazione dei bisogni sociali e sanitari. La sperimentazione è tuttora in corso. Le attività di Assistenza Domiciliare Integrata vengono erogate da Enti Gestori (EG) accreditati con Regione Lombardia. Nel corso degli anni si è assistito ad un incremento dell offerta ed il numero di società operanti sul territorio della ASL di Milano è passato dalle 21 del 2012 alle 41 del. Le prestazioni garantite nel PAI sono infermieristiche, riabilitative, assistenziali (ASA/OSS) e medico specialistiche, variamente combinate tra loro a seconda delle esigenze di cura individuali. Storicamente gli accessi infermieristici sono quelli più rappresentati ed hanno subito negli anni un incremento, giustificabile dalla sempre maggiore complessità clinica dei pazienti in ADI. Stabili si mantengono, invece, gli accessi tutelari e medico specialistici, mentre quelli riabilitativi hanno subito una leggera deflessione giustificata dalla messa a punto di criteri di ammissibilità in ADI per gli interventi di sola fisioterapia.
3 90,00% 80,00% 70,00% 0,00% 50,00% 40,00% Le prestazioni vengono erogate previo stesura da parte degli EG del Piano Assistenziale Individuale (PAI). Il PAI definisce gli obiettivi della cura, la tipologia di prestazioni erogate, la loro frequenza. La stesura del PAI avviene dopo una attenta valutazione dei bisogni effettuata sia da ASL, che dagli stessi Erogatori al momento della presa in carico. Nel grafico di seguito riportato, viene riportata la valorizzazione pro-capite dell assistenza ADI. Si rileva un trend di incremento di tale valorizzazione, che pare imputabile alla maggiore durata del ricovero domiciliare. (riabilitativi) PREVISIONE RIABILITATIVI (infermieristici) PREVISIONE INFERMIERISTICI 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% ,09% 20,42% 20,48% 15,91% 1,77% 17,35% 12,7% 24,09% 20,42% 20,48% 15,91% 1,77% 17,35% 12,7% 14,20% 3,92% 7,11% 7,17% 73,12% 72,19% 72,5% 77,32% 3,92% 7,11% 7,17% 73,12% 72,19% 72,5% 77,32% 7,27% (tutelari) 11,51% 11,87% 11,77% 9,17% 8,74% 8,02% 7,72% PREVISIONE TUTELARI 11,51% 11,87% 11,77% 9,17% 8,74% 8,02% 7,72% 7,28% (medico specialistici) PREVISIONE SPECIALISTI 0,48% 0,59% 0,59% 1,80% 2,30% 1,98% 2,29% 0,48% 0,59% 0,59% 1,80% 2,30% 1,98% 2,29% 2,24% ,32,3,27 Valorizzazione pro-capite prestazioni ADI,85 7,49 7,23 8,85 Governo dell Offerta La numerosità dei casi in ADI, la complessità assistenziale necessaria per rispondere ai bisogni di cura, la complessità del territorio metropolitano e il numero crescente di Enti Gestori hanno reso necessario sviluppare strumenti di governance utilizzabili sia dagli Erogatori, per pianificare e controllare la loro attività, sia da ASL per migliorare la qualità dei servizi offerti. Nel corso del sono stati realizzati, a tale proposito, tavoli di lavoro che hanno portato alla condivisione con gli Enti Gestori di aspetti di Managed Care in grado di favorire la progettazione di interventi assistenziali sempre più individualizzati, riducendo nel contempo i costi inappropriati. 10, ,81
4 I tavoli di lavoro effettuati si sono concentrati sugli aspetti più salienti della presa in carico e dell assistenza del paziente fragile: - Il Progetto Individuale - Le Demenze - Le Lesioni Vascolari Inoltre uno dei tavoli ha sviluppato in modo globale il tema della Governance dell ADI. Tale attività proseguirà anche nel 2015 con l ulteriore intento da parte di ASL di rendere omogenea su tutto il territorio la qualità dei servizi resi dagli Enti Gestori cercando nel contempo di valorizzarne la specificità di ognuno. Progetti a supporto della Domiciliarità Nel corso del, sostenuti con il Fondo Nazionale per le non Autosufficienze, sono proseguiti i seguenti progetti: 1) Sostegno alla Famiglia: estensione alle 24 ore degli interventi integrativi all ADI per soggetti non autosufficienti in situazioni di particolare complessità 2) L educatore a domicilio: sostegno del nucleo famigliare nell attività di cura del minore con grave patologia assistito in ADI volti a ridurre il carico assistenziale che grava sul nucleo famigliare e a sostenere il care giver nell attività di cura, in presenza di situazioni di particolare complessità, Nell ambito del secondo progetto accanto alla figura dell educatore ed a sostegno e integrazione della sua attività è stata introdotta la Pet Therapy. L esperienza estremamente positiva di tale intervento suggerisce la necessità di proseguire con tale tipologia di intervento anche nel corso del Per mantenere, migliorare e ottimizzare il mantenimento al domicilio del paziente fragile si è evidenziata la necessità di predisporre ulteriori specifiche progettualità rivolte all utenza a più alta complessità. Progetto Alzheimer: Nato con l obiettivo di sostenere l assistenza in ADI dei pazienti affetti da demenza, sperimentando anche la reperibilità diurna di una equipe specialistica, il Progetto è stato avviato in modo sperimentale con un unico erogatore ed ha visto successivamente il coinvolgimento di altri EG. In modo particolare sono stati coinvolti gli Enti che sul territorio di ASL offrono una rete di Servizi specifici (Nucleo Alzheimer Riabilitativo, DH, UVA, Nucleo Alzheimer RSA) che garantisce la circolarità degli interventi tra livello residenziale e territoriale. A partire dal 2015 il progetto verrà esteso anche a questi Enti. Progetto minori: Partendo dalle caratteristiche delle attività già erogate in ADI a sostegno dei minori con patologie gravi ed invalidanti, si è evidenziata la necessità di elaborare una progettualità specifica per questa tipologia di pazienti. Il progetto minori si configura come modello di ADI dedicata, che contempli la gestione dei casi da parte di personale specializzato, una maggiore flessibilità nella erogazioni delle prestazioni, la reperibilità del care manager. Inoltre il progetto tenderà a sviluppare percorsi ad hoc per garantire l inserimento del minore in comunità ludico-ricreative garantendo la continuità assistenziale di quanto erogato a domicilio. Il progetto già delineato nel corso del verrà completato ed attuato nel 2015, grazie agli strumenti previsti dalla DGR 255/. Progetto Post-acuti ex DGR 3239/2012: assistenza domiciliare ad alta intensità per i pazienti in dimissione dall Ospedale. Il progetto sperimentale, attuato da un solo Ente Gestore, viene verificato da ASL per le valutazioni di appropriatezza ed efficacia.
5 ADP-ADI Nell ambito della domiciliarità, l attività svolta dai MMG attraverso l Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) e l Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), come previsto dall Art. 53 dell ACN, assicura l assistenza primaria ai soggetti affetti da patologia cronica che necessitino di controlli ravvicinati e con impossibilità permanente a deambulare o intrasportabili con i comuni mezzi nello studio del medico. Nel primo semestre gli assistiti dei MMG seguiti in ADP sono stati 5.875, per un totale di 39.3 accessi a domicilio; è ormai a regime la procedura informatizzata per l attivazione e la rendicontazione dei dati relativi all assistenza domiciliare da parte dei MMG. I MMG possono prescrivere ai propri assistiti residenti nel territorio della ASL, attraverso la modalità online i suddetti dispositivi, che vengono forniti direttamente dalla ASL al domicilio del paziente. Nel hanno aderito al progetto 271 MMG, di cui 39 sono medici che non avevano aderito al progetto negli anni precedenti e pertanto hanno partecipato alla formazione specifica finalizzata all apprendimento delle modalità di utilizzo del software regionale per la prescrizione online di dispositivi protesici. Tra gennaio ed agosto i MMG hanno effettuato 1093 prescrizioni on-line e sono stati consegnati agli assistiti i dispositivi protesici prescritti. Oltre all ADP, i medici rendicontano altre prestazioni di natura professionale previste da ACN (PPIP) e gli Accessi Domiciliari Estemporanei (ADEM), che vengono attivati in situazioni particolari, come ad esempio per l emergenza caldo, dove determinate categorie di assistiti particolarmente fragili, ma che non sono in ADP o ADI, necessitano di visite occasionali da parte del medico. Nel primo semestre sono state rendicontate 283 ADEM per 37 assistiti. Il dato è sicuramente sottostimato in quanto è probabile che molti MMG, pur intervenendo in situazioni critiche come in caso di ondate di calore nei mesi estivi, non rendicontino la prestazione. In relazione a recenti indicazioni regionali per la valutazione di assistiti necessitanti di ADI, ASL promuove un coinvolgimento attivo dei MMG, anche mediante la valutazione del bisogno assistenziale, attraverso la compilazione della scheda di triage. Nell ambito degli interventi per la domiciliarità e a favore dei pazienti fragili non deambulanti, è attivo dal 2011 il progetto Prescrizione protesica online di presidi per la gestione domiciliare del paziente fragile. Lo scopo del progetto è di semplificare al paziente il percorso necessario per la prescrizione di presidi standard (letto ortopedico, materasso antidecubito e cuscino antidecubito, comoda, carrozzina pieghevole e rialzo wc), senza che il paziente si debba recare agli Uffici della ASL.
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