/05/2005. Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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1 /05/2005 Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO DI UN IMPIANTO DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI NEL COMUNE DI PREGNANA MILANESE (MI).PROPONENTE: ECOSYSTEM S. R. L. - MILANO.PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ' AMBIENTALE AI SENSI DEGLI ARTT. 1 E 5 DEL D.P.R

2 IL DIRIGENTE DELL'UNITA' ORGANIZZATIVA VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n VI/39975, aventi ad oggetto Appr ovazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI/ Istituzione di un appos ito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3; VISTO il Decreto del Segretario Generale n del 21 giugno 2004 con il quale sono state adeguate le strutture organizzative e relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali ivi indicate, ai sensi dell art. 11, comma 4, l.r. 16/1996; "VISTA la d.g.r. VII/19911 del recante "Disposizioni a carattere organizzativo (4 provvedimento organizzativo 2004)"; PRESO ATTO che: a) il è stata depositata presso la Struttura Valutazione impatto ambientale dell Unità Organizzativa Pianificazione e programmazione territoriale Direzione Generale Territorio e urbanistica da parte della ditta Ecosystem s.r.l., con sede legale in Milano, la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto per la realizzazione di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi nel Comune di Pregnana Milanese (MI); b) in data è avvenuta la pubblicazione dell avviso di deposito sul quotidiano La Prealpina, ai sensi dell art. 8.2 dell atto di indirizzo; c) l'opera in esame rientra nella categoria di cui al punto i) dell allegato A all atto di indirizzo: "impianti di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi non sottoposti alla procedura semplificata di cui agli artt. 31 e 33 del d.lgs. 22/97 ; pertanto, il progetto è assoggettato alla procedura di valutazione di impatto ambientale prevista dall'art. 1, comma 3 e regolata dagli artt. 5, 6 e 7 dell'atto di indirizzo; d) in data , il proponente ha depositato documentazione integrativa dello studio d impatto ambientale; e) in merito al progetto e allo studio d impatto ambientale depositati non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico ai sensi dell art. 9.1 dell atto di indirizzo; VISTA la documentazione prodotta dal proponente e costituita dallo studio di impatto ambientale (nel seguito s.i.a. ), dalla sintesi non tecnica e dagli elaborati di progetto; RILEVATO, che: riguardo al contesto territoriale interessato dall opera il sito oggetto dell intervento è costituito da un capannone esistente in un area a prevalenza industriale alla periferia di Pregnana Milanese - in via dei Laboratori Olivetti n 50 - in un ambito urbano delimitato dalla ferrovia Novara - Milano e dall autostrada A4 Torino Milano, sud del Canale Villoresi, ad un altitudine media di 154 msm;

3 il livello della falda freatica è posto alla profondità di circa 10 m dal piano campagna; l area destinata allo svolgimento dell attività di progetto ha una superficie totale di m² ed ospita un capannone a struttura portante in c.a., con superficie interna di 600 m², intorno al quale si trova uno spazio pavimentato con mattonelle autobloccanti utilizzato come spazio di accesso e manovra per gli automezzi della ditta committente; le strutture esistenti e quelle in progetto insistono sul mappale 277 del foglio 9 del Comune di Pregnana Milanese; PRESO ATTO che: relativamente al quadro amministrativo e programmatico l impianto in esame è ubicato in un area definita dal vigente PRG di Pregnana Milanese come zona D1 - produttiva mista esistente e di completamento ; l intervento proposto non insiste su aree gravate da vincoli di natura ambientale paesistica di cui al d.lgs. 42/2004 e non rientra in aree naturali protette così come definite ai sensi della l. 394/1991; caratteristiche dell attività esistente la ditta committente opera dall anno 2000 nel settore della raccolta di rifiuti speciali e svolge attualmente - in regime di procedura semplificata ex art. 33 del d.lgs. 22/1997 e d.m operazioni di recupero presso un impianto ubicato nel Comune di Milano, in via Leonardo Bruni, 9; tale impianto non consente di stoccare o trattare alcune tipologie quali: rifiuti sanitari, liquidi derivanti da attività di fotografia, tubi e lampade al neon, toner per stampa non recuperabili, batterie; pertanto, il Committente intende operare con un nuovo impianto da allocare nel descritto capannone esistente in Comune di Pregnana Milanese, ampliando la gamma dei rifiuti trattati; caratteristiche generali dell impianto in progetto le fasi di costruzione dell impianto, essendo la parte strutturale già esistente e funzionale alle nuove attività, consisteranno: - nella costruzione di pareti divisorie interne, al fine di realizzare una serie di cubicoli, ciascuno dedicato allo stoccaggio di una singola tipologia di rifiuti; - nell installazione di una cella frigorifera per lo stoccaggio dei rifiuti sanitari; - nell allestimento delle attrezzature necessarie agli stoccaggi; gli stoccaggi sono previsti su aree pavimentate; i rifiuti a rischio di sversamenti accidentali, tutti posti all interno del capannone, saranno ulteriormente protetti mediante la creazione di bacini di contenimento, vasche di raccolta e cordoli; non è prevista la realizzazione di alcun tipo di stoccaggio interrato; le acque meteoriche cadenti sulla copertura del capannone vengono raccolte dalla rete di grondaie e scaricate in pozzi perdenti; il piazzale esterno è pavimentato e non è prevista una rete di raccolta delle acque meteoriche; tuttavia, il rischio di contaminazione del suolo è contrastato dalla collocazione degli stoccaggi all interno del capannone, impedendo così il contatto tra i rifiuti e le acque meteoriche; il ciclo produttivo non prevede l utilizzo di acqua; i reflui dell insediamento sono costituiti pertanto da quelli civili derivanti dai servizi igienici a disposizione del personale impiegato; operazioni di recupero e smaltimento effettuate in procedura semplificata il la ditta committente ha presentato alla Provincia di Milano la comunicazione di inizio di attività di recupero, secondo la procedura semplificata di cui all art. 33 del d.lgs. 22/1997, per le seguenti tipologie di rifiuti elencate nell all. 1/sub.1 del d.m : gruppo 5 altri rifiuti contenenti metalli : spezzoni di cavo in rame ricoperto; apparecchi elettrici, elettrotecnici ed elettronici, rottami elettrici ed elettronici contenenti e non metalli preziosi; gruppo 13 rifiuti contenenti principalmente costituenti inorganici che possono a loro volta contenere metalli o materie organiche: gruppo cartuccia toner per stampanti laser, contenitori toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti fax e calcolatrici a getto d inchiostro, cartucce nastro per stampanti ad 3

4 aghi; le operazioni cui sono sottoposti tali rifiuti sono riassunte negli schemi seguenti: tipologia di rifiuto (all. 1/sub.1 d.m ) operazioni di recupero (all. C d.lgs. 22/1997) spezzoni di cavo di rame ricoperto R13 - R4 - R5 i rifiuti previa eventuale separazione da quelli del tipo 5.16 (apparecchiature elettriche) - sono scaricati nell area ad essi dedicata; quindi si provvede alla separazione - mediante apposito macchinario del rame dalla guaina, ciascuno destinato a specifico recupero / riutilizzo rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (raee) R13 - R4 - R5 i raee in ingresso, scaricati dagli automezzi, sono stoccati su scaffali, quindi sottoposti ad un test visuale, che consente una prima suddivisione fra macchinari in cattivo o apparente buono stato; quelli in cattivo stato vengono direttamente smontati nei rispettivi componenti elettronici, che a loro volta subiscono un test di funzionamento, con destinazione rispettivamente al riutilizzo o al recupero di materia; i macchinari in apparente buono stato vengono sottoposti a test di accensione, da cui deriva l ulteriore separazione in due gruppi: - i positivi vengono puliti, eventualmente integrati con componentistica recuperata, quindi posizionati su appositi scaffali e destinati al riutilizzo; - i macchinari non funzionanti vengono sottoposti al check-up dei singoli componenti; i monitor vengono unicamente sottoposti al test di accensione e, se questo è negativo, destinati a smaltimento senza smontaggio; le parti non riutilizzabili (metalli, plastica, vetro) vengono destinate al recupero delle materie prime mediante cernita e frazionamento, quindi stoccati in quattro cassoni, e successivamente trasportati - con relativo formulario - nel luogo dove avverrà il recupero finale toner esauriti e cartucce per stampanti, fax e R13 - R5 calcolatrici i toner in ingresso vengono scaricati a terra nell area ad essi destinata, quindi suddivisi dagli operatori in ricaricabili e non ricaricabili, in base ad una selezione visiva; i due gruppi sono poi stoccati separatamente, in attesa del successivo smaltimento o recupero, svolto in altra sede; nuove attività: operazioni di recupero e smaltimento da autorizzare in procedura ordinaria si tratta del trattamento di rifiuti pericolosi appartenenti alle seguenti tipologie: - rifiuti prodotti dal settore sanitario o veterinario; - rifiuti dell industria fotografica; - tubi fluorescenti al neon; i rifiuti sono in genere costituiti da materiali solidi non polverulenti che si presentano confezionati in imballaggi idonei o alla rinfusa; fra i rifiuti sanitari possono essere compresi liquidi quali sostanze chimiche di scarto; tali materiali verranno sempre imballati in idonei recipienti di piccola capacità e non subiranno operazioni di travaso; pertanto, la loro movimentazione sarà esclusivamente manuale e il loro stoccaggio è previsto in cella frigorifera; le operazioni cui sono sottoposti i rifiuti sono riassunte negli schemi seguenti: 4

5 tipologia di rifiuto rifiuti prodotti dal settore sanitario o veterinario operazioni di smaltimento e recupero (all. B e C d.lgs. 22/1997) D15 i rifiuti, già imballati in appositi contenitori a tenuta, vengono scaricati da un automezzo regolarmente autorizzato al trasporto, quindi immediatamente stoccati nella cella frigorifera interna al capannone, in attesa di essere destinati a smaltimento presso un impianto di incenerimento; rifiuti dell industria fotografica R13 i liquidi di sviluppo e fissaggio giungono presso l impianto in bottiglie e tanichette aventi capacità massima di 10 litri; tali contenitori vengono scaricati nell apposita area, e immediatamente travasati in due cisternette pallettizzabili con capacità pari a 1 m³ ciascuna; l operazione è condotta in area munita di vasca con griglia di raccolta e bacino di contenimento degli eventuali sversamenti; i liquidi sono in seguito destinati a recupero presso un impianto autorizzato di terzi; le pellicole giungono presso l impianto chiuse in contenitori metallici o plastici e avvolte su supporti in plastica; possono quindi essere separate dai relativi contenitori e supporti per essere successivamente inviate a recupero; le pellicole in deposito presso il sito non sono di natura infiammabile e non raggiungono la quantità (10 t) prevista nel d.m per la sottoposizione al controllo di prevenzione incendi; tubi fluorescenti al neon R13 giunti presso l impianto, vengono scaricati a terra direttamente nell area ad essi dedicata; non sono stoccati in contenitori, ma semplicemente accumulati ordinatamente su bancali, ed in seguito destinati ad operazioni di recupero, che hanno luogo presso altri impianti; riguardo alle modalità di stoccaggio delle diverse tipologie di rifiuto (caratteristiche capacità volumetrica superfici occupate), esse possono essere così schematizzate: rifiuto o materiale ottenuto dal trattamento di recupero volume disponibile (m³) modalità di stoccaggio ubicazione dello stoccaggio cavi in rame 12 cumuli su pallets interno r.a.e.e. da trattare e trattati 90 scaffalature interno schede elettroniche 3 cassone metallico interno toner 36 ceste in materiale plastico interno rifiuti sanitari 30 cella frigorifero interno liquidi fotografici 2 cisternette in materiale plastico pellicole 20 ceste e cassoni metallici interno tubi al neon 15 cumuli su pallets interno rame recuperato 3 cassone metallico interno ferro recuperato 3 cassone metallico interno alluminio recuperato 3 cassone metallico interno plastica recuperata 6 cassoni metallici interno vetro recuperato 3 cassone metallico interno scarti vari in lavorazione 3 ceste in materiale plastico interno interno, in area con bacino di contenimento la quantità giornaliera complessiva di rifiuti gestiti presso l impianto, in ragione del parco mezzi di cui la ditta dispone, è prevista in t; il capannone sede dell attività è costituito da un edificio a struttura in cemento armato, munito di pavimentazione impermeabile in cemento; le operazioni di trattamento dei rifiuti e di recupero del materiale avranno luogo esclusivamente all interno di esso; 5

6 CONSIDERATO che, esaminata la documentazione depositata, visti i risultati dell esame sopralluogo, acquisiti i pareri ed i contributi pervenuti da parte delle Strutture ed Agenzie regionali componenti il Gruppo di lavoro istituito per l esame istruttorio, si può evidenziare ed osservare quanto segue: riguardo alle motivazioni dell intervento ed ai quadri programmatico e progettuale: come già segnalato, la ditta committente opera attualmente in un sito nel Comune di Milano - tale da non consentire un adeguato svolgimento dell attività; intende pertanto operare in un diverso stabilimento - in Pregnana Milanese ampliando le tipologie di rifiuti trattati ed introducendone alcuni gruppi, sopra specificati, di pericolosi; l ubicazione di tale stabilimento, peraltro esistente, risulta conforme al vigente PRG; lo s.i.a. ha trattato quanto previsto dall allegato C all atto di indirizzo, descrivendo adeguatamente le caratteristiche dell impianto e le attività di trattamento svolte, individuando gli impatti significativi sull ambiente e le modalità per il loro contenimento; circa le alternative possibili, va preliminarmente osservato che, nel caso in esame, esse non sono di natura tecnologica (tipo di trattamento o processo, uso o meno di sostanze pericolose, ecc.); il campo della loro ricerca è quindi limitato alle diverse possibili localizzazioni; il sito dell impianto è stato perciò scelto per le sue caratteristiche ottimali in termini di localizzazione, prossimità ad infrastrutture viarie, dimensione della struttura esistente; circa il quadro ambientale, descritte le caratteristiche d insieme dell area coinvolta dal progetto, lo s.i.a. stima i potenziali impatti dell opera, descrivendoli per ciascuna delle componenti ambientali interessate; atmosfera relativamente agli aspetti climatici, va sottolineato che l area è caratterizzata in estate da temperature elevate associate all alta umidità ed alla scarsa ventilazione, che danno luogo a prolungati periodi di afa; il valore delle precipitazioni si colloca intorno ai mm/anno; relativamente alla qualità dell aria, pur in assenza di uno studio specifico sul Comune di Pregnana Milanese, si può affermare che, essendo il territorio comunale situato nelle immediate vicinanze del nucleo centrale dell area metropolitana milanese, gli inquinanti significativamente presenti sono quelli tipici della combustione, in particolare degli idrocarburi; il traffico veicolare afferente all impianto è stimato in 30 movimenti/giorno di furgoni alimentati a gasolio in andata/ritorno; di tale flusso veicolare è stata calcolata l emissione globale oraria mediante l applicazione di specifici fattori di emissioni; è possibile globalmente sostenere che l attività di progetto non è tale da generare significative alterazioni dello stato della componente, a condizione che ogni operazione di carico / scarico e stoccaggio dei rifiuti sia condotta esclusivamente all interno del capannone e, in particolare, il travaso di rifiuti soggetti al rilascio di effluenti molesti avvenga in ambienti provvisti di aspirazione e captazione delle esalazioni, con il conseguente convogliamento delle stesse in idonei impianti di abbattimento; ambiente idrico, suolo e sottosuolo l area in esame è caratterizzata dai depositi fluvioglaciali del tardo rissiano e del würmiano, costituiti da ghiaie e sabbie in matrice limosa; le principali strutture di interesse idrogeologico dell area interessata sono pertanto costituite da terreni poco permeabili; il sito di progetto si trova a sud del Canale Villoresi, dove le oscillazioni della falda (in genere intorno ai 10 m dal p.c.) seguono il ciclo stagionale irriguo, con massimi nel periodo agostosettembre e minimi in aprile-maggio, ed escursioni che possono raggiungere i 5 m nel corso dell anno; la rete idrografica superficiale è modesta, per l elevata permeabilità dei depositi e la conseguente capacità di infiltrazione delle acque superficiali, che vanno ad alimentare la falda; per quanto riguarda lo smaltimento delle acque meteoriche cadenti sul sito di progetto, esse sono raccolte da un sistema di grondaie e caditoie e convogliate a pozzi perdenti; l acqua non prende parte in alcun modo al ciclo di lavorazione; la pavimentazione dell intero impianto è impermeabilizzata, ed i reflui provenienti da eventuali sversamenti accidentali saranno raccolti da bacini di contenimento; 6

7 vegetazione, flora e fauna, ecosistemi l area in esame, nel settore nord-ovest della Provincia di Milano, è pianeggiante e caratterizzata da intensa antropizzazione, con attività di tipo industriale alternate ad aree ancora agricole; nell immediato intorno dell impianto si trovano altri capannoni industriali; a sud si estendono ampie porzioni di territorio agricolo; l intenso grado di antropizzazione ha costituito e costituisce un forte fattore di condizionamento per flora e fauna autoctone; la flora locale ha lasciato il posto alle coltivazioni agricole ed all arredo urbano, e di conseguenza la fauna originaria, privata del proprio habitat naturale, si è trasferita in luoghi ad antropizzazione meno intensa; il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) non segnala corridoi ecologici, né siti di interesse naturalistico ambientale nell area in esame; nel complesso, in questo contesto le popolazioni floro-faunistiche della zona non costituiscono un bersaglio sensibile dei potenziali impatti generati dall impianto proposto; rumore la caratterizzazione acustica ante-operam è basata unicamente sui rilievi fonometrici effettuati dall Amministrazione comunale, che ha classificato l area interessata, nell ambito della zonizzazione acustica, come prevalentemente industriale (zona VI), con limite diurno di 70 e notturno di 60 db(a); non sono rilevabili - data la tipologia e la localizzazione dell attività di progetto significativi elementi d impatto sul clima acustico nell intorno; paesaggio l area interessata dall attività di progetto si trova all interno della fascia della bassa pianura, così come definita dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), nella zona definita paesaggi della pianura cerealicola ; il sito interessato dalle opere in progetto non risulta sottoposto ad alcun tipo di vincolo paesistico-ambientale ai sensi della normativa vigente; la realizzazione del progetto non comporta ulteriore compromissione delle aree agricole e, in generale, del paesaggio nell intorno, collocandosi in un capannone esistente, a sua volta inserito in una zona a destinazione produttiva; riguardo a problematiche legate a potenziali incidenti e situazioni di emergenza, il progetto e lo s.i.a. definiscono specifiche misure di prevenzione e procedure di intervento; DATO ATTO che gli Enti locali interessati dal progetto sono stati convocati alla Conferenza di concertazione dei pareri il cui verbale è agli atti dell istruttoria tenutasi il presso la sede della Giunta Regionale, e che essi - in tale sede e/o con atti formali - si sono così espressi, ai sensi dell art. 5.2 dell atto di indirizzo: il Comune di Pregnana Milanese, con nota del (prot. 3385), esprime parere favorevole sotto il profilo urbanistico, attestando la conformità dell intervento alle previsioni del vigente PRG; in sede di Conferenza riconferma tale posizione, chiedendo inoltre che, qualora l inizio dell attività avvenga prima della realizzazione della fognatura comunale nell area interessata, la ditta committente provveda altrimenti allo smaltimento delle acque di rifiuto secondo le norme vigenti; la Provincia di Milano, con nota del (prot /7936/04), esprime parere favorevolea condizione che il carico/scarico e lo stoccaggio dei rifiuti avvengano esclusivamente all interno del capannone e che le operazioni di travaso di rifiuti soggetti al rilascio di effluenti molesti siano effettuate in ambienti provvisti di aspirazione e captazione delle esalazioni, con il conseguente convogliamento delle stesse in idonei impianti di abbattimento; RITENUTO, per quanto sopra esposto, che la realizzazione del progetto in esame sia ambientalmente compatibile, con le seguenti condizioni e prescrizioni, da attuare nel corso del successivo iter autorizzativo e/o in fase di esercizio: le operazioni di carico / scarico e stoccaggio dei rifiuti dovranno essere effettuate esclusivamente all interno del capannone; il travaso di rifiuti potenzialmente soggetti al rilascio di effluenti molesti deve avvenire in ambienti provvisti di aspirazione e captazione delle esalazioni, con il convogliamento delle stesse in idonei impianti di abbattimento; in ogni caso, nell esercizio 7

8 dell attività dovrà essere posta la massima cura per evitare emissioni, anche temporanee, in atmosfera di sostanze inquinanti e/o maleodoranti; in tutte le aree impegnate per le operazioni di carico, scarico e travaso dovranno essere predisposti sistemi atti a contenere sversamenti accidentali, nonchè le acque di spegnimento in caso di incendio; la ditta committente dovrà provvedere all immediato allacciamento alla pubblica fognatura, non appena la zona di insediamento ne sarà servita, fermo restando che - nel transitorio si osserverà quanto prescritto dal d.lgs. 152/1999 e succ. mod.; dovrà essere effettuato, a cura del Committente, un programma di monitoraggio acustico in fase di esercizio dell impianto, con rilievi fonometrici finalizzati a verificare il rispetto dei livelli limite di rumore relativi alla zona di riferimento; i punti di misura, le modalità di esecuzione dei rilievi fonometrici e la durata complessiva del monitoraggio dovranno essere concordati con il Comune e il Dipartimento ARPA di Milano, ai quali saranno comunicati i risultati dell indagine; gli esiti del monitoraggio determineranno, se necessario, la tempestiva realizzazione di adeguati interventi di mitigazione delle emissioni acustiche; DECRETA 1. Di esprimere, ai sensi dell'art. 7 del d.p.r , giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto di impianto di smaltimento e recupero (operazioni R4, R5, R13, D15 di cui agli allegati B e C al d.lgs. 22/1997) di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel Comune di Pregnana Milanese (MI), nella configurazione progettuale che emerge dagli elaborati depositati dal Committente Ecosystem S.r.l., con le condizioni e prescrizioni esposte in premessa del presente atto e che si intendono qui integralmente riportate. 2. Di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto: - al Committente Ecosystem s.r.l., con sede legale in Milano, Via Leonardo Bruni, 9; - al Comune di Pregnana Milanese e alla Provincia di Milano. 3. Di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto. U.O. Pianificazione e programmazione territoriale Arch. Gian Angelo Bravo 8

Allegato C PRESCRIZIONI

Allegato C PRESCRIZIONI Allegato C PRESCRIZIONI 1. i rifiuti CER [200101], [200102], [200110], [200111], [200125], [200136], [200138], [200139], e [200301] di cui alla tabella riepilogativa sotto riportata che sulla base della

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