Industria. Capitolo 3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Industria. Capitolo 3"

Transcript

1 Capitolo 3 Il settore industriale fornisce lavoro e genera reddito ma, nel contempo, determina pressioni importanti sull ambiente. L inquinamento di origine industriale, tuttavia, è diminuito negli ultimi decenni grazie all azione legislativa ambientale che ha individuato come primi obiettivi della regolamentazione proprio queste fonti di inquinamento, puntuali e facilmente identificabili. In Basilicata l industria detiene un ruolo ragguardevole nel panorama dei settori economici; la quota di valore aggiunto rappresenta, al 2009, il 25% dell economia regionale. La struttura dell industria lucana evidenzia la tendenza alla diminuzione delle dimensioni d impresa: dal punto di vista ambientale ciò potrebbe garantire il miglioramento delle possibilità di intervento delle imprese nella prevenzione dall inquinamento attraverso l applicazione di sistemi di gestione ambientale che, adottati come approcci volontari, consentono all impresa di risparmiare energia e materie prime, di ridurre il rischio di incidenti, di migliorare l efficienza interna e di ottenere vantaggi competitivi e d immagine e nel contempo, garantiscono il rispetto delle normative ambientali e lo sviluppo di comportamenti basati sulla prevenzione. Come detto, il settore industriale determina potenzialmente un ampio spettro di problematiche ambientali: emissioni in atmosfera, produzione di acque reflue di processo, contaminazione del suolo e produzione di rifiuti; a queste si aggiungono la generazione di odori, di rumore e di traffico, l utilizzo di risorse naturali, l interferenza con il paesaggio nonché, in alcuni casi specifici, la generazione di rischio associato alla detenzione di sostanze pericolose. Lo studio delle pressioni ambientali generate dall industria viene limitato non solo dal fatto che le tipologie dei problemi ambientali sono specifiche dei singoli comparti produttivi, ma anche dal fatto che la disponibilità dei dati non è ampia. La strategia prevalente per valutare le tendenze complessive consiste quindi nell utilizzare indicatori di approssimazione quale - ad esempio - il consumo di energia, che è collegato all emissione di importanti inquinanti atmosferici (in particolare anidride carbonica, biossido di zolfo, ossidi di azoto, diossine e metalli pesanti). Negli anni, i consumi energetici dell industria sono aumentati meno dell indice di produzione industriale, indicando che le politiche e gli incentivi per il contenimento dei consumi hanno avuto effetti positivi sull intensità energetica dell industria; da ciò deriva anche l evoluzione delle relative emissioni di

2 anidride carbonica, che sono in diminuzione. Le strategie sviluppate ai differenti livelli di governo a partire dagli anni 70 hanno consentito di contrastare la maggior parte dei problemi ambientali di origine industriale: la grande sfida per il controllo dell inquinamento industriale è ora quella di migliorare il rapporto costi/benefici delle differenti regolamentazioni in modo da tutelare l ambiente mantenendo nel contempo la competitività dell industria locale e di potenziare il sistema informativo circa il controllo stesso. Le linee strategiche della Regione Basilicata per gli aspetti ambientali della produzione industriale pongono un forte accento sulla sostenibilità dello sviluppo produttivo in termini di qualità ambientale, tutela paesistica, prevenzione dei dissesti, riqualificazione urbana e qualità delle architetture e dei manufatti. TABELLA 1. QUADRO SINOTTICO DEGLI INDICATORI CODICE INDICATORE/INDICE DPSIR UNITÀ DI MISURA FONTE IND1 N imprese x settore D/P N Istat, Infocamere Osservatorio economico regionale IND2 IND3 IND4 IND5 N imprese certificate ISO 14001/EMAS Numero di impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale e autorizzazioni rilasciate Numero di impianti autorizzati alle emissioni in atmosfera Emissioni in atmosfera da attività industriali COPERTURA SPAZIALE Italia Mezzogiorno Basilicata R N Ispra Nazionale Mezzogiorno Regionale COPERTURA TEMPORALE STATO ATTUALE TREND P/R Numero Regione Regione R Numero Regione Regione P Tonnellate/ anno Regione Regione regione basilicata dipartimento ambiente, territorio, politiche della sostenibilità 52 > 53 IND6 IND7 Stabilimenti a rischio di incidente rilevante Quantità di sostanze pericolose D Numero Regione Arpab P Tonnellate Regione Arpab IND1. DINAMICA DELLE IMPRESE IN BASILICATA La dinamica delle imprese è un indicatore moderatamente sensibile alle vicende congiunturali: le decisioni imprenditoriali relative all avvio o alla cessazione di un attività, o alla sua trasformazione, sono influenzate soprattutto da variabili strutturali e da aspettative relative al medio periodo. E utile tenere sotto osservazione la variazione della quantità e qualità del "parco imprese" perché alcune indicazioni di tendenza sono significative dell economia locale. Italia Regione Regione Attuale IND8 Incidenti I Numero ARPAB Regione IND9 Verifiche ispettive R Numero ARPAB Regione

3 FIGURA 1. IMPRESE ATTIVE PER ATTIVITÀ ECONOMICA (2011) Infocamere (2011) FIGURA 2. COMPOSIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO PER SETTORE (2009) Istituto Tagliacarne, 2010, Movimprese Relativamente al numero di imprese registrate al 2011 la regione Basilicata conta unità. La figura 1 mostra che la quota di imprese attive del settore agricolo e del commercio assorbe il 54% del totale delle imprese; in particolare è il primo dei due a presentare valori estremamente alti, soprattutto se confrontati con il corrispondente dato italiano (31,3% contro il 13,7%), mentre il settore industriale si attesta intorno all 8%, poco sotto le medie del meridione (8,3%) e del dato nazionale (10,1%). Nel 2011 si è constatata una crescita adeguata nel numero di attività imprenditoriali (0,31%), superiore a quella registrata sia nel Mezzogiorno (-0,05%) che in Italia (0,05%). Questo risultato viene raggiunto non tanto a causa di un tasso di natalità che colloca la Basilicata in ultima posizione nella relativa graduatoria, quanto a un livello di mortalità imprenditoriale inferiore a quello medio nazionale. La Basilicata si segnala come una regione in cui è maggiore l incidenza delle imprese aventi come forma giuridica quella di ditta individuale (69,5). La densità imprenditoriale (10,6 ogni 100 abitanti) è al di sopra del valore nazionale (10,2) e di quello del Mezzogiorno (9,73). IND2. IMPRESE CERTIFICATE ISO 14001/EMAS La norma UNI-EN-ISO è lo standard per la certificazione ambientale appartenente alla famiglia delle norme UNI-ISO, ed è riconosciuta in tutto il mondo. Al contrario della registrazione EMAS, che prevede la convalida da parte di un ente pubblico e una comunicazione trasparente con l esterno, essa è di natura privata ed è orientata solo al

4 miglioramento gestionale; la certificazione vera e propria viene rilasciata - da verificatori ambientali accreditati - a seguito della rispondenza del sistema di gestione alle prescrizioni della norma stessa. I benefici ambientali connessi alla ISO ottenibili attraverso obiettivi gestionali e tecnologico/impiantistici - sono costituiti principalmente dalla razionalizzazione dei consumi di materie prime ed energia, dalla riduzione delle emissioni e dei rifiuti, dalla prevenzione degli impatti e dal conseguente miglioramento dell efficienza ambientale complessiva. Questo indicatore, insieme a quello relativo al numero di registrazioni EMAS, fornisce informazioni circa le risposte messe in atto dal mondo produttivo e dalle organizzazioni in genere alle problematiche ambientali. TABELLA 2. NUMERO DI IM- PRESE CERTIFICATE IN ITALIA (2013) Accredia (Ente di Accreditamento Italiano) Regione Siti Produttivi UNI EN 9100 UNI EN ISO 9001 UNI EN 9110 UNI EN 9120 UNI EN ISO BS OHSAS UNI CEI ISO/IEC ISO/IEC Abruzzo Basilicata Calabria Campania ESTERO Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche regione basilicata dipartimento ambiente, territorio, politiche della sostenibilità 54 > 55 Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Prov.Aut. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d Aosta Veneto ITALIA A febbraio 2013 nel panorama italiano, la Basilicata, con 206 aziende certificate UNI EN ISO 14001, pari all 1,18% del totale nazionale, si attesta agli ultimi posti. Tuttavia, considerando l incidenza delle imprese certificate rispetto al totale dei siti produttivi, si rileva che il posizionamento della Basilicata, con il 16,1% supera la media nazionale (12,8%) e la colloca nei primi posti di una graduatoria virtuale (figura 3).

5 FIGURA 3. INCIDENZA DELLE IMPRESE CERTIFICATE UNI EN ISO SUL TOTALE (2011) Accredia (Ente di Accreditamento Italiano) Il sistema di gestione ambientale EMAS fa riferimento al Regolamento CE 761/2001, adottato dalla Comunità Europea nel 2001 nella versione attuale, come revisione del precedente Regolamento CEE 1836/1993. Esso richiede l attivazione del controllo gestionale degli impatti sull ambiente e prevede una serie di attività sistematiche di comunicazione con i cittadini e con le amministrazioni locali. È intesa nel senso della trasparenza la redazione della Dichiarazione Ambientale, un documento pubblico che, messo a disposizione degli interlocutori esterni all organizzazione, ne descrive prestazioni e obiettivi ambientali. FIGURA 4. SITI REGISTRATI EMAS IN ITALIA (2012) ISPRA - Comitato Ecolabel Ecoaudit La figura 4 mostra che sono 29 le registrazioni EMAS in Basilicata rilevate da ISPRA al Il numero piuttosto esiguo rispecchia la tendenza nazionale con un numero di adesioni molto inferiore a quello delle certificazioni ISO 14001; ciò è probabilmente dovuto sia al maggiore impegno richiesto da EMAS, sia alla scarsa conoscenza di questo strumento, potenziale fonte di un positivo ritorno d immagine e, di conseguenza, di

6 vantaggio competitivo. Interessante è anche soffermarsi sul livello di mantenimento del tempo delle registrazioni EMAS ( ). Fino al 2007 si delinea che tutte le aziende hanno mantenuto la registrazione; dal 2008 questo valore è peggiorato. Per il prossimo futuro è ragionevole aspettarsi un ulteriore rapida diffusione di tali certificazioni, sia sotto la spinta di programmi, incentivi e progetti messi a punto dalla regione 1, sempre più convinta che la diffusione dei sistemi di gestione ambientale possa meglio garantire la tutela dell ambiente sia a seguito di dinamiche di mercato che ad oggi vedono i paesi extraeuropei (es. asiatici) sempre più orientati verso l adozione di questi strumenti. regione basilicata dipartimento ambiente, territorio, politiche della sostenibilità 56 > 57 IND3. IMPIANTI SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA) E AUTORIZZAZIONI RILASCIATE L indicatore definisce il numero di stabilimenti e di attività, presenti in Basilicata, rientranti nel campo di applicazione della cosiddetta "direttiva IPPC" 2. Le attività che rientrano nell ambito di applicazione dell IPPC sono soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). L AIA è il provvedimento disciplinato dalla parte II del D. L.vo 152/2006 che autorizza l esercizio di un impianto imponendo misure tali da evitare oppure ridurre le emissioni nell aria, nell acqua e nel suolo per conseguire un livello elevato di protezione dell ambiente nel suo complesso. L Autorizzazione Integrata Ambientale sostituisce le seguenti autorizzazioni: Autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti gli aspetti sanitari (Titolo I alla Parte V del D. L.vo 152/2006); Autorizzazione allo scarico (Capo II del Titolo IV della Parte III del D. L.vo 152/2006); Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero rifiuti (art. 208 del D. L.vo 152/2006); Autorizzazione allo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB-PCT (D. L.vo 209/1999, art. 7) Autorizzazione all utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agri- coltura (D.L.vo 99/1992, art.9) In Basilicata, in conformità al calendario delle scadenze per la presentazione delle domande AIA per gli impianti esistenti, approvato dalla Regione Basilicata con D.G.R. n. 1603/2005, tra la fine del 2005 e il primo semestre dell anno 2006 sono state presentate 44 istanze di AIA per impianti esistenti. Alla data del 31/12/2010 risultano presentate 9 istanze AIA per nuovi impianti e risultano, in totale, autorizzati 24 impianti esistenti, la cui distribuzione sul territorio regionale è rappresentata in figura 5. 1 DGR n. 682 del , "Iniziative di Certificazione Ambientale Territoriale che coinvolgono Enti pubblici e Imprese". 2 La Direttiva 2008/1/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio definisce gli obblighi che le attività industriali ed agricole ad elevato potenziale inquinante devono rispettare al fine di prevenire e ridurre le emissioni in atmosfera. Impone una strategia per aumentare la prestazione ambientale dei complessi industriali: Integrated Pollution Prevention and Control - IPPC.

7 FIGURA 5. DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEGLI IMPIANTI AUTORIZZATI AIA (2012) Fonte: Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale IND4. NUMERO DI IMPIANTI AUTORIZZATI ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA L indicatore mira a caratterizzare il potenziale impatto provocato dalle emissioni in atmosfera provenienti dalle diverse tipologie di attività produttive presenti nel territorio regionale. Le informazioni relative alle imprese autorizzate derivano dai provvedimenti regionali di autorizzazione alle emissioni in atmosfera in vigore alla data di aggiornamento dell indicatore. Dal 1989 al 2010 risultano autorizzati alle emissioni in atmosfera, ex DPR n. 203/1988 (attualmente D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. titolo V) 372 impianti. Il grafico di figura 6 riporta il numero di ditte autorizzate per tipologia di attività. Il numero di ditte in possesso di autorizzazione alle emissioni in atmosfera riflette il contesto produttivo regionale con prevalenza di impianti per la produzione di conglomerati cementizi e di impianti di lavorazione inerti. Consistente è la presenza di attività per la produzione di componentistica per auto e di prodotti alimentari. FIGURA 6. NUMERO DI IMPRESE AUTORIZZATE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ( ) Fonte: Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale Decisamente alto è il numero di impianti autorizzati alle emissioni in atmosfera. Anche in questo caso il trend è positivo perché l ufficio competente riesce ad evadere le nuove istanze nei tempi previsti dalla normativa. Una fase saliente di tale lavoro sarà costituito

8 dall aggiornamento delle autorizzazioni rilasciate ai sensi del DPR n. 203/88, abrogato dal D. Lgs. 152/2006 e s.m.i e previsto dall art. 281 dello stesso decreto che consentirà una valutazione più aderente alla realtà delle attività produttive tenendo conto delle modifiche intervenute negli anni. SOX COV IND5. EMISSIONI IN ATMOSFERA DA ATTIVITÀ INDUSTRIALI La finalità dell'indicatore è quella di monitorare nel tempo l entità degli inquinanti emessi in base al contributo dei singoli macrosettori. Esso viene elaborato utilizzando l inventario delle emissioni della Regione Basilicata, costruito su dati del 2004, ed in fase di aggiornamento. L inventario di emissioni è una stima quantitativa di tali flussi di materia dalle sorgenti all atmosfera, inclusa la loro ripartizione territoriale, la loro evoluzione nel tempo ed una caratterizzazione puntuale delle sorgenti più significative. NOX PM10 CO CO2 K Combustione nell industria 1076,49 98, ,00 17,73 397,13 636,434 0,00 Benzene Processi produttivi 72,42 519,11 128,35 43, ,58 447, ,18 Contributo dell industria alle emissioni totali Totale emissioni della Regione Basilicata 1148,91 617,2 1742,35 61, , , , , , , , , , ,28 TABELLA 3. LIVELLI DI EMISSIO- NI IN ATMOSFERA DA ATTIVITÀ INDUSTRIALI (2004) Regione Basilicata (Inventario emissioni in atmosfera) FIGURA 7. LIVELLI DI EMISSIO- NI IN ATMOSFERA DA ATTIVITÀ INDUSTRIALI IN TONNELLATE/ ANNO (2004) Regione Basilicata (Inventario emissioni in atmosfera) regione basilicata dipartimento ambiente, territorio, politiche della sostenibilità 58 > 59 In Basilicata, il contributo dell industria alle emissioni regionali si presenta di un certo rilievo per gli ossidi di zolfo e di azoto nonché per il monossido e il biossido di carbonio ed il particolato. L adozione di tecnologie più avanzate ed il conseguente aggiornamento dei provvedimenti di autorizzazione alle emissioni in atmosfera dovrebbe comportare una diminuzione del contributo dell industria alle emissioni totali. Emissions trading in Italia ed in Basilicata. Nei Paesi dell Unione Europea, un ruolo centrale nelle strategie di mitigazione (ossia di prevenzione dei cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra e l incremento degli assorbimenti di anidride carbonica) è stato assegnato all attuazione del sistema europeo di emissions trading, istituito in base alla Direttiva 2003/87/CE con la definizione di un limite massimo alle emissioni di gas serra dagli impianti industriali che ricadono nel campo di applicazione dalla direttiva. I permessi di emissione ammissibili vengono assegnati a ciascun impianto attraverso il Piano Nazionale di Allocazione (PNA),

9 art. 8, comma 2 del D.Lgs 4 aprile 2006, n. 216 ed ogni permesso (European Allowances Unit, EAUs) attribuisce il diritto a emettere una tonnellata di anidride carbonica in atmosfera nel corso dell anno di riferimento. In Basilicata, allo stato attuale, dal Registro del Piano Nazionale di assegnazione delle quote di emissione di CO 2 risultano essere presenti sette imprese (holding) operanti in Basilicata con le rispettive quote autorizzate ( tco 2 ) con esclusione delle quote della Cartiera di Avigliano in fase di definizione come di seguito riportato. RAGIONE SOCIALE DEL GESTORE N AUTORIZZAZIONE DENOMINAZIONE QUOTE 2012 SERENE SPA 773 Centrale di Cog. SERENE di Melfi (t/co2 ) EUGEA Mediterranea S.P.A Stabilimento di Lavello ENI S.p.a. 920 Cento oli Di Viggiano FERRIERE NORD SPA 774 Siderpotenza ITALCEMENTI S.P.A. 778 Cementeria Mt ARTISSUE 1089 Cartiera di Avigliano TECNOPARCO VALBASENTO 972 Centrale Termoelettrica TABELLA 4. QUOTE DI EMISSIO- NE DI CO Regione Basilicata IND6. NUMERO E TIPOLOGIA DI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE L elemento che classifica uno stabilimento "a Rischio di Incidente Rilevante" è la detenzione di sostanze potenzialmente pericolose in quantità superiore a soglie definite. La normativa definisce incidente rilevante "un evento quale un emissione, un incendio o un esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante l attività di uno stabilimento e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o per l ambiente, all interno o all esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose"; per sostanze pericolose si intendono quelle elencate nell Allegato I del Decreto Legislativo 334/1999 e s.m.i. In definitiva, i possibili scenari di incidenti possono derivare da: sostanze infiammabili (incendi, esplosioni), sostanze tossiche e nocive (dispersione in atmosfera). Il gestore dello stabilimento è tenuto ad espletare una serie di adempimenti che possono riassumersi nella figura seguente: Art. 8 RdS (Rapporto di Sicurezza) Notifica Scheda informativa Documento sulla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti Sistema di Gestione della Sicurezza Formazione PEI (Piano di Emergenza Interno) STABILIMENTI Art. 6/7 Notifica Scheda informativa per la popolazione Documento sulla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti Sistema di Gestione della Sicurezza Formazione PEI (Piano di Emergenza Interno) FIGURA 8. ADEMPIMENTI DEGLI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Regione Basilicata - Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità - Ufficio Compatibilità Ambientale C.T.R. Istruttoria PREFETTO P.E.E. Piano di Emergenza Esterno

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese REPORT sui SISTEMI di GESTIONE NAZIONALE, REGIONALE e delle PROVINCE CAMPANE Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione

Dettagli

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese Elaborazione trimestrale

Dettagli

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese REPORT sui SISTEMI di GESTIONE NAZIONALE, REGIONALE e delle PROVINCE CAMPANE Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione

Dettagli

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese REPORT sui SISTEMI di GESTIONE NAZIONALE, REGIONALE e delle PROVINCE CAMPANE Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione

Dettagli

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese Elaborazione trimestrale

Dettagli

Il sistema dei controlli ambientali e la prevenzione basata sulle prove di efficacia

Il sistema dei controlli ambientali e la prevenzione basata sulle prove di efficacia Il sistema dei controlli ambientali e la prevenzione basata sulle prove di efficacia Paolo Cadrobbi Verona 14 aprile 2003 Argomenti trattati Attività delle Agenzie per l Ambiente Il problema delle priorità

Dettagli

PROGRAMMA DI SENSIBILIZZAZIONE DELLE PMI PER L IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI ORIENTATI ALLA PROMOZIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE

PROGRAMMA DI SENSIBILIZZAZIONE DELLE PMI PER L IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI ORIENTATI ALLA PROMOZIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE PROGRAMMA DI SENSIBILIZZAZIONE DELLE PMI PER L IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI ORIENTATI ALLA PROMOZIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE Report sui Sistemi di Gestione nelle Imprese Provincia di

Dettagli

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento

Dettagli

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio giugno 2008 17 settembre 2008 Nel periodo gennaio-giugno 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un incremento del 5,9 per cento rispetto

Dettagli

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche REGIONE MOLISE Servizio Programmazione Politiche Energetiche Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 42/2001/CE) del Piano Energetico Ambientale Regionale MISURE PER IL MONITORAGGIO D. Lgs. n. 152/2006

Dettagli

Sintesi risultati delle Proiezione delle emissioni. Scenario di riferimento

Sintesi risultati delle Proiezione delle emissioni. Scenario di riferimento Sintesi risultati delle Proiezione delle emissioni Scenario di riferimento 1 1. Premessa Per valutare l evoluzione del quadro emissivo è stata realizzata dalla Società Techne Consulting, su incarico di

Dettagli

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Il monitoraggio dell'ispra ha rilevato uno stato buono delle acque sotterranee e superficiali, mentre la situazione è meno confortante per quelle di bacini e

Dettagli

IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011

IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 MED-IPPC IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 Presentazione dei dati ottenuti dall Analisi Regionale Dott. F. Sandri Dott.ssa T. Saracino Arpa Piemonte Analisi

Dettagli

Autorizzazione Integrata Ambientale

Autorizzazione Integrata Ambientale Autorizzazione Integrata Ambientale Controlli AIA Il Piano di Monitoraggio e Controllo come strumento di auto-controllo virtuoso Daniela Cescon Coordinamento AIA Arpa Piemonte Cronistoria del PIANO DI

Dettagli

6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO

6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO 6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA R. De Lauretis, E. Taurino - ISPRA; E. Angelino, F. Antognazza, S. Caserini - ARPA Lombardia; M. Clemente - ARPA Piemonte;

Dettagli

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente 1 IPPC Integrated Pollution Prevention and Control È la strategia comune dell UE per migliorare le prestazioni

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane 14 marzo 2003 Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2002 Nel 2002 le esportazioni italiane hanno registrato una diminuzione in valore del 2,8 per cento rispetto al 2001. La contrazione, pur interessando

Dettagli

miglioramento e il dell aria

miglioramento e il dell aria Il Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell aria 2016-2024 Normativa di riferimento - Il D.Lgs. 155/2010 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa

Dettagli

IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO L INQUINAMENTO ATMOSFERICO E ACUSTICO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DELLA CITTA DI ROMA

IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO L INQUINAMENTO ATMOSFERICO E ACUSTICO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DELLA CITTA DI ROMA Roma 31 maggio 2011 IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO L INQUINAMENTO ATMOSFERICO E ACUSTICO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DELLA CITTA DI ROMA Fabio Romeo Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del

Dettagli

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti Prof. G. d Antonio Comuni e popolazione residente secondo il grado di depurazione delle acque reflue convogliate nella rete fognaria per regione - Anno 2005 (valori assoluti) REGIONI Depurazione completa

Dettagli

Inventari regionali di gas serra e politiche di riduzione

Inventari regionali di gas serra e politiche di riduzione Inventari regionali di gas serra e politiche di riduzione Riccardo De Lauretis APAT Inventari gas serra e piani di risanamento Necessità di elaborare inventari di gas serra a livello regionale consistenti

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2010 REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2011 elaborazioni a: Giugno 2011 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale

Dettagli

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970

Dettagli

Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a

Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a -- Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a OSSERVATORIO SULL IMPRENDITORIA FEMMINILE alla conquista di nuovi spazi Tradizione e innovazione

Dettagli

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese REPORT sui SISTEMI di GESTIONE nella PROVINCIA di NAPOLI Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione della Responsabilità

Dettagli

Il Ruolo dell Arpa nell iter di registrazione EMAS. Marco GLISONI Arpa Piemonte Torino, 19 aprile 2013 I sistemi di gestione ambientale

Il Ruolo dell Arpa nell iter di registrazione EMAS. Marco GLISONI Arpa Piemonte Torino, 19 aprile 2013 I sistemi di gestione ambientale Il Ruolo dell Arpa nell iter di registrazione EMAS Marco GLISONI Arpa Piemonte Torino, 19 aprile 2013 I sistemi di gestione ambientale ARPA Piemonte ha tra i suoi obiettivi prioritari:...la promozione

Dettagli

Il quadro generale. Censimento permanente Istituzioni non profit. Alessandro Faramondi Istat Direzione Centrale per le Statistiche Economiche

Il quadro generale. Censimento permanente Istituzioni non profit. Alessandro Faramondi Istat Direzione Centrale per le Statistiche Economiche Censimento permanente Istituzioni non profit Il quadro generale Alessandro Faramondi Istat Direzione Centrale per le Statistiche Economiche Daniela De Francesco Istat Direzione Centrale per le Statistiche

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2010 REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2011 elaborazioni a: Giugno 2011 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale

Dettagli

ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA QUALITÀ DELL ARIA NEL BACINO PADANO

ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA QUALITÀ DELL ARIA NEL BACINO PADANO ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA QUALITÀ DELL ARIA NEL BACINO PADANO MILANO, 19 dicembre 2013 UN INTERVENTO COORDINATO A SCALA DI BACINO Un importante passo per la messa a punto di interventi coordinati a livello

Dettagli

AMBIENTE E SICUREZZA Seminario di Aggiornamento Normativo

AMBIENTE E SICUREZZA Seminario di Aggiornamento Normativo TRR Al Servizio dell Ambiente e della Sicurezza Siracusa venerdì 31 marzo 2006 http://www.eea.eu.int/main_html L Europa e l Ambiente L Unione Europea si pone come obiettivo di essere leader in campo ambientale.

Dettagli

Sistemi di Gestione nelle Imprese

Sistemi di Gestione nelle Imprese REPORT sui SISTEMI di GESTIONE NAZIONALE, REGIONALE e delle PROVINCE CAMPANE Sistemi di Gestione nelle Imprese Programma di sensibilizzazione delle PMI per l implementazione di sistemi orientati alla promozione

Dettagli

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale Ruolo e attivita del Comitato Tecnico Regionale in materia di Rischi di Incidenti Rilevanti e controllo dell urbanizzazione

Dettagli

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA Mattone Misura dell appropriatezza GdLA 26 Settembre 2006 VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA QUESITI DELLA RICERCA Qual è stato l impatto

Dettagli

1 L inventario delle emissioni

1 L inventario delle emissioni Convegno di presentazione del rapporto sullo stato dell ambiente della Provincia di Firenze Villa Demidoff, Parco Mediceo di Pratolino Vaglia (FI), 10 Ottobre2003 L inventario provinciale delle emissioni

Dettagli

Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale

Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Luogo e data Eleonora Di Cristofaro Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Emissioni totali nette di gas serra del settore agricoltura

Dettagli

4.2 Sintesi delle emissioni

4.2 Sintesi delle emissioni PROVINCIA DI 4.2 Sintesi delle emissioni Nelle figure che seguono sono riportate alcune elaborazioni di sintesi ricavate dall inventario delle emissioni in atmosfera costruito per la provincia di Ferrara

Dettagli

6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE

6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione 6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE ORE AUTORIZZATE GIUGNO 2014 dati per regioni e province autonome

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio settembre 2007 12 dicembre 2007 Nel periodo gennaio-settembre 2007 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un aumento dell 11,5 per cento rispetto

Dettagli

2 / Obiettivi del Piano

2 / Obiettivi del Piano Piano energetico-ambientale provinciale 2013/2020 2 / Obiettivi del Piano Provincia autonoma di Trento 1,4% 1,4% 1,4% 0,8% 0,8% 19 Provincia autonoma di Trento Piano energetico-ambientale provinciale 2013/2020

Dettagli

SCHEDA «A»: INFORMAZIONI GENERALI

SCHEDA «A»: INFORMAZIONI GENERALI SCHEDA «A»: INFORMAZIONI GENERALI Sezione A.1: IDENTIFICAZIONE DELL IMPIANTO Attività (Istat 1991): Classificazione industria insalubre 1 Numero totale di attività IPPC: N Progr. Attività IPPC 2 IPPC 3

Dettagli

Certificazioni ambientali

Certificazioni ambientali Annuario 2015 Certificazioni ambientali Autori: Salvatore Caldara, Giuseppina Pizzo, Salvatore Giarratana, Antonio Notaro. INDICATORE NUMERO DI REGISTRAZIONI EMAS L indicatore analizza l evoluzione delle

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro

Rilevazione sulle forze di lavoro 28 aprile 2010 Rilevazione sulle forze di lavoro Media 2009 Sul sito www.istat.it sono da oggi disponibili i dati della media 2009 della rilevazione sulle forze di lavoro. In questa statistica in breve

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio dicembre 2007 13 marzo 2008 Nel 2007 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un aumento dell 8 per cento rispetto al 2006 (più 6,1 per cento verso

Dettagli

«Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta» La politica regionale per l ambiente

«Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta» La politica regionale per l ambiente «Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta» La politica regionale per l ambiente Ernesta Maria Ranieri Coordinamento Ambiente, Energia, Affari generali Perugia,21 marzo 2014 La politica europea per

Dettagli

EMISSIONI IN ATMOSFERA 2012 Emissioni in atmosfera Emissioni industriali

EMISSIONI IN ATMOSFERA 2012 Emissioni in atmosfera Emissioni industriali EMISSIONI IN ATMOSFERA 2012 Emissioni in atmosfera Emissioni industriali Nome indicatore DPSIR Fonte dati Emissioni industriali P ISPRA EEA- Registro INES/E-PRTR Obiettivo Disponibilità Copertura dati

Dettagli

A2A Ambiente S.p.a. Impianto di termovalorizzazione rifiuti Silla2. Incontro con Comitato Tecnico Scientifico Milano, 13 giugno 2017

A2A Ambiente S.p.a. Impianto di termovalorizzazione rifiuti Silla2. Incontro con Comitato Tecnico Scientifico Milano, 13 giugno 2017 A2A Ambiente S.p.a. Impianto di termovalorizzazione rifiuti Silla2 Incontro con Comitato Tecnico Scientifico Milano, 13 giugno 2017 Silla2 - La Produzione Anno 2016 This information was prepared by A2A

Dettagli

I flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane

I flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane I flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane L andamento congiunturale e l attrattività delle regioni Mauro Politi Francesca Petrei ISTAT - Direzione Centrale delle Statistiche

Dettagli

NOTA Le assunzioni a tempo indeterminato. Le tendenze nazionali 2014-2015

NOTA Le assunzioni a tempo indeterminato. Le tendenze nazionali 2014-2015 Fvg prima regione per crescita di assunzioni a (+110%). Voucher boom: ne sono stati venduti 5 milioni nel 2015 Elaborazione Ires Fvg Nel 2015 il Friuli Venezia Giulia è la regione in cui si è registrata

Dettagli

Life SIAM - Analisi di Sostenibilità Valutazione Significatività rev. 01 VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA

Life SIAM - Analisi di Sostenibilità Valutazione Significatività rev. 01 VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA Premessa VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA Per l analisi e la valutazione dell area industriale ci ispireremo all approccio DPSIR. Gli indicatori ambientali/socio-economici saranno suddivisi secondo le

Dettagli

EMAS e Pubbliche Amministrazioni. Ing. Mara D Amico Alessandria - 14 dicembre Performance, credibility, transparency

EMAS e Pubbliche Amministrazioni. Ing. Mara D Amico Alessandria - 14 dicembre Performance, credibility, transparency EMAS e Pubbliche Amministrazioni Ing. Mara D Amico Alessandria - 14 dicembre 2010 Performance, credibility, transparency Sommario Che cosa è EMAS? Chi può partecipare? Applicazione di EMAS in Italia Dati

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio dicembre 2008 12 marzo 2009 Nel 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un leggero incremento (più 0,3 per cento) rispetto all anno precedente,

Dettagli

Indicatori ambientali della Puglia Stato dell Ambiente

Indicatori ambientali della Puglia Stato dell Ambiente Indicatori ambientali della Puglia Stato dell Ambiente TRASPORTI 2016 Trasporto stradale Autovetture per standard emissivo Nome indicatore DPSIR Fonte dati Autovetture per standard emissivo P ACI Disponibilità

Dettagli

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 NORD-ORIENTALE NORD-OCCIDENTALE ITALIA MEZZOGIORNO ITALIA CENTRALE -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Dicembre 2017 - n 23 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel terzo trimestre 2017

Dettagli

Attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

Attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Anno 2013 Nella Regione Umbria la programmazione delle attività di prevenzione negli ambienti di lavoro con l individuazione delle

Dettagli

9. I consumi delle famiglie

9. I consumi delle famiglie 9. I consumi delle famiglie Nelle principali province italiane, la percentuale del reddito disponibile destinata ai consumi, e quindi all acquisto di beni e servizi necessari a soddisfare i propri bisogni,

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio settembre 2008 12 dicembre 2008 Nel periodo gennaio-settembre 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato, rispetto al corrispondente periodo

Dettagli

LE EMISSIONI IN ATMOSFERA

LE EMISSIONI IN ATMOSFERA LE ESSIONI IN ATSFERA E. URINO, M. BULTRINI, A. PU, R. DE LAURETIS, M. FATINTI, F. LE AT Dipartimento Stato dell Ambiente e Metrologia Ambientale Introduzione Vengono presentate le emissioni dei più importanti

Dettagli

Consorzio di filiera per la valorizzazione del CSS Combustibile (end of waste) CONCORZIO ECOCARBON

Consorzio di filiera per la valorizzazione del CSS Combustibile (end of waste) CONCORZIO ECOCARBON Consorzio di filiera per la valorizzazione del CSS Combustibile (end of waste) CONCORZIO ECOCARBON Luigi Dalla Pozza Responsabile relazione con i Soci Cosa siamo. un consorzio aperto alla partecipazione

Dettagli

Autorizzazione unica ambientale (AUA)

Autorizzazione unica ambientale (AUA) Al servizio di gente unica (AUA) Autorizzazione che sostituisce diversi titoli abilitativi previsti dalla legislazione ambientale, che consente all impresa di presentare un unica domanda, per via telematica,

Dettagli

Nota di commento ai dati sulla soddisfazione dei cittadini. per le condizioni di vita Anno 2016

Nota di commento ai dati sulla soddisfazione dei cittadini. per le condizioni di vita Anno 2016 Nota di commento ai dati sulla soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita Anno 2016 Fonte: Istat L indagine campionaria sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana fa parte di un sistema integrato

Dettagli

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00

Dettagli

Gennaio-Febbraio 2018

Gennaio-Febbraio 2018 1 - TOT Gennaio-Febbraio 2018 EXTR 536 3729 4265 28756 60882 89638 14522 20990 35512 15147 20853 36000 1401982 2554245 3956227 Lazio 912 23.184 41.077 8.978 22.483 32.162 63.560 Umbria 910 6.099 15.401

Dettagli

Il turismo in Puglia e nelle regioni italiane: l analisi di benchmarking nel periodo 2007-2013

Il turismo in Puglia e nelle regioni italiane: l analisi di benchmarking nel periodo 2007-2013 Il turismo in Puglia e nelle regioni italiane: l analisi di benchmarking nel periodo 2007-2013 Competitività, internazionalizzazione e turismo: la Puglia nel contesto globale Laura Leoni Istat Direzione

Dettagli

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI 1 - TOT Anno 2018 EXTR 527 4439 4966 28582 65265 93847 14436 22139 36575 15068 22474 37542 9557727 19675376 29233103 Lazio 912 219.840 411.696 140.452 331.490 360.292 743.186 Lombardia 903 145.687 275.986

Dettagli

La crescita demografica può avere impatti negativi sull ambiente: una popolazione crescente ha bisogno di maggiori quantità di risorse e quindi può

La crescita demografica può avere impatti negativi sull ambiente: una popolazione crescente ha bisogno di maggiori quantità di risorse e quindi può La crescita demografica può avere impatti negativi sull ambiente: una popolazione crescente ha bisogno di maggiori quantità di risorse e quindi può causare l impoverimento del territorio. PARTE PRIMA RAPPORTO

Dettagli

LA CHIMICA E L AMBIENTE

LA CHIMICA E L AMBIENTE LA CHIMICA E L AMBIENTE GOVERNANCE, CONTROLLO E RICERCA E NUOVE TECNOLOGIE: INNOVAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO IN EUROPA - REACH, IPPC- UMBERTO BENEZZOLI Direttore Generale Qualità dell Ambiente SISTEMA

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio marzo 2007 13 giugno 2007 Nel periodo gennaio-marzo 2007 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un aumento del 13 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

RETE EDISON DI ALTOMONTE

RETE EDISON DI ALTOMONTE Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Dipartimento Provinciale di Cosenza Servizio Aria RETE EDISON DI ALTOMONTE Aggiornamento dati di Qualità dell Aria Anno 2018 ARIA Report

Dettagli

AUA -AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ED EMISSIONI IN ATMOSFERA

AUA -AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ED EMISSIONI IN ATMOSFERA AUA -AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ED EMISSIONI IN ATMOSFERA NORME VIGENTI DPR 59/13: Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi

Dettagli

>> La spesa pro capite delle amministrazioni regionali per la tutela ambientale, nel

>> La spesa pro capite delle amministrazioni regionali per la tutela ambientale, nel Spesa per la tutela dell Rifiuti urbani raccolti Rifiuti urbani smaltiti in discarica Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata Emissioni di gas serra Famiglie che dichiarano la presenza di problemi

Dettagli

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici

Dettagli

Comune di Rapporto Ambientale Introbio

Comune di Rapporto Ambientale Introbio 75 INDIVIDUAZIONE RETE ACQUEDOTTO E RETE FOGNARIA L ambito territoriale della Valsassina, anche per la sua collocazione montana, presenta una percentuale di popolazione servita pari all 80,3%, decisamente

Dettagli

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI DICEMBRE 2011 ABITAZIONI: L ANDAMENTO

Dettagli

LA NORMATIVA AMBIENTALE

LA NORMATIVA AMBIENTALE CAPITOLO 1 LA NORMATIVA AMBIENTALE 1. Concetto di ambiente... 1 2. Le fonti in generale... 3 3. La Costituzione e l ambiente... 4 4. Le norme di principio del diritto internazionale. Il principio dello

Dettagli

La quantità di ossidi di azoto è dovuta per: il 3% allo smaltimento rifiuti; il 19% al riscaldamento delle case; il 78% ai trasporti (grafico 1).

La quantità di ossidi di azoto è dovuta per: il 3% allo smaltimento rifiuti; il 19% al riscaldamento delle case; il 78% ai trasporti (grafico 1). APPROFONDIMENTO Le analisi chimiche dell aria delle città, anche di quelle piccole, segnalano che il livello di inquinamento dell antropobiosfera rimane elevato: quali le principali cause? L inquinamento

Dettagli

SIT Sistema Informativo Trapianti

SIT Sistema Informativo Trapianti Attività di donazione 2000-2009* Incremento medio/anno +3,9% Attività di donazione 1992-2009* Incremento medio/anno +13,2% Attività di donazione per regione Anno 2008 vs 2009* Attività di donazione per

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Roma gennaio 2010 2 0 1 0 21 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione

Dettagli

6. Politica e istituzioni 1

6. Politica e istituzioni 1 8 6. Politica e istituzioni 1 Nel 217 l indicatore composito per il dominio Politica e istituzioni segnala un lieve arretramento rispetto all anno precedente (rispettivamente 12,9 e 13,3) interrompendo

Dettagli

Fondi Strutturali 2014/2020: Approvato il POR Veneto da 600,31 milioni di euro

Fondi Strutturali 2014/2020: Approvato il POR Veneto da 600,31 milioni di euro Fondi Strutturali 2014/2020: Approvato il POR Veneto da 600,31 milioni di euro Ad integrazione delle News Ance pubblicate in data 24 aprile e 24 luglio, si informa che il 17 agosto la Commissione Europea

Dettagli

Tabella 1 - Superficie agricola utilizzata (SAU x1000 ha), aziende agricole (x1000) e SAU media per azienda (ha) SAU Aziende agricole ha/azienda

Tabella 1 - Superficie agricola utilizzata (SAU x1000 ha), aziende agricole (x1000) e SAU media per azienda (ha) SAU Aziende agricole ha/azienda Registro delle imprese: si conferma, nel 2017, il rallentamento della diminuzione delle imprese agricole (-0,35%); crescono i conduttori under 35 (+5,6%). Le imprese agricole iscritte nel Registro delle

Dettagli

Le imprese giovanili 1 in Piemonte

Le imprese giovanili 1 in Piemonte Le imprese giovanili 1 in Piemonte A fine 2015, le imprese giovanili registrate in Italia hanno raggiunto quota 623.755 unità, il 10,3% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere

Dettagli

Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia

Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento: gli Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Riccardo Maramotti ARPA Emilia Romagna rmaramotti@arpa.emr.it Piacenza, 25

Dettagli

FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA

FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA SETTEMBRE 2009 Il lavoro si inserisce nell ambito delle attività dell

Dettagli

L economia del Lazio nel 2009

L economia del Lazio nel 2009 L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat

Dettagli

L Osservatorio. Findomestic Consumi I MERCATI DEI BENI DUREVOLI E LE NUOVE TENDENZE DI CONSUMO

L Osservatorio. Findomestic Consumi I MERCATI DEI BENI DUREVOLI E LE NUOVE TENDENZE DI CONSUMO L Osservatorio Findomestic Consumi I MERCATI DEI BENI DUREVOLI E LE NUOVE TENDENZE DI CONSUMO Osservatorio Osservatorio dei Consumi dei Consumi 2018 2018 / LO SCENARIO / DATI REGIONALI ECONOMICO DATI REGIONALI

Dettagli

APPROFONDIMENTI. Le multinazionali a controllo estero in Italia: un analisi territoriale. di Massimo Armenise ed Elena Mazzeo *

APPROFONDIMENTI. Le multinazionali a controllo estero in Italia: un analisi territoriale. di Massimo Armenise ed Elena Mazzeo * Le multinazionali a controllo estero in Italia: un analisi territoriale di Massimo Armenise ed Elena Mazzeo * Lo scenario economico italiano post crisi, da alcuni definito paludoso (Istat, 2014), da altri

Dettagli

EMISSIONI IN ATMOSFERA

EMISSIONI IN ATMOSFERA EMISSIONI IN ATMOSFERA Emissioni in atmosfera Emissioni industriali Nome indicatore DPSIR Fonte dati Emissioni industriali P ISPRA EEA- Registro INES/E-PRTR Obiettivo Analizzare le emissioni in atmosfera

Dettagli

LA NUOVA DIRETTIVA IPPC. Direttiva 75/2010/UE del 24 novembre 2010

LA NUOVA DIRETTIVA IPPC. Direttiva 75/2010/UE del 24 novembre 2010 LA NUOVA DIRETTIVA IPPC Direttiva 75/2010/UE del 24 novembre 2010 1 Obiettivi Aggiornare la direttiva 96/61(da ultimo 2008/1) alla luce delle esperienze maturate nel primo periodo di applicazione. Far

Dettagli

Lo stato dell inquinamento della Conca Ternana

Lo stato dell inquinamento della Conca Ternana Lo stato dell inquinamento della Conca Ternana A cura di Dott. Marco Pompei Luca Proietti Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell Umbria La Normativa Il D.Lgs 155/2010 Attuazione della direttiva

Dettagli

Agenda 2030: verso una Toscana sostenibile

Agenda 2030: verso una Toscana sostenibile Agenda 2030: verso una Toscana sostenibile Marco Frey Firenze 08.04.2019 La Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile Persone Eliminare fame e povertà in tutte le forme e garantire dignità ed uguaglianza

Dettagli

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO LA DIRETTIVA A.I.A.: IMPIANTI DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO RIFIUTI LIQUIDI

Dettagli

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze 1 - TOT Anno 2017 EXTR 539 3552 4091 28964 60058 89022 14636 20789 35425 15262 20509 35771 9593028 18500148 28093176 Lazio 912 197.431 365.238 124.646 302.443 322.077 667.681 Umbria 910 43.683 217.206

Dettagli

Gennaio-Novembre 2018

Gennaio-Novembre 2018 1 - TOT CONSISTENZA RICETTIVA E RILEVATI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI Gennaio-Novembre 2018 EXTR 528 4398 4926 28617 65025 93642 14456 22060 36516 15090 22403 37493 8785278 18138949 26924227 Lazio 912 196.079

Dettagli